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DONNA IMPRESA MAGAZINE cover GIULIA SENIGAGLIA - Dubai

WWW.DIMAGAZINE.IT Giulia, la giovane donna italiana recentemente Vice Direttore per lo Sviluppo presso lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non vive la realtà di Dubai tutti i giorni. Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile (UNEGEEW o UN Women), istituzione che, sotto l'egida dell'ONU, monitora ...

WWW.DIMAGAZINE.IT
Giulia, la giovane donna italiana recentemente Vice Direttore per lo Sviluppo presso lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non vive la realtà di Dubai tutti i giorni. Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile (UNEGEEW o UN Women), istituzione che, sotto l'egida dell'ONU, monitora ...

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Di<br />

special edition dicembre 2018<br />

donna impresa<br />

Questioni di leadership<br />

TOP<br />

WOMEN'S<br />

Storie di successo<br />

www.dimagazine.it<br />

Feber<br />

ASSEMBLAGGIO FONDI LAVORAZIONE CALZATURE<br />

Via Gian Lorenzo Bernini, 32 - 62010 Trodica (MC) T. 0733 564396<br />

Proprietà editoriale e progetto grafico <strong>DONNA</strong> <strong>IMPRESA</strong><br />

FORUM<br />

XXº SECOLO<br />

Tutto cambia. Niente cambia.<br />

DOSSIER<br />

Egitto oggi<br />

LUI<br />

Così per gioco<br />

E' con noi:Alberto Sala<br />

BELLAVITA<br />

Acasa di jack live stream<br />

Giulia<br />

<strong>SENIGAGLIA</strong><br />

Assistant Director for Development SMCCU<br />

Sheikh Mohammed<br />

Centre for Cultural Understanding<br />

DUBAI


Di<br />

donna impresa<br />

n ext-c over<br />

febbraio 2019<br />

Mariett<br />

RAMM<br />

www.dimagazine.it<br />

Fondatore e Redattore capo di The Billionaire Chronicle, una piattaforma<br />

multimediale leader per HNW e UHNW per aiutare le aziende a costruire<br />

relazioni strategiche globali e generare milioni di dollari di investimenti.<br />

I testi e le foto sono coperti da copyright. E’ vietata la riproduzione parziale o totale salvo espresso consenso degli autori. _ baldassarri2013@gmail.com<br />

Per la tua pubblicità e/o publiredazionale Dott. Bruno Romano Baldassarri mob. +39 339.1309721<br />

5<br />

94<br />

STORIA DI COPERTINA<br />

Giulia Senigaglia by Valeriana Mariani<br />

LUI<br />

EVENT<br />

SPECIALE DONNE<br />

Top women's - Special edition: storie di successo<br />

Così per gioco: Alberto Sala<br />

DOSSIER<br />

Egitto oggi: Nayel Barakat<br />

119<br />

Pietro Galvagno - Bruno Brunori<br />

ART<br />

Paolo Sistilli<br />

<strong>DONNA</strong> <strong>IMPRESA</strong> <strong>MAGAZINE</strong><br />

E' ON-LINE ANCHE SU:<br />

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BELLE SCOPERTE<br />

BELLA VITA<br />

34<br />

110<br />

Bianca Manolache - Irene Maio - Marianna Adamo- Viviana Fabrizi<br />

130<br />

Genesis mon amour by Bruno Baldassarri


STORIA<br />

di copertina a cura di<br />

Valeriana Mariani<br />

il sogno di<br />

DUBAI<br />

Il successo può essere tante sfumature e spesso<br />

viene erroneamente solo associato all'idea di<br />

fama, denaro o potere ma la vera realizzazione<br />

professionale è, prima di tutto, la felicità e la gioia<br />

di svegliarsi la mattina entusiasta per quello che<br />

devi fare e andare a dormire la sera sapendo di<br />

Giulia Senigaglia<br />

aver dato il meglio di te.<br />

Nella foto: Giulia con i figli, il piccolo Ayaan Noah e Shams. Il servizio fotografico è stato realizzato da Shiv<br />

Mohammad; gli abiti che indossa Giulia sono di Iuliia Safanova e Mahsa Kazemi by Mahsa - Si ringrazia lo SMCCU per la collaborazione.<br />

www.dimagazine.it 5


www.dimagazine.it<br />

LE DONNE NEGLI EMIRATI GODONO DELLE<br />

STESSE OPPORTUNITA' DEGLI UOMINI<br />

Il ruolo delle donne nella società è enormemente evoluta nel corso di questi anni. Oggi le donne sono viste come partner nella realizzazione di<br />

uno sviluppo sostenibile. Le donne degli Emirati sono ben rappresentate in tutte le sfere della società, tra cui l'arena politica, diplomazia, la<br />

magistratura e il settore commerciale.<br />

Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion<br />

Donne e carriere: è con noi Giulia Senigaglia<br />

Giulia, la giovane donna italiana recentemente Vice Direttore per lo Sviluppo presso<br />

lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di <strong>Dubai</strong>, una<br />

organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, <strong>Dubai</strong> ha visto la<br />

donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle<br />

funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non<br />

vive la realtà di <strong>Dubai</strong> tutti i giorni.<br />

Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate<br />

dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente<br />

delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile ( UNEGEEW o UN Women),


istituzione che, sotto l'egida dell'ONU,<br />

monitora e favorisce la condizione della<br />

donna nel mondo e la sua effettiva<br />

partecipazione alla vita pubblica del<br />

paese di residenza. Il direttore generale<br />

di UN Women Noura Khalifa Al Suwaidi,<br />

nell’occasione aveva voluto sottolineare<br />

come il governo emiratino, grazie<br />

all'implementazione di politiche e<br />

iniziative particolarmente incisive<br />

nell'affrontare e sradicare la disparità di<br />

genere: "Gli Emirati Arabi Uniti hanno<br />

dimostrato un impegno sincero e assoluto<br />

nel fornire alle donne tutte le opportunità<br />

necessarie per realizzarsi appieno come<br />

parte attiva della società su un piede di<br />

parità con le loro controparti maschili.<br />

Negli Emirati Arabi Uniti infatti le donne<br />

fanno registrare ottimi risultati sotto il<br />

profilo qualitativo nella ricerca scientifica,<br />

sono il 66% degli impiegati statali e<br />

costituiscono addirittura il 70 % dell'intera<br />

popolazione universitaria del paese". La<br />

nomina della Dr.ssa Amal Al Qubaisi a<br />

presidente del Federal National Council<br />

(il parlamento federale unicamerale<br />

emiratino), prima donna a presiedere i<br />

lavori di un istituzione parlamentare nella<br />

regione del Golfo e la presenza nella<br />

stessa istituzione di otto membri (22,5 %<br />

del totale) di sesso femminile ha infatti<br />

testimoniato i progressi compiuti dagli<br />

Emirati Arabi Uniti a livello di<br />

partecipazione politica femminile, mentre<br />

l'altissimo grado di integrazione<br />

economica aveva segnalato dalla<br />

presenza di 23.000 imprenditrici<br />

autonome e dal fatto che i fondi<br />

d'investimento controllati da manager<br />

donne avessero totalizzino un patrimonio<br />

complessivo di quasi 13 miliardi di euro.<br />

Infine, la creazione del Consiglio di<br />

Bilanciamento dei Generi (UAE Gender<br />

Balance Council) su forte impulso di Sua<br />

Altezza Sheikh Mohammed bin Rashid<br />

Al Maktoum dimostra nei fatti come il<br />

governo emiratino intenda facilitare per<br />

le donne l'ultimo e più difficile passaggio<br />

nel raggiungere una sana completa<br />

partecipazione alla società, ovvero<br />

l'accesso alla leadership. Accesso alla<br />

leadership in continua crescita<br />

testimoniata anche dai successi<br />

dell’italiana Giulia Senigaglia che dalla<br />

recente nomina ad Head of<br />

Development and International<br />

Cooperation presso lo Sheikh<br />

Mohammed Centre for Cultural<br />

Understanding, è stata in questi giorni<br />

promossa a Vice Direttore. Inutile<br />

chiederle qual è il suo segreto per aver<br />

raggiunto un obiettivo così importante<br />

perché alla base di qualsivoglia successo<br />

professionale vi è certamente passione,<br />

preparazione, personalità. Nessun<br />

obiettivo è irraggiungibile se ci sono<br />

questi due ingredienti fondamentali.<br />

Come porre le basi per un proprio futuro<br />

di successo ce lo racconta Giulia, con la<br />

sua emozionante storia.<br />

interview<br />

Sei stata recentemente eletta Head of<br />

Development and International<br />

Cooperation presso lo Sheikh<br />

Mohammed Centre for Cultural<br />

Understanding, un traguardo<br />

importante del quale mi piacerebbe<br />

che tu ci parlassi…<br />

E' stato un processo graduale nato da<br />

quelle che io definisco le fatalità che il<br />

destino ci mette davanti: sono andata per<br />

caso al Centro con un gruppo di amiche<br />

in un momento in cui, dopo aver<br />

rinunciato alla mia posizione di ufficiale<br />

delle Nazioni Unite ad Abu Dhabi per<br />

seguire mia figlia appena nata, mi sentivo<br />

professionalmente ferma. Lì ho<br />

conosciuto il Direttore e ci siamo capiti<br />

dopo poche parole; dopo una settimana è<br />

cominciata la mia avventura prima nella<br />

gestione degli eventi culturali, poi come<br />

responsabile di tutto il settore<br />

dell'educazione ed oggi come Vice<br />

Direttore per lo Sviluppo.<br />

Il Centro di cultura Sheikh Mohammed<br />

si trova nella zona di Bar <strong>Dubai</strong> nel<br />

distretto di Al Fahidi ed offre<br />

un'eccellente opportunità per i<br />

visitatori di comprendere la cultura, la<br />

fede, lo stile di vita di questo popolo<br />

dell'emirato. Visitarlo dicono sia una<br />

esperienza da non perdere. Ci parli<br />

delle attività che svolgete che so<br />

essere numerosissime e molto<br />

diversificate?<br />

Lo SMCCU è nato 20 anni fa sotto<br />

l’auspicio dell’Emiro di <strong>Dubai</strong> con la<br />

volontà di abbattere le barriere culturali e<br />

gli stereotipi nei confronti di una parte del<br />

mondo che viene molto spesso mal<br />

interpretata e mal rappresentata. I nostri<br />

interventi spaziano dalle semplici attività<br />

rivolte ai turisti e residenti alle più<br />

strutturate conferenze ed eventi per le<br />

grandi aziende locali e multinazionali<br />

globali. Abbiamo poi negli ultimi anni<br />

sviluppato un fortissimo impatto sullo<br />

sviluppo dell’educazione culturale degli<br />

studenti e degli insegnanti degli Emirati e<br />

di tutto il mondo con programmi nati da<br />

una collaborazione con il Ministero della<br />

www.dimagazine.it<br />

<strong>Dubai</strong>? Innamorata più<br />

che mai, soprattutto dopo<br />

aver conosciuto usi e<br />

costumi. Inoltre questa è<br />

una città sicurissima, puoi<br />

girare nel cuore della notte<br />

da sola senza alcun rischio.<br />

Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion


Educazione. Tre anni fa, SMCCU è stato<br />

riconosciuto come una delle poche<br />

agenzie affiliate al Fondo Globale<br />

dell’Emiro (Mohammed Bin Rashid<br />

Global Initiatives) per il sostegno alla<br />

comunità e al settore dell’educazione.<br />

Attualmente lo SMCCU si è affermato<br />

come il primo centro per la Cultural<br />

Intelligence del paese e sta collaborando<br />

come principale partner di UNESCO alla<br />

creazione di una agenda regionale per la<br />

Global Citizenship Education<br />

(Educazione alla cittadinanza<br />

universale).Vedere come questa<br />

organizzazione è cresciuta negli anni e in<br />

quale direzione si sta muovendo, mi<br />

rende davvero fiera del lavoro che svolgo<br />

e motivata a crescere sempre di più.<br />

Provo immensa stima per HH Sheikh<br />

Mohammed Bin Rashid Al Maktoum ,<br />

un grande leader ed un visionario che<br />

è riuscito a trasformare il deserto in<br />

un’oasi meravigliosa, una sorta di<br />

Paradiso terrestre. La stella polare<br />

alla quale ispira il proprio mandato è<br />

quella di garantire alla propria terra e<br />

al proprio popolo le migliori<br />

opportunità per confrontarsi con il<br />

resto del mondo al massimo livello.<br />

A dimostrarlo c’è il paragone che può<br />

essere fatto fra ciò che erano <strong>Dubai</strong> e<br />

gli Emirati prima della sua leadership<br />

e cosa sono diventati oggi quegli<br />

83mila chilometri quadrati che si<br />

affacciano sul Golfo Persico; non è<br />

ardito parlare di vero e proprio<br />

miracolo, figlio di scelte coraggiose,<br />

magari ardite, ma capaci con il tempo<br />

di aver fatto di questi territori degli<br />

autentici crocevia economici su scala<br />

mondiale. Oggi <strong>Dubai</strong> non è più solo<br />

una “porta verso l’Oriente”, già di per<br />

sé ruolo invidiabile e ricco di<br />

prospettive, ma uno degli snodi<br />

principali del business planetario.<br />

Oltremodo apprezzabili anche le sue<br />

politiche a sostegno dei giovani e<br />

dell’emancipazione femminile: le<br />

donne hanno raggiunto significativi<br />

traguardi e la tua nomina ne è una<br />

importante testimonianza…<br />

Le politiche di sviluppo del paese<br />

nascono dalla visione del primo<br />

fondatore della Federazione degli Emirati<br />

Arabi Uniti, Sheikh Zayed Bin Sultan Al<br />

Nahyan, primo presidente degli UAE ed<br />

Emiro di Abu Dhabi al quale tutti i<br />

successori dei vari emirati si sono poi<br />

sicuramente ispirati. Al di là della visione<br />

di sviluppo che sia lui che l’emiro attuale<br />

di <strong>Dubai</strong> hanno, è indubbio che sia<br />

sufficiente leggere qualcosa sulla loro<br />

vita ed i loro pensieri per comprendere la<br />

grandissima fiducia che hanno sempre<br />

riposto nel ruolo della donna sia nel<br />

lavoro che nella vita privata. Al contrario<br />

di quello che si pensa, per esempio, fin<br />

dalla fondazione dell’Islam, tra i vari diritti<br />

garantiti alla donna c’era quello all’<br />

educazione: una madre istruita crescerà<br />

dei figli istruiti che potranno contribuire<br />

allo sviluppo della loro famiglia, della loro<br />

comunità e del loro paese. Su questo<br />

indubbiamente <strong>Dubai</strong> ha molto da<br />

insegnare ad altri paesi in cui le donne<br />

trovano ostacoli non solo nell’ accesso<br />

all’ istruzione ma anche al mondo del<br />

lavoro. Donne emiratine o non, <strong>Dubai</strong><br />

rimane la città dove chi ha voglia di dare<br />

un contributo importante alla crescita è<br />

sempre benvenuto e sostenuto nel suo<br />

sogno, anche al femminile.<br />

Mi hai accennato al fatto che in<br />

questo momento sei impegnata in un<br />

progetto di promozione dell’Expo<br />

<strong>Dubai</strong> 2020, uno degli appuntamenti<br />

più attesi a livello globale. Vuoi<br />

parlarmi delle strategie sulle quali stai<br />

lavorando?<br />

Expo 2020 segnerà un momento storico<br />

per l’Emirato di <strong>Dubai</strong> che si sta<br />

preparando chiaramente con<br />

grandissimo entusiasmo a tutto quello<br />

che un evento di questa portate globale<br />

porterà sia al livello economico, che<br />

sociale che culturale. Il tema di Expo<br />

<strong>Dubai</strong> 2020 sarà “Menti Connesse che<br />

creano il Futuro” (Connecting Minds.<br />

Creating the Future) e quindi c’è un<br />

grandissimo lavoro di interconnessione<br />

creativa e culturale e non solo tra i vari<br />

partecipanti ma anche tra chi svolgerà un<br />

ruolo primario nella gestione degli eventi.<br />

Stiamo sviluppando un modello di<br />

training culturale per i più di 40.000<br />

volontari che offriranno il loro contributo<br />

ad Expo <strong>Dubai</strong> 2020 e che proverranno<br />

da tutto il mondo con il sogno condiviso<br />

di abbattere le barriere del pregiudizio e<br />

innalzare quelle della tolleranza e del<br />

rispetto.<br />

Dalle parole che ci siamo scambiate<br />

prima dell’intervista è emersa una<br />

grande stima per i tuoi colleghi e<br />

colleghe ed una vera e propria<br />

ammirazione nei confronti del<br />

Direttore Generale dello SMCCU Mr.<br />

Abdallah Al Serkal, ammirazione<br />

ricambiata in considerazione che sei<br />

stata chiamata ad assolvere ad un<br />

ruolo così importante. Lo SMCCU<br />

(Sheikh Mohammed Centre for<br />

Cultural Understanding), lo<br />

ricordiamo, è un luogo strategico non<br />

solo per la comprensione della cultura<br />

araba ma bensì anche come meta<br />

turistica. Ci descrivi il tuo primo<br />

Dress Iuliia Safanova, Zafirah Fashion<br />

colloquio con Mr. Abdallah Al Serkal e che cosa, a parer tuo, ha determinato la<br />

tua assunzione?<br />

Una delle cose che mi ha sempre colpito del nostro Direttore è che, nonostante il<br />

Centro sia nato 20 anni fa, abbia sempre lo stesso grande entusiasmo nel portare<br />

avanti il motto di SMCCU “Porte Aperte. Menti Aperte” (Open Doords. Open Minds).<br />

Sicuramente il mio essere una sognatrice anche nel campo lavorativo e la mia volontà<br />

di voler tradurre i sogni in progetti ambiziosi lo ha colpito. E’ vero però che a <strong>Dubai</strong> la<br />

fiducia è un sentimento che si costruisce nel tempo e si basa molto non solo sulla<br />

nostra professionalità ma anche sulla nostra sensibilità personale soprattutto quando il<br />

tuo superiore è un locale proveniente da una famiglia estremamente in vista.<br />

Quali sono state le esperienze più significative nell'ambito della tua formazione?<br />

Sin dall’università ho vissuto l’istruzione come una grande opportunità per aprire i miei<br />

orizzonti perché avevo voglia di imparare vivendo in altri paesi, sperimentando usanze<br />

e lingue diverse e confrontandomi anche con delle culture molto diverse dalla mia.<br />

Inizialmente mi sono spostata solo in Europa per una anno a Bruxelles e una anno a<br />

Madrid e poi sono finalmente arrivata nello Yemen fresca di laurea dove ho cominciato<br />

la mia carriera professionale inizialmente come stagista e poi come responsabile dei<br />

progetti di microcredito e ancora come coordinatrice delle varie organizzazioni<br />

internazionali sempre per Il Programma Dello Sviluppo delle Nazioni Unite. L’esperienza<br />

che ho avuto in Yemen non è stata solo il trampolino di lancio della mia carriera ma mi<br />

ha cambiata umanamente perché mi ha trasmesso dei valori di amicizia, rispetto ed<br />

orgoglio che non avrei mai pensato di poter incontrare e che ancora oggi mi porto nella<br />

mia quotidianità sia lavorativa che personale. Dallo Yemen mi sono poi trasferita ad Abu<br />

Dhabi sempre per il Programma Dello Sviluppo delle Nazioni Unite dove ero<br />

responsabile dei programmi destinati a supportare le donne e la loro affermazione<br />

professionale e politica. Non dimenticherò mai il progetto con le future prime donne<br />

candidate al Federal National Council (Parlamento Federale) che poi sono state elette<br />

come rappresentanti, una grande vittoria personale e professionale! Posso parlare<br />

ancora poco della mia nuova pozione di Vice Direttore visto che è ancora recente ma<br />

sicuramente quello che mi porto dentro con grande emozione è il lavoro che ho fatto<br />

allo SMCCU con gli studenti di tutte le età a capo del settore educazione. Lavorare con<br />

i bambini rimane per me la più grande sfida e soddisfazione perché sono<br />

assolutamente convinta che siano la cosa più preziosa che una società abbia. La loro<br />

capacità di apertura, la loro purezza e flessibilità ci fa capire che i pregiudizi esistono<br />

solo quando vengono costruiti dall’esterno ma non fanno parte della natura umana. Se<br />

potessimo essere tutti ancora bambini probabilmente vivremmo un mondo migliore.


Amo i bambini più di ogni<br />

altra cosa al mondo. Mi piace<br />

tantissimo lavorare con loro<br />

perché trovo che siano la<br />

massima espressione della<br />

purezza umana che nasce senza<br />

pregiudizio e stereotipi.<br />

Giulia, perché <strong>Dubai</strong>? E’ stato casuale oppure è una meta che hai<br />

fortemente voluto?<br />

A <strong>Dubai</strong> mi ha portato la più grande forza esistente che è l’amore. Sono<br />

arrivata senza un lavoro e poi sono riuscita ad ottenere un impiego<br />

meraviglioso; questo perché credo fermamente che dalle cose belle<br />

possano nascere solo cose belle purché ci crediamo.<br />

Tradizioni, usi e costumi costituiscono l'aspetto più affascinante e<br />

stimolante del vivere in un paese straniero… a te, Giulia, che cosa ti<br />

ha maggiormente colpita della cultura araba?<br />

La cultura araba fa parte della mia vita personale da parecchi anni ormai<br />

prima come fidanzata e poi come moglie quindi mi sento molto a mio agio<br />

sia con i vestiti locali sia in situazioni che potrebbero essere complicate da<br />

gestire per chi non è abituato. Una delle cose che maggiormente mi piace<br />

di questi paesi è il grande rispetto che si ha per le persone anziane come<br />

portatori di tradizioni e radici, tanto che qui a <strong>Dubai</strong> per esempio non<br />

esistono gli ospizi ma i genitori anziani vivono naturalmente con i figli ed i<br />

nipoti che si prendono cura di loro con grande amore e rispetto. L’ultima<br />

parola è sempre quella del nonno e della nonna e questo suscita sempre<br />

in me un grande impatto. La vicinanza della famiglia è qualcosa che in<br />

Europa si sta lentamente perdendo e che invece qui è una delle chiavi per<br />

il benessere soprattutto della donna: per esempio le neomamme lasciate<br />

da sole a prendersi cura magari del primo figlio o di più figli in questo non<br />

esistono perché c’è sempre un gruppo di donne della famiglia (numerose!)<br />

che sono pronte ad aiutarle anche fisicamente. Questo abbatte le mura<br />

della depressione, della solitudine e della perdita di identità personale e<br />

professionale che molte mamme lasciate sole dopo aver dato alla luce un<br />

figlio sono costrette a vivere.<br />

Vuoi descriverti in poche parole, magari solo in 140 caratteri così ne<br />

esce proprio un “tweet”?<br />

Piu’ che con un tweet userei due parole per descrivermi: inguaribile<br />

sognatrice. Questo non significa che non sia una persona concreta ma<br />

che voglio sempre pensare in grande, sia nella vita privata che nella vita<br />

professionale. Ho attraversato molti momenti difficili nella mia vita, come<br />

succede alla maggior parte di noi. Quello che ho imparato nel mio<br />

percorso però è che le difficoltà devono essere necessariamente viste<br />

come una opportunità non di sopravvivere, ma di realizzare qualcosa di<br />

grande ed importante e non dobbiamo porci alcun limite alla nostra<br />

capacità di sognare. Qualsiasi cosa fortemente voluta e creduta associata<br />

alle azioni porta ai risultati che ci aspettiamo, anche i più impensabili. Mia<br />

figlia Shams spesso mi ripete una frase tratta da uno dei suoi libri preferiti<br />

“Harry Potter ed il Prigioniero di Azkaban”: “La felicità può essere ritrovata<br />

anche nei momenti più bui, purchè ci si ricordi di accendere la luce”. La<br />

nostra luce dobbiamo essere noi stessi senza mai dimenticarci di<br />

splendere.<br />

La tua carriera professionale rappresenta indubbiamente un esempio<br />

(e un incoraggiamento) per molte donne. Ma quali sono, a parer tuo,<br />

gli elementi indispensabili per avere successo nel lavoro? Quali<br />

invece gli errori più frequenti che le donne commettono?<br />

Non credo ci sia una formula vincente, perché ciascuna di noi è diversa<br />

dall’altra. Quello che mi sento di dire è che molte donne che sono madri<br />

vivono costantemente, come me del resto, la sensazione di sacrificare la<br />

possibilità di crescere i figli per la carriera. Credo che sia naturale voler<br />

passare più tempo possibile con i propri figli e sentirsi male quando<br />

magari sono ammalati e si lasciano a casa con la babysitter o con i nonni<br />

per andare al lavoro. Questo non significa scegliere il lavoro a discapito


www.dimagazine.it<br />

Che cosa amo del mio lavoro? Amo la possibilità di<br />

potermi rinnovare ogni giorno con nuove iniziative ed avere<br />

la libertà di far crescere il posto in cui lavoro raggiungendo<br />

un numero sempre più elevato di persone.<br />

Quali le forme di supporto/aiuto (non solo per le donne, ma<br />

per i lavoratori in generale) che ha ritenuto di maggior valore<br />

incontrati nel suo percorso professionale e che ritieni si<br />

dovrebbero applicare nelle realtà aziendali?<br />

Mi sento di parlare di più della sfera femminile perchè penso che<br />

ancora oggi le donne, sia per i pregiudizi sociali in generale che per<br />

la struttura del mondo del lavoro, siano fortemente svantaggiate<br />

rispetto agli uomini. Ancora una volta mi voglio riferire alle mamme<br />

lavoratrici perché vivo personalmente questa condizione e penso<br />

che è nel momento in cui una donna pensa di farsi una famigli che<br />

cominciano le difficoltà. Credo che la flessibilità nel mondo del<br />

lavoro soprattutto per le donne dovrebbe essere una componente<br />

essenziale: moltissimi lavori potrebbero essere svolti perfettamente<br />

con orari flessibili o lavorando da casa per esempio, almeno in<br />

alcuni orari. Ancora, se le donne avessero l’opportunità di avere<br />

uno spazio in ogni azienda ed organizzare un asilo che si prenda<br />

cura dei bambini e che dia loro l’ opportunità di essere loro vicine<br />

pur lavorando, questo aumenterebbe notevolmente la loro<br />

produttività anche il loro rientro al lavoro dopo la maternità sarebbe<br />

più celere. Il giorno in cui il mondo del lavoro vedrà le madri come<br />

una grandissima risorsa e non come un peso, allora sicuramente<br />

assisteremo ad un passo in avanti non solo per la parità di genere,<br />

ma della stessa economia globale.<br />

Quali sono i valori e le caratteristiche che maggiormente ti<br />

piacciono della tua professione?<br />

In tutti i lavori che ho svolto finora, quello che maggiormente mi dà<br />

la forza di crescere continuamente e di investire moltissime risorse<br />

nella mia professione è cercare di trasmettere dei valori universali.<br />

Penso che svolgere una professione che vada al di là delle<br />

semplici mansioni quotidiane rappresenti una grande opportunità di<br />

crescita personale e chiaramente sia molto stimolante. Dalla mai<br />

esperienza alle Nazioni Unite sino allo SMCCU ho sempre lavorato<br />

molto su valori come la parità, il rispetto, la tolleranza che vanno<br />

oltre le costruzioni sociali ma che rendono le persone unite, al di là<br />

del genere, della provenienza e dell’età. Devo ammettere che il<br />

nuovo progetto di cui mi sto attualmente occupando in<br />

cooperazione con UNESCO sulla Cittadinanza Globale<br />

nell’Educazione è veramente la traduzione di tutto questo lavoro in<br />

azioni mirate soprattutto verso i giovani studenti di tutto il mondo,<br />

una grandissima soddisfazione per me.<br />

Se dovessi descrivere lo Sheikh Mohammed Centre for<br />

Cultural Understanding con 3 aggettivi quali sceglieresti?<br />

Tolleranza, rispetto e apertura.<br />

Ho letto che tutti i lavoratori è offerto vitto e alloggio oltre allo<br />

stipendio, trasporto da e per il luogo di lavoro e<br />

un’assicurazione medica, se questo corrisponde alla verità<br />

direi che è sensazionale…<br />

Non a tutti i lavoratori sono offerti questi benefici, dipende dal<br />

pacchetto lavorativo che viene offerto dal datore di lavoro.<br />

Solitamente, in alcuni lavori in cui lo stipendio non è molto alto, per<br />

esempio nel settore delle costruzioni, vitto ed alloggio sono inclusi.<br />

Nei più alti livelli professionali, invece, solitamente oltre allo<br />

stipendio viene compresa una quota destinata al pagamento<br />

dell’affitto e, spesso, anche al pagamento delle tasse scolastiche<br />

dei propri figli.


