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Albo Nazionale degli Autotrasportatori<br />
Mensile - Aprile 2021 - n. <strong>236</strong><br />
#Trasporti #Innovazione #Rete<br />
MINISTERO:<br />
LA NUOVA STRUTTURA<br />
DEL MIMS<br />
PNRR:<br />
LA PAROLA<br />
ALL’AUTOTRASPORTO<br />
FONDI SANITARI:<br />
LA SALUTE<br />
AL PRIMO POSTO<br />
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma C/RM/30/2017
<strong>TIR</strong><br />
EDITORIALE<br />
MASSIMO DE DONATO<br />
direttore responsabile<br />
Donne e trasporti, un connubio possibile.<br />
Celebrata da poco la Giornata internazionale<br />
delle donne, sembra incredibile nel 2021 dover<br />
ribadire l’ovvio, ovvero che non esistono lavori<br />
tagliati su misura per un genere.<br />
Eppure ad oggi ci sono alcuni settori ancora quasi<br />
esclusivamente appannaggio degli uomini. E quello dei trasporti<br />
e della logistica è fra questi.<br />
Gli ultimi dati a disposizione del ministero del Lavoro e delle<br />
Politiche Sociali, pubblicati pochi mesi fa, segnalano, infatti,<br />
un tasso di disparità di genere del 56,4% per quel che riguarda<br />
la forza lavoro del trasporto e magazzinaggio; disparità che<br />
sale in maniera esponenziale al 95,7% quando si tratta di<br />
trovare una donna alla guida di un mezzo pesante o anche di un<br />
convoglio ferroviario.<br />
Dal 2012, sono previsti sgravi e contributi governativi per<br />
quei settori in cui la disparità superi almeno il 25%.<br />
Ma il lavoro da fare è ancora più ampio, ed è innanzitutto<br />
culturale.<br />
È necessario creare le condizioni per non penalizzare la<br />
parte essenziale del nostro Paese e allo stesso tempo far<br />
comprendere che il lavoro nei trasporti, anche grazie alle<br />
nuove tecnologie, è sempre meno un’attività fisica e richiede<br />
sempre più una preparazione tecnica.<br />
Anche noi, nel nostro piccolo, diamo un contributo con<br />
una redazione composta in larga parte da giornaliste, a<br />
dimostrazione di come universo femminile e mondo dei trasporti<br />
siano più vicini di quel che si pensi.<br />
Come del resto testimoniato dalle migliaia di imprenditrici<br />
alla guida di aziende di trasporto.
24<br />
2<br />
Politica<br />
PNRR: la parola<br />
all’autotrasporto<br />
Dagli incentivi<br />
per il rinnovo del<br />
parco veicolare<br />
al sostegno<br />
all’intermodalità:<br />
tutte le richieste<br />
delle associazioni<br />
di categoria<br />
in vista della<br />
presentazione del<br />
piano<br />
p.10<br />
Sicurezza<br />
La nuova<br />
frontiera<br />
dei controlli<br />
La Polizia<br />
stradale ha<br />
introdotto una<br />
nuova tecnologia<br />
che permette<br />
di effettuare<br />
ispezioni a<br />
distanza sui<br />
veicoli in<br />
movimento,<br />
utilizzando uno<br />
strumento che<br />
interagisce con i<br />
tachigrafi<br />
p.20<br />
Fondi sanitari<br />
La salute<br />
al primo posto<br />
Il CCNL Logistica,<br />
Trasporto merci<br />
e Spedizioni<br />
prevede dei fondi<br />
sanitari integrativi<br />
che in questo<br />
periodo di Covid<br />
si sono attivati<br />
con prestazioni<br />
sanitarie<br />
aggiuntive<br />
p.22<br />
Tecnica<br />
Peugeot:<br />
un esperto<br />
dell’ultimo miglio<br />
La casa del leone<br />
ha lanciato la<br />
versione 100%<br />
elettrica del<br />
suo e-Expert,<br />
disponibile<br />
in tre diverse<br />
lunghezze.<br />
La nostra prova<br />
su strada a Roma<br />
p.36<br />
<strong>TIR</strong> - Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi - ANNO XX N° <strong>236</strong> - aprile 2021<br />
Comitato Scientifico: Presidente Enrico Finocchi.<br />
Direzione-Redazione: Via C.B. Piazza, 8 - 00161 Roma Tel. 06 69308055 Direttore Responsabile: Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it<br />
Capo Redattore: Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it Redattori: Antonella Vicini vicini@rivistatir.it Ertilia Giordano giordano@rivistatir.it<br />
Grafica: Marco Banci Segreteria: Giuditta Lopardo segreteria@rivistatir.it
IN QUESTO<br />
NUMERO<br />
Confronto costante con il<br />
mondo dei trasporti<br />
Il ministro Giovannini ha<br />
invitato a una collaborazione<br />
in tutte le fasi di attuazione<br />
del PNRR. Chiesto un incontro<br />
anche su altre tematiche<br />
p.16<br />
Brennero: sospesi<br />
(per ora) i tamponi<br />
Dal 28 marzo il Tirolo è di<br />
nuovo aerea a rischio normale<br />
secondo la classificazione<br />
tedesca per quanto riguarda<br />
il Covid<br />
p.18<br />
ITS: una road map<br />
per i trasporti<br />
Il Comitato Trasporti Interni<br />
dell’UNECE ha aggiornato la<br />
propria strategia sugli ITS per<br />
il periodo 2021-2025: 18 i punti<br />
del programma<br />
p.26<br />
Verso una logistica<br />
più efficiente<br />
Un più ampio uso della<br />
digitalizzazione e di ITS può<br />
consentire all’Italia di superare<br />
il gap con gli altri Paesi. Il PNRR<br />
può essere l’occasione giusta<br />
p.28<br />
A scuola di logistica<br />
Il piano del Governo prevede<br />
nuove risorse per gli Istituti tecnici<br />
superiori ad alta specializzazione:<br />
vediamo l’offerta formativa di<br />
quelli dedicati alla logistica e ai<br />
trasporti<br />
p.30<br />
Centro-Nord: cresce il gommamare,<br />
in calo la ferrovia<br />
Il rapporto “Corridoi ed<br />
efficienza logistica dei territori”<br />
di SRM e Contship, ha analizzato<br />
le aziende di Lombardia, Veneto<br />
ed Emilia Romagna<br />
p.32<br />
3<br />
Editoriale p.1 Albo p.4<br />
Infografica p.34 Fisco p.40 Normative p.42<br />
Scadenze p.47 Numeri p.48<br />
CHIUSO IN REDAZIONE IL 26.3.2021<br />
CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PUBBLICITÀ HP 10 Srl - Tel 02.48.003.799 mirta.barbeschi@hp10.it<br />
Editore e Proprietario: Comitato Centrale per l’Albo Nazionale delle Persone Fisiche e Giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terzi -<br />
Via Giuseppe Caraci 36 - 00157 Roma (RM) CF 97113700583 - REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Picene Srl Stabilimento Via Vaccareccia, 57<br />
00071 Pomezia (Roma) Registrazione Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
ALBO<br />
PATRIZIO RICCI<br />
Vicepresidente Comitato Centrale Albo<br />
RIMANERE UNITI<br />
NELLE DIVERSITÀ<br />
Per sostenere le esigenze<br />
44<br />
dell’autotrasporto è necessario lavorare<br />
in sinergia pur nelle differenze di vedute<br />
La pandemia, oltre alla tragica evidenza sanitaria, ha acuito le diversità sociali e<br />
stigmatizzato le differenze tra i comparti dell’autotrasporto. Vi sono settori che<br />
stanno sviluppando la loro attività economica e altri che invece sono al palo. Non mi<br />
soffermo su quali siano perché all’evidenza di tutti. Ciò su cui invece invito alla riflessione, è<br />
come fare affinché dalle ceneri di questa tragedia possano crearsi opportunità migliori. Di<br />
fronte a noi, nell’immediato futuro, abbiamo grandi e piccoli temi che possono determinare<br />
la nostra ripartenza: il PNRR, la grande viabilità di collegamento con l’Ue, il rinnovo del<br />
CCNL e più in generale il costo del lavoro, i contributi inutili come quello richiesto dall’ART,<br />
ecc. Su questi e altri temi, è la nostra diversa natura, abbiamo posizioni e soluzioni non<br />
sempre convergenti. Per cercare di far si che il successo generale dell’autotrasporto<br />
prevalga su quello del singolo dobbiamo cercare di unire senza fondere, distinguere senza<br />
dividere, rimanendo uniti nelle diversità. Dobbiamo ridare importanza al valore dello<br />
stare insieme. L’alternativa è il “dividi et impera” con il risultato che la divisione gioverà<br />
soltanto a chi ha interessi diversi dai nostri. Agli altri Paesi Ue, se l’Italia non sarà in grado<br />
di presentare i progetti del PNRR in maniera condivisa. Ai soliti vettori dell’Est Europa, se il<br />
rinnovo contrattuale rappresenterà un mero aumento dei costi. E questo soltanto per fare<br />
alcuni esempi. Il “dividi et impera”, dalla sua origine, attribuita a Filippo il Macedone, poi<br />
utilizzata dalla casa d’Austria e quindi da Luigi XI di Francia, fino ai giorni nostri, non è mai<br />
stata utile ai lavoratori e alle classi più deboli. E non lo è neanche per noi.<br />
APRILE2021
ALBO<br />
ROBERTA DE SANTIS<br />
Vicepresidente Comitato Centrale Albo<br />
DIALETTICA E SINERGIA<br />
PER L’AUTOTRASPORTO<br />
Al lavoro con un approccio costruttivo<br />
e cooperante per gestire una realtà in<br />
veloce cambiamento e in un momento difficile<br />
5<br />
Da alcune settimane ho assunto la vice presidenza del Comitato Centrale dell’Albo<br />
degli Autotrasportatori. Un compito impegnativo e una vera e propria sfida<br />
per me, che provengo sempre dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità<br />
Sostenibili ma dal settore del trasporto passeggeri e, prima ancora, dal trasporto<br />
ferroviario di merci e passeggeri. Mi preme innanzitutto ringraziare il presidente Enrico<br />
Finocchi per la fiducia che mi ha concesso: farò di tutto perché si riveli ben riposta.<br />
Ringrazio anche Francesca Aielli, che mi ha preceduto, per l’efficacia e la correttezza<br />
del lavoro svolto: sicuramente mitigherà le difficoltà del subentro. Sono convinta che<br />
la dialettica e l’approccio sinergico, nel rispetto delle diverse reciproche posizioni, tra<br />
l’amministrazione e le associazioni di categoria costituiscano strumento indispensabile<br />
per gestire una realtà in veloce cambiamento nonché, oggi, stretta nella morsa tragica<br />
della pandemia. Quindi, entro i limiti del mio ruolo, confido nell’approccio costruttivo<br />
e cooperante che del resto è nella natura stessa del Comitato Centrale. Da subito ho<br />
iniziato a lavorare su diverse attività, a partire dal rimborso dei pedaggi che quest’anno<br />
richiede un cambiamento dei processi e quindi un impegno in più, dato l’ingresso di altri<br />
gestori, sempre nell’ottica della tutela dei princìpi di equità e di rispetto delle legittime<br />
aspettative delle imprese. Ma tra gli obiettivi cruciali verso cui indirizzare particolare<br />
impegno c’è sicuramente anche il tema della tutela delle imprese di autotrasporto<br />
iscritte all’Albo, attraverso un’attività che verifichi la loro regolarità e qualità.<br />
APRILE2021
EUROPA<br />
<strong>TIR</strong><br />
DIBATTITO APERTO<br />
SUL PACCHETTO<br />
MOBILITÀ<br />
Salgono a otto i Paesi che hanno presentato<br />
ricorso alla Corte di Giustizia europea<br />
per chiedere l’annullamento di alcune<br />
misure. Il Belgio contesta la parte<br />
sul cabotaggio<br />
6<br />
Anche il Belgio si è aggiunto<br />
al fronte europeo critico<br />
nei confronti del Pacchetto<br />
mobilità. Nei mesi scorsi Bulgaria,<br />
Romania, Ungheria, Lituania,<br />
Polonia, Malta e Cipro avevano<br />
inviato una serie di ricorsi alla<br />
Corte di Giustizia europea per<br />
chiedere l’annullamento di alcune<br />
norme che fanno parte del nuovo<br />
impianto regolatorio dei trasporti.<br />
Adesso anche il governo belga ha<br />
deciso di muoversi in questa stessa<br />
direzione.<br />
A renderlo noto è stata<br />
l’associazione di categoria belga<br />
UPTR, che lo scorso ottobre<br />
aveva presentato un suo ricorso<br />
contro la norma sul cabotaggio,<br />
chiedendone la liberalizzazione<br />
progressiva invece delle ulteriori<br />
restrizioni previste dal Pacchetto<br />
mobilità, approvato la scorsa estate<br />
dal Parlamento europeo dopo anni<br />
di lavori e discussioni per trovare<br />
un accordo.<br />
L’UPTR ha comunicato di aver<br />
ricevuto dal governo di Bruxelles la<br />
conferma di volersi unire al ricorso<br />
di annullamento già presentato da<br />
Malta, contro la regola (in vigore<br />
dal febbraio 2022) del periodo di<br />
attesa di quattro giorni prima di<br />
poter effettuare nuove operazioni<br />
di cabotaggio nello stesso Paese<br />
utilizzando lo stesso veicolo.<br />
Chi effettua un trasporto<br />
internazionale potrà comunque<br />
continuare a svolgere tre trasporti<br />
di cabotaggio entro un periodo<br />
massimo di 7 giorni.<br />
A questo punto salgono a 8 i Paesi<br />
Ue che hanno intrapreso la strada<br />
del ricorso. La norma, in ogni caso,<br />
sarà oggetto di discussione fra<br />
Commissione, Parlamento e Stati<br />
membri dopo la pubblicazione<br />
dei risultati di due studi promossi<br />
dall’esecutivo Ue su alcuni aspetti<br />
particolarmente dibattuti di questo<br />
Pacchetto mobilità (vedi Tir 235,<br />
pag. 11).<br />
SPAGNA: NIENTE<br />
PEDAGGIO SU ALTRE<br />
DUE AUTOSTRADE<br />
In Spagna il tema del pagamento<br />
dei pedaggi autostradali<br />
continua a tenere banco nel<br />
dibattito interno. Dopo che lo<br />
scorso anno sono stati eliminati<br />
i pedaggi su una serie di strade<br />
ad alto scorrimento, con la<br />
scadenza delle concessioni,<br />
resta il tema di come garantire la<br />
manutenzione e il miglioramento<br />
delle infrastrutture. Nel<br />
frattempo, il ministro dei<br />
trasporti spagnolo José<br />
Luis Ábalos ha confermato<br />
che in vista della scadenza<br />
delle concessioni sulla AP 2<br />
Saragozza - El Vendrell e sulla<br />
AP7 Tarragona - La Junquera,<br />
ad agosto, queste non verranno<br />
rinnovate e sarà quindi possibile<br />
viaggiare senza pagare il<br />
pedaggio.
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MINISTERI:<br />
LE COMPETENZE<br />
SUL SETTORE<br />
DEI TRASPORTI<br />
8<br />
Oltre al Mims, il ministero<br />
della Transizione Ecologica<br />
si occupa di pianificare<br />
le emissioni nei diversi<br />
settori dell’attività<br />
economica, compreso<br />
quello dei trasporti,<br />
mentre il ministero per la<br />
Transizione Digitale promuove<br />
l’innovazione tecnologica<br />
SIl Consiglio dei ministri ha approvato un<br />
decreto che prevede un riordino delle<br />
attribuzioni e competenze dei ministeri.<br />
Oltre ad un nuovo nome per il MIT, che ora è<br />
diventato ministero delle Infrastrutture e della<br />
Mobilità Sostenibili, per andare incontro ad<br />
una visione di sviluppo che allinea l’Italia alle<br />
attuali politiche europee, il Governo Draghi ha<br />
istituto il ministero della Transizione Ecologica,<br />
guidato da Roberto Cingolani, che prende il<br />
posto del ministero dell’Ambiente e della Tutela<br />
del territorio e assume competenze trasversali,<br />
alcune delle quali riguardano anche il nostro<br />
settore. Il Ministero si occuperà ad esempio di<br />
MIMS: ecco i tre dipartimenti<br />
La nuova organizzazione del ministero delle<br />
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili prevede la<br />
creazione di un nuovo dipartimento, per un totale di<br />
tre. Uno assume le competenze di programmazione<br />
e gestione delle infrastrutture e dei sistemi a rete<br />
(come ad esempio i trasporti). A queste si aggiungono<br />
Dipartimento per la<br />
programmazione,<br />
le infrastrutture di<br />
trasporto a rete<br />
e i sistemi informativi;<br />
Dipartimento per<br />
le opere pubbliche,<br />
le risorse umane e<br />
strumentali;<br />
Dipartimento<br />
per i trasporti e<br />
la navigazione
<strong>TIR</strong><br />
POLITICA<br />
pianificare le emissioni nei<br />
diversi settori dell’attività<br />
economica, compreso quello<br />
dei trasporti; dei piani e delle<br />
misure in materia di combustibili<br />
alternativi e delle reti e strutture<br />
di distribuzione per la ricarica<br />
dei veicoli elettrici, qualità<br />
dell’aria, politiche di contrasto<br />
ai cambiamenti climatici e per la<br />
finanza climatica e sostenibile;<br />
della promozione di politiche di<br />
sviluppo sostenibile, nazionali e<br />
internazionali.<br />
Inoltre, in stretta connessione<br />
con questo, è stato istituito,<br />
presso la Presidenza del<br />
Consiglio dei ministri, il<br />
Comitato interministeriale<br />
per la transizione ecologica<br />
(CITE), con il compito di<br />
assicurare il coordinamento<br />
delle politiche nazionali per la<br />
transizione ecologica e la relativa<br />
programmazione.<br />
Il Comitato è presieduto dal<br />
presidente del Consiglio<br />
dei ministri o dal ministro<br />
della Transizione Ecologica,<br />
ed è composto dai ministri<br />
della Transizione Ecologica,<br />
dell’Economia e delle Finanze,<br />
dello Sviluppo Economico,<br />
delle Infrastrutture e della<br />
Mobilità Sostenibili, del Lavoro<br />
e delle Politiche sociali e delle<br />
Politiche agricole, alimentari<br />
e forestali. Entro tre mesi il<br />
CITE dovrà approvare il Piano<br />
per la transizione ecologica<br />
che dovrà coordinare, tra le<br />
altre, le politiche in materia<br />
di riduzione delle emissioni di<br />
gas climalteranti; di mobilità<br />
sostenibile e di qualità dell’aria.<br />
Il CITE si avvarrà di un Comitato<br />
tecnico di supporto, composto<br />
da un rappresentante della<br />
presidenza del Consiglio dei<br />
ministri e da un rappresentante<br />
per ciascuno dei Ministeri<br />
coinvolti.<br />
Anche il nuovo ministero per la<br />
Transizione Digitale, guidato da<br />
Vittorio Colao, ha competenze<br />
che potrebbero ricadere anche<br />
sul nostro settore.<br />
Il Ministero ha il compito di<br />
promuovere, indirizzare e<br />
coordinare l’azione del Governo<br />
nelle materie dell’innovazione<br />
tecnologica, dell’attuazione<br />
dell’agenda digitale italiana ed<br />
europea, della strategia italiana<br />
per la banda ultra larga, della<br />
digitalizzazione delle pubbliche<br />
amministrazioni e delle imprese,<br />
nonché della trasformazione,<br />
crescita e transizione digitale<br />
del Paese, in ambito pubblico<br />
e privato, dell’accesso ai servizi<br />
in rete, della connettività, delle<br />
infrastrutture digitali materiali<br />
e immateriali e della strategia<br />
nazionale dei dati pubblici.<br />
Sarà affiancato da un Comitato<br />
interministeriale per la<br />
transizione digitale (CITD),<br />
con il compito di assicurare il<br />
coordinamento e il monitoraggio<br />
dell’attuazione delle iniziative<br />
di innovazione tecnologica<br />
e transizione digitale delle<br />
pubbliche amministrazioni<br />
competenti.<br />
9<br />
competenze relative ai sistemi informativi, per<br />
monitorare tempestivamente la progettazione<br />
e la realizzazione delle infrastrutture, degli<br />
investimenti nel settore dei trasporti, delle<br />
reti idriche, dell’edilizia pubblica. Il<br />
secondo dipartimento si occupa di<br />
opere pubbliche e di altri progetti<br />
di rilievo per la qualità della<br />
vita delle persone e per il<br />
superamento dei divari<br />
territoriali esistenti nel<br />
nostro Paese. Si tratta<br />
di programmi di edilizia<br />
pubblica e rigenerazione<br />
urbana e di ammodernamento e potenziamento<br />
delle reti idriche, fondamentali anche per contrastare<br />
le conseguenze della crisi climatica. Il dipartimento<br />
sovrintende anche al funzionamento dei provveditorati<br />
interregionali per le opere pubbliche e provvede alla<br />
gestione delle risorse umane e strumentali. Il terzo,<br />
infine, ha competenza sulle varie articolazioni del<br />
sistema dei trasporti (stradale, ferroviario, aereo,<br />
trasporto pubblico locale, porti e aeroporti), da cui<br />
dipende la realizzazione della mobilità sostenibile e<br />
le capacità del Sistema Paese di competere a livello<br />
europeo e internazionale sul piano economico. A questo<br />
dipartimento attengono anche le direzioni generali<br />
territoriali nelle quali opera la Motorizzazione civile.
