syndicom rivista N.35
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
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«Questa lotta rappresenta il punto di partenza per cambiare una<br />
legge che non tutela chi si batte per i diritti dei colleghi» Marco Forte<br />
17<br />
Protezione contro i licenziamenti,<br />
ora tocca al Consiglio federale<br />
Il caso del licenziamento abusivo di una postina ticinese mostra<br />
tutte le lacune del Codice delle obbligazioni in materia: è ora che<br />
la Svizzera rispetti le convenzioni internazionali, chiede l’USS.<br />
Tutti con i passeggini, a difesa della postina e giovane madre, in un’azione sindacale del 2017. (© <strong>syndicom</strong>)<br />
«La mia battaglia è iniziata nel 2016<br />
quando ho chiesto di organizzare i giri<br />
di recapito per poter terminare il lavoro<br />
alle 12.30 e andare a prendere la<br />
mia bambina all’asilo nido. Lavorando<br />
al 60% e iniziando alle 7 del mattino<br />
potevo tranquillamente svolgere le ore<br />
previste dal contratto. A livello organizzativo<br />
non vi erano problemi in<br />
quanto nel recapito lettere non ci sono<br />
orari fissi, ma alla Posta non andava<br />
bene perché voleva il massimo della<br />
flessibilità. Ho continuato a insistere<br />
perché lo ritenevo importante non<br />
solo per me, ma per tutte le donne».<br />
A raccontare, dal palco del Primo<br />
Maggio a Bellinzona, è la postina ticinese<br />
che negli scorsi anni si è battuta<br />
per conciliare famiglia e lavoro. La Posta<br />
non ha voluto accontentare le sue<br />
richieste per non creare un precedente.<br />
E così la giovane donna e madre,<br />
nonché membro della Commissione<br />
del personale, è stata licenziata.<br />
Lacune legislative<br />
Si tratta di un licenziamento abusivo,<br />
come confermato dai tribunali ticinesi<br />
(in prima e seconda istanza). «Questa<br />
lotta – commenta il segretario regionale<br />
di <strong>syndicom</strong> Marco Forte – deve<br />
rappresentare il punto di partenza per<br />
modificare una legge che oggi non tutela<br />
chi si batte per i propri diritti e per<br />
quelli dei propri colleghi e colleghe».<br />
Le lacune del Codice delle Obbligazioni<br />
in materia di tutela contro il licenziamento<br />
sono molteplici. Le sanzioni<br />
(massimo sei mesi di salario per<br />
licenziamento antisindacale) non costituiscono<br />
un deterrente per il datore<br />
di lavoro né hanno carattere riparatorio.<br />
Inoltre, il Codice delle Obbligazioni<br />
non prevede il reintegro o la nullità<br />
del licenziamento. «È una grave lacuna<br />
che deve essere colmata», afferma<br />
Matteo Antonini, responsabile del<br />
Settore logistica. Da tempo, perciò,<br />
l’USS rivendica una modifica del Codice<br />
delle Obbligazioni per porre rimedio<br />
e rispettare così le convenzioni stabilite<br />
dall’Organizzazione internazionale<br />
del lavoro (OIL). Per questo, <strong>syndicom</strong><br />
e USS chiedono che la sanzione<br />
per gli abusi sia aumentata ad almeno<br />
24 mesi di salario. Infine, il giudice<br />
deve poter ordinare il reintegro se il<br />
lavoratore lo desidera.<br />
Tocca al Consiglio federale l’obbligo<br />
di far rispettare i trattati internazionali<br />
ratificati dalla Svizzera. Non proteggendo<br />
le lavoratrici (e chi li rappresenta,<br />
come la postina ticinese) e i lavoratori<br />
da licenziamenti abusivi, la<br />
Svizzera viola infatti le Convenzioni<br />
dell’OIL, che ha già inserito il nostro<br />
paese nella lista nera.<br />
Giovanni Valerio<br />
Indipendenti, guardare<br />
al futuro con ottimismo<br />
Patrizia Mordini è responsabile delle pari<br />
opportunità e membro del Comitato direttivo<br />
Nell’era dell’AI, da tempo il comitato<br />
del Gruppo d’interesse Freelance si preoccupa<br />
delle condizioni di lavoro del<br />
settore. Nel pomeriggio del 5 maggio,<br />
grafici, illustratori, giornalisti e altri<br />
freelance hanno scambiato opinioni su<br />
come affrontano il cambiamento, quali<br />
visioni hanno per la loro vita professionale,<br />
cosa li ispira e dove vedono i problemi.<br />
E su cosa può fare il sindacato<br />
per loro. Nel corso del workshop condotto<br />
da Sam Nüesch (Amt für Zukunft)<br />
diversi temi come l’autonomia temporale,<br />
la passione, la creatività, la curiosità,<br />
l’essere il capo di sé stessi, l’autoefficacia,<br />
l’amore per la libertà e forse<br />
anche la gloria sono stati contrapposti<br />
alle paure per il futuro, alla precarietà,<br />
alla previdenza per la vecchiaia, al dumping<br />
salariale, alla protezione in caso di<br />
malattia, alla burocrazia, al raggiungimento<br />
dei propri limiti. E alla solitudine.<br />
Tutti questi «guerrieri solitari», siano<br />
essi donne o uomini, sono entusiasti<br />
di poter fare rete e scambiare idee attraverso<br />
il sindacato. Sia online, come già<br />
fanno gli illustratori, sia fisicamente.<br />
<strong>syndicom</strong> dovrebbe offrire maggiori<br />
opportunità di scambio intersettoriale.<br />
<strong>syndicom</strong> offre già molti servizi per i<br />
freelance (sul sito nella sezione «my.<br />
<strong>syndicom</strong>»): consulenza legale, la cassa<br />
pensioni Freelance, modelli di contratti<br />
e contratti d’appalto, con basi di calcolo<br />
per il primo anno di una ditta individuale<br />
e molto altro ancora. Dal punto<br />
di vista politico, il settore Media sta lavorando<br />
per lanciare un’assicurazione<br />
contro la perdita di reddito per indipendenti.<br />
Andiamo avanti – insieme!