dei propri bambini ma portare avanti<br />

con consapevolezza una sfida<br />

difficile ma non impossibile. Le<br />

donne vengono spesso giudicate per<br />

questo e frequentemente sono le<br />

prime a sentirsi in colpa mentre<br />

invece non si rendono conto che la<br />

loro scelta non è egoista ma<br />

finalizzata a dare ai propri bambini<br />

una madre realizzata, stimata ed<br />

indipendente, più felice anche con<br />

loro. Io sono cresciuta con una<br />

mamma che non ha più lavorato per<br />

seguirmi e credo che questo abbia<br />

reso la mia infanzia davvero<br />

splendida ed infatti ancora adesso<br />

siamo legatissime. Questa è stata la<br />

sua scelta e molte mie amiche<br />

hanno fatto lo stesso e sono felici di<br />

essere mamme a tempo pieno. La<br />

mia scelta è stata diversa come<br />

quella di molte altre donne ed<br />

amiche. Non esiste una strada giusta<br />

o sbagliata, semplicemente il<br />

percorso che scegliamo deve essere<br />

quello che ci rende donne appagate<br />

e per questo mamme migliori.<br />

Quali sono le sensazioni che ti dà<br />

lavorare con i bambini?<br />

Amo i bambini più di ogni altra cosa<br />

al mondo. Mi piace tantissimo<br />

lavorare con loro perché trovo che<br />

siano la massima espressione della<br />

purezza umana che nasce senza<br />

pregiudizio e stereotipi. In particolare<br />

qui a <strong>Dubai</strong>, vivendo in una società<br />

multietnica, i bambini sono abituati a<br />

condividere la quotidianità con<br />

diverse culture, lingue e religioni e<br />

per loro la diversità è assolutamente<br />

normale. Questo li porta ad una<br />

apertura mentale eccezionale che,<br />

sommata alla immensa capacità dei<br />

bambini di assorbire le informazioni,<br />

rende il loro percorso formativo unico<br />

non solo in tenera età ma anche una<br />

volta cresciuti. Con la mia recente<br />

posizione, mi occupo più di ideare i<br />

programmi anche per i bambini<br />

(piuttosto che condurli direttamente<br />

con loro) ma ammetto che trovo<br />

sempre il modo di inserirmi per<br />

qualche minuto durante le loro visite<br />

e parlare con loro… perché questo<br />

mi dà una grandissima energia!<br />

<strong>Dubai</strong> children<br />

I BANBINI SONO CREATURE<br />

MOLTO SPECIALI<br />

E' proprio così.<br />

Standing<br />

ovation<br />

SJP!<br />

www.dimagazine.it


Descrivimi un giorno di lavoro qualsiasi.<br />

Devo parlare di tutta la mia giornata così da avere la<br />

solidarietà di tutte le mamme lavoratrici che come me<br />

passano la settimana a correre tra un impegno e<br />

l’altro! La mia giornata comincia molto presto, mi alzo<br />

intorno alle 6 e preparo il pranzo ai miei figli che poi<br />

porto a scuola intorno alle 7.15 del mattino. Arrivo in<br />

ufficio intorno alle 8.00 e dopo il primo controllo delle<br />

e-mail urgenti dedico di solito le prime due ore in<br />

ufficio ad incontrare i miei team per discutere<br />

particolari progetti oppure le iniziative del giorno.<br />

Solitamente discuto con il Direttore le decisioni<br />

strategiche e poi mi dedico ai meetings con i<br />

potenziali partners o allo sviluppo dei progetti e delle<br />

strategie di sviluppo. In questo periodo, per esempio,<br />

essendo alla fine dell’anno sto lavorando sui piani<br />

strategici del 2019 e questo richiede una grande<br />

concentrazione ed un numero elevatissimo di<br />

meetings con i potenziali partners del prossimo anno.<br />

Verso le 16.00 riprendo i miei figli da scuola trascorro<br />

il mio pomeriggio con loro tra attività e divertimento e<br />

compiti. Dopo cena, quando loro si addormentano, mi<br />

siedo nel mio studio di casa e finisco di lavorare e mi<br />

dedico alla ricerca di nuove opportunità di espansione<br />

della mia organizzazione. E’ una routine sicuramente<br />

molto intensa, per questo cerco di godermi al<br />

massimo i due giorni di weekend che abbiamo!<br />

Quella volta che hai saputo cogliere al volo<br />

l'occasione giusta per la tua carriera?<br />

Quando sono andata allo SMCCU per un pranzo e<br />

sono tornata a casa con un lavoro! Non puoi davvero<br />

mai sapere che soprese ti riserva la vita dietro<br />

l’angolo.<br />

Per te un errore o un insuccesso è un grande<br />

dolore o la molla per fare meglio?<br />

Ci sono dolori da cui è molto difficile uscire ed<br />

ammetto che anche per me e’ stato così. Penso che<br />

molte donne si siano trovate in situazioni personali o<br />

professionali difficili in cui si siano sentite private della<br />

loro dignità e della loro autostima e questo non gioca<br />

a favore della nostra affermazione personale o<br />

professionale. Il dolore, però, non può rimanere fine a<br />

se stesso e deve necessariamente rappresentare<br />

quel punto di svolta, io lo chiamo punto di dolore, da<br />

cui ci si rialza più forti e caparbie di prima.<br />

Quali consigli daresti ad una donna che come te<br />

vuole vivere queste esperienze?<br />

Ci vuole molto coraggio per lasciare il proprio paese,<br />

la propria famiglia e bisogna essere consapevoli che,<br />

nonostante le nostre radici rimangano, ci si deve<br />

adattare a delle realtà difficili ed a volte<br />

incomprensibili per noi. Io ho la fortuna di avere una<br />

famiglia stupenda e molto unita in Italia e ancora<br />

adesso, dopo 15 anni che vivo all’ estero, ogni volta<br />

che li saluto all’aeroporto per rientrare a <strong>Dubai</strong>, sono<br />

assalita da una grande tristezza. Poi, però, appena<br />

atterro qui mi sento a casa, ricomincia la mia vita,<br />

quella vera con tutti i miei impegni ed i legami che mi<br />

sono creata qui che per me sono fondamentali. Ecco,<br />

il consiglio che mi sento di dare è siate decise e non<br />

rimanete mai sole ma createvi un ambiente sicuro e<br />

familiare ovunque voi siate, le amicizie sono davvero<br />

preziose in queste circostanze.<br />

Mi accennavi al fatto che al Centro lavorano molte<br />

donne che tu hai definito<br />

“amiche” ciò sottende che ci sia<br />

molto di più di un rapporto<br />

professionale tra voi. Mi<br />

piacerebbe che tu mi parlassi di<br />

loro.<br />

Mi è sempre piaciuto tantissimo<br />

lavorare con le donne perché con<br />

loro mi sento a mio agio e sono<br />

fermamente convinta che se le<br />

donne invece di contrastarsi<br />

riuscissero ad essere unite tra di<br />

loro, darebbero vita ad una forza<br />

senza precedenti. Questo è uno<br />

degli obiettivi del mio lavoro,<br />

ovvero cercare di fare la<br />

differenza, di creare un ambiente<br />

lavorativo professionale ma<br />

confortevole, in cui ciascuna sia<br />

accettata con le proprie differenze<br />

ed apprezzata per le proprie doti.<br />

Il luogo in cui lavoriamo nella città<br />

vecchia di <strong>Dubai</strong> ad Al Fahidi è<br />

una sorta di micro-villaggio in cui<br />

ho molte amiche che, oltre alla<br />

mia organizzazione, fanno dei<br />

lavori diversi e sempre molto<br />

stimolanti. In pausa pranzo vado<br />

sempre dalla mia carissima amica<br />

Annamaria ad Al Serkal Cultural<br />

Foundation (nella foto), un luogo<br />

magico in cui l’arte incontra la<br />

tradizione e le vibrazioni positive<br />

sono fortissime. Basta poco, un<br />

caffè con una amica, dare<br />

un’occhiata alle nuove collezioni<br />

delle stiliste che lavorano nella realtà locale e anche<br />

una breve pausa si trasforma in una iniezione di<br />

adrenalina e ti dà la forza di affrontare una giornata<br />

impegnativa. Trovo sempre il tempo di sedermi e di<br />

ascoltare storie di lavoro e di vita di donne che,<br />

nonostante le tante difficoltà, caparbiamente hanno<br />

deciso di essere le registe delle loro vite e per me<br />

sono una grande fonte di ispirazione.<br />

La vita ci insegna a non mollare e a non lasciarsi<br />

scoraggiare davanti ai primi NO. Le difficoltà e gli<br />

ostacoli iniziali non mancano ma il duro lavoro e<br />

la forte determinazione nei propri obiettivi e<br />

progetti è ciò che ci può permettere di emergere<br />

in quello che desideriamo. Questo però è anche<br />

un bene, i problemi è giusto che ci siano, fanno<br />

da maestro e forse più delle cose belle,<br />

collaborano alla formazione ed alla crescita di<br />

ognuno. A te che cosa ti hanno insegnato le<br />

difficoltà che hai affrontato per raggiungere il tuo<br />

Annamaria Bersani e Giulia - Dress Mahsa Kazemi, by Mahsa<br />

sogno?<br />

In uno dei corsi di aggiornamento che ho fatto ci<br />

hanno insegnato che più “no” riceviamo, più forti<br />

saranno i “si” che riceveremo in futuro. Penso che sia<br />

davvero così. I grandi vincitori nella vita in generale<br />

non sono quelli che hanno ottenuto tutto subito, ma<br />

quelli che hanno saputo non mollare mai nonostante<br />

tutte le difficoltà e le cadute. Di strada ne ho ancora<br />

molta da fare ma questa convinzione mi accompagna<br />

sempre.<br />

Che cosa fai quando ti accorgi di aver commesso<br />

un errore?<br />

Lo ammetto prima con me stessa e poi lo ammetto<br />

difronte agli altri. Prendersi la responsabilità dei propri<br />

sbagli a volte non è semplice, ma è un passo<br />

importante che facciamo verso gli altri ma soprattutto<br />

verso noi stessi. Riconoscere errori e debolezze è<br />

fondamentale per costruire la propria credibilità e<br />

l’autostima di chi sa di non essere perfetto, ma cerca<br />

www.dimagazine.it<br />

di diventare la migliore versione di se stesso.<br />

A chi ti ispiri ogni giorno nel tuo lavoro?<br />

Mi ispiro a moltissime donne che nonostante le<br />

difficoltà sono riuscite a diventare più forti di prima, a<br />

quelle donne che si sono perse e poi ritrovate migliori<br />

di com’ erano, a quelle donne che hanno capito,<br />

come me, che noi non siamo quello che ci accade ma<br />

siamo il modo in cui reggiamo alle circostanze in cui<br />

ci troviamo indipendentemente dalla nostra volontà.<br />

La cosa spettacolare è che non bisogna ricercare


www.dimagazine.it<br />

nelle persone famose questa ispirazione ma basta<br />

chiacchierare con un gruppo di donne in una<br />

situazione molto comune, per poter trovare esempi<br />

di grande tenacia e resilienza.<br />

Il tuo rito antistress (se ne possiedi uno..)<br />

La musica in assoluto soprattutto prima di un<br />

meeting importante; l’ascolto a tutto volume e<br />

ballo... anche chiusa nel bagno dell’ufficio perchè mi<br />

dà una grandissima carica. Poi ogni mattina prima di<br />

cominciare la mia giornata il priming di Tony<br />

Robbins sulla gratitudine... se non si è grati di tutto<br />

quello che la vita ci offre, non saremo mai in grado<br />

di goderne appieno.<br />

Come hai scoperto il tuo talento?<br />

Non parlerei davvero di talento ma di personalità...<br />

Sono sempre stata una persona ambiziosa fin da<br />

piccola e sono cresciuta in un ambiente bellissimo e<br />

protetto. Crescendo, i miei genitori hanno capito che<br />

il mondo in cui mi trovavo mi andava stretto e con<br />

grande amore mi hanno lasciata libera di decidere<br />

della mia vita. A casa mi chiamano “la donna con la<br />

valigia”, ho sempre le valigie pronte e un set per i<br />

viaggi last minute che mi porto ovunque. Il fatto che<br />

io abbia due bambini di 5 e 10 anni non mi ferma,<br />

anzi, penso che viaggiare e scoprire nuove realtà e<br />

mentalità sia una grandissima opportunità per loro.<br />

Se si ha la capacità di essere aperti, il mondo offre<br />

delle possibiltà infinite di successo personale e<br />

professionale.<br />

Come hai sconfitto la tua più grande paura?<br />

Affrontandola. Non c’è altro modo che vincere le<br />

nostre più grandi paure se non prendendole di petto<br />

e vivendole appieno. Solo così, nonostante il dolore,<br />

si riesce ad esorcizzare il terrore per qualcosa che<br />

potrebbe succedere e che alla fine, se lo vogliamo,<br />

riusciamo a gestire. Bisogna sempre però tener<br />

presente che in questo processo è fondamentale<br />

focalizzarsi sulla luce, quella che sta alla fine del<br />

tunnel, e non sul buio in cui ci troviamo<br />

Giulia Senigaglia con la stilista Iuliia Safanova (Zafirah Fashion)<br />

temporaneamente.<br />

Ogni traguardo è un punto di partenza, sarà per questo che anche dopo aver raggiunto un obiettivo,<br />

non si smette mai di sognare?<br />

Assolutamente mai. Se smettessimo di sognare, saremmo morti. Io sogno sempre, vite diverse, situazioni<br />

diverse, vorrei sempre fare tante cose e spero che un po’ alla volta ci riuscirò. Per esempio, adoro dipingere<br />

e per ora ho accantonato questa passione ma chissà, magari un giorno potrò dedicarmici a tempo pieno.<br />

Non dobbiamo mai porci dei limiti perché questo significherebbe limitarci e vivere male; adoro i bambini<br />

proprio perché per loro tutto è possibile, sognano di fare qualsiasi professione, non si chiedono come lo<br />

faranno ma semplicemente decidono che saranno astronauti perché è quello che desiderano. Una grande<br />

lezione da non dimenticare quando si diventa adulti.<br />

Che cosa hai imparato a <strong>Dubai</strong> e quale è il più grande vantaggio che offre?<br />

A <strong>Dubai</strong> ho imparato che la convivenza è possibile tra persone di diversa provenienza. Qui abbiamo oltre<br />

200 differenti nazionalità che frequentano le stesse scuole, uffici, parchi, centri commerciali, insomma una<br />

società multietnica dove ciascuno mantiene chiaramente la propria identità e rispetta quella degli altri. La<br />

cosa eccezionale è che questo viene vissuto come una cosa assolutamente normale: basta guardare i<br />

negozi in questo periodo dell’anno trovi le decorazioni per il Diwali (festa indiana) a fianco ad alberi di Natale<br />

Iuliia<br />

Safanova<br />

Zafirah Fashion<br />

DUBAI<br />

Chi è Iuliia Safanova<br />

“Nel 2011 senza nessuna esperienza, né<br />

soldi e senza qualifiche ho deciso di avviare<br />

la mia attività imprenditoriale - ci racconta -<br />

facevo tutto da sola, dal comperare le stoffe<br />

al cucire I vestiti al venderli nei mercatini dei<br />

vari eventi. La gente apprezzava il mio lavoro<br />

e sono cresciuta rapidamente: nel giro di due<br />

anni ho aperto una boutique tutta mia in un<br />

lussuosissimo mall di <strong>Dubai</strong> arrivando a<br />

vendere anche centinaia di vestiti a<br />

settimana. Alcuni abiti mi sono stati<br />

commissionati dalle stesse donne della<br />

famiglia reale”. Iuliia è molto fiera del suo<br />

percorso e le piace pensare che davanti alla<br />

mancanza di basi solide ma lavorando solo<br />

con la sua creatività e grandissima<br />

determinazione, sia arrivata anche dove non<br />

avrebbe mai pensato “Grazie a <strong>Dubai</strong> per<br />

avermi permesso di cambiare la mia vita”.<br />

e bandierine degli UAE per la festa nazionale (2 dicembre). Questo è il vantaggio maggiore che offre <strong>Dubai</strong><br />

dal mio punto di vista: la diversità vista non come una minaccia ma un arricchimento. Trovo che moltissimi<br />

paesi dovrebbero prendere questo come un esempio di rispetto e tolleranza perché, in fondo, è solo una<br />

questione di conoscenza.<br />

Generalmente ci lasciamo ispirare non da qualcosa in particolare, da tutto ciò che ci trasmette<br />

un'emozione. L'ispirazione può nascere a volte da un dettaglio, altre volte da un'idea che si<br />

trasforma, insomma da tutto ciò che in quel preciso momento ci comunica qualcosa di bello. Credo<br />

che l'ispirazione sia ovunque, basta saperla cogliere. Tu a cosa o a chi ti ispiri ogni giorno per il tuo<br />

lavoro?<br />

Ogni giorno cerco di trovare nuove fonti di ispirazione che mi aiutino sempre ad avere delle nuove idee da<br />

trasformare in progetti ambiziosi. Mi può colpire una frase detta dai miei figli, oppure un film che vedo in tv<br />

la sera prima, o ancora una persona che incontro per caso in un ristorante. Cerco di essere sempre molto<br />

attenta e ricettiva perché la vita ci regala sempre moltissimi segnali ogni giorno ed è fondamentale per noi<br />

saperli cogliere ma spesso siamo troppo occupati a pensare ad altre cose e non li vediamo.<br />

Hai una frase mantra che ripeti spesso?<br />

“E se vale la pena rischiare, io mi gioco anche l’ultimo frammento di cuore” (E. Che Guevara). Fino a che il<br />

tuo cuore ci crede, anche se tutto ti viene contro anche la tua testa, non mollare, mai.


www.dimagazine.it<br />

DUBAI: UNA CITTA' PROIETTATA VERSO IL FUTURO<br />

Un futuro che noi non ci immaginiamo neanche, ma che loro hanno ben in mente. <strong>Dubai</strong> è una delle città più tolleranti e liberali di quest'area e<br />

la sua atmosfera vacanziera e stimolante la rende davvero unica. Sia che siate in vacanza piuttosto che a viverci, potrete rendervi conto di come<br />

si respiri un'aria positiva e stimolante. Sarà il sole, sarà il mare o la sua continua trasformazione, ma per me <strong>Dubai</strong> è un esperienza in divenire.<br />

Equilibrio tra lavoro<br />

e vita privata, Giulia:<br />

come conquistarlo?<br />

Vorrei avere una bacchetta<br />

magica per poterlo fare! Non<br />

c’è una formula vincente e<br />

ciascuno di noi<br />

evidentemente fa il meglio<br />

che può. Penso che non sia<br />

semplice avere un lavoro di<br />

grande responsabilità e allo<br />

stesso tempo una famiglia<br />

con dei bambini piccoli, io<br />

cerco di non dimenticare mai<br />

che il lavoro è fondamentale<br />

ma si trova ovunque, mentre<br />

i miei figli non li posso<br />

ritrovare da nessuna altra<br />

parte se non a fianco a me!


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Dress<br />

Mahsa Kazemi,<br />

by<br />

Cosa fai per superare un blocco creativo?<br />

Di solito vado in spiaggia la mattina presto dopo<br />

che porto a scuola i bambini e guardo il mare.<br />

Passeggio. Mi rilasso. So che il blocco è più<br />

emotivo che creativo ed ho solo bisogno di<br />

rilassarmi e pensare a me stessa. E le idee<br />

arrivano.<br />

Donne, Lavoro e Web - Un mondo di business<br />

on line: i social network sono diventati poi un<br />

ottimo passaparola, attraverso cui riusciamo a<br />

comunicare ad un pubblico sempre più ampio<br />

le nostre idee… tu in che modo usi social<br />

network nel tuo lavoro?<br />

Per motivi di politiche del mio ufficio in quanto<br />

CONCEPT E SHOOTING FOTOGRAFICO<br />

A CURA DI SHIV MOHAMMAD<br />

Mahsa<br />

governativo, non possiamo usare i nostri social<br />

network privati ai fini lavorativi. Anzi, abbiamo delle<br />

linee ben precise su quello che non possiamo<br />

postare per questioni di immagine. In ogni caso, i<br />

social network sono sempre una ottima piattaforma<br />

per conoscere persone che poi potrebbero essere<br />

potenziali partners o per scoprire l’esistenza di un<br />

progetto di cui si vorrebbe far parte.<br />

Che cosa ti dà il buonumore?<br />

Il sorriso dei miei figli.<br />

Il bello e il brutto di lavorare con te?<br />

Sono una perfezionista molto esigente. Le cose<br />

devono essere fatte come le farei io<br />

indipendentemente che siano più o meno<br />

importanti; per esempio una mail mandata dal mio<br />

dipartimento deve usare un linguaggio appropriato<br />

e detesto vedere errori in inglese! Allo stesso<br />

tempo sono molto flessibile con lo staff in termini di<br />

orari, soprattutto con le donne-mamme, perché so<br />

che danno il meglio e il lavoro lo possono finire<br />

dopo a casa. Penso poi che sia fondamentale<br />

riconoscere al proprio team il buon lavoro fatto,<br />

cerco sempre di celebrare le loro vittorie<br />

professionali anche quelle minori.<br />

SMCCU <strong>Dubai</strong><br />

+971 4 353 6666 smccu@cultures.ae<br />

<strong>GIULIA</strong> <strong>SENIGAGLIA</strong> g.senigaglia@cultures.ae<br />

Shiv<br />

Mohammad<br />

Chi è Shiv<br />

Mohammad<br />

“Sono cresciuta<br />

in una famiglia<br />

abbastanza<br />

tradizionale che<br />

mi ha fatto<br />

vivere<br />

un’infanzia<br />

bellissima ma<br />

molto protetta –<br />

ci dice - quando<br />

ho cominciato a<br />

crescere ho<br />

capito che avevo<br />

davanti o una strada fatta di esperienze da vivere e<br />

nell'anno 2010 ho ricevuto la mia prima macchina<br />

fotografica in regalo dalla mia famiglia. Ho cominciato<br />

a studiare per conto mio fotografia e sono diventata<br />

una make up artist. Adoro portare l’arte nelle mie<br />

creazioni perché per me individuare la bellezza delle<br />

cose è fondamentale per vivere bene”. Oggi Shiv<br />

Mohammad è una delle più conosciute fashion<br />

bloggers di <strong>Dubai</strong>.<br />

Photography and Fashion blogger<br />

Chi èMahsa Kazemi<br />

E' CRESCIUTA A DUBAI E IN QUESTA CITTÀ CHE<br />

DEFINISCE CASA SUA HA AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI<br />

SENTIRSI VERAMENTE UNA <strong>DONNA</strong> DEL MONDO<br />

PERCHÉ "PROPRIO QUI LE DONNE NON SOLO<br />

SONO RISPETTATE, MA HANNO GLI STESSI DIRITTI<br />

DEGLI UOMINI - CI DICE MAHSA - E SOPRATTUTTO<br />

HANNO DAVVERO L’OPPORTUNITÀ DI DIVENTARE<br />

QUELLO CHE DESIDERANO. MI PIACE VESTIRE LE<br />

DONNE CON LE SUE CREAZIONI PERCHÉ QUESTO È<br />

IL MIO MODO PER SUPPORTARLE; LE DONNE UNITE<br />

POSSONO DAVVERO CAMBIARE IL MONDO!”


Open Doors<br />

www.dimagazine.it<br />

OPEN MINDS:<br />

Il motto dello Sheikh Mohammed Center for Cultural Understanding: un pregevole esempio di pari opportunità:<br />

il 65% del team è composto da donne.<br />

@SMCCU<strong>Dubai</strong><br />

Nella foto: Abdallah bin Eisa Al Serkal, Direttore Sheikh Mohammed Center for Cultural Understanding e Giulia Senigaglia


Abdallah<br />

bin Eisa Al Serkal<br />

Chi è Abdallah bin Eisa Al Serkal<br />

E' un'importante uomo d'affari. Viene da una famiglia nota per il successo commerciale originatosi nel 1947<br />

da suo nonno, Nasser bin Abdullatif Al Serkal e succeduto da suo padre, Eisa bin Nasser Al Serkal. Dirige<br />

lo SMUCC in qualità di Direttore: il suo team di lavoro è composta da cittadini e cittadine degli Emirati e<br />

membri delle famiglie degli Emirati, che hanno grande esperienza nella comunicazione interculturale,<br />

patrimonio, autentico protocollo di<br />

ospitalità che mantiene un importante<br />

equilibrio tra la profonda comprensione<br />

della religione e della cultura degli<br />

Emirati con una mentalità aperta e il<br />

desiderio di condividere senza<br />

giudicare o confrontare e contrastare<br />

gli altri. La forza di questa straordinaria<br />

squadra di lavoro, prevalentemente<br />

femminile, risiede nell’instaurare un<br />

legame sincero e memorabile con gli<br />

ospiti e portarli a vivere un'esperienza<br />

arricchente ed indimenticabile.<br />

SMUCCU:DUBAI<br />

<strong>Dubai</strong> è una città unicamente moderna<br />

e cosmopolita e gli Emirati Arabi Uniti<br />

ospitano famiglie provenienti da tutto il<br />

mondo, ognuna con la propria cultura<br />

distintiva. Espatriati e cittadini degli<br />

Emirati Arabi Uniti ma anche persone<br />

provenienti da altri Paesi. Sua Altezza<br />

Sheikh Mohammed bin Rashid Al<br />

Maktoum, Vice Presidente e Primo<br />

Ministro degli Emirati Arabi Uniti e<br />

Sovrano di <strong>Dubai</strong>, ha visto la necessità<br />

di raggiungere ed educare gli espatriati<br />

nelle tradizioni e nei costumi degli<br />

Emirati Arabi Uniti e di far conoscere<br />

più da vicino la cultura araba agli<br />

stranieri che visitano la città. La sua<br />

visione ha portato alla creazione di The<br />

Sheikh Mohammed Center for Cultural<br />

Understanding (SMCCU) nel 1998. Nel<br />

2015, lo SMCCU è diventato membro<br />

dello Sheikh Mohammed bin Rashid<br />

Global Initiatives e continua ad essere<br />

un ponte tra le molte diverse<br />

nazionalità attraverso i suoi programmi<br />

pluripremiati.<br />

مدلاير ملايركز الشخ محمد للتفام الثقافي<br />

Director Sheikh Mohammed Center<br />

for Cultural Understanding -<strong>Dubai</strong>


Annamaria<br />

Bersani<br />

Direttore Al Serkal Cultural Foundation<br />

Chi è Annamaria Bersani<br />

Direttore, Al Serkal Cultural Foundation, Architetto e curator d’arte con più di 30 anni di esperienza di cui<br />

13 a <strong>Dubai</strong>. “Annamaria è una delle mie più care amiche, la pausa quotidiana in cui ci incontriamo per un<br />

caffè e ci raccontiamo di noi è<br />

una delle cose irrinunciabili della<br />

mia quotidianità… della mia vita”<br />

ci dice Giulia con un sorriso<br />

dolcissimo che lascia trasparire<br />

la verità delle sue parole e la<br />

bellezza della loro amicizia. Nel<br />

2014, Annamaria è stata<br />

nominata Direttore di Al Serkal<br />

Cultural Foundation: il suo lavoro<br />

“che amo moltissimo – ci precisa<br />

Annamaria- è principalmente<br />

quello di scoprire e promuovere<br />

artisti e designers di talent di<br />

questa regione che diano una<br />

contributo particolare alla<br />

creatività e all’innovazione tipiche<br />

di <strong>Dubai</strong>. Sono sempre pronta ad<br />

accogliere nuove e rischiose<br />

sfide: ho trasformato una casa<br />

tradizionale nel quartiere vecchio<br />

di Al Fahidi in una vibrante<br />

galleria di arte contemporanea<br />

dove ancora si assapora<br />

l’atmosfera autentica del<br />

passato… ho aperto un caffè,<br />

così che le persone possano<br />

incontrarsi e condividere idee<br />

mentre sono ispirate dall’arte che<br />

le circonda, ed un angolo fashion<br />

per tutti gli stilisti di talento che<br />

esprimono la loro artisticità<br />

attraverso abiti unici ed accessori<br />

esclusivi. Mi piace pensare che<br />

ogni giorno la vita ci possa<br />

stupire in positive ed in negativo<br />

ma che se siamo comunque in<br />

grado di rispettare noi stessi e la<br />

nostra identità, non esiste<br />

nessuna prova troppo difficile da<br />

superare. E le donne che mi<br />

circondano lo sanno molto bene.”<br />

<strong>DONNA</strong> <strong>IMPRESA</strong> Magazine<br />

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mariani@donnaimpresa.com


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(...) Le imprese, i governi e le famiglie<br />

dovrebbero fare del loro meglio per<br />

responsabilizzare le donne che le<br />

circondano in modo che partecipino più<br />

attivamente al nostro futuro. Non c'è<br />

motivo per noi di non fare di più come<br />

uomini e donne individualmente, o<br />

attraverso le nostre aziende einostri<br />

governi, per dare potere alle donne e<br />

sostenerle nella realizzazione del loro<br />

potenziale. Sia gli uomini che le donne<br />

dovrebbero contribuire in eguale<br />

misura all'ambiente economico e in<br />

eguale misura alle loro famiglie e alla<br />

società. I benefici morali, sociali e<br />

commerciali sono enormi e siamo tutti<br />

influenzati da tale uguaglianza.<br />

Lavoriamo insieme verso la parità di<br />

genere attraverso programmi completi<br />

di empowerment femminile, e speriamo<br />

che i nostri figli siano orgogliosi dei<br />

nostri risultati.<br />

Nella foto: Valeriana Mariani indossa LA<br />

SICILIENNE GIOIELLI D'ARTE - HEART OF SICILY<br />

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L'arte del<br />

doppio<br />

Gli splendidi accessori-gioiello indossati nelle foto da Valeriana Mariani sono creazioni esclusive<br />