Incentivi per il rinnovo del parco veicolare,<br />
sostegno all’intermodalità, ammodernamento<br />
e realizzazione di nuove infrastrutture e<br />
introduzione di processi digitalizzati sono<br />
tra le principali richieste delle associazioni<br />
in vista della presentazione del Piano<br />
nazionale di ripresa e resilienza<br />
di Lucia Angeloni<br />
10<br />
PNRR:<br />
LA PAROLA<br />
ALL’AUTOTRASPORTO<br />
Entro il 30 aprile l’Italia dovrà presentare<br />
all’Unione europea il Piano nazionale di<br />
ripresa e resilienza (PNRR), uno strumento<br />
di politica economica fondamentale che orienterà<br />
il Paese almeno per i prossimi dieci anni. Il<br />
documento traccia infatti gli obiettivi, le riforme e<br />
gli investimenti che l’Italia intende realizzare con gli<br />
oltre 190 miliardi di fondi, tra sovvenzioni e prestiti,<br />
che l’Europa mette a disposizione del nostro<br />
Paese. Una cifra senza precedenti che rappresenta<br />
un’occasione unica, anche per il mondo dei<br />
trasporti, per colmare il deficit rispetto agli altri<br />
Paesi europei in termini di innovazione, sostenibilità<br />
o digitalizzazione.<br />
In vista della stesura definitiva del Piano, il ministro<br />
delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili,<br />
Enrico Giovannini, ha voluto incontrare anche<br />
le associazioni di categoria dell’autotrasporto,<br />
che hanno potuto fornire i loro contributi e<br />
suggerimenti sulle misure da adottare e sui<br />
problemi da risolvere. Abbiamo quindi chiesto<br />
alle associazioni di categoria quali sono i<br />
temi considerati prioritari e quali le principali<br />
problematiche su cui intervenire.<br />
APRILE2021
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Thomas Baumgartner<br />
“Concordiamo sull’impostazione<br />
a favore di un sistema di<br />
trasporti maggiormente<br />
sostenibile - sottolinea Thomas<br />
Baumgartner, presidente di<br />
Anita -. Le prime bozze del<br />
PNRR contenevano molti<br />
investimenti nel settore<br />
ferroviario, chiediamo però che<br />
si distinguano tra quelli a favore<br />
della mobilità delle persone e<br />
quelli per le merci, un settore<br />
altrettanto importante, come<br />
la pandemia ha ampiamente<br />
dimostrato. A nostro avviso<br />
mancano ancora fondi per<br />
il potenziamento di alcune<br />
infrastrutture ferroviarie, a<br />
partire dalla linea appenninica<br />
dove occorre ampliare le<br />
sagome delle gallerie per<br />
garantire il passaggio di treni<br />
con i semirimorchi di quattro<br />
metri. Le stesse considerazioni<br />
valgono per i terminal<br />
intermodali.” Baumgartner<br />
ricorda come le aziende stiano<br />
investendo molto sul rinnovo<br />
delle flotte acquistando mezzi<br />
moderni, più sicuri e alimentati<br />
con motori ecologicamente<br />
più virtuosi. “Occorre quindi<br />
che i fondi per incentivare<br />
gli investimenti vengano<br />
elargiti, contemporaneamente<br />
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<strong>TIR</strong><br />
è necessario che si adegui<br />
l’infrastruttura stradale ed<br />
autostradale. In generale poi<br />
bisogna snellire la burocrazia,<br />
migliorare le procedure per<br />
l’aggiudicazione degli appalti,<br />
affinchè queste risorse possano<br />
arrivare ed essere utilizzate<br />
nella maniera giusta.<br />
Proponiamo poi che venga<br />
avviata anche in Italia la<br />
sperimentazione di veicoli<br />
più grandi e più lunghi per il<br />
trasporto stradale delle merci:<br />
questi mezzi consentirebbero<br />
infatti di impattare meno<br />
sull’ambiente. Certamente, nel<br />
contempo, sarebbe necessario<br />
adeguare la rete stradale per<br />
consentirne la circolazione”.<br />
Claudio Donati<br />
Per Claudio Donati,<br />
segretario generale di<br />
Assotir, “l’ammodernamento<br />
e la realizzazione di nuove<br />
infrastrutture, così come il<br />
processo di penetrazione<br />
del digitale nelle imprese,<br />
non potranno che migliorare<br />
l’efficienza del sistema di<br />
mobilità delle merci italiano,<br />
che porterà senz’altro a risultati<br />
positivi, così come l’impulso<br />
all’intermodalità. Si tratta di<br />
azioni che, banalmente, da<br />
POLITICA<br />
sole miglioreranno la velocità<br />
commerciale delle merci,<br />
favorendo una maggiore<br />
competitività del nostro sistema<br />
rispetto a quelli dei Paesi<br />
europei più importanti”. Anche<br />
Donati pone poi l’accento sulla<br />
necessità di un’accelerazione<br />
nel processo di rinnovo del<br />
parco veicolare industriale,<br />
“indispensabile per raggiungere<br />
l’obiettivo di una riduzione<br />
consistente dell’impatto<br />
ambientale.<br />
Questa è una misura di<br />
impatto diretto sul settore.<br />
Perciò consideriamo una sua<br />
eventuale assenza un errore<br />
imperdonabile.<br />
Inoltre, va fatta una riflessione<br />
in merito al rapporto tra<br />
innovazione e tenuta, meglio<br />
sarebbe dire coesione, del<br />
sistema imprenditoriale. Per fare<br />
un esempio, nel settore della<br />
distribuzione stiamo assistendo<br />
a un forte incremento di veicoli<br />
commerciali (fino 3,5 Ton).<br />
Fatto positivo, ovviamente, dal<br />
punto di vista del contrasto<br />
all’inquinamento, ma non<br />
possiamo far finta di non vedere<br />
che quello stesso settore è<br />
tra quelli in cui si concentra il<br />
massimo dello sfruttamento e<br />
dell’illegalità. Siamo di fronte al<br />
paradosso per cui sfruttamento<br />
e virtuosità ambientale vanno<br />
a braccetto. C’è, insomma il<br />
rischio di pesanti contraddizioni<br />
che il nuovo processo può<br />
accentuare o addirittura<br />
innescare. Un Piano destinato<br />
a incidere così profondamente<br />
sull’economia deve tenere conto<br />
di questi aspetti”.<br />
11<br />
APRILE2021
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POLITICA<br />
p<strong>TIR</strong><br />
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12<br />
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Amedeo Genedani<br />
Anche il presidente di<br />
Confartigianato Trasporti,<br />
Amedeo Genedani, ha ribadito<br />
la necessità di assicurare con le<br />
risorse del Recovery Plan una<br />
dotazione finanziaria pluriennale<br />
adeguata a sostenere gli<br />
imponenti investimenti green<br />
delle imprese di autotrasporto<br />
impegnate a rinnovare i propri<br />
mezzi. “Già dal 2015 il settore,<br />
avendo subito l’esclusione dai<br />
benefici fiscali sui rimborsi accise<br />
per i veicoli più inquinanti, ha<br />
dovuto puntare con decisione<br />
sugli investimenti in nuovi<br />
mezzi, nonostante le difficoltà<br />
economiche, la scarsa redditività<br />
causata dall’aumento dei costi<br />
e una concorrenza al ribasso<br />
provata da vettori esteri irregolari<br />
– afferma Genedani –. Per questo è<br />
fondamentale continuare mettere<br />
in campo un piano strutturato<br />
di riconversione ambientale e<br />
irrobustire il fondo nazionale per il<br />
rinnovo del parco veicolare merci<br />
con una serie di misure durature<br />
nel tempo”. Al tempo stesso per<br />
Genedani è necessario incentivare<br />
lo sviluppo dell’intermodalità<br />
marittima e ferroviaria,<br />
prevedendo dei voucher diretti<br />
agli autotrasportatori che sono<br />
coloro che compiono la scelta<br />
intermodale, tolgono tir dalle<br />
strade e riducono notevolmente<br />
le emissioni inquinanti.<br />
Confartigianato Trasporti approva<br />
infine la decisione del Governo<br />
di puntare sugli investimenti<br />
strutturali che dovrebbero riuscire<br />
a risolvere le inefficienze logistiche<br />
del nostro Paese e rappresentare<br />
un volano per il rilancio di interi<br />
settori.<br />
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Massimo Stronati<br />
Nella lista di interventi necessari e<br />
indispensabili, Massimo Stronati,<br />
presidente di Confcooperative<br />
Lavoro e Servizi, elenca<br />
innanzitutto interventi sulla<br />
struttura di mercato, finalizzati<br />
a costruire un’aggregazione<br />
organizzativa nei mercati<br />
altamente polarizzati e con più<br />
ampia presenza di piccole e<br />
piccolissime imprese. Servono poi<br />
“interventi per la semplificazione<br />
normativa-amministrativaburocratica”<br />
in grado di rendere<br />
competitive le imprese italiane<br />
rispetto a quelle degli altri Paesi<br />
Ue, “interventi per il mercato<br />
del lavoro tesi a favorire un<br />
processo di sviluppo continuo del<br />
capitale umano con il continuo<br />
aggiornamento delle competenze<br />
operative e manageriali”. E ancora,<br />
interventi fiscali, con la creazione<br />
di un pacchetto stabile di aiuti<br />
economici e incentivi integrati per<br />
le imprese del settore per progetti<br />
e iniziative di efficientamento<br />
energetico, trasformazione digitale<br />
e capacità di resilienza; interventi<br />
per la finanza di impresa allo<br />
scopo di supportare la creazione<br />
di canali di finanziamento privati<br />
ad hoc per il settore trasporto<br />
merci e logistica; interventi per<br />
l’innovazione, con particolare<br />
riguardo alla digitalizzazione e<br />
all’efficientamento ambientale;<br />
interventi volti ad incentivare<br />
il rinnovo del parco auto verso<br />
elettrico e carburanti alternativi a<br />
basso impatto ambientale come<br />
gas, metano ed idrogeno.<br />
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Pasquale Russo<br />
“Sul PNRR abbiamo evidenziato<br />
innanzitutto due principi –<br />
sottolinea invece Pasquale<br />
Russo, segretario generale di<br />
Fai-Conftrasporto -. Il primo è<br />
che ha una scarsa addizionalità<br />
di risorse, nel senso che molte<br />
delle risorse previste per gli<br />
investimenti in infrastrutture e<br />
trasporti sostituiscono quelle<br />
che erano già previste dalla<br />
contabilità ordinaria; quindi è<br />
come se si fosse sostituita una<br />
risorsa nazionale con una risorsa<br />
comunitaria. Speriamo che il<br />
presidente del Consiglio cambi<br />
in qualche modo l’utilizzo di<br />
APRILE2021
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queste risorse e che ne aggiunga<br />
altre. In secondo luogo, dai primi<br />
effetti della pandemia, abbiamo<br />
auspicato che al di là delle risorse<br />
stanziate l’Italia fosse capace<br />
di cambiare il proprio quadro<br />
giuridico per l’impiego dei fondi,<br />
perché non è solo un problema<br />
di quanti soldi mettiamo, ma<br />
come e in quanto tempo si<br />
spendono. Abbiamo un codice<br />
degli appalti e una legislazione<br />
generale che non consentono<br />
l’impiego di risorse in maniera<br />
veloce, quindi riteniamo che<br />
ancor prima di stanziare i soldi<br />
si sarebbe dovuto intervenire su<br />
questo”. Anche Russo rimarca<br />
poi la necessità di rinnovo del<br />
parco veicolare. “Se uno degli<br />
asset del PNRR deve essere<br />
proprio la transizione ecologica<br />
ci sembra singolare che siano<br />
state eliminate tutte le risorse<br />
per la sostituzione del parco<br />
veicolare, così come riteniamo<br />
poco lungimirante il non aver<br />
previsto risorse per potenziare<br />
le infrastrutture portuali e per<br />
renderle resilienti rispetto ai<br />
cambi climatici”.<br />
Enzo Solaro<br />
Per Enzo Solaro, segretario<br />
generale di Fedit, “la bozza<br />
del PNRR prevede risorse<br />
<strong>TIR</strong><br />
importanti a favore della<br />
logistica e questo è un segnale<br />
importante, dimostra che la<br />
politica è consapevole che per<br />
un Paese come il nostro, senza<br />
materie prime, una logistica<br />
efficiente rappresenta braccia<br />
e gambe dell’economia. Tra<br />
i Paesi industrializzati l’Italia<br />
però è quello che vanta più<br />
impicci burocratici. Abbiamo<br />
440 processi amministrativi<br />
sulle merci che fanno capo a<br />
una pletora di soggetti contro<br />
una media europea di 50 e tutti<br />
regolati da un solo soggetto.<br />
Nei porti italiani i mezzi pesanti<br />
fanno dalle 5 alle 8 ore di attesa<br />
perché non esiste un sistema<br />
di prenotazione intermodale.<br />
Oltre alla magistratura ordinaria,<br />
adibiti al controllo ci sono<br />
Agcom, ART, Antitrust, tutti<br />
soggetti che determinano per<br />
le nostre imprese e la nostra<br />
economia appesantimenti<br />
burocratici, quando va bene,<br />
oltre a costituire anche un<br />
ingiustificato balzello”.<br />
Per Solaro serve quindi<br />
una riforma della pubblica<br />
amministrazione, per rendere le<br />
imprese più libere di operare sul<br />
mercato.<br />
“Non vuol dire poter fare quello<br />
che si vuole, ma piuttosto<br />
poter contare su regole che<br />
consentano di efficientare i<br />
processi per ridurre quel gap<br />
dei costi logistici che in Italia<br />
è stimato tra i 70 e 90 miliardi<br />
all’anno”. Sul fronte delle<br />
infrastrutture, Solaro indica<br />
come prioritario il tema dei<br />
valichi alpini, un sistema di<br />
collegamenti ormai vetusto che<br />
crea troppi colli di bottiglia.<br />
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Alessandro Peron<br />
Anche la Fiap ha offerto il<br />
proprio contributo di idee. Tra le<br />
priorità indicate da Alessandro<br />
Peron, segretario generale<br />
dell’associazione, la necessità di<br />
incrementare e sostenere il ricorso<br />
all’intermodalità tramite strumenti<br />
già attivi come il Ferrobonus e il<br />
Marebonus, con un incremento<br />
della dotazione economica da<br />
realizzare attraverso un modello<br />
di attribuzione delle risorse<br />
che raggiunga direttamente<br />
gli utilizzatori, oltre a quella<br />
di incentivare l’adozione da<br />
parte delle imprese di un parco<br />
veicolare più sostenibile. Altro<br />
obiettivo da sostenere con<br />
opportuni strumenti finanziari, è<br />
quello della digitalizzazione dei<br />
processi operativi connessi ai<br />
servizi di trasporto. In particolare<br />
Fiap ritiene utile l’attivazione<br />
della e-CMR, la lettera di vettura<br />
internazionale elettronica,<br />
soluzione che deve scontare<br />
necessariamente il recepimento<br />
del relativo Protocollo addendum<br />
alla Convenzione CMR originaria,<br />
datato 2008 ed entrato in<br />
funzione nel 2011, atto mai<br />
assunto dalla Politica nazionale,<br />
e l’adozione di un Piano per la<br />
digitalizzazione della Logistica 4.0<br />
che preveda incentivi per progetti<br />
di ideazione, ricerca e sviluppo di<br />
soluzioni specifiche per il trasporto<br />
e la logistica, e che sostenga la<br />
formazione degli addetti che le<br />
utilizzeranno. Ancora, per Fiap<br />
sono necessari interventi tesi<br />
13<br />
APRILE2021
14<br />
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POLITICA<br />
ad incentivare l’occupazione nel<br />
settore e la formazione specifica<br />
degli addetti, con nuove forme di<br />
decontribuzione che permettano<br />
a nuovi addetti di accedere alla<br />
qualifica di autista, risorsa primaria<br />
per l’autotrasporto attualmente<br />
in deficit di disponibilità<br />
e promuovere percorsi di<br />
formazione.<br />
Patrizio Ricci<br />
Provvedere alla manutenzione<br />
della rete stradale, realizzare<br />
gli hub logistici, attuare<br />
l’archivio nazionale delle strade<br />
e promuovere una campagna<br />
di incentivi per i mezzi pesanti<br />
per accelerare la transizione<br />
ecologica abbattendo il livello<br />
di emissioni sono le priorità<br />
indicate dal presidente di Fita-<br />
CNA, Patrizio Ricci.<br />
“Il PNRR rappresenta<br />
un’opportunità irripetibile per<br />
l’ammodernamento del Paese.<br />
Dobbiamo innovare e mettere<br />
in sicurezza le infrastrutture –<br />
afferma Ricci –.<br />
Troppo spesso subiamo colli di<br />
bottiglia a livello infrastrutturale.<br />
Per questo è importante avere<br />
un archivio nazionale delle<br />
strade con un monitoraggio<br />
costante ma anche corsie<br />
preferenziali per il trasporto<br />
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<strong>TIR</strong><br />
merci, nuove infrastrutture<br />
verso i porti e gli hub logistici<br />
ferroviari. Tutto questo deve<br />
avere una regia considerando<br />
che certi interventi potranno<br />
essere realizzati attraverso il<br />
PNRR e altri, invece, attraverso<br />
finanziamenti dello Stato<br />
italiano”. Ricci indica poi<br />
l’esigenza di favorire il rinnovo<br />
del parco circolante dei Tir.<br />
“È naturale che la transizione<br />
ecologica abbia dei costi<br />
che le imprese non riescono<br />
a sostenere ma noi, da<br />
imprenditori, vogliamo trovare<br />
le risorse sul mercato. Però<br />
abbiamo bisogno di sostegno<br />
per essere competitivi, per<br />
essere messi nelle condizioni di<br />
