FuoriAsse #19
Officina della cultura
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esseri morti e decomposti) e le espone<br />
nei musei ma, come disse il giornalista<br />
Costantino Foschini, qui stiamo ricercando<br />
le orme lasciate da questi uomini,<br />
orme che indicano cosa mangiavano, se<br />
erano solitari o in compagnia.<br />
Recuperare musica scritta in cattività<br />
non è un’operazione archeologica, altrimenti<br />
si crea una sorta di effetto Pompei;<br />
questa musica deve tornare a noi<br />
come attuale, non come residuato bellico.<br />
La Storia della Musica sarà sempre e<br />
comunque lacunosa, incompleta a causa<br />
del disastro umanitario e intellettuale<br />
prima, durante e dopo la Seconda<br />
Guerra Mondiale; bisogna ripristinare il<br />
pensiero artistico così com’era prima del<br />
cataclisma generazionale della Guerra e<br />
delle deportazioni, avvicinandosi quanto<br />
più possibile all’idea e al genio creativo<br />
artistico-musicale antecedente il 1933,<br />
riaprendo i cancelli di questa nuova Biblioteca<br />
di Alessandria.<br />
Abbiamo restituito dignità ai musicisti e<br />
alla loro musica scritta su quaderni, car -<br />
ta igienica, sacchi di juta, cartoline o<br />
tramandata a memoria mentre erano an -<br />
cora sui treni; non è stato possibile salvare<br />
la vita di numerosi musicisti deportati<br />
ma abbiamo salvato la loro musica e<br />
ciò equivale ad avergli salvato la vita nel<br />
suo significato universale, metastorico e<br />
metafisico.<br />
Francesco Lotoro è nato a Barletta (Italia) il 28.11.1964.<br />
Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Musica N. Piccinni<br />
di Bari, ha proseguito gli studi pianistici presso l’Accademia di<br />
Musica F. Liszt di Budapest con Kornél Zempléni e László Almásy e si<br />
è perfezionato con Viktor Merzhanov, Tamas Vasary e Aldo Ciccolini.<br />
Pianista impegnato nella letteratura pianistica prodotta durante gli<br />
eventi più drammatici del Novecento, nel 1998 ha registrato tutte le<br />
opere pianistiche e cameristiche scritte da Alois Piňos, Petr Pokorný,<br />
Petr Eben, Miloslav Ištvan e Milan Knížák a seguito dall’occupazione<br />
della Cecoslovacchia del 1968 che pose fine alla Primavera di Praga.<br />
È autore nonché interprete del repertorio pianistico, concertatore del<br />
repertorio cameristico e direttore del repertorio sinfonico dell’Enciclopedia<br />
discografica KZ MUSIK in 24 CD–volumi contenente la produzione<br />
musicale composta nei Campi di concentramento d’Europa,<br />
Africa Settentrionale e Asia e durante la Seconda Guerra Mondiale.<br />
Come compositore ha scritto l’opera in due atti Misha e i Lupi su libretto proprio e di Grazia<br />
Tiritiello, Cantata ebraica per cantore e orchestra, il Requiem Barletta 12.IX.1943 per soli,<br />
organo, pianoforte e orchestra e 12 Studi su un tema di Paganini per pianoforte.<br />
Ha trascritto per 2 pianoforti Das Musikalische Opfer, Deutsche Messe e 14 Canons BW-<br />
V1087 di Johann Sebastian Bach e ha ricostruito musica e testo del Weihnachtsoratorium<br />
per soli, coro e pianoforte di Friedrich Nietzsche.<br />
Nel 2011, lo scrittore e giornalista Thomas Saintourens ha pubblicato il libro Le Maestro<br />
(Édition Stock, Paris) sulla sua vita e le sue ricerche. Il libro è stato altresì pubblicato in<br />
lingua italiana nel 2014 (Il Maestro, Edizioni Piemme Mondadori, Segrate) e in lingua ceca<br />
(Maestro, Volvox).<br />
Nel 2017 è stato proiettato in numerose sale il docufilm The Maestro (coproduzione francoitaliana),<br />
diretto dal regista Alexandre Valenti e dedicato alla sua vita e alle sue ricerche.<br />
Presidente della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, è docente di<br />
pianoforte presso il Conservatorio di Musica U. Giordano di Foggia.<br />
FUOR ASSE 67<br />
Musica