Ed è sufficiente la sola considerazione <strong>di</strong> Tristram a racchiudere in poche righe l‟inferiorità delle parole e l‟importanza del visivo sullo scritto: “Mille sottilissimi sillogismi <strong>di</strong> mio padre non avrebbero potuto <strong>di</strong>re <strong>di</strong> più sul celibato”. 20 20 Ibid., p. 582. (FIG.9) (FIG.10) 21
Se si confrontano le pagine del TS con <strong>al</strong>cune delle opere futuriste b<strong>al</strong>za <strong>al</strong>l‟occhio un <strong>al</strong>tro tratto <strong>di</strong>stintivo comune ad entrambi: la manicula o in<strong>di</strong>ce puntato, raffigurante un pugno che segn<strong>al</strong>a con il <strong>di</strong>to un punto del testo. Di certo il simbolo non è nuovo <strong>al</strong>la tra<strong>di</strong>zione letteraria, esso rientra infatti nelle storie <strong>della</strong> scrittura e <strong>della</strong> letteratura, in quelle <strong>della</strong> tipografia e <strong>della</strong> grafica commerci<strong>al</strong>e, nei linguaggi pubblicitari e <strong>di</strong> propaganda politica. 21 Viene usato per sottolineare un‟espressione ed attirare l‟attenzione del lettore verso il preciso frammento in<strong>di</strong>cato d<strong>al</strong>l‟in<strong>di</strong>ce. Il suo utilizzo rimanda <strong>al</strong> <strong>di</strong>scorso condotto in precedenza riguardo <strong>al</strong>l‟importanza <strong>al</strong>l‟interno del testo dell‟elemento gestu<strong>al</strong>e, che in quanto <strong>di</strong>segnato ha funzione enfatica e supera <strong>di</strong> gran lunga il linguaggio espressivo verb<strong>al</strong>e. Nel TS, ad esempio, il suo inserimento corrisponde a commenti conclusivi, considerazioni bizzarre, imperativi <strong>di</strong>retti <strong>al</strong> lettore e frasi sentenziose, la cui importanza Sterne vuole sottolineare accostandogli t<strong>al</strong>e carattere tipografico. Nonostante l‟esistenza ormai accertata e nota <strong>della</strong> manicula <strong>al</strong>l‟interno del patrimonio letterario conosciuto, la sua presenza è un elemento che stupisce ancora, in quanto interrompe la compattezza <strong>della</strong> <strong>pagina</strong> e rimanda ad un campo sensori<strong>al</strong>e <strong>di</strong>fferente rispetto a quello visivo, necessario da sempre <strong>al</strong>la lettura. Ricorda infatti <strong>al</strong> lettore il nesso fra letteratura e tatto, interpellandolo e rendendolo nuovamente parte attiva nel processo <strong>di</strong> fruizione del libro. Così come in precedenza è stato detto per le pagine visive o i segni grafici, così ora anche per l‟in<strong>di</strong>ce puntato, bisogna riconoscere che la vera innovazione <strong>di</strong> cui è portatore sta tutta nel mettere in contatto universi sensori<strong>al</strong>i <strong>di</strong>fferenti, nel permettere <strong>al</strong>la <strong>pagina</strong> <strong>di</strong> superare i propri margini e sconfinare in settori <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa competenza: la pittura o ad<strong>di</strong>rittura il teatro, con la reiterata importanza dell‟atto gestu<strong>al</strong>e. La ricorrenza <strong>della</strong> manina nella pubblicistica delle Avanguar<strong>di</strong>e del Novecento è assai frequente, e se ne trovano <strong>di</strong> ogni forma e <strong>di</strong>mensione soprattutto nella produzione dadaista, d<strong>al</strong> Manifesto <strong>di</strong> Tzara <strong>al</strong>le riviste. 22 Anche se in misura minore essa è presente nelle opere del repertorio <strong>futurista</strong>, utilizzata anche in questo caso come segno <strong>di</strong> retorica figurativa, im<strong>pagina</strong>to in <strong>di</strong>fferenti mo<strong>di</strong> in base <strong>al</strong>l‟elemento da evidenziare, ovviamente sempre <strong>al</strong> fine <strong>di</strong> cat<strong>al</strong>izzare l‟attenzione del lettore o dell‟osservatore. 21 W. H. Sherman, Towards a History of the Manicule, www.livesandletters.ac.uk. 22 A. Sbrilli, La presenza del Tristram Shandy sulle soglie del Dada, www.<strong>tristram</strong><strong>shandy</strong>web.it, sezione Arts. Ultima visita: maggio 2011. 22
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