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Laax Open.<br />
Esco dal mio cubo del Rockresort e già nell’aria si sente qualcosa<br />
di diverso dal solito. Tavola, scarponi e tutti verso la cabinovia.<br />
Basta poco per rendersi conto che ci si trova in un posto<br />
speciale: mi aggrego alla coda per i tornelli e guardando sotto<br />
le braccia di chi mi stava attorno e vedo solo tavole. Mi giro<br />
nell’altra direzione e vedo già un tappeto di snowboard di chi è<br />
ancora alla colazione. Non c’è dubbio: Laax è un posto speciale.<br />
Sembra quasi che il mondo dello snowboard che<br />
conosciamo prenda un altro taglio. Una volta<br />
entrati nei cancelli della zona pre-gara si può<br />
percepire un’atmosfera diversa. Diversa da tutto<br />
ciò che siamo abituati a vedere su YouTube e nei<br />
feed dei nostri modelli aspirazionale. Qui si tratta<br />
di una delle più importanti competizioni del<br />
mondo. E quella è una gabbia con una sola via<br />
d’uscita. E quella via d’uscita ha centinaia di migliaia<br />
di occhi puntati addosso, senza un ciak n°2.<br />
TEXT<br />
Federico Mura<br />
E una volta l’anno da quindici anni a questa parte<br />
la grande Famiglia si ritrova in questo posto,<br />
per un evento che ormai come notorietà ha quasi<br />
raggiunto gli Xgames. Parliamo dei Laax Open,<br />
e oggi è proprio il giorno della finale. Venerdì.<br />
Precisamente finale di slopestyle. Questa volta<br />
il designer Lucas Kuppelwieser e il suo team di<br />
shapers hanno fatto un lavoro a dir poco impeccabile.<br />
Certo la location dà sicuramente una<br />
mano: shapeare un kicker che lancia direttamente<br />
sul panorama dell’immensa vallata di Laax ha<br />
decisamente un suo effetto scenografico. Ma detto<br />
ciò ogni linea è perfetta. Ogni angolo calcolato<br />
alla perfezione e ogni feature studiata appositamente<br />
per far gola a ogni singolo pro rider sulla<br />
faccia di questa terra.<br />
Gli approcci alla tempesta di emozioni prima della<br />
run sono diversi. Staale è stranamente pacato e si<br />
limita a guardare gli altri riders dal maxischermo<br />
e commentarlo con Spenny. Seb Toutant è chiuso<br />
nella sua bolla di concentrazione dietro la sua maschera<br />
specchiata mentre Fridge si aggira con aria<br />
serena e saluta chiunque gli si pari davanti con un<br />
sorriso più che rilassato.<br />
E tu da giornalista puoi solo osservare, dimenticandoti<br />
delle centinaia di domande che vorresti<br />
fare a ognuno di loro.<br />
Due run, la migliore conta. Le prime riders a scendere<br />
in campo sono le ladies. Griglia di partenza<br />
con un’assente importante dal nome di Anna Gas-<br />
32°