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<strong>Sport</strong><br />
<strong>Ottopagine</strong><br />
L’Empoli,<br />
la lotteria<br />
dei play off<br />
e una domanda:<br />
ma poi,<br />
che succede?<br />
RITORNO<br />
al Futuro
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
La vera<br />
sfida?<br />
Il futuro<br />
Società pulita e con i conti in ordine<br />
ma oltre il galleggiamento ancora niente<br />
A<br />
l di là delle questioni di campo,<br />
che come ormai da tradizione del<br />
cavalluccio marino faticano a trovare<br />
quella continuità agognata<br />
dai tifosi, la vera partita della Salernitana<br />
si gioca fuori dal rettangolo<br />
verde.<br />
Perché la questione è sempre la<br />
stessa: in caso di promozione in<br />
serie A, che ne sarà della squadra<br />
granata? Domanda che attanaglia<br />
il tifoso salernitano da anni, fin<br />
dal giorno dell’insediamento di<br />
Claudio Lotito e Marco Mezzaroma.<br />
di Giovanbattista<br />
Lanzilli
<strong>Sport</strong> Salerno
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
Conti in ordine dopo i fallimenti, ma<br />
anche quella patina di insoddisfazione che<br />
accompagna sistematicamente ogni supporters:<br />
qual è il confine tra una società<br />
sana, ma di fatto satellite della ben più<br />
quotata e ambiziosa Lazio, e l’ineluttabile<br />
destino del galleggiamento in serie cadetta?<br />
E’ da questo dilemma che non se ne esce, e<br />
non da oggi. E che di sicuro non aiuta l’ambiente<br />
granata.<br />
La governance del calcio non aiuta. Perché<br />
raramente ha dimostrato di affrontare un<br />
problema se non quando si è presentato di<br />
fronte in tutta la sua urgenza e attualità.<br />
Al momento non è stato, perché i risultati<br />
sportivi della Salernitana non l’hanno portata<br />
all’attenzione dei presidenti. Ma quest’anno<br />
la prospettiva c’è, ed è concreta.<br />
Nel campionato stradominato dal Benevento<br />
– che da queste parti, ricambiato,<br />
gode delle simpatie della parte sana di tifosi<br />
e addetti ai lavori – la Salernitana ha il<br />
dovere di giocare un ruolo da protagonista<br />
e tentare il grande salto.<br />
E il finale di stagione può consegnare ciò<br />
che la piazza sogna ma che spesso non ha<br />
nemmeno il coraggio di pronunciare, proprio<br />
per via di quella patina di insoddisfazione<br />
di cui si parlava.<br />
Ma è un’ambiguità che non può durare<br />
all’infinito, per la quale serve uno scatto di<br />
reni forte e deciso da parte di chi ha la possibilità<br />
di portare la questione sul tavolo<br />
decisionale.<br />
Salerno e la Salernitana meritano chiarezza<br />
sul proprio futuro, ma anche sul proprio<br />
presente: è giusto che la società venga<br />
giudicata per i risultati sportivi che porta a<br />
casa, e non per quelli che non può raggiungere<br />
a causa della norma che vede la multiproprietà.<br />
Non lo scopriamo oggi e non siamo certo i<br />
primi a scriverne: eppure, sono passati stagioni<br />
e campionati, e nulla è cambiato.
