You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
EDITORIALE <strong>DM</strong>M<br />
Il risiko delle supercentrali<br />
Non è la prima volta. E certamente non sarà l’ultima. Il quadro<br />
delle alleanze tra i principali gruppi distributivi italiani<br />
si appresta ancora a cambiare. E non si tratta di piccoli aggiustamenti.<br />
Tale, per esempio, si potrebbe considerare il<br />
recente annuncio dell’ingresso di Rossetto Trade (fuoruscito<br />
da C3 con una sua dote di 23 punti vendita tra iper e super)<br />
nella compagine di Agorà Network, costituita da Sogegross,<br />
Iperal, Gruppo Poli e Tigros. O l’accordo di master franchising,<br />
ufficializzato poche settimane fa, tra Coop Consorzio<br />
Nord Ovest e Sardegna Più, che permette a Coop di ampliare<br />
la sua presenza in Sardegna, inizialmente con una rete di 35<br />
negozi. No, qui stiamo parlando di modifiche più sostanziali<br />
degli assetti competitivi a livello di supercentrali. A dare un<br />
primo scossone agli accordi in essere ci ha pensato il forfait<br />
di Auchan. Il suo adieu al mercato italiano ha lasciato orfane<br />
al tavolo delle contrattazioni di primo livello sigle come Crai<br />
e D.it (facendo di fatto naufragare il giovanissimo progetto di<br />
Gruppo Levante), Coralis e C3. Ma a rimescolare ancor di più<br />
le carte giunge ora il dissolvimento di Aicube. O quantomeno<br />
una quasi totale trasformazione della squadra degli alleati.<br />
Il colpo che ha di fatto posto fine alla vita quasi decennale<br />
della supercentrale voluta da Giorgio Santambrogio è stato<br />
sparato a bruciapelo e senza silenziatore da Pam pochi<br />
giorni fa. Non stiamo a sindacare sulle motivazioni che hanno<br />
portato a questa scelta. Così come non ci azzardiamo a<br />
scommettere su quelle dell’altro partner di Aicube, Carrefour.<br />
L’ipotesi che l’insegna guidata attualmente in Italia da<br />
Gérard Lavinay possa valutare nuove sinergie a partire dal<br />
2021 non è del tutto campata in aria. Tutto ciò indurrà alcuni<br />
gruppi ad “accasarsi”, laddove possibile, con i retailer liberi<br />
più importanti, o a convergere proprio verso realtà aggregatrici<br />
e catalizzatrici come VéGé. La stagione del “piccolo è<br />
bello”, del resto, è finita da tempo. Al di là delle dichiarazioni<br />
di facciata, tutti sanno che, sul piano competitivo, i vantaggi<br />
derivanti dalle economie di scala e dalla maggiore massa<br />
critica negli acquisti generate dalle supercentrali, sono insostituibili.<br />
Che poi quest’ultime siano anche facilitatrici di<br />
progetti comuni è un’altra storia.<br />
Armando Brescia,<br />
Direttore Distribuzione Moderna<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 3