La Sicilienne Gioielli d'Arte - Jewels collezione "FIMMINI"<br />

TOP WOMAN<br />

SPECIAL EDITION<br />

TOP WOMAN<br />

LAVORO E FAMIGLIA IL DOPPIO RUOLO DELLE DONNE<br />

Valeriana Mariani<br />

Il mondo ha assistito all'avvento delle donne leader. Era ora che il mondo si accorgesse di noi.<br />

EDITORE Donna Impresa Magazine<br />

PRESIDENTE NAZIONALE Donna Impresa<br />

PRESIDENTE International Women International Association Women Entrepreneurs and<br />

Business Leaders Employment, Social Affaire & Equal Opportunities<br />

PRESIDENTE Aziende Associate<br />

www.dimagazine.it35


IMPERO COUTURE<br />

... Dire, fare,<br />

sognare.<br />

UN PROBLEMA SPESSO È LA MANCANZA DI MODELLI,<br />

PER CUI LE RAGAZZE PENSANO CHE IN CERTI RUOLI<br />

NON CI SIA POSTO PER LORO.<br />

In ogni società esistono idee precise su<br />

cosa significhi “essere Femmina o<br />

Maschio”, idee che influiscono nel modo<br />

in cui noi, donne o uomini, ci vestiamo,<br />

ci comportiamo, ci sentiamo, in una<br />

parola come sviluppiamo la nostra<br />

identità. In base al sesso biologico che<br />

abbiamo alla nascita, famiglia, scuola e<br />

società ci propongono abiti, giochi,<br />

modelli di comportamento e di relazione<br />

diversi e distinti tra loro: i cosiddetti<br />

modelli di ruolo di genere. Il ruolo di<br />

genere cioè la distinzione tra ruoli<br />

ritenuti “tipicamente” maschili e/o<br />

femminili, proprio perché determinato e<br />

trasmesso a livello sociale, è spesso<br />

influenzato da stereotipi cioè da<br />

aspettative consolidate riguardo i ruoli<br />

che uomini e donne dovrebbero<br />

assumere, in qualità del loro essere<br />

biologicamente uomini o donne.<br />

Aspettative che spesso, purtroppo,<br />

finiscono per ostacolare la realizzazione<br />

delle potenzialità e delle ambizioni<br />

personali. Il nostro comportamento è<br />

così influenzato fin dalla giovane età<br />

dagli stereotipi, anche se non ne siamo<br />

consapevoli. Infatti, il processo di<br />

socializzazione all’identità di genere,<br />

che prende avvio fin dalla più tenera<br />

età, risulta in buona parte condizionato<br />

dal contesto familiare di provenienza,<br />

dal gruppo dei pari, dai prodotti<br />

mediatici e da molteplici fattori<br />

ambientali. Lavorare sull’identità di<br />

genere e sui ruoli di genere per<br />

destrutturare gli stereotipi significa<br />

dunque lavorare sempre e soprattutto e<br />

costantemente a livello culturale. Il<br />

vedersi rappresentati, fin da piccole/i,<br />

solo in alcuni ruoli e attività può incidere<br />

sulla scelta occupazionale: i/le<br />

bambini/e hanno chiara idea di quali<br />

sono le professioni associate al loro<br />

genere e sviluppano una predilezione<br />

per tali professioni. Questo contribuisce<br />

a incrementare la segregazione<br />

professionale di genere. Gli uomini<br />

scartano alcune professioni, le donne<br />

hanno difficile accesso ad altre: ad<br />

esempio, i lavori “femminilizzati”, ossia<br />

legati a valori di cura (insegnamento<br />

nelle elementari, assistenza agli anziani<br />

e sociale in genere, ecc.) sono anche i<br />

lavori meno pagati, perché<br />

ritenuti non specialistici, in quanto<br />

basati su competenze che – si<br />

suppone - la donna<br />

possiede/dovrebbe possedere<br />

comunque per via del suo ruolo<br />

dentro casa (un altro stereotipo di<br />

genere). Viceversa, datori di lavoro e<br />

utenti di servizi di questo tipo,<br />

soprattutto quando si tratta di lavorare<br />

con bambini/e molto piccoli/e,<br />

tendono spesso a ritenere gli uomini<br />

poco adatti a svolgere tali lavori,<br />

mentre gli uomini che entrano in<br />

ambiti professionali tradizionalmente<br />

femminilizzati sono discriminati o<br />

guardati con sospetto, come<br />

confermano i rapporti della<br />

Commissione Europea citati in merito<br />

alle diffidenze che circondano gli<br />

uomini impiegati in scuole per<br />

l’infanzia. L’augurio è che i e le<br />

docenti, in continuità coi genitori,<br />

sostengano in maniera sempre più<br />

consapevole bambini e bambine nella<br />

generazione di modelli più autentici e<br />

vicini alle singole individualità e<br />

desideri. In tal modo, i soggetti in età<br />

evolutiva saranno agevolati nel<br />

compiere il necessario passaggio a<br />

Nella foto: il Presidente di Donna Impresa<br />

Valeriana Mariani al ROME FASHION WEEK<br />

by New Maveric di Riccardo Gubiani<br />

livello cognitivo e di consapevolezza,<br />

sessuata, riguardo a chi sono e al<br />

senso, biostorico, di uno stare al<br />

mondo nel corpo di donna o di uomo.<br />

Indipendentemente dal gioco cui<br />

giocano e dal colore del vestito che<br />

indossano. Le interazioni con gli adulti<br />

di riferimento (genitori, insegnanti,<br />

ecc.) e le pressioni socioculturali,<br />

strutturano nei bambini e nelle<br />

bambine ruoli sociali, modelli sociali di<br />

genere, percezioni ed immagini di sé<br />

destinati ad influenzare anche il futuro<br />

sviluppo multidimensionale della<br />

personalità infantile. Proprio per<br />

questo il consolidamento della propria<br />

identità sessuale e la percezione della<br />

differenza di genere non possono<br />

essere considerati un fatto<br />

prettamente biologico-naturalistico,<br />

ineluttabile, bensì eventi fortemente<br />

influenzati anche dai modelli educativi<br />

familiari, da condizionamenti storici<br />

socio-culturali e dalle proiezioni<br />

affettive che l’ambiente adulto riserva<br />

all’immaginario infantile.<br />

www.dimagazine.it


DONNE E<br />

CARRIERE:<br />

STORIE DI<br />

SUCCESSO<br />

Una rubrica che<br />

celebra il modo in cui<br />

donne dinamiche ed<br />

eccezionali si<br />

raccontano per<br />

diffondere attraverso la<br />

loro voce idee di valore<br />

per guardare il<br />

presente e il futuro<br />

attraverso una<br />

prospettiva diversa,<br />

quella femminile. La<br />

mia missione è quella<br />

di sostenere le donne<br />

che stanno<br />

gradualmente facendo<br />

sentire la propria<br />

leadership su imprenditorialità, amministrazione, istruzione, ingegneria, salute, ecc. A livello<br />

regionale, nazionale e globale. Le donne sono ora decise a rompere il tradizionale soffitto di<br />

vetro che impediva loro di entrare in posizioni di comando, anche se possedevano le abilità e il<br />

talento necessari per occuparle. Le donne sono in continua evoluzione e raggiungono nuove<br />

pietre miliari in un ampio spettro di attività umane nei tempi moderni. Il mondo ha assistito<br />

all'avvento delle donne leader.<br />

TIZIANA ROCCA<br />

Il segreto del successo<br />

DALLA PIÙ NOTA<br />

ORGANIZZATRICE ITALIANA DI<br />

GRANDI EVENTI LE STRATEGIE<br />

PER DIVENTARE I NUMERI UNO<br />

DELLA COMUNICAZIONE.<br />

LE REGOLE D’ORO PER IDEARE<br />

E COSTRUIRE EVENTI DI<br />

SUCCESSO:<br />

BUDGET - LOCATION -<br />

INTRATTENIMENTO LOGISTICA<br />

– CATERING CLIENTI –<br />

SPONSOR – CELEBRITIES<br />

STAMPA – COMUNICAZIONE<br />

DIGITALE<br />

Il contenuto<br />

Gli eventi sono oggi lo strumento più<br />

efficace, creativo ed emozionante<br />

per promuovere un marchio e,<br />

insieme ai social media,<br />

rappresentano la forma più nuova di<br />

comunicazione, una formula che<br />

unisce le caratteristiche di un’azione<br />

di marketing, di un’inserzione<br />

pubblicitaria e di un lavoro di<br />

relazioni pubbliche. Se un prodotto<br />

TIZIANA:ROCCA<br />

MANAGER - ROMA - ITALY<br />

www.dimagazine.it39


www.dimagazine.it<br />

viene presentato direttamente al pubblico in una<br />

serata in cui l’animazione è piacevole, gli ospiti<br />

interessanti, il cibo stuzzicante, o in cui si può<br />

assistere a una performance insolita, sarà difficile<br />

dimenticarlo: i valori del brand verranno assorbiti in<br />

modo facile e naturale e diffusi attraverso i racconti<br />

degli ospiti stessi. Ma come distinguersi fra tante<br />

proposte, come costruire un evento originale che<br />

trasmetta la giusta immagine di un brand, un<br />

prodotto, un personaggio, un’impresa? Tiziana<br />

Rocca, la più nota organizzatrice e produttrice<br />

italiana di eventi spiega - in questo libro ricco di<br />

esempi, casi, suggerimenti pratici - le regole, le<br />

Tiziana Rocca con Richard Gere<br />

strategie, i segreti di una comunicazione vincente,<br />

elaborati in venticinque anni di esperienza. E svela<br />

ai giovani interessati a lavorare in questo campo la<br />

ricetta infallibile per raggiungere i propri obiettivi:<br />

coltivare la passione, accettare le sfide, imparare a<br />

pensare in grande. Perché anche nei periodi difficili,<br />

quando le risorse sono scarse, le buone idee<br />

portano al successo.<br />

L’AUTRICE<br />

Tiziana Rocca, napoletana, vive e lavora a Roma. È<br />

titolare della Agnus Dei Tiziana Rocca Production,<br />

società specializzata nell’ideazione e organizzazione<br />

di eventi. Ha diretto per cinque anni il Taormina Film<br />

Fest ed è direttrice del festival Filming Italy,<br />

organizzato annualmente a Los Angeles per<br />

promuovere il cinema italiano, e del Premio delle<br />

Nazioni, dedicato a Gian Luigi Rondi. Inoltre è<br />

membro della British Academy of Film and Television<br />

Arts. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti,<br />

tra i quali il Dominam Ordinis Sancti Gregorii Magni<br />

dello Stato Pontificio. Ha pubblicato Feste, cene,<br />

cocktail (2004), Come fare le Pubbliche Relazioni<br />

(2006), Il libro della comunicazione 2007, Mamma<br />

dalla A alla T (2009, tradotto anche in inglese),<br />

Pubbliche relazioni 2.0 (2013) e La tua vita è un<br />

evento. Vivila al meglio (2014). www.tizianarocca.it<br />

CHI E' TIZIANA ROCCA<br />

Tiziana Rocca, napoletana di nascita e romana<br />

d’adozione, tre figli, Cristiana, Vittorio e Valerio,<br />

sposata con l’attore e regista Giulio Base,<br />

imprenditrice di grandi eventi, è titolare della Agnus<br />

Dei Tiziana Rocca Production, società specializzata<br />

nell’ideazione e organizzazione di eventi. Tiziana si<br />

occupa dall’ideazione alla produzione,<br />

all’organizzazione chiavi in mano di eventi e serate<br />

che sono diventati in questi anni un punto di<br />

riferimento per chiunque voglia organizzare una<br />

serata che abbia successo. Ha sempre avuto una<br />

forte attenzione per il sociale: la sua, è la società<br />

privata che forse in Italia ha organizzato più eventi di<br />

volontariato con un risvolto “benefico” e con<br />

associazioni che avevano come scopo la<br />

divulgazione della ricerca scientifica. Tiziana ha<br />

iniziato la sua attività di organizzazione di eventi e<br />

pubbliche relazioni circa 25 anni fa. Ma andiamo ad<br />

indagare più da vicino chi è, la sua vocazione, la sua<br />

preparazione accademica ed i suoi trascorsi<br />

professionali. Nata a Pozzuoli, laureata in Scienze<br />

della Comunicazione, Master in Economia a<br />

Ginevra, insignita nell’anno 1997 “Dominam Ordinis<br />

Sancti Gregorii Magni” dallo Stato Pontificio nella<br />

persona del Cardinale Angelo Sodano, ha ricevuto<br />

inoltre un riconoscimento dalla High Commissioner<br />

for Refugees dell’ ONU per l’aiuto dato all’<br />

associazione ACHNUR per i rifugiati, è legale<br />

rappresentante della Agnus Dei Tiziana Rocca<br />

Production, socia FERPI (Federazione Italiana<br />

Relazioni Pubbliche). E’ stata per cinque anni,<br />

Direttore Generale del TaorminaFilmFest, un<br />

successo riconosciuto anche all’estero, non solo per<br />

aver ripotato il festival ai suoi antichi splendori ma,<br />

anche per aver messo in atto una collaborazione tra<br />

pubblico e privato: una formula del tutto innovativa<br />

che, allo stato attuale, permette di continuare a<br />

mantenere in vita iniziative culturali di livello e di<br />

ingente investimento. Inoltre, come Direttore<br />

Generale del Premio Kinéo "Diamanti al Cinema"<br />

Kinéo, il tradizionale riconoscimento del pubblico al<br />

cinema italiano, il cui evento finale si celebra alla<br />

Mostra del Cinema di Venezia. Con il Premio Kinéo<br />

Serie TV si vuole valorizzare ancor più il progetto<br />

Kinéo e coinvolgere tutti gli italiani in un percorso<br />

dell’Italia del cinema dal Sud al Nord. Tiziana è<br />

anche Direttore Generale del Festival Filming On<br />

Italy che viene organizzato annualmente a Los<br />

Angeles in concomitanza con la manifestazione<br />

Walk Of Fame per promuovere il cinema italiano<br />

all’estero. Manifestazione sostenuta dall’Istituto<br />

Italiano Cultura di Los Angeles e dal Consolato<br />

Generale d’Italia di Los Angeles. Nella terza edizione


che si è svolta dal 30 gennaio al 2 febbraio 2018, sono<br />

state premiate celebrità internazionali come Gina<br />

Lollobrigida, Monica Bellucci e Rosario Dawson. Ha<br />

inoltre presentato richiesta, successivamente<br />

accordata dalla Hollywood Chamber of Commerce, di<br />

una Stella che porterà il nome di Gina Lollobrigida<br />

sulla Walk of Fame: Stella che le è stata consegnata<br />

in occasione del Filming Italy Los Angeles a<br />

Hollywood. La quarta edizione di Filming Italy Los<br />

Angeles è programmata per fine gennaio-inizio<br />

febbraio 2019 e sarà dedicata alla promozione del<br />

territorio italiano come “set naturale”; nell’occasione<br />

verranno premiate celebrità nazionali e internazionali<br />

alla presenza di stampa italiana ed estera.<br />

Tiziana Rocca è anche Direttore Generale del Premio<br />

delle Nazioni dedicato a Gian Luigi Rondi che nel<br />

2017 ha visto la sua I^ Edizione a Taormina. “Un<br />

successo riconosciuto a livello nazionale e europeo<br />

avendo premiato celebrità del campo dello spettacolo<br />

e del cinema di tutta Europa come Gerard Depardieu,<br />

Ferzan Ozpetek e Carole Bouquet – ci dice Tiziana -<br />

evento che segna anche la rinascita del Premio che<br />

sarà consegnato annualmente a personalità del<br />

mondo del cinema e della cultura nazionali e<br />

internazionali presso il Teatro Greco di Taormina. La<br />

seconda edizione del Premio delle Nazioni è<br />

programmata per il 13 luglio 2018 presso il Teatro<br />

Greco di Taormina: importante ricordare che dal 15 al<br />

18 giugno 2018 si è tenuta la prima edizione del<br />

Filming Italy Sardegna Festival che si è svolta a<br />

Cagliari, Forte Village e Uci Cinemas, di cui sono<br />

Direttore Generale e produttore: la Agnus Dei ha di<br />

fatto prodotto l’evento inaugurale in collaborazione<br />

con APT. Il festival è un nuovo progetto dedicato al<br />

Cinema e alle Serie TV – precisa - l'idea stessa di<br />

‘Cinema’ è in rapida evoluzione e il Filming Italy<br />

Sardegna Festival vuole rappresentare una<br />

sfaccettata realtà in continua trasformazione. Fruito<br />

oggi attraverso nuove e diverse piattaforme, il Cinema<br />

sta velocemente inglobando le serie televisive. Al<br />

festival erano presenti celebrità come Josh Hartnett,<br />

Rodrigo Santoro, Nat Wolff, Paola Cortellesi, Riccardo<br />

Milani, Marisa Tomei, Gabriele Muccino, Paolo<br />

Genovese, la Duchessa Sarah Ferguson, Paola<br />

Minaccioni e molti altri”. Tra i suoi più importanti<br />

riconoscimenti non possiamo non menzionare che<br />

Tiziana è anche membro del BAFTA British Academy<br />

of Film and Television Arts. Tra i film, cortometraggi e<br />

documentari, realizzati con la sua società, in alcuni<br />

casi totalmente, in altri in co-produzione o come<br />

produttore associato, vanta: “Cartoline da Roma”;<br />

“Schuberth – l’atelier della dolce vita”; “Jet-Set -<br />

Quando l’aeroporto sembrava via Veneto”;“Venezia<br />

Pop. La Biennale di arti visive 1928-1978”; “Giulio<br />

Cesare – Compagni di scuola”. Produttrice<br />

Cinematografica in attivo con il film “Il Banchiere<br />

Anarchico” diretto da Giulio Base e in collaborazione<br />

con Rai Cinema, prossimamente in uscita. Una stretta<br />

collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano, a<br />

sessant’anni dalla nascita del David di Donatello<br />

(riconoscimento cinematografico più prestigioso del<br />

nostro Paese) ha portato Tiziana Rocca a realizzare e<br />

produrre, edito dalla Electa Mondadori, “60 DAVID DI<br />

DONATELLO AWARDS. 1956-2016. 60 anni di storia<br />

del cinema”, che ripercorre la storia del cinema<br />

italiano e internazionale. Sensibile ai problemi del<br />

sociale, è testimonial delle seguenti Onlus:<br />

Fondazione Terres des Hommes in prima linea per<br />

proteggere i bambini da ogni forma di violenza o<br />

abuso, garantire a ogni bambino il diritto alla salute,<br />

all’educazione e alla<br />

vita; VIS - Volontariato<br />

Internazionale per lo<br />

Sviluppo; Associazione<br />

GIUSTACAUSA<br />

riguardo al fenomeno<br />

della malasanità;<br />

“Salvamamme”,<br />

Associazione che opera<br />

su Roma supportando<br />

mamme e famiglie in<br />

condizioni di grave<br />

disagio socioeconomico<br />

e subito<br />

dopo, il supporto si<br />

estende all’ambito<br />

sanitario, psicologico,<br />

legale, logistico,<br />

pedagogico, formativo.<br />

Consulente del WWF;<br />

CBM – associazione<br />

onlus che opera in 11<br />

diverse nazioni con lo<br />

scopo di sostenere<br />

progetti e interventi di<br />

tipo medico-saniario,<br />

riabilitativo ed educativo<br />

soprattutto nei Paesi in<br />

Via di Sviluppo;<br />

WeWorld Intervita –<br />

testimonial della<br />

campagna: “Il vero<br />

amore associazione<br />

non governativa italiana riconosciuta dal Ministero<br />

degli Affari Esteri che si impegna a favore dell’infanzia,<br />

delle donne e delle comunità locali nella lotta alla<br />

povertà e alle disuguaglianze per uno sviluppo<br />

sostenibile. Si impegna a promuovere e difendere i<br />

diritti dei bambini e delle donne in Italia e nel mondo;<br />

Fondazione Telethon, nella cura delle malattie<br />

genetiche rare ed infine “Aiutare un bambino rende<br />

grande un adulto”, raccolta record di fondi realizzata a<br />

favore dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” al fine<br />

di costruire il padiglione per la cura di malattie<br />

infettive, tutt’ora presente nella struttura ospedaliera.<br />

Tiziana Rocca ha contribuito a creare, insieme ad altri<br />

4 esperti di solidarietà, il “Segretariato Sociale RAI”, la<br />

prima struttura operativa nel sociale della RAI –<br />

Radiotelevisione Italiana che vive ed agisce nella<br />

cosiddetta “area del disagio e dell’esclusione sociale”.<br />

La sua personalità poliedrica e le sue attività<br />

professionali per lo più volte al sociale ed al<br />

riconoscimento dei diritti fondamentali, hanno fatto sì<br />

che sia stata definita dai media più autorevoli: la<br />

“Robin Hood della Solidarietà Attiva”, “La Signora degli<br />

eventi”piuttosto che la “Lady delle P.R.”, anche per le<br />

sue frequenti partecipazioni, in qualità di ospite e/o di<br />

opinionista, a tantissime trasmissioni televisive come<br />

Porta a Porta, La Vita in diretta, Italia sul Due, Uno<br />

Mattina, Mattino in Famiglia. Per alcuni anni, ha<br />

collaborato, redigendo articoli<br />

su temi significativi per riviste<br />

come MADRE della casa<br />

editrice Messaggero di<br />

Sant'Antonio (è stato il primo<br />

periodico mensile italiano<br />

dedicato al pubblico<br />

femminile). Ha tenuto una<br />

rubrica sul quotidiano<br />

LIBERO, “Rocca e Rispost@”<br />

rispondendo ai vari dubbi e<br />

richieste di giovani.<br />

Attualmente, collabora con<br />

redazionali, su temi,<br />

soprattutto al femminile, con<br />

PinkRoma.it (il primo<br />

magazine web al femminile)<br />

di cui è anche Responsabile<br />

della Comunicazione. Tra i<br />

suoi tanti successi, ci sono<br />

anche le attività editoriali: una<br />

di queste, “FESTE CENE<br />

Tiziana Rocca con il marito, il famoso attore e regista Giulio Base<br />

COCKTAIL – Come<br />

organizzare una serata di<br />

successo” - alla sua seconda<br />

edizione scritto da Tiziana<br />

Rocca stessa è diventata<br />

rara, per pregio e notorietà,<br />

nel panorama dell’editoria<br />

italiana. Successo consacrato<br />

anche per il libro “Come fare<br />

le PR Pubbliche Relazioni –<br />

Le nuove regole per<br />

comunicare con successo” edito dalla Sperling &<br />

Kupfer già alla seconda edizione ed inoltre un terzo<br />

libro Il Libro della Comunicazione 2007, (pubblicato da<br />

Gremese Editore in collaborazione con l’agenzia<br />

ANSA). Il libro tradotto in americano: Communicating<br />

Success. Public Relations With an Italian Flair (Edito<br />

da IPOC) uscito negli Stati Uniti in vendita su Amazon.<br />

Altro progetto editoriale, pubblicato da Edizioni<br />

Messaggero Padova, è il libro “Mamma dalla A alla T –<br />

manuale di sopravvivenza per le donne di oggi” nato<br />

dalla sua esperienza personale, dove racconta come<br />

riuscire a conciliare la vita professionale e familiare<br />

“ Questo progetto - ci spiega -, ha inoltre una precisa<br />

finalità benefica: tutti i proventi dalla vendita del libro<br />

saranno devoluti al progetto 2009 della Caritas<br />

Antoniana, rivolto alle mamme e ai bambini<br />

sieropositivi dell’Uganda. Dopo il successo<br />

dell’edizione italiana edita dalle Edizioni Messaggero<br />

Padova, è uscito anche in America il libro “Mamma<br />

dalla A alla T- manuale di sopravvivenza per le donne<br />

d’oggi” , edito da IPOC Italian paths of culture ,con il<br />

titolo in inglese SuperMom: A Guide to Kids, Family,<br />

Career, and Having It All, e si fregia di affettuosi<br />

acclaims che famose attrici, ma prima di tutto donne<br />

che cercano di conciliare come me l’essere mamme<br />

con la loro carriera, mi hanno dedicato, con grande<br />

amicizia”. “Pubbliche Relazioni 2.0” è il sesto libro da<br />

lei pubblicato: il primo e-book sul difficile mestiere<br />

delle pubbliche relazioni, edito da Bookrepublic e<br />

disponibile in esclusiva digitale da dicembre 2013. Nel<br />

2014 pubblica il suo nuovo e settimo libro “La tua vita<br />

è un evento – Vivila al meglio”, opera in cui l’autrice<br />

spiega come per poter essere mamma, moglie e<br />

manager a tempo pieno, la parola d’ordine è<br />

organizzazione, puntando al massimo senza<br />

pretendere la perfezione e senza arrendersi mai.<br />

Docente ed ideatrice del corso di comunicazione<br />

“Come organizzare un evento di successo - Come<br />

fare le PR” arrivato alla sua quindicesima edizione,<br />

inoltre è intervenuta come docente, a lezioni del corso<br />

organizzato dal Sole 24 ore e presso la facoltà di<br />

scienze della comunicazione e della LUMSA<br />

sull’importanza degli eventi nel mondo della<br />

comunicazione. Tiziana ha tenuto per due anni, una<br />

rubrica “L’utile ed il dilettevole”, su RADIO IES un<br />

contenitore che si occupava, soprattutto, del sociale e<br />

del mondo legato al volontariato ed attualmente è<br />

ospite nella rubrica settimanale di Paola Guerci: “La<br />

città delle donne” su RADIO ROMA CAPITALE. Un<br />

programma per le donne e sulle donne che<br />

quotidianamente nella capitale, affrontano le varie<br />

situazioni di vita legate ai loro mille ruoli. In questi<br />

ultimi anni, la società di Tiziana Rocca, si è affermata<br />

come una delle maggiori agenzie di comunicazione in<br />

Italia, dall’ ideazione del piano marketing di lancio all’<br />

organizzazione chiavi in mano, posizionamento e<br />

marketing “target-brand” da ottenere per l’obiettivo da<br />

raggiungere. Innumerevoli i premi nazionali ed<br />

internazionali che negli anni le sono stati conferiti al<br />

merito professionale e per le sue indiscusse attività<br />

filantropiche: il Premio “WEWORLD INTERVITA Per la<br />

solidarietà; il Premio “Cuore Telethon”; il Premio<br />

“Vexillum Messanae Gran Varietà”; il premio<br />

“Messina”, il “Pantalla Pinamar 2014”; il Premio<br />

“Hollywood foreign press association”<br />

TaorminaFilmFest Taormina”; “Donne Eccellenti di<br />

Roma” per Roma Capitale delle Donne”; il Premio<br />

“Salvamamme per la bontà”; “Medaglie d’oro- Una vita<br />

per il cinema”; Premio “TOO BE, Boccadamo for<br />

charity”; il Premio “Margutta – La via delle arti”; il<br />

Premio Internazionale “Gocce d’Argento”; il Premio<br />

“Giuseppe Sciacca, Sezione marketing e<br />

comunicazione”; il Premio Internazionale<br />

“Sant’Antonio”; il Premio “Approdo alla lettura” il<br />

Premio “Telethon” ed il Premio “Donne in politica”<br />

Associazione culturale Nuove Frontiere. Ecco, tutto<br />

questo è la talentuosa, frizzante,Tiziana Rocca.


