Artisti ad Arezzo
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OSVALDA PUCCI
Vi è una frase di Baudelaire che
dice: «Il problema non è quello di
copiare, ma di interpretare in una
lingua più semplice e luminosa».
Da questa affermazione dell’illustre
poeta e filosofo francese,
possiamo concludere che la
grandezza dell’arte non sta nella
sua capacità di riprodurre più o
meno fedelmente la realtà, ma
nel tradurla in una nuova lingua,
nel trasformarla in qualcos’altro
di universale. Lo potremmo definire
come l’immanente impulso
creativo e artistico che accomuna
anche il carattere dell’artista
senese Osvalda Pucci, con i grandi
del passato, quali: Donatello,
Ghiberti, Brunelleschi, Piero della
Francesca, Mantegna, Botticelli
e Masaccio. Si tratta di un
ideale di eternità che Osvalda
condensa nella materia stessa
della sua pittura, al fine di rivelare
e risvelare l’intima essenza del
suo soggetto. E sotto questa
nuova luce va letto l’utilizzo che
ella fa dell’antica tecnica dell’olio
spanto o spanso, che non rappresenta
solo una scelta di carattere
formale finalizzata all’ottenimento
di taluni effetti cromatici,
tuttavia impossibili da ottenersi
con la tradizionale pittura ad
olio, ma che è prima di tutto una
scelta concettuale. L’utilizzo da
parte dell’artista di quest’antico
procedimento è ampiamente
storicizzato in numerose pubblicazioni
fra le quali citiamo due
testi che riguardano le Esposizioni
Triennale di Arti Visive a Roma:
TILTESTETICA a cura di Daniele
Radini Tedeschi (2014), e AETER-
NA a cura di G. Dunil con un saggio
introduttivo di Vittorio Sgar-
Resume Life, olio, lacca su tela, colore spanto, 70x70x4 cm. Anno 2015
Sinfonie, olio su tela, tecnica mista-colore spanto, 70x80 cm. Anno 2017
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