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
La multiproprietà<br />
è un’ambiguità<br />
che non può<br />
essere trascinata<br />
all’infinito
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
Blindare<br />
i play off<br />
Respingere l’assalto dell’Empoli<br />
per confermare un posto<br />
nella griglia promozione<br />
T<br />
di Carmine Quaglia<br />
re punti di distanza, un match che<br />
può risultare spartiacque per i<br />
destini delle due squadre. La<br />
Salernitana vanta il +3<br />
sull'Empoli, prima delle escluse<br />
dai playoff a 270 minuti dal<br />
termine della stagione regolare. È<br />
una sfida che vale tantissimo, la<br />
pressione si avverte: Empoli spalle<br />
al muro, Salernitana chiamata a<br />
confermare quanto di buono<br />
costruito lungo la stagione prima e<br />
dopo lo stop per il covid. Proverà<br />
a farlo con un assetto<br />
camaleontico. Gian Piero Ventura<br />
ha cambiato più volte modulo e<br />
l'assenza di Cristiano Lombardi<br />
apre a nuovi scenari per l'undici<br />
titolare.<br />
(segue)
<strong>Sport</strong> Salerno
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
Nuovamente stagione finita per<br />
l'esterno di proprietà della Lazio. Il<br />
17 febbraio scorso, nella sconfitta a<br />
Verona contro il Chievo, Lombardi<br />
rimediò una lesione muscolare alla<br />
coscia destra. Solo la sosta forzata ha<br />
concesso margine di rientro al<br />
viterbese. La gara di Crotone, utile<br />
per un pari prezioso, ha riservato<br />
l'ulteriore tegola stagionale: lesione<br />
di alto grado al muscolo<br />
semitendinoso della coscia sinista,<br />
riscontrata con gli esami strumentali<br />
effettuati ad inizio settimana. "Tiferò<br />
a gran voce questo splendido<br />
gruppo": Lombardi ha sottolineato<br />
sui social l'amarezza per l'uscita di<br />
scena nel rush finale, ma anche<br />
l'obiettivo comune, il<br />
raggiungimento di un posto playoff.<br />
La gara con l'Empoli, in programma<br />
venerdì sera all'Arechi, può risultare<br />
decisiva. I toscani rischiano di<br />
giocarsi tutto a Salerno dopo aver<br />
bruciato una buona ripartenza con<br />
due ko. "Trasformiamo la rabbia in<br />
energia, il destino è ancora nelle<br />
nostre mani e vogliamo riprenderci<br />
quello che ci è stato tolto": così il<br />
tecnico dell'Empoli, Pasquale<br />
Marino, ha caricato l'ambiente verso<br />
la gara con i granata. Sarà sfida tra<br />
insoddisfatte per le ultime decisioni<br />
arbitrali, rispettivamente con<br />
l'Entella e il Crotone. Marino non<br />
potrà contare sugli squalificati,<br />
Riccardo Fiamozzi e Liam<br />
Henderson. Ventura non avrà Felipe<br />
Curcio e dovrebbe rilanciare Pawel<br />
Jaroszynski e Patryk Dziczek tra<br />
difesa e centrocampo per rinnovare<br />
la Salernitana nel terzultimo atto<br />
della regular season, forse quello<br />
decisivo per i playoff.<br />
"Ventura<br />
perde Lombardi.<br />
Sarà<br />
una Salernitana<br />
camaleontica"
<strong>Sport</strong> Salerno
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
Vietato<br />
mollare<br />
adesso<br />
Tre gare al termine di una regular season<br />
che potrebbe rivelarsi un trampolino per la A<br />
T<br />
re partite al traguardo e una classifica<br />
che lascia aperto ogni scenario.<br />
La serie B si prepara al<br />
gran finale che si preannuncia pirotecnico<br />
e ricco di sorprese. Le<br />
ultime giornate hanno riaperto i<br />
giochi, rendendo quantomai<br />
