Pullman 39 settembre 2021
Anteprime Mercedes-Benz Intouro Man Lion’s Intercity Le Marcopolo Paradiso 8 La Caivanese City Round Abusi Un b&b in Kenya Attualità L’identikit del circolante Bus e incidenti L’elettrico che fa da sé Tutto su Ballard Bustimer 70 anni di Setra
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Mercedes-Benz Intouro Man Lion’s Intercity Le Marcopolo Paradiso 8 La Caivanese City Round
Abusi
Un b&b in Kenya
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L’identikit del circolante Bus e incidenti L’elettrico che fa da sé Tutto su Ballard
Bustimer
70 anni di Setra
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ATTUALITÀ<br />
ATTUALITÀ<br />
d’integrare direttamente il sistema d’alimentazione<br />
nel modulo della cella.<br />
Anche la fornitura dell’idrogeno per le fuel cell ha evidenziato<br />
ampi margini per possibili miglioramenti. Il<br />
trasporto via strada in forma liquefatta ha fatto sì il costo<br />
dell’H2 fosse il triplo di quello del gasolio.<br />
Malgrado queste problematiche, le emissioni di CO2<br />
sono state ridotte del 65 per cento rispetto a una flotta<br />
di urbani tradizionali con motore a combustione interna.<br />
Le condizioni climatiche avverse, pur influenzando<br />
le prestazioni su strada, hanno evidenziato una<br />
minore sensibilità dei bus a fuel cell rispetto agli elettrici<br />
a batteria. Lo ha dimostrato uno studio del 2019<br />
dell’Università di Cleveland, secondo il quale, nel passaggio<br />
da una temperatura ambiente di 10-15 gradi a<br />
-5 gradi centigradi, le prestazioni d’un elettrico puro<br />
calano di oltre il 37 per cento, a fronte di una riduzione<br />
del 23 per cento di un veicolo a fuel cell.<br />
IL TCO PER URBANI, INTERURBANI E GRANTURISMO<br />
Nel grande freddo<br />
Buone prestazioni per i bus a celle<br />
a combustibile utilizzati in climi rigidi.<br />
In Canada, dal 2023 finanziati solo Zev<br />
di Gianenrico Griffini<br />
Gli autobus elettrici dotati di celle a combustibile<br />
(Fceb) si sono dimostrati affidabili e performanti<br />
anche in condizioni climatiche estreme,<br />
come quelle che contraddistinguono la Columbia<br />
Britannica, nel distretto regionale della Grande<br />
Vancouver (Canada). Lo dicono i risultati dei test effettuati<br />
nell’arco di cinque anni nella città di Whistler,<br />
situata nella parte sud orientale del paese al confine<br />
con gli States, su una flotta di 20 urbani Fceb in servizio<br />
di linea equipaggiali con gruppi della canadese<br />
Ballard. Nel complesso, la flotta<br />
ha accumulato una percorrenza<br />
di oltre 4 milioni di chilometri<br />
in condizioni operative<br />
reali, con un chilometraggio<br />
medio giornaliero per cia-<br />
scun veicolo attorno ai 100 chilometri. La sperimentazione,<br />
oltre all’affidabilità degli urbani in condizioni<br />
climatiche avverse, ha permesso di evidenziare alcuni<br />
fattori di criticità. Il primo riguarda i rischi legati all’affidare<br />
a un integratore di sistemi - come è accaduto<br />
per la flotta canadese - e non a una capo commessa<br />
la totale responsabilità del programma, dalla progettazione<br />
e realizzazione dei veicoli all’assemblaggio<br />
dei componenti, fino al supporto post-vendita.<br />
Meno sensibili al freddo dei bus a batterie<br />
La seconda criticità riguarda il complesso dispositivo<br />
di alimentazione dell’aria destinata alle fuel cell. Che,<br />
nel caso della flotta canadese, è stato affidato all’integratore<br />
di sistemi Ise Corporation,<br />
successivamente uscito dal<br />
mercato. Dal corretto funzionamento<br />
di questo componente<br />
dipendono le prestazioni<br />
e la longevità operativa delle pile.<br />
Per evitare qualsiasi problema, dopo<br />
l’esperienza di Whistler, Ballard ha deciso<br />
Favorevoli prospettive per il Tco<br />
L’esperienza acquisita sul campo con la flotta di<br />
Whistler e con gli altri bus Fceb in servizio intorno al<br />
mondo - quelli equipaggiati con le fuel cell di Ballard<br />
hanno accumulato fino ad ora una percorrenza complessiva<br />
superiore ai 20 milioni di chilometri in servizio<br />
di linea - apre nuove prospettive per la diffusione dei<br />
veicoli a emissioni localmente nulle. E non si tratta<br />
‘solo’ di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra,<br />
ma anche di proporre costi d’esercizio competitivi<br />
rispetto ai modelli con catene cinematiche tradizionali.<br />
La spinta verso la decarbonizzazione del trasporto<br />
viene, prima di tutto, dal legislatore. In Canada, per<br />
esempio, il Governo federale ha deciso di azzerare le<br />
emissioni di anidride carbonica entro il 2050. Il che<br />
si è tradotto, per il trasporto pubblico, nella decisione<br />
di finanziare dal 2023 solo bus a emissioni localmente<br />
nulle (Zev). In quest’ottica, sono previsti fondi per<br />
l’acquisizione di 5mila unità Zev nel prossimo quinquennio.<br />
Infine, ma non in ordine d’importanza, il<br />
Tco. Secondo uno studio della McKinsey, il bilancio<br />
potrebbe essere favorevole agli Zev (urbani, interurbani<br />
e granturismo) già a partire dal 2030. lll<br />
Dal caldo al freddo. Nella pagina a fianco, in alto,<br />
un urbano elettrico equipaggiato con fuel cell della<br />
Ballard, in servizio presso la Orange Country<br />
Transport Authority (California). Più sotto, una pila<br />
a combustibile del costruttore canadese. Qui in alto,<br />
un articolato 18 metri Xcelsior Charge H2 della New<br />
Flyer. A destra, un Xcelsior Charge H2 rigido 12 metri<br />
con autonomia operativa di 560 chilometri.<br />
32 - <strong>Pullman</strong><br />
<strong>settembre</strong> <strong>2021</strong><br />
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