raggiungere questo obiettivo:<br />
vivere del nostro lavoro”.<br />
Daniele Conti<br />
Tra i temi rilevanti indicanti da<br />
Daniele Conti, responsabile<br />
settore trasporti e logistica di<br />
Legacoop Produzione e Servizi,<br />
vi è l’incentivazione allo sviluppo<br />
intermodale e il potenziamento<br />
del sistema portuale italiano.<br />
“È fondamentale contribuire<br />
allo spostamento modale dei<br />
significativi volumi di merci che<br />
hanno origine da porti o rilevanti<br />
aree produttive/logistiche verso<br />
APRILE2021<br />
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le destinazioni finali attraverso la<br />
digitalizzazione dei processi di<br />
programmazione tracciamento<br />
e verifica, così come è<br />
fondamentale il potenziamento<br />
della competitività del sistema<br />
portuale italiano attraverso<br />
una maggiore e migliore<br />
concertazione di strategie e di<br />
programmi di sviluppo da parte<br />
delle diverse autorità portuali e<br />
la realizzazione dei collegamenti<br />
di ultimo miglio dei porti e nei<br />
retroporti”. Conti sottolinea<br />
poi la necessità di una politica<br />
industriale per il settore logistico<br />
che accompagni la crescita<br />
dimensionale delle imprese,<br />
con interventi sulla struttura di<br />
mercato finalizzati a costruire<br />
l’aggregazione organizzativa e<br />
di mettere in campo un piano<br />
strutturato di riconversione<br />
ambientale irrobustendo il fondo<br />
nazionale per il rinnovo del parco<br />
veicolare.<br />
p<br />
Paolo Melfa<br />
“Il PNRR rappresenta<br />
un’occasione irripetibile per il<br />
rilancio del Paese – ribadisce<br />
Paolo Melfa, responsabile<br />
nazionale di Sna-Casartigiani – e<br />
per attuare le importanti riforme<br />
che modifichino strutturalmente<br />
i pilastri su cui deve poggiare la
crescita, lo sviluppo e il disegno<br />
di crescita dell’economia più<br />
sostenibile dal punto di vista<br />
ambientale e sociale. Lo sviluppo<br />
della mobilità sostenibile<br />
passa anche e soprattutto<br />
attraverso la riqualificazione<br />
delle infrastrutture.<br />
Investimenti in opere<br />
pubbliche di modernizzazione,<br />
completamento e messa in<br />
sicurezza delle reti infrastrutturali<br />
facilitano il trasporto, le<br />
comunicazioni e l’accesso ai<br />
servizi e saranno il volano per<br />
lo sviluppo del tessuto sociale<br />
in particolare nelle regioni del<br />
Sud Italia dove la necessità di<br />
sviluppo è esigenza atavica<br />
mai pienamente soddisfatta.<br />
L’incontro con il ministro<br />
Giovannini ha confermato<br />
l’attenzione al settore del<br />
trasporto merci confermando<br />
la volontà del Governo di<br />
intervenire con aiuti economici<br />
mirati per il rinnovo dei veicoli<br />
pesanti per un trasporto più<br />
sostenibile sotto il profilo<br />
ecologico”. Sna-Casartigiani<br />
apprezza inoltre la volontà di<br />
prevedere tavoli permanenti di<br />
confronto per approfondire i<br />
problemi irrisolti della categoria<br />
che esulano dalle previsioni del<br />
PNRR.<br />
“La programmazione del<br />
nuovo PNRR è improntata<br />
principalmente sulla transizione<br />
green e digitale oltre che<br />
sull’innovazione – evidenzia<br />
Maurizio Longo, segretario<br />
generale di TrasportoUnito –. Sulla<br />
digitalizzazione la svolta deve<br />
p<br />
p<strong>TIR</strong><br />
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p<br />
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pAPRILE2021<br />
essere caratterizzata ad esempio<br />
dall’introduzione di sistemi che<br />
consentano la dematerializzazione<br />
e tracciabilità documentale,<br />
come ad esempio l’e-CMR,<br />
l’integrazione dell’autotrasporto<br />
nell’automazione dei nodi logistici<br />
necessaria allo snellimento<br />
dei processi autorizzativi, il<br />
potenziamento e connessione<br />
della rete delle aree di sosta, la<br />
razionalizzazione e semplificazione<br />
Maurizio Longo<br />
delle procedure amministrative e<br />
la riduzione degli eccessivi organi<br />
di vigilanza”. Per quanto riguarda il<br />
green e l’innovazione del trasporto<br />
su strada per TrasportoUnito è<br />
fondamentale una rivisitazione<br />
dell’intero sistema: dall’accesso<br />
al mercato agli strumenti<br />
contrattuali, dall’abilitazione dei<br />
nuovi conducenti ai nuovi modelli<br />
d’impresa, dalla sostenibilità<br />
ambientale al sostegno economico<br />
per il rinnovo del parco veicoli,<br />
all’aumento dei livelli di sicurezza<br />
con il coinvolgimento delle officine<br />
private per l’efficientamento<br />
delle revisioni veicolari. Infine<br />
è necessario individuare piani<br />
formativi finalizzati all’aumento<br />
delle innovative competenze<br />
professionali.<br />
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p<br />
Emanuela Bertoni<br />
POLITICA<br />
Emanuela Bertoni, presidente di<br />
Unitai, mette al primo posto tra gli<br />
interventi quello per il rinnovo del<br />
parco dei veicoli che trasportano<br />
merci su gomma. “Si tratta di<br />
un’iniziativa che è prima di tutto<br />
necessaria in considerazione<br />
dell’anzianità dei mezzi circolanti<br />
oltre chiaramente ad avere un<br />
impatto estremamente positivo<br />
sull’aspetto ambientale e a fare da<br />
leva per creare la mobilitazione di<br />
maggiori e ulteriori capitali privati.<br />
Rimanendo al trasporto su gomma<br />
- continua Bertoni - si auspica<br />
la realizzazione di uno sportello<br />
unico che possa gestire tutta<br />
la partita riguardante il rilascio<br />
delle autorizzazioni per trasporti<br />
eccezionali e un rafforzamento<br />
della Motorizzazione Civile al fine<br />
di migliorare i servizi prestati, in<br />
primis il sistema di revisione dei<br />
veicoli commerciali. Sempre sul<br />
fronte della mobilità stradale, è<br />
necessario prevedere un intervento<br />
sostanzioso per la manutenzione<br />
ordinaria e straordinaria della rete<br />
stradale esistente, con particolare<br />
riferimento alle arterie secondarie<br />
e locali, da troppo tempo<br />
abbandonate e per la realizzazione<br />
di aree di sosta attrezzate per i<br />
conducenti dei mezzi pesanti, altro<br />
punto dolente nel nostro Paese”.<br />
15
POLITICA<br />
CONFRONTO<br />
COSTANTE<br />
CON IL MONDO<br />
DEI TRASPORTI<br />
16<br />
Il ministro Giovannini ha invitato<br />
le associazioni a una collaborazione<br />
in tutte le fasi di attuazione del Piano<br />
nazionale di ripresa e resilienza.<br />
Il mondo dell’autotrasporto chiede<br />
un incontro anche su altri fronti<br />
Si è svolto il 17 marzo, in<br />
videoconferenza, l’incontro<br />
tra il ministro delle<br />
Infrastrutture e della Mobilità<br />
Sostenibili, Enrico Giovannini,<br />
e le associazioni di categoria<br />
dell’autotrasporto, insieme alle<br />
altre associazioni datoriali e<br />
sindacali del settore dei trasporti<br />
e della logistica, sul tema del<br />
PNRR. Un incontro positivo<br />
visto che il ministro si è detto<br />
disponibile ad approfondire la<br />
questione del rinnovo del parco<br />
veicolare. Un’apertura verso una<br />
delle principali richieste delle<br />
associazioni, assieme<br />
a quella della<br />
digitalizzazione<br />
dei processi<br />
operativi<br />
connessi<br />
ai servizi di trasporto e di<br />
nuovi investimenti a favore<br />
dell’intermodalità. Il ministro ha<br />
anche chiesto alle associazioni di<br />
aiutare il Governo nella transizione,<br />
che dovrà essere non solo<br />
ecologica ma anche culturale e<br />
ha posto l’accento sulla necessità<br />
per le imprese di fare un salto di<br />
qualità. Poiché le risorse per il<br />
PNRR saranno limitate, anche<br />
se consistenti (circa<br />
48 miliardi di euro<br />
per il Mims<br />
secondo<br />
quanto<br />
indicato in audizione alla Camera),<br />
il ministro ha poi invitato le<br />
associazioni a collaborare con i<br />
cinque gruppi di lavoro che sono<br />
stati istituiti per individuare i punti<br />
principali su cui intervenire. Dei<br />
cinque gruppi uno si occuperà<br />
dell’analisi dei progetti e del<br />
confronto con la Commissione<br />
Ue, il secondo delle innovazioni<br />
normative necessarie per<br />
garantire l’attuazione rapida dei<br />
progetti, il terzo sull’innovazione<br />
organizzativa del Ministero,<br />
il quarto sui sistemi<br />
informativi per<br />
assicurare lo<br />
scambio dei dati<br />
necessari per
monitorare la realizzazione dei<br />
progetti e infine il quinto lavorerà<br />
sull’impatto economico, sociale e<br />
ambientale del piano.<br />
Il metodo di lavoro individuato<br />
ha ottenuto il plauso delle<br />
associazioni di categoria che<br />
appunto saranno coinvolte in<br />
tutte le fasi del piano. Tuttavia vi<br />
sono alcune problematiche su<br />
cui il Piano nazionale di ripresa<br />
e resilienza non interverrà e che<br />
se non affrontate influiranno<br />
negativamente sul settore. Per<br />
questo Unatras ha inviato una<br />
lettera al Ministro chiedendo<br />
un incontro in cui discutere di<br />
questioni fondamentali, quali<br />
l’eliminazione dei SAD, i sussidi<br />
ambientalmente dannosi e<br />
la questione del contributo<br />
all’Autorità di Regolazione dei<br />
Trasporti. Secondo Unatras<br />
mettere mano al rimborso<br />
accise produrrebbe effetti<br />
controproducenti. “In un<br />
momento di forte crisi sarebbe<br />
una mossa recessiva, perchè<br />
inevitabilmente costerebbe di più<br />
il trasporto, salirebbero i prezzi<br />
dei prodotti di largo consumo<br />
e quindi sarebbero penalizzati i<br />
consumatori finali e ne risentirebbe<br />
<strong>TIR</strong><br />
l’intero ciclo economico. Senza<br />
voler ripercorrere la genesi della<br />
misura che diede vita al credito<br />
d’imposta per le accise – scrive<br />
Unatras – siamo a significare la<br />
grande preoccupazione su una<br />
misura di vitale importanza per<br />
la categoria che ha già subito<br />
negli ultimi anni la rimodulazione<br />
dei sussidi per le motorizzazioni<br />
più inquinanti fino all’Euro 4 e<br />
si è dovuta adattare con spirito<br />
di sacrificio a cambiare i veicoli<br />
nonostante la scarsa competitività<br />
sul mercato e la mancanza di<br />
redditività aziendale. Oggi un<br />
ulteriore attacco al rimborso<br />
delle accise per l’autotrasporto,<br />
che colpirebbe tutti coloro che<br />
in questi anni hanno sostenuto<br />
poderosi investimenti, sarebbe<br />
incomprensibile ed inaccettabile”.<br />
Inoltre Unatras sottolinea la<br />
necessità di trovare un’immediata<br />
soluzione sulla questione<br />
dell’obbligo di contribuzione<br />
all’ART che, a seguito di una<br />
sentenza del Consiglio di Stato è<br />
stato richiesto anche alle imprese<br />
del settore autotrasporto che<br />
non è mai stato direttamente<br />
coinvolto da alcun atto regolatorio<br />
dell’Authority.<br />
OBIETTIVO<br />
TRANSIZIONE VERDE<br />
I Piani nazionali di ripresa e resilienza<br />
da presentare alla Commissione<br />
europea dovranno rivolgere una<br />
particolare attenzione alla sostenibilità<br />
ambientale e alla digitalizzazione.<br />
In vista della predisposizione del<br />
PNRR nazionale, l’Alleanza Italiana per<br />
lo sviluppo sostenibile ha presentato<br />
un rapporto che valuta, alla luce<br />
dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite,<br />
le missioni per indirizzare le risorse<br />
in un’ottica di sviluppo sostenibile.<br />
Nel documento risulta che nel piano<br />
finora presentato mancano progetti<br />
in grado di rispondere realmente<br />
alle sfide climatiche e ai target fissati<br />
dall’Accordo di Parigi sul clima;<br />
carenze evidenziate anche nella<br />
Legge di Bilancio 2021. Prendendo in<br />
esame i 17 obiettivi della Nazioni Unite,<br />
il quaderno dell’Asvis analizza sia i<br />
risultati ottenuti finora sia gli interventi<br />
inseriti nel PNRR. Guardando alla<br />
mobilità e alle infrastrutture si<br />
evidenzia che nel piano emerge<br />
l’assenza di una strategia nazionale<br />
di riferimento complessiva per i<br />
trasporti e la logistica, considerando<br />
i fabbisogni di trasporto di persone e<br />
merci anche sulla base di dinamiche<br />
demografiche, di trasformazione<br />
dei flussi delle merci, di riduzione e<br />
cambio di modalità e frequenza. Nel<br />
Rapporto si considera necessario<br />
anche un progetto di alta capacità<br />
ferroviaria per efficientare il trasporto<br />
ferroviario delle merci e favorire<br />
lo spostamento gomma-ferro. I<br />
fondi per l’intermodalità, inoltre,<br />
appaiono inadeguati per le riforme<br />
richiamate dal piano. Si registra,<br />
poi, una mancanza di visione sui<br />
temi legati alla progettazione di<br />
infrastrutture portuali resilienti, in un<br />
contesto sempre più condizionato dai<br />
cambiamenti climatici.<br />
17<br />
APRILE2021
VALICHI<br />
<strong>TIR</strong><br />
BRENNERO:<br />
SOSPESI<br />
(PER ORA)<br />
I TAMPONI<br />
18<br />
Dal 28 marzo il Tirolo è di nuovo<br />
area a “rischio normale” secondo<br />
la classificazione tedesca.<br />
Alcuni nuovi focolai, però, già<br />
preoccupano<br />
Il Robert Koch Institut, l’organizzazione del<br />
ministero della Salute tedesca che si occupa di<br />
prevenzione, ha rimosso il Tirolo dalla lista delle<br />
aree “a rischio variante”, dopo che nelle scorse<br />
settimane nel Land era stata riscontrata una<br />
presenza di variante sudafricana del virus. Da<br />
domenica 28 marzo sono state, quindi, eliminate<br />
le misure previste in questo caso come l’obbligo<br />
di presentare un Covid test negativo, che dallo<br />
scorso 15 febbraio era stato anche applicato a<br />
tutti i viaggiatori in transito attraverso il Brennero,<br />
compresi gli autotrasportatori provenienti dal<br />
nostro Paese. Il Tirolo risulta essere quindi<br />
un’area “a rischio normale”.<br />
Questa almeno la situazione al momento in<br />
cui andiamo in stampa, anche se si parla a<br />
brevissimo di obbligo di tampone negativo per<br />
chi esce dal Tirolo a causa della presenza di una<br />
nuova variante inglese; obbligo che varrebbe
<strong>TIR</strong><br />
VALICHI<br />
anche per gli spostamenti<br />
all’interno dell’Austria.<br />
La questione<br />
dell’attraversamento del<br />
Brennero è un tema caldo per<br />
le imprese di autotrasporto, già<br />
da ben prima della comparsa<br />
del nuovo coronavirus. Da anni,<br />
infatti, le molteplici limitazioni<br />
al traffico dei mezzi pesanti<br />
(dal divieto notturno a quello<br />
settoriale al contingentamento)<br />
decise dalle autorità austriache<br />
rendono difficile superare l’arco<br />
alpino, con conseguenze anche<br />
sul nostro export. Nei giorni<br />
scorsi, ad esempio, le autorità<br />
tirolesi hanno pubblicato<br />
il calendario del sistema di<br />
dosaggio sui veicoli pesanti che,<br />
fino a fine anno e in giornate<br />
specifiche, ammette il passaggio<br />
di un massimo di 300 tir all’ora.<br />
E sempre al Brennero negli<br />
anni scorsi era stato costituito<br />
un blocco contro i migranti<br />
provenienti dall’Italia che aveva<br />
rappresentato di fatto una<br />
chiusura delle frontiere.<br />
Politiche che hanno ricevuto in<br />
più occasioni critiche e interventi<br />
da parte dell’Unione europea.<br />
Anche in quest’ultimo caso<br />
dei tamponi al Brennero, le<br />
istituzioni Ue avevano richiamato<br />
formalmente Germania, Austria<br />
e Repubblica Ceca (classificata<br />
anch’essa – fino al 26 marzo<br />
scorso – come area con presenza<br />
di varianti e quindi con obbligo<br />
di tampone per chi fosse<br />
diretto in territorio tedesco)<br />
per aver reintrodotto i controlli,<br />
L’IMPEGNO DELLA POLSTRADA<br />
AL BRENNERO<br />
sottolineando la necessità di<br />
garantire il funzionamento del<br />
mercato unico anche attraverso<br />
le Green Lanes.<br />
Anche Unatras aveva scritto<br />
al presidente del Consiglio<br />
Mario Draghi chiedendo la<br />
massima attenzione su una<br />
questione che ricade non solo<br />
sugli autotrasportatori italiani.<br />
“Il disagio continuo e sfibrante<br />
che le nostre imprese si trovano<br />
a vivere – scrive Unatras –<br />
nuoce irrimediabilmente<br />
all’intero sistema produttivo<br />
nazionale, mette a repentaglio<br />
l’approvvigionamento di<br />
beni essenziali e rischia di<br />
pregiudicare la possibilità di una<br />
ripresa economica rapida ed<br />
energica, se non vengono prese<br />
contromisure adeguate”.<br />
19<br />
Da metà febbraio la Polizia Stradale è stata<br />
impegnata nella gestione della viabilità lungo il<br />
valico del Brennero per limitare i disagi causati<br />
dai controlli sugli autotrasportatori che devono<br />
passare la frontiera con l’Austria muniti di<br />
