Quaderno OITAF n. 10/2023
04 Oitaf | Dal 2016 un impegno costante 06 Frigo’n’Motion | Il freddo che viaggia, il freddo che vince 10 Roma | Esordio al massimo nella capitale 12 ATP | Tante problematiche aperte sul refrigerato 20 Classificazione ATP | Ecco le cinque macro categorie 22 Lamberet | Accordo (anche) con Renault Truck 24 Schmitz Cargobull Italia | Agos, il dealer storico 28 Lecitrailer | L’Evolution dei frigoriferi 30 Lauri | Il trasformista 32 Plastoblok | La strada emiliana del saper fare 34 Euroengel | Un altro successo: Coldtainer 38 Daikin | Coprire l’intera catena del freddo 40 All Trucks | La via del freddo e delle flotte 42 Petit Forestier | Un Daily “lungo” per il noleggio 44 MGH | Il futuro oltre i benefici fiscali 46 Webfleet | A mente fredda 48 MAN | Con il “Fresh” semplifichiamo il business 50 Iveco | Energie alternative per il trasporto su gomma 52 Volkswagen VC | La semplicità al potere 54 Torello | Ricchezza chiama sicurezza
04 Oitaf | Dal 2016 un impegno costante
06 Frigo’n’Motion | Il freddo che viaggia, il freddo che vince 10 Roma | Esordio al massimo nella capitale
12 ATP | Tante problematiche aperte sul refrigerato
20 Classificazione ATP | Ecco le cinque macro categorie
22 Lamberet | Accordo (anche) con Renault Truck
24 Schmitz Cargobull Italia | Agos, il dealer storico
28 Lecitrailer | L’Evolution dei frigoriferi
30 Lauri | Il trasformista
32 Plastoblok | La strada emiliana del saper fare
34 Euroengel | Un altro successo: Coldtainer
38 Daikin | Coprire l’intera catena del freddo
40 All Trucks | La via del freddo e delle flotte
42 Petit Forestier | Un Daily “lungo” per il noleggio
44 MGH | Il futuro oltre i benefici fiscali
46 Webfleet | A mente fredda
48 MAN | Con il “Fresh” semplifichiamo il business
50 Iveco | Energie alternative per il trasporto su gomma
52 Volkswagen VC | La semplicità al potere
54 Torello | Ricchezza chiama sicurezza
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Q<strong>10</strong>/23<br />
SopraSottoZero<br />
Viaggio nelle eccellenze<br />
del trasporto refrigerato<br />
Osservatorio Interdisciplinare<br />
Trasporto Alimenti e Farmaci<br />
Supplemento al n. 874 | 11 novembre <strong>2023</strong> di Vie&Trasporti
EDITORIALE<br />
Dieci e lode<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 1<br />
Eccoci con il nostro annuale appuntamento<br />
con le eccellenze industriali<br />
nel trasporto refrigerato. Per festeggiare<br />
il numero tondo, questo è il decimo<br />
quaderno <strong>OITAF</strong>, abbiamo voluto<br />
dare una forte spinta caratteriale alla<br />
grafica e ai colori, un po’ stanchi di<br />
collegare il freddo al bianco e al blu<br />
che comunque restano i colori per<br />
definizione del freddo e del ghiaccio.<br />
Cosa è successo in questi dodici mesi?<br />
Tanto e poco. Tanto perché <strong>OITAF</strong> ha<br />
messo in cantiere nuove e ambiziose<br />
iniziative, soprattutto Frigo’n’Motion,<br />
che vi raccontiamo nelle prime pagine.<br />
Tanto perché è ormai assertiva la<br />
presenza dei veicoli elettrificati nella<br />
distribuzione urbana refrigerata, e<br />
siamo ormai arrivati alla classificazione<br />
per affinità del “monomotore” e<br />
del “doppio motore”. Poco perché<br />
vorremmo che il messaggio qualitativo<br />
del trasporto di alimenti e farmaci<br />
passasse di più.<br />
Non tutti sanno che le norme ATP<br />
sono nate per proteggere i prodotti<br />
dalla tossicità. Ciò vuol dire che se<br />
un bene trasportato perde le sue caratteristiche<br />
e qualità, poco importa.<br />
L’importante è che non sia tossico.<br />
Giusto, per carità, la salute deve prevalere<br />
su tutto. Ma in un Paese come il<br />
nostro che sulla qualità e raffinatezza<br />
delle materie prime e seconde in ambito<br />
alimentare traccia la linea dell’eccellenza<br />
è veramente poco. Classico<br />
esempio il vino. Il caldo lo devasta,<br />
eppure non esiste nessuna regola che<br />
ne suggerisce – o impone – un trasporto<br />
attenzionato. E a noi questa<br />
sembra una follia.<br />
Questo vuol dire che oltre all’ATP bisogna<br />
pensare a qualcosa di più, di<br />
nuovo, che garantisca la qualità del<br />
nostro prodotto e, ovviamente, la<br />
serietà dei nostri autotrasportatori.<br />
E in tal senso la battaglia di <strong>OITAF</strong> è<br />
soltanto all’inizio.
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 2<br />
SOMMARIO<br />
01 Oitaf | Dieci e lode<br />
04 Oitaf | Dal 2016 un impegno costante<br />
06 Frigo’n’Motion | Il freddo che viaggia, il freddo che vince<br />
<strong>10</strong> Roma | Esordio al massimo nella capitale<br />
12 ATP | Tante problematiche aperte sul refrigerato<br />
20 Classificazione ATP | Ecco le cinque macro categorie<br />
22 Lamberet | Accordo (anche) con Renault Truck<br />
24 Schmitz Cargobull Italia | Agos, il dealer storico<br />
28 Lecitrailer | L’Evolution dei frigoriferi<br />
30 Lauri | Il trasformista<br />
32 Plastoblok | La strada emiliana del saper fare<br />
34 Euroengel | Un altro successo: Coldtainer<br />
38 Daikin | Coprire l’intera catena del freddo<br />
40 All Trucks | La via del freddo e delle flotte<br />
42 Petit Forestier | Un Daily “lungo” per il noleggio<br />
44 MGH | Il futuro oltre i benefici fiscali<br />
46 Webfleet | A mente fredda<br />
48 MAN | Con il “Fresh” semplifichiamo il business<br />
50 Iveco | Energie alternative per il trasporto su gomma<br />
52 Volkswagen VC | La semplicità al potere<br />
54 Torello | Ricchezza chiama sicurezza<br />
Supplemento<br />
al n°874 Novembre <strong>2023</strong><br />
di Vie&Trasporti<br />
LO.NO/00516/02.2021CONV<br />
Reg.Tribunale di Milano n.6479<br />
del 6/2/1964<br />
Iscrizione al Registro Nazionale<br />
della Stampa n.1740 - vol.18<br />
foglio 313 - 21/11/1985 - ROC 32150<br />
Direttore responsabile<br />
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Direttore editoriale<br />
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Celeste Di Sabato<br />
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Osservatorio Interdisciplinare<br />
Trasporto Alimenti e Farmaci<br />
www.oitaf.com<br />
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La propensione al cambiamento, anche nel business, è la capacità di reagire<br />
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Board<br />
Clara Ricozzi Presidente<br />
Lucia Saronni Presidente onorario<br />
Marco Comelli Resp. scientifico<br />
Giuseppe Guzzardi Direttore<br />
EvoLuTion<br />
Soluzioni innovative per il trasporto refrigerato<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 4<br />
Dal 2016<br />
un impegno<br />
costante<br />
<strong>OITAF</strong> è un polo consultivo e propositivo<br />
che approfondisce le tematiche<br />
connesse al trasporto del cibo, dei<br />
prodotti freschi e di quelli che hanno<br />
bisogno di una conservazione a temperatura<br />
controllata con l’obiettivo di<br />
garantire sicurezza e qualità lungo la<br />
supply chain, anche attraverso la definizione<br />
di protocolli condivisi per l’ATP.<br />
Tra i principali compiti di <strong>OITAF</strong> rimane<br />
la ricerca e la promozione nelle più<br />
alte sedi, comprese quelle accademiche,<br />
della qualità e professionalità,<br />
nonché dei principi di igiene assoluta<br />
da garantire al consumatore finale.<br />
La denominazione originale OITA è<br />
stata modificata nel 2021 in <strong>OITAF</strong>, per<br />
sottolineare l’attenzione al segmento<br />
“trasporto farmaco”, dapprima generata<br />
dall’opportunità di fornire indicazioni<br />
strategiche per il trasporto e la<br />
somministrazione dei vaccini anti-Covid-19.<br />
Tale denominazione rimane<br />
come parte integrale del nome, e ne<br />
rappresenta l’evoluzione.<br />
Obiettivo di <strong>OITAF</strong> è anche approfondire<br />
le tematiche del trasporto<br />
di specifici prodotti, valutando se il<br />
trasporto in regime ATP possa essere<br />
o meno auspicabile, studiando e<br />
promuovendo tecnologie che contribuiscano<br />
a preservare la qualità<br />
della merce trasportata in tutti i suoi<br />
aspetti. Continua la partecipazione<br />
agli eventi di settore, anche per<br />
assicurare ai partner la massima visibilità<br />
possibile.<br />
I Quaderni <strong>OITAF</strong> sono un importante<br />
strumento divulgativo e di analisi<br />
della catena del freddo.<br />
Leggi tutte le pubblicazioni<br />
Comitato Tecnico Scientifico<br />
Riccardo Accorsi Università Alma Mater<br />
Studiorum di Bologna<br />
Giuseppe Acquaro Terminali Italia<br />
Stefano Brivio MGH Systems Italia<br />
Gerardo Cardone Futura Servizi Logistici<br />
Giuliano Caselli Tecnea Italia;<br />
Gérald Cavalier Groupe Tecnea Cemafroid<br />
Vincenzo Cinelli MIT<br />
Bruno Cortecci Commissione Onu Unece -<br />
European Committee for Standardization<br />
Pasquale d’Anzi MIT<br />
Rodolfo de Dominicis DigITAlog;<br />
Giuseppina della Pepa Anita<br />
Fabio Di Giuseppe Volkswagen Commercial<br />
Vehicles<br />
Franco Fenoglio CdA Italferr<br />
Enrico Finocchi Albo Autotrasportatori<br />
Olga Landolfi TTS Italia<br />
Antonio Malvestio Freight Leaders Council<br />
Sandro Mantella Lamberet<br />
Riccardo Manzini Università Alma Mater<br />
Studiorum di Bologna<br />
Massimo Marciani Fit Consulting - Freight<br />
Leaders Council<br />
Fabrizio Ossani Federtrasporti<br />
Massimiliano Perri Iveco Mercato Italia<br />
Cristina Qirjaku MIT<br />
Alessandro Rade MAN Italia<br />
Umberto Torello DIF - Distribuzione Italiana<br />
Food, Transfrigoroute Italia e TN Torello<br />
Paolo Uggè Conftrasporto<br />
Fabrizia Vigo ANFIA<br />
Paolo Volta Pagiro<br />
Portale in acciaio Inox e luci di<br />
