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James Bruce - Quaderno 10 - dicembre 2020

Uno dei protagonisti delle grandi scoperte nelle antiche provincie romane del nord d’Africa fu James Bruce, nativo di Kinnaird, viaggiatore e scopritore scozzese, famoso per aver trovato le sorgenti del Nilo Azzurro e per aver riportato in Europa alcune copie manoscritte in lingua etiopica del perduto testo apocrifo del Libro di Enoch. Giunse in Algeria come console britannico nel 1763 dopo aver trascorso diversi mesi a studiare il mondo classico in Italia. Agli inizi di quell’anno visitò le antiche rovine di Paestum per controllare alcuni disegni che dovevano far parte di una pubblicazione mai compiuta, il cui risultato, riconosciuto in un volume di successo pubblicato a Londra da un altro autore, alimentò le riflessioni degli eruditi ispirando le successive opere di architetti ed artisti.

Uno dei protagonisti delle grandi scoperte nelle antiche provincie romane del nord d’Africa fu James Bruce, nativo di Kinnaird, viaggiatore e scopritore scozzese, famoso per aver trovato le sorgenti del Nilo Azzurro e per aver riportato in Europa alcune copie manoscritte in lingua etiopica del perduto testo apocrifo del Libro di Enoch. Giunse in Algeria come console britannico nel 1763 dopo aver trascorso diversi mesi a studiare il mondo classico in Italia. Agli inizi di quell’anno visitò le antiche rovine di Paestum per controllare alcuni disegni che dovevano far parte di una pubblicazione mai compiuta, il cui risultato, riconosciuto in un volume di successo pubblicato a Londra da un altro autore, alimentò le riflessioni degli eruditi ispirando le successive opere di architetti ed artisti.

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Le “Rovine di Paestum”:<br />

una lode alla cultura.<br />

16<br />

Dal frontespizio realizzato presumibilmente dal fiorentino<br />

Giuseppe Zocchi per la serie dei disegni dal<br />

titolo "Le rovine di Paesto", l'opera appare una vera e<br />

propria lode alla cultura.<br />

Sulla copertina, decorata in basso con la figura della<br />

famosa e profumata rosa di Paestum, tanto celebrata<br />

dai poeti latini, è riportata in corsivo, per distinguerla<br />

dal titolo, una frase tratta dal paragrafo 16 del Pro<br />

Archia Poeta, un orazione di Marco Tullio Cicerone<br />

in cui il famoso avvocato difende sia il suo assistito,<br />

il poeta greco Aulo Licinio Archia, accusato di avere<br />

acquisito illecitamente la cittadinanza romana, sia il<br />

concetto di educazione all'arte e alla cultura.<br />

“E se anche non fosse evidente tanta utilità e da questi<br />

studi si ottenesse il solo diletto, credo comunque<br />

che voi giudichereste questa occupazione dell'anima<br />

umanissima e nobilissima”<br />

Cic. Pro Arch.<br />

17<br />

Fig. 16. <strong>James</strong> <strong>Bruce</strong> (1730-1794)<br />

Frontespizio per una serie di disegni dal titolo "Le rovine<br />

di Paesto chiamata in epoche precedenti Poseidonia»<br />

Paul Mellon Collection, Yale Center for British Art<br />

Fig. 17. <strong>James</strong> <strong>Bruce</strong> (1730-1794)<br />

Disegno N° 7<br />

Vista interna della Basilica (Tempio di Hera)<br />

Grafite e acquerello (30,5 x 35,6 cm)<br />

Paul Mellon Collection, Yale Center for British Art<br />

Fig. 18. <strong>James</strong> <strong>Bruce</strong> (1730-1794)<br />

Disegno N° 1<br />

Tempio di Cerere<br />

Grafite e acquerello<br />

Paul Mellon Collection, Yale Center for British Art<br />

14

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