LUNA<br />

COME SONO NATE LA<br />

STELLE<br />

E LE<br />

" Come sono nate la Luna e le Stelle"<br />

che, seppur bruttina, depone più uova di<br />

è la quinta pubblicazione dell'autrice<br />

tutto il pollaio. Meno lieve il racconto<br />

Adriana Soares, eclettica artista pittrice,<br />

della ragazza senza volto, diversa perché<br />

fotografa, poetessa. Il libro che si<br />

nata con un volto in una famiglia di senza<br />

distingue dalla precedente produzione<br />

volto, cruda metafora di una collettività<br />

poetica, narra sette fiabe più una (una<br />

cinica dove il talento e la personalità<br />

per ogni giorno della settimana),<br />

sono visti con invidia e per questo<br />

leggende che si ispirano alla tradizione e<br />

osteggiati, trasfigurazione di una società<br />

alla cultura dell'immaginario epico<br />

piatta che fa della mediocrità il suo<br />

brasiliano, e alle narrazioni del padre<br />

vessillo. È per questo motivo che questa<br />

dell'autrice, "sul tetto della casa", ricordi<br />

ennesima fatica letteraria di Adriana si<br />

nostalgici dei momenti indimenticabili e<br />

presenta con il tono lieve delle fiabe per<br />

felici di una bambina che amava<br />

bambini a cui fa l'occhiolino, ma mira in<br />

sognare. Gli argomenti toccati, dalla<br />

verità a sensibilizzare il mondo degli<br />

nascita della Luna e delle Stelle, alla<br />

adulti sulle contraddittorietà di una<br />

alternanza del giorno e della notte,<br />

società che fatica a riconoscere se<br />

lasciano emergere temi attuali quali l'odio stessa, e a dare importanza a ciò che<br />

e la paura per il diverso e l'ambiente. La<br />

veramente conta. "L'isola di Felix"<br />

bellissima india dalla pelle chiara,<br />

conclude i racconti con la descrizione<br />

espressione di una interiorità limpida e<br />

immaginaria di un isola felice dove la<br />

pulita, che per questo era ignorata dalla<br />

natura incontaminata, la ricchezza<br />

sua tribù, finirà in cielo per sfuggire alle<br />

verdeggiante della natura, i turchesi delle<br />

persecuzioni e diverrà la bellissima luna<br />

sue acque trasparenti, e la ricchezza<br />

che con il suo chiarore illuminerà la notte<br />

della fauna ne fanno un luogo incantato<br />

scura, accecando l'india invidiosa, così<br />

dove la tanta agognata felicità è<br />

pure, il serpente Boitatà, dopo la grande<br />

possibile. L'isola di Felix, di rara bellezza,<br />

alluvione che tutto distrusse, rigenera la<br />

in fondo è un luogo dello spirito dove<br />

natura offesa con l'aiuto degli altri<br />

possiamo rifugiarci, ma è isolata dal<br />

animali, e scaccia gli uomini responsabili<br />

mondo.....cosa vuole suggerirci Adriana?<br />

della deforestazione. Il testo prosegue<br />

Che la felicità è dentro a ciascuno di noi<br />

con cinque racconti, commovente e<br />

e che basta cercarla per trovarla? Quindi,<br />

originale il ritratto della sua padrona<br />

piuttosto che rimirare le Stelle, siamo noi<br />

Adriana tratteggiato dal suo cocker Peter<br />

Stelle di noi stessi!<br />

o anche il tema ricorrente della diversità,<br />

e della patologica importanza<br />

dell'apparire, ripercorso attraverso le<br />

“Come sono nate la Luna e le Stelle” -<br />

esilaranti peripezie della gallina Clarissa<br />

Adriana Soares. Disponibile su Amazon<br />

ADRIANA :SOARES<br />

SCRITTRICE<br />

www.dimagazine.it 45


E’ un architetto ed interior designer<br />

con esperienze professionali in<br />

Europa, Asia e Stati Uniti d’America.<br />

Si è specializzata in progetti di<br />

interni residenziale e retail lavorando<br />

per brand internazionali come<br />

Prada, Miu Miu, K- WAY, Superga,<br />

Robe di Kappa, Steve Madden e<br />

Lexus. Si laurea nel 2011 ma da<br />

subito sente il bisogno di esporsi a<br />

livello internazionale e di entrare in<br />

contatto con realtà importanti del<br />

settore, influenzata anche dai<br />

continui spostamenti vissuti negli<br />

anni dell’università tra la Finlandia,<br />

l’Italia e l’India.<br />

Nel 2012 si trasferisce a NYC e come<br />

parte del team di Sergio Mannino<br />

Studio, svilupperà la progettazione di<br />

negozi su territorio statunitense e<br />

residenze di lusso in Shenzhen.<br />

IO GIOVANE<br />

<strong>DONNA</strong><br />

con la costante voglia di migliorarmi, senza troppo timore di sbagliare.<br />

Nel 2015 viene assunta come Associate<br />

Designer del pluripremiato studio<br />

interazione ICRAVE e seguirà progetti per<br />

clienti del calibro di Dallas Cowboys<br />

Football Team, Yankees Stadium, LIV<br />

nightclub, Marina Bay Sands, Cipriani,<br />

Vornado Realty Trust. Dopo 5 anni nella<br />

Grande Mela sente il bisogno di<br />

riavvicinarsi all’Italia e di lanciarsi in modo<br />

più autonomo al mondo della<br />

progettazione. Fonda a Reggio Emilia<br />

insieme al compagno, 3D artist Corrado<br />

Conti, uno studio di interior design<br />

specializzato in hospitality e virtual reality.<br />

Lo chiamano OVRE, come “opere” in<br />

dialetto Reggiano. Insieme guidano teams<br />

di talentuosi e appassionati designers<br />

attraverso tutte le fasi della progettazione<br />

di interni e di prodotto, dalle fasi di<br />

concettualizzazione dell’idea alla<br />

realizzazione. www.ovredesign.com.<br />

Parallelamente viene assunta come<br />

consulente Executive Product Manager per<br />

JC Passion/ Jumbo Collection e accanto al<br />

direttore creativo Livio Ballabio, coordina lo<br />

sviluppo della nascente collezione di<br />

ETRO Home Interior, presentata allo<br />

scorso Salone del Mobile. Da un grazioso<br />

appartamento vista Central Park trasforma<br />

la sua esistenza trasferendosi sui Colli<br />

Reggiani, in una casa del 1400. Un iter<br />

non immediato ma consapevole che lei<br />

racconta nel suo blog A-ccent, dai<br />

grattacieli di Manhattan alle colline di<br />

Montalto (www.a-ccent.com). Non<br />

abbandona però definitivamente NYC nella<br />

quale sta per aprire la prima filiale di<br />

OVRE, e nella quale continuerà a<br />

collaborare per importanti realtà del<br />

settore.<br />

<strong>GIULIA</strong> : DEL PIANO<br />

ARCHITETTO ED INTERIOR DESIGNER<br />

www.dimagazine.it47


Donne si diventa. Il cammino delle donne verso la riscoperta del proprio valore porta a riscoprire il<br />

potere del femminile, a riconoscere il diritto universale al piacere, a re-imparare ad assumersi la responsabilità del<br />

proprio benessere, a comunicare le emozioni, a poter sorridere mentre la propria anima emana quella luce calda ed<br />

affascinante come quella di un fuoco scoppiettante. Il vero cambiamento è possibile iniziando a cambiare se stesse e<br />

la propria vita. Anche se confrontarsi con la realtà del vecchio mondo ha dei limiti, c’è bisogno dell’impegno<br />

personale a diventare consapevoli di far parte di una importante opera di trasformazione universale.<br />

Sperimentiamo il piacere di diventare artefici del nostro destino<br />

Se non costruisci<br />

il tuo sogno, qualcuno<br />

ti ingaggerà per<br />

aiutarlo a costruire<br />

il suo.<br />

Non ci siamo fatti scappare l’opportunità di incontrare Elisabetta Bracci affinché ci consentisse di<br />

conoscerla più da vicino, come donna, e ci parlasse anche della sua attività professionale volta ad<br />

affiancare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi attraverso un percorso virtuoso, ma anche volta<br />

ad insegnare alle persone a gestire tutte le pressioni psicologiche e sociali ed a trasformare i propri limiti<br />

in punti di forza . Elisabetta è una giovane donna estremamente bella, intelligente, preparata, dolce,<br />

gentile… il prototipo insomma della donna perfetta, così come siamo abituati ad immaginarla. Un sorriso<br />

smagliante precede il suo accondiscendere alla nostra richiesta di raccontarsi: “Che dire per presentarmi<br />

in poche parole – ci dice - sono lettrice seriale, scrittrice in erba, appassionata di arte e gastronomia,<br />

curiosa per natura e ingegnere per formazione. Mi occupo di consulenza strategica aziendale, docenza<br />

e project management. Come dice D.Ambani «Se non costruisci il tuo sogno, qualcuno ti ingaggerà per<br />

aiutarlo a costruire il suo» e quindi, dopo una solida esperienza di respiro nazionale e internazionale<br />

come manager, ho fondato e coordino JUMP Facility, un network di professionisti ed aziende che<br />

aiutano le imprese a raggiungere risultati più performanti, mantenendo sempre le persone al centro di<br />

ogni obiettivo. All’interno del mio lavoro è fondamentale un approccio creativo ed efficace al problem<br />

solving ed alla strategia aziendale, per coniugare la persona e la tecnologia, il servizio ed il benessere.<br />

Credo nella contaminazione di idee come fonte di valore e di crescita – sottolinea Elisabetta - per questo<br />

collaboro con Università ed Associazioni di Categoria, organizzo convegni, faccio parte di un tavolo di<br />

lavoro presso l’Ente Italiano di Normazione UNI e sono impegnata nella divulgazione delle best<br />

practices del mio settore”. Per tutti e tutte coloro che volessero collaborare con lei, ecco come trovarla<br />

su linkedin https://www.linkedin.com/in/elisabetta-bracci-a898146/ e su www.jumpfacility.com<br />

48 www.dimagazine.it<br />

T +39 328 9292518 Mail: ebracci@jumpfacility.com<br />

ELISABETTA : BRACCI<br />

FONDATRICE & NETWORK MANAGER JUMP FACILITY - BOLOGNA - ITALY


www.dimagazine.it<br />

ExE<br />

MONTEURANO<br />

ITALY<br />

EE x<br />

di Denise Di Marco Via Monte 1A _ Monteurano (Fm) Italy _Tel. e Fax 0734.841425 _ denisedimarco@hotmail.com


SUCCESSO<br />

UNA STORIA DI<br />

LUSSO CORAGGIO<br />

E<br />

DA PICCOLA, ASSIEME A MIO FRATELLO GIOVANNI, PASSAVO<br />

TUTTI I MIEI POMERIGGI IN AZIENDA. E ADORAVO STARE LÌ.<br />

La città di Napoli è storicamente sinonimo di grande<br />

prestigio e qualità artigianale, al punto che i più<br />

grandi marchi della moda internazionale si affidano<br />

alle imprese locali per la realizzazione di linee e<br />

prodotti da immettere sul mercato del lusso<br />

mondiale. Ma Napoli è anche sinonimo di quelle<br />

illegalità e contraffazioni che da decenni<br />

condizionano le aziende partenopee, che pur<br />

cercando di fare impresa in maniera onesta si<br />

vedono costrette a sfidare al contempo tanto la<br />

crescente crisi economica quanto il malaffare.<br />

Ornella Auzino, pellettiera dallo spirito combattivo<br />

ed imprenditrice napoletana da generazioni,<br />

rappresenta oggi l’emblema di un riscatto<br />

economico e sociale che si colloca ben al di là della<br />

semplice moda. L’azienda famigliare, nella quale è<br />

nata e cresciuta tra ogni sorta di stoffe e pellami, si<br />

è ritrovata sull’orlo del fallimento; poi la decisione di<br />

prendere in mano il totale controllo dell’attività nel<br />

2013, stabilendo un piano di rilancio basato sulla<br />

indiscutibile qualità dei futuri prodotti, e infine la<br />

coraggiosa decisione di non abbandonare Napoli.<br />

La sua vittoria la rende oggi una delle imprenditrici<br />

più apprezzate e di successo, consentendole anche<br />

di ispirare positivamente le ditte napoletane che<br />

condividono le medesime difficoltà da lei affrontate<br />

nel recente passato. Il talento di Ornella nel<br />

riconoscere a prima vista la qualità di un prodotto,<br />

frutto diretto di generazioni di artigiani di lusso, ne<br />

ha fatto inoltre la più esperta conoscitrice italiana di<br />

pelletteria, pellami e contraffazioni. Sempre più<br />

spesso consultata da privati e grandi firme alla<br />

ricerca di una risposta definitiva ed autorevole, si<br />

cimenta anche con recensioni oggettive di borse di<br />

qualsiasi brand al fine di certificarne l’effettiva<br />

fattura; i risultati sono poi pubblicati sul suo sito<br />

internet e sui social network come Facebook e<br />

Instagram, dove è seguitissima.<br />

Ornella, qual è la tua storia imprenditoriale?<br />

La mia storia è strettamente legata a quella della<br />

mia famiglia. La nostra azienda è stata fondata<br />

negli anni ’70, durante un boom economico che ha<br />

riguardato tutto il mondo della moda e di<br />

conseguenza anche Napoli, la mia città. Dopo dei<br />

TRA<br />

ORNELLA : AUZINO<br />

IMPRENDITRICE - NAPOLI - ITALY<br />

decenni particolarmente favorevoli, nei quali<br />

abbiamo anche lanciato delle nostre linee personali<br />

di borse ed accessori in pelle di pregio, abbiamo<br />

dovuto fare i conti con la crisi economica del settore<br />

che tra gli ultimi anni ’90 ed il 2000 ha spazzato via<br />

molte realtà del mercato tessile, sia locale che<br />

italiano. Ci siamo dovuti adattare alla mancanza di<br />

committenze, lavorando prima come terzisti e poi<br />

come produttori di semilavorati realizzati sottocosto.<br />

Pensavamo solamente a sopravvivere senza<br />

affogare. Poi i pagamenti mancati e la crisi sempre<br />

più soffocante hanno rischiato di farci fallire in modo<br />

definitivo.<br />

Come sei riuscita a rilanciare la tua impresa?<br />

Con moltissimi sacrifici ed altrettanta dedizione,<br />

sfidando ogni giorno la corruzione che mi<br />

circondava e cercando nuova clientela fuori dalla<br />

Campania. Ho anche saputo sfruttare con<br />

lungimiranza le grandi potenzialità del mercato<br />

online, senza mai scendere a compromessi sulla<br />

qualità dei miei prodotti e dei miei servizi. Il sogno<br />

che mi ha guidato attraverso le mille difficoltà è<br />

sempre stato quello di valorizzare la massima<br />

eccellenza della mia città, del mio territorio.<br />

Tra i tuoi attuali committenti ci sono brand di<br />

fama mondiale come Gucci e Prada, e tutti i<br />

prodotti che crei riscuotono un grande<br />

successo tra il pubblico. Come ti fa sentire<br />

questa rivincita sulle avversità?<br />

Quella della pelletteria napoletana è un’arte<br />

secolare che non può e non deve andare perduta.<br />

Mi piace pensare che la mia storia, al di là del<br />

fattore personale, possa simboleggiare anche un<br />

riscatto collettivo e trasmettere un messaggio di<br />

speranza. Ho voluto dimostrare che tutto è<br />

possibile, e un ideale perseguito con costanza è più<br />

forte di qualsiasi ostacolo. Dal mio percorso è<br />

anche nato un libro, un po’ autobiografia e un po’<br />

denuncia, che ho intitolato “Le mie borse”. Nel<br />

volume, che ha ottenuto un gratificante successo<br />

editoriale, ho voluto raccontare la mia esperienza<br />

53<br />

umana e professionale, senza tralasciare le<br />

avversità affrontate per risalire la china e<br />

raggiungere la vetta di un settore tanto complesso. www.dimagazine.it


NON ARRENDERTI<br />

MAI.<br />

DI SOLITO E' L'ULTIMA CHIAVE DEL MAZZO CHE APRE LA PORTA<br />

Siamo stati abituati all’immagine del legale uomo in abito scuro, arricchito dalle bretelle a vista su vivaci<br />

papillon. Siamo stati abituati a studi situati nei centri storici dei capoluoghi, in palazzi antichi con le pareti<br />

che emanavano uno strano odore di muffa. In quegli studi c’era soltanto una donna: un’efficiente segretaria<br />

coi capelli raccolti e un atteggiamento esageratamente ossequioso. Passano gli anni, tanti, cambia la<br />

società: oggi ad indossare la toga sono anche le donne: tanti approdi in altrettanti piccoli porti, dopo<br />

faticose remate e battaglie contro tempeste e maremoti. Gettando reti su reti, e talvolta portando a casa<br />

poco pesce. La storia di Emanuela Splendorini e di Letizia Motta sono due tra le innumerevoli storie,<br />

scritte sugli abissi del diritto, che a tratti si tinge di rosa, regalando orizzonti più romantici alle asettiche<br />

acque giuridiche. Talvolta ancora si avverte un fastidioso odore di muffa negli uffici giudiziari quasi si<br />

galleggiasse in acque stagnanti; al contempo scorgo una buona dose di volontà di aprire le saracinesche<br />

per far entrare nuove correnti, di aria e di acqua e, soprattutto, di assegnare il timone di qualche battello<br />

alle donne. Quelle che anno dopo anno, a colpi di uragani e tormente, si vedono riconoscere sempre<br />

maggiormente la propria individualità. Donna Impresa Magazine dedica un contributo speciale alle giuriste<br />

e, in specie, alle avvocate, auspicando che nel nostro paese, come in tutto il mondo, sia raggiunta una<br />

parità di genere, effettiva e concreta. Le giuriste hanno il vantaggio, rispetto alle altre donne, di operare<br />

nell’universo Giustizia, quindi di conoscere le leggi e saper manovrare gli strumenti giudiziari. Quando ho<br />

conosciuto Emanuela e Letizia mi sono detta che non potevo non dedicare loro l’apertura della mia rubrica<br />

Top Women perché, senza dubbio, queste due professioniste posseggono gli strumenti per incoraggiare<br />

quella sostanziale equità cui tutte aspiriamo oltre che rappresentare il faro professionale per tante altre<br />

donne che stanno affrontando la medesima carriera con coraggio e determinazione. Mai indietreggiare di<br />

fronte agli ostacoli; mai gettare le armi solo perché società non è ancora pienamente consapevole del<br />

nostro valore, perché, come dice Emanuela: “… di solito è l’ultima chiave del mazzo che apre la porta”.<br />

di Valeriana Mariani<br />

Nella maggioranza dei casi veniamo educate<br />

con l’idea che non tocchi a noi occuparcene,<br />

perché il denaro non è roba per donne e che tale<br />

aspetto fondamentale della nostra vita sia<br />

naturale delegarlo alla parte maschile del<br />

rapporto familiare o di coppia.<br />

AVVOCATO STUDIO LEGALE SPLENDORINI - PERUGIA - ITALY<br />

www.dimagazine.it<br />

EMANUELA:<br />

SPLENDORINI<br />

55


Emanuela Splendorini<br />

SI RACCONTA<br />

“ Ho trovato subito interessante e stimolate<br />

l’iniziativa della rivista dimagazine di<br />

raccontare la nostra vita a 360 gradi. Per noi<br />

donne spesso è difficile portare alla luce e<br />

rendere pubblica la nostra vita personale,<br />

perché almeno in certi ambiti e in certe<br />

professioni essere donne viene considerato<br />

un elemento di scarsa competitività e<br />

affidabilità e per molto tempo ho creduto che<br />

fosse realmente così. Sono cresciuta in una<br />

famiglia di imprenditori, mio padre a 14 anni<br />

mi ha regalato il libro “Come si legge il Sole<br />

24 ore” e ho passato tutte le estati dalla mia<br />

adolescenza in su con lui, in giro per l’Italia,<br />

per partecipare alle contrattazioni nelle varie<br />

sedi della Borsa Merci. Ho conosciuto<br />

personalmente molti grandi imprenditori<br />

italiani degli anni 90, ho visto i mediatori di<br />

borsa con i primi fantascientifici telefonini<br />

Motorola, il doppio petto grigio e la borsa da<br />

lavoro rettangolare rigida con la<br />

combinazione a scatto, ho visto molti uomini<br />

in quel mondo e pochissime donne. L’odore<br />

delle copie de Il Sole 24 ore lasciate in<br />

macchina sotto il sole è l’odore che mi ricorda<br />

quelle estati. Ma quelle erano anche le estati<br />

nelle quali, quando non andavo in Borsa con<br />

mio padre, lavoravo in azienda come<br />

dipendente senza nessuna differenza tra me<br />

e gli altri. Sorrido ancora quando penso ad<br />

una lontanissima estate nella quale mi ero<br />

tenacemente invaghita di un montgomery<br />

rosso di Valentino e avevo fatto anche gli<br />

straordinari per poterlo acquistare. Quando<br />

sono diventata avvocato, il diritto bancario e<br />

dell’intermediazione finanziaria, mi è<br />

sembrato l’unico ramo del diritto con<br />

un’anima e un cuore, ma quel settore,<br />

almeno all’inizio era, più di molti altri, un<br />

settore prevalentemente maschile. Numeri,<br />

matematica finanziaria, diritto. Creatività zero,<br />

flessibilità zero, empatia zero, considerazione<br />

dell’aspetto emotivo zero. Questa è stata la<br />

parte professionale della mia vita che ad un<br />

certo punto non si è più conciliata con quella<br />

personale, perché in quella ho dovuto<br />

affrontare molte prove importanti, impreviste<br />

e dolorose che mi hanno fatto attingere a<br />

piene mani a caratteristiche e risorse che<br />

pensavo di non avere. Quello che è accaduto<br />

nella mia vita personale, mi ha portato a<br />

cambiare atteggiamento e punto di vista<br />

anche in quella professionale. Per risolvere i<br />

miei casi non ho più guardato solo i numeri<br />

ma anche le persone legate ai quei numeri,<br />

non mi sono più fermata a studiare i contratti<br />

ma ho iniziato a capire chi li aveva sottoscritti<br />

e questo ha fatto davvero la differenza. Ho<br />

scoperto che ogni persona si porta dietro la<br />

sua storia ogni volta che compie una scelta e<br />

quella scelta spesso è proprio la<br />

conseguenza del suo passato. Il denaro, a<br />

qualunque livello lo si guardi, è legato alla<br />

sopravvivenza e al soddisfacimento di<br />

bisogni, primari e non, nostri e delle persone<br />

che amiamo e non può non avere radici<br />

emotive. Tutte le volte che i miei clienti mi<br />

hanno raccontato le loro storie, ho compreso<br />

perché avevano fatto quell’errore finanziario e<br />

da quale punto della loro storia arrivava.<br />

Così, oltre alla mia professione, ho creato un<br />

progetto che si chiama La Borsa delle Donne<br />

www.laborsadelledonne.it nel quale ho<br />

messo insieme tutti i pezzi della mia storia<br />

personale e professionale e della mia<br />

personalità con l’obbiettivo di accorciare le<br />

distanze tra le donne e la formazione<br />

finanziaria attraverso un linguaggio e degli<br />

argomenti inconsueti per questa materia ma<br />

comuni a tutte noi. Del denaro si è sempre<br />

affrontato l’aspetto tecnico, ma il rapporto con<br />

esso prima di tutto nasce dentro di noi e si<br />

nutre dei ricordi e delle emozioni che<br />

abbiamo legato ad esso. Noi donne, senza<br />

voler in alcun modo generalizzare, abbiamo<br />

un rapporto difficile con il denaro e tendiamo<br />

a non occuparci di questo argomento. Nella<br />

maggioranza dei casi veniamo educate con<br />

l’idea che non tocchi a noi occuparcene,<br />

perché il denaro non è roba per donne e che<br />

tale aspetto fondamentale della nostra vita sia<br />

naturale delegarlo alla parte maschile del<br />

rapporto familiare o di coppia. Se un tempo<br />

questa era la normalità, la vita di oggi non ci<br />

permette più di avere questo atteggiamento.<br />

Per superare le resistenze che si sono<br />

formate nel corso del tempo ho scoperto che<br />

occorre utilizzare la forma di linguaggio che<br />

per noi donne è più funzionale, ovvero quella<br />

delle emozioni che è l’unica in grado di<br />

condurci con dolcezza dentro la nostra<br />

personale sala comandi e sbloccare quello<br />

che deve essere sbloccato. Moltissime donne<br />

oggi sono sole e sono costrette a gestire il<br />

denaro senza saperlo fare perché nessuno<br />

ce lo ha insegnato ma soprattutto perché<br />

nessuno ci ha fatto capire che ne eravamo<br />

capaci. Se dovessi dire quale è stato il mio<br />

fattore x direi determinazione e coraggio. .<br />

”<br />

TITOLARE DEL PROGETTO<br />

DI FORMAZIONE FINANZIARIA<br />

AL FEMMINILE<br />

LA BORSA DELLE DONNE<br />

www.dimagazine.it


Una donna dal<br />

cuore grande<br />

protettiva e caparbia<br />

“<br />

Sono Letizia Motta e svolgo l’attività di avvocato<br />

da diversi anni, occupandomi di diritto penale e<br />

processuale, diritto dei minori e di diritto di famiglia.<br />

Ho conseguito la laurea in giurisprudenza presso<br />

l’università degli studi di Pisa, con una tesi<br />

multidisciplinare in diritto penale, criminologia e<br />

medicina legale, conseguita con il massimo dei voti.<br />

Conscia di una professione in fevente crescita, ho<br />

intrapreso un percorso di studi all’estero,<br />

conseguendo un diploma universitario in scienze<br />

penali e criminologia presso l’università degli studi<br />

Paul Cezanne di Aix en provence in Francia,<br />

approfondendo così la conoscenza dei sistemi penali<br />

e processuali stranieri di civil law. Sicura della<br />

strada che avrei voluto seguire, coniugando<br />

l’impegno civile e la formazione universitaria, sono<br />

diventata volontaria penitenziaria presso<br />

l’associazione L’Altro Diritto – Centro di<br />

documentazione su carcere devianza e<br />

marginalità, prestando consulenza legale ai<br />

detenuti della Casa circondariale Don Bosco di<br />

Pisa. Maturo la mia esperienza professionale<br />

presso un prestigioso studio legale catanese<br />

specializzato in diritto penale, diritto internazionale e<br />

dei minori, orientando la mia crescita verso una<br />

continua qualificazione professionale. Difatti,<br />

conseguo un master di II livello in Psicologia e<br />

Psichiatria forense presso la facoltà di medicina e<br />

chirurgia di Catania in risposta alla crescente<br />

domanda nel territorio di profili specializzati, con<br />

competenze non solo cliniche ma anche giuridiche e<br />

sociologiche. Ho partecipato al corso di deontologia<br />

e tecnica del penalista per la difesa d’ufficio e<br />

successivamente, allo specifico corso per la difesa<br />

dei minori ed ho approfondito il diritto<br />

dell’immigrazione attraverso mirati percorsi formativi<br />

volti alla tutela dei minori stranieri. Sono fortemente<br />

consapevole del ruolo sociale che riveste la mia<br />

professione e convinta che essere una donna, in un<br />

settore, un tempo di pertinenza esclusiva degli<br />

uomini, sia una marcia in più ed è perciò che<br />

continuo ad approfondire aree del diritto penale in<br />

cui è necessaria non solo una formazione legale ma<br />

anche leteorieeimetodiscientifici della Psichiatria<br />

e Psicopatologia forense e della Criminologia. Di<br />

grande ausilio per la mia professione è stato, difatti, il<br />

corso sui Disturbi e le disfunzioni sessuali<br />

concluso presso la facoltà di medicina e chirurgia di<br />

Pisa, che mi ha profondamente arricchita non<br />

solo da un punto di vista professionale ma anche<br />

educativo e sociale. Il mio forte impegno civile nasce<br />

ben 20 anni fa, quando intraprendo il ruolo di<br />

soccorritore d’ambulanza, in operazioni di soccorso<br />

e assistenza socio sanitaria alla popolazione.<br />

Attualmente, svolgo anche il ruolo di revisore dei<br />

conti presso un organismo di volontariato nel settore<br />

socio assistenziale e da poco ho maturato la<br />

decisione di mettere a disposizione delle autorità la<br />

mia professionalità e il mio impegno per la difesa a<br />

favore dei più deboli, divenendo tutore per i minori<br />

stranieri non accompagnati. Presto, inoltre,<br />

assistenza a cittadini italiani e stranieri, nei<br />

procedimenti penali afferenti la cooperazione<br />

internazionale in materia penale. L’empatia è<br />

indubbiamente il mio valore X. Non solo per il forte<br />

impegno sociale che da sempre mi ha<br />

contraddistinto ma anche per le importanti<br />

esperienze che ogni giorno con la mia professione<br />

mi trovo ad affrontare. Comprendere l’animo altrui,<br />

mettersi nei panni dell’altro, vivere le sue emozioni e<br />

i suoi disagi, calandomi nella realtà di chi vive<br />

quotidianamente difficoltà e malesseri, è ciò che mi<br />

rende ciò che sono. Una donna dal cuore grande,<br />

protettiva e caparbia. Una donna che supera i propri<br />

limiti con grande energia e fiducia nelle proprie<br />

capacità. Sono in cerca di continui stimoli e<br />

desiderosa di ampliare le mie conoscenze sociali e<br />

culturali, ecco perché adoro viaggiare e scoprire usi<br />

e costumi dei luoghi che visito. Ho sempre con me la<br />

mia macchina fotografica, per immortalare un<br />

momento, una sensazione o una curiosità dei luoghi<br />

visitati e poi raccontare le emozioni che quel<br />

particolare, cristallizzato in una foto, mi ha suscitato.<br />

Se non sono in Tribunale o in viaggio, mi diverto a<br />

scoprire la mia terra, che di certo si presta a<br />

magnifiche escursioni e ad esplorazioni di natura<br />

enogastronomica. Ecco un altro grande amore. Il<br />

vino e il buon cibo. Sono una buona cuoca e mi<br />

piace sperimentare le mie doti, con ricette esotiche e<br />

piatti internazionali, ed anche con discreto successo.<br />

Del resto il mio motto da sempre è, Spiritus<br />

durissima coquit, lo Spirito digerisce pure le pietre.<br />

”<br />

www.dimagazine.it<br />

LETIZIA:MOTTA<br />

AVVOCATO - CATANIA - ITALY<br />

59


Uno scatto di vita quotidiana:<br />

Danila ed i soci della Manualis Cartiera in Fabriano<br />

il mio<br />

UOMO:<br />

il mio più grande<br />

ALLEATO<br />

“ Sono nata nel 1980 a fabriano, un piccolo riprendere in mano la mia vita lavorativa, cosi<br />

paesino dell’entroterra marchigiano, famoso mi sono trovata al posto giusto al momento<br />

per la produzione della carta. Diplomata al giusto e feci l’incontro che cambiò la mia sfera<br />

liceo socio-psicopedagogico, sin da piccola lavorativa. Manualis Cartiera in Fabriano è lo<br />

sono stata sempre una bambina testarda che stato d’animo che cercavo, in questa<br />

non si accontentava mai e voleva sempre di avventura ci sono altri due ragazzi miei soci ,<br />

più ponendosi obiettivi non facili da<br />

amici con i quali produciamo carta fatta a<br />

raggiungere. Per motivi familiari non andai mano come da antica tradizione fabrianese, la<br />

all’università, cosa che ora me ne pento, cosi cosa che ci emoziona ogni giorno è vedere un<br />

mi immersi subito finiti gli studio superiori nel semplice foglio di carta trasformarsi in<br />

mondo del lavoro. Feci molti lavori ma non mi qualcos’altro, cartellini, carta per packaging,<br />

sentivo veramente appagata, ero sempre alla partecipazioni, inviti, etichette, carte per<br />

ricerca di quello stato d’animo che ti fa dire a artisti….. il nostro motto? Carta bianca …<br />

fine giornata sono stanca ma felice. Dentro di ampia libertà d’azione. Delle volte non è<br />

me sapevo che prima o poi con la mia facile conciliare il lavoro con la famiglia, ma<br />

testardaggine sicuramente sarei riuscita a quando torni a casa nel tuo nido e tuo figlio ti<br />

trovare quello stato d’animo. Nel 2013 apre la porta sorridendo e ti corre incontro<br />

incontrai la felicità più grande quella di ecco, non importa se sei stanca, se hai avuto<br />

diventare mamma… ad ottobre infatti nacque una giornata difficile, in quel momento, in quel<br />

