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appuntamenti di settembre - Konrad

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34 <strong>Konrad</strong> <strong>settembre</strong> 2010colonna vertebraleLetto, materasso, posturee colonna vertebraleIntervista ai Dottori Marco Segina e FrancescoZarattini su questi argomenti, cercando <strong>di</strong>sviscerarli a fondo e rispondere alle domande piùfrequenti delle persone.La prima domanda credo sia quella classica:Dott. Zarattini, quanto c’entra il materassocon il mal <strong>di</strong> schiena?Difficile rispondere sinteticamente, posso<strong>di</strong>re che c’entra abbastanza con il dolorequando questo c’è, e che c’entra poco con lasua insorgenza od origine. Il materasso non èl’unico responsabile del nostro mal <strong>di</strong> schiena,anzi, <strong>di</strong> solito il problema nasce da più fattori,tra cui spesso movimenti, abitu<strong>di</strong>ni o postureerrate. Il materasso, e anche le posizioniche adottiamo quando dormiamo, possonoeffettivamente favorire o rallentare il normaleprocesso <strong>di</strong> guarigione. Devo però precisare che,il materasso ideale per tutti non esiste! Ognuno<strong>di</strong> noi ha forme, peso, e <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>fferenti,ed il materasso dovrebbe essere in grado <strong>di</strong>adattarsi alle nostre caratteristiche e farci stare inuna posizione corretta; quella in cui la colonnamantiene le sue curve fisiologiche e ci fa stare ,per intenderci, il più possibile <strong>di</strong>ritti, similmentea quando stiamo in pie<strong>di</strong>.Come si fa a capire se il materasso o la posturasono sbagliati?Se la postura è troppo <strong>di</strong>fferente a quella neutrain pie<strong>di</strong>, troppo rannicchiata o troppo inarcata,o più semplicemente perché ci si sveglia peggio<strong>di</strong> come ci si addormenta. Quando si dorme<strong>di</strong>sturbati o non si dorme affatto se non conl’aiuto <strong>di</strong> farmaci, significa che qualcosa non vanella nostra schiena e che quella postura o quelmaterasso non ci mettono in con<strong>di</strong>zioni ottimaliper riposare. Non aiutano dunque il nostroorganismo a “ripararsi” durante il sonno.La colonna per “nutrirsi”, sottolinea il Dott.Segina, ha bisogno <strong>di</strong> movimento, moltomovimento. Mantenere troppo a lungo unapostura non va bene anche se la posturaè corretta; bisogna muoversi un minimo edunque anche non stare troppe ore a letto. Cisono persone con problemi alla colonna chese dormono anche un ora più del normale sisvegliano indolenzite.Dott. Segina, e se il materasso che ci facevadormire bene <strong>di</strong>venta scomodo o ci fa staremale?Capita anche questo, la nostra colonna simo<strong>di</strong>fica, e così vale anche per il materasso!Bisogna capire se abbiamo mutato lo stile <strong>di</strong>vita, se il materasso ha “ceduto” un po’; questopuo’valere anche per le doghe o per la rete!Inoltre dovremo pensare se abbiamo cambiatoposizione abituale durante il sonno o se abbiamoun problema alla colonna che ci ha restomaggiormente suscettibili alle posizioni errate.Eventualmente, si può provare a correggersi evedere se cio’ basta per tornare a stare bene.Quin<strong>di</strong> il materasso può essere importante,ma se non si può provare il materasso prima<strong>di</strong> acquistarlo cosa possiamo fare per staremeglio, subito?Il nostro consiglio è quello <strong>di</strong> provare a fare dellemo<strong>di</strong>fiche e degli esperimenti semplici:spostarlo a terra per vedere se le doghe ola rete hanno ceduto e quin<strong>di</strong> “imbarcano”eccessivamente. Inserire sotto il materasso,tra rete e materasso dei cuscini sotto lazona lombare per compensare l’eventuale“ce<strong>di</strong>mento”. Se è possibile provare a scambiarlocon quello della compagna o dei propri figliper capire se cambia qualcosa. Provare a usarecuscini o rotoli applicandoli sotto la zonalombare o sotto al fianco, anche in posizioni<strong>di</strong>verse dal nostro solito, sperimentare posizioniche ci danno sollievo, anche se inizialmentestrane o innaturaliProsegue il dott. Zarattini precisando:Quando si parla <strong>di</strong> materasso, letto, rete oqualsiasi ausilio che usiamo per dormire, si parlaalla fin fine <strong>di</strong> postura. Difatti questi “ausili” cimantengono in posture più o meno idonee eriposanti per la schiena, e sono responsabilial pari <strong>di</strong> noi stessi della salute della nostracolonna.Ortope<strong>di</strong>co, non ortope<strong>di</strong>co, rigido, soffice, inlattice o a