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AMBIENTE<br />
ha inventato Wikicell, un sottilissimo film biodegradabile<br />
realizzato con particelle di cibo legate<br />
da cariche elettrostatiche l’una all’altra e a una<br />
piccola quantità di polimero naturale (carboidrato).<br />
Wikicell avvolge e trattiene i cibi, solidi<br />
o liquidi, come la buccia di un acino d’uva. E,<br />
proprio come l’uva, può essere lavato sotto il<br />
rubinetto prima di essere messo in bocca.<br />
MANGIA E BEVI<br />
Un’idea simile è alla base della recente invenzione<br />
di tre ingegneri spagnoli che, almeno nelle intenzioni,<br />
un giorno potrebbe sostituire le bottiglie di<br />
acqua minerale: si chiama Ooho ed è una piccola<br />
sfera gelatinosa di 5 cm, composta di alginato di<br />
sodio ricavato da alghe marine. Riempita d’acqua<br />
potabile, Ooho può essere ingerita in un solo boccone<br />
insieme al suo contenuto: forse non molto<br />
comoda da conservare in frigo ma insostituibile<br />
in tutte le occasioni all’aperto.<br />
Ma la ricerca non so ferma qui. Negli Stati Uniti è<br />
SCIA DI RIFIUTI<br />
Vi siete mai chiesti quanti rifiuti accumuliamo<br />
nell’arco della giornata? Solo dopo una semplice<br />
cena finiscono in pattumiera la vaschetta di<br />
polistirolo che conteneva la carne o<br />
le verdure, la confezione della<br />
pasta o del riso, la<br />
bottiglia d’acqua<br />
minerale e quella<br />
del vino. E poi<br />
la scatoletta a di<br />
fagioli, la busta<br />
della mozzarella,<br />
il barattolo della<br />
salsa, e molto altro<br />
ancora.<br />
Ogni giorno ciascuno di noi<br />
lascia dietro di sé una<br />
vera<br />
e propria p<br />
ria scia<br />
di rifiuti.<br />
Sopra, la vaschetta EcoCradle<br />
a base di funghi. Sotto, to, una bioplastica<br />
che diventerà erà fertilizzante.<br />
izzante.<br />
allo studio un nuovo materiale per avvolgere i cibi<br />
derivato dalla a caseina con l’aggiunta di pectina:<br />
è del tutto simile alla plastica ma commestibile<br />
e completamente biodegradabile. In più, pare<br />
che abbia una capacità isolante molto superiore<br />
a quella del suo omologo sintetico.<br />
IMBALLAGGI COLTIVATI<br />
C’è poi EcoCradle, prodotto dalla Ecovative Design,<br />
un contenitore per imballaggi a base di...<br />
funghi. Si ottiene facendo sviluppare il micelio<br />
del fungo in uno stampo, dove erano stati precedentemente<br />
versati scarti agricoli come bucce<br />
o semi. Una volta che le ramificazioni del micelio<br />
hanno riempito tutti gli spazi disponibili, si blocca<br />
la crescita con il calore e si ottiene un imballo<br />
leggero, resistente e interamente biodegradabile.<br />
Sempre da Harvard, infine, arriva Shrilk, una bioplastica<br />
completamente degradabile derivata<br />
da gusci di gamberetti e insetti, mentre in Israele<br />
la società Tipa produce una linea completa<br />
di imballaggi, per alimenti e non, interamente<br />
compostabili: una volta utilizzati, quindi, si trasformano<br />
in fertilizzanti.<br />
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