equilibrata la corsa verso i verdetti.<br />
La Salernitana grazie al successo<br />
schiacciante contro il<br />
Cittadella e al pareggio di Crotone<br />
è tornata in zona play-off.<br />
Allo Scida i granata hanno disputato<br />
una prova maiuscola, riuscendo<br />
a mettere in seria<br />
difficoltà la seconda forza del<br />
campionato che, nonostante il<br />
di Filippo Notari
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
pari, viaggia spedita verso il ritorno<br />
in serie A. Un segnale importante<br />
che lascia ben sperare<br />
in vista della sfida contro l'Empoli,<br />
vero e proprio spareggio<br />
play-off per la Salernitana. I<br />
granata sono settimi e hanno tre<br />
punti di vantaggio sui toscani,<br />
attualmente noni in classifica.<br />
Lo scontro diretto dell'Arechi,<br />
dunque, sarà quasi decisivo per<br />
il destino delle due formazioni.<br />
Il cavalluccio marino ha ritrovato<br />
gioco e fiducia ma ora deve<br />
dimostrare di avere quella continuità<br />
che è mancata in questo<br />
campionato. Con 51 punti la<br />
squadra di Ventura occupa la<br />
settima posizione, la penultima<br />
utile per giocare la post season.<br />
Oltre all'Empoli (nono), i granata<br />
se la vedranno con Pordenone<br />
(quarto) e Spezia (terzo).<br />
Sulla carta, dunque, il cavalluccio<br />
marino ha il calendario più<br />
complicato rispetto alle inseguitrici.<br />
L'Empoli, ad esempio,<br />
oltre alla sfida dell'Arechi,
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
dovrà vedersela con Cosenza in<br />
casa e il già retrocesso Livorno. Il<br />
Chievo Verona, invece, sfiderà Cittadella<br />
e Pescara in casa e Benevento<br />
in trasferta. Il Cittadella,<br />
reduce da quattro ko consecutivi,<br />
dovrà ospitare il Venezia, mentre<br />
in trasferta se la vedrà con Chievo<br />
ed Entella. Più agevole il cammino<br />
del Frosinone che se la vedrà con il<br />
Crotone fuori casa e Benevento e<br />
Pisa allo Stirpe. Un tour de force<br />
che si preannuncia incandescente e<br />
nel quale potrebbero risultare de-
<strong>Sport</strong> Salerno<br />
cisive le squadre che lottano per<br />
la salvezza. Anche nelle zone<br />
rosse della classifica, infatti, la situazione<br />
si è riaperta: basti pensare<br />
che in appena quattro punti<br />
sono racchiuse sei squadre. La<br />
Salernitana, dal canto suo, sarà<br />
artefice del proprio destino. Le<br />
ultime sfide contro Cittadella e<br />
Crotone hanno dimostrato che i<br />
granata hanno numeri e qualità<br />
per arrivare nelle prime otto. Ma<br />
servirà continuità, cuore e determinazione.
Mercato,<br />
Foggia<br />
scatenato<br />
<strong>Sport</strong> Benevento<br />
Il Benevento non<br />
ha alcuna intenzione<br />
di farsi trovare<br />
impreparato<br />
al prossimo campionato<br />
di serie A.<br />
Pasquale Foggia<br />
lavora da svariati<br />
mesi per la costruzione<br />
della rosa<br />
che giocherà nell’olimpo<br />
del calcio<br />
italiano. Ci saranno<br />
operazioni<br />
in tutti i reparti: in<br />
difesa è in arrivo<br />
l’esperto Glik, poi<br />
si cercherà di ingaggiare<br />
un<br />
esterno. A centrocampo<br />
si fa sempre<br />
più insistente il<br />
nome di Bonaventura.<br />
Per l’attacco,<br />
dopo il nulla di<br />
fatto con Remy, si<br />
punta a calciatori<br />
di grande esperienza:<br />
sul taccuino<br />
ci sono i vari Gervinho<br />
e Lapadula,<br />
ma non sono<br />
escluse sorprese.
