syndicom rivista N.35
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
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Diritto e diritti<br />
19<br />
Da 15 anni lavoro in un centro logistico<br />
e smisto pacchi per il recapito.<br />
Quest’anno abbiamo sentito che in<br />
futuro tutti i dipendenti saranno<br />
sottoposti a controlli regolari. Il datore<br />
di lavoro ha il diritto di farlo?<br />
Venerdì scorso, mentre andavo nello<br />
spogliatoio, si sono avvicinate due<br />
guardie della sicurezza che volevano<br />
controllare il mio guardaroba e i miei<br />
effetti personali. Non capendone il<br />
motivo, ho rifiutato. Mi hanno poi detto<br />
che si trattava di una nuova direttiva<br />
del datore di lavoro e che avevano<br />
l’ordine di fare questi controlli. Il datore<br />
di lavoro non dovrebbe informare i<br />
dipendenti di questa nuova direttiva e<br />
avvisarli prima di applicarla?<br />
Gli agenti hanno quindi proceduto a una<br />
perquisizione corporale e mi hanno<br />
chiesto la chiave della mia auto privata<br />
parcheggiata di fronte all’edificio,<br />
che hanno poi controllato attentamente.<br />
A mio parere, questa è una violazione<br />
della mia libertà e della mia sfera privata.<br />
Rischio di essere licenziato se rifiuto di<br />
sottopormi a tale controllo?<br />
Risponde il servizio giuridico di <strong>syndicom</strong><br />
Ai sensi dell’art. 321d del Codice delle Obbligazioni (CO),<br />
il datore di lavoro può stabilire direttive per l’esecuzione del<br />
lavoro e dare istruzioni particolari. In linea di principio,<br />
i dipendenti sono tenuti a conformarsi. Le direttive devono<br />
essere correlate alle esigenze dell’azienda e all’esecuzione<br />
del contratto di lavoro per cui può quindi essere necessaria la<br />
sorveglianza dei dipendenti. Tuttavia, la sorveglianza o il<br />
controllo del comportamento dei dipendenti sul posto di<br />
lavoro sono vietati (art. 26 dell’ordinanza concernente la<br />
legge sul lavoro, OLL3). Quando i controlli sono necessari per<br />
altre ragioni, come in questo caso, devono essere concepiti e<br />
disposti in modo tale da non pregiudicare la salute e la libertà<br />
di movimento dei lavoratori.<br />
Dagli articoli 5 e 6 dell’OLL3 si evince che il datore di lavoro è<br />
obbligato a informare e consultare i dipendenti se emette<br />
una nuova direttiva che ha ripercussioni sulla libertà personale.<br />
Tale obbligo si basa anche sul principio della buona<br />
fede (art. 2 Codice Civile) . Inoltre, il datore di lavoro deve<br />
informare i lavoratori sulle persone che effettueranno i controlli,<br />
in particolare se ha incaricato un’agenzia di sicurezza<br />
privata.<br />
In effetti, il diritto del datore di lavoro di controllare i lavoratori<br />
è limitato dall’obbligo di proteggere la personalità del<br />
lavoratore ai sensi dell’art. 328 CO. Tale controllo deve quindi<br />
essere un mezzo appropriato, necessario e proporzionato per<br />
raggiungere l’obiettivo prefissato. I controlli a sorpresa del<br />
guardaroba e delle borse dei dipendenti senza il minimo<br />
sospetto di furto (controlli preventivi) devono essere regolamentati<br />
in un Contratto collettivo di lavoro, in una direttiva o<br />
nel contratto di lavoro individuale. Le perquisizioni corporali<br />
e dei veicoli privati, invece, violano la sfera privata del lavoratore<br />
e devono essere effettuate solo in caso di comprovato<br />
furto di beni mobili o di grave sospetto di tale reato, e solo la<br />
polizia è autorizzata a eseguirle.<br />
Sì, ma il licenziamento per tali motivi sarebbe ingiustificato<br />
ai sensi dell’art. 336a CO e tu potresti far valere il diritto a<br />
un’indennità fino a sei mesi di stipendio, ma solo in caso di<br />
perquisizione corporale o dell’auto da parte di guardie della<br />
sicurezza private.<br />
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