Edoardo, il mio più grande amore, un amore preciso momento posso dire sono stanca ma<br />

immenso ed incommensurabile, decisi di felice. Ringrazio ovviamente anche il mio<br />

lasciare il lavoro e di dedicarmi al “ lavoro” compagno per il supporto, che non è poco.<br />

stupendo di mamma, ma quella meta che Penso che la determinazione e il non<br />

avevo di trovare la mia strada lavorativa non arrendersi mai siano i miei “ fattori x “ quindi<br />

mi abbandonava mai. Edoardo iniziò a avanti tutta.<br />

crescere ed io sentivo la necessità di<br />

Ph+39 0732 041315 commerciale@manualis.it<br />

”<br />

www.dimagazine.it<br />

DANILA:VERSINI<br />

IMPRENDITRICE - FABRIANO - ITALY<br />

61


Non permettere al DESTINO<br />

di avere la meglio su di te<br />

Inochediciatestessosonoino<br />

che dici ai tuoi sogni. La volontà è<br />

uno strumento che va costruito e<br />

perfezionato giorno dopo giorno.<br />

www.osservatorioculturalavoro.com<br />

In un contesto socio economico così delicato,<br />

in cui precario sembra essere l’aggettivo più<br />

utilizzato per raccontare l’occupazione<br />

giovanile, l’Università è chiamata al compito<br />

estremamente complesso di far incontrare<br />

giovani e occupazione. La grande sfida che<br />

attende le Università è dunque quella di<br />

riuscire a dare maggiore visibilità ai laureati e<br />

favorirne l’incontro con il mondo del lavoro<br />

fornendo loro gli strumenti necessari per<br />

renderli autonomi e proattivi nella ricerca di<br />

lavoro. La scuola guarda sempre più al mondo<br />

aziendale e agli sbocchi professionali che<br />

essa propone; è auspicabile che tutto questo<br />

sforzo venga adeguatamente ricambiato dalle<br />

imprese che devono aprirsi sempre di più ai<br />

tirocini accogliendo, seguendo gli studenti<br />

durante tutto il periodo di stage e<br />

valorizzandone allo stesso tempo il lavoro.<br />

Questa la mission di Antonella Salvatore,<br />

direttore del centro di alta formazione e<br />

avviamento alla carriera, docente di<br />

marketing, della John Cabot University di<br />

Roma, che mi ritengo onorata di avere tra le<br />

pagine del mio Donna Impresa Magazine<br />

CHI È ANTONELLA SALVATORE<br />

Antonella Salvatore - prima di essere direttore<br />

del Centro di Alta Formazione e Avviamento<br />

alla Carriera della John Cabot University a<br />

Roma, dove insegna anche retailing e<br />

marketing, e fondatrice di Osservatorio Cultura<br />

Lavoro - è stata direttore retail in aziende<br />

multinazionali e si è occupata di sviluppo del<br />

business in Italia e all'estero, aprendo filiali in<br />

Paesi esteri e colloquiando con candidati in<br />

Italia e nei mercati internazionali. Dal 2010 si<br />

occupa di formazione e di orientamento al<br />

www.dimagazine.it<br />

ANTONELLA:<br />

SALVATORE<br />

DOCENTE E DIRETTORE - ROMA - ITALY<br />

63


lavoro. Da poco ha pubblicato anche un libro: Stressati o<br />

sdraiati? Solo in cerca di lavoro. Consigli per i giovani<br />

disorientati (Franco Angeli editore). Scritto e pensato per i<br />

giovani, studenti, laureati e professionisti alle prime armi,<br />

questo volume vuole essere un'esortazione ad essere<br />

maggiormente competitivi al fine di costruire quell'Italia<br />

professionale del futuro capace di colmare il gap con gli altri<br />

Paesi Ocse. E lei insegna a essere davvero competitivi.<br />

Spiega, per esempio, come comportarsi durante un<br />

colloquio o quali errori evitare quando si cerca un lavoro.<br />

Promuove l'attitudine alla pianificazione e insegna a<br />

superare la visione miope, che abbiamo ereditato, per<br />

abbracciare la visione a lungo raggio propria dei principali<br />

Paesi industrializzati. Incalza perché vengano superate le<br />

illusioni del posto fisso e dello Stato assistenzialista e non si<br />

faccia affidamento sul destino invece che sulle proprie reali<br />

capacità e sulla volontà perché tutto è in mutamento. E’ la<br />

prolungata percezione di stabilità in cui viviamo a darci la<br />

sensazione che le cose siano così come sono e basta. Un<br />

libro, o più propriamente, un saggio, quello di Antonella, in<br />

cui l’autrice esorta i giovani ad aprire la mente, a cambiare i<br />

propri riferimenti, ad assumere nuovi punti di vista, a non<br />

cadere nella facile tentazione di pensare che non vi sia più<br />

nulla da fare di interessante che assoggettarsi all’idea<br />

dell’ineluttabilità. La realtà è molto più ricca di opportunità di<br />

quanto solo possiamo immaginarci. Ma per vederla bisogna<br />

imparare a cambiare la individuale percezione e, ancora più<br />

in profondità, il proprio sistema di credo. Controllare la<br />

mente è forse una delle più grandi conquiste nella vita. Oggi<br />

più che mai i giovani sono chiamati a questo, a credere nel<br />

proprio potenziale, a modellare la propria mente, la propria<br />

vita perché se ciascuno non lo farà per proprio conto non è<br />

detto che il risultato poi piaccia. In questo senso<br />

l'orientamento occupa un posto fondamentale nella<br />

formazione dei futuri lavoratori e professionisti. La scuola<br />

prima e l’Università dopo possono aiutare. Solo<br />

recentemente si parla di alternanza e con fatica, soprattutto<br />

nelle regioni disagiate, dove manca un tessuto di imprese in<br />

grado di ospitare gli studenti. “Io mi occupo di orientamento<br />

al lavoro – ci spiega Antonella -. La mia divisione è il ponte<br />

tra accademia e mondo del lavoro, tra studenti e mondo del<br />

lavoro. Incontriamo mediamente 1.000 studenti l’anno: chi<br />

deve ancora orientarsi, capire come scrivere un curriculum,<br />

come fare un colloquio, anche come comportarsi e vestirsi e<br />

chi viene orientato per stage e lavori. L’Università per cui<br />

lavoro ha fatto Alternanza Scuola Lavoro e abbiamo fatto<br />

orientamento al lavoro agli studenti. Io stessa sono stata in<br />

aula per orientare i ragazzi di 16 e 17 anni. Il giornale on<br />

line che ho aperto, www.osservatorioculturalavoro.com e<br />

che gestisco insieme a under 30 eaprofessionisti ha lo<br />

scopo di orientare anche un pubblico giovane sulle<br />

tematiche del lavoro. La gestione e l'utilizzo delle risorse<br />

umane ad alta scolarizzazione costituiscono un aspetto<br />

cruciale in un sistema economico e produttivo come quello<br />

del nostro Paese”<br />

ANTONELLA<br />

SALVATORE<br />

IN<br />

BREVE:<br />

Nella foto: Antonella Salvatore in un momento della presentazione del suo libro Stressati o sdraiati?<br />

Fino al 2010 si è occupata di sviluppo mercati esteri e gestione risorse umane sui mercati internazionali.<br />

Dal 2010 lavora in John Cabot University, a Roma, dove, oltre che insegnare, si occupa di orientamento<br />

al lavoro, aiuta i giovani nella costruzione del proprio percorso professionale e cura il rapporto con oltre<br />

600 aziende ed organizzazioni partner. L’obiettivo del suo lavoro è avvicinare l’università al mondo del<br />

lavoro, avere un ponte tra le due parti. Autrice del libro "Stressati o sdraiati? Solo in cerca di lavoro",<br />

Franco Angeli Editore, libro che vuole essere un manuale della cultura del lavoro in Italia. Fondatrice del<br />

blog Osservatorio Cultura Lavoro, www.osservatorioculturalavoro.com, blog che rappresenta la<br />

prospettiva culturale-educativa del lavoro, e che vuole creare cultura del lavoro in Italia.


