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focus<br />
Tutta la filiera sta lavorando ed è determinante per<br />
la qualità di un prodotto. Questo significa lavorare<br />
nell’etica, nella significanza del prodotto, nella<br />
trasparenza. A Tolosa Comme en Avant punta sul<br />
consu<strong>mare</strong> meno ma meglio, poco ma di valore.<br />
Spendiamo di <strong>più</strong> ma per prodotti certificati e<br />
garantiti a difesa dell’ambiente e delle persone”.<br />
Il fattore umano<br />
Quando si parla di sostenibilità a 360 gradi, non<br />
bisogna dimenticare il rispetto per le persone. I<br />
clienti, ma anche quelli che lavorano in azienda,<br />
dalla produzione fino al magazzino.<br />
“In futuro sarà sempre <strong>più</strong> necessario guardare alle<br />
persone con attenzione - aggiunge Rubinelli - Sono<br />
loro il vero petrolio del retail fisico (e non solo).<br />
Due retailer in Francia hanno introdotto le casse<br />
blablabla: chi le sceglie per pagare può chieder<br />
quello che vuole alla cassiera e lei può rispondere<br />
senza fretta. C’è il valore umano della cassiera,<br />
altro che casse automatiche! La richiesta va verso<br />
la cassiera abilitata a parlare con il cliente. Si deve<br />
tener presente che gli anziani reclamano questo<br />
servizio. Ma non solo loro.<br />
Lidl in Irlanda ha rilevato 32 pub e li ha messi<br />
all’interno del discount trasformandosi in retail che<br />
vende prodotti, servizi e fa somministrazione. Il pub<br />
in Irlanda è un luogo di ritrovo, socialità, spirito,<br />
comunità. Questi sono tutti cambiamenti che<br />
partono in sordina, ma poi molti retailer li adottano.<br />
Sono importanti e interessanti dal punto di vista<br />
sociale e del consumo”.<br />
Previsioni future<br />
McKinsey Global Institute ha fatto previsioni fino<br />
al 2026. Dai dati si vede crescere il discount che<br />
rappresenta la semplificazione del processo<br />
d’acquisto.<br />
“Semplificazione è una delle parole chiave del<br />
futuro - spiega Rubinelli - Iper e supemercati<br />
mantengono le loro posizioni, anche rispetto<br />
all’online e cresce il convenience, il punto vendita<br />
vicino a casa che offre prodotti e servizi. Anche<br />
noi abbiamo fatto un sondaggio su RetailWatch,<br />
chiedendo ai lettori cosa pensano del futuro e<br />
quali saranno le tipologie di organizzazione. Molti<br />
dicono che saranno i discount, prima dei pure<br />
player e dell’e-commerce”.<br />
Le previsioni Nielsen, con molte variabili in gioco,<br />
nell’ipotesi della fine dell’emergenza a fine gennaio<br />
<strong>2021</strong>, vedono la crescita esponenziale dell’online<br />
per il 2020 (+ 130%) scendere poi nel <strong>2021</strong> (+ 60%)<br />
per poi stabilizzarsi nel 2022 (+ 30%). Il canale<br />
supermercato vede una crescita del 7,7% nel 2020,<br />
un calo del 2,4% nel <strong>2021</strong> e una ripresa (+ 2,6%) nel<br />
2022 . Più o meno la stessa situazione per i punti<br />
WACOAL<br />
vendita di vicinato (convenience). Una crescita<br />
del 6,8% nel 2020, un calo del 3,4% nel <strong>2021</strong> e<br />
una crescita dell’1,9% nel 2022. Questi due canali<br />
avranno una battuta d’arresto l’anno prossimo<br />
perché nel 2020 hanno aumentato in maniera<br />
considerevole le loro quote di mercato, ma si<br />
riprenderanno nel 2022.<br />
“Secondo McKinsey Global Institute la tecnologia<br />
è un mezzo (non un fine) che aumenta la<br />
profittabilità in tutta la filiera e nell’organizzazione<br />
del rretai - spiega Rubinelli - Lavoro, punto vendita,<br />
cura degli inventari, back office, esperienza. La<br />
profittabilità è superiore nel retail fisico rispetto<br />
all’online perché questo canale ha una serie di<br />
costi che il negozio fisico non ha. Per esempio<br />
costi di consegna e di ritorno del prodotto (il 30%,<br />
soprattutto nell’abbigliamento)”.<br />
Semplificazione e precisione<br />
Sono le due parole chiave del prossimo futuro.<br />
“Il discount avanza perché ha semplificato<br />
il negozio (<strong>più</strong> piccolo) e ridotto lo scaffale<br />
(meno referenze) - spiega Rubinelli - Poi ci sono<br />
esperimenti dappertutto, come la superette<br />
automatica di Monop’ in Francia: negozi di 30 metri<br />
quadrati, 600 referenze, pagamento automatico,<br />
ma soprattutto grande servizio di vicinato (per<br />
esempio, sotto i condomini). Ci sarà un’esplosione<br />
di questi format. Poi ci vuole precisione nel retail<br />
fisico ma anche online per dare effettivamente il<br />
servizio che il consumatore reclama. Concludo con<br />
una frase dell’attore Karl Valenin: una volta il futuro<br />
era migliore perché sapevamo cos’era. Adesso va<br />
immaginato. E lo facciamo con i dati degli istituti di<br />
ricerca, i workshop come quelli del Future Concept<br />
Lab, le analisi, gli studi, gli esperti ma soprattutto<br />
con un’attenzione che sarà superiore rispetto al<br />
passato”.