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<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 6<br />
Il freddo<br />
che viaggia<br />
Il freddo<br />
che vince<br />
Nel mondo il mercato<br />
dei veicoli refrigerati<br />
vale <strong>10</strong>,5 miliardi di dollari,<br />
ed è in piena espansione:<br />
raggiungerà i 15 miliardi<br />
nel 2025.<br />
A livello mondiale il settore<br />
del delivery è dominante<br />
tra tutti quelli che interessano<br />
la refrigerazione.<br />
Osservatorio Interdisciplinare<br />
Trasporto Alimenti e Farmaci<br />
presenta<br />
23 / 24<br />
Una delle cause di questo boom<br />
è la crescente urbanizzazione, e<br />
l’Italia ne è un esempio evidente.<br />
Nel nostro Paese il trasporto<br />
refrigerato è anche e sempre più<br />
deve essere garanzia di conservazione<br />
e protezione delle nostre<br />
eccellenze alimentari, che trovano<br />
nella provincia e nel territorio<br />
l’applicazione più forte e sentita,<br />
per poi riversarsi nella logica di<br />
efficientamento della consegna,<br />
dell’ultimo chilometro.<br />
Questo percorso, caro a <strong>OITAF</strong>,<br />
vale un tour in Italia alla scoperta<br />
delle esigenze di trasporto<br />
locali e nazionali, lanciando uno<br />
sguardo ai migliori professionisti,<br />
in grado di assicurare al consumatore<br />
finale la conservazione<br />
dell’eccellenza.<br />
Forte di queste convinzioni e in<br />
linea con la propria intensa attività<br />
di ricerca e comunicazione,<br />
<strong>OITAF</strong> ha creato un format itinerante,<br />
che ha l’obiettivo di raggiungere<br />
il maggior numero possibile<br />
di località italiane, specie<br />
quelle dove più forte è sentita<br />
la necessità di trasportare in sicurezza<br />
e qualità. Nella prossima<br />
pagina ecco il calendario provvisorio<br />
delle tappe, oltre a quella<br />
di Roma, già effettuata presso la<br />
sede di Romana Diesel.<br />
I programmi degli interventi e<br />
delle relazioni cambia sempre,<br />
ma tiene conto della specificità<br />
locale, nel trasporto o nella distribuzione.<br />
Alcuni eventi sono<br />
previsti all’interno di attività fieristiche,<br />
come Refrigera o Transpotec.<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 7
29 | 09<br />
Roma<br />
23<br />
24<br />
7 | 11<br />
Bologna<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 8<br />
Il tour<br />
continua<br />
Catania<br />
Firenze<br />
Verona<br />
Napoli<br />
Milano<br />
Bari<br />
Caserta<br />
Cuneo<br />
Brescia
23<br />
24<br />
29 | 09<br />
Roma<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina <strong>10</strong><br />
Il tavolo dei relatori su un lato,<br />
la parata di veicoli Iveco tra i<br />
quali spicca l’Iveco eDaily con<br />
cella Urban su quello opposto,<br />
in mezzo i partecipanti al primo<br />
dei 12 incontri del tour Frigo’n’Motion<br />
che si tiene in Romana<br />
Diesel.<br />
“L’obiettivo”, esordisce il direttore<br />
<strong>OITAF</strong> e chairman Giuseppe Guzzardi,<br />
“è quello di dare valore alla<br />
qualità”. Qualità che passa anche<br />
da “una necessaria armonizzazione<br />
delle normative ambientali”,<br />
spiega il vicepresidente Truck&-<br />
Van Federauto Massimo Artusi.<br />
Chiarissimo è invece il secondo<br />
volume del Libro Bianco sui trasporti<br />
in regime di temperatura<br />
controllata realizzato da <strong>OITAF</strong>,<br />
che non nasconde le “criticità<br />
da affrontare nel corso del tour”,<br />
rimarca la presidente <strong>OITAF</strong> Clara<br />
Ricozzi mentre introduce nuove<br />
tematiche quali il “just in time”.<br />
Con le specificità alimentari del<br />
Lazio - 50mila imprese che valgono<br />
il 6% dell’Agrifood - gioca in<br />
casa il responsabile scientifico di<br />
Esordio al massimo<br />
nella capitale<br />
<strong>OITAF</strong> Marco Comelli, ricordando<br />
che “con 7.363 unità la regione è<br />
seconda solo alla Lombardia per<br />
flotta di LCV refrigerati”.<br />
Resta nel Lazio anche Massimo<br />
Marciani, presidente Freight Leaders<br />
Council: “C’è un problema<br />
endemico di sbilanciamento dei<br />
flussi, con un pesante squilibrio<br />
tra le merci in entrata e quelle in<br />
uscita. Occorre migliorare l’offerta<br />
cargo aereo ma anche il sistema<br />
portuale e quello ferroviario”.<br />
Al direttore Cemafroid-Tecnea<br />
Giuliano Caselli il compito di ricordare<br />
l’importanza dell’ATP,<br />
“strumento individuato da 53<br />
Paesi per stabilire standard uniformi<br />
da applicare al trasporto di<br />
merci sensibili alla temperatura”,<br />
mentre il rappresentante italiano<br />
nella commissione Onu Unece<br />
Bruno Cortecci annuncia che “sarà<br />
aggiornato in accordo con<br />
l’Agenda 2030”.<br />
Il mix biodiesel, biometano, elettrico,<br />
idrogeno è la risposta senza<br />
ideologismi alla domanda di<br />
sostenibilità di Iveco, “Iveco che<br />
resta fedele alla neutralità tecnologica”,<br />
ribadisce il responsabile<br />
trazioni alternative Iveco mercato<br />
Italia Valerio Vanacore; “dobbiamo<br />
ascoltare le aziende per<br />
aiutarle a scegliere la tecnologia<br />
che più si adatta al loro business”.<br />
Lo stesso approccio di Stefano<br />
Brivio, founder Wheeliot, che offre<br />
“soluzioni e consulenza per<br />
integrare i software di gestione<br />
flotta con i gestionali aziendali,<br />
sfruttando la digitalizzazione<br />
come vantaggio competitivo”.<br />
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Refrigerato<br />
tante<br />
problematiche<br />
aperte<br />
gerazione (furgonatura e unità refrigerante),<br />
contribuisce alle emissioni e<br />
valutando strategie di miglioramento.<br />
Sulla base dei dati prepandemici riferiti<br />
al trasporto europeo di merci su<br />
strada nel 2019, stima un numero totale<br />
di 1.677.490 veicoli refrigerati per<br />
il trasporto a temperatura controllata<br />
di merci deperibili.<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 12<br />
Bruno Cortecci,<br />
rappresentante per l’Italia<br />
al WP11 dell’UNECE,<br />
traccia in queste pagine<br />
gli aspetti sui quali è lecito<br />
avere dubbi e incertezze,<br />
soprattutto considerando<br />
l’impatto ambientale<br />
e sociale di un settore<br />
in crescita esplosiva<br />
La flotta globale refrigerata nel 2021<br />
era composta da 3,4 milioni di veicoli<br />
e, sulla base delle ipotesi dell’IIR (International<br />
institute of refrigeration),<br />
le relative emissioni globali erano di<br />
circa 50 mt CO 2<br />
eq, che rappresentano<br />
quasi il 25% delle emissioni totali<br />
della catena del freddo.<br />
Sempre secondo IIR, il 70% degli alimenti<br />
destinati al consumo umano<br />
necessita di refrigerazione a un certo<br />
punto della sua filiera; una catena del<br />
freddo più ampia è un metodo riconosciuto<br />
per contribuire alla sfida di<br />
fornire un’alimentazione sufficiente e<br />
sicura alla popolazione in crescita.<br />
D’altro canto, la responsabilità dalle<br />
attuali attrezzature per la catena del<br />
freddo per gran parte delle emissionglobali,<br />
è stimata al 4% (comprese le<br />
emissioni derivanti dalla perdita di<br />
cibo e dagli sprechi legati alla mancanza<br />
di refrigerazione) dalla FAO,<br />
2022, mentre IIR, da una ricerca<br />
condotta nel 2021, calcola che una<br />
catena del freddo “migliorata”, vale a<br />
dire estesa e più performante, consentirebbe<br />
di ridurre del 50% le proprie<br />
emissioni. La refrigerazione nei<br />
trasporti è un anello basilare della<br />
catena del freddo fondamentale per<br />
l’integrità del prodotto.<br />
Per soddisfare gli obiettivi generali<br />
di sostenibilità della catena del freddo<br />
(UNEP, 2022) e in particolare la<br />
richiesta di un impatto ambientale<br />
neutro o positivo della catena alimentare,<br />
come richiesto dalla strategia<br />
europea Farm to Fork, è rilevante<br />
analizzare quanto ciascun componente<br />
delle apparecchiature di refri-<br />
Numero di veicoli<br />
refrigerati circolanti<br />
in Europa per zona<br />
climatica e categoria<br />
di veicolo<br />
LCVs<br />
MEDITERRANEA<br />
161.248<br />
TEMPERATA<br />
659.396<br />
FREDDA<br />
21.580<br />
TOTALE<br />
842.224<br />
MHCVs<br />
MEDITERRANEA<br />
243.300<br />
TEMPERATA<br />
569.005<br />
FREDDA<br />
22.961<br />
TOTALE<br />
853.266<br />
Furgonatura, gruppo refrigerante e addetti<br />
alla logistica sono le componenti dove intervenire<br />
per aumentare l’efficienza e ridurre i consumi,<br />
migliorando l’eco-compatibilità del settore<br />
Tipologie mezzi ATP e sottocategorie<br />
Classe Sigla Caratteristiche termiche<br />
W/m 2<br />
Isotermico Normale IN 0,4
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 14<br />
Frigoriferi<br />
Classe Sigla Caratteristiche<br />
arco di Ti °C<br />
Fondamentale aprire un nuovo “contenitore“<br />
nell’accordo ATP relativo alla “buone pratiche”<br />
per ridurre il carico complessivo<br />
e il consumo energetico dei camion refrigerati<br />
Per il frigorifero, si deve lavorare sul<br />
fluido refrigerante, sulla efficienza<br />
energetica del complesso, forza motrice+compressore,<br />
e sulle perdite di<br />
gas. Nei veicoli commerciali leggeri<br />
utilizziamo da oltre 70 anni l’inefficiente<br />
sistema compressore trascinato<br />
dal motore del veicolo, che<br />
oltre ad avere un circuito frigorifero<br />
molto lungo, è direttamente condizionato<br />
dal regime di giri del motore<br />
Trasmiss. Termica K<br />
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Frigo’n’Motion è il tour per l’Italia<br />
alla scoperta delle esigenze del mondo<br />
del trasporto a temperatura controllata.