certificato di negatività al Covid-19.<br />
Dal 15 febbraio, il ministero delle<br />
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha<br />
attivato assieme con ministeri della Salute e<br />
dell’Interno delle postazioni per effettuare i<br />
test; nel frattempo le polizie hanno agito per<br />
rendere meno impegnativa l’attesa al valico con<br />
il Brennero e ridurre le file che nei primi giorni<br />
sono state abbastanza intense. “Facendo anche<br />
attività di divulgazione con le associazioni<br />
di categoria abbiamo utilizzato una strategia<br />
molto specifica e articolata, attuando un filtro<br />
all’altezza di Verona per quel che riguarda<br />
i mezzi pesanti diretti verso il Brennero in<br />
modo tale da<br />
consentire la<br />
prosecuzione<br />
del viaggio a<br />
coloro che erano già<br />
muniti del certificato<br />
attestante la negatività<br />
al Covid-19”. A parlare è Paolo Maria Pomponio,<br />
direttore del servizio di Polizia Stradale.<br />
“Ovviamente all’inizio abbiamo registrato delle<br />
difficoltà perché in pochi avevano il tampone, ma<br />
già dai primi giorni al Brennero e a Sadobre sono<br />
state allestite postazioni, attraverso l’azienda<br />
sanitaria locale, dove effettuare il test”.<br />
Le postazioni, anche a cura dei privati, si sono<br />
successivamente moltiplicate.<br />
Il numero di conducenti di mezzi pesanti che<br />
senza certificato, ha assicurato Pomponio, è via<br />
via diminuito drasticamente.<br />
APRILE2021
LA NUOVA<br />
FRONTIERA<br />
DEI CONTROLLI<br />
La Polizia ha introdotto una nuova<br />
tecnologia che permette di effettuare<br />
ispezioni a distanza sui veicoli in<br />
movimento, utilizzando uno strumento che<br />
interagisce con i tachigrafi intelligenti<br />
montati sui tir<br />
La Polizia Stradale ha adesso un nuovo alleato nei controlli su strada<br />
ai mezzi pesanti. Controlli che stanno diventando sempre più<br />
capillari, sia per andare incontro all’obiettivo dell’Unione europea<br />
L’antenna<br />
DRSC<br />
consente<br />
il dialogo<br />
con il<br />
tachigrafo<br />
intelligente<br />
di raggiungere le zero vittime sulla strada entro il 2050, sia per l’accordo<br />
20 sostanza,<br />
siglato con l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori e mirato appunto a<br />
la Polizia<br />
intensificare e specializzare gli accertamenti sui tir italiani e stranieri. Si<br />
Stradale<br />
tratta della tecnologia DSRS (Dedicated short range communication),<br />
è dotata di<br />
una delle principali novità introdotte con<br />
un’antenna che<br />
il tachigrafo intelligente, obbligatorio<br />
può essere montata su un<br />
dal 15 giugno 2019, che permette<br />
treppiede a bordo strada, tipo<br />
di effettuare ispezioni a distanza<br />
autovelox, oppure può essere<br />
sui veicoli in movimento,<br />
installata direttamente sul tetto<br />
utilizzando uno strumento<br />
della volante ed effettuare quindi<br />
che interagisce<br />
un controllo dinamico in fase di<br />
con i tachigrafi<br />
sorpasso.<br />
intelligenti<br />
L’antenna è in grado di dialogare<br />
montati sui tir. In<br />
con quella DSRC installata<br />
obbligatoriamente a bordo dei<br />
veicoli; dopo un’appropriata<br />
autenticazione, i dati relativi<br />
al veicolo vengono trasmessi<br />
in modalità wireless ai<br />
dispositivi in dotazione<br />
alle autorità di controllo.<br />
L’organo accertatore<br />
riesce quindi
<strong>TIR</strong><br />
SICUREZZA<br />
ad avere in tempo reale una<br />
fotografia su 19 parametri<br />
tecnici relativi al funzionamento<br />
del tachigrafo e a riscontrare<br />
eventuali anomalie. Le anomalie<br />
sono quelle indicate dall’allegato<br />
al Regolamento 165/2014,<br />
che ha introdotto il tachigrafo<br />
intelligente, e riguardano ad<br />
esempio il superamento dei limiti<br />
di velocità, la guida in assenza<br />
di carta del conducente<br />
valida, l’inserimento della<br />
carta durante la guida<br />
o ancora il numero di<br />
immatricolazione del<br />
veicolo. Il DSRS non<br />
può però leggere i dati<br />
dell’autista, che sono<br />
protetti da privacy, e<br />
quindi non potrà essere<br />
utile per controllare ad<br />
esempio i tempi di guida<br />
e di riposo.<br />
In caso di anomalie, l’organo<br />
accertatore vedrà quindi<br />
comparire su un dispositivo<br />
collegato all’antenna, come un<br />
pc o un tablet, un bollino rosso<br />
e potrà quindi fermare il veicolo<br />
per effettuare un controllo<br />
vero e proprio e, se necessario,<br />
sanzionarlo. È importante, infatti,<br />
sottolineare come nessuna<br />
sanzione potrà essere fatta in<br />
maniera automatica sulla base dei<br />
soli dati trasmessi.<br />
Una vera e propria innovazione,<br />
che consente di migliorare il costoefficacia<br />
dell’attività di controllo.<br />
“Grazie a questa nuova tecnologia<br />
tutto il sistema viene ottimizzato<br />
– ha sottolineato a Tir Paolo Maria<br />
Pomponio, direttore del servizio<br />
di Polizia Stradale -. Siamo infatti<br />
in grado di fare una pre-selezione,<br />
fermando solo i mezzi che<br />
presentano qualche anomalia. Il<br />
conducente del mezzo pesante in<br />
regola, invece, non verrà fermato<br />
e non perderà tempo mentre la<br />
stessa pattuglia potrà concentrare<br />
i suoi sforzi sulle situazioni<br />
meritevoli di approfondimento.<br />
Allo stesso tempo si contribuisce<br />
alla sicurezza stradale perché<br />
si evita il meccanismo di<br />
intercettazione del veicolo in<br />
movimento per poi condurlo in<br />
un’area idonea agli accertamenti”.<br />
Al momento il progetto si trova<br />
ancora in una fase sperimentale.<br />
“Stiamo verificando soprattutto<br />
se agli alert corrispondono a<br />
una situazione meritevole di<br />
approfondimento ma già questa<br />
prima fase di sperimentazione<br />
sta evidenziando la bontà del<br />
prodotto”, ha concluso Pomponio.<br />
La Polizia Stradale italiana è una<br />
delle prime in Europa a dotarsi<br />
di questa tecnologia, che è<br />
stata sviluppata da Continental<br />
VDO, specializzata proprio nel<br />
mondo dei tachigrafi. “Abbiamo<br />
avviato questo progetto con<br />
la Polizia Stradale italiana nel<br />
2018 – ha spiegato a Tir Alessio<br />
Sitran, Business Development e<br />
Institutional Relations Manager di<br />
VDO Italia – e abbiamo svolto una<br />
serie di test non solo in Italia ma<br />
anche in Europa, Spagna, Francia,<br />
Austria e Germania. E ora la<br />
Polstrada si è dotata di 14 sistemi<br />
che consentiranno di effettuare<br />
controlli più massivi e selettivi.<br />
Ma i vantaggi ci saranno anche<br />
per le aziende di autotrasporto<br />
che rispettano scrupolosamente<br />
la normativa: i loro veicoli infatti<br />
potranno circolare liberamente<br />
senza rischiare di essere fermati<br />
per i controlli”.<br />
I 19 PARAMETRI<br />
TECNICI<br />
CONTROLLATI<br />
● Targa del veicolo<br />
● Superamento velocità<br />
● Guida in assenza di una<br />
carta valida<br />
● Carta del conducente<br />
valida<br />
● Inserimento della carta<br />
durante la guida<br />
● Errore dati di movimento<br />
● Dati contrastanti sul<br />
movimento del veicolo<br />
● Carta del secondo<br />
conducente<br />
● Attività in corso<br />
● Ultima sessione chiusa<br />
● Interruzione<br />
dell’alimentazione di<br />
energia<br />
● Guasto del sensore<br />
● Regolazione dell’ora<br />
● Tentativo di violazione<br />
della sicurezza<br />
● Ultima taratura<br />
● Taratura precedente<br />
● Data del collegamento<br />
del tachigrafo<br />
● Velocità corrente<br />
● Marcatura oraria<br />
21<br />
APRILE2021
FONDI INTEGRATIVI<br />
<strong>TIR</strong><br />
LA<br />
SALUTE<br />
AL PRIMO POSTO<br />
Il CCNL Logistica, Trasporto merci e<br />
Spedizioni prevede dei fondi sanitari<br />
integrativi che in questo periodo di<br />
emergenza Covid si sono attivati con<br />
prestazioni sanitarie aggiuntive. Ne<br />
parlano a Tir Piero Lazzeri, presidente<br />
di Sanilog, e Claudio Giovine,<br />
presidente San.Arti.<br />
22<br />
Le liste di attesa per le<br />
visite mediche a carico<br />
del Servizio Sanitario<br />
Nazionale, si sa, possono essere<br />
molto lunghe. Per questo sempre<br />
più persone si rivolgono a un<br />
fondo di assistenza integrativa<br />
che, dietro pagamento di un<br />
corrispettivo, offre prestazioni<br />
sanitarie gratuite o a condizioni<br />
agevolate in qualsiasi struttura<br />
o solo in quelle convenzionate.<br />
Spesso questi fondi integrativi<br />
sono previsti dagli stessi<br />
contratti collettivi che ne<br />
disciplinano la fruizione.<br />
Anche il contratto collettivo<br />
nazionale Logistica, Trasporto<br />
merci e Spedizioni prevede dei<br />
fondi sanitari integrativi: uno è<br />
Sanilog, istituito nel 2011, al quale<br />
aderiscono Anita, Assologistica,<br />
Confetra, Confocooperative<br />
Federlavoro e Servizi,<br />
Fedespedi, Fedit, Legacoop e<br />
TrasportoUnito; l’altro è<br />
San.Arti., costituito nel 2012 dalle<br />
confederazioni dell’artigianato<br />
e della piccola e media impresa<br />
e dalle OO.SS, rivolto a tutti i<br />
lavoratori del comparto che<br />
nell’accordo di rinnovo del CCNL<br />
di dicembre 2017 firmato da<br />
Confartigianato Trasporti, Cna-<br />
Fita, Casartigiani Sna e CLAAI<br />
è stato inserito nel contratto di<br />
settore.<br />
Vediamo quindi cosa offrono i<br />
due fondi ai loro iscritti.<br />
Il piano sanitario del Fondo<br />
Sanilog, che può essere<br />
esteso anche ai famigliari<br />
degli iscritti, comprende<br />
numerose prestazioni sanitarie<br />
e assistenziali che vanno dal<br />
rimborso dei ticket del Servizio<br />
Sanitario Nazionale ai ricoveri<br />
per interventi chirurgici alle<br />
APRILE2021
<strong>TIR</strong><br />
FONDI INTEGRATIVI<br />
cure odontoiatriche. In seguito<br />
all’emergenza Covid-19, Sanilog<br />
ha introdotto anche alcune<br />
prestazioni aggiuntive che,<br />
inizialmente previste fino a<br />
giugno 2020, sono state poi<br />
prorogate fino alla fine del<br />
2020 e poi nuovamente fino a<br />
dicembre 2021.<br />
“Fin dall’inizio dell’emergenza<br />
sanitaria causata dal diffondersi<br />
del coronavirus, Sanilog si<br />
è mobilitato per offrire il<br />
proprio sostegno ai lavoratori<br />
e alle imprese del settore – ha<br />
spiegato a Tir Piero Lazzeri,<br />
dal 2013 presidente del Fondo<br />
–. L’operazione compiuta dal<br />
Fondo non è stata di scontata<br />
semplicità poiché normalmente<br />
tutte le coperture sanitarie<br />
escludono il rischio pandemico<br />
dalle proprie garanzie per via dei<br />
costi troppo alti e dell’intrinseca<br />
imprevedibilità.<br />
Sanilog, invece, ha messo<br />
in campo un pacchetto di<br />
prestazioni gratuite straordinarie<br />
che vanno dall'indennità<br />
giornaliera per ricovero in caso<br />
di positività al Covid-19 alla<br />
diaria post ricovero a seguito<br />
di terapia intensiva, dalla diaria<br />
da isolamento domiciliare agli<br />
strumenti di diagnostica come<br />
il test sierologico e, in caso<br />
di positività, i tamponi fino<br />
all'avvenuta guarigione”.<br />
Prestazioni aggiuntive che hanno<br />
anche contribuito ad aumentare<br />
il numero degli iscritti. Nel<br />
corso del 2020, infatti, gli<br />
iscritti sono cresciuti del 18%,<br />
passando dai 144.179 del 2019<br />
a 170.178 alla fine dello scorso<br />
anno. “Il 2020 per Sanilog ha un<br />
bilancio estremamente positivo,<br />
caratterizzato dal più alto tasso<br />
di crescita nel numero degli<br />
iscritti fin dalla sua costituzione<br />
– ha aggiunto Lazzeri –. Ci piace<br />
pensare che questo incremento<br />
sia il risultato dell’azione del<br />
Fondo volta ad accrescere la<br />
consapevolezza delle aziende<br />
del settore sia sull’obbligatorietà<br />
di adesione contemplata nel<br />
contratto collettivo nazionale,<br />
sia delle concrete opportunità<br />
sanitarie e assistenziali garantite<br />
per i propri dipendenti.<br />
Contemporaneamente,<br />
abbiamo riscontrato un risultato<br />
altrettanto significativo, in<br />
controtendenza rispetto a<br />
quanto accaduto nel panorama<br />
sanitario nazionale: mentre<br />
in generale si è registrata<br />
una riduzione degli accessi<br />
alle cure che non fossero<br />
state strettamente urgenti,<br />
gli iscritti di Sanilog hanno<br />
mantenuto un accesso costante<br />
a tutte le prestazioni sanitarie<br />
garantite sia di prevenzione,<br />
sia di diagnostica, sia<br />
terapeutiche”.<br />
E l’incremento dovrebbe<br />
continuare anche per<br />
l’anno in corso.<br />
Pochi giorni fa il<br />
23
FONDI INTEGRATIVI<br />
<strong>TIR</strong><br />
24<br />
Fondo ha lanciato anche una<br />
nuova iniziativa, “Sanipod: il<br />
podcast della salute”, volta a<br />
informare i lavoratori del settore<br />
e a contribuire alla tutela della<br />
salute. Cinque appuntamenti<br />
su Spotify, con cadenza<br />
quattordicinale, dedicati ad<br />
altrettante tematiche sanitarie<br />
che vanno dalla posturologia alla<br />
prevenzione odontoiatrica fino<br />
alla telemedicina.<br />
Anche San.Arti. ha introdotto<br />
misure straordinarie a supporto<br />
di lavoratori e imprenditori<br />
dell’artigianato che sono state<br />
illustrate a Tir dal presidente,<br />
Claudio Giovine. “Sono state<br />
introdotte nuove indennità per<br />
isolamento domiciliare, ricovero<br />
e ricovero in terapia intensiva.<br />
Oltre a questo è possibile<br />
eseguire gratuitamente due<br />
tamponi molecolari, due rapidi<br />
e due test sierologici l’anno,<br />
fondamentali per la diagnosi<br />
del Covid-19 e per contrastarne<br />
la diffusione – ha sottolineato il<br />
presidente –. Infine, per facilitare<br />
gli iscritti ad eseguire visite<br />
specialistiche ed accertamenti<br />
diagnostici, è previsto il<br />
rimborso delle franchigie versate<br />
per le prestazioni effettuate<br />
rivolgendosi alla rete di strutture<br />
private UniSalute”. A fine<br />
febbraio 2021 il Fondo aveva<br />
già erogato oltre 3 milioni di<br />
euro per 20.000 prestazioni<br />
per l’emergenza Covid-19, una<br />
cifra destinata ad aumentare<br />
ancora molto visto che le misure<br />
straordinarie sono ancora attive<br />
e fruibili.<br />
Ma il Fondo ha previsto anche<br />
delle agevolazioni per i datori<br />
di lavoro. “Innanzi tutto è stata<br />
adottata la sospensione dei<br />
versamenti al Fondo da parte<br />
delle imprese aderenti, com’era<br />
previsto per la contribuzione<br />
obbligatoria, garantendo la<br />
regolare copertura sanitaria<br />
ai lavoratori dipendenti per i<br />
mesi in cui versamenti erano<br />
stati sospesi – ha spiegato<br />
Giovine –. Inoltre le indennità da<br />
isolamento e ricovero in caso<br />
di positività al Covid-19 sono<br />
riconosciute per la prima volta,<br />
e in via straordinaria, ai datori<br />
di lavoro, anche se non iscritti<br />
al Fondo come volontari purché<br />
abbiano regolarmente versato<br />
nel 2019 il contributo a San.Arti.<br />
per i lavoratori dipendenti in<br />
forza”.<br />
Anche San.Arti. ha visto<br />
aumentare il numero dei suoi<br />
iscritti durante questo periodo<br />
di emergenza. “Il numero<br />
degli iscritti al Fondo nel<br />
2020 è cresciuto, superando i<br />
560.000 così come è cresciuto<br />
il numero di imprese aderenti<br />
che superano le 140.000. Per<br />
l’anno in corso confidiamo di<br />
confermare questa tendenza<br />
positiva e di incrementare le<br />
prestazioni in favore di una<br />
platea sempre più ampia di<br />
fruitori anche alla luce delle<br />
novità appena introdotte.<br />
Nel 2021 per la prima volta<br />
agli iscritti sono riconosciuti<br />
rimborsi anche per le spese<br />
sanitarie sostenute per i<br />
loro figli minorenni, infatti<br />
i piani sanitari sono stati<br />
integrati gratuitamente con<br />
l’introduzione di 7 nuove<br />
prestazioni. Un’iniziativa<br />
senza precedenti - ha<br />
concluso Giovine - che amplia<br />
l’intervento del Fondo a<br />
sostegno della genitorialità,<br />
promuovendo il benessere<br />
e alleggerendo il peso della<br />
spesa sanitaria sul bilancio<br />
delle famiglie”.<br />
GENNAIO2017
<strong>TIR</strong><br />
AREE DI SOSTA<br />
PASS4CORE:<br />
IN ARRIVO<br />
LE PRIME AREE SICURE<br />
I lavori a Verona zona industriale si<br />
concluderanno già questo mese di aprile<br />
2021, a Brescia a giugno e a Torino a<br />
novembre. Nel complesso il programma<br />
prevede la realizzazione o upgrading di<br />
circa 1500 parcheggi per mezzi pesanti<br />
È<br />
entrato nel vivo Pass4core<br />
(Parking Areas Implementing<br />
Safety and Security for<br />
Core network corridors in Italy), il<br />
progetto ufficialmente approvato<br />
