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I libri del Mese Chiara Novelli 25 piccole storie perverse di Cristiana Formetta Presentato alla prima edizione del Festival Firenze Libro Aperto, è una silloge a genere pulp di 25 racconti caratterizzati da una tematica comune: l’erotismo, visto però dalla parte di chi ha preso altre strade per comunicare la propria sessualità. Questi venticinque personaggi, infatti, si sono spinti nel territorio della parafilia e, per poter amare, devono per forza avere accanto a sè un manichino, una statua, dei vestiti senza i corpi oppure una persona con mutilazioni, che li vesta da schiavo piuttosto che li travesta di corde o, magari, che li accudisca facendogli indossare degli indumenti da “neonato”. Venticinque storie espressione di una solitudine profonda che trova origine dall’assenza di ogni educazione affettiva e che vede i protagonisti superare molte, troppe soglie, a una a una, con diverso esito di genere, perché l’uomo e la donna vivono il proprio “pervertere”, vale a dire il loro “rovesciare”, in modo specifico, dissimile, fino al momento in cui raggiungono il mondo per scoprirsi così estranei anche a se stessi da divenire eroi senza ritorno e trascinare con sè chiunque li ha toccati. Per riuscire ad entrare nella verità di questi mondi, senza turbare il lettore e ricercando essa stessa nuovi esercizi di stile, l’autrice ha adottato una forma ora ironica ora grottesca, spingendosi fino ai toni del surreale e dell’onirico. di Cinzia Cappelli I protagonisti di queste storie nascono prendendo spunto dalle più comuni parafilie e ossessioni sessuali diffuse per scendere nel buio delle loro genesi, delle loro ragioni e avventurarsi fino alle estreme conseguenze di personalità ormai legate a una particolare forma di morte di cui l’altro è ignaro specchio. Il tutto nella leggerezza di uno stile a volte ironico e grottesco, a volte surreale. 25 brevi storie con un comune denominatore: il sesso e la morte. Quel sesso che, di fatto, dovrebbe portare alla vita è qui causa di morte. Con uno stile diretto, crudo e immediato vengono messe in scena le perversioni, le psicosi e le nevrosi della mente umana. Storie talvolta portate fino all’inverosimile, dal sapore grottesco e a tratti inquietante. Un’antologia di racconti originale che mette in luce le nevrosi dell’umanità del XXI secolo. Biografia Pittrice e scrittrice, Chiara Novelli vive e lavora a Firenze. Ha pubblicato la prima silloge poetica nel 2012, dal titolo Paradisi fragili (Pagnini Editore), e la seconda, Il cerchio occidentale (Porto Seguro Editore), nel 2015. Sempre nel 2015 ha pubblicato il libro di racconti La precisione dell’acqua (Nardini Editore) e nell’ottobre 2016 la seconda raccolta di racconti, 25 piccole storie perverse (Porto Seguro Editore). È presidente dell’associazione culturale La città di Murex ed è cofondatrice del Gruppo Scrittori Firenze, con cui ha organizzato il primo concorso nazionale di narrativa, teatro e musica La città di Murex – Tra le pareti della scrittura. Di seguito due estratti dal libro 25 piccole storie perverse: il primo dal racconto Corde, il secondo da Travestirsi. (...) Lui estrasse la prima corda con cura e cominciò a poggiarla, facendola aderire al corpo della donna, con movimenti scivolosi e sapienti. Corde di tessuto setoso, mani come aria densa accarezzavano quel giovane corpo di ragazza cominciando a costringerlo con grazia; costrizione come educazione a estendere la sensorialità sui meridiani della mappa energetica del piacere... la donna seguiva il suo donatore con uno sguardo che faceva di loro un corpo unico fra deliziosi piegamenti della testa, pressioni della pelle che cedeva alle corde e così, dalla fune iniziale che costringeva le mani dietro la schiena, si aggiunsero, in morbida sequenza, lacci e nodi, dove ogni carezza proseguiva dalla stoffa alla carne. Lei era rimasta in un reticolo perfetto, elegante sincopato di musica e spago di lusso. Poi scesero tre corde da