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tante sostenitore del movimento, all'apertura<br />
della mostra Metropolismo alle<br />
Scuderie di Palazzo Ruspoli a Roma, afferma:<br />
«L’arte dell'ultimo decennio ha<br />
compreso che non basta opporre pateticamente<br />
un’immagine critica della realtà<br />
quanto piuttosto confrontarsi con<br />
le modificazioni antropologiche inevitabilmente<br />
in atto. In questo momento<br />
di grande crisi è importante che l'arte<br />
esprima contenuti e non sia solo un<br />
gioco di forme, ma un’analisi della realtà,<br />
e qui ci sono gli strumenti adatti<br />
e una consapevolezza che oggi dà una<br />
forza morale alle opere». E ancora, nel<br />
catalogo della stessa mostra a Firenze,<br />
Bonito Oliva scrive:«Questa è una vera<br />
e propria pittura urbana dove confluisce<br />
non solo l'artificio ma anche tutta<br />
la circostante naturalezza. Oggi la megalopoli<br />
è lo spazio dove si concentra<br />
il frutto della telematica, del movimento,<br />
delle nuove tecnologie, dell'omologazione<br />
di comportamenti. Per questo<br />
in Paladini e nel Metropolismo ritroviamo<br />
cronaca e storia, natura e cultura».<br />
Nico Paladini con il critico d'arte<br />
Achille Bonito Oliva<br />
Dal Trittico Le Erinni (Tisifone), olio su tela, cm 80x150<br />
Personaggio singolare, Nico<br />
Paladini (Empoli, 1949),<br />
è dotato di un’energia che<br />
riesce a trasferire dalla sua inarrestabile<br />
attività di esploratore, alpinista,<br />
speleologo e viaggiatore a<br />
quella di pittore. Si diploma all'Istituto<br />
d'Arte di Siena e frequenta l'Accademia<br />
a Firenze, dove ha come<br />
maestri Virgilio Carmignani e Loris<br />
Fucini. A spingerlo ad intraprendere<br />
la pittura come professione sarà<br />
l'incontro con Antonio Russo, titolare<br />
della famosa galleria <strong>La</strong> Barcaccia<br />
di Roma dove Paladini espone<br />
per la prima volta nel 1987. A questo<br />
importante inizio seguono numerose<br />
esposizioni personali e un<br />
lavoro di ricerca che confluirà nella<br />
fondazione del movimento pittorico<br />
del Metropolismo. Nel giugno del<br />
1993, il movimento viene presentato<br />
ufficialmente a Roma in una grande<br />
esposizione allo Spazio Flaminio da<br />
Omar Calabrese e Alberto Abruzzese.<br />
Seguono due mostre a Fiumicino<br />
e a Siracusa presentate da Vittorio<br />
Sgarbi, fino all’esposizione all'Istituto<br />
di Cultura di Madrid nel 1995 in<br />
cui Achille Bonito Oliva storicizzerà<br />
il Metropolismo. Alla fine degli anni<br />
Novanta, le mostre sono intervallate<br />
da alcuni viaggi umanitari nelle zone<br />
di guerra della Bosnia, esperienza<br />
raccontata in alcune sue pagine vincitrici<br />
del premio letterario il Fiorino;<br />
altre fonti di ispirazione saranno alcuni<br />
viaggi fatti nel Sahara libico nei<br />
primi anni Duemila. Seguono mostre<br />
personali e del Metropolismo<br />
in Portogallo, Spagna, Francia, Belgio,<br />
Lussemburgo, Svizzera, Olanda,<br />
Germania e Italia.<br />
NICO PALADINI 7