Intimo più mare n° 203 - Marzo 2016
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Qui a fianco, una<br />
proposta Tatà.<br />
In apertura, bikini<br />
Twin-Set Simona<br />
Barbieri.<br />
trova quello che cerca in negozio, ci sono molte varianti e i brand<br />
devono sforzarsi e adattarsi - hanno aggiunto Emilie Benoit e<br />
Jean-Christophe Astruc - In 20 anni l’e-commerce ha modificato il<br />
paradigma tra la marca e il cliente. Il consumatore è <strong>più</strong> informato<br />
e attivo nel suo atteggiamento verso la marca. Si può definire un<br />
consum-attore”.<br />
Con l’onnipresente smartphone emerge un new commerce fatto<br />
di store-to-web e web-to-store.<br />
Secondo Dolist.net lo smartphone è uno strumento importante che<br />
il punto vendita dovrebbe sfruttare meglio. Il 79% dei consumatori<br />
analizzati per la ricerca, prima di acquistare su Internet passa a<br />
visitare il negozio. Poi c’è il fenomeno showrooming. Il 38% dei mobinauti<br />
intervistati da Dolist.net naviga con lo smartphone attraverso<br />
i siti di vendita online e quelli delle marche anche mentre si trova<br />
nel negozio. Il 30% consulta i consigli degli internauti mentre è in<br />
negozio. Il 41% dei proprietari di smartphone ha già confrontato<br />
il prezzo di un prodotto su Internet al momento dell’acquisto in<br />
negozio. L’88% dei consumatori si informa sul web prima della<br />
visita in boutique.<br />
L’agenzia The Other Store riscrive il DNA delle marche sui canali<br />
digitali, funzionando come ponte tra online e offline.<br />
“Occorre dare al cliente un percorso che attraversa il brand in modo<br />
<strong>più</strong> fluido e coerente - ha spiegato Emilie Benoit - Come ha fatto<br />
La Fée Maraboutée che ha lanciato una comunicazione sul punto<br />
vendite e sul web per le sue animazioni commerciali”.<br />
WEB-TO-STORE<br />
Con la definizione web-to-store si intendono le strategie e gli<br />
strumenti da sviluppare per affrontare nuovi sistemi di vendita e<br />
portare <strong>più</strong> clienti in negozio, utilizzando anche i canali digitali. La<br />
forza dei retailer è ancora dominante, almeno in Europa dove in<br />
percentuale si fanno molti <strong>più</strong> acquisti in boutique rispetto al web.<br />
Tra le prime attività possibili ci sono le schede cliente, create raccogliendo<br />
indirizzo e info su ogni cliente. Molte boutique prendono<br />
indirizzo, numero di telefono e mail per personalizzare offerte e<br />
proposte inviando mail e sms in occasioni particolari, come eventi,<br />
presentazioni e sconti.<br />
Benoit Hyronde di Dolist.net, società francese specializzata in e-<br />
mail & data marketing alla conferenza di Who’s next ha suggerito di<br />
raccogliere ma soprattutto aggiornare costantemente i dati clienti.<br />
I dati essenziali ovviamente sono nome e cognome, numero di<br />
telefono e mail. Altri dati non trascurabili sono la data di nascita<br />
e l’indirizzo postale.<br />
“Poi identificate le marche preferite da ogni cliente - ha detto<br />
Benoit Hyronde - Dati facoltativi: gli interessi che eventualmente il<br />
cliente ha dichiarato e i luoghi abituali di consumo e di shopping”.<br />
I dati sul cliente che permettono una conoscenza migliore dei<br />
suoi gusti e delle su esigenze sono un’opportunità per ottimizzare<br />
i programmi di fidelizzazione.<br />
“Il mondo digitale non è facile da apprendere nella pratica quotidiana<br />
ma porta una visione inedita grazie a nuovi strumenti - ha<br />
spiegato Yann Rivoallan, co-fondatore e direttore sviluppo di The<br />
Other Store - L’arrivo del web è stato folgorante e soprattutto molto<br />
recente. Quindi è necessario che anche i dettaglianti si adattino”.<br />
Il web ha rivoluzionato le modalità di consumo ma la priorità resta<br />
la stessa: portare clienti in boutique. Web, newsletter, pagine<br />
facebook sono tutti mezzi per attirare il consumatore in boutique.<br />
“Il web permette di raccogliere informazioni sui clienti (con i loro<br />
indirizzi mail): compleanno, numero di telefono (per mandare sms)<br />
- ha aggiunto Yann Rivoallan - Questa tappa è fondamentale e non<br />
si può fare una sola volta per sempre. Creare un profilo dei propri<br />
clienti significa avere una conoscenza approfondita e permette di<br />
segmentare e indirizzare nel modo migliore il messaggio”.<br />
La boutique è un luogo di condivisione, un’esperienza di vita oltre<br />
che di shopping.<br />
“L’obiettivo è quello di dare vita a questo luogo per aumentare il<br />
passaggio di consumatori in negozio - ha detto Yann Rivoallan - Lo<br />
strumento è la comunicazione di questo luogo. Le nuove tecnologie<br />
lo permettono. I mondi digitale e fisico sono legati e il primo è al<br />
servizio del secondo. In questo modo, creando una relazione grazie<br />
alle tecnologie innovative, si fidelizza il cliente portandolo a tornare<br />
in boutique e ad acquistare”.<br />
La shopping experience è ormai un elemento imprescindibile al<br />
momento dell’acquisto e la boutique può diventare una galleria<br />
d’arte, un luogo di eventi e comunque deve comunicare il <strong>più</strong><br />
possibile con i clienti. In definitiva la boutique deve diventare il<br />
luogo dell’interazione.<br />
Benoit Hyrondedi Dolist.net suggerisce di passare dalla relazione<br />
con il cliente alla shopping experience del cliente. Gli strumenti<br />
digitali permettono al cliente d’interagire con i marchi e il negozio<br />
quando, dove e come vuole, ma anche di accompagnarlo nel<br />
percorso d’acquisto.<br />
Se si decide di usare una pagina facebook per comunicare con<br />
i clienti, si deve ricordare che compongono una comunità. Ogni<br />
cliente ha almeno 140 amici su facebook e la comunicazione del<br />
negozio arriva anche a loro e a tutti quelli che sono connessi.<br />
Ci sono multimarca che hanno moltissimi fan della loro pagina<br />
facebook, ben oltre il numero dei potenziali clienti del luogo<br />
dove si trovano. Instagram poi è diventato il social della moda e<br />
si possono mettere foto della boutique o comunque significative<br />
per stimolare l’acquisto.<br />
La temporalità dell’invio ha il suo peso.<br />
“Non si possono aspettare i saldi per inviare mail, sms o postare un