COLLANAArtisti in Toscana34Diretta daFABRIZIO BORGHINICoordinamento editorialeLUCIA RAVEGGIIl volume è realizzato daA cura di Lucia Raveggi - Fabrizio Borghiniimpaginazione di Erika BresciISBN 978-88-6039-522-1Tutti i diritti riservati© Copyright Associazione Toscana Culturae Masso delle Fate EdizioniMasso delle Fate EdizioniVia Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)www.massodellefate.itFinito di stampare nel mese di gennaio 2021presso la Nova Arti GraficheVia Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)www.novaartigrafiche.itIn copertina:Cortona (particolare)
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021Èsempre salutare interrogarsi sul significatodi arte, su cosa spinge arealizzare un dipinto, una scultura,un’installazione, una foto, sulle dinamicheche la sorreggono, sui rapporti esulle prospettive che questa dischiudesia in quanto manifestazione sociale siain quanto processo individuale di conoscenza.Perché è proprio l’interrogarsi sulla suafunzione che tiene vivo il valore dell’arte.Come tutte le cose, e più di altre, l’arteè in continua evoluzione, non solo nellesue forme, nelle tecniche e negli stili, maanche nei criteri di valutazione, nei modidi concepirla e di praticarla, nelle motivazioniche di volta in volta stanno alla basedella realizzazione, nel rinnovarsi dei propositidegli artisti.Come è noto, il concetto di arte non èstatico e immutabile. Con il passare deisecoli, con l’avvicendarsi delle civiltà,del rapporto dell’artista con il mondo,cambiano anche i modi di considerarla.Dall’uomo che con dell’ocra rossa delineavail profilo di un bisonte sulla parete diuna caverna a quello seduto al computerche disegna sulla tavoletta grafica per ottenerevisioni virtuali, cosa cambia e cosarimane uguale?Una definizione di arte in grado di soddisfaretutti i punti di vista, dall’antropologicoal sociale, all’economico al filosofico,sembra sia ancora al di là da venire.Forse è un bene, così da non costringerlain rigide teorie, in soffocanti prigioni critiche,per seguitare a considerarla espressionedi libertà, di processi umani che leprofondità dell’inconscio non disvelano epoter continuare ad interrogarsi sul suoruolo che, nonostante le continue trasformazioni,non appare venire meno.Dietro ai mutamenti, dietro all’apparenzadella forma, esiste un significato intangibile,non esprimibile e non numerabilecome fosse un’equazione matematica,non definibile come un esperimentoscientifico. L’arte visuale, così come lapoesia, la danza, la musica sono vie diconoscenza del mondo e concedono altrettanterisposte alle nostre domande.Come l’amore, l’amicizia o la fede, l’artenon è quantificabile come fosse un merodato scientifico, non segue la strada dellaragione ma quella dell’intuizione. Lascienza separa e analizza l’infinitesimalecon esattezza razionale, l’arte procede insenso opposto, non divide la materia pertrovarvi lo spirito della creazione, ma tramitela realizzazione di un’opera concedea chi la pratica di partecipare all’esperienzastessa della creazione.Per questo il senso ultimo rimane sfuggente,se ne può fare esperienza direttama l’arte rimane ineffabile quasi fosseun’astrazione. A questo proposito, nell’introduzionealla Storia dell’arte raccontatada Ernest Gombrich, uno dei libri d’artepiù noti, lo studioso, tra i più significatividel secolo scorso, afferma che non esistea rigore l’arte come fenomeno ma soloartisti e opere. Naturalmente è un para-3