Negativo -20<br />
Fresco +4<br />
21<strong>10</strong><br />
5019 00<br />
501<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 18<br />
Le perdite d’aria<br />
dalla cella sono<br />
una delle maggiori<br />
cause di<br />
inefficienza energetica<br />
Un passo fondamentale è rappresentato<br />
dall’apertura di un nuovo “contenitore“<br />
nell’accordo ATP relativo alla<br />
“buone pratiche” per ridurre il carico<br />
complessivo e il consumo energetico<br />
dei camion refrigerati, alcune delle<br />
quali hanno un impatto durante le<br />
operazioni (adeguamento dei setpoint<br />
in base al tipo di merce, rispetto dei limiti<br />
di carico, separazione dei carichi<br />
ATP da quelli DRY nello stesso vano,<br />
corretta manutenzione della furgonatura<br />
e dell’unità di refrigerazione,<br />
ecc.), altre si occupano direttamente<br />
del carico (preraffreddamento delle<br />
carrozzerie prima del carico), dello<br />
scarico e delle consegne (uso di barriere<br />
d’aria o strisce di plastica, spegnimento<br />
dell’unità di refrigerazione<br />
quando le porte sono aperte, ecc.).<br />
La quantificazione dei benefici è tuttavia<br />
impegnativa, poiché spesso implica<br />
effetti sovrapposti e deve considerare<br />
la qualità complessiva delle<br />
merci deperibili.<br />
Le migliori pratiche in materia di manutenzione<br />
e operazioni hanno molto<br />
a che fare con il personale coinvolto<br />
(driver, addetti al magazzino, addetti<br />
alla manutenzione) e il coinvolgimento<br />
degli autisti comprende aspetti non<br />
tecnologici, nonché barriere comportamentali<br />
e organizzative; pertanto, è<br />
necessario adottare misure adeguate<br />
per garantire la piena attuazione delle<br />
procedure di risparmio energetico.<br />
Stanno arrivando sul mercato soluzioni<br />
interessanti, diverse in base<br />
alla temperatura di esercizio e alle<br />
dimensioni dell’unità. Dispositivi refrigerati,<br />
come quelli criogenici,<br />
hanno un potenziale soprattutto abbinanti<br />
ai veicoli elettrici; consentono<br />
di evitare qualsiasi inquinamento<br />
localizzato e sono quindi adatti<br />
per la consegna dell’ultimo miglio.<br />
Apertura porte:<br />
sono la principale<br />
fonte di perdite<br />
termiche nei camion,<br />
in particolare durante<br />
le operazioni<br />
di consegna<br />
Studio ergonomico delle fasi di scarico<br />
Limitare l’apertura porte con l’esterno<br />
Distributore per l’Italia<br />
tref.ordini@it.aht.at<br />
https://it.aht.at/refrigerazione-da-trasporto/<br />
aht-cooling-systems-italy-srl
Cinque macro<br />
categorie<br />
Ecco la classificazione<br />
di massima per coefficiente K<br />
e arco di temperatura<br />
La normativa italiana identifica per alcune tipologie di trasporto<br />
(merce, fattore di forma, peso) le caratteristiche e le dotazioni<br />
minime per il cosiddetto “trasporto specifico”.<br />
Vuoi monitorare<br />
la temperatura<br />
durante il trasporto?<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 20<br />
Gli autoveicoli per trasporto specifico sono muniti di particolari<br />
carrozzerie che li rendono idonei a specifici impieghi i cui<br />
allestimenti sono indicati nell’articolo n. 203 regolamento di<br />
esecuzione al Codice della Strada il cui elenco, unitamente ad<br />
altri individuati dal DTNAGP (Dipartimento per i trasporti, la<br />
navigazione, gli affari generali ed il personale), è tassativo.<br />
La classificazione dei parametri prevede<br />
cinque categorie, all’interno delle<br />
quali esistono diverse sotto-categorie,<br />
che si distinguono per uno o entrambi<br />
di due parametri: l’arco di temperatura<br />
che sono in grado di mantenere e il<br />
coefficiente di trasmissione termica K.<br />
Isotermici | I<br />
Mezzi costruiti con carrozzerie isolanti,<br />
per i quali lo scambio di calore tra<br />
interno ed esterno della carrozzeria<br />
risulta limitato (non hanno dispositivi<br />
per il mantenimento della temperatura<br />
a parte l’isolamento passivo), tabella 1.<br />
Refrigeranti | R<br />
Mezzi di trasporto isotermici che utilizzando<br />
una sorgente di freddo diversa<br />
da un impianto frigorifero o da una<br />
unità di assorbimento (ghiaccio naturale<br />
con o senza sali, piastre eutettiche,<br />
ecc), sono in grado di abbassare e<br />
mantenere, con una temperatura media<br />
esterna di +30 °C, la temperatura<br />
all’interno della carrozzeria vuota fino<br />
a un valore Ti (tabella 2).<br />
Frigoriferi | F<br />
Mezzi di trasporto isotermici, muniti<br />
di un impianto di raffreddamento individuale<br />
o collettivo per più mezzi di<br />
trasporto (gruppo meccanico a compressione,<br />
impianto ad assorbimento,<br />
ecc.) che consenta, in presenza di<br />
una temperatura media esterna di<br />
+30 °C, di abbassare la temperatura<br />
all’interno della carrozzeria vuota e di<br />
mantenerla in seguito costantemente<br />
a un valore Ti (tabella 3).<br />
Caloriferi | C<br />
Mezzi di trasporto isotermici che permettono<br />
di elevare la temperatura<br />
all’interno della carrozzeria vuota e di<br />
mantenerla in seguito per almeno 12<br />
ore, senza aggiunta supplementare di<br />
calore, ad un livello praticamente costante<br />
non inferiore ai +12 °C (tabella 4).<br />
Frigoriferi e caloriferi | B<br />
Mezzi di trasporto isotermici o dotati<br />
di propria unità di refrigerazione o serviti<br />
congiuntamente ad altre unità di<br />
trasporto da un dispositivo (dotato di<br />
compressore meccanico o di un dispositivo<br />
di assorbimento). L’apparecchio<br />
deve essere in grado, con una temperatura<br />
esterna max di 30 °C, di abbassare<br />
quella interna e di mantenerla in<br />
modo continuo, oppure, in presenza di<br />
una temperatura esterna Te, di alzarla<br />
(tabella 5). L’utilità di questa tipologia<br />
è evidente in situazioni dove si trasportano<br />
alimenti freschi (come frutta<br />
e verdura) con temperature esterne<br />
molto rigide, che ne provocherebbero<br />
il rapidissimo degrado. La tipologia<br />
è stata introdotta con la revisione ATP<br />
del 2016 ed è stata recepita in Italia<br />
con la circolare 137/DIV3 DGMOT prot.<br />
n. 18911 del 02 agosto 2018. Gli attestati<br />
in circolazione si riferiscono al primo<br />
rilascio, con durata di sei anni.<br />
Per le tabelle<br />
delle sigle in funzione<br />
delle caratteristiche<br />
termiche rimandiamo<br />
all’articolo di pag 12.<br />
Scansiona<br />
il QRCode<br />
per leggere il<br />
quaderno<br />
SIM002<br />
BLACK SIM 002<br />
DETTAGLI VIOLAZIONI LOG<br />
SENSORE 1 15:49<br />
19.0 °C<br />
18.0 °C<br />
17.0 °C<br />
Nome<br />
Kinderzimmer<br />
Temperatura<br />
18.0 °C<br />
<br />
Allarme 1<br />
ID<br />
GENERIC 1<br />
Soglie (min/max)<br />
18.0 °C / -<br />
Compensazione<br />
5 min<br />
29. Dec 06:00 12:00<br />
SENSORI<br />
Per saperne di più:<br />
<br />
Let’s drive business. Further.