<strong>Sport</strong> Benevento<br />
L’amico Nesta<br />
e lo sgambetto<br />
dietro l’angolo<br />
Un tempo ritenuta una supersfida,<br />
contro il Frosinone è quasi una formalità<br />
uando l'estate scorsa la Lega diramò il<br />
calendario della B, quella sfida allo<br />
QStirpe alla 36a tra la squadra di Inzaghi<br />
e il Frosinone fece quasi tremare le<br />
vene ai polsi: ci si sarebbe potuto giocare<br />
la promozione a pochi spiccioli<br />
dalla fine del campionato e già si paventavano<br />
scenari infuocati.<br />
Poteva essere così se il Benevento non<br />
avesse sbaragliato il campo delle contendenti<br />
con una velocità degna di uno<br />
sprinter: la super-squadra di Inzaghi<br />
ha ridotto al rango di amichevoli le<br />
due partite più temute, quelle allo<br />
Scida di Crotone e, appunto, questa di<br />
venerdì in Ciociaria. Distanziate entrambe<br />
di anni luce in classifica, la<br />
strega si è regalata un finale in scioldiFranco<br />
Santo
<strong>Sport</strong> Benevento<br />
strare dal Palermo (86),<br />
così come quello dell’Ascoli<br />
nella stagione<br />
1977/1978. Non sarà semplice,<br />
soprattutto perché<br />
le motivazioni delle avversarie<br />
sono fondamentezza,<br />
preoccupata solo di cogliere<br />
qualche altro record e di chiudere<br />
senza concedere troppo agli avversari<br />
di turno.<br />
E' sotto queste prerogative che nasce<br />
Frosinone-Benevento, una sfida che in<br />
altre stagioni ha fatto fibrillare i cuori<br />
delle due tifoserie. Quasi una bestia<br />
nera la squadra giallorossa per i laziali,<br />
che proprio nel Sannio hanno<br />
dissolto due promozioni già raggiunte,<br />
il 19 maggio del 96 (1-0 dei<br />
giallorossi, rete di Barrucci) perdendo<br />
la C1 sul filo di lana ad opera dell'Avezzano<br />
(e poi anche i play off) e 20<br />
anni dopo, il 13 maggio del 2017, addirittura<br />
la serie A, cedendo al Benevento<br />
per un gol a tempo scaduto di<br />
Ceravolo (e poi perdendo anche i play<br />
off...).<br />
Fanno gli scongiuri in Ciociaria, perchè<br />
Inzaghi, che pure è buon amico di<br />
Alessandro Nesta, non ha intenzione<br />
di regalare nulla all'amico-rivale. La<br />
sua squadra ha appena ritrovato la<br />
vittoria e lanciato Marco Sau all'inseguimento<br />
dei cannonieri del girone. E<br />
poi, vuoi mettere: se non si perde più<br />
fino alla fine è un'ulteriore soddisfazione<br />
e se si fanno anche sette punti in<br />
L’ordine<br />
è arrivare<br />
a quota<br />
86 punti<br />
Con la promozione ormai<br />
in tasca, il Benevento<br />
punta a chiudere nel migliore<br />
dei modi il campionato.<br />
L’obiettivo è<br />
quello di raggiungere il<br />
record di punti fatto regi-
<strong>Sport</strong> Benevento<br />
queste ultime tre partite si centra addirittura<br />
il record dell'Ascoli che dura da<br />
42 anni. I record non sono un'ossessione,<br />
ma, se vengono, finiranno per<br />
impreziosire una vittoria che già così<br />
com'è farà parlare di sé per molti anni.<br />
Una curiosità è costituita proprio dalla<br />
location: il Benevento sarà per la<br />
prima volta di scena nel nuovossimo<br />
Stirpe. L'ultima volta che ha giocato a<br />
Frosinone lo ha fatto nel vecchio e fatiscente<br />
Matusa, perdendo una gara nel<br />
giorno della Vigilia di Natale del 2016<br />
che ancora oggi grida vendetta per via<br />
di un gol di Dionisi in nettissimo fuorigioco<br />
e un altro realizzato sempre<br />
dall'attaccante reatino a partita ormai<br />
conclusa. Finì 3 a 2 per i ciociari e il<br />
primo gol dei canarini lo realizzò, ebbene<br />
sì, Oliver Kragl su punizione. Il<br />
tedesco questa volta sarà dalla parte<br />
della strega e farà la parte dell'ex. Un<br />
motivo in più per sognare un'altra serata<br />
particolare, magari concedendo il<br />
bis del gol rifilato al Livorno. Le apprensioni<br />
sono tutte dalla parte della<br />
squadra di Nesta, che non può permettersi<br />
altri passi falsi (una vittoria<br />
nelle ultime nove) se vuole arrivare ai<br />
play off con la speranza di vincerli.<br />
tali nel rush finale di stagione.<br />
Nel frattempo c’è<br />
gloria anche per i giovani<br />
del vivaio: oltre a Di<br />
Serio e Rillo, Inzaghi ha<br />
fatto esordire il giovane<br />
Pastina. Scalpitano anche<br />
Gentile e Alfieri, altri<br />
due ottimi prospetti che<br />
si allenano costantemente<br />
in prima squadra e<br />
che non vedono l'ora di<br />
scendere in campo.
