syndicom rivista N.35
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
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«Secondo una stima dell’Università di Scienze applicate<br />
di Zurigo (ZHAW), lo sviluppo pur moderato delle energie<br />
rinnovabili creerà 50mila posti di lavoro entro il 2035»<br />
Reto Wyss, segretario centrale USS<br />
21<br />
tà». E questi posti di lavoro ci saranno<br />
perché, come stima uno studio<br />
dell’Università di Scienze Applicate<br />
di Zurigo (ZHAW), il solo sviluppo<br />
moderato delle energie rinnovabili<br />
creerà 50mila posti di lavoro aggiuntivi<br />
entro il 2035.<br />
3. Un vantaggio anche per i locatari<br />
L’attuazione della strategia energetica<br />
riduce la dipendenza dall’estero.<br />
La Svizzera diventa meno dipendente<br />
dalle carenze di approvvigionamento<br />
(gas russo) e i prezzi dell’energia<br />
diventano più stabili. Inoltre,<br />
gli 8 miliardi di franchi che attualmente<br />
vengono spesi all’estero per<br />
petrolio, gas e carbone saranno investiti<br />
qui. La legge sul clima prevede<br />
che la Confederazione promuova<br />
la sostituzione dei sistemi di riscaldamento<br />
a combustibili fossili e delle<br />
stufe elettriche fisse con la produzione<br />
di calore basata su energie rinnovabili<br />
e misure per migliorare l’efficienza<br />
energetica degli edifici<br />
attraverso la ristrutturazione, per un<br />
ammontare di 200 milioni di franchi<br />
all’anno per dieci anni. Se la<br />
Confederazione si fa carico di una<br />
parte dei costi di ristrutturazione, il<br />
margine per un eventuale aumento<br />
degli affitti si riduce notevolmente.<br />
Oltre a ridurre i costi grazie a un riscaldamento<br />
più economico, gli inquilini<br />
ne trarranno un beneficio finanziario.<br />
In ogni caso, è evidente<br />
che se i proprietari, i locatori, ricevono<br />
denaro dalla Confederazione<br />
per sostituire un sistema di riscaldamento,<br />
gli inquilini devono assolutamente<br />
trarne beneficio!<br />
4. Un ambiente sano fa parte<br />
del servizio pubblico<br />
Il riscaldamento globale colpisce la<br />
parte più povera della popolazione;<br />
questo vale anche per la Svizzera.<br />
Sono soprattutto le lavoratrici e i lavoratori<br />
scarsamente retribuiti a essere<br />
maggiormente esposti a temperature<br />
sempre più elevate e<br />
all’aumento dei rischi naturali. Infatti,<br />
riguarda soprattutto l’edilizia,<br />
l’agricoltura, i trasporti, il turismo e<br />
le cure. In questo contesto, la politica<br />
climatica deve essere intesa una<br />
volta per tutte per quello che è realmente:<br />
una necessità fondamentale<br />
e inevitabile per tutti. Il «cambiamento<br />
climatico» va inteso come un<br />
servizio pubblico, proprio come<br />
l’approvvigionamento energetico o<br />
il trasporto pubblico. È il progetto<br />
per il nostro futuro collettivo che<br />
avremmo dovuto affrontare insieme<br />
già molto tempo fa, invece di ignorarlo<br />
e poi abbandonarlo al mercato.<br />
Ciò ha solo aggravato i problemi<br />
utilizzando strumenti inefficaci<br />
come i programmi di compensazione<br />
e gli impegni facoltativi. Ciò che<br />
è urgentemente necessario, quindi,<br />
è un programma di miglioramento<br />
pubblico di vasta portata, e la LOCli<br />
ne è la pietra angolare.<br />
5. Abbiamo bisogno di un fondo<br />
per il clima!<br />
Gli investimenti attivati dalla LOCli<br />
sono molto importanti. Tuttavia,<br />
purtroppo, non sono affatto sufficienti<br />
per ridurre il livello di emissioni<br />
di gas serra in Svizzera a zero<br />
entro il 2050 – o anche prima, come<br />
sarebbe effettivamente necessario.<br />
Proprio per questo motivo, i sindacati<br />
sostengono anche l’iniziativa<br />
per un fondo per il clima, che chiede<br />
un’offensiva di finanziamento a<br />
lungo termine e socialmente equa<br />
per attuare la transizione ecologica.<br />
Questo fondo per il clima, che deve<br />
ancora essere istituito, non solo dovrebbe<br />
consentire investimenti pubblici<br />
in nuove infrastrutture e tecnologie,<br />
ma anche la formazione e la<br />
riqualificazione dei dipendenti e il<br />
sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori<br />
dei settori interessati. Conclusione:<br />
chi sostiene la legge sul clima<br />
dovrebbe logicamente firmare anche<br />
per l’iniziativa per un fondo per<br />
il clima.<br />
In dettaglio, l’iniziativa<br />
per un fondo per il clima<br />
Un’economia<br />
ecologica<br />
e giusta<br />
La transizione ecologica è una richiesta<br />
centrale dei sindacati da molti<br />
anni. Per noi, la svolta climatica è IL<br />
progetto collettivo per il futuro, che<br />
può essere attuato in modo efficace<br />
solo se negoziato collettivamente e<br />
democraticamente. La leva centrale è<br />
il rafforzamento del servizio pubblico.<br />
I modelli storici, come lo sviluppo<br />
della rete ferroviaria e la creazione<br />
delle Ferrovie federali svizzere (FFS)<br />
o la costruzione di centrali idroelettriche<br />
e della rete elettrica, dimostrano<br />
che i programmi pubblici collettivi<br />
sono essenziali in una logica di<br />
servizi accessibili a tutti nel lungo periodo,<br />
rispettando i limiti del nostro<br />
pianeta.<br />
È con questo stesso spirito che<br />
dobbiamo negoziare la svolta energetica.<br />
Il nostro approvvigionamento<br />
energetico, basato per quasi due terzi<br />
su petrolio e gas, non solo è estremamente<br />
dannoso per il clima, ma è anche<br />
assurdo dal punto di vista economico.<br />
L’enorme quantità di denaro<br />
che la Svizzera spende per gas e petrolio<br />
deve essere massicciamente investita<br />
nella promozione delle energie<br />
rinnovabili decentralizzate e nello sviluppo<br />
dei trasporti pubblici. Entrambi<br />
sono assolutamente essenziali per raggiungere<br />
rapidamente la neutralità climatica.<br />
Purtroppo questo non sta accadendo:<br />
mentre da un lato quest’inverno<br />
le energie rinnovabili hanno rappresentato<br />
solo l’11% del mix<br />
energetico (con il 53% di energia idroelettrica<br />
e il 36% di nucleare), dall’altro<br />
le FFS aumenteranno le tariffe del<br />
5%. Un aumento in assoluta contraddizione<br />
con le ambizioni (già esistenti)<br />
della Confederazione in termini di<br />
politica climatica e con tutti i principi<br />
di promozione dei trasporti pubblici,<br />
richiesti e ribaditi più volte dalla popolazione.<br />
Spetta allo Stato svolgere<br />
il suo ruolo di regolatore! Diamogli i<br />
mezzi votando Sì il 18 giugno!