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Ottopagine Sport 07

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<strong>Sport</strong><br />

<strong>Ottopagine</strong><br />

L’anno dei record


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

L’anno<br />

dei record<br />

stracciati<br />

Il cammino fantastico del Benevento<br />

è già scolpito nei libri di storia del calcio<br />

A<br />

ll'inizio sono stati l'epilogo naturale<br />

di un cammino fantastico,<br />

poi sono diventati la spinta in<br />

più per dare un significato ad<br />

una stagione che la strega aveva<br />

mandato in archivio troppo presto.<br />

I record hanno finito col segnare<br />

questo lunghissimo<br />

campionato dell'era Covid, tanto<br />

da finire addirittura sulla maglia<br />

celebrativa dei giallorossi: “A<br />

suon di record” con quella preposizione<br />

scritta in maiuscolo e “a<br />

tutta t-shirt”. Inzaghi ne ha fatto<br />

un suo cavallo di battaglia: li<br />

stampava sui fogli e li appendeva<br />

sulle pareti dello spogliatoio.<br />

Tutti i giocatori sapevano quale<br />

fosse la differenza tra vincere un<br />

diFranco Santo


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

Foto Mario Taddeo


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

campionato e scrivere la storia.<br />

Il bello è che molti di questi primati<br />

la strega li ha conquistati proprio<br />

nel “dopo lockdown”, quando<br />

cioè sarebbe stato legittimo mollare<br />

un po'. E invece tutti a seguire il<br />

“pifferaio magico”, alias Pippo Inzaghi,<br />

che ha condotto questa squadra<br />

a chiudere a 86 punti, tanti<br />

quanti ne fece il Palermo nel 2013-<br />

14 con 4 partite in più (campionato<br />

a 22 squadre). E a toccare quota 26<br />

nel computo delle partite vinte,<br />

come il mitico Ascoli di Mimmo<br />

Renna nel 77-78. E poi quei 18 punti<br />

di vantaggio sulla seconda, un<br />

abisso, considerato che il Crotone<br />

non solo è salito in A, ma ha anche<br />

viaggiato a tutta in questa seconda<br />

fase della stagione.<br />

Tra i tanti primati centrati ce n'è<br />

uno che resisteva da 42 anni e che<br />

sarà impossibile uguagliare di<br />

nuovo: le sette giornate d'anticipo<br />

con cui si è tagliato il traguardo<br />

della promozione. Anche quello apparteneva<br />

all'Ascoli di Costantino<br />

Rozzi e ora gli si è affiancato il Benevento<br />

di Vigorito, Inzaghi e Foggia.<br />

E che dire delle vittorie<br />

esterne? Era sembrato inizialmente<br />

un tallone d'Achille di questa squadra:<br />

9 punti nelle prime 6 trasferte,<br />

poi l'esplosione che ha portato la<br />

strega a conquistare 40 degli 86<br />

punti totali lontano dalle mura amiche.<br />

Di imprese corsare ne ha ottenute<br />

12, di cui 8 consecutive.<br />

C'è un record acciuffato alla fine<br />

del girone d'andata che avvicina la<br />

squadra di Inzaghi alla mitica Juventus<br />

del 2006-<strong>07</strong>, quella che aveva


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

✔ RECORD DI PUNTI, 86!<br />

✔ RECORD DI VITTORIE TOTALI, 26!<br />

✔ PROMOZIONE<br />

CON 7 GIORNATE D’ANTICIPO: RECORD!<br />

✔ 18 PUNTI DI VANTAGGIO<br />

SULLA SECONDA: RECORD!<br />

Foto Mario Taddeo


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

✔ RECORD DI PUNTI<br />

NEL GIRONE D’ANDATA, 46!<br />

nelle sue fila campioni del calibro<br />

di Buffon, Del Piero, Nedved,<br />

Chiellini, Trezeguet. I 46 punti<br />

ottenuti al giro di boa dalla strega<br />

sono due in più della Vecchia Signora,<br />

sì proprio quella che tornata<br />

in A avrebbe poi messo le<br />

basi per vincere nove scudetti di<br />

fila.