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 22<br />
Lamberet,<br />
accordo<br />
(anche)<br />
con Renault<br />
Truck<br />
Si chiama Refreeze<br />
il nuovo progetto<br />
degli allestimenti<br />
pensati per gli elettrici<br />
della Losanga<br />
Chi acquista spesso ha bisogno di trovare<br />
il veicolo in pronta consegna e,<br />
magari, che lo stesso sia spinto da un<br />
motore elettrico perché sono sempre<br />
più i committenti - e i centri città -<br />
che lo chiedono. Sono queste le considerazioni<br />
da cui sono partiti i vertici<br />
di Renault Trucks e Lamberet per lanciare<br />
Refreeze.<br />
Di cosa si tratta? I due costruttori<br />
francesi hanno individuato alcune tipologie<br />
di configurazione veicolo che<br />
rispondono alla maggior parte delle<br />
richieste degli operatori del settore<br />
del freddo e le hanno realizzate, accoppiando<br />
i telai della Losanga con<br />
i migliori allestimenti Lamberet. L’obiettivo<br />
è quello di raggiungere una<br />
quota nel segmento degli isotermici<br />
del 13% entro il 2026.<br />
I veicoli allestiti saranno proposti<br />
in pronta consegna per soddisfare<br />
qualsiasi esigenza just in time e sfruttare<br />
la stagionalità dei prodotti. Tre i<br />
modelli coinvolti in Refreeze: dal più<br />
piccolo Master, in versione E-Tech<br />
<strong>10</strong>0% elettrico, al medio D Wide, fino<br />
al big T High 6x2.<br />
Per Master è stata scelta la furgonatura<br />
Lamberet New Frigoline.<br />
La cella è in poliuretano espanso di<br />
81 mm, con inserti in alluminio ogni<br />
430 mm, fibra di vetro e poliestere<br />
e un rivestimento in gel coat. La robustezza<br />
è assicurata da uno spessore<br />
di 85 mm per le pareti laterali, le<br />
porte posteriori, il tetto e la testata<br />
anteriore. Lo spessore del pavimento,<br />
invece, è di 97 mm. Il tutto per<br />
ottenere un K termico pari a 0,33<br />
W/m2K. L’allestimento non consuma<br />
kWh dalle batterie di trazione: il frigorifero<br />
Carrier Pulsor (300 o 350)<br />
sfrutta due batterie MasterVolt collegate<br />
in serie per 12 kWh totali. La<br />
ricarica può avvenire con due spine<br />
Shuko collegate a prese a muro da<br />
220W, una per la batteria di trazione<br />
e una per la batteria del gruppo frigo.<br />
Master è proposto nelle versioni<br />
fugone, pianale e telaio cabinato con<br />
tre lunghezze e peso totale a terra<br />
da 3,1 a 3,5 tonnellate. A spingerlo è<br />
il motore elettrico da 57 kW in grado<br />
di erogare una coppia di 225 Nm e<br />
di raggiungere una velocità massima<br />
di <strong>10</strong>0 km/h. Ad alimentarlo è la batteria<br />
agli ioni di litio da 52 kWh, con<br />
garanzia da 8 anni o 160.000 km, che<br />
promette fino a 200 km di autonomia.<br />
Un veicolo che ben di adatta alle<br />
consegne in ambito urbano.<br />
Gli allestimenti per D Wide e T 480<br />
High 6x2, anche multitemperatura,<br />
incorporano tutto il codice genetico<br />
di Lamberet, a partire dal cuore in<br />
poliuretano, materiale che assicura la<br />
minor dispersione di freddo in assoluto<br />
e che permette, quindi, ai motori<br />
di refrigerare il vano con i più bassi<br />
consumi. Altre caratteristiche degli allestimenti<br />
sono la struttura rinforzata,<br />
le pareti laterali fino a 60 mm di spessore,<br />
le porte posteriori di 90 mm,<br />
la testata anteriore di 85 mm, il pavimento<br />
di 131 mm e il tetto fino a<br />
115 mm. Anche in questo caso sono<br />
previsti inserti in alluminio, l’utilizzo<br />
della fibra di vetro e il rivestimento in<br />
gel coat. Le protezioni sia all’interno<br />
del vano sia nella parte posteriore riducono<br />
il rischio di danni e, quindi, i<br />
costi di riparazione nonché i fermi in<br />
officina. Le lamelle interne, infine, evitano<br />
spostamenti involontari del carico<br />
e proteggono gli operatori.<br />
D Wide è invece disponibile con peso<br />
totale a terra di 18 (2 assi) o 26 tonnellate<br />
(3 assi), il primo con passo da<br />
5.800 mm, il secondo da 6.<strong>10</strong>0 mm,<br />
sempre con sospensione pneumatica<br />
integrale. Il propulsore è il DTI8<br />
da 235 kW (320 Cv) che sviluppa una<br />
coppia da 1.200 Nm.<br />
Infine, consigliato per il progetto Refreeze,<br />
il T 480 High 6×2 passo 6.000<br />
mm per allestimento da 23 pallet,<br />
sospensione pneumatica integrale,<br />
centralina allestitori e serbatoio<br />
gasolio a destra per poter inserire il<br />
gruppo frigo sotto telaio a sinistra.<br />
Il motore è il DE 13 da 360 kW (389<br />
Cv) che eroga 2.400 Nm di coppia<br />
(anche Turbocompaund per chi percorre<br />
parecchi chilometri).<br />
Poliuretano sempre.<br />
Il progetto Refreeze risponde alla domanda<br />
di veicoli chiavi in mano voluta dal costruttore<br />
francese per soddisfare la richiesta<br />
di trasporto refrigerato anche con veicoli bev<br />
Le immagini mostrano come l’esercizio tecnico<br />
di Lamberet abbia puntato sia sul Master<br />
da distribuzione sia su carri e semirimorchi,<br />
in questo caso agganciati ai T High Evolution<br />
D Wilde, Master e T 480 High 6x2 sono i Renault Trucks per il progetto Refreeze con Lamberet<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 23
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 24<br />
Agos,<br />
il dealer storico<br />
di Schmitz<br />
Cargobull<br />
Italia<br />
L’amministratore<br />
Agostino Recchia spiega<br />
la proficua collaborazione<br />
con la rinomata azienda<br />
tedesca di rimorchi<br />
Nata ufficialmente nel 1999 per iniziativa<br />
dell’attuale amministratore e socio<br />
unico Agostino Recchia, la Agos Servizi<br />
Rimorchi di Nervesa della Battaglia,<br />
in provincia di Treviso, è oggi uno<br />
dei dealer più strutturati di Schmitz<br />
Cargobull Italia nel nostro Paese.<br />
Schmitz ha dalla sua la carta vincente<br />
della telematica, dei contratti di servizio<br />
e delle estensioni di garanzia.<br />
Fattori che permettono agli operatori<br />
di accettare il cambiamento in tutta<br />
sicurezza, senza l’incognita di salti<br />
nel buio. Siamo stati fra i primi in Italia<br />
a ‘spingerli’ commercialmente, con<br />
successo, garantendo alla clientela la<br />
costante presenza dei nostri servizi<br />
di assistenza e di post-vendita. Si<br />
tratta, insomma, di creare fiducia nelle<br />
novità di prodotto di volta in volta<br />
introdotte dal costruttore tedesco.<br />
Tutti i semirimorchi isotermici Schmitz<br />
Cargobull, infatti, nascono con un<br />
hardware dedicato per l’esportazione<br />
e l’analisi di un elevato numero<br />
dati”, prosegue, “dalla temperatura<br />
all’interno della cassa isotermica fino<br />
all’usura delle pastiglie freno. Tutti<br />
i dati sono visibili direttamente dal<br />
portale della telematica TrailerConnect®,<br />
che offre quindi svariati vantaggi.<br />
Si ha una panoramica costante<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 25<br />
Che sia così lo dicono le cifre. Che parlano<br />
di 700-800 semirimorchi di nuova<br />
costruzione e usati movimentati ogni<br />
anno dai 25 addetti, fra tecnici d’officina,<br />
commerciali e amministrativi dell’impianto<br />
trevigiano di Nervesa della Battaglia,<br />
a fronte di un fatturato globale<br />
oscillante fra i 20 e i 25 milioni di euro.<br />
Il turnover è generato dalla vendita dei<br />
veicoli di prima immatricolazione o di<br />
seconda mano, dall’approntamento<br />
degli allestimenti, dagli interventi di<br />
assistenza e riparazione e dalla commercializzazione<br />
dei ricambi nell’area<br />
di riferimento della concessionaria,<br />
il Triveneto. Manager con una lunga<br />
esperienza nel settore automotive,<br />
prima come addetto alla vendita dei<br />
camion di Renault Veicoli Industriali,<br />
poi alla guida insieme ad altri due<br />
imprenditori in una società per la<br />
commercializzazione di semirimorchi<br />
multimarca, Agostino Recchia è approdato<br />
al brand Schmitz nel 1994.<br />
“In quell’anno”, spiega l’amministratore<br />
di Agos, “abbiamo importato in<br />
Italia, con un’altra compagine societaria<br />
i primi esemplari di semirimorchi<br />
del costruttore tedesco. Dopo alcuni<br />
anni, è nata la Agos Servizi Rimorchi<br />
di Nervesa della Battaglia. Che ha<br />
potuto contare, oltre che sull’offerta<br />
di prodotto, sul know-how di Schmitz<br />
Cargobull in termini di politiche di<br />
Agostino Recchia approda al brand Schmitz<br />
nel 1994 quando avviene l’importazione<br />
nel nostro Paese dei primi esemplari<br />
di semirimorchi del costruttore teutonico<br />
marketing, di organizzazione dell’officina<br />
e di distribuzione dei ricambi.<br />
All’epoca, la sede di Nervesa della<br />
Battaglia sembrava quasi sovra-<br />
dimensionata per la realtà italiana”,<br />
continua Recchia. “Ma il tempo ci ha<br />