il 16 luglio 2020 che vede la<br />
partnership istituzionale del<br />
ministero delle Infrastrutture e<br />
della Mobilità Sostenibili attraverso<br />
il Comitato Centrale dell’Albo<br />
Nazionale degli Autotrasportatori<br />
e RAM Logistica Infrastrutture e<br />
Trasporti SpA.<br />
Il programma prevede la<br />
realizzazione o l’upgrading di circa<br />
1.500 parcheggi per mezzi pesanti<br />
su aree dedicate, le quali otterranno<br />
la certificazione di “Safe and Secure<br />
Truck Park” secondo gli standard<br />
europei definiti da Esporg.<br />
L’iniziativa Pass4core vale 27 milioni<br />
di euro, cofinanziati per il 20%<br />
dall’Unione europea, che prevede<br />
uno stanziamento di 5,5 milioni di<br />
euro, con i restanti 21,5 milioni di<br />
euro stanziati dai protagonisti del<br />
progetto riuniti in consorzio.<br />
I luoghi interessati sono<br />
l’Autostrada A4 a Brescia Est<br />
(265 stalli), l’Interporto Quadrante<br />
Europa di Verona (50 stalli),<br />
l’Interporto di Padova (250<br />
stalli), l’Interporto di Orte (85<br />
stalli), l’Interporto Guasticce di<br />
Livorno (305 stalli), l’Interporto<br />
di Parma (115 stalli), l’Autostrada<br />
A4 Passante di Mestre (20 stalli),<br />
Zona industriale di Padova (40<br />
stalli), Aeroporto Milano Malpensa<br />
(150 stalli), la Zona Industriale<br />
Bassona di Verona (50 stalli) e la<br />
Congiunzione Autostrade A4-A5 a<br />
Torino (145 stalli).<br />
RAM Logistica Infrastrutture e<br />
Trasporti Spa, che agisce come<br />
soggetto attuatore del Comitato<br />
Centrale dell’Albo, oltre a<br />
occuparsi dello sviluppo di<br />
un’app/portale di informativa<br />
sugli stalli, seguirà i<br />
processi di certificazione<br />
delle strutture<br />
coinvolte attraverso<br />
la redazione di un<br />
manuale sugli standard raggiunti e<br />
da raggiungere.<br />
In relazione a ciò, RAM ha reso<br />
già note alcune dead line per i<br />
lavori inclusi nel progetto: i lavori<br />
a Verona zona industriale si<br />
concluderanno già questo mese<br />
di aprile 2021, a Brescia a giugno<br />
e a Torino a novembre, mentre a<br />
Verona interporto termineranno a<br />
ottobre 2022, a Orte a settembre<br />
2022, a Livorno a dicembre 2022,<br />
a Parma nel febbraio 2022,<br />
al passante di Mestre a<br />
febbraio 2022, a Padova<br />
interporto nell’ottobre<br />
2022, a Padova zona<br />
industriale nel<br />
febbraio 2023<br />
e a Malpensa<br />
nel maggio<br />
2024.<br />
25<br />
APRILE2021
ITS: UNA ROAD MAP<br />
26<br />
Il Comitato Trasporti Interni<br />
dell’UNECE, la Commissione Economica<br />
per l’Europa delle Nazioni Unite, ha<br />
aggiornato la propria strategia per<br />
promuovere lo sviluppo degli ITS per<br />
il periodo 2021-2025: 18 i punti del<br />
programma che punta su sicurezza,<br />
efficienza e sostenibilità<br />
Se fino ad alcuni anni fa<br />
sembravano ancora parte di<br />
scenari futuristici, ormai sono<br />
elemento integrante del mondo dei<br />
trasporti e della logistica, destinati<br />
ad esserlo in modo sempre più<br />
massiccio. I sistemi di trasporto<br />
intelligenti sono, infatti,<br />
essenziali per le<br />
procedure di immagazzinamento<br />
delle merci, per quelle doganali<br />
(vedi articolo a pag. 7), per uno<br />
scambio sicuro e veloce di dati e<br />
informazioni fra i diversi attori della<br />
supply chain, per l’automazione<br />
dei processi, per la comunicazione<br />
fra infrastrutture e mezzi, per la<br />
multimodalità, per il trasporto delle<br />
merci pericolose.<br />
Per questo nelle scorse settimane<br />
il Comitato Trasporti Interni<br />
dell’UNECE - la Commissione<br />
Economica per l’Europa delle<br />
Nazioni Unite - ha aggiornato la<br />
propria strategia per promuovere<br />
lo sviluppo degli ITS con una road<br />
map in 18 punti, per il periodo<br />
2021-2025, che punta su sicurezza,<br />
efficienza e sostenibilità.<br />
L’iniziativa,<br />
innanzitutto,<br />
riflette la<br />
necessità di<br />
armonizzazione<br />
fra le varie<br />
legislazioni<br />
nazionali e<br />
regionali.<br />
Il rapido sviluppo<br />
dell’information and<br />
communication<br />
APRILE2021
PER I TRASPORTI<br />
technologies (ITC) ha favorito<br />
infatti la diffusione di differenti<br />
standard a volte anche negli stessi<br />
Paesi. Per questo, il documento<br />
vuole sottolineare la necessità di<br />
sviluppare linee guida e accordi<br />
di compatibilità partendo,<br />
innanzitutto, da una definizione<br />
comune di ITS. Questo è anche il<br />
primo punto della tabella di marcia.<br />
Per quel che riguarda<br />
l’armonizzazione, si punta fra le<br />
varie cose, a politiche comuni sia<br />
in termini di regole tecniche sia di<br />
strumenti legali da realizzare anche<br />
attraverso le strutture governative<br />
dell’UNECE e i gruppi di lavoro<br />
sugli ITC. La funzione dell’UNECE<br />
come piattaforma normativa<br />
per le politiche armonizzate dei<br />
trasporti si è già resa visibile del<br />
resto nel corso degli anni scorsi, in<br />
particolare, per quel che riguarda<br />
la cooperazione internazionale<br />
transfrontaliera con i Paesi extra<br />
Unione europea delle regioni<br />
limitrofe (azioni n. 2 e 3).<br />
Muovendosi sulla stessa linea, la<br />
quarta azione mira alla creazione<br />
di un’architettura di riferimento<br />
omogenea sulla base di dati e<br />
criteri scientifici.<br />
Altro tema particolarmente<br />
sensibile è quello della<br />
sicurezza dei dati (azione<br />
n. 5). Le preoccupazioni<br />
in materia di privacy,<br />
di perdita di dati e<br />
di furto di identità<br />
potrebbero diventare,<br />
infatti, potenziali ostacoli alla<br />
diffusione degli ITS.<br />
La road map sottolinea, inoltre,<br />
l’importanza di un’attività<br />
coordinata anche nell’installazione<br />
dei dispositivi automobilistici<br />
utili all’implementazione degli<br />
ITS nella gestione del traffico.<br />
La comunicazione veicoloinfrastruttura<br />
e veicolo-veicolo<br />
sono essenziali, infatti, sia per<br />
la sicurezza sulle strade, sia per<br />
l’efficienza dei trasporti (azioni 6 e<br />
7).<br />
Con l’azione 8, l’UNECE vuole<br />
migliorare la progettazione e la<br />
gestione dei sistemi nazionali<br />
di sicurezza stradale cogliendo<br />
i vantaggi offerti dai veicoli<br />
altamente automatizzati. È<br />
dimostrato che circa l’85%<br />
degli incidenti stradali è il<br />
risultato di un errore umano,<br />
per questo è particolarmente<br />
importante la rapida introduzione<br />
dell’automazione anche in<br />
specifiche tipologie di trasporto<br />
delle merci, come le merci<br />
pericolose (azione 9), in cui la<br />
standardizzazione delle procedure<br />
e il tracciamento delle varie fasi<br />
sono essenziali.<br />
Le azioni 10 e 11 guardano, invece,<br />
ad altre modalità di trasporto:<br />
ferroviario e per le vie navigabili<br />
interne.<br />
Anche in questi casi è necessario<br />
lavorare all’armonizzazione e<br />
all’integrazione delle soluzioni in<br />
modo che gli ITS non diventino<br />
una barriera. Nel trasporto merci<br />
ferroviario sono particolarmente<br />
utili per la sicurezza delle<br />
operazioni, per il tracciamento<br />
delle merci, per monitorare la<br />
stessa infrastruttura.<br />
In tema di armonizzazione,<br />
l’azione 12 promuove la strategia<br />
già avviata negli ultimi anni sulle<br />
procedure e la documentazione nel<br />
trasporto stradale internazionale,<br />
attraverso la digitalizzazione. Da<br />
questo punto di vista, è importante<br />
favorire la diffusione e le adesioni<br />
all’e-CMR.<br />
La mancanza di uniformità su<br />
questi temi ha conseguenze in<br />
termini economici, per questo la<br />
road map (azione 13) promuove<br />
anche diffusione e scambio di<br />
analisi e dati per una migliore<br />
valutazione di costi e benefici.<br />
L’azione 14, inoltre, chiede di non<br />
perdere di vista i benefici apportati<br />
dagli ITS all’ambiente, attraverso la<br />
riduzione dell’inquinamento e della<br />
congestione.<br />
La diffusione degli ITS però<br />
dipende anche dalla disponibilità<br />
di un’infrastruttura ITC (azione<br />
15) e dalla sensibilizzazione<br />
sull’importanza di questi sistemi<br />
anche nelle economie emergenti<br />
(azione 16). Fra le iniziative utili in<br />
questo senso, c’è l’organizzazione<br />
della tavola rotonda annuale<br />
delle Nazioni Unite sui sistemi di<br />
trasporto intelligenti (azione 17).<br />
L’ultima azione – ma non<br />
meno importante – è relativa<br />
all’automazione dei veicoli e allo<br />
sviluppo delle tecnologie collegate:<br />
oltre a promuovere gruppi di lavoro<br />
sul tema e a condividere i risultati,<br />
è necessario lavorare per favorire<br />
l’accesso al mercato.<br />
27<br />
APRILE2021
ITS<br />
<strong>TIR</strong><br />
VERSO<br />
UNA LOGISTICA<br />
PIÙ EFFICIENTE<br />
Un più ampio uso della<br />
digitalizzazione e di sistemi di<br />
trasporti intelligenti può consentire<br />
anche al nostro Paese di superare<br />
il gap con gli altri Paesi europei.<br />
Il PNRR può essere l’occasione giusta<br />
8<br />
Se il 2020 è stato l’annus<br />
horribilis che ha messo<br />
in crisi praticamente tutti<br />
i settori dell’economia (con<br />
poche eccezioni, come per l’ecommerce),<br />
è stato però anche<br />
un periodo in cui si sono dovuti<br />
ripensare e modificare modelli<br />
di lavoro, di comunicazione, di<br />
produzione. La digitalizzazione<br />
e le nuove tecnologie sono state,<br />
e sono tuttora, le protagoniste<br />
di questi cambiamenti in corso.<br />
Basti pensare al nostro settore.<br />
I trasporti e la logistica hanno<br />
avuto la prova dell’importanza<br />
della dematerializzazione di<br />
processi e procedure in quasi<br />
tutti i comparti. Il Covid-19 ha<br />
dato una spinta in avanti a certe<br />
trasformazioni. Ma a che punto è il<br />
nostro Paese in questo campo?<br />
L’Italia pare<br />
essere ancora<br />
piuttosto indietro<br />
rispetto agli altri<br />
Paesi Ue, con<br />
conseguenze<br />
concrete sulla<br />
funzionalità di<br />
tutto il sistema logistico. Si<br />
stima che ogni anno, infatti,<br />
criticità e inefficienze costano<br />
circa 70 miliardi, di cui più di 30<br />
attribuibili a oneri burocratici e<br />
a ritardi nella digitalizzazione.<br />
E in questo senso, il Recovery<br />
Fund può rappresentare una<br />
buona occasione da cogliere per<br />
colmare alcuni gap considerando<br />
che il 20% dei fondi previsti sono<br />
destinati alla trasformazione<br />
digitale.<br />
Questo è quanto emerso nel<br />
corso di un webinar organizzato<br />
da TTS, l’Associazione Nazionale<br />
per la Telematica per i Trasporti<br />
e la Sicurezza, per discutere sullo<br />
stato dell’arte dell’applicazione dei<br />
sistemi di trasporti intelligenti alla<br />
logistica nel nostro Paese.<br />
Il punto di partenza è un’analisi,<br />
realizzata a partire dallo scorso<br />
anno con un gruppo di lavoro cui<br />
hanno partecipato sia associati sia<br />
stakeholder esterni.<br />
La logistica riveste un ruolo<br />
fondamentale per l’economia<br />
La logistica riveste un ruolo fondamentale per l’economia<br />
milioni di addetti, rappresenta 85 miliardi di fatturato,
<strong>TIR</strong><br />
ITS<br />
italiana e, con quasi 100.000<br />
imprese che occupano 1,5 milioni<br />
di addetti, rappresenta 85 miliardi<br />
di fatturato, pari a circa il 9% del<br />
Pil nazionale.<br />
L’importanza per la catena di<br />
approvvigionamento e l’utilità<br />
per i singoli cittadini sono<br />
emerse chiaramente durante il<br />
primo lockdown. Per superare<br />
le inefficienze e i maggiori costi<br />
che gravano sull’intero sistema<br />
logistico, l’uso massiccio dei<br />
sistemi di trasporto intelligenti<br />
è uno strumento essenziale.<br />
Anche la Ue con la direttiva<br />
2010/40/ ha inteso dare<br />
un impulso importante<br />
all’implementazione<br />
diffusa degli ITS sul<br />
territorio europeo<br />
e allo sviluppo<br />
di sistemi di<br />
trasporto<br />
interoperabili su<br />
vasta scala.<br />
Ad oggi, in Italia,<br />
non mancano<br />
le tecnologie da<br />
applicare, ma<br />
mancano strumenti<br />
normativi, formativi,<br />
culturali per cambiare<br />
il paradigma. Contesto<br />
normativo e lavoro<br />
sulla Piattaforma<br />
Logistica Nazionale<br />
sono per Clara Ricozzi,<br />
coordinatrice del Gruppo<br />
di lavoro TTS Italia, i punti<br />
da cui partire. Serve, ha<br />
dichiarato, “un soggetto unico,<br />
a livello nazionale, in grado di<br />
supportare il ministero delle<br />
Infrastrutture e della Mobilità<br />
Sostenibili nelle scelte operative<br />
e nella loro attuazione”. Per<br />
quel che riguarda il settore<br />
dell’autotrasporto, Enrico<br />
Finocchi, presidente dell’Albo<br />
Nazionale degli Autotrasportatori,<br />
ha ricordato il ruolo di Uirnet che<br />
tramite i servizi della Piattaforma<br />
Logistica Nazionale è in grado<br />
di avviare strumenti come il<br />
centro unico di gestione delle<br />
autorizzazioni per gli accessi ai<br />
nodi logistici.<br />
Ma tra le iniziative di prossima<br />
realizzazione c’è anche la<br />
digitalizzazione della lettera di<br />
vettura internazionale CMR, che<br />
potrà realizzarsi grazie ai fondi<br />
del PNRR. Anche, in questo caso,<br />
Finocchi ha sottolineato l’impegno<br />
e la disponibilità dell’Albo. Sul<br />
tema del CMR c’è però una<br />
criticità da risolvere perché il<br />
sistema sia realmente funzionale:<br />
“nei trasporti internazionali – ha<br />
detto il presidente dell’Albo<br />
– è necessaria una effettiva<br />
armonizzazione fra gli Stati”.<br />
Digitalizzazione va a braccetto<br />
anche con sostenibilità. Nel corso<br />
dell’evento, è emerso infatti anche<br />
il tema della necessità di favorire<br />
il ricambio del parco veicolare<br />
nazionale, un intervento che si<br />
auspica sia inserito nel PNRR.<br />
Mezzi nuovi rappresentano non<br />
solo minori emissioni, ma anche<br />
maggiore possibilità di sfruttare gli<br />
strumenti offerti dall’automazione,<br />
come il platooning o come il<br />
dialogo infrastruttura-veicolo. Vito<br />
Mauro, della Struttura Tecnica di<br />
Missione del MIMS, ha sottolineato<br />
inoltre come l’attenzione del<br />
Ministero al tema della logistica<br />
sia molto forte, innanzitutto per<br />
quel che riguarda le politiche<br />
sulla decarbonizzazione - su cui<br />
Ue e Stati membri sono molto<br />
impegnati - e poi anche per la<br />
transizione digitale. Le risorse<br />
del PNRR potranno essere<br />
utilizzate anche per questo (sono<br />
previsti infatti interventi per<br />
miglioramento delle infrastrutture<br />
e per la digitalizzazione,<br />
con l’obiettivo finale della<br />
decarbonizzazione).<br />
italiana: con quasi 100.000 imprese che occupano 1,5<br />
pari a circa il 9% del Pil nazionale<br />
29
A SCUOLA<br />
DI TRASPORTI<br />
30<br />
Il piano del Governo<br />
prevede nuove risorse<br />
per gli ITS, ovvero<br />
gli Istituti tecnici<br />
superiori ad alta<br />
specializzazione:<br />
vediamo l’offerta<br />
formativa di quelli<br />
dedicati alla<br />
logistica e ai<br />
trasporti<br />
La logistica è un settore cruciale per il<br />
sistema economico italiano e, in virtù<br />
del suo peso e della sua complessità<br />
organizzativa, necessita di molte figure<br />
professionali specializzate.<br />
Per accedere a un comparto che offre<br />
ancora buone possibilità di impiego, è<br />
necessario quindi essere particolarmente<br />
qualificati e prepararsi al meglio attraverso<br />
un’adeguata formazione.<br />
Allo scopo in Italia esistono, sotto il profilo<br />
della preparazione scolastica e universitaria,<br />
specifiche facoltà dedicate al settore, ma<br />
anche scuole secondarie di secondo grado e<br />
corsi post diploma ad hoc.<br />
Il sistema educativo, e in particolare gli<br />
Istituti tecnici superiori (ITS), sono tra l’altro<br />
tornati al centro del dibattito grazie al<br />
Presidente del Consiglio Mario Draghi che<br />
ha recentemente insistito sull’importanza<br />
APRILE2021
<strong>TIR</strong><br />
ISTITUTI TECNICI<br />
della formazione per un più<br />
semplice inserimento lavorativo<br />
e, di conseguenza, per un<br />
tessuto socioeconomico più<br />
sano e ha invitato a valorizzare<br />
il ruolo degli Istituti tecnici.<br />
“In Francia e in Germania, ad<br />
esempio, questi Istituti sono un<br />
pilastro importante del sistema<br />
educativo – ha dichiarato il<br />
premier –. È stato stimato in circa<br />
3 milioni, nel quinquennio 2019-<br />
23, il fabbisogno di diplomati di<br />
istituti tecnici nell’area digitale<br />
e ambientale. Il Programma<br />
Nazionale di Ripresa e Resilienza<br />
