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appuntamenti di settembre - Konrad

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16 <strong>Konrad</strong> <strong>settembre</strong> 2010libriSe niente importaJonathan Foer è un giovane scrittore americanonoto per Ogni cosa è illuminata (2002) e Moltoforte, incre<strong>di</strong>bilmente vicino (2005).Quest’ultimo libro però non è un romanzo. Seniente importa (titolo originale Eating animals)è un saggio, anche se leggibile e avvincentecome un romanzo grazie alla scrittura coinvoltae sapiente.Quando Foer è <strong>di</strong>ventato padre, ha decisoche voleva saperne <strong>di</strong> più sul cibo cheavrebbe dato (o non dato) a suo figlio. E hainiziato un’inchiesta sulla carne - ovvero sugliallevamenti intensivi che la producono - chel’ha reso consapevole <strong>di</strong> un vero inferno. Seniente importa è il risultato <strong>di</strong> questa indagine,accuratissima, portata avanti per quasi tre anni.Foer naturalmente si è occupato solo <strong>di</strong>allevamenti statunitensi, ma ho idea che l’orroresia identico dappertutto.Personalmente (ma conta poco) dopo la lettura<strong>di</strong> questo libro ho mo<strong>di</strong>ficato drasticamenteil mio modo <strong>di</strong> mangiare. Sapere cosa accadenegli allevamenti intensivi, mi ha aperto gliocchi. Erano chiusi. Mi sono resa conto <strong>di</strong> farparte <strong>di</strong> quella fetta <strong>di</strong> umanità che non sa, chenon guarda, che se guarda <strong>di</strong>mentica. Mi sonoresa conto <strong>di</strong> avere molta strada da fare, prima <strong>di</strong>poter degnamente stare al mondo.Foer mi ha obbligata a vedere, o almeno aimmaginare, poiché a nessuno <strong>di</strong> noi sarà maipermesso <strong>di</strong> mettere piede in un allevamento.Accecati da una pubblicità ingannevole e da<strong>di</strong>segni degni <strong>di</strong> un cartoon (galline sorridentisulle confezioni <strong>di</strong> uova, mucche dagliocchioni blu sui tetrapak del latte), abbiamocompletamente rimosso la verità. Il merito <strong>di</strong>Foer è <strong>di</strong> restituircela, crudele e brutale com’è.Immagina <strong>di</strong> entrare in un ascensore affollato,così affollato che non riesci a girarti senzasbattere contro il tuo vicino. Così affollato chespesso rimani sollevato a mezz’aria. Non c’ètregua, non c’è sollievo. Trascorrerai così tutta latua vita, impazzendo. Le porte si apriranno unasola volta per portarti all’unico posto peggiore,quello in cui ti ammazzeranno. Ecco, questa è la“vita” <strong>di</strong> tutti gli animali <strong>di</strong> allevamenti intensivi.Una gabbia per galline ovaiole, ad esempio,concede a ogni animale una superficie grandequanto un foglio A4. Viene loro tagliato il becco,perché nella follia non si mangino l’un l’altra. Legabbie sono accatastate in pile da tre a nove (siarriva a <strong>di</strong>ciotto in Giappone). Gli escrementi <strong>di</strong>quelle che stanno più in alto, cadono su quelleche stanno più in basso.Ora immagina dei pulcini (cosa ti viene inmente? creature deliziose, non è vero?). Tuttii pulcini maschi delle ovaiole, più <strong>di</strong> 250milioni <strong>di</strong> pulcini all’anno, vengono <strong>di</strong>strutti(semplicemente perché non servono aquell’industria). Gran parte vengono risucchiatida una serie <strong>di</strong> condutture per finire su unaSe niente importa.Perché mangiamo gli animali?Di Jonathan S. FoerPagg. 363, e<strong>di</strong>zione 2010, Guanda, € 18,00piastra elettrificata. Altri vengono gettatiin grossi contenitori <strong>di</strong> plastica: i più debolivengono calpestati e spinti sul fondo, dovesoffocano lentamente; i più forti soffocanolentamente in cima. Altri ancora finisconotriturati vivi.Immagina ora una scrofa gravida.In natura, prima del parto cercherebbe ciboe preparerebbe un giaciglio <strong>di</strong> foglie, erba opaglia per i suoi piccoli. La moderna “scrofaindustriale” genera una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quasi novemaialini, un numero che gli allevatori hannoaumentano <strong>di</strong> anno in anno. La terranno gravidail più possibile, per la stragrande maggioranzadella sua esistenza. Quando si avvicina il giornodel parto, le inducono il travaglio con mezzifarmacologici perché figli nel momento piùadatto per gli allevatori. Dopo lo svezzamentodei piccoli, una iniezione <strong>di</strong> ormoni le fatornare rapidamente il ciclo perché nel giro <strong>di</strong>appena tre settimane sia <strong>di</strong> nuovo