dato ragione, premiando la lungimiranza<br />
di quella decisione iniziale”.<br />
Nella commercializzazione del nuovo<br />
nell’area di riferimento della Agos,<br />
Tutti i semirimorchi isotermici Schmitz<br />
Cargobull, nascono con un hardware dedicato<br />
per l’esportazione e l’analisi di un elevato numero<br />
dati, dalla temperatura all’interno della cassa<br />
isotermica all’usura delle pastiglie freno<br />
hanno maggiore importanza i centinati<br />
o i frigoriferi?<br />
“Storicamente, siamo cresciuti con<br />
i telonati ma, negli ultimi anni, siamo<br />
entrati prepotentemente nel settore<br />
degli isotermici”. Schmitz Cargobull<br />
ha recentemente introdotto<br />
un proprio gruppo frigo: come sono<br />
state accolte queste novità di prodotto<br />
dalle aziende di trasporto? “Non è<br />
stato facile, all’inizio, proporre l’unità<br />
refrigerante SCU a chi era abituato<br />
ad altri brand con una loro storicità<br />
sul mercato”, spiega Recchia. “Ma
metri quadri, dei quali 6mila coperti<br />
destinati, rispettivamente, al magazzino<br />
ricambi e agli uffici commerciali<br />
(circa 1.000 metri quadri) e<br />
all’officina e ai servizi amministrativi<br />
(5mila metri quadri in tutto). Per<br />
quanto riguarda l’ampliamento del<br />
portafoglio-clienti, ci siamo già fatti<br />
conoscere con i flottisti più strutturati<br />
gestendo con successo ordini<br />
rilevanti di 50-<strong>10</strong>0 unità, insieme a<br />
tutte le problematiche dell’assistenza.<br />
In futuro, contiamo di capitalizzare<br />
l’esperienza acquisita, proponendoci<br />
come partner affidabili per le specifiche<br />
esigenze di queste aziende”.<br />
Un’ultima domanda: quali sono i principali<br />
plus di Agos agli occhi della<br />
clientela? “Sicuramente la professionalità,<br />
un tema oggi molto sentito dagli<br />
operatori del trasporto nazionali.<br />
Poi“, conclude Agostino Recchia, “l’esperienza<br />
e la conoscenza del settore.<br />
Infine, ma non in ordine d’importanza,<br />
la serietà nel business”.<br />
Per il futuro, l’ampliamento,<br />
già in atto, dell’impianto<br />
di Nervesa della Battaglia e una<br />
maggiore focalizzazione del<br />
business sulle grandi flotte<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 26<br />
sulla posizione del trailer, il monitoraggio<br />
attivo delle temperature (che<br />
sono inoltre registrate ed archiviate<br />
fino a dodici mesi e certificate conformemente<br />
a DIN EN 12830), si ricevono<br />
informazioni immediate su<br />
usura e stato dei gruppi assali evitando<br />
breakdowns e riducono i fermi<br />
macchina, livello del gasolio, apertura/chiusura<br />
porte e molto altro.<br />
È possibile quindi seguire il trasporto<br />
S.KO COOL SMART<br />
LE TRE ZONE CLIMATICHE DELL’S.KO COOL EXECUTIVE<br />
Con la forza della professionalità<br />
di Agos Servizi Rimorchi<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 27<br />
Il portale TrailerConnect® tiene sempre<br />
sotto controllo lo stato del semitrailer<br />
e del carico, poi, nuove funzionalità come<br />
il Tour Track che consente ai trasportatori<br />
di condividere i dati del viaggio<br />
con i clienti finali solo se è necessario<br />
uno strumento che Schmitz Cargobull<br />
fornisce per la distribuzione<br />
dei dati semplice e sicura. Per proteggere<br />
i propri dati, nel caso vadano<br />
esportati a piattaforme terze, è possibile<br />
filtrare e di conseguenza inviare<br />
solamente lo stretto indispensabile“.<br />
in diretta“, tiene a precisare Recchia.<br />
“Attraverso il portale TrailerConnect®<br />
si tiene sempre sotto controllo<br />
lo stato del semitrailer e del<br />
carico. Dati, eventi, messaggi o informazioni”,<br />
prosegue. “Si possono<br />
creare report in formati PDF ed Excel.<br />
Nell’ultimo periodo sono state implementate<br />
nuove funzionalità come il<br />
Tour Track che consente ai trasportatori<br />
di condividere i dati del viaggio<br />
con i clienti finali solo se è necessario,<br />
e non permanente 24 ore su 24, 7 giorni<br />
su 7 e il Data Management Center,<br />
Progetti per il futuro? “Due su tutti:<br />
l’ampliamento, già in atto, dell’impianto<br />
di Nervesa della Battaglia e una<br />
maggiore focalizzazione del business<br />
sulle grandi flotte”, precisa Recchia.<br />
“A lavori terminati, la sede si estenderà<br />
su una superficie di circa 30mila<br />
S.KO COOL SMART EXECUTIVE PLUS
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 28<br />
L’Evolution<br />
dei frigoriferi<br />
Da Lecitrailer<br />
la nuova generazione<br />
di semirimorchi<br />
refrigerati che conferma<br />
la leadership di mercato<br />
del produttore spagnolo<br />
costantemente proiettato<br />
all’innovazione<br />
per offrire veicoli sempre<br />
più performanti, sicuri<br />
e redditizi<br />
Sono già trascorsi 12 anni da quando<br />
Lecitrailer ha presentato il suo primo<br />
frigorifero completo composto<br />
da telaio e carrozzeria. Fino ad allora,<br />
infatti, Lecitrailer era il principale<br />
produttore di telai per il trasporto<br />
refrigerato e collaborava con aziende<br />
terze che integravano il furgone.<br />
Durante questo lungo periodo, la ricerca,<br />
gli investimenti in RSI e la capacità<br />
di innovazione, sono stati costanti<br />
in questa famiglia di prodotti. E<br />
proprio queste migliorie continue che<br />
hanno portato al lancio di Evolution,<br />
un veicolo refrigerato aggiornato,<br />
moderno e più resistente rispetto alla<br />
versione 2020.<br />
I semirimorchi refrigerati Evolution<br />
Lecitrailer sono progettati per durare<br />
nel tempo: la gamma prodotto<br />
è molto ampia e prevede veicoli con<br />
doppio pianale, paratie e con pareti<br />
di spessore minore per trasporti più<br />
specifici come, per esempio, il trasporto<br />
fiori, oltre a semirimorchi dotati<br />
della certificazione Pharma.<br />
La gamma Evolution comprende anche<br />
semirimorchi refrigerati di piccole<br />
dimensioni come il modello<br />
CityTrailer, semirimorchi a 1 asse o 2<br />
assi particolarmente adatti alla distribuzione<br />
nelle aree urbane.<br />
Sul semirimorchio frigo Evolution si<br />
è lavorato con cura sulla struttura,<br />
rispetto ai modelli degli anni precedenti:<br />
le pareti laterali sono realizzate<br />
con poliestere ad alta densità e<br />
sono stati aggiunti rinforzi verticali in<br />
fibra di vetro. Anche il pianale è stato<br />
rinforzato, testato e certificato per<br />
resistere agli sforzi più impegnativi. I<br />
pannelli sono realizzati in fibra di vetro<br />
e sono in unico pezzo senza giunzioni:<br />
questa tecnologia limita le dispersioni<br />
migliorando la tenuta termica con<br />
conseguente riduzione del consumo di<br />
gasolio del gruppo frigo.<br />
La furgonatura in vetroresina facilita<br />
inoltre le riparazioni che si possono<br />
realizzare in tempi brevi limitando il<br />
fermo macchina in carrozzeria. Per<br />
aumentare la capacità di carico del<br />
frigorifero, è stata poi aumentata la<br />
larghezza interna tra zoccoli e pannelli<br />
senza ridurre i 65 mm dei pannelli<br />
laterali. Il nuovo portale posteriore è<br />
più stretto e rinforza l’unione con i<br />
pannelli laterali.<br />
Un altro modello prodotto da Lecitrailer<br />
è l’Evolution Distribution, il semirimorchio<br />
progettato con la parte<br />
posteriore molto rinforzata, sviluppato<br />
per resistere a un utilizzo intensivo<br />
nelle fasi di carico e scarico e adatto<br />
per i trasportatori che effettuano<br />
molta distribuzione.<br />
Grazie al lavoro congiunto e all’integrazione<br />
con i migliori fornitori europei,<br />
per la fabbricazione del frigorifero<br />
Evolution sono stati utilizzati i<br />
componenti e gli accessori più innovativi<br />
sul mercato.<br />
Da chi effettua molta<br />
distribuzione alla certificazione<br />
Pharma fino ai veicoli<br />
per il trasporto di euro-set<br />
modulari o adatti al trasporto<br />
intermodale UPAC<br />
Il marchio Lecitrailer va sempre<br />
oltre le soluzioni attuali<br />
Inoltre, come tutti i veicoli Lecitrailer,<br />
il telaio ha una garanzia di <strong>10</strong> anni<br />
contro la perforazione da corrosione<br />
in quanto è trattato con la Cataforesi<br />
KTL di Lecitrailer con uno spessore di<br />
50 micron oltre alla verniciatura superficiale.<br />
Va sottolineato che tutte queste migliorie<br />
sono state testate sul banco di<br />
affaticamento che Lecitrailer ha nel<br />
Semirimorchio Lecitrailer P400 Multi x3<br />
suo stabilimento di Casetas<br />
(Saragozza) e sono<br />
state realizzate senza aumentare<br />
il peso del veicolo,<br />
ottenendo un prodotto<br />
più resistente, sicuro e<br />
redditizio per gli autotrasportatori.<br />
La gamma prodotto di Lecitrailer prevede<br />
