Estetica Magazine ITALIA (4/2018)

La professione
del futuro
Dati economici positivi e un rinnovato interesse da parte
dei giovani: anche se i problemi non mancano,
l’ottimismo sembra caratterizzare i primi mesi dell’anno
nel settore dell’acconciatura. Barbara Ferrero
La conferma è arrivata dal recente Cosmoprof: le giornate bolognesi hanno offerto l’occasione per fare
il punto sulla realtà attuale dell’acconciatura, con la tavola rotonda dal titolo “Generazioni a confronto.
Come guardare al futuro attingendo all’esperienza dei leader” in cui grandi protagonisti della coiffure
come Gigi Gandini, Sergio Valente e Carla Bergamaschi si sono confrontati con i nuovi scenari della
professione. “Un mestiere bello e creativo, oggi più che mai appetibile per le nuove generazioni, grazie
alla sua capacità di offrire stimoli sempre nuovi” ha detto Lino Fabian, presidente di Camera Italiana
dell’Acconciatura. Nel corso dell’incontro è stato proposto un aggiornamento sulle statistiche del
comparto, realizzato in collaborazione con il Centro Studi e Cultura d'Impresa di Cosmetica Italia,
con dati che testimoniano una lenta ripresa dei consumi - sia dei servizi che della rivendita - nei saloni
di acconciatura. E se da un’indagine on line effettuata sempre dal Centro Studi su una base di 1250
rispondenti emerge la diminuzione del numero medio di persone che lavorano all'interno del salone, per
contro si registra negli ultimi anni da parte dei professionisti interpellati un discreto ottimismo in merito
alla situazione economica del proprio salone, grazie a manovre correttive sull’offerta di promozioni e
nuovi servizi. “Stiamo assistendo ad un ritrovato appeal della professione” afferma Antonio Stocchi,
vicepresidente di CIA e presidente di CNA Benessere e Sanità “che è dovuto anche all’evoluzione positiva
nel nostro settore dovuta ai cambiamenti che abbiamo cercato di introdurre negli ultimi anni, come ad
esempio l’affitto della poltrona.” Un altro aspetto decisamente positivo che emerge dai dati raccolti
riguarda una maggior consapevolezza degli acconciatori di quanto sia importante sostenere la crescita
della propria attività arricchendo il proprio bagaglio professionale e quello dei collaboratori attraverso la
formazione.
Nuove realtà formative
Proprio la formazione resta una delle criticità non ancora risolte. Spiega Luca Stella, rappresentante
internazionale di CIA e componente del board di Coiffure EU, associazione europea di categoria.
“Durante la mia esperienza di esaminatore ho constatato che i nostri giovani, pur avendo quasi tutti un
diploma di scuola superiore, non hanno una cultura adeguata a livello generale e sono carenti anche a
livello di cultura della professione. Sotto questo aspetto la formazione all’estero è senz'altro più completa.”
Qualcosa però sta cambiando: “Abbiamo mutuato dal sistema formativo del mondo dell’artigianato
114 settore