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

✔ RECORD<br />

DI VITTORIE ESTERNE, 12!<br />

✔ RECORD DI<br />

VITTORIE ESTERNE CONSECUTIVE, 8!<br />

Foto Mario Taddeo


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

Il gruppo,<br />

la roccia<br />

per il futuro<br />

Nel suggestivo scenario del Teatro Romano<br />

si è consumata la notte magica del Benevento<br />

U<br />

na serata che ha fatto sognare.<br />

Di quelle che restano nella<br />

mente di chi ha seguito con passione<br />

le gesta del Benevento<br />

Calcio. La premiazione della<br />

Lega di B per il primo posto<br />

conquistato dai giallorossi, nel<br />

suggestivo scenario del Teatro<br />

Romano, ha fatto rivivere un<br />

cammino ricco di successi e di<br />

record. Che hanno fatto entrare<br />

la squadra di Pippo Inzaghi<br />

nella storia del calcio italiano. Il<br />

club di via Santa Colomba si è<br />

voluto regalare un evento magico.<br />

di Sonia Lantella


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

Foto Mario Taddeo


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

Con tante personalità illustri: dal<br />

presidente della Figc Gravina a<br />

quello della Lega di B Balata,<br />

senza dimenticare il sindaco Mastella<br />

e tutte le autorità istituzionali.<br />

Parole di elogio per la<br />

“strega”. La voglia di ricordare<br />

Ciro Vigorito, colui che ha permesso<br />

la realizzazione del sogno<br />

portando per mano il fratello Oreste<br />

e tutta la famiglia verso una<br />

scelta importante, quella di “comprarsi<br />

un'emozione”. Toccante il<br />

momento dedicato proprio al massimo<br />

dirigente, quando i presentatori<br />

Valter De Maggio e Monica<br />

Bertini lo hanno chiamato a salire<br />

sul palco per una sorpresa: un<br />

video che ha ripercorso tutti i momenti<br />

più belli del suo viaggio nel<br />

Sannio. Con il fratello, le figlie, la<br />

sorella, un'intera famiglia al suo<br />

fianco, pronta a sostenerlo sempre.<br />

Dando vita ad un messaggio<br />

che Oreste Vigorito ha fatto suo e<br />

che ha voluto lanciare ad inizio<br />

stagione: insieme costruiremo<br />

altre vittorie. Insieme affronteremo<br />

ogni difficoltà. Per sempre<br />

insieme. Il rincorrersi delle immagini<br />

sulle note di Nuovo Cinema<br />

Paradiso di Ennio Morricone con<br />

l'orchestra Ofb di Benevento e con<br />

uno dei più famosi jazzisti sul panorama<br />

internazionale Luca<br />

Aquino hanno fatto commuovere<br />

il massimo dirigente e l'intera pla-


<strong>Sport</strong> Benevento<br />

tea: “Posso iniziare con un semplice<br />

grazie”.<br />

Vigorito si è rivolto alle stelle<br />

che con “affetto” lo guardano<br />

da lassù e ai tifosi che hanno<br />

saputo accompagnare la squadra<br />

giallorossa, anche quando<br />

le gradinate sono rimaste vuote<br />

per garantire la sicurezza di<br />

tutti in un momento piegato<br />

dalla pandemia. Nel finale, la<br />

scena è stata rubata dai protagonisti<br />

di questa cavalcata. Il<br />

trofeo le “Ali della Vittoria” è<br />

stato posizionato al centro del<br />

palco. E i presentatori hanno<br />

chiamato prima Balata e poi<br />

l'intero gruppo sannita. Tutti<br />

pronti a gioire e ad alzare una<br />

coppa che ha rappresentato il<br />

sacrificio di una società, la voglia<br />

di crederci della squadra e<br />

la capacità di sognare di un intero<br />

popolo. Il presidente della<br />

Lega di B e il numero uno giallorosso<br />

hanno preso il trofeo e<br />

lo hanno consegnato nelle<br />

mani di capitan Maggio per alzarlo<br />

al cielo, insieme, verso<br />

quelle stelle che Vigorito ha<br />

voluto ringraziare e che hanno<br />

accompagnato una serata vinta<br />

dalle emozioni e dal desiderio<br />

forte di continuare a guardare<br />

con ottimismo verso nuovi<br />

orizzonti.