dovrebbe assegnare 1,5 miliardi<br />
agli ITS, 20 volte il finanziamento<br />
di un anno normale prepandemia.<br />
Senza innovare l’attuale<br />
organizzazione di queste scuole,<br />
rischiamo che quelle risorse<br />
vengano sprecate”.<br />
Parole molto chiare quelle di<br />
Draghi che, per quanto riguarda<br />
il nostro settore di riferimento, ci<br />
riconducono alla riforma Gelmini<br />
che, nell’anno scolastico 2010/2011,<br />
aveva già attivato percorsi<br />
formativi orientati ai trasporti e<br />
alla logistica a partire dalle scuole<br />
superiori per poi<br />
svilupparsi postdiploma.<br />
D’altronde i risultati<br />
di questo tipo di<br />
formazione sono<br />
ottimi: secondo<br />
il monitoraggio<br />
nazionale 2020,<br />
realizzato su incarico<br />
del ministero<br />
dell’Istruzione<br />
dall’Istituto<br />
Nazionale di<br />
Documentazione,<br />
Innovazione e<br />
Ricerca Educativa (Indire), l’83%<br />
dei diplomati ITS trova lavoro a un<br />
anno dal diploma e ben il 92,4%<br />
di questi riesce a impiegarsi in<br />
un’area coerente con il proprio<br />
percorso di studi.<br />
È sulla base di questi dati molto<br />
incoraggianti sotto il profilo<br />
occupazionale che l’ex ministra<br />
all’Istruzione Lucia Azzolina,<br />
nello scorso maggio, aveva<br />
deciso di assegnare al Fondo per<br />
l’Istruzione Tecnica Superiore 33<br />
milioni di euro a cui sarebbero<br />
andate ad aggiungersi le quote di<br />
co-finanziamento a carico delle<br />
Regioni, pari almeno al 30% delle<br />
risorse nazionali.<br />
Il decreto con cui era previsto<br />
questo stanziamento aveva<br />
anche indicato gli indirizzi di<br />
programmazione nazionale cui<br />
avrebbero fatto riferimento gli<br />
ITS per l’adozione dei propri piani<br />
territoriali dell’offerta formativa.<br />
Ma scopriamo proprio l’offerta<br />
formativa. Gli ITS – attualmente<br />
in Italia se ne contano 104 – sono<br />
percorsi post diploma concepiti<br />
per offrire una formazione tecnica<br />
altamente qualificata che renda<br />
Secondo il<br />
monitoraggio<br />
nazionale 2020<br />
del ministero<br />
dell’Istruzione<br />
l’83% dei<br />
diplomati ITS<br />
trova lavoro a un<br />
anno dal diploma<br />
più facile e quasi automatico<br />
l’ingresso nel mondo del lavoro.<br />
Un ponte tra formazione e<br />
impiego, dunque, realizzato in<br />
collaborazione con imprese,<br />
università, centri di ricerca ed enti<br />
locali per sviluppare competenze<br />
in aree tecnologiche che sono<br />
considerate strategiche per il<br />
Paese come per esempio, nel caso<br />
dei nostri settori di interesse, la<br />
mobilità sostenibile, l’efficienza<br />
energetica e le nuove tecnologie<br />
per il Made in Italy.<br />
I corsi si articolano solitamente<br />
in quattro o sei semestri, sono<br />
strutturati per competenze<br />
anziché per materie e utilizzano<br />
strumenti didattici come il<br />
learning-by-doing, il project<br />
work, il problem solving, il design<br />
thinking. I docenti sono per<br />
almeno il 50% professionisti di<br />
settore messi a disposizione dalle<br />
aziende che collaborano con l’ITS,<br />
portando in aula le competenze e<br />
le tecnologie che utilizzano ogni<br />
giorno nel proprio lavoro.<br />
Uno degli aspetti più importanti<br />
del piano formativo è senz’altro<br />
lo stage: il 30% della durata dei<br />
corsi (fino a 800 ore) è<br />
svolto in azienda, attraverso<br />
la realizzazione di progetti<br />
e attività pensati per lo<br />
studente che rappresentano<br />
di fatto il suo primo impiego.<br />
Dopo le prove finali, gli<br />
studenti che frequentano<br />
un ITS ricevono il diploma di<br />
Tecnico Superiore, rilasciato<br />
dal ministero dell’Istruzione,<br />
con competenze acquisite<br />
corrispondenti al Quadro<br />
europeo delle qualifiche<br />
EQF e spendibile anche<br />
all’estero.<br />
31
CENTRO-NORD:<br />
CRESCE IL GOMMA-MARE<br />
IN CALO LA FERROVIA<br />
Il rapporto “Corridoi ed efficienza<br />
logistica dei territori” di SRM e<br />
Contship, ha analizzato le aziende di<br />
Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna<br />
GENOVA<br />
16%<br />
84%<br />
32<br />
Con un commercio estero<br />
da 478 miliardi di euro<br />
complessivi, Lombardia,<br />
Emilia-Romagna e Veneto si<br />
confermano la triade economica<br />
di riferimento della Penisola.<br />
D’altronde le tre regioni del<br />
Centro-Nord detengono una<br />
quota importante del Pil italiano<br />
– il 40,6% per un totale di 730<br />
miliardi di euro – che diventa<br />
ancora maggiore se si pensa al solo<br />
export, dove guadagnano una fetta<br />
di mercato del 53,2%.<br />
Da queste cifre ha preso abbrivio<br />
la terza analisi sull’efficienza<br />
dei corridoi logistici utilizzati<br />
per l’import e l’export di merci<br />
containerizzate effettuata dal<br />
centro studi SMR – Studi e Ricerche<br />
per il Mezzogiorno e Contship,<br />
società che opera nei terminal<br />
container, trasporto intermodale e<br />
logistica. La survey, presentata lo<br />
scorso 9 marzo, è stata condotta<br />
su un campione di 400 imprese<br />
manifatturiere che esportano<br />
e importano via mare tramite<br />
container – per il 37,5% localizzate<br />
in Lombardia, per il 37,5% in<br />
Veneto e per il 25% in Emilia-<br />
Romagna - e ha lo scopo di<br />
fornire a operatori logistici<br />
e istituzioni dati aggiornati<br />
e spunti di riflessione<br />
sull’efficienza dei corridoi di<br />
riferimento.<br />
Dunque, chi “usa” il mare<br />
e quanto? L’interscambio<br />
marittimo rappresenta una<br />
componente importante,<br />
seconda solo al trasporto su<br />
strada, del commercio estero<br />
delle regioni analizzate:<br />
sul totale delle principali<br />
modalità di trasporto<br />
(strada, ferro, mare, aereo),<br />
il commercio via mare<br />
rappresenta il 27,5% per la<br />
Lombardia, il 30,8% per il Veneto,<br />
il 37,5% per l’Emilia-Romagna, per<br />
una media del 35,7%.<br />
Le aziende intervistate<br />
rispecchiano il tessuto produttivo<br />
italiano, fatto soprattutto di piccole<br />
e medie imprese, e solo il 18% di<br />
loro mobilita più di 50 container<br />
all’anno in esportazione, una<br />
LA SPEZIA<br />
47%<br />
GENOVA<br />
8%<br />
LA SPEZIA<br />
100%<br />
VENEZIA<br />
13%<br />
53%<br />
87%<br />
92%<br />
piccola percentuale che però sale a<br />
38% sul fonte delle importazioni.<br />
E quali sono i porti di riferimento? Il<br />
porto di Genova, che rafforza il suo<br />
primato tra gli scali italiani, è stato<br />
citato dall’85% degli esportatori<br />
e dall’88% degli importatori. La<br />
Spezia e Venezia seguono, con la
LA MODALITÀ DI TRASPORTO SCELTA DALLE IMPRESE<br />
PER RAGGIUNGERE I PORTI<br />
GENOVA<br />
6%<br />
LA SPEZIA<br />
94%<br />
96%<br />
4%<br />
VENEZIA<br />
95%<br />
preferenza espressa dal 17% e dal<br />
33% delle imprese, con il dato di<br />
Venezia in forte crescita rispetto al<br />
2019 (+19%).<br />
L’aspetto più importante però,<br />
in un’ottica di miglioramento dei<br />
corridoi logistici, è la principale<br />
modalità utilizzata per il<br />
collegamento tra porti e sistema<br />
industriale. Per coprire l’ultimo<br />
segmento, le imprese continuano a<br />
preferire il trasporto su strada per<br />
circa il 90%, mentre l’intermodale<br />
ferro-gomma resta una scelta<br />
adottata dal 10% delle imprese,<br />
percentuale in calo rispetto al<br />
17% del 2019. Tra quelle prese in<br />
considerazione, la Lombardia è<br />
l’unica regione che ha visto un<br />
aumento nel numero di imprese<br />
che scelgono l’intermodalità per i<br />
propri trasporti merce (dal 10% al<br />
15%), mentre l’Emilia-Romagna e il<br />
Veneto si fermano rispettivamente<br />
al 5% e all’8%.<br />
Da dove arrivano e dove vanno<br />
le merci in questione? In export,<br />
aumenta la percentuale di imprese<br />
che indica l’Europa tra i principali<br />
canali di sbocco della merce (65%),<br />
seguita dall’Asia (28%) e dalle<br />
Americhe (26%). A livello regionale,<br />
mentre in Lombardia resta una<br />
relativa preferenza per il Nord<br />
America, in Veneto si evidenziano<br />
percentuali più elevate per la merce<br />
destinata all’Asia e all’America<br />
Latina, mentre in Emilia-Romagna<br />
una percentuale maggiore di<br />
imprese predilige l’Europa per il<br />
proprio export (76%).<br />
Passando dal “dove” al “come”,<br />
ossia al modo in cui viene gestito<br />
il processo logistico, dall’indagine<br />
emerge un calo nella tendenza ad<br />
esternalizzare la logistica in export,<br />
anche se le imprese che scelgono<br />
di farlo restano la maggioranza<br />
(55%). Su base regionale,<br />
però, le percentuali cambiano<br />
sensibilmente: mentre Veneto<br />
(47%) e Lombardia (32%) seguono<br />
5%<br />
questa tendenza, in Emilia-<br />
Romagna si registra un processo<br />
inverso, con la quasi totalità<br />
delle imprese che si affidano<br />
all’esternalizzazione della logistica.<br />
In import, invece, si registra una<br />
leggera crescita nel numero delle<br />
imprese che esternalizzano, con<br />
una percentuale che arriva al 54%.<br />
In ultimo, nella ricerca, sono state<br />
fatte alle aziende alcune domande<br />
su temi attualissimi come la<br />
sostenibilità e la digitalizzazione:<br />
sul primo fronte Il 27% delle<br />
aziende ha affermato di gestire il<br />
tema della sostenibilità attraverso<br />
uno specifico modello di<br />
governance, sul secondo fronte il<br />
68% delle imprese attribuisce alla<br />
digitalizzazione un’importanza alta,<br />
o molto alta, e tale percentuale<br />
cresce al 77% se si sposta<br />
l’attenzione al prossimo futuro.<br />
33
INFOGRAFICA<br />
<strong>TIR</strong><br />
IL PARCO<br />
CIRCOLANTE<br />
DIVISO<br />
PER CLASSE EURO<br />
34<br />
CLASSE<br />
180.566 25.783 9.959 180<br />
EURO<br />
0/NC<br />
414.187 10.955 18 163<br />
CLASSE<br />
EURO<br />
1<br />
30.117 6.292 2.649 4<br />
225.736 6.858 10 14<br />
AUTOVEICOLI E RIMORCHI<br />
TRASPORTO COSE<br />
PER CLASSE EURO<br />
AUTOVEICOLI E RIMORCHI >3500 AUTOVEICOLI E RIMORCHI
<strong>TIR</strong><br />
INFOGRAFICA<br />
Transizione ecologica e sostenibilità<br />
ambientale sono due dei punti<br />
fondamentali su cui si poggia il<br />
nuovo Governo Draghi. L’autotrasporto<br />
nel corso di questi ultimi anni ha già<br />
avviato una graduale sostituzione dei<br />
mezzi anche grazie agli incentivi per il<br />
rinnovo del parco veicolare che sono<br />
stati stanziati dai precedenti governi. Ma<br />
qual è la situazione attuale? Secondo gli<br />
ultimi dati resi disponibili dal CED del<br />
ministero delle Infrastrutture e della Mobilità<br />
Sostenibili, nel complesso gli autoveicoli<br />
per il trasporto di cose sono 4.646.659, di<br />
cui gli Euro 6 sono 936.518. Nel dettaglio<br />
si tratta di 143.731 mezzi sopra le 3,5<br />
tonnellate e 792.787 sotto le 3,5 tonnellate.<br />
Ancora molto rilevante la quota di Euro 0:<br />
per i veicoli sopra le 3,5 Ton sono infatti<br />
216.529 mentre per quelli sotto le 3,5 Ton<br />
587.783. Nell’infografica i dati suddivisi<br />
nei due gruppi, quindi sostanzialmente<br />
per distribuzione urbana e sopra le 3,5<br />
tonnellate e per classe Euro.<br />
TOTALE VEICOLI IN ITALIA<br />
(marzo 2021)<br />
783.338 VEICOLI >3,5 TON<br />
459.658 136.420 186.990 270<br />
3.863.321 VEICOLI
PEUGEOT:<br />
UN ESPERTO<br />
DELL’ULTIMO MIGLIO<br />
36<br />
La casa del leone ha lanciato la<br />
versione 100% elettrica del suo e-Expert<br />
disponibile in tre diverse lunghezze:<br />
Compact, da 4,61 metri, Standard, da 4,96<br />
metri, e Long da 5,31 metri. La nostra<br />
prova su strada a Roma<br />
di Ertilia Giordano<br />
La logistica urbana sta subendo<br />
una vera e propria rivoluzione,<br />
soprattutto sotto il profilo<br />
della sostenibilità ambientale.<br />
In particolare, l’elettrificazione<br />
dell’ultimo miglio appare come una<br />
priorità assoluta, indispensabile<br />
per combattere le emissioni<br />
inquinanti nei centri urbani, e le case<br />
automobilistiche hanno risposto<br />
a questa “chiamata alle armi”<br />
immettendo sul mercato veicoli<br />
commerciali sempre più green.<br />
È il caso di Peugeot
che ha già lanciato la versione 100%<br />
elettrica dell’Expert e si è dichiarata<br />
pronta a fornire, entro la fine del<br />
2021, una versione elettrificata di<br />
ogni veicolo commerciale presente<br />
in gamma.<br />
Dalle luci della ribalta del premio<br />
International Van of the Year 2021,<br />
il nuovo Peugeot e-Expert si è<br />
spostato sulle strade di Roma dove<br />
abbiamo deciso di metterlo alla<br />
prova.<br />
In versione Standard da 4,96 metri<br />
(è disponibile anche nelle lunghezze<br />
Compact da 4,61 metri e Long da<br />
5,31 metri), l’elettrico della casa del<br />
leone si mostra immediatamente nel<br />
suo design compatto, caratterizzato<br />
da linee fluide e dinamiche e da una<br />
calandra a posizione elevata. Gli<br />
interni sono di facile<br />
accesso: il<br />
gradino<br />
agevola l’entrata alla postazione<br />
di guida – in un abitacolo quasi da<br />
berlina ma capace, comunque, di<br />
offrire numerosi vani portaoggetti<br />
– e le porte scorrevoli su entrambe<br />
le fiancate possono essere aperte e<br />
chiuse senza scendere dal mezzo.<br />
Saliti a bordo si è accolti da interni<br />
semplici ma curati e da un quadro<br />
di bordo particolarmente intuitivo<br />
che mostra in tempo reale le<br />
informazioni di guida essenziali,<br />
come autonomia residua e<br />
misuratore di potenza. Una volta<br />
avviato, la percezione è subito quella<br />
di una grande manovrabilità, sia in<br />
curva che nelle soste, accompagnata<br />
a fluidità di marcia, silenziosità e<br />
ottime sospensioni.<br />
Nonostante la compattezza e pur<br />
mantenendo l’altezza esterna entro<br />
il limite di 1,9 metri che garantisce la<br />
fruibilità dei parcheggi sotterranei,<br />
lo spazio per le merci non manca: il<br />
van di Peugeot, infatti, ha un volume<br />
di carico fino a 6,6 metri cubi e un<br />
carico utile fino a 928 kg.<br />
Aldilà delle dimensioni, ciò che lo<br />
rende davvero ideale per i centri<br />
urbani è però indiscutibilmente<br />
la motorizzazione elettrica che,<br />
proprio in virtù delle emissioni<br />
zero, permette al van di accedere<br />
anche alle zone a traffico limitato,<br />
7 giorni su 7. Il van col leone ha<br />
un propulsore elettrico da 100<br />
kW, corrispondenti a 136 cavalli,<br />
e una coppia immediatamente<br />
disponibile di 260 Nm (in modalità<br />
Power) e può essere equipaggiato<br />
con una batteria da 150 kWh,<br />
che permette un’autonomia fino<br />
a 230 km secondo il protocollo<br />
di certificazione WLTP, o da 75<br />
kWh, che consente di arrivare<br />
a un’autonomia di ben 330 km.<br />
Peugeot e-Expert può essere<br />
ricaricato da una normale presa<br />
domestica o da una presa dedicata<br />
in 15 ore, tempi che si accorciano a<br />
7 ore e 30 minuti con una Wallbox<br />
e addirittura a 30 minuti (per il<br />
raggiungimento dell’80% di carica)<br />
con una colonnina fast charge. Per<br />
risparmiare sulla batteria è possibile<br />
attivare la modalità di guida Eco, che<br />
permette di ottimizzare l’autonomia<br />
agendo su specifiche impostazioni,<br />
che si unisce alle modalità Normal,<br />
per un comfort ottimale nell’uso<br />
quotidiano, e Power, per maggiori<br />
prestazioni soprattutto quando si<br />
trasportano carichi pesanti.<br />
37<br />
UNA NUOVA ERA PER LA CASA DEL LEONE<br />
L’impegno sui commerciali della casa francese rientra in un più ampio obiettivo<br />
di crescita del brand, illustrato nel nostro Paese da Salvatore Internullo,<br />
managing director Peugeot Italy. La casa, negli ultimi anni, ha consolidato il suo<br />
posizionamento, raggiungendo nel 2020 il 6% di quota sul mercato italiano<br />
nonostante la pandemia, e ha deciso di rafforzare il suo ruolo con un percorso<br />
evolutivo, incarnato simbolicamente dal nuovo logo. Di fatto, Peugeot ha voluto<br />
far coincidere la sua rivoluzione elettrica con una vera e propria rivoluzione di<br />
intenti e di immagine, anche rafforzando l’identità del marchio con il nuovo stemma<br />
disegnato dal Peugeot Design Lab. La nuova era di Peugeot attribuisce ai veicoli<br />
commerciali un ruolo da protagonista, coinvolgendo i best seller del brand – Expert,<br />
Boxer, Rifter, Partner – e lavorando per renderli più sostenibili. La casa francese ha<br />
una lunga tradizione nel settore che si accompagna anche a una lunga storia di<br />
riconoscimenti internazionali: dal 1994 ad oggi sono ben sei i commerciali con il<br />
leone insigniti dell’International Van Of The Year.
