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EVO<br />
NUTRIZIONE<br />
L’ELISIR<br />
di lunga vita<br />
di Daniele Colombo<br />
LL’olio extravergine di oliva detto anche evo è un<br />
patrimonio dell’Italia, o meglio è un patrimonio a<br />
rischio. L’olivicoltura italiana, infatti, non sta attraversando<br />
un momento felice, tutto il comparto<br />
è sottoposto a molte pressioni che derivano dal<br />
cambiamento climatico in corso, dalle malattie<br />
e dalle importazioni estere. Importazioni che per<br />
altro sono necessarie per soddisfare le esigenze<br />
del mercato del nostro Paese che consuma di più<br />
di quanto produce. Nella campagna 2015/2016,<br />
tra le peggiori degli ultimi anni, la produzione<br />
nazionale si è fermata a circa 200 mila tonnellate,<br />
contro le 530 mila tonnellate di olio importato.<br />
PREZIOSO ANTIOSSIDANTE<br />
L’olio extravergine d’oliva è da sempre presente<br />
nella cucina mediterranea ed è una delle ragioni<br />
per cui l’Italia è così longeva: è molto ricco in<br />
sostanze antiossidanti ed è considerato un ingrediente<br />
fonte di salute da mettere nel piatto.<br />
Tante sono le tipologie in commercio, caratterizzate<br />
da aromi e proprietà differenti in base alla<br />
cultivar (varietà) e alla provenienza: si va da oli<br />
fruttati intensi con sentori d’amaro e di piccante,<br />
sino a oli fruttati leggeri con note erbacee e aromi<br />
dal retrogusto mandorlato, ma in mezzo c’è<br />
veramente un mondo di profumi e combinazioni<br />
aromatiche. Fragranze diverse e particolari da<br />
abbinare ai piatti tipici regionali. La Toscana, per<br />
esempio, produce un olio dalle caratteristiche<br />
uniche, conosciuto in tutto il mondo, capace di<br />
donare ai piatti un gusto particolare, facilmente<br />
identificabile.<br />
Molti studi sono stati condotti sull’olio e hanno<br />
permesso di attribuirgli capacità di prevenire i<br />
danni dell’inquinamento sull’organismo, danni<br />
che hanno come conseguenza l’ossidazione e<br />
l’invecchiamento cellulare. L’olio extravergine<br />
tra l’altro è considerato un potente antitumorale.<br />
Con olio extravergine d’oliva si intende quello<br />
ottenuto dalla semplice spremitura meccanica<br />
delle olive, viene considerato extravergine se la<br />
quantità di acido oleico non supera gli 0,8 gr per<br />
100 gr. Il colore viene influenzato dal tipo di raccolto,<br />
ma non è indicativo della qualità del prodotto<br />
così come la limpidezza che dipende dai<br />
processi di filtrazione ai quali è stato sottoposto.<br />
Questo prodotto teme la luce e le sue proprietà<br />
potrebbero decadere se mal conservato o sottoposto<br />
a sbalzi termici: l’ideale sarebbe tenerlo<br />
a una temperatura di 15 gradi per garantire il<br />
suo gusto originale. La lettura dell’etichetta<br />
è molto importante, qui c’è scritta la<br />
provenienza (italiano, europeo o<br />
extraeuropeo) e se è a denominazione<br />
d’origine. In quest’ultimo<br />
caso è una garanzia in<br />
più per il consumatore che è<br />
sicuro di acquistare un prodotto<br />
di qualità.<br />
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