Stale Sandbech. Chi di voi non ha mai sentito parlare di Ståle Sandbech? Classe 1993, il norvegese ha nel suo palmares diverse medaglie, tra cui cinque podi agli X Games ed un argento olimpico a Sochi 2014 nella categoria Slopestyle. Quando non è in giro per il mondo impegnato a gareggiare, lo si può sempre trovare dietro lo schermo. Ha all’attivo molte video part in diversi snowboard movie, è commentatore dell’emittente norvegese TV 2 e non manca mai dai social e dal canale youtube che porta il suo nome e in cui mostra aspetti della sua vita da pro rider ma anche da semplice appassionato di montagna. L’abbiamo intercetto in una calda giornata estiva milanese per scoprire qualcosa di più su di lui. Ehi Stale, che ci fai a Milano nel bel mezzo dell’estate? Mi godo un po’ di caldo! Inoltre sono venuto a visitare gli uffici Oakley per lavorare su alcuni progetti che abbiamo in programma, quindi praticamente ho fatto 2 giorni di meeting e mi sono ritagliato un giorno in più per rilassarmi e vedere Milano! Sei fra gli snowboarder della Pro League che più si danno da fare. Gareggi, prendi parte a film e lavori su più progetti a stretto contatto con gli sponsor. Come fai a fare tutto? Penso che sia solo grazie alla mia passione, a quello che amo fare. È naturale per me voler sempre fare di più, creare di più, fare di meglio in gara e credo che il mix di tutto sia quello che lo rende più divertente. Piani per la prossima stagione? Continuerai con le gare o ti concentrerai sui progetti video? La stagione non è ancora completamente pianificata. Quello che so per certo è che continuerò con le competizioni, in particolare quelle che mi piacciono di più come gli X Games, Laax Open, US Open. Ovviamente andrò avanti con YouTube, ma mi piacerebbe anche realizzare una seconda versione di Lines. Prima o poi mi siederò e pianificherò qualcosa perché realizzare un intero movie richiede un bel po’ di budget e se non lo pianifichi in anticipo poi tocca a te rimetterci. Torniamo alle gare: ti abbiamo incontrato a Laax Open lo scorso gennaio e ci è sembrato che tu gestissi molto bene la pressione. E che mantenessi anche il sangue freddo aspettando i risultati. È proprio così o sei davvero bravo a nascondere il nervosismo? Penso che le gare siano sempre state naturali per me, fa parte della mia mentalità: non mi stresso, non ci penso necessariamente troppo, seguo semplicemente il flusso degli eventi. Ovviamente devo allenarmi, dormire a sufficienza, provare il percorso e così via, ma quando inizia la gara qualcosa dentro di me prende il sopravvento. Ho notato che sto diventando un po’ più nervoso anno dopo anno, forse solo perché mi aspetto sempre di più da me stesso. In qualifica in realtà sono più agitato rispetto che durante le finali. Sembra che tu sia davvero aggiornato con le tendenze del settore, e più in generale del mondo. Quale sarà il futuro dello snowboard secondo te? È abbastanza difficile da prevedere e penso che sia ciò che rende emozionante lo snowboard. Nessuno ha idea di dove sia il limite. Riguardo le gare, si sta costantemente alzando il livello, ma penso si arriverà anche a trovare modi per diventare più creativi, soprattutto per quanto riguarda la creazione dei percorsi. Sul fronte competizioni, ci ho pensato molto, so per certo che lo snowboard rimarrà comunque uno sport divertente. Credo che si continuerà ad andare in montagna per fare snowboard, backflip e raidare nei parchi senza prestare attenzione alle gare, ma semplicemente perché è divertente stare all’aperto in montagna. La scena movie è quella che è probabilmente cambiata di più negli ultimi anni a causa dei social media, di YouTube e di internet in generale. E anche perché fare film è diventato più facile grazie a telefoni e go pro, ora tutto è solo un flusso costante di clip online tutto il tempo, il che è una buona cosa ma è anche un male perché sta sovraccaricando Internet, quindi quando qualcuno dedica del tempo reale a creare qualcosa di veramente unico può capitare che venga trascurato perché le persone sono abituate a guardare una cosa dopo l’altra ininterrottamente. A proposito di questo. La tua attività sui social è impressionante: perché ci metti tanto impegno a produrre video per il tuo canale YouTube oltre a tenero vivo il tuo instagram? Funziona così ultimamente, bisogna lavorare molto duramente ma a volte penso che forse potrei produrre un po’ meno invece di mostrare sempre la mia vita quotidiana, voglio dire, spero che alcune persone possano trarre ispirazione da alcuni aspetti ITW Silvia Galliani 72°
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