molle?Dipende, bisognerebbe provarlo, <strong>di</strong>pende moltoda dove viene poggiato, la rete, le doghe o latavola sono altrettanto importanti! Quando siparla <strong>di</strong> materasso bisognerebbe considerarequesti elementi come un tutt’uno dal quale<strong>di</strong>pende la nostra postura ed il nostro benessere.Per esempio, un ottimo materasso poggiato su<strong>di</strong> un’amaca, certamente <strong>di</strong>venterà un pessimoletto! La scelta del supporto è importante quantoquella del materasso. Bisognerebbe evitare <strong>di</strong>comperare materassi costosissimi se poi non sicambia o non ci si assicura che il supporto siaadeguato. Di conseguenza questi termini da solisono poco significativi se si considera solamentela salute della schiena, mentre descrivonodelle caratteristiche che potrebbero esseremolto importanti per fattori igienici, <strong>di</strong> salute oallergologici.Dott. Zarattini, tornando alla postura a letto,cosa conta <strong>di</strong> più: la rete, il materasso o comedormiamo?Non è possibile <strong>di</strong>re cosa conti <strong>di</strong> più, tutti e trequesti fattori sono importanti e <strong>di</strong>pendono unodall’altro! La postura è però quella che possiamomigliorare senza spesa ed è anche il fattore chepiù spesso dobbiamo correggere per migliorareil benessere durante la fase notturna.Materasso e rete dovranno essere “rigi<strong>di</strong>”nel senso che non devono imbarcare, pursupportando il corpo in maniera <strong>di</strong>fferente aseconda delle zone adattandosi alla fisiologiadella persona.Dott. Segina, vi capitano mai personeche hanno già provato molti materassi econtinuano a dormire male?Certamente, ci sono persone che dormonomeglio in albergo, quando sono in trasfertao in vacanza, magari su materassi economicirispetto a quelli che hanno a casa; questoperché come già accennato, non è semprevero che il materasso più caro è quello miglioreper noi, <strong>di</strong>pende molto anche da che posturaadottiamo durante la notte e da altri fattori.A queste persone bisognerà correggere lapostura notturna o insegnare delle strategie <strong>di</strong>autocorrezione per evitare <strong>di</strong> alimentare deglisquilibri posturali che derivano dallo stile <strong>di</strong> vita,prima ancora <strong>di</strong> cercare il materasso nuovo.Eventualmente poi, tramite delle prove concuscini o rinforzi o in posture <strong>di</strong>fferenti, trovarecos’ha il proprio materasso che non va e<strong>di</strong>ventare consapevoli <strong>di</strong> che tipo <strong>di</strong> supporto lanostra schiena ha bisogno.E allora come mai qualcuno <strong>di</strong>ce che è megliodormire sul rigido e qualcuno sul morbido?Spesso sono detti tramandati <strong>di</strong> generazione ingenerazione, comunque la realtà sta nel mezzo!Entrambi possono avere ragione oppure torto!La superficie deve essere comoda (nel senso chenon si oppone alle nostre curve fisiologiche) maanche resistente, quando ci <strong>di</strong>sten<strong>di</strong>amo. L’idealesarebbe poter valutare la miglior soluzione casoper caso, sulla base della costituzione e dellaproblematica in<strong>di</strong>viduale.Se si soffre <strong>di</strong> mal <strong>di</strong> schiena, ernia del <strong>di</strong>sco oaltro, le cose cambiano?Cambiano nel senso che semplicementesi è più suscettibili alle posture errate, alnostro modo <strong>di</strong> dormire e <strong>di</strong> conseguenza alcomplesso materasso-rete. Chi soffre <strong>di</strong> questeproblematiche in genere inizia anche a risentiredelle stazioni prolungate in una postura fissa,specie se errata. Queste persone dovrannoprestare più attenzione rispetto a chi non haproblemi <strong>di</strong> schiena, ma cio’è quasi scontato;infatti <strong>di</strong> solito ci si interessa a queste questionisolamente quando si iniziano ad avere problemi.Bisogna ricordarsi che il mal <strong>di</strong> schiena è per lamaggioranza dei casi <strong>di</strong> origine “meccanica” equin<strong>di</strong> le posture mantenute a lungo giocanoun ruolo importante sulla salute della schiena:possono sia prevenire che curare i problemiquando esse sono corrette; ma anche peggiorarlio farli insorgere quando sono scorrette.Per questo - conclude il dott.Zarattini -nell’approccio terapeutico che noi utilizziamo,l’attenzione a questi aspetti, spesso sottovalutati,riveste un'importanza notevole anche attraversouna educazione in<strong>di</strong>vidualizzata alla correttapostura nelle varie fasi della giornata, inclusaquella notturna.A.C.

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