Chi sta per compiere il grande passo,<br />

sicuramente desidera che il proprio sia un<br />

matrimonio perfetto ed indimenticabile: un<br />

matrimonio da sogno! Ma organizzare al meglio il<br />

giorno del “sì” non è semplice, ecco perché<br />

sempre più spesso le coppie di futuri sposi si<br />

rivolgono a delle figure specializzate, i cosiddetti<br />

wedding planner, che si occupano di ogni<br />

problema organizzativo sollevando la coppia da<br />

ogni preoccupazione, ottimizzando il tempo a<br />

disposizione, rendendo i mesi che precedono le<br />

nozze un momento divertente e contenendo le<br />

costi del matrimonio entro il budget previsto. Di<br />

questo si occupa Giulia Molinari: una<br />

professionista capace di trasformare in realtà le<br />

idee della coppia, confezionando un “giorno più<br />

Oggi Sposi.<br />

bello” come quello che gli sposi hanno da sempre<br />

desiderato.<br />

<strong>GIULIA</strong> CI RACCONTA DI SÉ<br />

“Pugliese di origine e creativa fin dalla nascita, da<br />

piccola amavo starmene accanto a mia nonna<br />

mentre si destreggiava nell’arte del taglio e del<br />

cucito. Cucire mi appassionava così tanto… Con<br />

la mia prima creazione capii di avere qualcosa di<br />

unico fatto con le mie mani, qualcosa che nessun<br />

altro al mondo possedeva. Crescendo la mia<br />

passione per la manualità rimase immutata e la<br />

creatività non aveva alcun limite per me<br />

spaziando in vari ambiti. Casalinga e madre felice<br />

per 30 anni, arrivò anche per me il giorno in cui (a<br />

quasi 50 anni) sentii la necessità di rinnovarmi, di<br />

dare un nuovo senso alle mie giornate ormai<br />

vuote da quegli impegni impellenti che i figli piccoli<br />

richiedono, per ritrovare una nuova dimensione di<br />

Donna. Tra decorazioni, scenari e fiori, cominciai<br />

ad amare l’aria che si respira ai matrimoni e<br />

contemporaneamente mi resi conto di quanto<br />

fosse importante per una coppia avere una<br />

persona esperta e di fiducia a cui affidarsi per<br />

l’organizzazione del proprio matrimonio. Così<br />

decisi di intraprendere, tra non poche difficoltà, la<br />

strada della wedding planner, per rassicurare e<br />

guidare gli sposi passo dopo passo nella<br />

personalizzazione del loro giorno più bello. Amo<br />

definirmi la wedding planner della porta accanto<br />

perché mi risulta difficile mantenere un rapporto<br />

distaccato con i miei sposi. Ho bisogno di entrare<br />

in empatia con loro, di ascoltare ciò che hanno da<br />

raccontare e di comprenderne i desideri più<br />

nascosti. Oggi sono soddisfatta di quanto ho<br />

realizzato, non mi sento affatto arrivata ma<br />

sempre alla ricerca di nuovi stimoli, sempre con la<br />

voglia di fare un passo più in là. Credo che tutto<br />

questo sia fondamentale per superare e attutire i<br />

colpi bassi che a volte la vita ci riserva. Grazie al<br />

lavoro sono diventata una nuova Donna”<br />

Giulia Molinari<br />

Wedding Planner and Design<br />

cell.: + 39 347 6147 128<br />

e-mail: info@giuliamolinarieventi.it<br />

website: www.giuliamolinarieventi.it<br />

www.dimagazine.it<br />

<strong>GIULIA</strong>:MOLINARI<br />

WEDDING PLANNER AND DESIGN - ITALY<br />

67


La donna alfa è forte, esigente, di gran carattere<br />

e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.<br />

Ma proprio nessuno. Si è conquistata a fatica la<br />

sua posizione e mantenerla significa per lei<br />

impegno e costanza. La donna alfa è brillante e<br />

diretta, non ama perdere il suo prezioso tempo<br />

e di conseguenza, ha bisogno di avere accanto<br />

persone che siano alla pari. E’ solida,<br />

carismatica, indipendente, affidabile. Vi sembra<br />

una utopia? No. La donna alfa esiste: è la<br />

trentaduenne Carmelagrazia Vitiello Brand<br />

Ambassador Luxury, presso Safilo Group.<br />

“<br />

Le occasioni nella vita penso che non ne sono<br />

molte. Si dice che il treno passi una sola volta, per<br />

cui è necessario non perderlo affinché non si abbia<br />

una vita piatta cadendo nel solito tram-tram. Non<br />

che si voglia essere un genio in materia di<br />

marketing, ma almeno svolgere questo lavoro nel<br />

migliore dei modi per potersi districare nel mondo<br />

del lavoro. Ho introdotto la parola “marketing”,<br />

poiché il mio percorso di studi e lavorativo si è<br />

sempre svolto nell’ambito del marketing, nello<br />

specifico nell’ambito commerciale delle aziende.<br />

Dopo aver conseguito una laurea triennale in<br />

“Archeologia e Storia delle Arti” all’università<br />

Federico II di Napoli, appassionata da sempre di<br />

arte e di tutto ciò che ruota intorno a questa<br />

materia, con una discreta votazione, con una tesi<br />

sperimentale sulla storia del Convento di<br />

Sant’Antoniello a Port’ Alba. Ricordo come<br />

immagini nitide nella mia mente le corse<br />

“affannose” passando da un Archivio ad un altro,<br />

tra vari uffici per chiedere permessi per poter<br />

consultare manoscritti storici importanti di non facile<br />

accesso e ore e ore a studiare, documentarmi e<br />

cosi via per dirvi che alla fine questo mio lavoro non<br />

venne ricompensato adeguatamente dalla mia<br />

professoressa la quale pensò bene però di<br />

pubblicare di sana pianta la mia tesi rendendolo un<br />

libro. Questo per me fu una grande delusione data<br />

la mia giovane età ma allo stesso tempo mi spronò<br />

a non fermarmi mai. Mi scrissi poi alla magistrale di<br />

Economia Aziendale integrando esami che non<br />

avevo sostento alla triennale, finendo questo mio<br />

percorso con il massimo dei voti, bacio accademico<br />

e mansione. A questo punto avevo l’arma per poter<br />

lavorare, ma mi mancava qualcosa sentivo che ero<br />

incompleta, così decisi all’insaputa dei miei e di tutti<br />

i miei amici di partire per Milano, dove partecipai<br />

alle selezioni dei uno dei Master più importanti<br />

d’Europa, il Publitalia’80. Ero impaurita, ansiosa,<br />

piccola e indifesa ma con una grande forza che mi<br />

spingeva a credere che ce l’avrei fatta, dovevo<br />

farcela, volevo farcela e ce l’ho fatta. Mi sono<br />

trasferita infatti a Milano, la mia città, pur essendo<br />

una terrona, ma questa città è stata per me una<br />

mamma, severa ma dolce, mi ha formata<br />

facendomi diventare la Donna che sono, testarda,<br />

La<br />

donna<br />

alfa<br />

determinata e caparbia nel raggiungere gli obiettivi<br />

che mi prefisso e che mi ero prefissata quello di<br />

diventare una Manager. Dopo il periodo quindi di<br />

studio intenso al Master ho conseguito lo stage<br />

presso Giochi Preziosi SpA per circa un anno in<br />

ambito Marketing, passando poi a Casa Modena<br />

SpA, occupandomi della gestione della GDO tra<br />

Milano e Firenze, in seguito mi si presentò<br />

l’occasione di avere un colloquio con la Philips<br />

Morris, azienda del tabacco, mercato sfidante, zona<br />

di competenza molto particolare quale la<br />

Campania, dove il nostro maggior competitor era il<br />

contrabbando… lascio a voi quindi l’immaginazione<br />

di capire le cose o meglio le persone che dovevo<br />

affrontare quotidianamente, e infine la proposta di<br />

Safilo Group con un contratto a tempo<br />

“indeterminato” il tanto atteso contratto. Ricopro la<br />

figura di Brand Ambassador sezione Luxury<br />

dell’azienda in Campania è stata una grandissima<br />

soddisfazione ma la mia ambizione mi spinge a<br />

volere sempre di piùeafaremeglio continuando<br />

quindi nel mio percorso di carriera e credere in quel<br />

sogno realizzato ad oggi per metà.<br />

Alla mia domanda: “Qual è il tuo valore X<br />

Carmelagrazia?”, lei mi risponde:<br />

Dopo avervi raccontato mie care lettrici, in breve la<br />

mia autobiografia, mi sento di dire che quando ho<br />

dettocheilmiosognoèametàèperchéquando ai<br />

colloqui mi chiedono quale sia il lavoro dei miei<br />

sogni non rispondo mai con le solite frasi fatte ma<br />

dico e dicevo sempre l’amministratore delegato di<br />

una multinazionale: da l’idea di essere una persona<br />

decisa che sa quello che vuole e dove vuole<br />

andare. È un indice di determinazione e della<br />

consapevolezza della persona. Il mio “valore x”<br />

infatti è la costante determinazione di credere nei<br />

miei sogni, perché lo so che incontrerò non pochi<br />

ostacoli essendo anche donna, basti pensare alla<br />

maternità. Mai mi farò mettere in un angolo e<br />

pensare di essere inferiore o diversa dai colleghi<br />

maschi ma tenere sempre la mente aperta, perché<br />

la strada non si aprirà mai magicamente davanti a<br />

me, bisogna adattarsi al contesto per trovare lo<br />

spiraglio e riuscire ad arrivarci. Tutta questa<br />

determinazione nel credere nei miei sogni è<br />

sempre accompagnata da un sano positivismo e di<br />

un naturale management empatico che insito delle<br />

Donne. Concludo questo articolo nel ringraziare in<br />

primis la Direttrice di Donna Impresa Valeriana<br />

Mariani per questa grande opportunità e soprattutto<br />

per avermi dato l’occasione di esprimere me stessa<br />

attraverso queste poche righe. Mi auguro e vi<br />

auguro sempre di essere felici, di non vergognarsi<br />

mai di essere Donne e di credere sempre in voi<br />

stesse!<br />

”<br />

Carmela Vitiello cgvitiello@gmail.com<br />

www.dimagazine.it<br />

CARMELAGRAZIA:<br />

VITIELLO<br />

BRAND AMBASSADOR LUXURY, PRESSO SAFILO GROUP - ITALY<br />

69


Un dipendente<br />

motivato è un dipendente<br />

felice<br />

EFFICACIA ED EFFICIENZA SONO<br />

CONCETTI MOLTO IMPORTANTI NEL<br />

MONDO DEL LAVORO ED IN<br />

GENERALE NELLA PIANIFICAZIONE E<br />

NEL CONTROLLO DI QUALSIASI<br />

ATTIVITÀ.<br />

SE DUE ATLETI SI PREFIGGONO DI CORRERE I 100 METRI<br />

IN MENO DI 10 SECONDI E RIESCONO NEL LORO INTENTO,<br />

SONO ENTRAMBI EFFICACI; TRA I DUE RISULTERÀ PIÙ<br />

EFFICIENTE QUELLO CHE AVRÀ RAGGIUNTO L'OBIETTIVO<br />

CON IL MINIMO DISPENDIO DI RISORSE (TEMPO DEDICATO<br />

ALL'ALLENAMENTO E COSTI PER MATERIALE TECNICO,<br />

ALLENATORE, NUTRIZIONISTA, INTEGRATORI ECC.). LE<br />

RISORSE UMANE SONO CONSIDERATE L'ELEMENTO<br />

PREFERENZIALE PER ATTIVARE LA LEVA DEL<br />

MIGLIORAMENTO E RISPONDERE AL BISOGNO<br />

EMERGENTE DALLE RINNOVATE ESIGENZE DI SVILUPPO DI<br />

UN TESSUTO ECONOMICO E LAVORATIVO SEMPRE PIÙ<br />

ETEROGENEO. QUESTO È IL COMPITO DI ALESSIA<br />

CASONATO, UN FACILITATORE DEL CAMBIAMENTO E DELLA<br />

CREAZIONE DI UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE, PIÙ<br />

EFFICIENTE ED EFFICACE DELLA PRECEDENTE. IL SUO<br />

LAVORO, E LA SUA MISSION, È FAR EMERGERE LE<br />

ASPETTATIVE E DI STIMOLARE I DIPENDENTI A RIFLETTERE<br />

SUL CONTRIBUTO CHE INTENDONO DARE AL PERCORSO<br />

IN TERMINI DI IMPEGNO E DI RISORSE, CIÒ A BENEFICIO<br />

SIA DEL CONTESTO AZIENDALE CHE DEL CAPITALE UMANO<br />

STESSO.<br />

www.dimagazine.it<br />

ALESSIA: CASONATO<br />

GROUP HEAD OF PAYROLL & HR OPERATIONS PER SKS365 - MALTA LTD<br />

71


Alessia Casonato nasce a Roma nel 1982 da una<br />

famiglia di ufficiali dell’esercito italiano e funzionari<br />

ministeriali. Nel 2007 si laurea presso la LUISS Guido<br />

Carli in Scienze della Pubblica Amministrazione con<br />

una tesi sull’introduzione del sistema di valutazione<br />

della performance presso il Ministero dell’Economia e<br />

delle Finanze. Inizia a lavorare nel campo delle Risorse<br />

Umane in funzioni soft come il recruiting, l’assessment<br />

e l’organizzazione, per poi decidere di specializzarsi<br />

nelle funzioni hard come l’amministrazione, il payroll e<br />

le relazioni sindacali. Negli anni è stata impiegata<br />

presso grandi contesti strutturati di aziende<br />

multinazionali come Q8 Petroleum, Procter&Gamble,<br />

BNL BNP Paribas ed ha curato la realizzazione di<br />

progetti HR come lo smart working ed i flexible benefits<br />

in Philip Morris e i nuovi sistemi payroll e HCM in<br />

Bristol-Myers Squibb. Nel 2017 vince il bando di<br />

selezione di ALES S.p.a, società in house del Ministero<br />

dei Beni Culturali, per ricoprire la carica di Responsabile<br />

Amministrazione del Personale di importanti sedi<br />

culturali ed amministrative in carico al Ministero, fra le<br />

quali le Scuderie del Quirinale, il Colosseo, gli Uffizi di<br />

Firenze e Pompei. Nel 2018 viene chiamata a ricoprire il<br />

ruolo di Group Head of Payroll & HR Operations per<br />

SKS365 Malta Ltd, multinazionale del gioco d’azzardo<br />

proprietaria del marchio PlanetWin365, per guidare la<br />

realizzazione dei sistemi e delle piattaforme HR a livello<br />

globale. “Essere cresciuta figlia unica in una famiglia<br />

composta completamente da servitori dello Stato – ci<br />

dice - credo mi abbia insegnato ad apprezzare il valore<br />

della buona organizzazione, utile al raggiungimento dei<br />

propri obiettivi. Rispetto però alla mia famiglia, che ha<br />

sempre potuto contare sulla stabilità di impiego, io ho<br />

dovuto affrontare il mercato del lavoro in uno dei suoi<br />

peggiori momenti: la crisi economica del 2008. Questo<br />

mi ha portato a sviluppare una mentalità<br />

completamente diversa dalla logica del posto fisso, e<br />

l’organizzazione che ho citato prima è diventata uno<br />

strumento da utilizzare per affrontare i cambiamenti<br />

della vita, del lavoro, per creare qualcosa di nuovo e<br />

buono dal caos. Le aziende avranno sempre bisogno di<br />

rinnovarsi e di affrontare il cambiamento, la mia<br />

missione è quella di essere un facilitatore del<br />

cambiamento e della creazione di una nuova<br />

organizzazione, più efficiente ed efficace della<br />

precedente. Purtroppo per raggiungere questo risultato<br />

bisogna attraversare un periodo di cambiamento, e<br />

l’allontanarsi da azioni routinarie spaventa le persone,<br />

che hanno la sensazione di perdere il controllo od<br />

anche di veder messa a repentaglio la propria<br />

posizione, e questo crea ansie e paure. Parte del mio<br />

lavoro è prendere queste ansie e trasformarle in<br />

progetti positivi e costruttivi per immaginare scenari<br />

aziendali futuri migliorativi per i dipendenti e per i<br />

dirigenti, cercando di essere io stessa parte del<br />

cambiamento ed influenzarlo nel miglior modo possibile.<br />

Alla fine, per ogni lavoro che ho seguito e seguirò il mio<br />

obiettivo è stato e sarà sempre lo stesso: rendere felici i<br />

dipendenti e permettere loro di lavorare nel miglior<br />

modo possibile per servire i colleghi e l’azienda”.<br />

aboutus<br />

www.dimagazine.it


Come la vedo io<br />

di Valeriana Mariani<br />

È una donna unica, una donna che vi piacerebbe<br />

incontrare ancora. Si rifiuta di rimanere legata alle<br />

convenzioni. Non lascia che le regole della società la<br />

leghino. Si risente con le persone che le dicono<br />

costantemente come vivere la sua vita. Ha il suo<br />

percorso da seguire e fiumi in cui scorrere. Le<br />

emozioni sono le sue linee guida. Pensa e sente fin<br />

troppo. È molto attenta ai bisogni degli altri, ma non<br />

trascura i suoi. Non imita nessuno, ha le sue idee e i<br />

suoi sogni. Ha il suo senso dello stile in ogni aspetto<br />

della vita. Non cerca l’approvazione di altre persone e<br />

non sente il bisogno di piacere a tutti. Lei segue<br />

sempre la sua anima, non importa quel che costa. Non<br />

ha paura di correre rischi e di vivere nell’incertezza. È<br />

coraggiosa anche se a volte potrebbe sembrare<br />

incosciente. È consapevole di chi è e decide di<br />

dipendere dal suo intuito. L’amore per i viaggi è il suo<br />

primoedeternoamore.Vivelavitaalmassimoconle<br />

sue valige sempre pronte per partire. Ama i<br />

cambiamenti, ed è sempre alla ricerca di qualcosa di<br />

nuovo. Le piace la diversità ed è per questo che le<br />

piace incontrare nuove persone e ascoltare le loro<br />

storie. Altrimenti, potrebbe annoiarsi facilmente. La<br />

routine non fa per lei. Il suo “tempo solitario” è molto<br />

importante per lei, gode della sua stessa compagnia.<br />

Quando è sola tra le sue quattro mura, va tutto bene.<br />

La fa sentire a suo agio. Non fa mai affidamento su<br />

altre persone per essere felice; lei crea la sua felicità.<br />

Quando la sentite parlare di arte, avvertite una grande<br />

enfasi, ma è in questo modo che la vive. Potrebbe<br />

anche essere un’artista lei stessa. È un’artista a modo<br />

suo, comunque – dipinge la vita con i suoi stessi<br />

colori. Trova la musica in ogni cosa. Ama le parole, il<br />

ritmo, la danza, tutto ciò che definisce la musica. Tutto<br />

ciò che essenzialmente definisce la vita. Ha un fuoco<br />

nella sua anima zingara. Fa tutto con grande passione<br />

o non fa assolutamente nulla. Costruisce la sua<br />

carriera, le amicizie e le relazioni, basandole sulla<br />

passione. La passione è il suo stile di vita. Dice<br />

sempre quello che pensa. Protegge i suoi ideali e le<br />

sue convinzioni e non ha paura di difenderli. A<br />

prescindere da quello che pensa qualcuno, ha le sue<br />

opinioni e punti di vista forti. Gode della sua libertà. È<br />

uno spirito libero e non ama nulla che la opprima o la<br />

leghi. Irrilevante se si tratta di una relazione o<br />

qualcos’altro, deve avere il suo senso di libertà.<br />

Scappa da tutto ciò che viene imposto o costringe. È<br />

sempre alla ricerca del significato più profondo delle<br />

cose. Ama gli attimi speciali che trascorre con le<br />

persone care. Ama non "a patto che..." ma<br />

incondizionatamente: è sufficiente capire quanto si<br />

ama se stessi per comprendere quanto si è in grado di<br />

amare altri. Non importa cosa fai o come ti comporti.<br />

Se vivi in un posto umile o lussuoso. Lei non giudica, ti<br />

accetta per quello che sei. Il suo amore è indiscutibile<br />

CHI É<br />

UNO<br />

SPIRITO<br />

LIBERO?<br />

ECCONE<br />

UN PROFILO…<br />

e innegabile. Il suo amore è qualcosa su cui puoi fare<br />

affidamento. Tutto questo e tanto altro ancora è Laura<br />

Francesca Aimone.<br />

Dice di sé stessa<br />

“<br />

Quando mi sono laureata in lingue e letterature<br />

straniere nel 2002 sapevo esattamente quali<br />

caratteristiche doveva avere il mio lavoro dei sogni:<br />

permettermi di viaggiare, di stare a contatto con<br />

culture diverse dalla mia e con persone stimolanti,<br />

essere internazionale, avere uno sfondo culturale ed<br />

aspetti organizzativi… non ero solo sicura che un<br />

lavoro così esistesse. Quindi ho deciso di crearmelo!<br />

Dopo alcuni tentativi in villaggi turistici internazionali in<br />

Egitto e nella Repubblica Domenicana e in<br />

un’università americana ad insegnare italiano, sono<br />

approdata all’ambito che non avrei più lasciato: il<br />

LAURA F. : AIMONE<br />

EVENT MANAGER PRESSO FONDAZIONELA BIENNALE DI VENEZIA<br />

cinema. Ho così iniziato a lavorare per Festival<br />

Internazionali di Cinema, sentendomi subito a casa.<br />

Dopo alcune esperienze tra Torino e la Finlandia, sono<br />

approdata alla Biennale di Venezia dove ho fatto parte<br />

dell’Ufficio Eventi per tre anni. Nonostante questa<br />

esperienza sia stata quella più formativa ...<br />

75<br />

www.dimagazine.it


della mia carriera e mi abbia permesso di esplorare<br />

altri ambiti culturali oltre al cinema come l’arte,<br />

l’architettura, la musica, la danza e il teatro, mi ha<br />

anche fatta rendere conto che il lavoro fisso non<br />

faceva per me. Ho quindi deciso di mettermi in<br />

proprio e di fondare la Aim One, Culture, Cinema,<br />

Events. Il legame con la Biennale continua tutt’oggi e<br />

da 14 anni sono la responsabile dell’Ufficio<br />

Delegazioni della Mostra del Cinema, occupandomi,<br />

insieme al mio team, della gestione e dell’accoglienza<br />

di registi e attori durante i momenti ufficiali del<br />

Festival e del protocollo del tappeto rosso. Nel corso<br />

degli anni ho inoltre instaurato collaborazioni simili<br />

con alcune tra le principali istituzioni legate al cinema<br />

a livello mondiale, come la Berlinale, il Festival del<br />

Cinema di Edimburgo, il Doha Film Institute in Qatar,<br />

il Macao Film Festival and Awards in Cina e il Giffoni<br />

Film Festival. Parallelamente ho approfondito la parte<br />

contenutistica dei Festival, proponendo workshop<br />

dedicati e diventando consulente alla<br />

programmazione con particolare interesse per i film<br />

dell’area parlante arabo del Golfo. Tra i progetti<br />

curatoriali più recenti vi è il focus “Endorfine rosa<br />

shocking”, da me ideato e curato, su film che parlano<br />

di donne nello sport. La prima edizione della<br />

rassegna si è tenuta a Treviso ed ha ricevuto il<br />

patrocinio del CONI. Ho ricoperto il ruolo di giurata<br />

per Festival internazionali di Cinema in Italia,<br />

Inghilterra, Slovacchia, Tasmania e, prossimamente,<br />

Armenia. Al contempo proseguo il mio percorso negli<br />

eventi, organizzando occasionalmente mostre di arte<br />

e fotografia e collaborando a livello internazionale con<br />

aziende specializzate nel settore lusso per marchi<br />

come Dolce&Gabbana, Hugo Boss e Gucci. Mi<br />

occupo anche di mantenere i rapporti internazionali<br />

per una realtà molto speciale come quella della<br />

Scuola di Recitazione della Calabria. La sfida<br />

lavorativa più recente è però dietro la macchina da<br />

presa! Dopo anni circondata da registi, mi è venuta<br />

voglia di raccontare una mia storia e, in seguito ad un<br />

corso di sceneggiatura con la Scuola Holden, ho<br />

trovato un produttore e sono pronta a girare la<br />

prossima primavera. Tra il cast due attori d’eccezione,<br />

ma non posso ancora svelare niente, per ora. La mia<br />

è una vita quindi all’insegna delle passioni, dove il<br />

limite tra lavoro e piacere è spesso molto labile.<br />

Trascorro la maggior parte del tempo a viaggiare e<br />

non potrei desiderare altro. Certo non posso mai fare<br />

un abbonamento in palestra, programmare le<br />

rimpatriate con i compagni di liceo perché non so mai<br />

dove sarò e, a volte, avrei tanta voglia di uscire a<br />

cena con un amico che, ahimè, vive dalla parte<br />

opposta del globo. Ma qualsiasi scelta ha un costo e<br />

questo, alla fine, è minimo, almeno per me. Anche la<br />

vita sentimentale è impegnativa, ma sono sicura che<br />

lo sarebbe altrettanto se avessi una professione<br />

sedentaria. Il mio valore X? L’entusiasmo, sempre e<br />

comunque, insieme alla profonda convinzione che<br />

una barca in un porto è al sicuro, ma non è il motivo<br />

per cui è stata costruita.<br />

”<br />

www.dimagazine.it<br />

AIM-ONE<br />

www.aim-one.it


CI SONO DONNE CHE<br />

SOGNANO DI GUIDARE UN<br />

GIORNO UNA FERRARI O UNA<br />

MASERATI. E CI SONO QUELLE<br />

CHE, INVECE, TRA LE NUVOLE<br />

VOLANO PER DAVVERO, ALLA<br />

GUIDA DEGLI AEREI<br />

DELL'AERONAUTICA MILITARE.<br />

NON CI SONO PRECLUSIONI<br />

DI GENERE SE VUOI DIVENTARE<br />

UNA PILOTA TRANNE L'AVERE<br />

UNA VISTA PERFETTA,<br />

UN'ALTEZZA COMPRESA TRA<br />

1,65 E 1,90 METRI E, COSA PER<br />

NULLA SOTTOVALUTABILE, UNA<br />

GRANDE DOSE DI CORAGGIO.<br />

E DI CORAGGIO, LEI, ELENA<br />

CECCOLINI, NE HA<br />

CERTAMENTE DA VENDERE.<br />

Ma chi è Elena Ceccolini?<br />

Conosciamola più da vicino:<br />

“<br />

Sono Elena – ci dice - ho 42 anni e<br />

nonostante nello spirito mi senta ancora<br />

una ragazzina la mia vita è stata molto<br />

intensa, ricca di esperienze, gratificazioni<br />

ma anche di molti sacrifici. Sono mamma di<br />

una meravigliosa bambina di 8 anni e un<br />

maggiore pilota dell’Aeronautica Militare.<br />

Ho iniziato la mia carriera nel 2000 quando<br />

le Forze Armate hanno aperto le loro porte<br />

alle donne. Ho frequentato per cinque anni<br />

l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dove<br />

ho conseguito la Laurea in Scienze<br />

Politiche e in seguito, dopo un anno di<br />

addestramento alle scuole di volo, il<br />

brevetto di Pilota Militare. Mi definirei una<br />

donna curiosa, con molti interessi, che non<br />

si ferma alla superficie delle cose:<br />

raramente lascio che quello che incontro mi<br />

scorra addosso solo perché mi ha<br />

incrociato. Credo molto nell’amicizia vera,<br />

fatta di persone e sentimenti piuttosto che<br />

di like su Facebook. Credo nella solidarietà<br />

fra donne, ma non mi definisco una<br />

femminista a tutti i costi: le differenze tra<br />

uomo e donna ci sono e non parlerei mai di<br />

superiorità dell’uno rispetto all’altra o<br />

viceversa perché preferisco dare valore alla<br />

singola persona indipendentemente dal<br />

genere di appartenenza. Alcune mie colleghe con<br />

cui ho vissuto il percorso in Aeronautica sono<br />

diventate per me come delle sorelle e appena<br />

possiamo, anche se ognuna ha la propria vita<br />

frenetica, cerchiamo di passare del tempo insieme.<br />

Con<br />

la<br />

testa<br />

tra<br />

le<br />

nuvole<br />

Quando non indosso la divisa, vesto i panni della<br />

mamma sempre di corsa, della studentessa<br />

universitaria “attempata” che quando quel vulcano<br />

della figlia si addormenta prepara gli esami per<br />

finire la seconda laurea in Odontoiatria e della<br />

volontaria ospedaliera. Appena posso stacco la<br />

spina e parto per qualche giornata sugli sci o per<br />

qualche posto dove poter fare immersioni (il mare<br />

e il cielo sono le mie due passioni). Il mio punto di<br />

forza? Rimanere la donna che sono e non quella<br />

che gli altri a volte avrebbero voluto che fossi,<br />

essere mamma in un mondo di uomini,<br />

ELENA: CECCOLINI<br />

PILOTA AERONAUTICA MILITARE - ROMA - ITALY<br />

rinunciando a qualche opportunità ma facendolo<br />

con la consapevolezza delle mie scelte e di quello<br />

che volevo.<br />

”<br />

79<br />

www.dimagazine.it


Ci sono persone che ti danno<br />

l’ispirazione per fare sempre<br />

meglio. Ma per fare meglio – ed<br />

essere migliori – è necessario<br />

volerlo. Significa che bisogna<br />

essere motivati e la motivazione<br />

è qualcosa che è molto difficile<br />

trovare e molto facile perdere.<br />

Per avere successo nella vita in<br />

genere e nell’ambito lavorativo<br />

in particolare, non è sufficiente<br />

avere un elevato QI o essere<br />

solo competenti da un punto di<br />

vista professionale. Il manager<br />

ideale è un insieme di<br />

caratteristiche che si ritrovano<br />

in ogni settore. Infatti, di<br />

qualunque cosa ci si occupi, le<br />

capacità devono sempre essere<br />

le stesse. Fattore comune di tutti<br />

i migliori manager è l’impegno<br />

costante e il commitment verso<br />

l’eccellenza. Il successo, infatti,<br />

bisogna coltivarlo per ottenerne<br />

il massimo risultato. E se<br />

parliamo di successo non<br />

possiamo non parlare di Sara<br />

Callegari, madre amorevole e<br />

manager in Engie Italia.<br />

“<br />

Il mio nome è Sara Callegari, 51<br />

anni, ho 2 splendidi figli Alice 19<br />

anni e Luca 16. Ho lavorato sodo<br />

durante tutta la mia vita ma ho<br />

sempre ritenuto che il lavoro per<br />

quanto importantissimo per me –<br />

esordisce Sara - debba integrarsi<br />

nell’ambito di una vita equilibrata.<br />

Ho la fortuna di svolgere un lavoro<br />

che amo e che mi consente di<br />

sentirmi pienamente realizzata:<br />

amo la relazione con le persone,<br />

credo non ci sia niente di più<br />

stimolante e ricco e le persone<br />

sono il mio core business. Sono il<br />

Direttore Risorse Umane,<br />

responsabile anche di Ambiente,<br />

Sicurezza e Servizi Generali, di<br />

Engie Italia, multinazionale<br />

francese leader nel settore della transizione energetica,<br />

oltre 3000 collaboratori in Italia. Mi definisco una persona<br />

piena di energia, entusiasta, appassionata. Lavorare con<br />

passione fa la differenza, consente di raggiungere<br />

traguardi importanti e di farlo con leggerezza e anche<br />

divertimento. Nei diversi ruoli ricoperti ho infatti acquisito<br />

una profonda esperienza in ambito organizzativo, people<br />

empowerment and engagement cosi come capacità di<br />

intessere relazioni industriali proficue. Ho costruito solide<br />

relazioni nell’ambito del mio team e con i miei peers,<br />

L’arte<br />

di<br />

creare<br />

fiducia<br />

sono dotata di ottime doti comunicative, mi piace il<br />

cambiamento, lo vivo sempre come un’opportunità. Mi<br />

vengono riconosciute anche qualità come la velocità di<br />

pensiero e la capacità di pensiero strategico, la tenacia e<br />

la determinazione. Sono riporto diretto del CEO e<br />

membro del Codir aziendale e gestisco le relazioni a<br />

livello Corporate e Business Unit. Sono executive coach<br />

certificato (ICF). Sono anche il Presidente di Energy<br />

ASSISTANCE Italy, la Onlus, che all’interno del Gruppo<br />

ha come scopo quello di fornire il supporto tecnico a<br />

progetti umanitari al fine di portare l’energia in tutto il<br />

www.dimagazine.it<br />

SARA: CALLEGARI<br />

HR - DIRECTOR - ENGIE ITALIA SPA - MILANO - ITALY<br />

mondo a chi non ne ha accesso. Amo lo sport, il runner,<br />

in particolare… ho corso una maratona e questo posso<br />

dire sia l’emblema del mio x-factor: sono tenace e<br />

entusiasta, le difficoltà non mi abbattono, cado ma mi<br />

rialzo sempre!<br />

”<br />

Sara.callegari@engie.com<br />

www.engie.it<br />

81


Antiche credenze nel corso dei secoli si sono<br />

sviluppate a proposito delle candele, alcune<br />

delle quali riguardano l’amore altre la fortuna. È<br />

comunque di buon augurio accendere una<br />

candela bianca all’interno di una nuova<br />

abitazione prima di abitarla e, per assicurarsi la<br />

felicità nel matrimonio, dicono sia propizio<br />

accendere una candela bianca anche il giorno<br />

delle nozze. Quanti insegnamenti sospesi tra<br />

mistero, magia e curiosità circondano la<br />

candela! Usata in tutto il mondo nel corso delle<br />

festività, celebrazioni religiose, durante il<br />

matrimonio, per amore (se si accende una<br />

candela rosa il giorno di S. Valentino si otterrà<br />

il vero amore) o come porta fortuna, la candela<br />

diventa oggi un vero e proprio oggetto cult.<br />

MA ORA CONOSCIAMO ROXANA PIÙ DA<br />

VICINO..<br />

“<br />

Mi chiamo Roxana, la mia passione? Scolpire a<br />

mano candele. Ho cominciato a fare questo 7 anni<br />

fa e mi sono proprio innamorata di queste bellezze<br />

colorate e profumate. Sono un ingegnere chimico e<br />

il mio lavoro è quello di ricercare nuove soluzioni<br />

naturali ed ecologiche in vari settori. Come è<br />

iniziata la storia delle candele scolpite a mano?<br />

Presto detto: sono rimasta letteralmente affascinata<br />

da un documentario in cui si parlava di candele e<br />

della loro simbologia… da quel momento ho capito<br />

che lavorare le candele era ciò che volevo fare. Mi<br />

ci è voluto molto tempo per capire l'intero processo,<br />

per costruire il mio melting pot di cera e per fare un<br />

sacco di esperimenti sulle materie prime. È stato<br />

difficile capire l'intero processo perché non avevo<br />

nessuno da cui imparare o chiedere consigli,<br />

perché nessuno realizzava candele lavorate a<br />

mano nel mio paese: la Romania. E’ da qui che<br />

provengono, in larga parte, le materie prime<br />

necessarie; altre provengono invece dall'Ucraina.<br />

Realizzare candele comporta diversi passaggi,<br />

ognuno diverso ed interessante – precisa – ora ve<br />

lo spiego: si Inizia sciogliendo la cera e preparando<br />

lo stoppino; ognuno di questi due elementi deve<br />

avere determinate caratteristiche: che non abbiano<br />

elementi tossici in primis e che non fumino durante<br />

la combustione. Dopo che la paraffina è stata<br />

portata ad una certa temperatura e lo stoppino è<br />

stato preparato, vengono aggiunti i profumi e gli<br />

eventuali coloranti, nel frattempo vengono preparati<br />

gli stampi all’interno dei quali si versa la paraffina in<br />

attesa si raffreddi e si indurisca. Dopo un’ora si<br />

completa il processo con paraffina e si attende il<br />

tempo necessario a rimuovere il nucleo, che è la<br />

base delle candele scolpite. Nella caldaia intanto,<br />

diverse paraffine colorate si fondono in svariati<br />

contenitori. L'anima rimossa dallo stampo viene<br />

affondata 20-25 volte in paraffina colorata, una alla<br />

volta. Mentre è ancora calda, la candela si<br />

scolpisce con le dita e con l’ausilio di un coltello.<br />

Cera '<br />

una volta<br />

IL FASCINO<br />

DELLE CANDELE<br />

Questo stadio è molto importante e deve durare<br />

per un massimo di 15 minuti, perché poi la cera si<br />

raffredda e diventa un chunk, impossibile da<br />

intagliare. Completata l’opera di intaglio, che è la<br />

fase più creativa dell’intero processo, si aggiunge<br />

uno strato lucido per mantenere i colori vivi, si<br />

lascia ad asciugare per 24 ore ed è fatta! Amo<br />

molto l’idea che ognuna di queste mie creazioni<br />

farà felice almeno una persona quando la vede,<br />

quando la possiede. Adesso, dopo 7 anni di pratica<br />

ed apprendimento di innumerevoli tecniche, riesco<br />

a realizzare candele pazzesche per bellezza ed<br />

originalità ma anche per grandezza e modelli: ci<br />

sono candele di 11 cm, di 20 cm, di 33 cm, di 60<br />

cm, di 80 cm ed addirittura candele di 100 cm. Le<br />

più richieste sono quelle di 60 cm, inclusi, in quanto<br />

utilizzate per servizi religiosi, per matrimoni e<br />

battesimi. Tutte le mie candele sono profumate con<br />

essenze naturali essendo io, fortemente votata<br />

all’ecologia. Cerco sempre di soddisfare i desideri<br />

dei miei clienti trovando soluzioni originali che<br />

appaghino le loro richieste anche<br />

personalizzandole con i nomi degli sposi in cera<br />

colorata qualora fossero utilizzate per abbellire il<br />

contest di un matrimonio. Le mie candele bruciano<br />

come le lanterne: le pareti rimangono intere e la<br />

luce è visibile solo all'interno… sono davvero<br />

bellissime, e non lo dico solo io – sorride – … non<br />

mi resta a questo punto che congedarmi da voi<br />

augurando buona luce a tutte le vostre lettrici e<br />

lettori e porgendovi il mio più sincero e cordiale<br />

saluto.<br />

”<br />

Roxana Laura Gordan<br />

Telefono: +40.731.779.228<br />

www.dimagazine.it<br />

ROXANA L. : GORDAN<br />

IMPRENDITRICE - INGEGNERE CHIMICO -BUCAREST - ROMANIA<br />

83


www.enviro-naturals.com<br />

ENVIRO NATURALS AGRO SRL - Strada Preciziei 12A - Bucarest 62203 - Romania - T. +40 213 711/475 +40 726 522 732 - E-mail: info@enviro-naturals.com<br />

www.dimagazine.it


www.dimagazine.it<br />

PH:<br />

OVIDIU HUIBAN<br />

MODEL: ALITIA BANICA


Fashion<br />

House<br />

Icon<br />

UNA <strong>DONNA</strong> D’ACCIAIO MA DELICATA<br />

COME ALI DI FARFALLA. È STATA INSIGNITA<br />

CON IL PRESTIGIOSO AWARD<br />

INTERNAZIONALE <strong>DONNA</strong> <strong>IMPRESA</strong><br />

<strong>MAGAZINE</strong>, DALL’AWARD KASTA MORRELY<br />

-CREATIVE INUSTRIES AWARDS ED È STATA<br />

PROTAGONISTA AL FESTIVAL DI SANREMO<br />

CON LE SUE STUPENDE CREAZIONI<br />

SARTORIALI. SOLO QUESTI, TRA I TANTI<br />

RICONOSCIMENTI ALLA CARRIERA<br />

DENOTANO LA GRANDEZZA DI QUESTA<br />

<strong>DONNA</strong>. DI CHI STIAMO PARLANDO?<br />

DELLA FASHION DESIGNER ADRIANA<br />

AGOSTINI OVVIAMENTE.<br />

La sofisticata semplicità dei<br />

suoi abiti rende la donna unica<br />

ed inconfondibile.<br />

Website: www.adrianaagostini.com<br />

E-mail: fashionadriana@yahoo.it<br />

Phone: | +39 3276822634 +40727218169<br />

Address: Via Palestro - Milano<br />

www.dimagazine.it<br />

ADRIANA: AGOSTINI<br />

FASHION DESIGNER - ROMANIA<br />

Manuela Rolea manuelarolea@yahoo.com<br />

89


Che donna!<br />

Nella foto: Manuela Saloum (Rolea), professione giornalista e presentatrice televisiva per News Television (Digi24)… “ Il giornalismo<br />

- ci dice - che è stato per tanto tempo maschile e maschilista, nei numeri ma anche nelle modalità, si tinge finalmente di rosa. Nel mondo<br />

ci sono sempre più donne in questo settore e certe tematiche che propongono le donne non sono più considerate “roba da donne” ma<br />

una notizia al pari delle altre. Amo il mio lavoro e mi piace portare le informazioni della gente, ma anche un sorriso, se è necessario”.<br />

MANUELA: SALOUM<br />

GIORNALISTA TELEVISIVA DIGI24 - ROMANIA<br />

Manuela Rolea manuelarolea@yahoo.com<br />

www.dimagazine.it 91


100% TALENT<br />

CHI E' SANDRA PASERIO<br />

( nella foto al centro con i suoi collaboratori) )<br />

“<br />

Sono sempre stata uno spirito libero, illuminata dal desiderio di realizzare nuovi progetti. È per<br />

questo che, dopo aver conseguito il titolo di consulente del lavoro, aprii il mio studio a soli 23 anni. La<br />

fortuna è stata di avere al mio fianco un uomo che ha sostenuto la passione per il mio lavoro, senza<br />

farmi rinunciare al ruolo di mamma di due figli meravigliosi che sono sempre stati al centro della mia<br />

vita: Federica, la primogenita e Roberto. Ho sempre ritenuto che la qualità del tempo che si dedica alle<br />

persone che si amano sia più importante della quantità, i miei figli sono consapevoli che ci sono e ci<br />

sarò sempre. Nel 2007, insieme ad altri colleghi, costituii G11 srl, un network di professionisti con<br />

l’intento di condividere il proprio sapere e nuovi progetti. La certificazione di qualità ISO 9001 è stato il<br />

coronamento di questo percorso di eccellenza che ha visto il prosieguo con un investimento tecnologico<br />

mirato, volto a creare uno studio innovativo e fuori dagli schemi. Il progetto è stato premiato dalla<br />

School of Management dell’Osservatorio ICT & Professionisti del Politecnico di Milano con il<br />

riconoscimento del Premio “Professionista Digitale 2014”. Negli ultimi anni, con i figli ormai grandi, ho<br />

potuto dedicarmi alla crescita personale e allo sviluppo di nuove soft skills. Ho ottenuto il diploma di<br />

Business Coach Professionista presso la Karakter Coaching School e ho conseguito il secondo livello di<br />

specializzazione internazionale in PNL (Master Practitioner) certificato dalla “Society of NLP” di Richard<br />

Bandler e John Grinder. Subito dopo ho frequentato la scuola di Specializzazione Manageriale in<br />

Comunicazione, Problem Solving & Coaching Strategico presso Nardone Group e ho ottenuto la<br />

certificazione ETAC (Evaluating Truthfulness and credibility) di Paul Ekman International. Dopo aver<br />

studiato le micro espressioni facciali, il mio interesse è andato all’intelligenza emotiva. Sono diventata<br />

Sei Assessor certificato e ho costituito la Paserio & Partners. Grazie al nuovo studio associato, ho<br />

traghettato lo Studio Paserio verso la consulenza per la gestione strategica delle Risorse Umane. Una<br />

figura professionale innovativa per supportare le nuove aziende 4.0”<br />

”<br />

www.dimagazine.it<br />

SANDRA: PASERIO<br />

SOCIO FONDATORE PASERIO & PARTNERS<br />

93


A TU PER TU CON<br />

Alberto Sala<br />

Amministratore Delegato di<br />

Acme e Responsabile Business<br />

AWP del Gruppo Sisal<br />

Così<br />

per gioco<br />

di Valeriana Mariani<br />

L’identikit dell’uomo ideale: sensibile (non si discute), romantico (inutile dirlo), divertente (ovvio, altrimenti<br />

che gusto c’è?), intelligente (vogliamo proprio tutto), bello? no, grazie (ma siamo certe di essere<br />

sincere?), eclettico (quanto basta), un po’ leader (ma che non ci metta troppo in ombra), un po’ accudente<br />

(ci piace che qualcuno si prenda cura di noi senza esagerare). È ufficiale: noi donne pretendiamo davvero<br />

molto… insomma abbiamo troppe pretese. Sarà che stiamo diventando con loro ancora più esigenti di<br />

quel che siamo con noi stesse? Sarà che non siamo mai felici, noi donne, perché abbiamo aspettative<br />

poco realistiche? Ma esistono gli uomini che cerchiamo? Lui è perfetto, sembra avere proprio tutto ed è<br />

per questo che è già sentimentalmente impegnato. Comunque sia, conosciamolo più da vicino:<br />