<strong>Sport</strong> Benevento


<strong>Sport</strong> Benevento


<strong>Sport</strong> Napoli<br />

La notte<br />

dei leoni<br />

Al Camp Nou la gara che vale una stagione<br />

Il Napoli contro questo Barcellona sogna


<strong>Sport</strong> Napoli<br />

di Salvatore Caiazza<br />

na notte da leoni. È quella che vuole<br />

vivere il Napoli al Camp Nou. C'è di<br />

mezzo la storia nella sfida degli ottavi<br />

di ritorno di Champions League<br />

contro il Barcellona. Mai la squadra<br />

azzurra, infatti, è riuscita ad arrivare<br />

ai quarti di questa straordinaria<br />

competizione internazionale. Ci si è<br />

fermati sempre sul più bello. Ora c'è<br />

Gattuso alla guida dei partenopei e<br />

l'ambizione è di far piangere i catalani<br />

e volare in Portogallo per le<br />

final eight. Nella terra di Cristiano<br />

Ronaldo, poi, sarebbe tutto in gioco.<br />

In gara secca tutto potrebbe acca-<br />

Udere.


<strong>Sport</strong> Napoli<br />

Ma meglio fare un sogno alla volta. Ed il<br />

primo è di giocarsi questa importante partita<br />

contro Messi e compagni. In altre circostanze<br />

non ci sarebbe stata storia. A<br />

prescindere dall'ottima prestazione e<br />

dall'1-1 dell'andata, gli azulgrana avrebbero<br />

fatto di un sol boccone i napoletani.<br />

Adesso, però, è tutto diverso. Il Barcellona<br />

vive il peggior momento degli ultimi anni<br />

ed inoltre dovrà sì giocare nel suo stadio<br />

ma senza tifosi per il protocollo Covid-19.<br />

Non sarà facile lo stesso ma avere centomila<br />

persone che ti fischiavano contro<br />

non era sicuramente un vantaggio. Ecco,<br />

quindi, che le chance di qualificazione ci<br />

sono. Poi dipende anche che partita giocherà<br />

il Napoli. Di certo non potrà evidenziare<br />

le lacune viste nelle ultime sfide<br />

di campionato. La difesa dovrà essere impeccabile<br />

e l'attacco molto più cinico. Altrimenti<br />

non ci sarebbe storia.<br />

Gattuso ha le idee chiare sulla formazione<br />

da mandare in campo. Il recupero<br />

di Insigne è andato contro ogni pronostico<br />

visto l'infortunio con la Lazio. Il capitano<br />

aveva subito una lesione parcellare<br />

al tendine dell'adduttore sinistro e sembrava<br />

fuori gioco. Ed, invece, farà parte<br />

della squadra che sfiderà i campioni catalani<br />

nella notte del Camp Nou. Con lui ci<br />

sarà “Ciruzzo” Mertens desideroso di ripetersi<br />

dopo il gol dell'andata. Il belga resterà<br />

altri due anni in azzurro. Purtroppo<br />

non sarà la stessa cosa per Callejon. Nella<br />

sua Spagna, infatti, giocherà la sua ultima<br />

partita se si perde o qualche altra se si<br />

vince. Ma il 31 agosto saluterà tutti. A centrocampo<br />

un altro iberico cercherà di mettersi<br />

in mostra. Si tratta di Fabian Ruiz<br />

che proprio il Barcellona vorrebbe. Con<br />

lui Demme e Zielinski. In difesa più Manolas<br />

che Maksimovic al fianco di Koulibaly<br />

per fermare i tre extraterrestri<br />

Griezmann-Messi-Suarez. Tra i pali<br />

Ospina.


