James Bruce - Quaderno 10 - dicembre 2020
Uno dei protagonisti delle grandi scoperte nelle antiche provincie romane del nord d’Africa fu James Bruce, nativo di Kinnaird, viaggiatore e scopritore scozzese, famoso per aver trovato le sorgenti del Nilo Azzurro e per aver riportato in Europa alcune copie manoscritte in lingua etiopica del perduto testo apocrifo del Libro di Enoch. Giunse in Algeria come console britannico nel 1763 dopo aver trascorso diversi mesi a studiare il mondo classico in Italia. Agli inizi di quell’anno visitò le antiche rovine di Paestum per controllare alcuni disegni che dovevano far parte di una pubblicazione mai compiuta, il cui risultato, riconosciuto in un volume di successo pubblicato a Londra da un altro autore, alimentò le riflessioni degli eruditi ispirando le successive opere di architetti ed artisti.
Uno dei protagonisti delle grandi scoperte nelle antiche provincie romane del nord d’Africa fu James Bruce, nativo di Kinnaird, viaggiatore e scopritore scozzese, famoso per aver trovato le sorgenti del Nilo Azzurro e per aver riportato in Europa alcune copie manoscritte in lingua etiopica del perduto testo apocrifo del Libro di Enoch. Giunse in Algeria come console britannico nel 1763 dopo aver trascorso diversi mesi a studiare il mondo classico in Italia. Agli inizi di quell’anno visitò le antiche rovine di Paestum per controllare alcuni disegni che dovevano far parte di una pubblicazione mai compiuta, il cui risultato, riconosciuto in un volume di successo pubblicato a Londra da un altro autore, alimentò le riflessioni degli eruditi ispirando le successive opere di architetti ed artisti.
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<strong>10</strong><br />
Fig. <strong>10</strong>. <strong>James</strong> <strong>Bruce</strong> (1730-1794)<br />
Disegno N° 4<br />
Tempio di Nettuno - Vista della parte interna del 2°<br />
Tempio dal fronte est<br />
Grafite e acquerello (34,3 x 30,2 cm)<br />
Paul Mellon Collection, Yale Center for British Art<br />
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