<strong>Sport</strong> Calcio<br />
Hanno<br />
ucciso<br />
l’uomo<br />
Rangnick<br />
Ecco cosa ci insegna<br />
la riconferma di Pioli<br />
C<br />
di Angelo Giuliani<br />
onfermato per risultati e<br />
stile di gioco. Questa è<br />
stata la motivazione con<br />
la quale il Milan ha<br />
rinnovato il contratto a<br />
Stefano Pioli. Ma c'è<br />
tanto altro. Per una volta<br />
premiato il calcio che non<br />
urla, che fa parlare i<br />
risultati, che non lascia<br />
spazio a isterismi e<br />
spettacolarizzazioni.<br />
Pioli guiderà ancora un<br />
Milan in grande<br />
spolvero, la squadra,<br />
assieme all'Atalanta, più<br />
in forma nel post<br />
lockdown.
<strong>Sport</strong> Calcio
<strong>Sport</strong> Calcio<br />
Certo, quell'Ibrahimovic<br />
visto a Reggio Emilia contro<br />
il Sassuolo è stato una<br />
garanzia ulteriore per<br />
l'allenatore rossonero capace<br />
comunque di ricostruire un<br />
gruppo dalle ceneri, di tenere<br />
compatto uno spogliatoio<br />
lacerato, con il collante di<br />
Ibra chioccia per i più<br />
giovani. Bravo il tecnico<br />
emiliano a creare la giusta<br />
alchimia con i propri<br />
giocatori, anche se<br />
inizialmente tante erano le<br />
voci scettiche sulla sua<br />
riconferma, che storcevano il<br />
naso anche dopo l'esperienza<br />
deludente sull'altra sponda<br />
milanese. E invece Pioli l'ha<br />
guadagnata con il lavoro,<br />
esclusivamente con il lavoro,<br />
con quel profilo basso di chi<br />
sa però di essere nel giusto.<br />
Tre gol alla Lazio, quattro alla<br />
Juve e una striscia positiva<br />
che non si interrompe. Forse<br />
proprio di questo aveva<br />
bisogno la “Milano da bere”,<br />
per una volta chi lavora in<br />
silenzio e in sordina, capace<br />
di salire alla ribalta di una<br />
grande piazza. Troppo<br />
semplice a questo punto<br />
parafrasare gli 883 e scrivere<br />
“Hanno ucciso l'uomo<br />
Rangnick” ma tant'è. Per lui,<br />
per il tecnico che sembrava il<br />
futuro rossonero, nessuna<br />
funzione nel Milan attuale,<br />
oscurato dal gran lavoro di<br />
Pioli. Tutto rimandato chissà<br />
a un prossimo futuro ma per<br />
ora San Siro si gode Pioli, un<br />
uomo e un tecnico perbene e<br />
vincente, due cose che spesso<br />
non camminano di pari<br />
passo. Un approccio concreto<br />
e positivo, una brillante<br />
gestione del blocco causato<br />
dalla pandemia e al tempo<br />
stesso una capacità fuori dal<br />
comune di presentare la<br />
squadra al meglio ai nastri<br />
della ripartenza. Un atto di<br />
coraggio della società<br />
rossonera ma anche un<br />
premio strameritato a chi<br />
lavora sodo e non cerca per<br />
forza la ribalta dei media.