soffitto, grosse e calibrate. Lui la legò in tre punti del corpo e fece cenno con la mano di farla salire. Lei restò così sospesa, ragnatela di carne e grazia, a mezz'aria, mentre lui le sfiorava le labbra ad amarla per il capolavoro compiuto dalla sua sottomissione. (...) Un ombretto verde terra: si sposava bene col vestito che avevo comprato nel pomeriggio. La cinese non ha bevuto un solo momento che fosse roba per la mia donna: mi aveva squadrato, dato il vestito della taglia perfetta, le calze che aveva blaterato in una lingua simile alla mia, fossero per me più facili da indossare, e le scarpe, col tacco, numero 44, fatte per noi, sì, per noi maschi che amiamo vestirci da donna e per cui abbigliarci vuol dire calze, scarpe, tacchi, gonna e trucco. Avevo dimenticato la borsetta. Che assurdità... chiara.novelli@virgilio.it www.literary.it cittadimurex@gmail.com Chiara Novelli 10 chiara novelli
Daliano Ribani Arte Una galleria per grandi maestri e giovani talenti nel cuore di Pietrasanta In Galleria di Chiara Terreni Daliano Ribani, proprietario della galleria Daliano Ribani Arte in via del Marzocco 59 a Pietrasanta, nasce a Carrara nel 1988. Figlio d’arte o meglio “nipote d’arte”, inaugura la sua galleria nel 2016 con una personale di Lorenzo Viani ed instaura così nuovo rapporto con l’arte, passando da giovane collezionista a giovane gallerista. La sua passione per l’arte è una tradizione di famiglia; il giovane ventottenne è infatti nipote di Walter Ribani, conosciuto scultore carrarese, il quale ha lavorato per quarant’anni nella città natale. Una delle sue sculture più importanti è situata in Venezuela e vanta un’altezza di 20 metri. Ha realizzato opere per l’onorevole Giovanni Gronchi, Evita Perón ed altri illustri personaggi del suo tempo. Dopo gli studi intrapresi all’Accademia delle Belle Arti di Carrara, e gli innumerevoli viaggi europei alla scoperta del mondo dell’arte, il giovane Ribani decide di mettere da parte l’innato animo artistico per lasciar spazio alla sua mente imprenditoriale, ponendosi come obiettivo quello di dimostrare che «il mondo dell’arte può e deve evolversi», riponendo così fiducia e aspettative nei giovani talentuosi collezionisti e soprattutto galleristi. Sicuramente una sfida audace e molto competitiva considerando che Pietrasanta è una città in cui arte, artisti e grandi gallerie dialogano tra loro ormai da molti anni, basti pensare a Botero e Mitoraj, ma anche all’esposizione invernale nella piazza centrale delle sculture di Dalì. Tutta la sua attività e collezione ruota attorno all’arte del Novecento, troviamo opere di Pop Art italiana di Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa insieme a numerosi altri quali Renato Guttuso, Mario Sironi, Roberto Crippa, Carla Accardi, Lorenzo Viani, Pino Pinelli, Turi Simeti, Emilio Vedova e Mino Maccari. Un Olimpo di grandi nomi insomma, ma non solo; Ribani Arte apre le porte anche a giovani proposte e artisti emergenti, organizzando mostre personali o collettive, offrendo anche un servizio di consulenza per piccoli medi e grandi investimenti, ponendo costantemente attenzione alle nuove e vive tendenze di mercato. È con la stagione estiva 2017 che Daliano intraprenderà una nuova sfida, aprendo una seconda galleria nella città natale, ogni volta denominata da lui stesso come la sua “città del cuore”, che resta sempre Carrara, in cui ogni anno si ripropone l’evento della Marble Weeks a richiamare puntualmente numerosi artisti e collezionisti di tutta Italia. L’arte, quindi, può essere fatta e vissuta in tanti modi, ha infinite sfaccettature e forme, ma l’importante è che se ne tramandi a pieno il suo valore affinché resti sempre viva e faccia vivere il territorio. Daliano Ribani, proprietario dell’omonima galleria, con un’opera di Roberto Crippa (a sinistra) e una di Mario Schifano Daliano Ribani Arte, via del Marzocco 59, Pietrasanta (LU), Contatti: 392.1062411 Daliano Ribani 11
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