Dopo la presentazione<br />
internazionale di Bilbao a<br />
febbraio 2020, il Covid-19<br />
aveva spento i riflettori sulle<br />
presentazioni Man, almeno su<br />
quelle in presenza. A distanza<br />
di un anno, poi, seguendo tutti i<br />
protocolli di sicurezza che questo<br />
momento impone, al Centro Guida<br />
Sicura ACI di Arese (MI) la casa del<br />
Leone ha fatto toccare con mano<br />
alla stampa italiana la sua nuova<br />
generazione di autocarri.<br />
A troneggiare all’interno della<br />
gamma l’ormai famoso, sulla scorta<br />
del suo riconoscimento come<br />
International Truck of the Year 2021,<br />
TGX, accompagnato dal TGS e dai<br />
medi leggeri TGM e TGL.<br />
Alla presentazione italiana hanno<br />
partecipato Franco Pedrotti,<br />
direttore vendite e prodotto<br />
Truck, Corrado Paolazzi, product<br />
e marketing manager Truck, e<br />
Pietro Zollino, responsabile della<br />
comunicazione del marchio, in<br />
collegamento dalla Germania.<br />
Protagonisti indiscussi loro: i<br />
nuovi veicoli della casa<br />
tedesca, sviluppati<br />
MAN:<br />
LA NUOVA GAMMA<br />
ARRIVA IN ITALIA<br />
38<br />
Presentata a Milano<br />
la nuova generazione<br />
di autocarri della<br />
casa tedesca: TGX,<br />
TGS e i medi leggeri<br />
TGM e TGL. Comfort,<br />
affidabilità<br />
e sicurezza le<br />
caratteristiche<br />
principali
Volante<br />
multifunzione<br />
Cruscotto<br />
ergonomico<br />
orientato al<br />
conducente<br />
secondo<br />
una filosofia<br />
che mette l’autista<br />
al centro della concezione<br />
del mezzo. Un valore, questo,<br />
incarnato soprattutto dalla cabina<br />
dei TG, interamente riprogettata<br />
rispetto alla generazione<br />
precedente, per il cui sviluppo il<br />
team Man ha tenuto conto dei<br />
feedback ricevuti da oltre 700<br />
conducenti. Una cabina che<br />
facilita l’accesso, grazie alla sua<br />
apertura di quasi 90 gradi, e che<br />
incorpora un cruscotto ergonomico<br />
orientato al conducente, un sistema<br />
multimediale display fino a 12,3”, un<br />
volante multifunzionale con airbag<br />
integrato e soprattutto il Man<br />
SmartSelect. Con la sua funzione<br />
intuitiva, “gira, premi, imposta”, lo<br />
SmartSelect aiuta<br />
l’autista a gestire<br />
e impostare il sistema<br />
multimediale e la<br />
navigazione senza<br />
distogliere gli occhi<br />
dalla strada<br />
SmartSelect<br />
aiuta<br />
l’autista a gestire<br />
e impostare il sistema multimediale<br />
e la navigazione senza distogliere<br />
gli occhi dalla strada, così come i<br />
nuovi pulsanti che permettono di<br />
azionare tutte le funzioni di guida<br />
dal volante senza che il conducente<br />
debba allontanare le mani da esso.<br />
La comodità d’uso della nuova<br />
plancia di guida comprende anche<br />
una gamma di sistemi di assistenza<br />
e sicurezza di ultima generazione,<br />
tra cui l’Assistenza alla frenata<br />
di emergenza (EBA) di serie e la<br />
possibilità di installare il VAS (Video<br />
Turning System), il Bird View (un<br />
ausilio per la visione a 360 gradi) e<br />
un supporto alla svolta.<br />
Anche i motori hanno subito un<br />
aggiornamento e agli evergreen<br />
D38, D26 e D08 si è unito un<br />
propulsore inedito: il D15. I nuovi<br />
modelli di casa Man hanno puntato<br />
tutto sulle prestazioni ma anche<br />
sulla sostenibilità ambientale<br />
e infatti, grazie all’utilizzo<br />
della tecnologia più recente a<br />
disposizione, tutti i motori della<br />
casa tedesca sono conformi alla<br />
normativa Euro6d.<br />
Il TGL, con peso totale a terra da 7,5<br />
a 12 Ton, il TGM, con ptt da 12 a 26<br />
Ton, e il TGS, con ptt da 18 a 41 Ton,<br />
tutti e tre dotati di cabine in quattro<br />
diverse altezze e larghezze, sono<br />
particolarmente adatti a gestire le<br />
esigenze del segmento distributivo<br />
e anche all’utilizzo in situazioni di<br />
traffico e di manovra all’interno di<br />
uno spazio limitato.<br />
L’ammiraglia TGX, con ptt fino a 44<br />
Ton, è invece ideale per le lunghe<br />
percorrenze e, con la previsione<br />
di motori particolarmente<br />
parsimoniosi; un’aerodinamica<br />
migliorata e altre innovazioni<br />
che ne potenziano l’efficienza<br />
(come, ad esempio, il nuovo asse<br />
posteriore), permette un consumo<br />
di carburante ridotto fino all’8,2%<br />
rispetto alla generazione di<br />
autocarri precedente.<br />
A giocare un ruolo importante in<br />
questa direzione sono senz’altro<br />
l’EfficientCruise, che rilevando<br />
tramite GPS le salite e le discese in<br />
modo predittivo calcola lo stile di<br />
guida più conveniente, e il Perform,<br />
che fornisce dati specifici del<br />
veicolo per migliorare ulteriormente<br />
le prestazioni di guida.<br />
Per i più esigenti, la casa del Leone<br />
ha pensato anche a un modello<br />
del TGX top di gamma, il Man TGX<br />
Individual Lion S che si impone<br />
soprattutto per il suo design<br />
interno ed esterno, ma anche per le<br />
finiture e i dettagli all’interno della<br />
cabina. Progettato congiuntamente<br />
dal reparto di design Man e<br />
dagli esperti Man Individual,<br />
specializzati nella realizzazione<br />
di personalizzazioni di grande<br />
qualità, il Lion S attira l’attenzione<br />
con i suoi dettagli in carbonio sulla<br />
calandra e sugli specchietti, per il<br />
tocco di rosso che ne evidenza le<br />
linee, per l’elegante calandra nera<br />
impreziosita dalle finiture cromate<br />
e per le luci LED.<br />
Insomma, ce n’è per tutte le<br />
esigenze e per tutti i gusti anche<br />
perché, per concludere, ogni<br />
prodotto della nuova generazione<br />
di autocarri Man, dal ‘piccolo’ TGL<br />
all’ammiraglia TGX, passando per il<br />
TGM e il TGS, sono disponibili in 3<br />
linee: Advanced, Business e Mission.<br />
39
FISCO<br />
<strong>TIR</strong><br />
DECRETO SOSTEGNI:<br />
I CONTRIBUTI<br />
PER LE IMPRESE<br />
40<br />
Le domande per accedere agli aiuti a<br />
fondo perduto possono essere presentate<br />
telematicamente fino al 28 maggio. Disposto<br />
anche l’annullamento d’ufficio dei debiti di<br />
importo fino a 5mila euro<br />
di Angelo Ciaravolo<br />
Si rimette in moto la<br />
macchina dei contributi<br />
alle imprese e all’economia<br />
previsti nel Decreto Sostegni,<br />
pubblicato sulla Gazzetta<br />
Ufficiale dello scorso 22 marzo.<br />
Le domande per accedere agli<br />
aiuti a fondo perduto, da subito,<br />
potranno essere presentate<br />
telematicamente, fino al prossimo<br />
28 maggio. I dati riportati nel<br />
modello di domanda (disponibile<br />
sul sito dell’Agenzia delle Entrate)<br />
dovranno essere autocertificati<br />
dal contribuente mentre gli<br />
accrediti diretti sui conti correnti,<br />
se tutto è in regola, scatteranno<br />
dalla prima settimana di questo<br />
mese. E oltre al fondo perduto,<br />
riservato a coloro che hanno<br />
subito lo scorso anno un calo<br />
del fatturato di almeno il 30%,<br />
le imprese, non appena saranno<br />
pronti i decreti attuativi, potranno<br />
contare anche sulla cancellazione<br />
d’ufficio delle cartelle esattoriali<br />
dal 2000 al 2010 fino a 5 mila<br />
euro (per chi ha avuto redditi<br />
fino a 30mila euro nel 2019),<br />
sul differimento dei pagamenti<br />
di cartelle e avvisi esecutivi,<br />
bloccati fino al 30 aprile, e sulla<br />
definizione agevolata degli<br />
avvisi bonari per chi ha subìto<br />
una diminuzione del volume<br />
d’affari non inferiore al 30%.<br />
Ma nel provvedimento, oltre al<br />
differimento della trasmissione<br />
telematica e della consegna<br />
della Certificazione unica 2021,<br />
c’è spazio anche per le misure di<br />
sostegno al lavoro (riduzione dei<br />
contributi fino a 3mila euro) oltre<br />
alle agevolazioni sul fronte CIG e<br />
walfare. Ma vediamo in dettaglio,<br />
per ogni aiuto, i soggetti che ne<br />
possono beneficiare e le relative<br />
modalità di calcolo ai fini della<br />
determinazione degli importi<br />
spettanti.<br />
Il contributo a fondo perduto<br />
è una misura riservata a tutte<br />
le attività imprenditoriali, a<br />
prescindere dall’attività svolta e<br />
senza alcun riferimento ai codici<br />
Ateco, con ricavi conseguiti nel<br />
2019 non superiori ai 10 milioni<br />
di euro, il cui ammontare medio
<strong>TIR</strong><br />
FISCO<br />
mensile di fatturato dell’anno<br />
2020 risulta essere inferiore<br />
a quello del 2019 per almeno<br />
il 30% (ai contribuenti che<br />
hanno attivato la partita Iva dal<br />
1° gennaio 2019, il contributo<br />
spetta anche in assenza del<br />
requisito). Il contributo a fondo<br />
perduto deve essere calcolato<br />
sulla differenza tra questi due<br />
valori, applicando una differente<br />
percentuale pari al 60% (per<br />
i soggetti con ricavi 2019 non<br />
superiori a 100mila euro), al<br />
50% (per quelli con ricavi 2019<br />
superiori a 100mila euro e fino<br />
400mila euro), al 40% (per<br />
quelli con ricavi 2019 superiori a<br />
400mila euro e fino a 1 milione),<br />
al 30% (ricavi 2019 superiori a 1<br />
milione e fino a 5 milioni di euro)<br />
e al 20% (ricavi 2019 superiori a 5<br />
milioni e fino a 10 milioni di euro).<br />
Coloro che hanno attivato la<br />
partita Iva dal 1° gennaio<br />
2019, ai fini del calcolo<br />
della media, sono rilevanti<br />
i mesi successivi a quello di<br />
attivazione della partita Iva. Per<br />
beneficiare dell’agevolazione<br />
occorrerà presentare un’istanza<br />
in via telematica all’Agenzia<br />
delle Entrate sulla piattaforma<br />
appositamente realizzata.<br />
L’ammontare spettante che,<br />
in ogni caso, non potrà essere<br />
inferiore a mille euro (per le<br />
persone fisiche) e duemila<br />
euro (per le società), non potrà<br />
superare i 150mila euro. I relativi<br />
importi verranno erogati,<br />
tramite bonifico<br />
bancario direttamente sul c/c<br />
del contribuente o, in alternativa,<br />
come credito d’imposta, da<br />
utilizzare esclusivamente in<br />
compensazione tramite il primo<br />
modello F24 da versare.<br />
È stato inoltre disposto<br />
l’annullamento d’ufficio dei debiti<br />
di importo fino a 5mila euro,<br />
alla data di entrata in vigore del<br />
Decreto Sostegni, comprensivo<br />
di capitale, interessi per ritardata<br />
iscrizione a ruolo e sanzioni,<br />
risultanti dai carichi affidati agli<br />
agenti della riscossione negli<br />
anni compresi tra il 2000 ed il<br />
2010, insieme a quelli oggetto di<br />
“rottamazione”. La cancellazione<br />
in automatico verrà riconosciuta<br />
esclusivamente alle persone<br />
fisiche e ai soggetti diversi<br />
che, rispettivamente nell’anno<br />
d’imposta 2019<br />
e nel periodo<br />
d’imposta<br />
in corso<br />
al 31<br />
dicembre<br />
2019, hanno<br />
conseguito<br />
un reddito<br />
fino a 30mila<br />
euro. La misura<br />
non potrà essere applicata alle<br />
somme dovute a<br />
titolo di recupero<br />
di aiuti di Stato; ai<br />
crediti derivanti<br />
da pronunce di<br />
condanna della<br />
Corte dei conti;<br />
alle multe, ammende<br />
e sanzioni pecuniarie dovute<br />
a seguito di provvedimenti<br />
e sentenze penali di<br />
condanna; alle<br />
risorse proprie<br />
tradizionali dell’Unione europea;<br />
all’Iva riscossa all’importazione.<br />
Al momento in cui andiamo<br />
in stampa, si è in attesa di un<br />
decreto del Mef che definirà le<br />
relative modalità attuative della<br />
norma. Le eventuali somme<br />
versate prima dell’effettivo<br />
annullamento non verranno<br />
restituite.<br />
È stata poi introdotta la<br />
possibilità di beneficiare della<br />
definizione agevolata delle<br />
somme dovute a seguito<br />
del controllo automatizzato<br />
delle dichiarazioni relative ai<br />
periodi d’imposta 2017 e 2018.<br />
L’agevolazione è riservata ai<br />
contribuenti che, nel 2020,<br />
hanno subìto una contrazione<br />
del volume d’affari rispetto a<br />
quello dell’anno precedente<br />
maggiore del 30%. Il beneficio<br />
determina l’azzeramento delle<br />
sanzioni e delle somme<br />
aggiuntive richieste con<br />
le comunicazioni di<br />
irregolarità. Sono stati<br />
prorogati di un anno i<br />
termini di decadenza per la<br />
notifica delle cartelle inerenti<br />
le dichiarazioni presentate<br />
nel 2019. E, relativamente ai<br />
soggetti che hanno fruito della<br />
“rottamazione ter” e del “saldo<br />
e stralcio” è da rammentare che<br />
le rate dello scorso anno e quelle<br />
in scadenza il 28 febbraio, il 31<br />
marzo, il 31 maggio e il 31 luglio<br />
2021 potranno essere versate,<br />
le prime, entro il prossimo<br />
31 luglio e, tutte le altre,<br />
entro il 30 novembre di<br />
quest’anno (ammessa una<br />
breve tolleranza di cinque giorni)<br />
senza che ciò possa inficiare la<br />
regolarità della definizione.<br />
41
NORMATIVE<br />
<strong>TIR</strong><br />
INVESTIMENTI 2020:<br />
LA RENDICONTAZIONE<br />
ENTRO IL 30 APRILE<br />
42<br />
Oltre 1.500 le domande presentate nella<br />
prima tornata, tra il 1° ottobre e il 16<br />
novembre. Una seconda parte di richieste<br />
potrà essere fatta dalle imprese a partire<br />
dal 14 maggio e sino al 30 giugno 2021<br />
Entro il 30 aprile 2021 tutte<br />
le imprese che hanno fatto<br />
domanda per i contributi<br />
agli investimenti effettuati nel<br />
2020, dovranno presentare la<br />
relativa rendicontazione, pena<br />
la decadenza dalla domanda<br />
e la mancata erogazione del<br />
contributo. Lo prevede il Decreto<br />
Dirigenziale del ministero delle<br />
Infrastrutture e dei Trasporti 7<br />
agosto 2020, all’articolo 4, dove<br />
indica la documentazione da<br />
inviare per il perfezionamento<br />
degli investimenti prenotati, con la<br />
domanda avviata tra il 1° ottobre e<br />
il 16 novembre 2021, con il sistema<br />
della richiesta a sportello (click<br />
day) e successivamente dichiarata<br />
ammissibile da RAM.<br />
Com’è noto, in forza del Decreto<br />
Dirigenziale, sono state presentate<br />
oltre 1.500 domande, che nel<br />
complesso hanno superato le<br />
risorse pari a circa 61 milioni di<br />
euro, stanziati dal DM 203/2020<br />
per la prima parte delle richieste.<br />
Una seconda parte di richieste<br />
potrà essere fatta dalle imprese a<br />
partire dal 14 maggio e sino al 30<br />
giugno 2021, con rendicontazione<br />
che andrà eseguita dal 15 luglio al<br />
15 dicembre 2021.<br />
Tutte le domande di contributo<br />
presentate dalle<br />
aziende nella<br />
prima tornata<br />
sono rientrate<br />
nei limiti delle<br />
risorse stanziate<br />
per ciascuna<br />
tipologia<br />
d’investimento<br />
(autoveicoli a<br />
trazione alternativa;<br />
rimorchi e semirimorchi<br />
per intermodale e gruppi<br />
di otto casse mobili con<br />
un veicolo portacasse),<br />
eccetto le domande per<br />
l’acquisizione di nuovi autoveicoli<br />
Euro 6 a fronte della rottamazione<br />
di vecchi automezzi in disponibilità<br />
della stessa impresa da oltre tre<br />
anni.<br />
Per questa tipologia<br />
d’investimento, difatti, le domande<br />
utili si sono esaurite già nel primo<br />
giorno della domanda, dopo quasi<br />
cinque ore dall’apertura del click<br />
day (scattato alle<br />
ore 10:00 del<br />
1° ottobre<br />
2020).
