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Gennaio

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Ritratti<br />

d’artista<br />

Ermella Cintelli Molteni<br />

Poetessa, pittrice e scultrice pratese, coniuga<br />

l’amore per la natura ad una spiritualità profonda<br />

di Laura Molteni<br />

Poetessa, pittrice e scultrice nata a<br />

Prato, Ermella Cintelli Molteni, ha<br />

trascorso gran parte della sua infanzia<br />

a contatto con la natura: fin da piccola la<br />

percezione dei più svariati colori le ha suscitato<br />

intense emozioni e il suo desiderio<br />

è da sempre quello di trasmettere l’emozione<br />

che prova dinanzi alla bellezza della<br />

natura attraverso l’arte figurativa e poetica.<br />

La sua prima poesia Fior di giaggiolo risale<br />

a quando faceva la terza elementare e fu<br />

scritta durante la ricreazione mentre le altre<br />

compagne giocavano e lei se ne stava a<br />

guardare una tartaruga che si faceva largo<br />

tra i giaggioli. Scrive e disegna fin da giovanissima<br />

e lavora con la stessa padronanza<br />

creta, olio, china, acquerello e pastello<br />

(i soggetti sono i più svariati: ritratti, paesaggi,<br />

nature morte, soggetti sacri, ecc.).<br />

Nella realizzazione di un’opera figurativa<br />

si documenta minuziosamente su ciò che<br />

ritrae, mentre libero spazio alla fantasia è<br />

riservato naturalmente alla rappresentazione<br />

di personaggi fiabeschi. Ha partecipato<br />

a numerose mostre di pittura e scultura<br />

a Firenze, Certaldo, Lastra a Signa, Prato,<br />

Montecatini, Ponsacco, Pontedera, Isola<br />

di Capri, Napoli eccetera. Ha scolpito in<br />

creta le quattordici formelle della Via Crucis<br />

che sono nella chiesa parrocchiale di<br />

Santa Maria delle Grazie a Calenzano dove<br />

sono state collocate nel 2005: Ermella Cintelli<br />

Molteni ha concepito queste quattordici<br />

stazioni della Passione di Gesù come le<br />

pietre di un percorso fatto di umiliazione,<br />

dolore e morte e perciò le ha volute irregolari<br />

nella forma proprio come il selciato di<br />

una via. Via dolorosa ma al tempo stesso<br />

lucente come l'amore di Gesù per l’umanità.<br />

Suo nella stessa chiesa è anche il disegno<br />

in base al quale è stata realizzata la<br />

vetrata dello Spirito Santo, il rosone situato<br />

sulla facciata d’ingresso. Nel 2002 ha<br />

dipinto Madonna del Carmelo, che è la tela<br />

per l’altare situata nella Cappella Madonna<br />

del Carmelo in Località Vallebuia, Isola<br />

d’Elba. Per la realizzazione di queste opere<br />

e non solo si è documentata attraverso ricerche<br />

storiche e consultando anche vari<br />

Ritorno a casa, olio su tela, cm50x40<br />

testi teologici. Le sue opere figurano in numerose<br />

chiese e collezioni private in Italia<br />

e all’estero (Germania, Austria, USA, Filippine).<br />

Varie sue opere figurative sono state<br />

pubblicate in: Agenda poetica artistica italiana<br />

(Nuova Europa, Firenze, 1974); Artisti<br />

pratesi del XXI secolo (Pegaso) e Agenda<br />

Artisti in Toscana 2010 (Pegaso), Artisti a<br />

Prato (Toscana Cultura - Masso delle Fate,<br />

2018). Il critico d’arte Silvia Ranzi sottolinea<br />

come Ermella Cintelli Molteni raffiguri<br />

la Madonna “con intimità e delicatezza<br />

di cromatismi nell’atto di accudire il Figlio”.<br />

Le sue opere poetiche sono pubblicate<br />

su diverse antologie, riviste e agende:<br />

recentissima la pubblicazione di Prudenza<br />

inutile, Il paese della felicità, Il cielo ha copiato,<br />

Come un lago d’inverno, Attraverso<br />

il deserto, Convolvolo blu in Poeti toscani<br />

a cura di Umberto Sereni (Masso delle<br />

Fate e Toscana Cultura, 2018). Nel 1973<br />

partecipa al 1° Concorso Nazionale di Poesia<br />

Amici del Parnaso a Torino ed è segnalata<br />

con la poesia Sono stanca di correre<br />

sempre; sono pubblicate tre sue poesie<br />

sull’Antologia di poeti e di narratori contemporanei<br />

(ed. Il Parnaso, Torino); sempre<br />

nello stesso anno altre sue poesie sono<br />

pubblicate in Poeti scrittori contemporanei<br />

(ed. Arpa, Milano); nel 1974 pubblica altre<br />

tre poesie in Agenda poetica artistica italiana<br />

(Nuova Europa, Firenze); nel 1975<br />

pubblica Nata d’inverno, Giaggioli, Preghiera<br />

in I nuovi contemporanei (ed. Il Parnaso,<br />

Torino). Giovanna Bascone scrive:<br />

«È incantevole la poesia di Ermella Cintelli.<br />

Incantevole, semplice, cristallina. Queste<br />

espressioni malinconiche e solatie diventano<br />

lirica garbata, gentile, raffinata». La<br />

commissione di Poeti e scrittori contemporanei<br />

(Arpa, Milano, 1973) ha scritto del<br />

suo lavoro letterario: «Le poesie di Ermella<br />

Cintelli racchiudono l’anima stessa della<br />

poetessa, che vibra ad ogni sollecitazione<br />

esterna, sia essa derivante dalla natura, o<br />

da un ricordo dell’autrice o anche da una<br />

semplice, occasionale meditazione. Tali stimoli<br />

esterni vengono elaborati dall’autrice<br />

alla luce della sua ricchissima sensibilità,<br />

creando dei versi che non esitiamo a definire<br />

di una compatezzza lirica veramente<br />

mirabile».<br />

ERMELLA CINTELLI MOLTENI 57

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