anche veicoli per il trasporto di<br />
euro-set modulari disponibili in diverse<br />
versioni: semirimorchio+link,<br />
semirimorchio+rimorchio e rigido+dolly+semirimorchio.<br />
Inoltre, sono<br />
disponibili treni stradali in diversi<br />
modelli di rimorchio dotati di assi<br />
centrali e girevoli. L’offerta di frigoriferi,<br />
invece, comprende anche i<br />
modelli P400 Multi x3, semirimorchi<br />
Evolution Distribution<br />
adatti al trasporto intermodale UPAC.<br />
Sulle strade europee circolano oltre<br />
<strong>10</strong>.000 frigoriferi Lecitrailer. Con il<br />
nuovo modello Evolution, il produttore<br />
spagnolo leader di mercato da<br />
oltre 20 anni continua la tradizione,<br />
rimanendo fedele a una filosofia che va<br />
oltre le soluzioni attuali, sempre attenta<br />
alle evoluzioni di prodotto in modo<br />
da offrire agli autotrasportatori veicoli<br />
sempre più performanti.<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 29<br />
Portale in acciaio inox e luci di ingombro sequenziali<br />
a 3 posizioni<br />
Rinforzo angolare anteriore<br />
Fascia in gomma per rottura ponte termico e profilo<br />
battipallet saldato al pianale<br />
Supporto connessioni inox e fermo anteriore di<br />
protezione extra large rinforzato orizzontale<br />
Tampone laterale verticale e tamponi coperti in lastra<br />
Pianale in alluminio, zoccolo in alluminio e rail<br />
fermacarico
Lauri<br />
il trasformista<br />
Da oltre 40 anni leader<br />
nella produzione di veicoli<br />
isotermici, il gruppo mantovano<br />
si occupa di tutti i servizi<br />
integrati in materia di<br />
refrigerazione, per garantire<br />
un servizio completo, sulla base<br />
di ogni esigenza del cliente<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 30<br />
Sin dai primi anni 80 Lauri Srl è presente<br />
nel settore della trasformazione<br />
di autoveicoli da destinare a trasporti<br />
a temperatura controllata ed è oggi<br />
sinonimo di sicurezza, qualità e personalizzazione<br />
nell’ambito dei trasporti<br />
refrigerati.<br />
Nata dallo spirito imprenditoriale della<br />
famiglia Lauri, l’azienda ha saputo<br />
coniugare nel tempo grande capacità<br />
artigianale e costante sviluppo tecnologico<br />
facendo convivere in un unico<br />
Le coibentazioni isotermiche,<br />
realizzate con pannellature<br />
sagomate che seguono<br />
la linea interna del vano carico<br />
dell’autoveicolo, consentono<br />
la miglior cubatura interna<br />
ambiente esperienza ed innovazione.<br />
La maestria e la conoscenza dei materiali<br />
hanno permesso la realizzazione<br />
di allestimenti secondo alti livelli di<br />
personalizzazione con i migliori materiali<br />
reperibili sul mercato. La storia<br />
si rinnova e l’attenzione che viene<br />
rivolta al cliente rimane una costante<br />
in continuo sviluppo.<br />
Lauri srl è dislocata in tre unità produttive:<br />
due in Lombardia, nella provincia<br />
di Mantova, e una in Piemonte<br />
nella provincia di Asti.<br />
Il gruppo Lauri si occupa di tutti i<br />
servizi integrati in materia<br />
di refrigerazione,<br />
per garantire un servizio<br />
completo, sulla<br />
base di ogni esigenza<br />
del cliente.<br />
I furgoni Isotermici costituiscono<br />
la maggioranza<br />
degli allestimenti<br />
realizzati nelle officine<br />
Lauri, grazie alle molteplici personalizzazioni<br />
del prodotto. Sono i mezzi<br />
della piccola e media distribuzione<br />
che, per la loro flessibilità e mobilità,<br />
sono idonei a qualsiasi trasporto.<br />
Le coibentazioni sono realizzate con<br />
pannelli a elevato coefficiente di isolamento<br />
pur mantenendo un’ottima<br />
leggerezza. Fanno da corredo accessori<br />
e soluzioni di personalizzazione<br />
di prodotto e di trasporto, quali:<br />
porte, scaffalature, ganci, scompartimenti<br />
e mensole, per soddisfare<br />
qualsiasi esigenza del cliente.<br />
Le coibentazioni isotermiche per veicoli<br />
commerciali costituiscono il Dna<br />
del gruppo Lauri, tutte realizzate con<br />
pannellature sagomate ricalcando la<br />
linea interna del vano carico dell’autoveicolo.<br />
Questo permette la miglior<br />
cubatura interna realizzabile e l’assoluta<br />
assenza di sostegni che limiterebbero<br />
l’area interna.<br />
I pannelli isotermici sono prodotti<br />
direttamente e realizzati “a superficie<br />
finita”, che non necessitano di<br />
conseguenza di verniciatura. Il ri-<br />
Maxus E-Deliver 3 per trasporto alimentari freschi con Frigo Lamar<br />
sultato del procedimento di stampaggio<br />
adottato dal gruppo Lauri<br />
garantisce una superficie speculare<br />
e brillante. Le coibentazioni possono<br />
essere attrezzate e completate con<br />
l’applicazione di diversi accessori a<br />
seconda dell’impiego.<br />
Lauri Srl riesce così a garantire un<br />
servizio completo di personalizzazione<br />
di allestimenti isotermici. Ogni<br />
progetto viene eseguito sulle specifiche<br />
esigenze del cliente e secondo<br />
ogni tipo di trasporto. L’allestimento<br />
personalizzato è completato da una<br />
vasta gamma di articoli ed accessori.<br />
Qualità, durata e affidabilità degli<br />
allestimenti sono i pilastri dei valori<br />
che hanno consentito a Lauri di diventare<br />
un punto di riferimento nella<br />
refrigerazione mobile.<br />
Novità elettrizzanti<br />
Lauri è in grado di offrire soluzioni per<br />
tutte le tipologie di trasporto con veicoli<br />
elettrici:<br />
— Su veicoli elettrici di piccole dimensioni,<br />
sfruttando la batteria<br />
dei servizi del veicolo per l’alimentazione<br />
del gruppo frigorifero,<br />
allineando così l’investimento<br />
economico a quello di un veicolo<br />
con motore termico (normalmente<br />
per trasporti fino a 0 °C –<br />
classe Fnax);<br />
— Su veicoli elettrici con dimensioni<br />
più importanti, con una unità<br />
frigorifera completamente autonoma<br />
grazie a una batteria da 5 o<br />
<strong>10</strong> KW, in grado di garantire fino a<br />
8/<strong>10</strong> h di funzionamento e da un<br />
caricabatteria da 2KWh, per trasporti<br />
di prodotti freschi (Fnax) e<br />
fino a 6/8h per trasporti di prodotti<br />
surgelati (Frcx);<br />
— I gruppi frigoriferi Frigo Lamar<br />
sono prodotti da Lauri e possono<br />
vantare un prezzo aggressivo oltre<br />
a una elevatissima affidabilità.<br />
Maxus E-Deliver 3<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 31
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 32<br />
La strada<br />
emiliana del<br />
saper fare<br />
in oltre sessant’anni<br />
xdi attività, Plastoblok<br />
è diventato<br />
uno dei principali<br />
attori del settore<br />
della carrozzeria<br />
frigorifera<br />
in Europa<br />
Plastoblok fonda le sue radici tra le<br />
due guerre mondiali: è il 1929 quando<br />
Riccardo Barilla commissionò a<br />
Dario Bertolini e ai suoi fratelli la prima<br />
carrozzeria per trasportare la semola<br />
dalla ferrovia allo stabilimento.<br />
Terminata la formazione scolastica,<br />
Romano Bertolini entrò nell’azienda<br />
paterna ma la sua forte ricerca<br />
dell’innovazione lo spinse ad applicare<br />
la tecnologia della vetroresina<br />
alle carrozzerie per trasporti refrigerati.<br />
Nel 1962, insieme alla moglie<br />
Stefania, fonda la Plastoblok Italiana<br />
presso lo stabilimento ex Olea Fruges<br />
di Parma in via Lanfranco, iniziando<br />
così una produzione che tutt’ora conferma<br />
la bontà dell’intuizione iniziale.<br />
La forza dell’allestitore<br />
di Parma è quella di offrire<br />
una gamma completa<br />
che va dal veicolo commerciale<br />
per la distribuzione locale<br />
al semirimorchio gran-volume<br />
Fiat Lupetto degli anni 60 allestito per Barilla<br />
Il Gruppo dispone di un piano di investimenti<br />
a lungo termine che unisce<br />
innovazioni tecnologiche, sviluppo<br />
di nuovi prodotti e miglioramento<br />
del suo sito di produzione storicamente<br />
posizionato all’uscita di Parma<br />
dell’autostrada A1.<br />
Plastoblok continua oggi, nel solco<br />
della tradizione, a progettare, realizzare<br />
e commercializzare allestimenti<br />
innovativi che vengono impiegati<br />
quotidianamente per trasportare e<br />
distribuire innumerevoli prodotti, dal<br />
prosciutto DOP ai farmaci salvavita,<br />
dai gelati italiani al salmone scozzese.<br />
Tutti in perfetta temperatura.<br />
La capacità unica dell’azienda<br />
di Parma di offrire<br />
una gamma completa<br />
che va dal veicolo<br />
commerciale per la distribuzione<br />
locale al più<br />
grande semirimorchio<br />
gran-volume, è un valore aggiunto<br />
innegabile. Oggi l’interlocutore è un<br />
professionista del trasporto che cerca<br />
soluzioni razionali per massimizzare<br />
il profitto dal proprio veicolo. La<br />
profonda conoscenza dei veicoli, il<br />
