12.11.2019 Views

La Toscana Nuova novembre 2019

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Arte e<br />

gusto<br />

I PAT di Abbadia San Salvatore<br />

Un convegno per tutelare e valorizzare le eccellenze<br />

alimentari del Monte Amiata<br />

Testo e foto di Elena Maria Petrini<br />

Il 13 ottobre scorso presso il Teatro<br />

Servadio di Abbadia San Salvatore<br />

si è svolto un convegno organizzato<br />

dall’Associazione Pera Picciola<br />

e patrocinato dal Comune per promuovere<br />

i prodotti agroalimentari tradizionali<br />

come la pera picciola, la ricciolina<br />

e l’agresto, tipici e ben radicati nella<br />

tradizione gastronomica e culturale di<br />

questo territorio amiatino, con l’obiettivo<br />

di farli iscrivere nell’elenco regionale<br />

dei Prodotti Tradizionali Toscani. I<br />

relatori erano tutti esperti del settore:<br />

Cristina Pizzetti, responsabile CIA <strong>Toscana</strong>,<br />

ha introdotto il percorso per l’iscrizione<br />

della ricciolina nell’elenco<br />

regionale ma anche la mappatura dei<br />

prodotti agroalimentari tradizionali, ricordandoci<br />

che nel <strong>2019</strong> i PAT (Prodotti<br />

Alimentari Tipici) in Italia sono 5.128<br />

e la <strong>Toscana</strong> è la regione che ne detiene<br />

di più, a conferma delle potenzialità<br />

e varietà produttive del nostro territorio;<br />

Annalisa Romani, docente del Polo<br />

scientifico e tecnologico dell’Università<br />

di Firenze, ha parlato, invece, delle<br />

nuove opportunità di utilizzo della pera<br />

picciola in campo alimentare e cosmetico,<br />

ma anche nel settore della<br />

nutraceurica; Roberto Scalacci, direttore<br />

Agricoltura e Sviluppo Rurale della<br />

Regione <strong>Toscana</strong>, ha relazionato sulle<br />

opportunità di valorizzazione delle produzioni<br />

agroalimentari tradizionali e sui<br />

PAT toscani; Daniele Vergari, agronomo<br />

e storico, ha trasmesso la storia e le<br />

particolarità delle produzioni alimentari<br />

della <strong>Toscana</strong> meridionale; Annita Toffanin,<br />

docente del Dipartimento Scienze<br />

Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali<br />

dell'Università di Pisa, ha parlato della<br />

valorizzazione di un agresto del Monte<br />

Amiata ottenuto da uve ed erbe aromatiche<br />

dell’area amiatina raccontandolo<br />

così: «L’agresto è un condimento antico<br />

ottenuto dal succo di uva acerba con<br />

aggiunta di frutti, mosti, aceto e spezie.<br />

Si produce in estate con l’uva immatura<br />

frutto dei diradamenti che si eseguono<br />

nelle vigne toscane o con uve ordinarie<br />

raccolte prima della maturazione, a coltivazione<br />

biologica o biodinamica, per<br />

garantire l’assenza di residui di fitofarmaci.<br />

L’agresto è compreso tra i PAT<br />

della Regione <strong>Toscana</strong>. E’ da tempo<br />

oggetto di sperimentazioni in collaborazione<br />

tra il professor Giancarlo Scalabrelli<br />

dell’Università di Pisa e l'azienda<br />

Lombardi e Visconti di Abbadia San<br />

Salvatore, vincitrice del bando regionale<br />

e capofila del progetto Agreno (con<br />

10 partner tra cui Università, Cnr-IBBA,<br />

CIA) che si propone di valorizzare l'agresto<br />

dell'Amiata, definendone alcune<br />

ricette di riferimento che ne esaltino<br />

le caratteristiche organolettiche e salutistiche,<br />

selezionando e utilizzando uve<br />

ed erbe locali, standardizzando e migliorando<br />

l'intero processo produttivo,<br />

dalla raccolta al prodotto finale, con l'obiettivo<br />

di caratterizzarlo in relazione ad<br />

aspetti organolettici, nutraceutici e funzionali,<br />

sviluppando anche applicazioni<br />

alternative del prodotto finito, quali<br />

l'impiego in cosmesi».<br />

I relatori del convegno: da sinistra, Aurelio Visconti, Cristina Pizzetti, Annalisa Romani, Roberto Scalaci, Annita Toffanin e Daniele Vergari<br />

PAT DI ABBADIA SAN SALVATORE<br />

61

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!