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Gulli Giugno 2017

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COVER STORY<br />

Vernazza,<br />

sogno o realtà?<br />

piccoli paesi e dei terrazzamenti sulle colline che<br />

li circondano, costruiti sormontando le difficoltà<br />

di ripidi e scoscesi terreni, racchiude chiaramente<br />

in sé la storia e la cultura degli insediamenti di<br />

questa regione nel corso di un millennio”. Con<br />

questa motivazione l’Unesco, nel 1997, ha inserito<br />

le Cinque Terre nella World Heritage List (Patrimonio<br />

Mondiale dell’Umanità). La bellezza di queste<br />

terre è stata in passato cantata e narrata anche<br />

da poeti e scrittori come Eugenio Montale, che<br />

qui trascorse la sua giovinezza, e Gordon Byron,<br />

che con le sue poesie contribuì a esportare anche<br />

all’estero il loro fascino.<br />

LE CINQUE PERLE<br />

Aggrappati su scogliere a strapiombo sul mare e<br />

circondati dalla macchia mediterranea, Monterosso,<br />

Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore<br />

sono cinque perle di rara bellezza sospese tra<br />

cielo e mare che, isolate dalle principali vie di<br />

comunicazioni, hanno mantenuto inalterata nel<br />

corso dei secoli la loro struttura urbanistica. Le<br />

tipiche case a torre genovesi dai colori pastello,<br />

verdi, rosse, gialle e rosa si innalzano verso il cielo,<br />

strette le une alle altre per mancanza di spazio,<br />

quasi a sostenersi le une con le altre. L’atmosfera<br />

che si respira passeggiando tra i caruggi, gli antichi<br />

portici e i vicoli dalle differenti tonalità create<br />

dalle sfumature della luce che attraversa le torri<br />

riporta indietro nel tempo. Così come la cucina<br />

CINQUE TERRE<br />

A NUMERO CHIUSO<br />

Il fascino senza tempo dei cinque borghi e i<br />

suggestivi percorsi scavati nella roccia e affacciati<br />

sul mare del Parco delle Cinque Terre attirano<br />

ogni anno tantissimi turisti. Anzi, troppi. Nel<br />

ponte del 25 aprile scorso sono stati contati<br />

addirittura più di quattromila visitatori, qualcosa<br />

più simile allo “struscio” cittadino che a una<br />

romantica passeggiata immersi nella natura. Ecco<br />

perché è stato necessario prendere una decisone<br />

drastica. Dal 1° giugno per visitare i sentieri del<br />

Parco delle Cinque Terre sarà necessario dotarsi<br />

di un biglietto: la Cinque Terre Card. I percorsi<br />

saranno quindi a numero chiuso, una decisione<br />

che ha suscitato polemiche, ma che intende<br />

preservare la bellezza del territorio e di rendere<br />

migliore l’esperienza di viaggio dei turisti. Una<br />

volta acquistata (anche online) la Cinque Terre<br />

Card, si può accedere ai quasi 100 chilometri di<br />

sentieri. Scaricando poi un’app per smartphone,<br />

Cinqueterre Hiking, è possibile sapere in tempo<br />

reale quali sono i sentieri più o meno affollati e<br />

quali invece sono stati chiusi perché hanno già<br />

raggiunto il numero massimo di persone nell’arco<br />

di una giornata e ricevere consigli su percorsi<br />

alternativi. Inoltre la app permetterà di localizzare<br />

i turisti che, in caso di difficoltà, potranno essere<br />

soccorsi in modo rapido ed efficace.<br />

“Non è il numero chiuso che stiamo cercando.<br />

Probabilmente deprimerà un certo tipo di<br />

turismo, ma non è una scelta di esclusione,<br />

semmai di elezione e di qualificazione. E il nostro<br />

territorio, piccolo e fragile, va tutelato con la<br />

collaborazione di tutti, dai sindaci agli operatori<br />

commerciali”, ha precisato Vittorio Alessandro,<br />

contrammiraglio in pensione e da 5 anni<br />

presidente del Parco.<br />

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