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La Toscana Nuova novembre 2019

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tante sostenitore del movimento, all'apertura<br />

della mostra Metropolismo alle<br />

Scuderie di Palazzo Ruspoli a Roma, afferma:<br />

«L’arte dell'ultimo decennio ha<br />

compreso che non basta opporre pateticamente<br />

un’immagine critica della realtà<br />

quanto piuttosto confrontarsi con<br />

le modificazioni antropologiche inevitabilmente<br />

in atto. In questo momento<br />

di grande crisi è importante che l'arte<br />

esprima contenuti e non sia solo un<br />

gioco di forme, ma un’analisi della realtà,<br />

e qui ci sono gli strumenti adatti<br />

e una consapevolezza che oggi dà una<br />

forza morale alle opere». E ancora, nel<br />

catalogo della stessa mostra a Firenze,<br />

Bonito Oliva scrive:«Questa è una vera<br />

e propria pittura urbana dove confluisce<br />

non solo l'artificio ma anche tutta<br />

la circostante naturalezza. Oggi la megalopoli<br />

è lo spazio dove si concentra<br />

il frutto della telematica, del movimento,<br />

delle nuove tecnologie, dell'omologazione<br />

di comportamenti. Per questo<br />

in Paladini e nel Metropolismo ritroviamo<br />

cronaca e storia, natura e cultura».<br />

Nico Paladini con il critico d'arte<br />

Achille Bonito Oliva<br />

Dal Trittico Le Erinni (Tisifone), olio su tela, cm 80x150<br />

Personaggio singolare, Nico<br />

Paladini (Empoli, 1949),<br />

è dotato di un’energia che<br />

riesce a trasferire dalla sua inarrestabile<br />

attività di esploratore, alpinista,<br />

speleologo e viaggiatore a<br />

quella di pittore. Si diploma all'Istituto<br />

d'Arte di Siena e frequenta l'Accademia<br />

a Firenze, dove ha come<br />

maestri Virgilio Carmignani e Loris<br />

Fucini. A spingerlo ad intraprendere<br />

la pittura come professione sarà<br />

l'incontro con Antonio Russo, titolare<br />

della famosa galleria <strong>La</strong> Barcaccia<br />

di Roma dove Paladini espone<br />

per la prima volta nel 1987. A questo<br />

importante inizio seguono numerose<br />

esposizioni personali e un<br />

lavoro di ricerca che confluirà nella<br />

fondazione del movimento pittorico<br />

del Metropolismo. Nel giugno del<br />

1993, il movimento viene presentato<br />

ufficialmente a Roma in una grande<br />

esposizione allo Spazio Flaminio da<br />

Omar Calabrese e Alberto Abruzzese.<br />

Seguono due mostre a Fiumicino<br />

e a Siracusa presentate da Vittorio<br />

Sgarbi, fino all’esposizione all'Istituto<br />

di Cultura di Madrid nel 1995 in<br />

cui Achille Bonito Oliva storicizzerà<br />

il Metropolismo. Alla fine degli anni<br />

Novanta, le mostre sono intervallate<br />

da alcuni viaggi umanitari nelle zone<br />

di guerra della Bosnia, esperienza<br />

raccontata in alcune sue pagine vincitrici<br />

del premio letterario il Fiorino;<br />

altre fonti di ispirazione saranno alcuni<br />

viaggi fatti nel Sahara libico nei<br />

primi anni Duemila. Seguono mostre<br />

personali e del Metropolismo<br />

in Portogallo, Spagna, Francia, Belgio,<br />

Lussemburgo, Svizzera, Olanda,<br />

Germania e Italia.<br />

NICO PALADINI 7

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