<strong>Sport</strong> Napoli


<strong>Sport</strong> Salerno


<strong>Sport</strong> Salerno<br />

Salernitana<br />

Fallimento<br />

e repulisti<br />

Ventura allontanato “spontaneamente”<br />

dalla società che naviga sempre a vista<br />

Sotto il sole rovente d’un<br />

pomeriggio di piena<br />

estate e con l'emergenza<br />

sanitaria ancora in corso,<br />

erano accorsi davanti<br />

all’Arechi più di 300 tifosi<br />

per “accompagnare” la Salernitana<br />

verso la sfida più importante<br />

degli ultimi anni. Entusiasmo che<br />

poche ore dopo il match con lo Spezia<br />

s’è sciolto come un cubetto di<br />

ghiaccio nel bicchiere di un cocktail,<br />

facendo (ri)piombare Salerno<br />

nel vortice della depressione sportiva.<br />

E non solo. Perché la sconfitta<br />

(1-2) subita contro i liguri ha fatto<br />

da apripista all'ennesima rivoluzione<br />

tecnica: Gian Piero Ventura il<br />

giorno seguente ha comunicato di<br />

non essere (più) disponibile ad acdi<br />

Filippo Notari


Futuro<br />

Rebus tecnico:<br />

emergente<br />

o navigato?<br />

L'addio di Gian Piero Ventura<br />

ha costretto la Salernitana<br />

a rivedere i suoi piani.<br />

In queste ore la società di<br />

Claudio Lotito e Marco Mezzaroma<br />

sta valutando se affidarsi<br />

a un tecnico emergente<br />

o scegliere un allenatore navigato.<br />

Diversi i profili sondati:<br />

dagli ex Stefano<br />

Colantuono e Fabrizio Castori,<br />

passando per Paolo Zanetti<br />

e Alessio Dionisi. Ma<br />

non è da escludere nemmeno<br />

un nome a sorpresa.<br />

<strong>Sport</strong> Salerno<br />

Squadra<br />

Sarà in Umbria<br />

il ritiro estivo<br />

È già tempo di futuro in casa<br />

Salernitana. E non soltanto<br />

per la scelta dell'allenatore<br />

che dovrà sostituire Gian<br />

Piero Ventura sulla panchina<br />

granata. Tra tre settimane,<br />

infatti, inizierà già la<br />

nuova stagione per il cavalluccio<br />

marino. La società ha<br />

individuato la sede del ritiro<br />

che, come era accaduto già in<br />

passato, si svolgerà in Umbria:<br />

i granata pernotteranno<br />

a Roccaporena e si alleneranno<br />

a Cascia fino al 5 settembre.<br />

cettare un'eventuale proposta di rinnovo<br />

contrattuale da parte della Salernitana.<br />

Che adesso è alle prese, come<br />

da tradizione (11 allenatori in 9 anni e<br />

15 cambi in panchina), con il toto-allenatore<br />

per individuare il successore<br />

dell’ex ct della Nazionale italiana. Ma<br />

questo è già futuro.<br />

Il (recente) passato racconta di un<br />

campionato chiuso in modo anonimo,<br />

fuori dalle prime otto e dagli spareggi<br />

che avrebbero permesso di giocarsi<br />

sul campo la promozione in serie A.<br />

Un fallimento che ha fatto riaffiorare<br />

rabbia, amarezza e delusione in una


<strong>Sport</strong> Salerno<br />

città che ha dimostrato, ancora una<br />

volta, il suo attaccamento alla Salernitana.<br />

Stati d'animo che all'ombra dell'Arechi<br />

si vivono da qualche anno.<br />

Ma stavolta un po’ tutti immaginavano<br />

che i play-off potessero essere un<br />

obiettivo alla portata per una società<br />

che poco più di un anno fa aveva<br />

messo nero su bianco l'intenzione di<br />

voler puntare alla promozione in massima<br />

serie. Un traguardo che non è<br />

mai stato vicino per il cavalluccio marino,<br />

costantemente in lotta per i playoff<br />

ma incapace di alzare l’asticella nei<br />

momenti decisivi della stagione. Il<br />

lockdown ha, poi, dato il colpo di grazia<br />

alla Salernitana che dopo il lungo<br />

stop è tornata in campo con il freno a<br />

mano tirato e senza la lucidità necessaria<br />

per agguantare la post-season.<br />

Epilogo amaro che ha contribuito ad<br />

aumentare la sfiducia e lo scetticismo<br />

della tifoseria, incrinando ancor di più<br />

i rapporti tra la piazza e la proprietà.<br />

Ora, a poche settimane dall'inzizio di<br />

una nuova stagione, Claudio Lotito e<br />

Marco Mezzaroma dovranno uscire<br />

allo scoperto e spiegare quali programmi<br />

hanno in mente per la Salernitana.


