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Ritratti<br />
d’artista<br />
Ermella Cintelli Molteni<br />
Poetessa, pittrice e scultrice pratese, coniuga<br />
l’amore per la natura ad una spiritualità profonda<br />
di Laura Molteni<br />
Poetessa, pittrice e scultrice nata a<br />
Prato, Ermella Cintelli Molteni, ha<br />
trascorso gran parte della sua infanzia<br />
a contatto con la natura: fin da piccola la<br />
percezione dei più svariati colori le ha suscitato<br />
intense emozioni e il suo desiderio<br />
è da sempre quello di trasmettere l’emozione<br />
che prova dinanzi alla bellezza della<br />
natura attraverso l’arte figurativa e poetica.<br />
La sua prima poesia Fior di giaggiolo risale<br />
a quando faceva la terza elementare e fu<br />
scritta durante la ricreazione mentre le altre<br />
compagne giocavano e lei se ne stava a<br />
guardare una tartaruga che si faceva largo<br />
tra i giaggioli. Scrive e disegna fin da giovanissima<br />
e lavora con la stessa padronanza<br />
creta, olio, china, acquerello e pastello<br />
(i soggetti sono i più svariati: ritratti, paesaggi,<br />
nature morte, soggetti sacri, ecc.).<br />
Nella realizzazione di un’opera figurativa<br />
si documenta minuziosamente su ciò che<br />
ritrae, mentre libero spazio alla fantasia è<br />
riservato naturalmente alla rappresentazione<br />
di personaggi fiabeschi. Ha partecipato<br />
a numerose mostre di pittura e scultura<br />
a Firenze, Certaldo, Lastra a Signa, Prato,<br />
Montecatini, Ponsacco, Pontedera, Isola<br />
di Capri, Napoli eccetera. Ha scolpito in<br />
creta le quattordici formelle della Via Crucis<br />
che sono nella chiesa parrocchiale di<br />
Santa Maria delle Grazie a Calenzano dove<br />
sono state collocate nel 2005: Ermella Cintelli<br />
Molteni ha concepito queste quattordici<br />
stazioni della Passione di Gesù come le<br />
pietre di un percorso fatto di umiliazione,<br />
dolore e morte e perciò le ha volute irregolari<br />
nella forma proprio come il selciato di<br />
una via. Via dolorosa ma al tempo stesso<br />
lucente come l'amore di Gesù per l’umanità.<br />
Suo nella stessa chiesa è anche il disegno<br />
in base al quale è stata realizzata la<br />
vetrata dello Spirito Santo, il rosone situato<br />
sulla facciata d’ingresso. Nel 2002 ha<br />
dipinto Madonna del Carmelo, che è la tela<br />
per l’altare situata nella Cappella Madonna<br />
del Carmelo in Località Vallebuia, Isola<br />
d’Elba. Per la realizzazione di queste opere<br />
e non solo si è documentata attraverso ricerche<br />
storiche e consultando anche vari<br />
Ritorno a casa, olio su tela, cm50x40<br />
testi teologici. Le sue opere figurano in numerose<br />
chiese e collezioni private in Italia<br />
e all’estero (Germania, Austria, USA, Filippine).<br />
Varie sue opere figurative sono state<br />
pubblicate in: Agenda poetica artistica italiana<br />
(Nuova Europa, Firenze, 1974); Artisti<br />
pratesi del XXI secolo (Pegaso) e Agenda<br />
Artisti in Toscana 2010 (Pegaso), Artisti a<br />
Prato (Toscana Cultura - Masso delle Fate,<br />
2018). Il critico d’arte Silvia Ranzi sottolinea<br />
come Ermella Cintelli Molteni raffiguri<br />
la Madonna “con intimità e delicatezza<br />
di cromatismi nell’atto di accudire il Figlio”.<br />
Le sue opere poetiche sono pubblicate<br />
su diverse antologie, riviste e agende:<br />
recentissima la pubblicazione di Prudenza<br />
inutile, Il paese della felicità, Il cielo ha copiato,<br />
Come un lago d’inverno, Attraverso<br />
il deserto, Convolvolo blu in Poeti toscani<br />
a cura di Umberto Sereni (Masso delle<br />
Fate e Toscana Cultura, 2018). Nel 1973<br />
partecipa al 1° Concorso Nazionale di Poesia<br />
Amici del Parnaso a Torino ed è segnalata<br />
con la poesia Sono stanca di correre<br />
sempre; sono pubblicate tre sue poesie<br />
sull’Antologia di poeti e di narratori contemporanei<br />
(ed. Il Parnaso, Torino); sempre<br />
nello stesso anno altre sue poesie sono<br />
pubblicate in Poeti scrittori contemporanei<br />
(ed. Arpa, Milano); nel 1974 pubblica altre<br />
tre poesie in Agenda poetica artistica italiana<br />
(Nuova Europa, Firenze); nel 1975<br />
pubblica Nata d’inverno, Giaggioli, Preghiera<br />
in I nuovi contemporanei (ed. Il Parnaso,<br />
Torino). Giovanna Bascone scrive:<br />
«È incantevole la poesia di Ermella Cintelli.<br />
Incantevole, semplice, cristallina. Queste<br />
espressioni malinconiche e solatie diventano<br />
lirica garbata, gentile, raffinata». La<br />
commissione di Poeti e scrittori contemporanei<br />
(Arpa, Milano, 1973) ha scritto del<br />
suo lavoro letterario: «Le poesie di Ermella<br />
Cintelli racchiudono l’anima stessa della<br />
poetessa, che vibra ad ogni sollecitazione<br />
esterna, sia essa derivante dalla natura, o<br />
da un ricordo dell’autrice o anche da una<br />
semplice, occasionale meditazione. Tali stimoli<br />
esterni vengono elaborati dall’autrice<br />
alla luce della sua ricchissima sensibilità,<br />
creando dei versi che non esitiamo a definire<br />
di una compatezzza lirica veramente<br />
mirabile».<br />
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