blobmagazine_settembre_ottobre2020
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politica in pillole
L’Italia del sì
A cura di:
Ciro
Esposito
L’
Italia ha votato sì. In
percentuali bulgare,
ha votato sì. Si temeva
per l’affluenza, per una riforma
semplice nella proposta e facile
nell’apprendimento. Il taglio dei
parlamentari è stato il quesito.
Non la riduzione dei privilegi della
casta, ma il taglio dei parlamentari.
E ha vinto il sì.
Ebbene, se solo si andasse in giro
a chiedere il perché del voto sul
sì, le persone comuni risponderebbero
che finalmente “mangiano di
meno”, “ci saranno meno persone
e quindi meno privilegi”, “sperpereranno
meno soldi”. Eppure il
quesito referendario non parlava
di abolizione della casta, oppure
di taglio degli stipendi.
Parlava di tagliare un po’ di casta,
ma sempre la casta resta.
Di meno? Sicuro. Ma pur sempre
casta.
Non parlava affatto di un tangibile
risparmio, eppure hanno basato
la propaganda su questo, perché
la comunicazione vince sempre.
Non ne parlava perché risparmio
effettivo non c’è.
Un euro e trenta l’anno non toglie
la sete a nessun cittadino. Perché
questo euro e trenta va spalmato
su 365 giorni l’anno, quando non è
bisestile, e non restano neanche i
centesimi in mano alle persone.
E quindi, quale è stata l’effettiva
ragione del taglio dei parlamentari?
Uno più uno, in matematica, fa
sempre due. Sempre.
In politica no.
Quando si parla della materia “politica”
bisogna fare molta attenzione,
perché spesso si nascondono
tranelli nei quesiti stessi, ma
soprattutto nelle argomentazioni.
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