Chi è Alberto Sala? Si descriva in 3 parole<br />

Impulsivo, coraggioso, leale!<br />

www.dimagazine.it 95


Quali sono i suoi punti di forza?<br />

L’incosciente convinzione di poter fare qualsiasi<br />

cosa, la “feroce” determinazione nel perseguire<br />

qualsiasi obiettivo.<br />

Qual è stato il percorso che l’ha portata in Sisal?<br />

Un amico che non vedevo da anni mi ha proposto di<br />

collaborare nelle società di famiglia in un mercato a<br />

me totalmente sconosciuto. Mi sono sembrate da<br />

subito un’opportunità ed una sfida estremamente<br />

interessanti ed ho accettato. Alcuni anni più tardi<br />

decise di cedere il grosso delle proprie aziende a<br />

Sisal ed eccomi qui.<br />

Può descriverci la sua giornata tipo?<br />

Sveglia alle 6,15, giornata in Sisal a Milano se non<br />

impegnato in altre trasferte e, con i miei collaboratori,<br />

ci occupiamo della gestiamo della Business Unit oltre<br />

che delle aziende che amministro, la sera rientro<br />

intorno alle 19.<br />

Formazione ed esperienza sul campo: quanto<br />

incidono sulla forza di un buon Manager? Quale,<br />

in particolare, ha maggior rilievo?<br />

La formazione ti fornisce tantissime nozioni ed<br />

informazioni, l’esperienza sul campo diventa<br />

fondamentale per mettere in pratica tutte le<br />

conoscenze acquisite e per trovare continui spunti di<br />

miglioramento. Entrambe però, da sole, non faranno<br />

mai di un manager un buon manager se a guidarlo<br />

non ci sarà la Passione per ciò che fa. Se non sarà<br />

innamorato del proprio lavoro non otterrà mai grandi<br />

risultati.<br />

Durante il suo percorso professionale, quali sono<br />

state le esperienze che le sono servite<br />

maggiormente (anche negative)?<br />

Ogni esperienza ti arricchisce di qualcosa a volte<br />

senza nemmeno che tu te ne accorga, ma poi in<br />

determinate situazioni ti accorgi che stai agendo<br />

mettendo in pratica spunti diversi maturati in<br />

esperienze diverse. Se devo citarne alcune in<br />

particolare, direi sicuramente quella sportiva dove<br />

impari cosa significano regole, disciplina, sacrificio, la<br />

gioia della vittoria e la delusione della sconfitta ed in<br />

particolare ad avere il pieno controllo delle tue<br />

emozioni, perché non averlo significa commettere<br />

parecchi errori; il percorso nella Polizia di Stato nel<br />

quale ho provato la grandezza e la bellezza della<br />

generosità e dell’essere utile agli altri da un lato,<br />

mentre dall’altro ho vissuto miseria, violenza e<br />

l’emarginazione, cose che tutti bene o male<br />

conosciamo ma ben pochi sanno esattamente cosa<br />

significhino realmente. Infine l’esperienza biennale in<br />

un’azienda di multilevel marketing, non tanto per<br />

l’attività in sé ma per il grande valore ed importanza<br />

che dava alla formazione della persona, corsi<br />

bellissimi che mia hanno fatto sviluppare e rafforzare<br />

le competenze più importanti che ci siano al mondo,<br />

quelle che ognuno di noi ha dentro di se.<br />

Il leader dalla forte intelligenza emotiva ottiene<br />

sempre i migliori risultati o in certi casi è<br />

preferibile una leadership più “tradizionale”?<br />

Nella foto: Alberto Sala<br />

Credo che la leadership tradizionale sia come una<br />

buona base che tutti dovrebbero comunque avere e<br />

conoscere. La leadership tradizionale ti permette di<br />

essere pragmatico e di dare stabilità alla tua<br />

“struttura” da tutti i punti di vista. Detto questo in un<br />

mondo in continuo fermento in cui tutto si muove e<br />

cambia rapidamente, serve una grandissima<br />

intelligenza emotiva. Chi ne è privo è spacciato o, lo<br />

sarà presto.<br />

C’è il risvolto della medaglia nelle tecnologie?<br />

società sempre più dipendenti e sempre più deboli,<br />

ecco perSi e credo sia già evidente. Le tecnologie<br />

sono una parte fondamentale del progresso<br />

dell’umanità, ci aiutano vivere meglio, fare meno<br />

fatica, svolgere compiti ed attività molto più<br />

velocemente. Quindi sono favorevole alle tecnologie,<br />

certamente sì. Il risvolto della medaglia sta nell’uso<br />

che ne facciamo. Spesso purtroppo diventano un<br />

surrogato, un sostituto della nostra intelligenza e del<br />

nostro pensiero, a tal punto che quando dobbiamo<br />

fare qualcosa di nuovo il nostro primo pensiero non è<br />

come farlo ma capire se c’è una tecnologia<br />

UI<br />

Ah, gli uomini!<br />

www.dimagazine.it<br />

disponibile che lo possa fare per me. Questo crea<br />

ché alla prima difficoltà vanno subito in crisi.<br />

Che consigli darebbe ai giovani che si affacciano<br />

al mondo del lavoro, che competenze secondo lei<br />

sono necessarie per essere all’altezza delle<br />

nuove sfide?<br />

Credere fortemente in se stessi, convincersi che<br />

qualsiasi cosa accadrà dipenderà essenzialmente da<br />

loro e dalle scelte che faremo nel corso della loro vita<br />

e dall’impegno e dai sacrifici che saranno disposti a<br />

fare per ottenere ciò che vogliono. Chi pensa di


essere stato sfortunato … ha già vinto, non ce la farà MAI!<br />

Come valuta il successo?<br />

Le rispondo in base a cosa reputo io il successo. Il vero successo è<br />

quando sei sereno e felice, chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu faccia in<br />

qualsiasi posto del mondo.<br />

Cosa fa nel tempo libero?<br />

Mi piace viaggiare conoscere posti nuovi, culture diverse, fare attività<br />

sportiva in particolare Moto e Sci, condividendo il tutto con i miei figli e<br />

la mia compagna.<br />

“Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l'anima”, ci<br />

spiega questo concetto da appassionato motociclista?<br />

Grande verità, quattro ruote ti spostano fisicamente da un posto<br />

all’altro, due ruote ti regalano gioia e libertà, permettendo alla mente e<br />

all’anima di andare in qualsiasi posto.<br />

Nella guida della motocicletta, come nella vita, si incontrano<br />

soggetti e situazioni particolari e servono perizia e competenze.<br />

Ci vuole inoltre coraggio e anche capacità di improvvisazione,<br />

perché non tutto è programmabile o va come noi vorremmo. Le è<br />

mai capitata una situazione di pericolo, o che comunque abbia<br />

richiesto grande coraggio, in sella alla sua moto?<br />

Beh quando gareggiavo era cosi praticamente sempre... Durante lo<br />

svago mi è capitato in un paio di occasioni e l’esperienza agonistica mi<br />

è stata di grande aiuto per gestire l’imprevisto con freddezza ed abilità,<br />

entrambe fondamentali in situazioni simili.<br />

Il primo appuntamento: andare a casa sua con un mazzo di fiori,<br />

o bussare alla sua porta con un casco sotto il braccio e l’invito a<br />

fare un bel giro?<br />

Le mando un mazzo di fiori e un biglietto con scritto “ti porto in giro con<br />

me” ed affacciandosi alla finestra mi vede sulla mia moto sorridente<br />

con 2 caschi.<br />

Qual è stato l’ultimo viaggio che ha fatto?<br />

Se intendiamo fuori dall’Italia, San Pietroburgo per lavoro ed<br />

Amsterdam con la mia fidanzata ed i nostri figli.<br />

Ha mai preso una tenda e partito all’avventura?<br />

Dai 14 ai 29 gareggiando un po' ovunque era un’avventura continua,<br />

auto, furgoni, camper, tende..., qualche volta mi è capitato anche con<br />

amici per divertimento. Oggi preferisco viaggiare un po' più “comodo”<br />

se possibile, ma qualche “zingarata” con i miei figli farà sicuramente<br />

parte delle nostre prossime trasferte.<br />

Quali ritiene siano i suoi più grandi successi?<br />

Uno in particolare, l’essere sempre riuscito in ogni fase della mia vita a<br />

fare quello che volevo e che mi rendeva felice, reinventandomi ogni<br />

volta.<br />

Pensa sia meglio “perfetto in ritardo” o “buono in tempo”?<br />

Credo sia meglio quello che funziona quando serve.<br />

Se qualcuno scrivesse una biografia su di lei, quale sarebbe il<br />

titolo?<br />

Acqua! Parlerebbe della necessità per ognuno di cercare nel tempo di<br />

avere una vita, limpida, grande, pura, fresca, impetuosa, generosa, in<br />

grado di superare qualsiasi ostacolo, come un’importante sorgente<br />

d’acqua. Un’autobiografia non so, ma forse potrebbe essere già ora un<br />

libro che finirà di essere scritto e verrà pubblicato…chissà<br />

Il suo motto?<br />

A tutto Gassssss!!! Era scontato…<br />

Si sveglia e trova 1000 email da leggere, ma ha il tempo di<br />

leggerne solo 100. Cosa fa?<br />

Le sfoglio tutte velocemente concentrandomi sulle 10 che reputo<br />

Nella foto: Alberto Sala con i figli<br />

www.dimagazine.it


ealmente importanti. Poi se accadesse realmente mi<br />

metterei un appunto in agenda “Rivedere<br />

completamente modalità e tempi di comunicazione in<br />

azienda”!!!<br />

Lei ha una compagna, Alberto? Le faccio questa<br />

domanda perché sono certa di soddisfare la<br />

curiosità di tutte le nostre lettrici che guardandola<br />

in foto si chiederanno se è single piuttosto che<br />

impegnato sentimentalmente…<br />

Lei è veramente molto gentile, ma dubito seriamente<br />

desterò tutta questa curiosità... comunque si sono<br />

fidanzato da anni con Lucia una Donna meravigliosa,<br />

una madre fantastica ed una bravissima designer.<br />

Le donne in ambito professionale: quale, il loro<br />

contributo all’economia del Paese? E quale, nello<br />

specifico, in relazione alle sue personali<br />

esperienze professionali?<br />

Le donne sono sicuramente una delle risorse più<br />

preziose che un paese possegga, il loro contributo<br />

all’economia è essenziale in tutti i modi e le forme con<br />

cui viene dato, ovvero sia che lavorino, sia che si<br />

occupino del futuro delle generazioni, sia che facciano<br />

entrambe le cose. Dei miei collaboratori diretti tre su<br />

otto sono donne e sono tre leonesse. Personalmente<br />

non faccio distinzione tra uomo o donna ciò che mi<br />

interessa è che ci sia la persona giusta al posto giusto<br />

a prescindere dal genere. Se ogni volta che cerco un<br />

collaboratore, il miglior candidato è una donna, a<br />

tendere potrei avere collaboratori diretti tutti femminili,<br />

come pure il contrario.<br />

Lei è un sostenitore delle pari opportunità?<br />

Io sono un fervente sostenitore delle Opportunità e di<br />

chi ha le qualità per poterle cogliere. Parlare di “pari”<br />

opportunità ritengo sia di per se una discriminazione. Il<br />

primo e fondamentale passo per eliminare la<br />

discriminazione di genere è evitare di parlarne come<br />

se si dovesse proteggere una categoria, le donne<br />

SONO come gli uomini. Quello che deve cambiare<br />

realmente è l’atteggiamento di una parte del genere<br />

maschile, uomini evidentemente molto deboli.<br />

Credo che un’esperienza di lavoro presso il vostro<br />

Gruppo equivarrebbe all’intraprendere un percorso<br />

professionale davvero molto stimolante…<br />

accetterebbe una mia candidatura, Alberto?<br />

Ha perfettamente ragione, è un’azienda molto<br />

interessante e stimolante<br />

sotto molti punti di vista.<br />

Ogni persona capace<br />

spinta da passione e con<br />

voglia di fare va sempre<br />

valutata…aspetto il suo<br />

curriculum allora.<br />

La sua prossima sfida?<br />

Ho un sogno ed una<br />

grande ambizione<br />

personale, che mi<br />

permetterebbero di<br />

“fondere” passione per le<br />

due ruote ed esperienze<br />

lavorative, una specie di<br />

mix esplosivo in grado di<br />

produrre risultati<br />

straordinari. Diventare<br />

l’amministratore<br />

delegato di una nota<br />

storica ed importante<br />

casa motociclistica<br />

Italiana, Lombarda,<br />

situata sul Lago di<br />

Como, di cui non posso<br />

fare il nome. Obiettivo<br />

renderla definitivamente<br />

un’icona ed un punto di<br />

riferimento per i motociclisti di tutto il mondo.<br />

La domanda che non le ho fatto e che avrebbe<br />

voluto le facessi? Alla Marzullo, si faccia una<br />

domanda e si dia una risposta? E’ orgoglioso<br />

dell’Italia e di essere Italiano?<br />

Nulla mi rende più orgoglioso di essere un Italiano e<br />

amo la mia Patria. Quando sento un Italiano dire il<br />

contrario, che si vergogna e vorrebbe andare a vivere<br />

all’estero, provo una grande vergogna per loro per tre<br />

motivi, di fatto si sta vergognando di se stesso ma<br />

pensa che la colpa sia degli altri ed infine invece di fare<br />

qualcosa per migliorare la situazione…scappa!<br />

Mi congedo da lei ringraziandola per la<br />

disponibilità e facendole i miei più sinceri<br />

complimenti per la simpatia, la vivace<br />

intelligenza e la grazia con cui si è reso<br />

immediatamente disponibile ad essere sulla<br />

nostra rubrica “Lui”.<br />

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“L’Egitto?<br />

Un Paese che si tinge di rosa<br />

Le donne egiziane lavorano, sono medici,<br />

insegnanti, attiviste, giornaliste, politiche,<br />

madri e compagne. A dircelo è<br />

NAYEL BARAKAT<br />

”<br />

interview<br />

Un uomo di grande talento: un curriculum straordinario ed un bagaglio di competenze, maturate in<br />

ambito internazionale per il Governo del suo Paese, che mette a disposizione per un ambizioso<br />

progetto di cooperazione volto alla crescita dell’Egitto ma anche orientato alla ripresa della nostra<br />

economia nazionale. Nota che mi riempie di gioia è l’apprendere da Nayel che l’Egitto sta<br />

compiendo un percorso virtuoso di riflessione e sperimentazione sul tema della leadership<br />

femminile in ambito lavorativo, con l'obiettivo di facilitare l'accesso, la permanenza e il<br />

consolidamento della presenza femminile nel mondo dell'imprenditoria. Questo confronto<br />

dialettico con Nayel è la prima delle parentesi dedicate alla comprensione della cultura egiziana ed<br />

alla conoscenza delle infinite possibilità offerte da questo paese in pieno sviluppo che è al centro<br />

dell’interesse della politica estera italiana. Tra immigrazione e nuove opportunità per la produzione<br />

petrolifera, la partnership con il paese nordafricano è da considerarsi strategica dal punto di vista<br />

geopolitico ed economico: in primis vi è l’interesse di rafforzare in maniera graduale il rapporto di<br />

collaborazione bilaterale in settori strategici e il ritorno di investimenti italiani, prospettive che<br />

garantirebbero prosperità e lavoro in Egitto e Italia. Tutto questo all’insegna della sicurezza, così<br />

come ripetutamente espresso da Nayel e come garantito dal Governo egiziano che egli<br />

rappresenta. E' sulla base di queste premesse, oltre che dalla stima e simpatia che provo per Nayel<br />

Barakat e per il popolo egiziano che l'Associazione Donna Impresa attraverso la mia persona, in<br />

qualità di Presidente, si fa portavoce ufficiale dei propositi fin qui espressi aprendo una attiva e<br />

proficua collaborazione con il governo dell'Egitto, e di Nayel quale interlocutore privilegiato,<br />

affinché le nostre aziende italiane abbiano a che sfruttare la possibilità di ampliare i propri orizzonti<br />

commerciali in Egitto. Tutte le imprenditrici ed imprenditori interessati a fare business in Egitto<br />

possono contattarmi sulla mia email personale: mariani@donnaimpresa.com.<br />

Valeriana Mariani<br />

Finalmente Nayel si apre la strada al<br />

riconoscimento di diritti civili ed umani anche<br />

per le donne: un ruolo maggiore nell’istruzione,<br />

nell’informazione, nella politica e nella vita<br />

pubblica ma anche la richiesta di leggi più<br />

garantiste per il ruolo della donna, all’interno<br />

della famiglia ma anche per quanto concerne il<br />

trattamento sul lavoro. Il tasso di partecipazione<br />

femminile all’economica del paese è ancora<br />

basso ma comunque in crescita rispetto a<br />

qualche anno fa, tanto che alcune imprenditrici<br />

egiziane sono saltate alla cronaca per il<br />

successo delle loro attività professionali. Quali<br />

sono le strategie del governo affinché si rafforzi<br />

l’autonomia delle donne e si potenzi<br />

l’occupazione femminile?<br />

Innanzi tutto vorrei ringraziarla Dott.ssa Mariani per<br />

questa intervista, che sarà una buona opportunità<br />

per noi, come egiziani, per informarvi su quali e<br />

quante opportunità di business ci sono nel nostro www.dimagazine.it 103


paese per le vostre aziende italiane. In secondo<br />

luogo per affrontare la tematica delle pari<br />

opportunità: in tal senso, il governo egiziano, ha<br />

fatto tanto per supportare le donne egiziane nel loro<br />

percorso di emancipazione. Pensi che il 2017 è<br />

stato l'anno della Donna Egiziana; Nell’ultima<br />

struttura governativa ci sono 6 donne ministri e<br />

questo già di per sé è indicativo circa il percorso che<br />

il nostro paese sta compiendo a favore e tutela dei<br />

diritti delle donne oltre che mettere in atto possibili<br />

sinergie per la creazione di iniziative che valorizzino<br />

l’imprenditorialità femminile, o comunque<br />

l’occupazione femminile.<br />

Movimenti, partiti politici, organizzazioni. In<br />

Egitto i cittadini stanno prendendo una<br />

posizione unitaria contro la violenza sulle<br />

donne. Questo è un risultato molto importante.<br />

Oggi la donna egiziana ha un importante ruolo in<br />

svariati campi: nel parlamento sono presenti quasi<br />

20 donne senatori… e c’è un council governativo<br />

per difendere per i diritti delle donne egiziane. Le<br />

donne egiziane hanno acquisito maggiore<br />

consapevolezza dei loro diritti.<br />

L’Egitto è al lavoro per realizzare la sua “vision<br />

2030”, la strategia di sviluppo sostenibile che il<br />

Paese ha lanciato nel marzo del 2015 e che sta<br />

portando avanti riforma dopo riforma. Tre gli<br />

obiettivi principali: sviluppo economico,<br />

competitività del mercato e capitale umano. Per<br />

quanto riguarda il capitale umano, le direttrici di<br />

sviluppo sono la formazione e la salute; in<br />

particolare, per la formazione, l’obiettivo<br />

principale è quello di fare dell’Egitto uno dei<br />

primi 30 Paesi per la qualità dell’istruzione di<br />

base, portando a zero il tasso di analfabetismo e<br />

almeno all’80 per cento il rapporto di iscrizione<br />

alla scuola materna. Per l’istruzione superiore<br />

l’obiettivo è ambizioso: inserire 10 università<br />

egiziane nella lista delle 500 migliori università<br />

del mondo. Anche il settore energetico, infine, è<br />

centrale per lo sviluppo di un Paese che basa la<br />

sua economia su manifattura, agricoltura e<br />

costruzioni. Quali, le grandi sfide in questa<br />

nuova fase della storia dell’Egitto?<br />

In riferimento alla sua domanda, vorrei precisare<br />

che la vision 2030 del governo egiziano si<br />

concentra nello sviluppo sostenibile, nella seguente<br />

gerarchia: agricoltura; istruzione; salute<br />

infrastrutture; industria; energia; turismo che è una<br />

grande risorsa per l’economia locale perché l’Egitto<br />

dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più<br />

importanti al mondo ed ha anche grandi risorse<br />

ambientali, come la barriera corallina del Mar<br />

Rosso. Il settore turistico si sta espandendo<br />

rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti<br />

stranieri all’anno.<br />

La cultura e l’educazione sono da considerare i<br />

due grandi pilastri della storia dell’Egitto.<br />

L’Università dell’Azhar fu la prima al mondo con<br />

il nome di “università” e risale all’anno 972.<br />

Qual è oggi il rapporto fra cultura ed educazione<br />

nei vari contesti della società egiziana?<br />

La cultura e l'educazione sono da ritenersi la priorità<br />

del nostro governo; nella società egiziana. Un<br />

binomio molto forte. La cultura egiziana come saprà<br />

è uno dei pilastri della nostra cultura e della nostra<br />

economia. Famosa la produzione di arte in senso<br />

ampio: quadri, archeologia, cinema, teatro, opera.<br />

Il presidente Al Sisi ha lanciato un’iniziativa mai<br />

tenuta precedentemente in Egitto e nel Medio<br />

Oriente e cioè quella di organizzare forum, ai<br />

quali anche il Presidente partecipa, per<br />

ascoltare i bisogni e le esigenze dei giovani.<br />

Quali saranno i temi prioritari che saranno<br />

trattati a favore delle nuove generazioni?<br />

Questo è un argomento importantissimo. il nostro<br />

Presidente ha fatto innumerevoli conferenze per<br />

giovani egiziani, per discutere su tante<br />

problematiche che sono al centro dell’interesse<br />

della nostra agenda politica come la migrazione<br />

degli egiziani in Europa, sviluppare la personalità<br />

egiziana, piuttosto che su come dare impulso ai<br />

talenti dei giovani e creare per loro nuove<br />

opportunità.<br />

Circa la salvaguardia dell’ambiente e della lotta<br />

all’inquinamento, che è vitale per la<br />

sopravvivenza del pianeta, qual è la politica del<br />

governo egiziano?<br />

L’Egitto è un membro attivo in tutte le iniziative per<br />

la salvaguardia e la sopravvivenza del pianeta<br />

incluse UN agenda 2030 e COP 21 e sul piano<br />

nazionale il governo ha nominato un Consiglio<br />

nazionale per coordinare e guidare l’adattamento<br />

dei cambiamenti climatici attuando strategie per la<br />

lotta all’inquinamento e per implementare la<br />

strategia nazionale dello sviluppo sostenibile 2030.<br />

Il governo ha ampliato le fonti rinnovabili solari ed<br />

eoliche a 4300 megawatt e tutti i nuovi progetti di<br />

infrastrutture e trasporti rispettano le norme per la<br />

lotta all’inquinamento.<br />

E’ vero che l’Egitto è classificato al primo posto<br />

a livello mondiale nella produzione di<br />

allevamenti ittici ed ha istituito il più grande<br />

allevamento di pesci in Medio Oriente?<br />

Si, l'Egitto è leader nel medio oriente per<br />

produzione di pesce di diverse specie, esportiamo<br />

pesce verso tutti i paesi il mondo (Europa, Africa,<br />

Inghilterra solo per citarne alcuni). Il governo<br />

www.dimagazine.it<br />

Nayel Barakat<br />

Consulente per il Ministero dell’Industria<br />

e Agicoltura egiziana; si occupa della<br />

cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere)


egiziano ha sviluppato nuovi progetti per la<br />

produzione di pesce (Giardino di pesce)<br />

Lei, Nayel, mi parlava di grandi<br />

opportunità di business per le imprese<br />

italiane in Egitto. Ci spiega quali sono i<br />

privilegi, ed i doveri, per i nostri<br />

imprenditori ed imprenditrici che<br />

intendessero delocalizzare la propria<br />

attività professionale nel suo Paese?<br />

Le opportunità per le Imprese Italiane di<br />

operare in Egitto sono molto grandi<br />

soprattutto in questi settori: elettrodomestici,<br />

arredamenti, ceramiche e cosmetici. Il mio<br />

compito è anche quello di aiutare le Imprese<br />

Italiane, soprattutto quelle che lavorano nei<br />

settori che le ho evidenziato, ad entrare nel<br />

mercato egiziano. E dunque io rappresento<br />

una sorta di ponte, un collegamento tra i due<br />

paesi… come supportare praticamente le<br />

imprese che volessero compiere questo<br />

percorso? Che volessero iniziare a fare<br />

business in Egitto? E’ importantissimo seguire<br />

le aziende in queste procedure:<br />

1. Aiutare le Imprese italiane per fare<br />

accordi commerciale con aziende egiziane<br />

nello stesso settore (Partner, distributori,<br />

agenti)<br />

2. Aiutare le Imprese italiane per<br />

registrarsi nella autorità egiziana (Ministero<br />

Della industria egiziana) come esportare in<br />

Egitto ed ottenere alla fine il numero della<br />

registrazione3<br />

3. Ispezione pre-imbarco in Italia per ogni<br />

spedizione verso l'Egitto<br />

Nella foto: Nayel Barakat<br />

CHI È NAYEL BARAKAT?<br />

E’ consulente per il Ministero dell’Industria<br />

egiziana; si occupa della cooperazione con<br />

l'ambasciata italiana in Egitto e Master- Med<br />

dalla università per stranieri di Perugia; è<br />

consulente internazionale per i progetti italiani<br />

in Egitto ( nei diversi settori produttivi); è<br />

consulente e focal point per ( Isiamed) in<br />

Egitto; è consulente per il Ministero<br />

dell’Agricoltura egiziana; si occupa della<br />

cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere);<br />

organizza missioni per CEC ( Chemical and<br />

Fertilizers Export Council) presso il Ministero<br />

dell’Industria egiziana per 15 fabbriche<br />

egiziane a Milano in collaborazione con l’ufficio<br />

commerciale egiziano in Milano; è nel marketing<br />

team della facoltà di agricoltura egiziana (nel<br />

progetto di sviluppo rurale nella città di Minia)<br />

presso il Ministero dell’Agricoltura egiziano<br />

fondato dall’UE;<br />

Esperienze professionali maturate negli anni:<br />

IN ITALIA Ha lavorato per Simest ( Roma-italia)<br />

Dipartmento Sviluppo ed Advisory (progetti con<br />

l' Egitto). IN EGITTO è stato Direttore del<br />

marketing Quality Standard (azienda<br />

dell’esportazione); marketeer nel settore del<br />

business consulenza CAME ( Center of<br />

Accounting and Management Expertise); Direttore<br />

del marketing nel settore edile per la costruzione<br />

di piscine per Egyptian German Company<br />

( Egesco)<br />

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Sarà costruita sul modello degli Emirati Arabi la nuova capitale economica dell’Egitto che sta sorgendo<br />

a qualche chilometro da Il Cairo. La società che si sta occupando della realizzazione di strade,<br />

quartieri e di edifici avveniristici, la Skidmore, Owings & Merrill LLP, è la stessa che ha costruito il Burj<br />

Khalifa di <strong>Dubai</strong>, il grattacielo più alto del mondo. Questa città, completamente diversa dal Cairo, non<br />

ha ancora un nome ufficiale (per il momento la chiamano "NAC" o The Capital Cairo), ma si sa con<br />

all’archeologia e ai fondali marini. Un Egitto soprattutto che invogli l’arrivo di nuovi investitori che<br />

facciano ripartire il Paese. Un Egitto con palazzi di cristallo, dalle forme più bizzarre, con grattacieli e<br />

aree verdi, che sia anche una nuova attrazione turistica per tutti coloro che viaggiano ispirati da<br />

architettura e desgin. La nuova città, ad Est del Cairo, tra il Nilo e il Canale di Suez, avrà un’area<br />

complessiva di 700 chilometri quadrati e 200 km quadrati di parchi (sarà il sistema di parchi più grande<br />

Una nuova capitale economica tutta high tech<br />

L’Egitto del futuro aspetta anche te!<br />

Per tutte le aziende che fossero interessate ad ampliare i propri orizzonti commerciali:mariani@donnaimpresa.com<br />

certezza che sarà pronta entro metà del 2019. L’idea di costruire una nuova capitale è nata<br />

dall’esigenza di "svuotare" in parte l’attuale capitale egiziana, che con circa 19 milioni di persone è una<br />

delle città più popolose al mondo, decentrando tutto il settore economico in una nuova city che, in<br />

futuro, dovrebbe ospitare fino a 6,5 milioni di persone. Ma questo non è stato l’unico motivo. Creare<br />

una città ex novo ha anche lo scopo di presentare una nuova idea di Egitto: non più legata solo<br />

del mondo) ed ospiterà un nuovo parlamento, una banca centrale, un aeroporto, un palazzo<br />

presidenziale (otto volte più grande della Casa Bianca), un business district, il minareto con il<br />

campanile più alto dell’Egitto. E anche un parco a tema più grande di Disneyland. Che dire...<br />

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ellescoperte<br />

SFILARE<br />

E' IL<br />

SOGNO<br />

DELLA MIA<br />

VITA<br />

Indiscutibilmente bella,<br />

solare, vivace ma anche un<br />

po’ timida e questo è quello<br />

che le conferisce quell’aria<br />

un po’ da bambina<br />

certamente accattivante. La<br />

sua icona è Emily<br />

Ratajkoswki, con la quale<br />

trova molte similitudini<br />

anche estetiche. Studia<br />

scienze della<br />

comunicazione perché uno<br />

dei sogni è fare la<br />

giornalista pur non<br />

abbandonando le<br />

passerelle. Anzi, sfilare è<br />

quello che le piace di più, in<br />

assoluto. I numeri ci sono<br />

tutti: Chiara è alta 1,76 cm,<br />

pesa 55 kg e Le sue misure<br />

sono : busto 68 vita 56<br />

fianchi 72... non vi sono<br />

dubbi sul fatto che abbia i<br />

requisiti per calcare le più<br />

importanti passerelle del<br />

mondo. “La mia esperienza<br />

nel mondo della moda –ci<br />

dice Bianca - ebbe inizio nel<br />

2015 quando partecipai ad<br />

un concorso di bellezza, in<br />

seguito ho fatto diverse<br />

sfilate e spot pubblicitari”.<br />

Alla nostra domanda su<br />

quale fosse una esperienza<br />

che, in qualche misura,<br />

l’abbia divertita, ci racconta:<br />

“Una esperienza particolare<br />

che ho vissuto questa<br />

estate quando ho fatto uno<br />

shooting fotografico a<br />

Firenze. La gente, finito il<br />

mio servizio fotografico, mi<br />

fermava per farsi le foto con<br />

me… mi sono sentita una<br />

vera star, è stato bellissimo<br />

e molto divertente!”.<br />

www.dimagazine.it<br />

MODELLA - ROMA -ITALY<br />

BIANCA:MANOLACHE<br />

111


Combatto per<br />

raggiungere questo mio<br />

obiettivo, dall’età di 4 anni<br />

fino ad oggi. Spero che<br />

nonostante tutte le<br />

avversità della vita che<br />

scorrono dentro il corpo,<br />

possa riuscire a realizzare<br />

e soprattutto realizzarmi.<br />

bellescoperte<br />

CRESCERE<br />

SUPERARE<br />

CADERE<br />

RIALZARSI<br />

Raccontare di se stessi alla comunità di<br />

oggi può essere alquanto rischioso,<br />

poiché non esiste più la comprensione<br />

dei sentimenti irrazionali, che mescolati a<br />

quelli razionali creano un puro sogno da<br />

rincorrere lungo il tragitto di una breve e<br />

faticosa vita. Con questa breve<br />

introduzione, vorrei comunicare la<br />

necessità di rischiare per alimentare<br />

stimoli e adrenalina al nostro essere,<br />

soprattutto, per crescere, superare,<br />

cadere, rialzarsi, conoscere il giusto e<br />

sbagliato per noi, provare, amare,<br />

seguire, sbagliare e combattere. Amare<br />

prima se stessi è la chiave ad ogni<br />

enigma. Io, sono una ragazza alquanto<br />

delicata e sensibile, infatti la visione di<br />

me è di un viso e un corpino pieno di<br />

fragilità, incapacità e vulnerabilità.<br />

Dall’infanzia fino ad oggi, ho incontrato<br />

persone estranee a me, che hanno,<br />

volevano e vogliono usarmi, credendo<br />

che io sia fragile e manovrabile, hanno<br />

provato a farmi del male; ho incontrato<br />

gente che mi ha protetto e mi protegge,<br />

esplorando il mio animo, ha scoperto la<br />

mia grandissima forza esplodere in un<br />

abisso oscuro in mezzo ad una brusca<br />

nebbia. Tutte le persone che ho<br />

conosciuto, adulte e adolescenti, hanno<br />

visto in me fragilità e delicatezza,<br />

sinonimi di incapacità nell’affrontare il<br />

mondo e le sfide del mio grande sogno.<br />

C’è sempre il sole dopo la tempesta e in<br />

questo caso c’è stato anche per me,<br />

hanno ricreduto e sono rimaste<br />

sbalordite dalla mia forza, dal mio volere<br />

e dalla mia capacità di andare avanti.<br />

Questa è stata una vera vittoria. Il mio<br />

sogno è quello di diventare una stilista e<br />

creare abiti, che prendono volume su<br />

corpi vulnerabili, costretti a coprirsi,<br />

mascherare e a nascondere la propria<br />

impotenza di fronte al potere.<br />

www.dimagazine.it<br />

IRENE: MAIO<br />

Modella<br />

STUDENTESSA - MILANO - ITALY<br />

113


LETTERE AL PRESIDENTE<br />

Gentile Dott.ssa Mariani<br />

Mi chiamo Marianna Adamo, siamo in contatto tramite Linkedin, sono una<br />

regista e un’attrice. Ho guardato il sito di "Donna Impresa" e sono rimasta<br />

molto colpita da quello che ho letto. La centralità del ruolo della donna, la sua<br />

identità e il suo "potere" sono argomenti che mi interessano molto. Se<br />

potessi, girerei un film su questo ogni mese. Ho pensato di scriverLe perché,<br />

come le anticipavo, sono un'artista, di conseguenza sono un po’ imprenditrice<br />

anch'io. Lavoro in un settore dove sicuramente è necessario costruire il<br />

proprio lavoro e combattere contro gli stereotipi disegnati dal sistema, sempre<br />

troppo concentrato sulla figura dell'uomo. Due anni fa ho vinto il premio RAI<br />

