syndicom rivista N.35
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
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Dossier<br />
11<br />
Corrieri in bici:<br />
i capricci della meteo<br />
«In inverno moriamo di freddo, in estate puzziamo», sorride<br />
Martin Gunn, corriere di Velokurier a Bienne. Le varie<br />
società di corrieri in bici attive nel nostro paese offrono<br />
servizi di recapito sicuri, personalizzati ed ecologici,<br />
con tempi di consegna molto brevi, e questo con tutte le<br />
condizioni atmosferiche possibili. Le colleghe e i colleghi<br />
di La Chaux-de-Fonds chiodano persino i loro pneumatici<br />
per poter circolare sul ghiaccio! Come guideranno<br />
in condizioni sempre più estreme? «I capricci del tempo<br />
non facilitano il nostro compito, ma se ad esempio dovessimo<br />
adattare i nostri orari, in modo da non guidare<br />
nelle ore più calde, perderemmo il vantaggio legato alla<br />
rapidità dei nostri servizi. I nostri clienti rischierebbero<br />
di richiedere così conducenti motorizzati, che nei loro<br />
veicoli dotati di aria condizionata non temono il caldo!».<br />
<strong>syndicom</strong> conta sul fatto che il CCL per i corrieri in bici<br />
venga dichiarato di obbligatorietà generale, contribuendo<br />
così a una concorrenza equa e giusta.<br />
Telecomunicazioni:<br />
risparmio energetico<br />
A lungo termine, il consumo energetico in costante aumento<br />
rappresenta una sfida enorme. Anche se non tutte<br />
le aziende di telecomunicazioni e ICT puntano ancora<br />
sull’elettricità verde, Swisscom è da tempo il secondo<br />
maggior acquirente di elettricità verde in Svizzera, dopo<br />
le FFS. L’azienda si affida a misure di risparmio di energia<br />
elettrica, come la riduzione della capacità di notte<br />
mediante spegnimenti automatici, o il raffreddamento<br />
con aria fresca direttamente sui dispositivi, in modo da<br />
non dover raffreddare l’intera stanza. «Alla Swisscom l’attività<br />
è neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO 2<br />
dal 2020 e gli abbonamenti, le reti e i dispositivi dal 2022»,<br />
spiega Davy Neullas, ICT Application Manager e membro<br />
di <strong>syndicom</strong>.<br />
Se il parco veicoli viene elettrificato troppo lentamente,<br />
si continuano ad acquistare veicoli con motori a combustione:<br />
anche in questo caso, una chiara posizione politica<br />
aiuterebbe ad accelerare il processo. Per Davy Neullas,<br />
«i salari, le rendite, il telelavoro, la parità di genere,<br />
la salute sul lavoro, la formazione o la diversità sono temi<br />
che al momento sono molto più prioritari del cambiamento<br />
climatico. Una formazione adeguata sulle conseguenze<br />
del riscaldamento globale sarebbe apprezzata in<br />
azienda!».<br />
Infrastruttura di rete:<br />
ondate di calore<br />
«Nel novembre 2022, una frana nel comune<br />
grigionese di Brienz-Brinzauls ha rotto<br />
una linea in fibra ottica che collegava<br />
alla rete 17 abitazioni. In questo caso<br />
particolare, non ha più senso lasciare le<br />
linee sottoterra: nel 2023 verrà costruita<br />
una linea aerea», spiega Pascal<br />
Wicht, localizzatore di<br />
Cablex SA. Come costruttori, i<br />
nostri colleghi del settore delle<br />
infrastrutture di rete devono affrontare sfide particolari:<br />
«Sia in caso di pioggia, di tempesta o di neve, siamo tenuti<br />
a intervenire il più rapidamente possibile!». Le ondate<br />
di calore sono il rischio più importante a cui i dipendenti<br />
sono già esposti. E sono in aumento. Per la<br />
Svizzera, le ondate di calore dell’estate del 2022 dimostrano<br />
che i modelli climatici sono realistici: ci indicano<br />
che nei prossimi dieci anni, tra maggio e ottobre, potrebbero<br />
esserci in media 30 giorni tropicali all’anno. La legge<br />
federale sul lavoro non prevede soglie oltre le quali il<br />
lavoro debba essere interrotto. Tuttavia, i rischi per la<br />
salute causati dal numero crescente di ondate di calore<br />
richiedono regole più chiare e vincolanti, altrimenti la<br />
protezione della salute sarà inadeguata. Ecco perché l’Unione<br />
sindacale svizzera (USS) ha lanciato una campagna<br />
nel luglio 2022 per sancire per legge una soglia di temperatura<br />
al di sopra della quale il lavoro all’aperto debba<br />
cessare, senza conseguenze finanziarie per i dipendenti.<br />
<strong>syndicom</strong> sostiene questa rivendicazione di iscrivere tale<br />
soglia nella Legge sul lavoro.