pronta per lasuccessiva inseminazione artificiale. Trascorreràle se<strong>di</strong>ci settimane della gravidanza confinatain una gabbia <strong>di</strong> gestazione così piccola chenon sarà in grado <strong>di</strong> girarsi. La sua densità ossea<strong>di</strong>minuirà per mancanza <strong>di</strong> movimento. Nonavrà una lettiera e a forza <strong>di</strong> sfregarsi controla gabbia le verranno piaghe gran<strong>di</strong> qualchecentimetro, nere e piene <strong>di</strong> pus.E i suoi piccoli? Molti maialini nascono deformi.Le malattie congenite sono moltissime. Ancheloro vivranno stipati all’inverosimile. C’è un(atroce) senso in questo: senza spazio permuoversi, gli animali bruciano meno calorie eingrassano con meno mangime...Un bombardamento <strong>di</strong> antibiotici, ormonie altre me<strong>di</strong>cine nel cibo, terrà in vita lamaggior parte degli animali, fino al momento<strong>di</strong> macellarli malgrado le malattie. I farmaciservono soprattutto per combattere i problemirespiratori, <strong>di</strong>ffusissimi negli allevamentiintensivi <strong>di</strong> suini. L’umi<strong>di</strong>tà dei luoghi, la densitàdegli animali con sistemi immunitari indeboliti,e i gas tossici prodotti dall’accumulo <strong>di</strong> merda episcio, rende questi problemi inevitabili.I veterinari non lavorano per la salute ottimalema per la red<strong>di</strong>tività ottimale. I farmaci nonservono per curare le malattie, ma per supplire asistemi immunitari <strong>di</strong>strutti.Ora vi chiedo <strong>di</strong> immaginare un immenso lago<strong>di</strong> merda (scusate, ma usare parole più elegantisarebbe ipocrita).“La merda in sé non è un male. È stata a lungoamica del conta<strong>di</strong>no, fertilizzava i campi da cuilui ricavava il foraggio per i suoi animali, la cuicarne andava alle persone e la cui merda tornavanei campi. È <strong>di</strong>ventata un problema solo quandonoi americani abbiamo deciso che volevamomangiare più carne <strong>di</strong> qualunque altra societànella storia”.I liquami vengono pompati in grossissimi“lagoni” accanto alle porcilaie. Questi lagonitossici possono arrivare a un’estensione <strong>di</strong> più <strong>di</strong>un ettaro e a una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> nove metri.Il deflusso si insinua nei corsi d’acqua e i gasvelenosi come l’ammoniaca e l’acido solfidricoevaporano nell’aria. Quando quei pozzi nerigran<strong>di</strong> come campi <strong>di</strong> calcio sono sul punto <strong>di</strong>traboccare, l’industria irrora i liquami sui campi.O talvolta si limita a spruzzarli dritti in aria. Ungeyser <strong>di</strong> merda che spande un aerosol <strong>di</strong> fecicreando vortici gassosi capaci <strong>di</strong> provocaregravi danni neurologici. Le comunità che vivononei pressi <strong>di</strong> allevamenti intensivi lamentanoproblemi <strong>di</strong> epistassi persistenti, otalgie, <strong>di</strong>arreecroniche e bruciori ai polmoni.Ora immagina il destino del nostro pianeta, <strong>di</strong>cui forse, tra un pasto e l’altro, già ti preoccupisinceramente. Ebbene: l’allevamento <strong>di</strong>animali è responsabile del 37% delle emissioniantropogeniche <strong>di</strong> metano, che ha unpotenziale <strong>di</strong> riscaldamento globale 23 voltesuperiore a quello della CO 2. Le Nazioni Unitesintetizzano gli effetti ambientali dell’industriadella carne in questo modo: “Allevare animalia fini alimentari è una delle due o tre attività checontribuiscono maggiormente ai più seri problemiambientali su ogni scala, da quella locale a quellaglobale. La zootecnia dovrebbe essere al centrodell’attenzione politica quando si affrontano iproblemi del degrado del suolo, dei cambiamenticlimatici, dell’inquinamento dell’aria e dellacarenza e dell’inquinamento dell’acqua, e dellaper<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità”.Immagina tutto questo.E alla prossima spesa, dopo aver soppesato laconfezione <strong>di</strong> braciole, a te la decisione: metterlanel carrello o riporla?Luisella PaccoLa Bottega delle Spezieerboristeriadott. Manuela Zippospezie e tè dal mondo - cioccolate selezionateintegratori alimentari - fitocosmesivia combi 12 - trieste - tel. 040 303555Agriturismo RISTORO & ALLOGGIAperto i weekend, festivi o su prenotazioneVENDITA FORMAGGI VACCINI E CAPRINIAL MERCATO COPERTO DI VIA CARDUCCI A TRIESTEtel./fax 040 226901 cell. 346 0180611 - 340 6733919Strada per Pesek - a 2 km da Basovizza

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