Cinema Channel con un cortometraggio che ho diretto e interpretato (ma che<br />

non ho scritto io). "Alters" è un cortometraggio di denuncia verso il modello<br />

familiare autoritario, bigotto, nocivo per i figli. Benedetta, il personaggio che io<br />

ho interpretato, è vittima del contesto familiare e ostenta comportamenti<br />

patologici. Il personaggio, perde la sua battaglia e costruisce un suo mondo<br />

"di carta pesta", un labirinto dal quale è impossibile uscire. Le invio il link<br />

come referenza, però quello che mi piacerebbe fare è utilizzare argomenti<br />

come questo per scrivere storie che finiscano diversamente, che evidenzino il<br />

coraggio della donna che sfida la vita con le sue innumerevoli difficoltà, e<br />

vince. Fantasticando, pensavo che potrebbe essere bello progettare uno o<br />

più cortometraggi, partendo dagli argomenti citati nel Suo sito internet, ci sono<br />

tantissimi spunti per scrivere qualcosa di bello. Quello che le propongo è una<br />

collaborazione, che non finisca con la produzione di un prodotto audiovisivo,<br />

ma che possa supportare la mission di donne come noi che vogliono fare la<br />

differenza, cercando di ampliare il raggio d'azione destinando il prodotto ad<br />

eventi culturali di rilievo. Mi impegnerei in prima persona. Le invio qui sotto il<br />

link di "Alters". Recentemente ho anche realizzato una sit com per "Federlus"<br />

(associazione di banche di Credito Cooperativo) che mi ha chiesto di pensare<br />

a qualcosa di originale ed efficace per educare il pubblico alla materia<br />

finanziaria. Non è inerente al Suo lavoro ma Le invio, come referenza, anche<br />

il link del sito web dove è possibile vedere i primi episodi.<br />

https://www.youtube.com/watch?v=Ii-cdTCXHw4&t=45s<br />

https://orizzonti.tv/landing_hb/home_banking.html<br />

La ringrazio dell'attenzione. Cordialmente,<br />

Marianna Adamo<br />

Gent.ma Marianna Adamo<br />

Quando una persona ha la capacità di calibrare le parole riempiendole<br />

di significati importanti, così come ha fatto Lei, Marianna, vuol dire che<br />

quella persona è di straordinaria bellezza. Non di una bellezza esteriore,<br />

fisica, ma di una bellezza intima. Ho letto la Sua lettera una volta e<br />

un’altra ancora. Questa è la magia della comunicazione, dello scrivere.<br />

Sono felice al pensiero di aver reso felice un’altra persona, che il mio<br />

lavoro l’abbia ispirata, che Lei abbia desiderio di mettere a disposizione<br />

le sue competenze e la sua creatività per sostenere una causa molto<br />

importante: le pari opportunità. Non ha importanza che io e Lei non ci<br />

conosciamo, importa come noi due siamo state capaci di trovarci.<br />

Accolgo con molto entusiasmo la Sua proposta di condividere delle<br />

esperienze professionali e La ringrazio infinitamente per avermi resa<br />

oggetto della Sua attenzione, ne sono profondamente lusingata.<br />

Il Presidente<br />

Valeriana Mariani<br />

www.dimagazine.it<br />

ATTRICE E REGISTA - ITALY<br />

mary adam adamo_mary@hotmail.it<br />

MARIANNA:ADAMO<br />

115


Con la mia danza la donna riscopre<br />

fascino, mistero e magia, attraverso un<br />

femminile che incanta e conduce in<br />

una dimensione di sogno e istinto.<br />

Mi chiamo Viviana Fabrizi e sono una danzatrice, insegnante e<br />

coreografa e dal 2004 mi occupo di Danza Orientale e Danze Etniche.<br />

Da un anno, ho aperto il mio centro di arte, cultura e danza nella città<br />

di Rieti, spinta dal desiderio di raccogliere tutta la passione per le<br />

danze del mondo in un unico ambiente, facilmente fruibile da grandi e<br />

piccoli, con la voglia di condividere con gli altri il benessere psicofisico<br />

che alcune discipline riescono a donare. E’ nata pertanto la<br />

sede ufficiale dell’Associazione Culturale “Rea Luna” di cui sono<br />

Presidente, sotto forma di un luogo d’incontro tra le generazioni, un<br />

centro dove prendono vita percorsi ricreativi e di studio legati a<br />

discipline d’ispirazione occidentale ed orientale, come lo Yoga, la<br />

Danza Orientale, le Danze Popolari del Centro Sud Italia, la Danza<br />

Africana, Il Tango Argentino, Tecniche di Portamento e Gestualità<br />

Femminile, Danze delle Fiabe e Danze Etniche per bambini… Rea<br />

Luna è un ponte di comunicazione profonda che tutti possono<br />

attraversare e che unisce mondi lontani, fatti di danze arcaiche, di<br />

sonorità evocative, di costumi dalle fogge originali…ed è proprio<br />

questo il punto: non sono solo lezioni di danza e musica, ma sono<br />

esperienze di trasformazione individuale e collettiva, attraverso le<br />

quali ritrovare la propria essenza, fare pace con il proprio corpo,<br />

ritornare alla naturalezza del movimento, liberare la mente, e<br />

armonizzare il respiro allontanando ogni stress quotidiano.<br />

Rigenerarsi è la parola chiave. Conoscere altre culture è un<br />

arricchimento grandissimo.Frequentare “Rea Luna EthnoDance&Art<br />

Studio” offre la possibilità di espressione artistica personale,<br />

attraverso la ricerca della propria originalità e creatività, con lezioni<br />

strutturate in modo tale da valorizzare le caratteristiche di ogni<br />

allievo/a su vari livelli. Tutto questo sfocia, talvolta, nell’inserimento di<br />

queste capacità artistiche all’interno delle performance che si<br />

propongono durante l’anno accademico. La modalità principale<br />

adottata nelle lezioni quella di danzare insieme, guidati da insegnanti<br />

esperti, in cui ognuno può scoprire, attraverso il rapporto con gli altri,<br />

un modo unico di muoversi e comunicare attraverso il corpo e il<br />

suono. Una considerazione a parte, merita il settore dedicato alle<br />

Danze della Femminilità, in cui donne di ogni età si incontrano per<br />

dare vita ad un percorso legato al movimento che rispecchia<br />

perfettamente il corpo di ogni donna e ne esalta la grazia ed<br />

eleganza. Insegno Danza Orientale nella città di Terni presso la<br />

Scuola Interamnatango e tengo stage di Danza Persiana<br />

Contemporanea in altre scuole di danza d’Italia. La mia ricerca<br />

espressiva nella danza mi spinge a creare sinergie con altre discipline<br />

artistiche. Ne nascono performance di fusione e d’incontro con molti<br />

artisti, come gli spettacoli sensoriali di Danza Arcaica Femminile e<br />

Pittura, creati insieme ai pittori de “La Schola” del maestro Franco<br />

Bellardi.<br />

VIVIANA:FABRIZI<br />

TITOLARE DI REA LUNA ETHNODANCE&ART STUDIO - ITALY<br />

www.dimagazine.it<br />

117


BENVENUTI<br />

A LAS PALMAS<br />

Miss Beauty Award - Ginevra 2019<br />

Continuano i successi di Moda Show_Stilisti e Beauty Award Ginevra che hanno trasformato la bella<br />

Sicilia in un palcoscenico a cielo aperto. Il Titolare dell’agenzia Profili Management, Pietro Galvagno<br />

si appresta a vivere una nuova interessantissima stagione approdando con il suo concorso di<br />

bellezza sulle coste di Las Palmas.<br />

Il concorso che negli anni ha consolidato il proprio successo si avvia a celebrare, nell’anno 2019, la sua apertura al continente<br />

africano: prima tappa Las Palmas. “Un connubio importantissimo che celebrerà una nuova stagione per la mia agenzia di<br />

management – ci dice Pietro Galvagno titolare di Profili Management- oltre che per la storia eicontenuti, Miss Beauty Award<br />

Ginevra garantisce, anche senza vincere il titolo assoluto, l'assegnazione di prestigiose fasce che assicurano grande visibilità<br />

alle partecipanti ed interessanti sbocchi professionali. Non è vero che se non sei 90-60-90 non lavori! La comunicazione del<br />

terzo millennio – precisa - è talmente variegata che il cliente un giorno ha bisogno di una quindicenne taglia 38...<br />

eventiwww.dimagazine.it119<br />

Nella foto: Pietro Galvagno PROFILI MANAGEMENT Bronte - Sicilia - mobile +39 320 9606080


dopo tre anni di una simpatica diciottenne taglia 40,<br />

dopo altrettanti di una donna in carriera tg 42 o di una<br />

mamma comoda 44-46. Non bisogna aver timore di<br />

essere come siamo: la forza di volontà vale molto più<br />

dell'eterea onnipotenza di una "bella e perfetta". Ci<br />

sono tante modelle brave, professioniste, non<br />

bellissime, non altissime, eppure che con tenacia<br />

riescono ad andare dove molte altre cosiddette "negli<br />

standard" falliscono. Il concetto di bellezza è<br />

soggettivo e dunque non possiamo stereotiparlo entro<br />

parametri, mi piace ricordare che sono stato il primo<br />

in Italia, ma forse nel mondo, a far calcare le mie<br />

passerelle alle ragazze Cury quando ancora si<br />

celebrava ovunque l’eccessiva magrezza. Questo per<br />

infine mia moglie Tina e la mia adorata figlia Anna che<br />

mi sono state sempre vicine anche nei momenti di<br />

stress e mio fratello Nunzio Galvagno, che condivide<br />

con me le gioie e le fatiche di questo percorso<br />

professionale. Ringrazio Donna Impresa Magazine<br />

nelle persone del presidente Valeriana Mariani e del<br />

Direttore Marketing Bruno Baldassarri che mi hanno<br />

conferito il prestigioso Award Internazionale Donna<br />

Impresa Magazine per il successo conquistato in<br />

questa lunga carriera in una terra non facile e per<br />

aver regalato un sogno a tante giovani donne.<br />

Ringrazio infine gli sponsor grazie ai quali ho potuto<br />

dare continuità ai miei progetti ed in particolare a<br />

Tocal supermermercati, lo sponsor ufficiale dei miei<br />

perché ci sono<br />

in gioco i tuoi<br />

sogni: Profili<br />

Management<br />

La tua scelta<br />

vincente.<br />

Le foto da sole non bastano, sono solo un punto<br />

d'inizio non di arrivo! È la tua agenzia che deve<br />

seguirti con workshop ed aggiornamenti in itinere: un<br />

vero e proprio percorso di miglioramento. Purtroppo ci<br />

sono dei personaggi improvvisati che si spacciano per<br />

agenzie qualificate (compromettendo la credibilità<br />

anche delle agenzie serie) promettendo lavori futuri e<br />

NELLE FOTO DA SINISTRA:<br />

*Alessandra Caccamo: Fisico Statuario, capelli rossi, sorriso accattivante e tanta voglia di emergere: è lei Miss Profili Superstar 2018<br />

*Alessia Narzisi: Giovanissima e Super Sexy: Alessia ha conquistato a pieni voti il titolo di Miss Beauty Award- Ginevra 2018<br />

*Elisabetta Cannuli: E' sempre stata una grande talent-scout, oltre che essere una donna molto bella ed elegante.<br />

*Concy Lorefice: Uno dei punti di riferimento più importanti della Profili Management: Concy coordina l'entrata in scena delle aspiranti<br />

Miss in maniera esemplare. Una bravissima professionista e da lei c'è solo da imparare.<br />

*Maria Rosaria Finocchiaro: Cosa dire di lei? Non solo una bravissima conduttrice ma anche una donna di grande presenza scenica.<br />

* Foto di gruppo: il Patron di Miss Beauty Award-Ginevra Pietro Galvagno immortalato con le bellissime Miss e gli ospiti della serata.<br />

me è motivo di grande orgoglio… ma non perché<br />

essere stato il pioniere di questa tendenza solletica il<br />

mio ego, bensì perché tante ragazze di un fisico più<br />

generoso possono finalmente ambire a questo mondo<br />

che prima era loro precluso. Colgo l’occasione per<br />

ringraziare la straordinaria Arianna Gubernari che<br />

sarà con me in questa nuova avventura professionale<br />

Euro-Africa, a lei ho affidato la conduzione della prima<br />

tappa del concorso… ma come non ringraziare anche<br />

tutte le ragazze della mia agenzia? Gli ospiti che<br />

hanno calcato i palcoscenici delle innumerevoli tappe,<br />

la giuria, i tecnici, gli stilisti, parrucchieri e truccatori, i<br />

fotografi tra cui spiccano nomi di assoluto prestigio ed<br />

eventi, senza il quale sognare in grande non sarebbe<br />

stato possibile.”<br />

L’equazione perfetta per lavorare:<br />

Una ragazza/o + book professionale + agenzia<br />

seria = concrete opportunità di lavoro.<br />

Scegli bene la<br />

tua agenzia<br />

Fashion<br />

Agency_ Moda,<br />

Bellezza,<br />

Grandi Eventi.<br />

richiedendo piccole o grandi cifre per video / servizi<br />

fotografici non professionali, tasse di iscrizione, corsi<br />

di portamento ecc. Spesso vengono presi di mira i<br />

genitori che, pur di non ostacolare le aspirazioni<br />

artistiche dei figli, spendono cifre incredibili. Ma tenete<br />

conto che la gestione di un’agenzia ha dei costi fissi<br />

importanti (uffici, personale, spese gestione e<br />

consulenza fiscale ecc.) quindi è la professionalità di<br />

una struttura ed i rapporti consolidati nel tempo che<br />

riescono a dare un valore aggiunto al proprio lavoro,<br />

senza dover chiedere iscrizioni o vendere book a cifre<br />

proibitive, ma applicando un onesto costo!


MAI PIÙ PIATTI<br />

“PIATTI” PER CHI<br />

È A DIETA, BRUNO<br />

BRUNORI, UNA<br />

NE FA, CENTO NE<br />

PENSA.<br />

Il famoso chef dei vip incontra il desiderio del<br />

controllo calorico, per quanti sono a dieta e/o<br />

affetti da patologie alimentari, inserendo nel<br />

menù dei piatti creati da una nutrizionista. “Una<br />

bella e brava dottoressa marchigiana che<br />

risponde al nome di Cristina Mariani, laureata in<br />

scienze dell’alimentazione è la mia candidata<br />

ideale – ci dice Bruno Brunori – l’obiettivo è<br />

quello di studiare dei menù ad OK per ridare la<br />

gioia del cibo anche a chi, per problemi di peso,<br />

deve privarsene. Mai più sguardi tristi e sorrisi<br />

infranti a tavola, adesso a ridarvi il buonumore ci<br />

penso io! Sarà che non sono proprio filiforme -<br />

sorride – non potevo non pensare a ridare il<br />

sorriso a tutte quelle persone che evitano di<br />

andare a mangiare fuori perché sono a dieta o<br />

devono seguire un particolare regime<br />

alimentare che oggi sono davvero tante. La<br />

nostra è la società dell’immagine e dunque non<br />

si può non tener conto di quanto sia importante<br />

consegnare agli altri una immagine di noi che<br />

piaccia… che sia socialmente accettata. E’<br />

importante per in termini di autostima personale<br />

ma è importante anche per chi lavora con<br />

l’immagine." E Bruno questo lo sa bene perché<br />

Casa Brunori è la “casa” internazionale dei<br />

vip… tutte le stelle sono passate e passano da<br />

qui: “ NO BRUNO, NO VIP! ” detto alla Clooney.<br />

Prego, si<br />

accomodi.<br />

Quante<br />

calorie<br />

posso<br />

servirle?<br />

eventi<br />

123<br />

CHEF BRUNO BRUNORI Via Montiglioni, 42, 00046 Grottaferrata RM T: 06 945 6343 casabrunori@gmail.com<br />

www.ristorantecasabrunori.it<br />

www.dimagazine.it


ATTENTI A QUEI DUE<br />

In una stradina tranquilla di Grottaferrata, nell’incantevole e verde scenario dei Castelli Romani, si trova Casa Brunori, locale storico del territorio. Specializzato in cucina<br />

mediterranea, propone piatti di pesce, carne e pizze cotte nel forno a legna. L’ambiente è caldo, familiare, accogliente ed allegro, con una terrazza esterna che permette una vista<br />

mozzafiato sulla città eterna: Roma. Il ristorante, da sempre sinonimo di qualità a prezzi accessibili, è sapientemente gestito dallo chef Bruno Brunori, che abbiamo incontrato<br />

per un’intervista alla nostra testata giornalistica. Nel corso della nostra piacevole chiacchierata il celeberrimo chef ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera.<br />

Quando è nata in lei la passione per l’arte<br />

culinaria Bruno?<br />

La passione per la cucina è nel DNA. Mi è stata<br />

trasmessa dai miei genitori che vedevo sempre<br />

indaffarati a preparare piatti. In quell'epoca, parlo del<br />

1977, si cucinava con pochi ingredienti e questi<br />

venivano trattati col massimo rispetto: le materie<br />

prime avevano un grande valore. Ricordo mia nonna<br />

che con lo "stennarello" tirava a mano delle<br />

meravigliose sfoglie talmente sottili che rimanevano<br />

quasi trasparenti, ma elastiche e non si rompevano.<br />

Il piatto dell’infanzia?<br />

Il piatto della fanciullezza a cui sono rimasto legato è<br />

una particolare lasagna marchigiana: i "vincisgrassi"<br />

imbottiti dal ragù, funghi e rigagli di pollo e tanto<br />

altro… ed il coniglio in porchetta, una vera delizia.<br />

La sua cucina resiste a tutte le influenze e<br />

contaminazioni, un must.<br />

Casa Brunori, per quanto riguarda la cucina del<br />

territorio, è una realtà affermata sin dal 1977. E'<br />

tradizione della casa Selezionare con grande<br />

attenzione tutta la filiera dei prodotti... ed inoltre la<br />

splendida terrazza su Roma ci fa essere un luogo<br />

dove degustare la buona cucina diventa anche relax!<br />

Non ci pesa essere un icona gourmet perché i nostri<br />

Clienti sono anche i nostri migliori Amici .<br />

Quali sono le specialità che proponete alla vostra<br />

clientela?<br />

Tutto quello che proponiamo alla nostra clientela sono<br />

specialità, siamo famosi proprio per questo.<br />

Dall’antipasto, vera leccornia, a base di salumi locali<br />

selezionati che arricchiamo con frittata al tartufo,<br />

scamorzina con pachino e origano di Pantelleria, ai<br />

legumi e poi, come d'abitudine, un’aggiunta a<br />

sorpresa dello Chef... fino ad arrivare alle paste<br />

rigorosamente fatte a mano, alle carni selezionate<br />

cotte alla griglia a vista. Ed infine le nostre sbriciolate<br />

e le nostre ciambelline che chiudono in bellezza il<br />

pasto. L’idea di bellezza è da sempre associata alla<br />

bontà: ciò che è bello è anche buono diceva Platone.<br />

Mi parla delle sue numerosissime esperienze<br />

all’estero?<br />

...Principato di Monaco, Londra, Sant Moritz, Ibiza,<br />

Barcellona, Nyc, Miami, Santo Domingo, Caracas etc.<br />

etc. ed ho sempre portato la nostra grande cucina<br />

italiana sulle tavole del mondo. Dal 2013 sono anche<br />

lo Chef di Miss Italia, grazie alla Patron<br />

Patrizia Mirigliani ed ai miei amici che sono gli<br />

agenti regionali del Lazio: Margherita Praticò<br />

e Mario Gori. L’esperienza è sempre<br />

bellissima, capita non di rado che con queste<br />

ragazze, come nel caso di Clarissa Marchese<br />

o Alice Sabatini la nostra Miss del Lazio, si<br />

diventa amici anche delle famiglie e quando<br />

vengono a Roma hanno sempre riservato un<br />

angolo familiare tutto per loro dove mangiare!<br />

Inoltre l’esperienza delle finali nazionali è<br />

sempre molto elettrizzante.<br />

La definiscono lo Chef dei Vip: a Casa<br />

Brunori si vedono le stelle!<br />

Stelle in cielo, quando si è all'aperto, e stelle<br />

a tavola! Ho avuto la fortuna di cucinare per<br />

molti personaggi... i momenti che ricordo con<br />

più piacere sono la cena con i Reali del<br />

Belgio: Alberto e la Regina Paola che erano a<br />

Roma per la consegna di un camper alla<br />

Croce Rossa Italiana, le cene con il<br />

Presidente Scalfaro ed il Segretario Gifuni, la<br />

cena della Coppa America al Circolo Ufficiali<br />

della Marina Caio Duilio, quella al servizio di<br />

3 Capi di Stato Maggiore della MM... e poi<br />

ancora, cucinare per il Presidente Ciampi, per<br />

Les Enfant de Frankie nel Principato di<br />

Monaco, SAR Emanuele Filiberto di Savoia,<br />

SAR la Principessa Camilla di Borbone<br />

Regina delle due Sicilie, la Pricipessa<br />

Carolina di Monaco, Alti prelati del Vaticano e<br />

poi tanti altri, politici, industriali come Carlo<br />

Sama, petrolieri russi, gente dello spettacolo.<br />

Un aneddoto simpatico?<br />

Una sera a cena su una bellissima terrazza<br />

del centro, cena con il Presidente Scalfaro, a<br />

tavola sparecchiai per 13, c’era un grosso<br />

politico superstizioso e non si riuscì a servire<br />

la cena sino a che non arrivò il Direttore del Tempo<br />

dopo la mezzanotte!!<br />

I riconoscimenti che l’hanno maggiormente<br />

emozionata?<br />

Sicuramente quelli dell’Accademia Italiana della<br />

Cucina, le Chaine de Rotisserie e il riconoscimento di<br />

Parigi dei Discepoli di Escoffier… tutti riconoscimenti<br />

che mi sono stati conferiti per le mie alte qualità e per<br />

Bruno Brunori<br />

i traguardi nazionali ed internazionali raggiunti... è<br />

stato un grande onore riceverli!<br />

Un consiglio ai giovani che volessero<br />

intraprendere la sua professione?<br />

Ai giovani che hanno intraprendenza, un ego sopra le<br />

righe, che non guardano l’orologio e soprattutto che<br />

hanno tanta voglia di sacrificio e fatica, consiglio<br />

vivamente di intraprendere la strada dello Chef, un<br />

percorso che se fatto bene e con passione, regala<br />

Cristina Mariani<br />

sensazione e momenti unici. Qualora invece non si<br />

posseggano queste caratteristiche, consiglio di lasciar<br />

perdere e non lasciarsi troppo suggestionare dalla tv<br />

(sorride)… perchè diventare Chef richiede davvero<br />

grande abnegazione.<br />

Il sogno nel cassetto?<br />

In assoluto cucinare per il Presidente Putin .<br />

Chi si ama, ci segua!


t rby<br />

PAOLO SISTILLI<br />

126 www.dimagazine.it


UTRECHT-NEDERLAND<br />

Nella foto: Il Maestro Paolo Sistilli nel suo studio<br />

www.paolosistilli.nl<br />

LUNETTE<br />

NEW COLLECTION


GENESIS MON Amour<br />

rubrica<br />

S<br />

NEXT<br />

ulla strada tra aeroporto e porto di una città da qualche parte dello stivale, un giorno qualsiasi<br />

di un fine agosto in cui nuvole e pioggia non si decidono a lasciare definitivamente al sole il<br />

posto che gli spetta, io ed Evaristo comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il viaggio...<br />

130 www.dimagazine.it<br />

a cura<br />

Bruno Romano Baldassarri<br />

nella foto: Riunion Genesis<br />

singer<br />

extra<br />

NEXT NUMBER :<br />

&deejay<br />

producer<br />

A casa di Jack<br />

live streaming on FB<br />

ELLAVITA<br />

winter fashion 2018 / 2019


Sulla strada tra aeroporto e porto di una città<br />

da qualche parte dello stivale, un giorno<br />

qualsiasi di un fine agosto in cui nuvole e<br />

pioggia non si decidono a lasciare definitivamente<br />

al sole il posto che gli spetta, io e Mario<br />

comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il<br />

viaggio. La meta è ancora lontana tanto vale<br />

scambiarsi qualche confidenza… ed allora mi son<br />

detto: “perché non parlare di musica? In fondo la<br />

musica ha sempre fatto da soundtrack alla nostra<br />

vita”. L’autoradio è accesa, la conversazione si<br />

propaga insieme al suono di una canzone non<br />

conosciuta. “Ma a te, Mario, che musica piace?” “il<br />

rock ed il Soul – mi risponde - quello più classico,<br />

fino al metal…” rincalzo: “ I Guns’n’Roses, i Rolling<br />

Stones?” e lui: “ naturalmente! Sì, però, Selling<br />

England By The Pound erano altra cosa, quello<br />

era un vero capolavoro!” . “Ah, si i Genesis! –<br />

incalzo - per legioni di appassionati di progressive<br />

rock, e di rock music tout court, i Genesis,<br />

perlomeno quelli di prima della svolta pop degli<br />

anni ottanta, sono stati per me un amore assoluto<br />

e non paragonabile ad altri, e persino, in qualche<br />

caso, troppo esclusivo. Un innamoramento che ha<br />

attraversato intatto le decadi, nonostante il<br />

disprezzo dei punk e degli indie-rockers, non solo<br />

restando incastonato per sempre nel cuore degli<br />

antichi ammiratori, ma pure conquistando nuovi<br />

fans tra le più recenti generazioni che si sono<br />

approcciate al progressiv magari attraverso il<br />

viatico dei suoi incroci bastardi col metal. La<br />

musica dei Genesis degli anni Settanta, però, non<br />

viene in sostanza più suonata dal vivo da chi l’ha<br />

creata a suo tempo, giacché, nel corso della rare<br />

reunion con Phil Collins dietro il microfono… i<br />

Genesis hanno privilegiato le canzoni del su citato<br />

periodo pop, predilette dalle masse indistinte. Di<br />

un nuovo tour con Peter Gabriel, poi, si favoleggia<br />

da tempo, se ne sta riparlando proprio in questi<br />

giorni, senza che tale agognata ipotesi si<br />

concretizzi.<br />

La voglia di ascoltare dal vivo certi<br />

brani, però, è palpabile grazie al successo<br />

riscosso dalle tribute band che dedicano ai<br />

Genesis il proprio entusiasta lavoro. Ci pensa,<br />

allora, Steve Hackett, chitarrista della band fino al<br />

1977, e, tra l’altro, titolare di una carriera in qualità<br />

di solista con picchi d’eccellenza, anche molto<br />

recenti (si veda Beyond The Shrouded Horizon) a<br />

riproporre, in studio e dal vivo, con ospiti d’onore<br />

di gran prestigio, quel suono immortale” . “Hai<br />

ragione Jack - sorride -… è stato anche per me<br />

così, lo sai, un amore a prima vista!” “ In<br />

particolare, nel lontano ottobre del 2013, l’axeman<br />

inglese ha tenuto un concerto sold-out alla Royal<br />

Albert Hall, accompagnato da una band con Nad<br />

Sylvan alla voce, Rob Townsend ai fiati e alle<br />

percussioni, Roger King alle tastiere, Lee<br />

Pomeroy al basso e Gary O’Toole alla batteria, lo<br />

www.dimagazine.it<br />

Dee-Jay a confronto<br />

sulle sponde del lago di San Ruffino in occasione della<br />

Regata Velica " Le vele di San Ruffino"<br />

nella foto: Bruno Romano Baldassarri e Mario Mazzaferro<br />

ricordi Mario? La serata, dedicata alla rivisitazione<br />

dei classici dei Genesis, vede ora la luce in<br />

versione doppio CD e DVD, con il titolo Genesis<br />

Revisited: Live At The Royal Albert Hall e lì che<br />

troviamo la magnifica Selling England by the Pund<br />

…. “Vendendo l’Inghilterra per il modico prezzo di<br />

una sterlina ….” “ Già, bei tempi. Grazie caro<br />

amico – mi risponde Mario con la voce di chi<br />

ripercorre in un frangente la sua giovinezza –<br />

questo viaggio a ritroso nel tempo mi ha fatto<br />

riflettere su quanto la musica, e l’amicizia, siano<br />

parte integrante della nostra esistenza".


STOP<br />

BRUNO BALDASSARRI<br />

MOBILE +39 339 1309721 e-mail: baldassarri2013@gmail.com<br />

www.dimagazine.it

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