13 dicembre 2022 - Arte Moderna e Contemporanea | Un importante vetro di Murano
Arte Moderna e Contemporanea | Un importante vetro di Murano Sede e data dell’Asta: Milano - via Pietro Custodi, 3 Martedì 13 dicembre 2022 ore 16,30 Partecipazione in sala su prenota- zione fino ad esaurimento posti. Sede dell’esposizione dei lotti: Milano - via Pietro Custodi, 3 dal 15 novembre al 12 dicembre: Saremo lieti di soddisfare ogni esigenza riguardo a giorni e orari delle visite. Tel./WhatsApp: 02 36686440 amministrazione@fondacoaste.com www.fondacoaste.com
Arte Moderna e Contemporanea | Un importante vetro di Murano
Sede e data dell’Asta:
Milano - via Pietro Custodi, 3
Martedì 13 dicembre 2022 ore 16,30
Partecipazione in sala su prenota- zione fino ad esaurimento posti.
Sede dell’esposizione dei lotti:
Milano - via Pietro Custodi, 3 dal 15 novembre al 12 dicembre:
Saremo lieti di soddisfare ogni esigenza riguardo a giorni e orari delle visite.
Tel./WhatsApp: 02 36686440
amministrazione@fondacoaste.com
www.fondacoaste.com
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
11. Mario Sironi | 1885 - 1961
COMPOSIZIONE, 1940 CIRCA
tempera, matita e matita grassa su
carta applicata su tela, cm 35x33,6.
Firmato in basso a destra: Sironi
Provenienza
Milano, Sotheby’s, 25/5/1999, lt. 28;
Milano, Collezione Salvatore Manzoni.
Esposizioni
Viareggio, Palazzo Paolina, 52° Premio Viareggio,
giugno 1981.
Bibliografia
M. Calvesi (a cura di), 52° Premio Viareggio. Omaggio
a Mario Sironi, catalogo della mostra, Edigrafica
Aldina, Roma 1981, p. 124 (ill.); M. Penelope, Sironi.
Cento opere da una collezione, Newton Compton
editori/Cidac, Roma 1992, p. 27 (ill.), p. 137 (cit.).
Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio
e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario
Sironi, Milano, con il numero 176/22 RA.
Stima € 3.000 - 4.000
Gli anni Quaranta sono per Sironi frenetici e convulsi:
la nuova inclinazione verso l’arte murale e il
quasi completo abbandono di quella da cavalletto lo
portarono ad affrontare lavori di dimensioni sempre
maggiori, inseguendo a fatica le pressanti scadenze
di consegna. Per quanto faticosi sia a livello mentale
che fisico (per le ore passate a dipingere in piedi)
questi anni sono estremamente ricchi di opere straordinarie
e rappresentano per Sironi uno dei momenti
più alti della sua carriera artistica. Il disegno presentato
venne realizzato proprio in questo periodo:
16 – arte moderna e contemporanea
accanto al Sironi monumentale, infatti, va ricordato il
furioso disegnatore che, benché rifugga l’opera da
cavalletto, non può fare a meno di fissare su carta gli
embrioni di tutto ciò che verrà poi dilatato su muri e
facciate.
Per Sironi il disegno è una finestra aperta sul suo mondo
interiore attraverso la quale capta e filtra le immagini
della vita quotidiana con i suoi umori, le sue passioni, i
suoi travagli, le sue aspirazioni. Autonomo, ma complementare
a quello della pittura, l’operare grafico è stato
per Sironi il momento primario della sua ricerca. Il primo
modo per visualizzare fissare un’impressione, un’idea,
un’ispirazione di un primo nucleo immaginativo di un
dipinto, di una composizione murale, di una scultura, di
un progetto architettonico, analizzandola ed interpretandola
fin dal primo momento nella sua struttura e nella
densità dei volumi e dei chiaroscuri. E filtrando attraverso
la capacità di modulazione del segno le componenti
più espressive e più emotive della forma di una visione
sintetica, in “una scarna visione del mondo” come la
definiva Bontempelli. La perizia tecnica e l’estrosa e
brillante fantasia lo portavano spesso ad inventare e
a sfruttare tecniche e procedimenti nuovi ed originali:
dall’uso contemporaneo dell’inchiostro con la grafite e
la tempera, alla superficie grattata con la lametta e al
collage, che amalgamava e piegava in funzione delle
sue esigenze creative. I suoi appunti di idee di immagini,
i suoi schizzi dai segni scarni, i suoi studi preparatori
per le opere murali, anche i suoi disegni fini a se stessi
sono testimonianze non solo delle sue eccezionali abilità
di disegnatore, ma anche della sua inesauribile carica
inventiva, continuamente collegata a quella stessa
concezione figurale spaziale che caratterizza ed anima
la sua pittura, nascente da interni sconvolgimenti, appena
mascherati da una fredda e fisica apparenza.
(cfr. M. Penelope, op. cit., pp. 14-15)