<strong>Sport</strong> Avellino


<strong>Sport</strong> Avellino<br />

Che lupo<br />

sarà<br />

con Braglia?<br />

La squadra da ridisegnare,<br />

il mercato che langue e le solite incognite<br />

che da anni negano il futuro<br />

L’<br />

L’Avellino com’era e l’Avellino come<br />

sarà. Da Eziolino Capuano a Piero<br />

Braglia cambierà tanto, in termini di<br />

interpreti. E già, perché l’Avellino deve<br />

praticamente allestire una rosa ex novo<br />

ma non è detto che il nuovo tecnico<br />

abbandoni il 3-5-2 tanto caro al<br />

predecessore di Pescopagano. E allora<br />

sono giorni di valutazioni e attesa per<br />

le prime ufficialità. E intanto ci<br />

divertiamo nell’immaginare come<br />

possa trasformarsi l’undici titolare.<br />

Della squadra della passata stagione, il<br />

primo che va verso la riconferma è<br />

Giuliano Laezza. Braglia per il suo 4-4-<br />

2 ha chiesto calciatori di spessore e<br />

di Angelo Giuliani


<strong>Sport</strong> Avellino<br />

abituati a vincere in categoria e qualche<br />

giovane da affiancargli. Tra i pali al<br />

momento c’è Tonti ma il sogno è<br />

Perina, reduce da una salvezza che ha<br />

dell’incredibile a Cosenza. La linea<br />

difensiva schiererebbe da destra a<br />

sinistra Bertoncini che potrebbe<br />

rientrare nell’asse con la Reggina per<br />

Charpentier, proprio Laezza e circola il<br />

nome di Andrea Pezzi, che Di Somma<br />

ha già avuto a Benevento. La mediana<br />

si affiderebbe alle conferme di Celjak,<br />

Silvestri e Di Paolantonio, si complica<br />

il rinnovo di Garofalo mentre i nomi<br />

nuovi sarebbero quelli del giovane<br />

Russo e del talento dell’Inter Elian<br />

Demirovic.<br />

Con il club nerazzurro c’è la volontà di<br />

chiudere un prestito anche per<br />

l’estremo difensore Dekic, mentre<br />

Russo avrebbe da raccogliere la<br />

pesante eredità di Fabiano Parisi sulla<br />

corsia mancina se l'esterno dovesse<br />

salutare. Resta in piedi il possibile<br />

ritorno di Mariano Arini che non ha<br />

mai nascosto il gradimento per una<br />

seconda esperienza in Irpinia. Con il<br />

Genoa si tratta la possibilità di<br />

confermare il prestito di Claudiu<br />

Micovschi, ma sul rumeno c’è più di<br />

una sirena dalla cadetteria. E allora ci<br />

si cautela provando a sondare bomber<br />

Corazza, tra gli artefici della<br />

promozione della Reggina in B. Ma per<br />

l’attacco il vero sogno è Fabio<br />

Ceravolo, altro profilo che Di Somma<br />

conosce molto bene ma di non facile<br />

realizzazione e intanto il ds strizza<br />

l’occhio a Cianci che potrebbe liberarsi<br />

dal Teramo, un’operazione che<br />

potrebbe portare all’ombra del<br />

Partenio anche Giovanni Pinto, terzino<br />

l’ultima stagione a Catania. Entrambi<br />

infatti sono assistiti dallo stesso agente,<br />

l’ex difensore biancoverde Alberto<br />

Bergossi.


