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13 dicembre 2022 - Arte Moderna e Contemporanea | Un importante vetro di Murano

Arte Moderna e Contemporanea | Un importante vetro di Murano Sede e data dell’Asta: Milano - via Pietro Custodi, 3 Martedì 13 dicembre 2022 ore 16,30 Partecipazione in sala su prenota- zione fino ad esaurimento posti. Sede dell’esposizione dei lotti: Milano - via Pietro Custodi, 3 dal 15 novembre al 12 dicembre: Saremo lieti di soddisfare ogni esigenza riguardo a giorni e orari delle visite. Tel./WhatsApp: 02 36686440 amministrazione@fondacoaste.com www.fondacoaste.com

Arte Moderna e Contemporanea | Un importante vetro di Murano
Sede e data dell’Asta:
Milano - via Pietro Custodi, 3
Martedì 13 dicembre 2022 ore 16,30
Partecipazione in sala su prenota- zione fino ad esaurimento posti.

Sede dell’esposizione dei lotti:
Milano - via Pietro Custodi, 3 dal 15 novembre al 12 dicembre:
Saremo lieti di soddisfare ogni esigenza riguardo a giorni e orari delle visite.

Tel./WhatsApp: 02 36686440
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11. Mario Sironi | 1885 - 1961

COMPOSIZIONE, 1940 CIRCA

tempera, matita e matita grassa su

carta applicata su tela, cm 35x33,6.

Firmato in basso a destra: Sironi

Provenienza

Milano, Sotheby’s, 25/5/1999, lt. 28;

Milano, Collezione Salvatore Manzoni.

Esposizioni

Viareggio, Palazzo Paolina, 52° Premio Viareggio,

giugno 1981.

Bibliografia

M. Calvesi (a cura di), 52° Premio Viareggio. Omaggio

a Mario Sironi, catalogo della mostra, Edigrafica

Aldina, Roma 1981, p. 124 (ill.); M. Penelope, Sironi.

Cento opere da una collezione, Newton Compton

editori/Cidac, Roma 1992, p. 27 (ill.), p. 137 (cit.).

Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio

e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario

Sironi, Milano, con il numero 176/22 RA.

Stima € 3.000 - 4.000

Gli anni Quaranta sono per Sironi frenetici e convulsi:

la nuova inclinazione verso l’arte murale e il

quasi completo abbandono di quella da cavalletto lo

portarono ad affrontare lavori di dimensioni sempre

maggiori, inseguendo a fatica le pressanti scadenze

di consegna. Per quanto faticosi sia a livello mentale

che fisico (per le ore passate a dipingere in piedi)

questi anni sono estremamente ricchi di opere straordinarie

e rappresentano per Sironi uno dei momenti

più alti della sua carriera artistica. Il disegno presentato

venne realizzato proprio in questo periodo:

16 – arte moderna e contemporanea

accanto al Sironi monumentale, infatti, va ricordato il

furioso disegnatore che, benché rifugga l’opera da

cavalletto, non può fare a meno di fissare su carta gli

embrioni di tutto ciò che verrà poi dilatato su muri e

facciate.

Per Sironi il disegno è una finestra aperta sul suo mondo

interiore attraverso la quale capta e filtra le immagini

della vita quotidiana con i suoi umori, le sue passioni, i

suoi travagli, le sue aspirazioni. Autonomo, ma complementare

a quello della pittura, l’operare grafico è stato

per Sironi il momento primario della sua ricerca. Il primo

modo per visualizzare fissare un’impressione, un’idea,

un’ispirazione di un primo nucleo immaginativo di un

dipinto, di una composizione murale, di una scultura, di

un progetto architettonico, analizzandola ed interpretandola

fin dal primo momento nella sua struttura e nella

densità dei volumi e dei chiaroscuri. E filtrando attraverso

la capacità di modulazione del segno le componenti

più espressive e più emotive della forma di una visione

sintetica, in “una scarna visione del mondo” come la

definiva Bontempelli. La perizia tecnica e l’estrosa e

brillante fantasia lo portavano spesso ad inventare e

a sfruttare tecniche e procedimenti nuovi ed originali:

dall’uso contemporaneo dell’inchiostro con la grafite e

la tempera, alla superficie grattata con la lametta e al

collage, che amalgamava e piegava in funzione delle

sue esigenze creative. I suoi appunti di idee di immagini,

i suoi schizzi dai segni scarni, i suoi studi preparatori

per le opere murali, anche i suoi disegni fini a se stessi

sono testimonianze non solo delle sue eccezionali abilità

di disegnatore, ma anche della sua inesauribile carica

inventiva, continuamente collegata a quella stessa

concezione figurale spaziale che caratterizza ed anima

la sua pittura, nascente da interni sconvolgimenti, appena

mascherati da una fredda e fisica apparenza.

(cfr. M. Penelope, op. cit., pp. 14-15)

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