26.05.2018 Views

Land Rover ONELIFE 36 - IT

  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

UN MONDO DI AVVENTURE<br />

“L’AVVENTURA È SEMPRE QUALCOSA DI STRAORDINARIO. PER<br />

VIVERLA DOVETE VIAGGIARE, PREFERIBILMENTE EV<strong>IT</strong>ANDO<br />

LE STRADE PIÙ BATTUTE E TUTTO CIÒ CHE È PREVEDIBILE”<br />

TIM SLESSOR, MEMBRO DELLA SPEDIZIONE OVERLAND<br />

Nel settembre 1955, solo otto anni dopo il lancio<br />

della primissima <strong>Land</strong> <strong>Rover</strong>, due station wagon Series<br />

I lasciarono Hyde Park Corner, a Londra, per dirigersi<br />

verso la costa del Kent. Era l’inizio dell’ormai<br />

leggendaria “Oxford and Cambridge Far Eastern<br />

Expedition”, una missione di 52.000 chilometri che<br />

avrebbe davvero cambiato per sempre la storia delle<br />

spedizioni automobilistiche.<br />

La loro destinazione era il porto di Singapore, nella<br />

penisola malese, centro commerciale del sud-est<br />

asiatico nonché punto dell'Eurasia più lontano da<br />

Londra. I sei studenti delle due più celebri università<br />

inglesi che vi parteciparono, animati dal fatto che<br />

nessuna spedizione via terra oltre Calcutta fosse mai<br />

stata fatta prima, avevano cominciato a fare i loro piani<br />

dodici mesi prima bevendo una tazza di caffè in una<br />

casa dello studente. L’ex giornalista e regista<br />

documentarista della BBC Tim Slessor, ottantaseienne,<br />

era uno di loro. Il membro originale della Oxford and<br />

Cambridge Far Eastern Expedition, e autore del best<br />

seller First Overland in cui racconta tale esperienza, è<br />

un uomo intenso ma che si fa piacere subito. I suoi<br />

occhi luminosi e la sua andatura arzilla raccontano la<br />

storia di un individuo che ha vissuto una vita<br />

spingendosi oltre i confini.<br />

Forse è perfino un avventuriero troppo originale.<br />

Le prime delle 330.000 parole che ha usato nel<br />

diario della sua spedizione parafrasavano Sir Edmund<br />

Hillary, il leggendario scalatore e conquistatore del<br />

Monte Everest: “Il principale obiettivo del nostro Far<br />

Eastern Project è un’ottima avventura”. Intrigato dalla<br />

definizione di avventura da parte di un giornalista di 86<br />

anni, gli pongo un’altra, fondamentale domanda: sono<br />

rimaste delle vere avventure da fare, oggi?<br />

“Ai nostri tempi avevamo molte più opportunità dei<br />

giovani di oggi”, dice Slessor. “Oggi la maggior parte<br />

delle avventure rivoluzionarie sono state già fatte”.<br />

Certe cose, però, non cambiano mai. “L’avventura è<br />

Qui sopra: le <strong>Land</strong> <strong>Rover</strong><br />

Series I SNX 891<br />

“Oxford” e SNX 761<br />

“Cambridge” durante la<br />

Far Eastern Expedition<br />

del 1955. A destra: Tim<br />

Slessor, al castello di<br />

Eastnor, di nuovo a bordo<br />

della SNX 891 dopo<br />

il suo ritrovamento<br />

sull’isola di Sant’Elena<br />

e il recente lavoro di<br />

rinnovo fatto per mano<br />

dell’appassionato<br />

Adam Bennett<br />

sempre qualcosa di straordinario, meglio se fatta con<br />

amici e mantenendo un elemento di rischio. Per viverla<br />

dovete viaggiare, preferibilmente evitando le strade<br />

più battute e tutto ciò che è prevedibile”.<br />

IL TEST FINALE<br />

I veicoli furono una parte fondamentale di quel<br />

progetto, un fatto riconosciuto immediatamente da<br />

<strong>Rover</strong> Company, oltre alla possibilità di generare delle<br />

sempre utili relazioni pubbliche. Come ricorda Tim:<br />

“Pensammo che il personale <strong>Rover</strong> scherzasse quando<br />

dichiarò che avevamo l’opportunità di testare i veicoli<br />

fino alla distruzione”. L’anno prima, nel 1954, gli<br />

universitari erano “atterrati” a Città del Capo per poi<br />

tornare indietro in due <strong>Land</strong> <strong>Rover</strong>. La lezione imparata<br />

in quell’occasione fu fin troppo ovvia: “Era essenziale<br />

un veicolo robusto a quattro ruote motrici con marce<br />

ridotte, così concludemmo che la <strong>Land</strong> <strong>Rover</strong> sarebbe<br />

stata l’unica auto adatta. Ce ne servivano due e<br />

costavano 600 sterline ciascuna, ma fra di noi avevamo<br />

soltanto 200 sterline”.<br />

Il team aveva così bisogno di un aiuto finanziario e il<br />

fine di condurre dei lavori di irrigazione offrì la<br />

giustificazione desiderata dagli sponsor (furono ben<br />

83, fra cui <strong>Rover</strong> Company e la BBC). Antony<br />

Barrington-Brown (detto “BB”), cameraman della<br />

spedizione, parlò a un giovane (ed ora Sir) David<br />

Attenborough, che aveva da poco iniziato a lavorare<br />

per la Natural History Unit della BBC, famosa in tutto il<br />

mondo. BB convinse Attenborough a sostenere il team<br />

offrendo una telecamera e la pellicola, lasciandolo con<br />

pochi consigli utili prima che partisse per la missione:<br />

“Quando non avete nulla da fare, mettete a bollire<br />

dell’acqua”. Il resto è divenuto storia.<br />

IL R<strong>IT</strong>ROVO DELLE LEGGENDE<br />

63 anni dopo, Onelife ha organizzato una riunione<br />

davvero unica al castello di Eastnor, Ledbury,<br />

FOTOGRAFIA: ANTONY BARRINGTON-BROWN (4)<br />

30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!