<strong>Sport</strong> Avellino


<strong>Sport</strong> Pugilato<br />

Provaci<br />

ancora<br />

Tatanka<br />

Clemente Russo punta a un record:<br />

essere l’unico al mondo con 5 Olimpiadi<br />

C’è<br />

sempre tempo e spazio per chi<br />

ha voglia di sognare anche a 38<br />

anni. Ce lo insegna Clemente<br />

Russo, due argenti vinti alle<br />

Olimpiadi di Pechino 2008 e<br />

Londra 2012, altrettanti titoli<br />

Mondiali a Chicago nel 20<strong>07</strong> e Almaty nel 2013, oltre a tanti<br />

altri successi che lo hanno reso uno dei pugili italiani più titolati<br />

a livello dilettantistico. Tatanka nonostante l’età non ha<br />

nessuna voglia di mettere nel cassetto i suoi sogni. Il rinvio dei<br />

Giochi Olimpici, che poteva sembrare il definitivo addio alle<br />

speranze di qualificazione, non ha per nulla scalfito la sua voglia<br />

d’impresa. Se il campione di Marcianise volerà a Tokyo<br />

nel 2021 sarà l’unico nel mondo del pugilato ad aver disputato<br />

cinque edizioni delle Olimpiadi.<br />

di Michele Iacicco


<strong>Sport</strong> Pugilato<br />

Un risultato immenso, una conquista che<br />

lo catapulterebbe nella storia del mondo<br />

a cinque cerchi. Ma Russo non si accontenta.<br />

Il suo vero obiettivo è un altro.<br />

Come ha sempre fatto non si nasconde e<br />

ogni volta che può lo ricorda ai suoi fans<br />

e soprattutto agli avversari: “Voglio vincere<br />

la medaglia d’oro, è l’unica che mi<br />

manca”. L’ha sfiorata per ben due volte,<br />

a 38 anni non sarà semplice, la concorrenza<br />

è tremenda, ma il campione di<br />

Marcianise ci crede. Clemente Russo ha<br />

la sua tesi: “Vincerò con la velocità, la<br />

boxe non è uno sport violento ma tecnico,<br />

dove il segreto è colpire e non farsi<br />

colpire”.<br />

Il pugile campano è carichissimo e ha ancora<br />

un altro sogno nel cassetto: “Fare il<br />

portabandiera”. Per guidare la sfilata azzurra<br />

nella cerimonia inaugurale allo stadio<br />

Olimpico di Tokyo il 23 luglio 2021,<br />

la concorrenza è tremenda: i favoriti<br />

sembrano essere il nuotatore Gregorio<br />

Paltrinieri e la fiorettista Elisa Di Francisca.<br />

A Giovanni Malagò, numero uno del<br />

Coni, spetterà la scelta definitiva.<br />

Tornando all’aspetto prettamente sportivo,<br />

“tatanka” culla i suoi sogni a Marcianise<br />

allenandosi senza sosta nella sua<br />

palestra con l’inseparabile amico Vincenzo<br />

Mangiacapre, un altro che sogna<br />

un pass per i Giochi Olimpici di Tokyo,<br />

ma questa è un’altra storia che vi racconteremo<br />

nelle prossime settimane.


<strong>Sport</strong> Pugilato<br />

RUGBY<br />

TORNA LA PALLA OVALE<br />

CON IL DERBY ITALIANO<br />

E’ venerdì 21 agosto la data in cui tornerà a<br />

rimbalzare in campo la palla ovale per un<br />

match ufficiale. Si parte con il derby tutto<br />

italiano tra Benetton e Zebre valido per il<br />

Guinnes Pro 14. Sfida interessante a cui<br />

prenderanno parte anche gli atleti sanniti,<br />

scuola IVPC Rugby Benevento, Carlo<br />

Canna e Giovanni D’Onofrio (in foto). Un<br />

doppio derby attesissimo che concluderà<br />

l’edizione 2020 della competizione e soprattutto<br />

avrà il compito di ridare ritmo alle<br />

squadre che da settembre, si spera, riprenderanno<br />

a giocare settimanalmente anche in<br />

vista del recupero delle sfide delle varie Nazionali.

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