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La Toscana Aprile (2)

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Olga Belsito<br />

Le sue "Visioni mediterranee" tra natura e simbolo.<br />

In mostra all’Hotel Cellai di Firenze dal 3 al 30 aprile<br />

di Daniela Pronestì<br />

Dal 3 al 30 aprile l’Hotel Cellai di Firenze ospita<br />

la mostra personale dell’artista calabrese Olga<br />

Belsito dal titolo Visioni mediterranee tra natura e<br />

simbolo. Le opere esposte spaziano da un registro<br />

espressivo che trasfigura la realtà per mezzo del colore alle recenti<br />

“visioni mediterranee” derivate da un attento studio della<br />

pittura del Seicento. Nel primo caso rientrano i dipinti che mutano<br />

il paesaggio delle saline trapanesi o di altri paesi del mondo in<br />

una libera composizione di linee, forme e colori: una semplificazione<br />

che trae spunto dalla<br />

conformazione caratteristica<br />

di questi territori, dove la presenza<br />

di argini, canali, vasche<br />

e cumuli di sale genera vere e<br />

proprie astrazioni naturali. Da<br />

questi luoghi scaturisce una<br />

riflessione che non si ferma<br />

alle sole ragioni estetiche ma<br />

che riguarda anche l’intervento<br />

umano sul paesaggio naturale<br />

e le conseguenze che ne<br />

derivano dal punto di vista<br />

ambientale. Le saline sono<br />

l’esempio di un dialogo tra la<br />

natura e l’uomo che nel corso<br />

dei secoli ha prodotto storia<br />

Confine, 2016, tecnica mista e olio su<br />

tela, cm. 50x70<br />

e cultura. Un esempio che la sua pittura traduce in accattivanti<br />

accostamenti cromatici e raffinate combinazioni materiche per<br />

comunicare un’idea di bellezza sulle cui basi è possibile stabilire<br />

un rinnovato equilibrio tra l’essere umano e il mondo naturale. Gli<br />

ultimi lavori partono da queste premesse per estendere l’attenzione<br />

ad altri temi di stringente attualità. È il caso del dipinto intitolato<br />

Confine, evidente allusione alle barriere costruite dall’uomo<br />

per segnare le distanze geografiche e politiche tra i popoli,<br />

distanze che l’odierno dramma dei migranti trasforma in abissi<br />

di solitudine e disperazione. L’opera Naples#the cherries#One<br />

shot segna l’inizio di un nuovo ciclo pittorico la cui ispirazione<br />

proviene dall’arte secentesca e in particolare dal genere del paesaggio<br />

ideale, che vede il soggetto naturalistico intriso di significati<br />

simbolici o di citazioni mitologiche. Partendo da questa<br />

concezione della natura come specchio di contenuti che si celano<br />

dietro le apparenze, Olga Belsito elabora un tracciato compositivo<br />

in cui il paesaggio diventa teatro delle azioni umane che<br />

devastano l’identità culturale e la memoria dei luoghi. Il Golfo di<br />

Napoli raffigurato nel dipinto, è uno splendido scenario naturale<br />

Naples#the cherries#one shot, 2016,<br />

olio su tela, cm. 60x80<br />

sospeso tra realtà e sogno, e l’intera<br />

composizione è dominata da<br />

un’atmosfera di armonia e di serenità.<br />

Osservando bene, notiamo<br />

un elemento - la ciliegia che<br />

esplode a causa di uno sparo -<br />

che spiazza le attese dell’osservatore<br />

per introdurre una diversa<br />

interpretazione dell’immagine:<br />

quello rappresentato non è il<br />

classico paesaggio da cartolina<br />

che ha reso Napoli famosa nel<br />

mondo, ma è l’emblema di una<br />

bellezza che la storia recente di<br />

questa città ha reso sempre più fragile; una bellezza da rispettare,<br />

tutelare e valorizzare per goderne nel presente e tramandarla alle<br />

generazioni che verranno.<br />

<strong>La</strong> mostra, inaugurata ufficialmente venerdì 8 aprile, si potrarrà fino<br />

al 30 aprile e sarà visitabile negli orari di apertura dell’Hotel Cellai in<br />

via XXVII <strong>Aprile</strong>, 14 a Firenze.<br />

<strong>La</strong>ureata in Ingegneria a Pisa nel 1999, nello stesso anno ha iniziato<br />

a prendere lezioni di pittura dall’artista Fabio Grassi. Nel 2003 si<br />

trasferisce a Firenze, dove vive ancora oggi. Ha realizzato diverse<br />

mostre personali e collettive tra cui: 2002, Bologna Corte Isolani,<br />

Circolo Artistico di Bologna; 2002, Massa Carrara, Palazzo Ducale;<br />

2004, Acri (CS), Palazzo Gencarelli, Arte per il sociale; 2008, Fiesole,<br />

Chiesa di Sant’Alessandro, Omaggio a Primo Conti; 2010, Firenze, Sala<br />

Leolpoldine, Il Magnifico; 2013, Firenze, Fortezza da Basso, Florence<br />

Biennale di Arte contemporanea; 2014, Firenze, Fortezza da Basso,<br />

Salone del restauro; 2015, Pietrasanta, <strong>Aprile</strong> in arte / Intrecci Arte;<br />

2015, Milano, Biennale di arte contemporanea presentata da Vittorio<br />

Sgarbi; 2015, Firenze, Luxury Vernissage. Tra le mostre personali si ricordano:<br />

2009, Firenze, Gadarte, Fiori e saline; 2015 Pietrasanta, Intrecci<br />

Arte, Half. Dal 23 aprile al 1° maggio sarà presente con una grande tela<br />

alla Mostra Internazionale dell'Artigianato presso la Fortezza da Basso<br />

(Padiglione Rondino) di Firenze.<br />

www.olgabelsito.com - olgabelsit@icloud.com<br />

Facebook: Olga Belsito Artista<br />

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