13.07.2015 Views

appuntamenti di settembre - Konrad

appuntamenti di settembre - Konrad

appuntamenti di settembre - Konrad

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

è un'altrainghilterra30 <strong>Konrad</strong> <strong>settembre</strong> 2010Al pub in attesa della partitaInghilterra-GermaniaHughenden ManorQuando il cane invecchia…I<strong>di</strong>llici ChilternsNon è l’Inghilterra che conoscevo. Ho vissuto a lungo a Londra e nel Surrey, ho visitato il paese,attraversandolo anche con lunghi trekking, ma quest’estate le novità sono tante. Le strade sconnessenei Chilterns, una incantevole regione <strong>di</strong> dolci colline nel Buckinghamshire, <strong>di</strong>cono la crisi economicache il paese sta attraversando. E adesso, grazie alla sterlina meno cara, la sosta al pub non ti causa untrauma. L’insolita alleanza fra conservatori e liberal democratici con il primo governo <strong>di</strong> coalizionedopo il 1945, continua a stupire e le misure adottate per sanare il bilancio colpiscono soprattuttoi meno abbienti. Con la forbice che si allarga, gli scandali che hanno coinvolto vip ed esponentipolitici, l’Inghilterra non ci sembra così <strong>di</strong>versa.Sono a High Wycombe, ospite <strong>di</strong> un preside in pensione, e seguo il campionato mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> calcio.Capello è definito l’uomo più importante dell’Inghilterra e deve essere così, visti i termini delsuo contratto. Non c’è pub che non esponga vessilli nazionali e le automobili con le ban<strong>di</strong>ere miricordano i cortei nuziali <strong>di</strong> certi paesi. Forse Churchill non immaginava quali entusiasmi il calcioavrebbe suscitato non solo da noi.I miei ospiti abitano a due passi da Hughenden, il palazzo dove Benjamin Disraeli ha a lungo vissuto.Il parco è incantevole, tanti fiori e una pace assoluta che toglie le forze. Ci an<strong>di</strong>amo con i cani, il ritosi ripete ogni mattina, ed è l’occasione per i soliti incontri. Chi pensa che gli inglesi siano fred<strong>di</strong> devericredersi, ti <strong>di</strong>cono del parente che ha comprato e ristrutturato una casa nelle Marche o in Umbriae mentre curiosi fra i libri <strong>di</strong> un vicino negozio un anziano signore ti racconta momenti della suavita. Rassegnato alle nostre burbere chiusure ti stupisci che la gente sia rilassata, sorrida e ricor<strong>di</strong>quell’insegnante inglese che da noi aveva dovuto imparare ad anticipare con una telefonata le visiteagli amici.Ma il quadro non è del tutto rosa nemmeno in questa quieta, borghese, tipicissima città inglese.La comunità asiatica vive per conto suo, l’integrazione è un sogno del passato. E nel 2006 alcunepersone <strong>di</strong> origine pachistana furono arrestate per il loro presunto coinvolgimento negli attentaticontro aerei in volo fra Londra e l’America. Questo episo<strong>di</strong>o, gli omici<strong>di</strong> del Bloody Sunday, le torture<strong>di</strong> Abu Ghraib hanno affievolito l’ammirazione per il modello britannico.Invitati a cena da comuni amici si parla <strong>di</strong> Europa e dei vincoli burocratici imposti da Bruxelles, laconversazione <strong>di</strong>venta appassionata, il coinvolgimento raggiunge toni me<strong>di</strong>terranei; e sì che anni faun ufficiale scozzese mi ricordava che a tavola <strong>di</strong> donne, religione e politica non si deve parlare.Rimane intatta, strade a parte, la cura del paesaggio. La mia ospite, bibliotecaria in pensione, miaccompagna alla chiesa <strong>di</strong> St Giles, a Stoke Poges, dove è sepolto Thomas Gray. Nel suo cimitero sivuole che sia stato ambientato il poema per cui è famoso, “Elegia scritta in un cimitero <strong>di</strong> campagna”. Sotto al monumento che gli è stato eretto vinciamo il timore della banalità e leggiamo alcuni versi.Ci vien voglia <strong>di</strong> sederci e contemplare la serenità del paesaggio.L’indomani l’Inghilterra deve affrontare la Germania, l’eterna rivale ai mon<strong>di</strong>ali. In passato negli sta<strong>di</strong>ai tifosi tedeschi che gridavano le tre vittorie mon<strong>di</strong>ali della loro squadra, gli inglesi rispondevanocon le due vittorie nelle guerre mon<strong>di</strong>ali. Ora si riconosce che mentre in Gran Bretagna una personapuò essere detenuta senza accusa fino a ventotto giorni, in Germania dopo due giorni deve esseremessa in libertà.Ma è a Londra che cinquant’anni fa, un giovane avvocato, Peter Benenson, attraversava TrafalgarSquare, entrava nella chiesa <strong>di</strong> St. Martin in the Fields e, in<strong>di</strong>gnato per i crimini nel Portogallodell’allora <strong>di</strong>ttatore Salazar, decideva <strong>di</strong> dar vita ad Amnesty International ed alle sue campagne perla <strong>di</strong>fesa imparziale dei <strong>di</strong>ritti umani.Giuliano Pran<strong>di</strong>niSARAJEVO 2010Incontri internazionali <strong>di</strong> poesia IZET SARAJLICIl 24, 25 e 26 <strong>settembre</strong> 2010 si svolgerà la nona e<strong>di</strong>zione degli "Incontri internazionali<strong>di</strong> poesia <strong>di</strong> Sarajevo", de<strong>di</strong>cati alla memoria del grande poeta Izet Sarajlic. Lamanifestazione è curata dalla Casa della Poesia <strong>di</strong> Baronissi – Salerno – www.casadellapoesia.org/news e organizzata dall'Ambasciata italiana <strong>di</strong> Sarajevo.Come <strong>di</strong> consueto, anche quest’anno un pullman <strong>di</strong> viaggiatori consapevoli, poeti emusicisti partirà da Trieste la sera <strong>di</strong> giovedì 23, con rientro nella serata <strong>di</strong> lunedì 27<strong>settembre</strong>.Un’occasione per vedere e ri-vedere Sarajevo, con la sua atmosfera unica e la sua valenzasimbolica: una città <strong>di</strong>strutta dall’o<strong>di</strong>o proprio in quanto simbolo <strong>di</strong> pacifica convivenza,che sta ritrovando faticosamente la sua plurale identità.Le bellezze della città e dei suoi <strong>di</strong>ntorni, la cor<strong>di</strong>alità dei suoi abitanti, le gioie dellasua gastronomia, dei suoi paesaggi, delle sue botteghe artigiane coinvolgono semprespettatori e poeti in un partecipe, attento vagabondaggio che costituisce l’altro lato(poetico anch’esso) <strong>di</strong> un’esperienza in<strong>di</strong>menticabile.La CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNEvia Pisoni n. 3 – TRIESTEtel. 040568476è un centro culturale e <strong>di</strong> servizi istituitosu progetto promosso dalla Provincia <strong>di</strong> Trieste.www.casainternazionaledonnetrieste.orginfo@casainternazionaledonnetrieste.org

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!