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DM Magazine Luglio/Agosto 2020

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INTERVISTA <strong>DM</strong>M<br />

Scordamaglia:<br />

la collaborazione è una cura<br />

per il Covid<br />

Filiera Italia, nata nel 2017 per mettere d’accordo le forze che, a vario titolo,<br />

contribuiscono al nostro agroalimentare, è un sistema che ha saputo fare fronte<br />

all’emergenza Coronavirus senza mai smettere di operare e adesso è pronto<br />

alle nuove sfide della ripartenza.<br />

Filiera Italia è una grande e ottima<br />

idea. Nata nel 2017, la fondazione<br />

parte, come tutti sanno, da un’idea<br />

tanto semplice quando difficile da<br />

applicare: mettere d’accordo le forze<br />

che, a vario titolo, contribuiscono al<br />

nostro agroalimentare per ottenere<br />

benefici condivisi in termini di qualità,<br />

contratti, condizioni di lavoro, prezzi intermedi<br />

e finali. Così oggi i circa 80 soci<br />

spaziano dall’agricoltura, rappresentata<br />

da sempre da Coldiretti, all’industria,<br />

ai servizi, per arrivare alla distribuzione.<br />

Il sistema, che rappresenta oltre 50<br />

miliardi di fatturato, è in continua evoluzione.<br />

È un sistema che ha saputo<br />

fare fronte all’emergenza Coronavirus<br />

senza mai smettere di operare<br />

e adesso è pronto alle nuove sfide<br />

della ripartenza. Ne parliamo con<br />

Luigi Scordamaglia, Consigliere<br />

Delegato di Filiera Italia e AD di<br />

Inalca.<br />

Come emerso nel corso del webinar<br />

organizzato da MSD<br />

Animal Health,<br />

la filiera agroalimentare<br />

ha<br />

tenuto bene in<br />

questo periodo<br />

a testimonianza<br />

della solidità di<br />

un settore-chiave dell’economia. Inevitabilmente,<br />

però, anche questo comparto<br />

ha risentito della situazione.<br />

Cosa è accaduto negli ultimi mesi?<br />

Durante il Covid, come detto in occasione<br />

degli Stati Generali dell’Economia al Presidente<br />

del Consiglio, Giuseppe Conte, la<br />

nostra filiera ha continuato a operare. Se<br />

questa è la buona notizia, ciò non vuole dire<br />

che non ci sia stata sofferenza, una sofferenza<br />

la cui causa prima è la serrata di<br />

due mesi del mondo Horeca-foodservice,<br />

il quale rappresenta un terzo dei consumi<br />

alimentari italiani. Questo ha determinato<br />

un concomitante crollo dei fatturati delle<br />

aziende food, che hanno perso,<br />

appunto, il 30% circa in media,<br />

con incidenze molto significative<br />

sul vino di eccellenza, i<br />

formaggi premium, i salumi<br />

di qualità. La fascia alta delle<br />

specialità alimentari è stata<br />

anche quella maggiormente<br />

investita dalla flessione delle<br />

esportazioni, in calo per la prima<br />

volta nell’ultimo decennio. Il<br />

retail non ha potuto<br />

compensare<br />

tutto questo,<br />

nonostante un<br />

sostanzioso<br />

aumento<br />

delle vendite<br />

14 <strong>DM</strong> MAGAZINE

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