rispetto degli impegni, i tempi di messa<br />
in servizio di ordini numericamente<br />
importanti, la flessibilità di produzione,<br />
la costanza qualitativa, fanno della<br />
Plastoblok un interlocutore privilegiato<br />
per tutti quelli che vogliono “fatti<br />
non parole”. È la strada emiliana del<br />
“saper fare” che concede poco alle<br />
mode momentanee, ma si concentra<br />
sull’essenziale.<br />
Il laboratorio di Ricerca & Sviluppo<br />
ha recentemente testato materiali<br />
innovativi come i pannelli V.I.P.<br />
(Vacum Insulation Panel) e l’aerogel<br />
di silice, applicati a vecoli immesi<br />
in circolazione. Le nostre pannellature<br />
più recenti si possono definire<br />
“hybride” grazie all’applicazione di<br />
diversi materiali isolanti per diverse<br />
esigenze costruttive. Insomma l’innovazione<br />
passa da Plastoblok.<br />
Dopo anni di sviluppo, è<br />
stato lanciato a fine 2022<br />
la nuova serie “mod.<br />
60LR” per motrice destinata<br />
alla distribuzione<br />
regionale e inter-regionale<br />
con particolari<br />
studiati e realizzati con il<br />
contributo della clientela<br />
più qualificata. Nuovi<br />
paracolpi posteriori, luci<br />
a led, frecce dinamiche,<br />
sono solo alcune delle<br />
innovazioni immediatamente<br />
riconoscibili,<br />
ma il prodotto si è innovato<br />
anche dove non<br />
si vede, ovvero all’interno<br />
della struttura.<br />
Grazie al fissaggio chimico-meccanico<br />
delle pareti al pianale, le attrezzature<br />
possono essere impiegate nei più<br />
gravosi sistemi di carico-scarico, senza<br />
cedimenti strutturali. Si può dire<br />
che il T.C.O. ha incontrato la G.D.O.<br />
Oggi Plastoblok è considerata leader<br />
di mercato anche nella produzione<br />
di furgonature frigorifere per veicoli<br />
3,5 ton, offrendo un prodotto, il<br />
“mod. 60L”, che è la sintesi di anni di<br />
sviluppo concretizzati da robustezza,<br />
leggerezza e tenuta termica. Non solo<br />
alimentari ma anche pharma e prodotti<br />
delicati come le opere d’arte,<br />
richiedono allestimenti razionali ed<br />
efficienti. Offrire il 15% in più di portata<br />
utile senza sacrificare la capacità<br />
di carico ha centrato l’obbiettivo. E gli<br />
ordini non mancano.<br />
Per quanto riguarda il contributo<br />
dell’allestitore di Parma alla ecosostenibilità,<br />
tutta la produzione su autotelai<br />
è attualmente classificata A.T.P. IR<br />
ovvero con isotermia rinforzata.<br />
Nel mondo moderno non ha più senso<br />
fornire prodotti ad alto consumo<br />
energetico. Sembra banale, ma utilizzare<br />
un veicolo con coeff K di 0,380<br />
anziché uno con coeff K di 0,68<br />
abbatte del 45% l’energia dissipata<br />
della cella.<br />
Preparandosi al futuro, anche se, citando<br />
il premio Nobel per la Fisica<br />
Niels Bohr: “Fare previsioni è molto<br />
difficile, specialmente se si tratta del<br />
futuro”, due sono oggi le direttrici<br />
principali del cambiamento: la “green<br />
economy” che richiede mezzi sempre<br />
più ecologici a basso impatto ambientale,<br />
con motori puliti e silenziosi;<br />
la velocità nei cambiamenti per cui<br />
si deve essere flessibili nel proporre<br />
soluzioni intelligenti a un mondo che<br />
richiede innovazioni a getto continuo.<br />
D’altra parte è come pilotare un’automobile<br />
da corsa, bisogna prendere<br />
decisioni veloci e adattarsi ai cambiamenti<br />
mano a mano che si presentano.<br />
A vantaggio di Plastoblok c’è un<br />
Furgonatore firgorifere per veicoli commerciali<br />
patrimonio di esperienza che la rende<br />
interlocutore privilegiato per tutti<br />
coloro che necessitano di migliorare<br />
la produttività e cercano prodotti “su<br />
misura”. Grazie alle sue competenze,<br />
ai suoi rapporti con il mondo della ricerca<br />
e allo stretto rapporto con i decisori<br />
politici europei, si può immaginare<br />
un decennio di crescita che avrà<br />
un forte impatto positivo sui consumi<br />
e sulla vita in generale.<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 33
EVOLUZIONE<br />
DELLA<br />
Scopri di più<br />
Un altro<br />
traguardo<br />
per<br />
Euroengel<br />
Il concept<br />
La mission di Euroengel tramite il<br />
marchio Coldtainer è quella di creare<br />
una serie di soluzioni flessibili che<br />
riescano a facilitare il lavoro degli<br />
operatori e di prodotti che costituiscano<br />
una vera alternativa al tradizionale<br />
furgone frigo.<br />
4.0<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 34<br />
L’azienda produttrice<br />
di Coldtainer<br />
celebra 30 anni<br />
nel campo del<br />
trasporto refrigerato<br />
Soluzione refrigerata per il trasporto gelati<br />
Euroengel, azienda bresciana specializzata<br />
nella produzione di frigoriferi<br />
per il trasporto a bordo di veicoli<br />
commerciali, arriva al traguardo dei<br />
primi 30 anni di attività.<br />
Fondata nel luglio del 1993 con una<br />
joint venture tra alcuni soci italiani<br />
e la società giapponese Sawafuji<br />
Electric, inizia nel tempo a sviluppare<br />
autonomamente diversi modelli di<br />
successo per l’after-market automotive<br />
e già nei primi anni 2000 si<br />
lancia in modo totalmente indipendente<br />
nella progettazione di frigoriferi<br />
portatili con la tecnologia dello<br />
stampaggio rotazionale, un procedimento<br />
che permette di creare pezzi<br />
unici senza giunture e di eliminare<br />
completamente i ponti termici che<br />
causano la dispersione del freddo.<br />
Con la produzione di modelli dalle<br />
dimensioni di volta in volta maggiori<br />
e con prestazioni e qualità pensate<br />
per il trasporto di alimenti ma anche<br />
per prodotti medicali, l’azienda dal<br />
2009 si focalizza prevalentemente<br />
Il know-how acquisito in questi decenni<br />
ha reso l’azienda uno dei più<br />
innovativi player sul mercato, anche<br />
grazie alla capacità di poter realizzare<br />
speciali progetti customizzati in<br />
base alle necessità del cliente.<br />
Con Coldtainer, concepito come<br />
un’unità facilmente movimentabile,<br />
il valore residuo del veicolo sul quale<br />
viene installato rimane inalterato<br />
perché non è necessaria alcuna trasformazione.<br />
Ma il più grande vantaggio è costituito<br />
dalla possibilità di alimentare<br />
i frigo da diverse fonti: a 12V tramite<br />
batteria del veicolo, tramite<br />
220V oppure nel caso delle versioni<br />
AuO tramite batteria ricaricabile dal<br />
funzionamento autonomo (ideale<br />
per i veicoli elettrici), fornendo così<br />
agli utenti numerose opzioni tra cui<br />
scegliere e la possibilità di mantenere<br />
attivo il frigorifero anche durante<br />
le soste tramite collegamento<br />
alla rete elettrica.<br />
Nuovi incentivi<br />
L'INDUSTRIA 5.0 È QUI<br />
TU SEI PRONTO?<br />
Basta infiniti fogli Excel da<br />
elaborare<br />
Integra tutti i software in<br />
un'unica piattaforma<br />
Frigo portatile per trasporto prodotti medicali<br />
sul mercato B2B.<br />
Fino ad arrivare al 2017, anno in cui<br />
viene lanciato il marchio Coldtainer<br />
per contraddistinguere la propria<br />
gamma prodotti. A oggi un brand<br />
affermato a livello globale e con una<br />
presenza in più di quaranta paesi.<br />
Adatti a ogni esigenza di gestione,<br />
degli spazi a bordo di veicoli commerciali,<br />
i frigo mobili Coldtainer<br />
inoltre garantiscono un perfetto<br />
isolamento termico e condizioni<br />
stabili di temperatura con il minor<br />
consumo energetico grazie alle loro<br />
caratteristiche strutturali.<br />
Stop ai problemi ricorrenti<br />
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Daikin<br />
investe ancora in Italia<br />
e affida ad AHT la<br />
commercializzazione<br />
dei prodotti<br />
per la refrigerazione<br />
da trasporto<br />
Zanotti Z200e, uno dei prodotti della gamma elettrica<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 38<br />
Efficienza e tecnologia giapponese,<br />
visione globale, cuore italiano: tutti i prodotti<br />
Daikin Transport Refrigeration e Zanotti<br />
sono Made in Italy<br />
Matteo Pastorino<br />
AHT Cooling Systems Italy - società<br />
del gruppo Daikin - già tra i principali<br />
player nella refrigerazione commerciale,<br />
è stata scelta come affiliata<br />
ufficiale per la commercializzazione<br />
dei prodotti e servizi della divisione<br />
Daikin Transport Refrigeration, che<br />
include anche l’intera gamma Zanotti.<br />
“Il gruppo Daikin ha acquisito l’azienda<br />
ed il marchio Zanotti nel 2016 con<br />
l’obiettivo strategico di entrare nella<br />
refrigerazione da trasporto e completare<br />
l’offerta nell’intera catena del<br />
freddo: dalla produzione industriale<br />
alla consegna dell’ultimo miglio” spiega<br />
Matteo Pastorino, Responsabile<br />
Vendite Italia per la refrigerazione da<br />
