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Gennaio

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Personaggi<br />

Alessandro Calonaci<br />

Attore e fondatore della Compagnia Mald’estro, è attualmente<br />

direttore dello storico Teatro di San Martino a Sesto Fiorentino<br />

di Marco Ravenni / foto courtesy Alessandro Calonaci<br />

Coloro che da anni seguono le<br />

scorribande teatrali di Alessandro<br />

Calonaci e della sua compagnia,<br />

ormai sono abituati alle sorprese.<br />

L’ultima, in ordine di tempo, dopo due<br />

anni pieni di spettacoli di successo e di<br />

riconoscimenti anche molto importanti<br />

– da ascrivere alla cronaca la medaglia<br />

Laurenziana conferitagli in Palazzo<br />

Vecchio insieme alla sua prima attrice<br />

e collaboratrice Mery Nacci, l’appuntamento<br />

da un paio di edizioni allo Spoleto<br />

Art Festival, il premio Ponte Vecchio,<br />

le tante serate in tutta Italia… - è l’aver<br />

accettato una sfida molto pericolosa:<br />

la direzione artistica di un teatro. Una<br />

scelta controcorrente pensando che ormai<br />

l’opinione comune sia quella della<br />

cultura come attività in perdita in qualsiasi<br />

bilancio.<br />

Alessandro, sei dunque un attore,<br />

un regista, adattatore di testi, come<br />

spesso ti definisci, capocomico della<br />

tua compagnia e adesso anche direttore<br />

artistico di un teatro. In cosa ti riconosci<br />

di più?<br />

Nell’essere attore. Anche perché è il<br />

ruolo che racchiude tutti gli altri. Io<br />

mi sento una sorta di concertatore,<br />

un attore che insieme alla sua compagnia,<br />

senza la quale non esisterei in<br />

nessuna delle forme che hai elencato,<br />

stimola accadimenti teatrali. E questi<br />

possono riguardare un testo da mettere<br />

in scena, organizzare incontri,<br />

affrontare regie e anche dirigere artisticamente<br />

un teatro.<br />

Questa è una caratteristica che ti appartiene<br />

e che io posso testimoniare<br />

da quando esiste la formazione attuale<br />

della tua compagnia. Qual è il tuo<br />

metodo?<br />

Alessandro Calonaci<br />

Sinceramente io non ho un metodo. Il<br />

mio è un approccio assai artigianale<br />

al teatro. Generalmente quando decido<br />

di mettere in scena un testo cerco<br />

di capire se insieme ai miei attori<br />

posso entrare in collisione con l’universo<br />

di quell’autore. Il resto viene da<br />

sé a forza di lavorare. Ed è per questo<br />

che il mio è un lavoro di gruppo.<br />

Io metto in scena un lavoro che preparo<br />

per i miei attori e su di loro, sulle<br />

loro caratteristiche. Con questo stesso<br />

sistema, ho cercato di organizzare<br />

il cartellone del teatro.<br />

Il cartellone dello storico Teatro di<br />

San Martino di Sesto Fiorentino che<br />

hai voluto inaugurare a novembre<br />

proprio nel giorno intitolato a quel<br />

santo e che ha avuto come padrino<br />

un personaggio molto importante della<br />

vita culturale di Firenze: Giovanni<br />

Pallanti.<br />

Giovanni è una persona molto importante<br />

per il mio percorso artistico. I<br />

suoi consigli e le sue opinioni sono fonte<br />

di ispirazione per me.<br />

Chi sono i collaboratori che ti accompagnano<br />

in questa nuova avventura?<br />

Tanti, ringraziando il cielo. Innanzitutto<br />

quando ho deciso di accettare questo<br />

impegno propostomi da don Daniele<br />

Bani, il teatro aveva bisogno di una ristrutturazione<br />

e di un cambio d’immagine.<br />

E qui è stato provvidenziale l’aiuto<br />

ricevuto da Fabrizio Finetti e da Felice<br />

Giannelli, già compagni da due anni<br />

dell’organizzazione estiva del Festival<br />

Mald’estro, i quali hanno seguito tutti<br />

i lavori con grande capacità. Alessandro<br />

Calanca, che ho voluto come factotum<br />

del teatro, Lombardo Lombardi,<br />

come responsabile tecnico che sta facendo<br />

un eccellente lavoro, Elena Palloni,<br />

inseparabile e insostituibile aiuto,<br />

Mery Nacci, prima attrice e collaboratrice<br />

preziosissima, Cristina Poli, attenta<br />

e precisa responsabile ai contatti con<br />

la stampa e alle comunicazioni, Christian<br />

Vertucci, valente attore della compagnia<br />

che in questa occasione assurge<br />

al ruolo di assistente e di “intrattenitore”,<br />

Luigi Bicchi, amico e scrittore di<br />

successo che mi aiuterà nell’organizzazione<br />

di eventi culturali, e infine tutti gli<br />

altri componenti della mia compagnia<br />

che in un modo o nell’altro mi stanno<br />

seguendo.<br />

La Mandragola<br />

50<br />

ALESSANDRO CALONACI

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