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Gennaio

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Ritratti<br />

d’artista<br />

Leda Giannoni<br />

L’omaggio della pittrice fiorentina al maestro Franco Zeffirelli<br />

L’opera verrà donata alla Fondazione intitolata al celebre regista e<br />

scenografo<br />

di Daniela Pronestì / foto courtesy dell’artista<br />

Dopo essersi più volte cimentata<br />

nel ritratto di illustri protagonisti<br />

del mondo dell’arte e<br />

della cultura, tra cui Giacomo Puccini,<br />

Carla Fracci, Riccardo Muti e Cristina<br />

Acidini, Leda Giannoni rende omaggio<br />

questa volta ad un grande nome del cinema<br />

e del teatro a livello internazionale:<br />

Franco Zeffirelli. L’inaugurazione<br />

nel 2017 di una fondazione a lui dedicata<br />

nella città che gli ha dato i natali,<br />

Firenze, ha permesso al grande pubblico<br />

di conoscere in un’ottica più ampia i<br />

tanti indirizzi della sua parabola artistica,<br />

che spazia dalla regia cinematografica<br />

a quella teatrale, dalla passione per<br />

l’opera lirica, coltivata sia come regista<br />

che come scenografo e costumista,<br />

alle trasposizioni per il grande schermo<br />

della drammaturgia shakesperiana.<br />

Dedicando un ritratto a Zeffirelli,<br />

Leda Giannoni ha voluto, anzitutto, ricordare<br />

il legame del maestro con Firenze,<br />

la cui storia e bellezza artistica<br />

hanno avuto un ruolo fondamentale<br />

tanto nella sua formazione, avvenuta<br />

all’Accademia di Belle Arti e alla Facoltà<br />

di Architettura, quanto nella raffinata<br />

sensibilità estetica dimostrata nei lunghi<br />

anni della sua carriera come regista<br />

e autore di memorabili scenografie<br />

e costumi teatrali. Un rapporto, quello<br />

con Firenze, che Zeffirelli ha mantenuto<br />

vivo nel tempo, raccontando l’amata<br />

città in un documentario in presa diretta<br />

dell’alluvione del 1966 e nel celebre<br />

film Un tè con Mussolini, dove i ricordi<br />

dell’infanzia vissuta dal regista s’intrecciano<br />

alle vicende della storia italiana<br />

negli anni del Fascismo. Ispirata ad<br />

una delle tante fotografie che immortalano<br />

il maestro oggi ultranovantenne,<br />

l’opera di Leda Giannoni restituisce<br />

l’immagine dell’uomo e dell’artista con<br />

un realismo puntuale nella resa pittorica<br />

e convincente sul piano interpretativo.<br />

La figura dell’effigiato domina<br />

Ritratto di Franco Zeffirelli, olio su tela<br />

lo spazio dipinto, conferendo alla scena<br />

un’intonazione al contempo celebrativa<br />

ed informale, complice anche<br />

l’espressione sorridente del volto appoggiato<br />

ad una mano. E’ uno Zeffirelli<br />

già maturo ma ancora pieno di<br />

fascino, con uno sguardo sicuro e profondo<br />

e il corpo avvolto da un’ampia<br />

giacca blu che occupa grande parte del<br />

dipinto. Un ritratto nitido, vivace, rigoroso<br />

eppure privo di retorica, a conferma<br />

di come l’artista abbia affinato<br />

negli anni le proprie capacità ritrattistiche,<br />

raggiungendo oggi doti di sintesi<br />

espressiva e finezza narrativa. L’opera<br />

è stata realizzata con l’intento di donarla<br />

alla Fondazione Zeffirelli, andando<br />

così ad arricchire una già vasta galleria<br />

di omaggi resi al maestro fiorentino da<br />

ogni parte del mondo.<br />

LEDA GIANNONI 11

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