<strong>Sport</strong> Napoli<br />
Osimhen<br />
principe<br />
di Napoli<br />
Victor Osimhen principe<br />
di Napoli. Ormai<br />
è fatta per l'acquisto<br />
dell'attaccante nigeriano<br />
del Lille. Aurelio<br />
De Laurentiis farà<br />
un investimento di 80 milioni per<br />
portarsi a casa il talentuoso 20enne<br />
che ha fatto impazzire la Francia nel<br />
suo primo anno in Ligue 1. Lunedì<br />
ci sarà la fumata bianca. A quanto<br />
pare il suo agente William D'Avila<br />
si è deciso a trovare l'accordo con il<br />
ds Cristiano Giuntoli. Il nuovo procuratore<br />
di Osimhen aveva provato<br />
a giocare al rialzo facendo rimbalzare<br />
la voce di un possibile inserimento<br />
del Liverpool nella trattativa.<br />
Ma dall'Inghilterra non c'è mai stata<br />
alcuna avance.<br />
Oramai è quasi fatta<br />
L’attaccante del Lille<br />
presto in azzurro<br />
di Salvatore Caiazza
<strong>Sport</strong> Napoli
Champions<br />
Gattuso<br />
striglia<br />
la squadra<br />
«Se giochiamo<br />
come con il Parma<br />
gli facciamo il solletico<br />
al Barcellona»,<br />
Gennaro<br />
Gattuso è molto<br />
arrabbiato con il<br />
Napoli. Il tecnico<br />
azzurro ha perso<br />
di vista la squadra<br />
che così bene<br />
aveva fatto in<br />
Coppa Italia con<br />
Inter e Juventus.<br />
Dopo il ko di Bergamo<br />
con l'Atalanta,<br />
il gruppo ha<br />
perso la verve necessaria<br />
per vincere<br />
le partite. E<br />
questo a “Ringhio”<br />
non va<br />
bene. Dopo il ko<br />
di Parma adesso si<br />
aspetta la risposta<br />
giusta con il Sassuolo.<br />
Al San<br />
Paolo arriva una<br />
squadra che somiglia<br />
molto al Barcellona.<br />
E quindi<br />
massima concentrazione<br />
e voglia<br />
di giocare come si<br />
dovrà fare al<br />
Camp Nou. Altrimenti<br />
seriamente<br />
la sfida dell'8 agosto<br />
in Champions<br />
diventa una gita<br />
di piacere.<br />
<strong>Sport</strong> Napoli
<strong>Sport</strong> Napoli<br />
De Laurentiis è sempre<br />
rimasto tranquillo<br />
consapevole di aver<br />
già chiuso con il Lille<br />
l'affare. Che di fronte<br />
all'inventate cifre che<br />
avrebbero messo sul piatto i Reds<br />
sembrava saltato. Poi, però, si è tornati<br />
alla trattativa iniziale che a breve<br />
andrà in porto. Permettendo così a<br />
Gattuso di avere una prima punta di<br />
grande forza e talento. Il ragazzo che<br />
vendeva acqua ai semafori di Lagos,<br />
dunque, sfrutterà il campionato italiano<br />
per diventare ancora più forte.<br />
Dovesse esplodere sicuramente De<br />
Laurentiis avrà un gioiello in casa dal<br />
valore di centocinquanta milioni di<br />
euro. Ci sarà la fila a Castel Volturno<br />
per accaparrarsi il bomber.<br />
Osimhen, dunque, sostituirà Milik.<br />
Che sembra diretto alla Juventus.<br />
Andrà via un ’94 e arriverà un ’98 facendo<br />
diventare sempre più giovane<br />
la rosa azzurra. Victor crescerà all'ombra<br />
di Dries Mertens che come si sa<br />
ha firmato un rinnovo biennale con<br />
l'opzione per il terzo. “Ciro” avrà il<br />
compito di insegnare al futuro compagno<br />
il calcio italiano. Che non è<br />
come quello francese. Dall'alto del<br />
suo titolo di capocannoniere di tutti i<br />
tempi della storia del Napoli il belga<br />
proverà a lasciare ancora una traccia<br />
permettendo ad Osimhen di entrare<br />
nei cuori dei napoletani così come ha<br />
fatto lui. Naturalmente a suon di gol.<br />
L'ufficialità dell'acquisto del nigeriano<br />
ci dovrebbe essere ad inizio settimana<br />
prossima. E sarà un botto<br />
davvero importante per il Napoli del<br />
futuro.