<strong>TIR</strong><br />
NORMATIVE<br />
L’elenco delle domande inviate, con<br />
la data e l’orario di presentazione,<br />
è disponibile sul sito della RAM<br />
(www.ramspa.it), alla voce<br />
“Incentivi”, sezione “Investimenti<br />
VII”. Nella stessa sezione, le<br />
imprese ammesse a contributo<br />
potranno aprire, avvalendosi delle<br />
credenziali di accesso inviategli<br />
dalla RAM (allo stesso indirizzo<br />
PEC utilizzato per fare domanda),<br />
la piattaforma su cui inserire la<br />
documentazione tecnica relativa<br />
ai beni acquisiti, nonché le fatture<br />
di pagamento degli investimenti<br />
fatti con la prova documentale<br />
del pagamento del prezzo (o dei<br />
canoni pagati per gli investimenti<br />
fatti a leasing).<br />
Al termine dell’inserimento dei<br />
documenti in piattaforma, le<br />
imprese potranno chiudere la<br />
rendicontazione e attendere<br />
quindi il pagamento del relativo<br />
contributo da parte del Ministero,<br />
che quest’anno, in virtù del sistema<br />
a sportello utilizzato, sarà in misura<br />
piena rispetto a quanto indicato nel<br />
DM 203/2020. Per un autoveicolo<br />
Euro 6 di massa complessiva<br />
superiore a 16 tonnellate, ad<br />
esempio, sarà pari a 15mila euro<br />
(16.500 per le imprese piccole o<br />
medie), senza possibilità alcuna di<br />
riduzione per eccesso di domanda,<br />
come avveniva negli anni passati.<br />
Relativamente alla cumulabilità<br />
dei contributi previsti dal DM<br />
203/2020, l’articolo 13 del Decreto<br />
Dirigenziale attuativo 7 agosto<br />
2020 stabilisce espressamente che<br />
gli aiuti erogati non possono essere<br />
cumulati con altri aiuti di Stato.<br />
MUD 2021:<br />
PRESENTAZIONE PROROGATA<br />
AL 16 GIUGNO 2021<br />
Tuttavia è possibile che gli stessi<br />
beni possano formare oggetto di<br />
determinati crediti d’imposta e,<br />
in tal senso, ci sembra opportuno<br />
ricordare il credito di imposta per<br />
investimenti in beni strumentali<br />
introdotto dalla Legge di Bilancio<br />
2021 (art. 1, comma 1051 della<br />
Legge 178 del 30 dicembre 2020):<br />
il cumulo è infatti possibile, purché<br />
non determini il superamento del<br />
costo sostenuto per l’investimento.<br />
Nel mese di aprile di ogni anno va compilata e presentata alla<br />
Camera di Commercio, in particolare da parte delle imprese di<br />
trasporto dei rifiuti, la dichiarazione ambientale circa la quantità e<br />
la qualità dei rifiuti movimentati nell’anno precedente, denominata<br />
MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale). Quest’anno,<br />
la scadenza è stata prorogata dal 30 aprile al 16 giugno 2021,<br />
in quanto sono state apportate delle modifiche al modello di<br />
dichiarazione, con il DPCM 23 dicembre 2020 (in Gazzetta Ufficiale<br />
n. 39, del 16 febbraio 2021), e in base alla legge istitutiva del<br />
MUD (articolo 6, della legge 25 gennaio 1994, n. 70), il termine<br />
per la presentazione è rinviato a 120 giorni successivi alla data di<br />
pubblicazione del provvedimento di modifica.<br />
Nel nuovo modello MUD 2021 rimane confermata l’articolazione<br />
delle consuete sei comunicazioni, che devono essere presentate<br />
dai soggetti obbligati: la comunicazione rifiuti; quella per i veicoli<br />
fuori uso, quella sugli imballaggi trattati, sui RAEE (rifiuti da<br />
apparecchiature elettriche ed elettroniche), sui rifiuti urbani e<br />
quella dei produttori di AEE (apparecchiature elettriche ed<br />
elettroniche).<br />
Rispetto ai modelli degli anni precedenti, quello di<br />
quest’anno reca alcune novità resesi necessarie per<br />
acquisire i dati sui rifiuti di tutte le categorie di<br />
operatori, in attuazione dell’ultima normativa europea<br />
e al recente Decreto Legislativo di recepimento n. 116<br />
del 2020 che ha profondamente ridisegnato il quadro<br />
di legge nazionale che regola le attività di produzione<br />
gestione dei rifiuti.<br />
43
NORMATIVE<br />
<strong>TIR</strong><br />
PACCHETTO MOBILITÀ:<br />
I CHIARIMENTI<br />
DEL MINISTERO<br />
DELL’INTERNO<br />
44<br />
Il Viminale ha illustrato le<br />
principali novità in merito alle nuove<br />
regole sui tempi di guida e riposo<br />
degli autisti e sui tachigrafi<br />
Il ministero dell’Interno ha<br />
pubblicato una circolare che<br />
illustra le novità introdotte dal<br />
Pacchetto mobilità, in particolare in<br />
merito alle nuove regole sui tempi<br />
di guida e riposo degli autisti e sui<br />
tachigrafi in vigore dal 20 agosto<br />
2020. Vediamole nel dettaglio.<br />
Guida e riposo<br />
In caso di multipresenza, il<br />
conducente può effettuare<br />
un’interruzione di 45 minuti in<br />
un veicolo guidato da un altro<br />
conducente, a condizione che<br />
chi effettua l’interruzione non<br />
sia impegnato ad assistere il<br />
conducente alla guida del veicolo.<br />
Il Ministero ha precisato che il<br />
tempo trascorso su un veicolo<br />
in movimento, seduto accanto<br />
all’autista alla guida, che oltrepassa<br />
i 45 minuti, deve essere considerato<br />
come periodo di disponibilità.<br />
I conducenti impegnati in trasporti<br />
internazionali al di fuori dello Stato<br />
di stabilimento possono effettuare<br />
due riposi settimanali ridotti<br />
consecutivi, a condizione che:<br />
- vengano iniziati al di fuori dello<br />
Stato membro di stabilimento<br />
del datore di lavoro e al di fuori<br />
del Paese in cui si trova il luogo<br />
di residenza del conducente;<br />
- nel corso di 4 settimane<br />
consecutive effettuino almeno 4<br />
periodi di riposo settimanale, di<br />
cui almeno 2 riposi regolari;<br />
- entro la fine della terza<br />
settimana consecutiva effettuino<br />
un riposo compensativo<br />
equivalente a quello non<br />
osservato nelle due settimane<br />
precedenti (21 + 21 ore),<br />
collegandolo al periodo di<br />
riposo settimanale regolare con<br />
rientro in sede dell’impresa o nel<br />
luogo di loro residenza.<br />
La compensazione deve essere<br />
completata necessariamente prima<br />
della fine dei 6 periodi di 24 ore dal<br />
termine del precedente periodo<br />
di riposo settimanale ridotto. In<br />
particolare:<br />
- i due periodi di riposo<br />
“compensativi” (42 ore) vanno<br />
presi in blocco e collegati al<br />
riposo settimanale regolare<br />
obbligatorio (45 ore), per cui il<br />
periodo di riposo settimanale<br />
della terza settimana dovrà<br />
essere di almeno 87 ore<br />
(42+45);<br />
- il riposo settimanale<br />
complessivo di 87 ore dovrà<br />
iniziare al più tardi almeno 42<br />
ore prima del limite massimo da<br />
cui iniziare il riposo settimanale<br />
regolare, cioè sei periodi di<br />
24 ore dal termine dell’ultimo<br />
riposo settimanale ridotto.<br />
Pertanto, se il precedente<br />
periodo di riposo settimanale è<br />
terminato alle 17 di domenica, il<br />
periodo di riposo complessivo<br />
di 87 ore dovrebbe iniziare al più<br />
tardi entro le ore 23 del giovedì<br />
successivo;<br />
- inoltre, se prima di iniziare la<br />
compensazione delle 42 ore, il<br />
conducente non avesse ancora<br />
effettuato il riposo giornaliero
<strong>TIR</strong><br />
NORMATIVE<br />
di 9 o 11 ore, allora – facendo<br />
riferimento all’esempio – deve<br />
fermarsi alle ore 14.00 del<br />
giovedì.<br />
Trasporto intermodale<br />
Per quanto riguarda i trasporti<br />
intermodali strada-mare o stradaferrovia,<br />
il conducente a bordo di<br />
un veicolo trasportato da una nave<br />
o da un convoglio ferroviario, e<br />
che effettua un periodo di riposo<br />
giornaliero regolare o un periodo<br />
di riposo settimanale ridotto, può<br />
effettuare altre attività al massimo<br />
in due occasioni e per non più di<br />
un’ora complessivamente. L’autista<br />
deve avere a disposizione una<br />
cabina letto, una branda o una<br />
cuccetta.<br />
La stessa possibilità è stata ora<br />
prevista anche in caso di fruizione<br />
del riposo settimanale regolare<br />
ma, in questo caso, il conducente<br />
deve poter disporre di una cabina<br />
letto e la durata prevista della<br />
tratta deve essere pari a 8 o più<br />
ore; in questo caso, per la parte<br />
di riposo non fruita a bordo di un<br />
traghetto o treno, il conducente<br />
deve obbligatoriamente avere a<br />
disposizione un alloggio adeguato.<br />
Deroghe<br />
Oltre alla deroga generale<br />
già esistente, che consente al<br />
conducente di superare i tempi di<br />
guida per poter raggiungere un<br />
punto di sosta appropriato per la<br />
sicurezza sua personale, del veicolo,<br />
della merce, il nuovo Regolamento<br />
ha aggiunto altre due deroghe, che<br />
riguardano:<br />
- la possibilità di superare di<br />
massimo un’ora il periodo di<br />
guida giornaliero e settimanale<br />
al fine di raggiungere la sede<br />
di attività del datore di lavoro<br />
o il proprio luogo di residenza,<br />
per effettuare un periodo di<br />
riposo settimanale (o anche<br />
giornaliero). Il Ministero ritiene<br />
inammissibile l’utilizzo della<br />
deroga quando il superamento<br />
dei tempi di guida, sebbene<br />
diretto a consentire il rientro in<br />
questi luoghi, non sia finalizzato<br />
a permettere lo svolgimento del<br />
periodo di riposo settimanale o<br />
quando sia diretto a consentire<br />
lo svolgimento del riposo<br />
settimanale, ma in luoghi<br />
differenti da quelli sopra indicati;<br />
- il superamento di massimo<br />
due ore del periodo di guida<br />
giornaliero e settimanale, a<br />
condizione di aver osservato<br />
un’interruzione di 30 minuti<br />
consecutivi subito prima del<br />
periodo di guida aggiuntivo, al<br />
fine di raggiungere la sede di<br />
attività del datore di lavoro o il<br />
proprio luogo di residenza per<br />
effettuare un periodo di riposo<br />
settimanale. Questa ipotesi – a<br />
differenza della precedente<br />
– esclude l’inizio di un nuovo<br />
periodo di riposo giornaliero,<br />
ma è funzionale solo a garantire<br />
lo svolgimento del riposo<br />
settimanale regolare.<br />
In entrambi questi casi, il<br />
conducente deve riportare<br />
sul foglio di registrazione<br />
dell’apparecchio di controllo<br />
analogico o nella stampa del<br />
digitale il motivo della deroga,<br />
al più tardi, nel momento in cui<br />
raggiunge la destinazione o il punto<br />
di sosta appropriato<br />
Queste deroghe non comportano<br />
una riduzione delle ore da<br />
effettuare di riposo giornaliero o<br />
settimanale e non consentono di<br />
derogare al limite bisettimanale di<br />
90 ore di guida.<br />
Tachigrafo<br />
Per quanto concerne le modifiche<br />
al Regolamento sul tachigrafo, gli<br />
approfondimenti hanno interessato<br />
in particolare la possibilità, per gli<br />
organi di controllo, di smontare<br />
l’apparecchio, rimuovere e<br />
sostituire i sigilli in autonomia,<br />
senza l’intervento di un’officina<br />
autorizzata.<br />
La rimozione dei sigilli è giustificata<br />
dal fondato motivo di ritenere che<br />
il dispositivo o le sue componenti<br />
siano alterati, manomessi o non<br />
funzionanti. In questo caso, se non<br />
vengono accertate anomalie e gli<br />
organi accertatori sono in grado<br />
di sostituire i sigilli, il veicolo potrà<br />
continuare a circolare senza doversi<br />
recare in un’officina autorizzata.<br />
Viceversa, se la sostituzione del<br />
sigillo non è possibile, il conducente<br />
viene invitato a recarsi entro 7<br />
giorni presso un’officina autorizzata<br />
per la sostituzione a spese del<br />
proprietario del mezzo o del titolare<br />
della licenza o autorizzazione,<br />
decorsi i quali non potrà più<br />
circolare. Se vengono accertate<br />
anomalie di funzionamento o<br />
alterazioni, il conducente sarà<br />
invitato a recarsi in officina<br />
autorizzata entro 10 giorni, per la<br />
sostituzione con spese a carico<br />
sempre degli stessi soggetti.<br />
Per saperne di più leggi la notizia<br />
sul sito www.rivistatir.it,<br />
anche tramite QrCode<br />
45
NORMATIVE<br />
<strong>TIR</strong><br />
COVID: L’INAIL TUTELA<br />
ANCHE IN CASO<br />
DI RIFIUTO DEL VACCINO<br />
46<br />
Una nota dell’Istituto del 1° marzo afferma<br />
che il lavoratore che rifiuta di vaccinarsi<br />
e si contagia sui luoghi di lavoro ha<br />
diritto alla tutela infortunistica<br />
L’argomento vaccinazioni<br />
contro il Covid è di stretta<br />
attualità e una delle domande<br />
che ricorrono maggiormente è se<br />
il datore di lavoro abbia facoltà<br />
di adottare provvedimenti nei<br />
confronti di quei dipendenti che<br />
rifiutino la somministrazione del<br />
vaccino.<br />
Una domanda a cui ha dato una<br />
prima risposta l’Inail attraverso<br />
l’istruzione operativa del 1° marzo<br />
scorso. Per l’Istituto “il rifiuto di<br />
vaccinarsi, configurandosi come<br />
esercizio della libertà di scelta del<br />
singolo individuo rispetto ad un<br />
trattamento sanitario, ancorchè<br />
fortemente raccomandato dalle<br />
autorità, non può costituire<br />
un’ulteriore condizione a cui<br />
subordinare la tutela assicurativa<br />
dell’infortunato”.<br />
Di conseguenza, ciò determina<br />
“l’automatica ammissione a tutela<br />
del lavoratore che abbia contratto il<br />
contagio e non si sia sottoposto alla<br />
profilassi vaccinale in quanto, come<br />
precisato nella circolare n. 13/2020,<br />
occorre comunque accertare<br />
concretamente la riconduzione<br />
dell’evento infortunistico<br />
all’occasione di lavoro”.<br />
L’Inail è arrivata a questa<br />
conclusione partendo da una serie<br />
di premesse:<br />
- l’assicurazione (obbligatoria e<br />
pubblica) opera in automatico al<br />
ricorrere dei presupposti previsti<br />
direttamente dalla Legge, ed<br />
è quindi sottratta alla libera<br />
disponibilità delle parti coinvolte;<br />
- lo scopo della copertura<br />
assicurativa è quello di<br />
proteggere il lavoratore da ogni<br />
infortunio sul lavoro, anche da<br />
quelli derivanti da colpa, e di<br />
garantirgli i mezzi adeguati allo<br />
stato di bisogno derivante dalle<br />
conseguenze;<br />
- in particolare, sotto il profilo<br />
assicurativo, il comportamento<br />
colposo del lavoratore, tra cui<br />
rientra anche la violazione<br />
dell’obbligo di utilizzare i<br />
dispositivi di protezione<br />
individuale, non comporta<br />
di per sé l’esclusione<br />
dell’operatività della tutela<br />
prevista dall’assicurazione gestita<br />
dall’Inail. Il comportamento<br />
colposo del lavoratore può<br />
invece ridurre o escludere la<br />
responsabilità del datore di<br />
lavoro, facendo venir meno<br />
il diritto dell’infortunato<br />
al risarcimento del danno<br />
nei suoi confronti, ma non<br />
comporta l’esclusione della<br />
tutela assicurativa apprestata<br />
dall’Istituto in caso di infortunio;<br />
- allo stato dell’attuale legislazione<br />
in materia di tutela della<br />
salute e della sicurezza nei<br />
luoghi di lavoro, non esiste un<br />
obbligo specifico di aderire<br />
alla vaccinazione da parte<br />
del lavoratore e, l’art. 32 della<br />
Costituzione stabilisce che<br />
“Nessuno può essere obbligato<br />
a un determinato trattamento<br />
sanitario se non per disposizione<br />
di legge. La legge non può<br />
in nessun caso violare i limiti<br />
imposti dal rispetto della persona<br />
umana”.
SCADENZE E DIVIETI APRILE /MAGGIO/GIUGNO 2021<br />
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi<br />
previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente<br />
(contribuenti mensili).<br />
IVA: ultimo giorno utile per inviare telematicamente la dichiarazione annuale.<br />
INPS: ultimo giorno per la trasmissione dei flussi contributivi e retributivi unificati.<br />
BONUS GASOLIO: presentazione della domanda relativa ai consumi del I trimestre 2021.<br />
APRILE 2021<br />
BONUS GASOLIO:<br />
primo giorno utile per<br />
presentare la domanda<br />
relativa ai consumi del I<br />
trimestre 2021.<br />
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per la regolarizzare<br />
i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o<br />
effettuati in misura insufficiente) entro il 16 marzo, con<br />
la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione<br />
ridotta all’1,5%.<br />
9/22<br />
Ultimo giorno<br />
per il versamento del<br />
bollo sulle fatture<br />
elettroniche del primo<br />
trimestre.<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
9/22<br />
MODELLI INTRA:<br />
presentazione per via<br />
telematica dei modelli Intra<br />
relativi alle operazioni del<br />
mese di marzo<br />
9/22<br />
MAGGIO2021<br />
9/22<br />
9/22<br />
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa<br />
al mese precedente o al 1° trimestre. Gli autotrasportatori trimestrali versano l’Iva senza la<br />
maggiorazione dell’interesse dell’1%.<br />
INPS: pagamento della prima rata 2021 dei contributi dovuti sul reddito da parte degli<br />
artigiani (contributo minimo obbligatorio).<br />
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute<br />
non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 aprile, con la maggiorazione<br />
degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5<br />
9/22<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
9/22<br />
LIQUIDAZIONI IVA: invio della comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche<br />
Iva relative al primo trimestre 2021.<br />
MODELLI INTRA: presentazione per via<br />
telematica dei modelli Intra relativi alle<br />
operazioni del mese di aprile.<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31<br />
9/22<br />
9/22<br />
GIUGNO2021<br />
7/22<br />
7/22<br />
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei<br />
contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese<br />
precedente.<br />
IMU: versamento del primo acconto 2021.<br />
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare<br />
i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o<br />
effettuati in misura insufficiente) entro il 17 maggio,<br />
con la maggiorazione degli interessi legali e della<br />
sanzione ridotta all’1,5%.<br />
7/22<br />
MODELLI INTRA: presentazione per via<br />
telematica dei modelli Intra relativi alle<br />
operazioni del mese di maggio.<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
GIO<br />
VEN<br />
SAB<br />
DOM<br />
LUN<br />
MAR<br />
MER<br />
7/22<br />
IRPEF: versamento del saldo<br />
IRPEF 2020 e dell’acconto<br />
2021 (prima o unica rata).<br />
7/22
<strong>TIR</strong><br />
MERCI TRASPORTATE DA VETTORI IN CONTO TERZI<br />
PER GRUPPO MERCEOLOGICO E CLASSE DI PERCORRENZA<br />
Anno 2019 (Ton e composizioni %)<br />
48<br />
Merci<br />
raggruppate:<br />
merci di vario<br />
tipo trasportate<br />
insieme<br />
Merci trasportate<br />
nell'ambito di<br />
traslochi, bagagli,<br />
autoveicoli<br />
trasportati per<br />
riparazione,<br />
altre merci non<br />
destinabili alla<br />
vendita<br />
Attrezzature<br />
e materiali<br />
utilizzati nel<br />
trasporto di<br />
merci<br />
fino a 50 km<br />
Merci non<br />
individuabili<br />
Posta, pacchi<br />
49.091.237<br />
471.553<br />
13.742.252<br />
10.867.846<br />
101.989<br />
10.253.635<br />
4.158.577<br />
Materie prime<br />
secondarie,<br />
rifiuti urbani e<br />
altri rifiuti<br />
Altre merci<br />
n.c.a.<br />
21.763.601<br />
10.364.054<br />
82,2%<br />
17,8%<br />
1.868.682<br />
50.933.849<br />
81,9%<br />
18,1%<br />
71,1%<br />
28,9%<br />
88,0%<br />
12,0%<br />
51 km e più<br />
16.106.807<br />
Prodotti<br />
dell'agricoltura,<br />
della caccia e<br />
della silvicoltura,<br />
pesci ed altri<br />
prodotti della<br />
pesca<br />
10.149.900<br />
5.068.475<br />
76,1%<br />
23,9%<br />
67,7%<br />
32,3%<br />
39.438.596<br />
50,5%<br />
49,5%<br />
60,2 %<br />
49.884.263 39,8%<br />
68,3% 31,7%<br />
3.474.565<br />
5.257.584<br />
3.301.126<br />
Mobili, altri<br />
7.106.441<br />
manufatti n.c.a.<br />
1.585.776<br />
Carboni<br />
fossili e<br />
ligniti,<br />
petrolio<br />
greggio e<br />
gas naturale<br />
Tra i gruppi maggiormente trasportati sulle percorrenze superiori a 50 km (in termini di tonnellate) troviamo "Posta e pacchi" con<br />
l'88%, seguito da quello delle "Merci trasportate nell'ambito dei traslochi e bagagli" con l'82,2%; tra i gruppi per i quali le tonnellate<br />
trasportate sono pressochè ripartite in maniera equa troviamo quelli degli "altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi"<br />
e delle "materie prime secondarie, rifiuti urbani e altri rifiuti".<br />
9.293.461<br />
20,5 % 79,5% 14,6% 85,4%<br />
66,8%<br />
33,2%<br />
Mezzi di<br />
trasporto<br />
78,1%<br />
71,4% 28,6%<br />
6.541.796<br />
2.619.341<br />
71.561.016<br />
35.645.600<br />
Minerali<br />
metalliferi ed<br />
altri prodotti<br />
delle miniere<br />
e delle cave,<br />
torba, uranio<br />
e torio<br />
23,3%<br />
76,7%<br />
26.865.314<br />
88.442.890<br />
25,3%<br />
74,7%<br />
78,0%<br />
35,1%<br />
64,9%<br />
23,8%<br />
76,2%<br />
22,0%<br />
48,8%<br />
51,2% 45.006.115<br />
21,9%<br />
47.203.727<br />
14.299.866<br />
51.006.222<br />
Prodotti<br />
alimentari,<br />
bevande e<br />
tabacchi<br />
1.698.404<br />
5.016.237<br />
13.097.097<br />
24.257.779<br />
9.241.651<br />
29.602.025<br />
7.599.034<br />
26.991.409<br />
Metalli, manufatti in metallo,<br />
escluse le macchine e gli<br />
apparecchi meccanici<br />
Macchine e apparecchi meccanici, macchine<br />
per ufficio, apparecchi elettrici, apparecchi<br />
radiotelevisivi e apparecchiature per le<br />
comunicazioni, apparecchi medicali, di<br />
precisione e strumenti ottici, orologi<br />
Elaborazione Tir Giovanna Astori e Donatella Berna<br />
Prodotti<br />
dell'industria tessile<br />
e dell'industria<br />
dell'abbigliamento,<br />
cuoio e prodotti in<br />
cuoio<br />
Legno e prodotti<br />
in legno e sughero<br />
(esclusi i mobili),<br />
articoli di paglia,<br />
pasta da carta, carta<br />
e prodotti di carta,<br />
stampati<br />
Coke e prodotti<br />
petroliferi raffinati<br />
Prodotti chimici e fibre<br />
sintetiche e artificiali,<br />
articoli in gomma e<br />
in materie plastiche,<br />
combustibili nucleari<br />
Altri prodotti della<br />
lavorazione di minerali<br />
non metalliferi<br />
APRILE2021