Viesti 09 2010 - Frati Minori di Lombardia

Da Israele, dove vive con la propria famiglia,avvertito dalla mamma, per il funerale hafatto in tempo ad arrivare anche il fratello diD.Il primario dell’ospedale dove era ed ètutt’ora ricoverato A., assieme a Jana gli hacomunicato quanto avvenuto al padre e poigli ha permesso di partecipare al funerale.Ania, Natasha e qualcun altro dello “Spaziodella gioia” si sono recati spesso da A. e conlui sono venuti al funerale.Cosa sarà ora di A.?Il fratello di D. è ripartito per Israele qualchegiorno dopo, la nonna di A., invece, si èfermata a San Pietroburgo.Essi, vivendo lontani, non si immaginavanola reale situazione di D. e di A. che spessorestava senza cibo e senza cure!Il giorno del funerale si è avuto modo diparlare con il fratello di D. anche del futurodi A.La mamma di D., prima o poi dovrà farritorno alla sua casa nella regione di Samara.Ma il fratello, dopo aver visto la situazione,è intenzionato a far ritorno a SanPietroburgo e restarvi con più calma qualchegiorno in più.Intanto ora parlerà con sua moglie.Certo: le difficoltà sono molte, ad iniziare daquelle burocratiche.Ma altrimenti cosa sarà ora di A. che resteràin ospedale finché il primario lo riterràopportuno?Si è parlato con il fratello e la possibilità cheA. vada in Israele a vivere con lui non è poicosì lontana!Se ciò avverrà ... ringrazieremo davvero ilSignore!Ma che sarà degli altri nostri ragazzi eragazze come A. che frequentano il nostro“Spazio della gioia” ed il nostro“Laboratorio”, quando i loro genitori non cisaranno più oppure si ammaleranno?Questa domanda che ci affligge e che primadi noi affligge gli stessi genitori attende unarisposta.Da tempo, ormai, stiamo pensandoall’apertura di una casa-famiglia: ledifficoltà per aprirla sono molte e di diversanatura.Ma una casa-famiglia è proprio ciò cheoccorre: e con l’aiuto di Dio, se Lui vorrà ...Pochi anni e tante “esperienze divita” in casa “Agata”Tre anni e mezzo, ma con un’esperienza divita vissuta già non indifferente!A. è una simpatica bambina che per duesettimane, dal tre al quindici di agosto havissuto nella casa-famiglia “Agata” assiemea S. ed a G.A.La casa “Agata” è un progetto del “Centro dicrisi per bambini”, per bambini dai zero aicinque anni, portato avanti assiemeall’Amministrazione del quartiereFrunzinskij.A. vive con la mamma, il papà e la nonna inuna stanza di “komunalka”: la cosiddettacoabitazione, cioè, dove tutta l’intimitàfamiliare si trova in una camera, mentre sidevono condividere con le altre famiglie lacucina ed i servizi igienici, postigeneralmente al termine di un comunecorridoio.La nonna di A. lavora ed è ancoraabbastanza giovane, mentre la mamma ed ilpapà di lavoro fanno i tossicodipendenti!Perché non rubino ... la nonna lavora e passaloro i soldi per la droga.Nella stanza di “komunalka” ormai non vi èpiù nulla, ci dicevano le autorità competentiche ci hanno chiesto di accoglieretemporaneamente A.Il frigorifero, la televisione, la radio equalche altro elettrodomestico sono stati giàda tempo venduti dalla mamma e dal papà diA. per procurarsi le sostanze stupefacenti.A volte la mamma di A. ha qualchemomento di lucidità e vorrebbe smettere e