<strong>Sport</strong> Avellino
<strong>Sport</strong> Avellino<br />
Mister<br />
promozione<br />
Dopo aver conquistato la B<br />
con Catanzaro, Pisa,<br />
Juve Stabia e Cosenza, la nuova<br />
sfida di Piero Braglia<br />
Il<br />
nuovo corso biancoverde è iniziato<br />
a 6 giorni dall'esonero di Capuano.<br />
L'Avellino ha scelto di ripartire da<br />
Braglia, che ha battuto la<br />
concorrenza di Auteri e firmato un<br />
contratto annuale con opzione per il<br />
rinnovo per un'ulteriore annata<br />
agonistica. L'allenatore toscano è un<br />
vincente vero ed ha voglia di<br />
riscattare l'esonero dello scorso<br />
febbraio, a Cosenza, confermandosi<br />
“mister promozione”. Di pari passo<br />
con la sua scelta, il club del<br />
presidente D'Agostino ha, di fatto,<br />
fissato nel piazzarsi tra le prime<br />
cinque in classifica l'obiettivo per il<br />
prossimo campionato.<br />
di Marco Festa
<strong>Sport</strong> Avellino
<strong>Sport</strong> Avellino<br />
Dopo aver condotto la Collegiana<br />
dalla Serie D alla vecchia C2, nella<br />
stagione 1990/1991, e il Montevarchi<br />
dalla C2 alla C1, in quella 1994/1995,<br />
Braglia ha lasciato il segno a<br />
Catanzaro e Pisa raggiungendo la<br />
Serie B: in Calabria ha vinto il<br />
campionato nel 2004; all'ombra della<br />
Torre pendente i playoff nel 2007.<br />
Ritorna in Campania a distanza di 6<br />
anni dalla fine della sua pluriennale<br />
esperienza a Castellammare di<br />
Stabia, iniziata nel 2010 e che, nel<br />
2011, culminò con un altro salto in<br />
Cadetteria, grazie al secondo trionfo<br />
in carriera negli spareggi<br />
promozione, e nella vittoria della<br />
Coppa Italia di categoria. Epica la sua<br />
ultima e quarta scalata, in ordine<br />
cronologico, in B; con altri lupi, quelli<br />
della Sila, nel 2018, partendo dal<br />
quinto posto della griglia della postseason.<br />
Ed è già calciomercato. Il<br />
direttore sportivo Di Somma, rimasto<br />
in sella, è al lavoro, ma guai a perdere<br />
di vista, a medio-lungo termine, un<br />
altro ex capitano dell'Avellino, ovvero<br />
Trinchera, che con col trainer<br />
grossetano ha costruito quel Cosenza<br />
da cui ora si vorrebbe attingere a<br />
piene mani: dal portiere Perina,<br />
passando per i difensori Legittimo e<br />
Idda, sino ad arrivare all'esterno<br />
offensivo Kone (di proprietà del<br />
Torino, ndr). Nel contempo, si pensa<br />
alle conferme: difficile trattenere<br />
Parisi, nel mirino di Genoa, Napoli,<br />
Lazio, Empoli e Salernitana,<br />
nonostante la speranza del club<br />
irpino sia di confermarlo, fosse anche<br />
a titolo temporaneo. A centrocampo<br />
resterà Silvestri. Da valutare la<br />
posizione di Garofalo. Sulla<br />
permanenza di Di Paolantonio<br />
potrebbero, invece, pesare i rapporti,<br />
tutt'altro che idilliaci, con lo stesso Di<br />
Somma mentre si punterà a<br />
prolungare l'esperienza all'ombra del<br />
Partenio dell'attaccante Albadoro. In<br />
difesa, dove ci sono pure gli esperti<br />
Scognamiglio e Rozzio sul taccuino,<br />
si ripartirà da Laezza e a strappare il<br />
sì di Celjak, corteggiato da società di<br />
Lega Pro. Fari puntati, non di meno,<br />
su altri due estremi difensori: Ioime<br />
del Potenza e Guarna della Reggina.<br />
Per il reparto avanzato si potrebbe,<br />
infine, tentare il rilancio di un altro<br />
fedelissimo di Braglia, Baclet, oltre a<br />
un colpo in prospettiva: Volpe del<br />
Frosinone. Il modulo di riferimento<br />
sarà il 4-4-2. Il futuro è già presente.
