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Teatro
Questa edizione
speciale di Grease
propone una nuova
lettura di alcuni
momenti del musical:
in questo lavoro di
rilettura Saverio
Marconi è stato aiutato
dalle coreografie di
Gillian Bruce, dalla
nuova scenografia
di Gabriele Moreschi,
e da Mauro Simone,
regista associato
ERA IL 1978…
…quando uscì nelle sale
il film musicale Grease,
diretto da Randal Kleiser
e interpretato da John
Travolta e Olivia Newton-
John, e ispirato dall’omonimo
musical del 1971 di Jim
Jacobs e Warren Casey.
È stato il film di maggiore
incasso della seconda metà
degli anni Settanta dopo
Lo Squalo e Guerre stellari.
Nel 1979 il film è stato
candidato a 5 Golden
Globe e a un premio Oscar,
ma non ha vinto nessuno
di questi riconoscimenti.
portanti. Recitare insieme ci viene
molto naturale, lui lascia spazio alla mia
creatività e io ne lascio a lui, è difficile
trovare con un partner questo genere
di intesa. Non ci oscuriamo mai l’uno
con l’altra.
Quale personaggio vorrebbe interpretare
almeno una volta nella sua
carriera?
Roxie Hart in Chicago. È il mio musical
preferito, mi piace tutto di quello
spettacolo. L’ho visto a Broadway e
non sarei mai voluta uscire da quel teatro.
È il personaggio che in assoluto sento
più vicino a me da diversi punti di
vista, vocalmente e fisicamente. Mi piacerebbe
tantissimo interpretarla.
Mai dire mai…
Certamente, io ci spero. Amo moltissimo
il mio lavoro, l’ho scelto fin dai
tempi del liceo quando ballavo e cantavo
quando mi interrogavano. Non
ero preparata sulla lezione magari,
ma già conoscevo mille e una canzone.
Continuerò a fare questo lavoro
fino a che fisicamente sarò in grado di
farlo. Quindi perché no, potrei anche
realizzare il sogno di interpretare Roxie
Hart.
Pochi mesi fa un film musicale come
La La Land ha avuto un successo
strepitoso di critica e pubblico. Le
piacerebbe approdare al cinema con
un film del genere?
Magari! Mi piacerebbe tantissimo lavorare
al cinema. Tutto ciò che è arte
mi piace, quindi anche il cinema. Se
poi parliamo di un film musicale parliamo
del mio habitat naturale. A me
piace fare tutto, mi piace recitare,
cantare, ballare: fare una cosa sola mi
annoierebbe credo.
Secondo lei al cinema vedremo sempre
più film musicali?
Se parliamo di cinema americano,
penso di sì. In Italia la situazione è molto
diversa. Per prima cosa gli spettatori
italiani apprezzano di più altri generi
di film. Inoltre gli attori italiani hanno
una preparazione molto diversa da
quelli americani. Negli Stati Uniti
molti attori cinematografici vengono da
Broadway, nei licei si insegna danza, si
insegna canto, i ragazzi mettono in scena
gli spettacoli di fine anno, è una cultura
molto diversa.
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