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ESTETICA Magazine ITALIA (2/2021)

Estetica Magazine è la rivista leader mondiale nella modacapelli. Fondata in Italia nel 1946 e pubblicato oggi in oltre 60 paesi in tutto il mondo, è il punto di riferimento globale per i parrucchieri e per tutti i professionisti nel campo dell’hair-beauty. Tecnica, moda, formazione e tendenze sono al centro di ogni uscita di Estetica Magazine. Tutte le informazioni sulla rivista, nella versione stampata o digitale, sono disponibili a partire dal sito www.esteticanetwork.com.

Estetica Magazine è la rivista leader mondiale nella modacapelli. Fondata in Italia nel 1946 e pubblicato oggi in oltre 60 paesi in tutto il mondo, è il punto di riferimento globale per i parrucchieri e per tutti i professionisti nel campo dell’hair-beauty. Tecnica, moda, formazione e tendenze sono al centro di ogni uscita di Estetica Magazine. Tutte le informazioni sulla rivista, nella versione stampata o digitale, sono disponibili a partire dal sito www.esteticanetwork.com.

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La parola agli esperti...<br />

“Il biondo la farà da padrone anche in questa estate <strong>2021</strong> ma con sfumature diverse da quelle<br />

viste negli ultimi due anni - spiega Alessandro Fiorin, Fanola Technical Field Educator -<br />

non più grigi o sfumature acciaio dalle nuance molto fredde, ma biondi più naturali,<br />

tendenti al sabbia, quelli che potremmo chiamare norvegesi o nordici.”<br />

Sono biondi adatti a tutti?<br />

Il biondo sta bene un po’ a tutte ma la maestria di un professionista sta proprio<br />

nell’indicare le cromie più adatte al fototipo e alle caratteristiche morfologiche di una<br />

cliente: se una persona ha una carnagione particolarmente calda non è possibile lavorare<br />

su toni molto freddi perché si creerebbero contrasti troppo accesi; al contrario, con<br />

carnagione olivastra e sottotono freddo si cercherà di lavorare con biondi freddi in modo da<br />

creare un risultato più armonico. È importante sapere dire anche dei no, soprattutto quando il lavoro<br />

di decolorazione andrebbe ad inficiare un capello già rovinato di suo.<br />

Quali sono i passaggi tecnici necessari per realizzare il biondo perfetto?<br />

La prima cosa da fare è la diagnosi. Spesso a questo step si dà poca importanza, è invece necessario<br />

capire da quale base parte la cliente e, utilizzando la cartella colore, decidere a quale tonalità si vuole<br />

arrivare. Il tipo di prodotto da usare cambia in base al tono di schiaritura: per schiarire di 7-8 toni,<br />

passando cioè da una base scura ad una chiara, occorrerà usare un decolorante per schiarire e un<br />

tonalizzante per arrivare alla giusta nuance; per schiarire di 4-5 tonalità, passando da un castano a<br />

un biondo chiaro, sarà necessario un superschiarente; se l’obiettivo è schiarire fino a 3 toni,<br />

passando da un biondo scuro a uno medio, si può usare una colorazione classica che permetta di<br />

andare a modificare la riflessatura naturale del capello.<br />

Quanto è importante il colorista in salone?<br />

È una figura fondamentale perché un buon colore fa la differenza soprattutto in un periodo come<br />

questo durante il quale, per forza di cose, sempre più clienti hanno dovuto far ricorso alle<br />

colorazioni fai da te, con prodotti che spesso non tengono conto di determinate caratteristiche della<br />

cliente. Non a caso, nei periodi di chiusura ho sempre consigliato ai miei colleghi di restare al fianco<br />

della propria clientela per dare almeno una consulenza sul colore: se per noi parrucchieri le tonalità<br />

sono 10, dove un 7 è un biondo diverso da un 9, nell'immaginario collettivo i colori si riducono al<br />

nero, castano, biondo e rosso; dare quindi un consiglio su quale colorazione acquistare diventa<br />

fondamentale, anche in vista del lavoro di recupero da fare poi in salone. Ovviamente sono consigli<br />

che devono riguardare la copertura dei bianchi; per un cambio totale di colore, meglio aspettare di<br />

tornare in salone.<br />

Come evitare i vari riflessi indesiderati che si possono verificare?<br />

La cosa fondamentale è conoscere a fondo la colorimetria, la scienza che ci permette di colorare i<br />

capelli - e soprattutto di schiarirli - conoscendo qual è la struttura cromatica naturale del capello,<br />

cioè quali sono le melanine presenti e quali prodotti usare per schiarire senza danneggiarne la<br />

struttura. Sappiamo, ad esempio, che un capello scuro ha al suo interno dei pigmenti rossi e<br />

aranciati, che quando andiamo a schiarire inevitabilmente diventano arancio più chiaro o gialli: in<br />

questo caso si usano prodotti che oltre al servizio di schiaritura fanno anche quello di<br />

neutralizzazione, oppure si usa un decolorante seguito da una tonalizzazione che neutralizzi il<br />

colore troppo acceso. Sicuramente ci sono decoloranti che hanno al loro interno dei pigmenti viola,<br />

blu o verde - oggi c’è addirittura un decolorante con un pigmento nero che neutralizza e fa ottenere<br />

biondi freddi - ma bisogna essere sempre coscienti della struttura cromatica che si sta andando a<br />

lavorare per sapere già in anticipo di quanti passaggi e di quanto tempo si ha bisogno per<br />

raggiungere il risultato richiesto.<br />

Gli acconciatori italiani sono bravi coloristi?<br />

Abbiamo stilisti molto preparati a livello di colorazione ma come formatore mi trovo spesso davanti<br />

a parrucchieri che improvvisano, che danno per scontate le basi della colorimetria, che non usano il<br />

Il biondo<br />

perfetto

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