Estetica Magazine ITALIA (4/2018)

Bellezza classica,
minimalismo
contemporaneo
e avant-garde
surrealista sono
stati al centro
della scena nello
show milanese.
130 events
MILANO
13/14 Mag
Agli East End Studios di Milano,
protagonista la cultura della bellezza,
interpretata da Mauro Galzignato,
Alessia Solidani e Richard Thompson.
E da esperti come Diego Dalla Palma
e Vittorio Sgarbi.
Un concetto di bellezza autentica
e innovativa, nell’aspetto esteriore,
nel valore interiore ma anche
come evoluzione del mercato
dell’acconciatura. L’ arte, insomma,
il tema dei Kemon Days 2018,
che si sono svolti il 13 e 14 maggio
e che, dopo vent’anni, si sono spostati
da Rimini a Milano negli East End
Studios, ex-capannoni industriali,
oggi luogo capace di unire stile,
design e tecnologia.
In apertura della serata di domenica,
presentata da Petra Loreggian, una
lectio magistralis di Vittorio Sgarbi:
un viaggio nella storia dell’arte, fonte
di ispirazione per l’acconciatore.
Con un messaggio speciale: “voi siete
dentro l’arte e ciò che fate è arte stessa”.
Sul palco, il direttore creativo di
Kemon, Mauro Galzignato, insieme
al suo team. “Oggi nella moda
l’interpretazione diventa protagonista”
ha spiegato. “La moda però ha delle
domande uguali per tutti. Una in
particolare: cosa funziona? Se quello
che pensiamo è in linea con quanto
pensano molti altri, diventa tendenza”.
E tre sono i trend individuati
ai Kemon Days e suddivisi in quadri.
Kemon Days 2018
Nel primo, il riferimento è la cultura
classica, che da sempre ha determinato
ciò che definiamo “bello”.
Colore guida, il rosso tiziano. Oggi
questa colorazione ha ampliato le
proprie nuance: si va dal castano
luminoso fino ai ramati. Ogni modella
del primo quadro ne ha rappresentato
un tipo, ciascuno tradotto in un
servizio per la cliente. Elemento
comune, le linee pulite e sinuose,
per un mondo di styling. Ispirato
a minimalismo e cubismo il secondo
quadro. I riferimenti nell’arte?
Mondrian e in parte lo stesso Picasso,
con un melting pot nel quale si fondono
forme e colori, che ha già ispirato la
scuola anglosassone. Da quegli esempi,