<strong>Sport</strong> Scherma<br />
L’occasione<br />
di Luca<br />
Curatoli, sciabolatore napoletano,<br />
sogna una medaglia olimpica a Tokyo<br />
D<br />
a una beffa atroce ad un presente da<br />
campione. E' la storia di Luca Curatoli,<br />
sciabolatore napoletano che sogna una<br />
medaglia Olimpica. Un sogno che vive<br />
giornalmente e potrebbe diventare realtà<br />
tra poco più di un anno a Tokyo. Il rapporto<br />
con i Giochi Olimpici del ragazzone<br />
napoletano non sembra dei<br />
migliori. Quattro anni fa divenne sfortunato<br />
protagonista di un incrocio pericoloso<br />
e di un derby tutto campano durato<br />
diversi mesi. Da una parte c’era proprio<br />
lui, considerato il nuovo che avanza, il<br />
talento pronto a scalzare i veterani.<br />
Dall’altra quel Diego Occhiuzzi, argento<br />
a Londra 2012, che andava a caccia dell’ultimo<br />
grande acuto.<br />
Alla fine fu proprio l’esperto Diego a<br />
spuntarla infliggendo a Curatoli una<br />
beffa atroce. Una sconfitta che avrebbe<br />
abbattuto chiunque, ma non Luca che<br />
accettò il verdetto della pedana e mise le<br />
basi per una riscossa da campione.<br />
di Michele Iacicco
<strong>Sport</strong> Scherma<br />
Quattro anni dopo, il portacolori delle<br />
Fiamme Oro si è trasformato da talento a<br />
certezza. Ha chiuso anche questa stagione,<br />
seppur disputata solo in parte, al<br />
quarto posto nel ranking mostrando una<br />
continuità che fa ben sperare. In questo<br />
quadriennio ha raccolto anche due successi<br />
individuali in Coppa del Mondo:<br />
prima a Mosca, poi nella tappa casalinga<br />
di Padova. Risultati importanti che addizionati<br />
a quelli raggiunti nella gara a<br />
squadre diventano eccezionali. Col quartetto<br />
sono state tante le soddisfazioni:<br />
dall’oro mondiale nel 2015 alle medaglie<br />
di bronzo di Lipsia 2017 e Budapest 2019<br />
dove salì sul terzo gradino del podio<br />
anche nell’individuale, fino all’argento di<br />
Wuxi nel 2018. Risultati che senza la pandemia<br />
lo avrebbero portato a Tokyo tra i<br />
favoriti, ma l’emergenza ha momentaneamente<br />
rovinato i suoi piani.<br />
Un anno può essere lungo ma tra un allenamento<br />
e l’altro, sperando di poter<br />
anche gareggiare a livello internazionale<br />
in Coppa del Mondo, passerà velocemente.<br />
Curatoli è la migliore carta da<br />
medaglia della spedizione campana. E’<br />
atleta da grandi eventi. Una garanzia<br />
quando la posta in palio è di grande valore.<br />
A Rio de Janeiro avrebbe già potuto<br />
fare bene, ma le sue Olimpiadi saranno<br />
quelle di Tokyo e Parigi 2024, due occasioni<br />
per confermare di essere il vero<br />
erede della stirpe d’oro degli sciabolatori<br />
campani. Dopo Dino Meglio, Raffaello<br />
Caserta, Luigi Tarantino e Diego Occhiuzzi,<br />
tocca a Luca Curatoli portare<br />
Napoli sul podio Olimpico.
<strong>Sport</strong> Scherma<br />
IVPC<br />
Rugby Benevento<br />
Stagione chiusa<br />
Si riapre il 31 agosto<br />
Questa strana e sfortunata stagione si è<br />
chiusa per l’IVPC Rugby Benevento. Il presidente<br />
Rosario Palumbo e il direttore tecnico<br />
Alessandro Valente, hanno comunicato<br />
agli atleti che le porte dello Stadio Pacevecchia<br />
riapriranno il 31 agosto alle 19:00<br />
quando si radunerà la prima squadra. Nel<br />
corso dei primi giorni del mese di settembre<br />
riprenderà anche l’attività giovanile.<br />
La società sannita intanto attende novità<br />
dalla Federazione in merito alla formula e<br />
alle date della prossima stagione, ma l’intento<br />
è quello di non farsi trovare impreparati<br />
qualunque sia la decisione degli uffici<br />
federali.