trasporto di AHT Cooling System Italy.<br />
Primo prodotto a marchio Daikin è<br />
l’Exigo l’unità per semirimorchio, di<br />
cui è iniziata la produzione di serie<br />
quest’anno. Con questa unità<br />
il gruppo ha scelto di “scendere in<br />
campo” da protagonista e proporsi<br />
come principale alternativa ai player<br />
di riferimento del mercato e, come<br />
da tradizione, punta a conquistare la<br />
leadership. Ricorda Pastorino: “Daikin<br />
quando entra in gioco, lo fa con determinazione<br />
e si distingue tra i leader,<br />
ci basti pensare alla climatizzazione<br />
e alle pompe di calore che tutti noi<br />
conosciamo o ai container marini refrigerati<br />
(n.d.r. Marine Reefer) dove<br />
oggi è il player numero 1”.<br />
Daikin Exigo rappresenta un importante<br />
investimento in risorse umane<br />
e tecnologiche, per distinguersi nel<br />
mercato di riferimento. Insieme a<br />
Daikin Exigo, connubio tra innovazione<br />
tecnologica, ricerca ed efficienza<br />
energetica, c’è la gamma Zanotti,<br />
che propone un ampio catalogo di<br />
prodotti conosciuti e consolidati,<br />
soprattutto nel mercato Italia e che<br />
rappresenta il brand italiano nel trasporto<br />
refrigerato.<br />
Daikin inoltre, in Italia ha mantenuto<br />
la produzione dei prodotti Zanotti<br />
nell’omonimo stabilimento di Pegognaga<br />
(MN) investendo ed aggiungendo<br />
anche la produzione del<br />
Daikin Exigo.<br />
Un motivo d’orgoglio che rappresenta<br />
l’esempio di un Gruppo multinazionale<br />
che crede e investe in Italia. Nella<br />
storica sede Zanotti oggi vengono<br />
fabbricate le apparecchiature destinate<br />
al mercato europeo e, anche,<br />
quelle con destinazione Canada, Stati<br />
Uniti ed altri paesi.<br />
Oggi il catalogo Daikin Transport Refrigeration<br />
dispone di opzioni e opportunità<br />
per qualsiasi veicolo. “Abbiamo<br />
parlato più volte di Exigo, prodotto<br />
a marchio Daikin per il semirimorchio,<br />
ma non va dimenticato che i prodotti<br />
Zanotti soddisfano le esigenze dalle<br />
motrici al piccolo furgone, agli invisibili,<br />
con una gamma dedicata agli<br />
elettrici”, precisa Pastorino.<br />
I prodotti storici Zanotti sono stati<br />
aggiornati, e lo sono con un piano di<br />
continuità, attuando la filosofia Kaizen<br />
– del miglioramento continuo -<br />
e quasi la totalità della gamma storica<br />
è stata implementata anche in versione<br />
elettrica.<br />
Un catalogo completo e che si presenta<br />
con servizi ampliati, attraverso<br />
cui stringere partnership strategiche<br />
con i grandi costruttori, noleggiatori<br />
e allestitori. Il piano commerciale<br />
oltre all’espansione, prevede soprattutto<br />
la valorizzazione della rete di<br />
assistenza tecnica post-vendita,<br />
costituita a livello nazionale ed estesa<br />
a livello europeo grazie a Daikin, e capace<br />
di rappresentare un vantaggio<br />
competitivo in termini di capillarità,<br />
estensione e soddisfazione cliente.<br />
AHT Italia, che proprio nel <strong>2023</strong> festeggia<br />
<strong>10</strong> anni, sceglie di applicare le<br />
best practice che le hanno permesso<br />
di consolidare la leadership nella<br />
refrigerazione commerciale anche al<br />
nuovo segmento della refrigerazione<br />
da trasporto, focalizzando nelle vendite<br />
e nell’assistenza post vendita la<br />
costante la relazione con gli stakeholder,<br />
e ponendosi come referente di<br />
Daikin Transport Refrigeration in Italia.<br />
marketing@it.aht.at<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 39
La via<br />
del freddo<br />
e delle<br />
flotte<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 40<br />
Alltrucks si dà<br />
al trasporto refrigerato<br />
dopo l’accordo con<br />
Daikin che porta con sé<br />
anche Zanotti. Per offrire<br />
un servizio sempre<br />
più completo e sempre<br />
più europeo, grazie<br />
anche al progetto Fleet<br />
È l’angelo custode degli autorasportatori:<br />
non a caso si chiama Alltrucks<br />
e questo network europeo di 700 officine<br />
per l’assistenza multimarca su<br />
camion e rimorchi che fornisce un<br />
servizio di manutenzione e riparazione<br />
multimarca 24 ore su 24 è a disposizione<br />
anche per il trasporto refrigerato.<br />
«L’accordo con Daikin risale all’inizio<br />
del <strong>2023</strong>, spiega Francisco Albarrán,<br />
responsabile Alltrucks di Spagna, Portogallo,<br />
Inghilterra, Paesi del Nord e<br />
Italia ad interim. “Noi diamo supporto<br />
ai prodotti Daikin e Zanotti sulla rete<br />
di Alltrucks, che è in Italia comprende<br />
oltre 90 officine.<br />
Si tratta di un accordo molto importante,<br />
prima di tutto perché porta<br />
un valore aggiunto alle nostre officine”,<br />
continua Albarrán, nel senso<br />
che possiamo aiutarle a capire<br />
meglio il prodotto frigo. Infatti,<br />
Daikin ci porta la conoscenza del<br />
mercato e del prodotto, e ad aprile<br />
di quest’anno abbiamo già avuto<br />
una serie di incontri di formazione<br />
con le prime officine che hanno<br />
voluto subito aderire al progetto.<br />
Vorremmo fare un secondo incontro”,<br />
spiega il responsabile Alltrucks<br />
Italia“, con altre officine che aderiscono<br />
al progetto, entro la fine dell’anno,<br />
per portare a un livello sempre più<br />
alto la formazione anche per quanto<br />
riguarda la parte di riparazione<br />
e manutenzione dei frigo oltre ad<br />
aumentare quelli che sono i servizi<br />
L’accordo con il gruppo<br />
giapponese porta un valore<br />
aggiunto alla nostra rete<br />
che si apre a un nuovo mercato<br />
e a nuovi prodotti, acquisendo<br />
ulteriori professionalità<br />
Francisco Albarrán<br />
che le nostre officine sono in grado<br />
di offrire a tutti i nostri clienti”.<br />
Albarrán guida attualmente Alltrucks<br />
Italia forte della sua esperienza europea:<br />
“Il mio compito è quello di<br />
fornire il supporto e la professionalità<br />
necessaria per completare il<br />
team così che potremo sviluppare Alltrucks<br />
Fleet, un progetto che mette in<br />
collegamento le nostre officine con i<br />
clienti finali, ovvero le aziende di trasporto.<br />
E che, dal punto di vista strategico,<br />
è molto importante”.<br />
Daikin, Zanotti, Alltrucks<br />
Fleet, sono molte le<br />
frecce all’arco della filiale<br />
italiana della società<br />
tedesca fondata<br />
nel 2013 da tre aziende<br />
leader nel settore dei<br />
veicoli industriali come<br />
Bosch, Knorr-Bremse<br />
Manutenzione su camion<br />
e ZF: “Così come la collaborazione<br />
con un partner forte e importante<br />
come Daikin”, spiega Albarrán”, porta<br />
valore aggiunto a livello di conoscenza<br />
dei prodotti nuovi per fornire<br />
assistenza anche sulla componente<br />
refrigerata, che riguarda non solo gli<br />
alimenti ma anche i farmaci, così il<br />
progetto Alltrucks Fleet può implementare<br />
il business fornendo ai trasportatori<br />
soccorso stradale e aiuto<br />
sulla manutenzione regolare dei mezzi.<br />
Ecco perché è molto importante svilupparlo<br />
in Italia così come nei Paesi<br />
del Nord. Quando ho iniziato a lavorare<br />
in Inghilterra, è emersa chiaramente la<br />
necessità che le aziende di trasporto<br />
del Sud dell’Europa (quindi della Spagna,<br />
del Portogallo, e qui in Italia non<br />
Officina Alltrucks<br />
è molto diversa) abbiano questo generedi<br />
copertura anche in Paesi come,<br />
per esempio, l’Inghilterra.<br />
E per le officine inglesi, è molto interessante<br />
anche a livello locale sviluppare<br />
una rete, poter portare questo<br />
servizio ai propri clienti, a livello locale,<br />
su un Paese insulare. E, magari, hanno<br />
anche qualche cliente che viene dall’estero<br />
e diventa interessante sviluppare<br />
il business a livello multimarchio”.<br />
Alltrucks Fleet è<br />
un progetto che mette<br />
in collegamento<br />
le nostre officine con<br />
i clienti finali, ovvero le<br />
aziende di trasporto.<br />
Strategicamente<br />
è molto importante<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 41
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 42<br />
Un Daily<br />
“lungo”<br />
per Petit<br />
Forestier<br />
Patto d’acciaio con<br />
Iveco per il noleggio<br />
dell’elettrico di Torino<br />
versione tutto freddo.<br />
Il leader del settore<br />
parla di una crescita<br />
esponenziale della<br />
domanda frigo-elettrico<br />
“Un Daily simile a un veicolo classico<br />
ma completamente elettrico”.<br />
Con queste parole Ronan Mouchel,<br />
direttore generale di Petit Forestier<br />
Italia, descrive l’Iveco eDaily con cella<br />
Urban dell’allestitore LeCapitaine<br />
esposto in Romana Diesel in occasione<br />
della prima tappa del tour Frigo’n’Motion.<br />
La sua autonomia, maggiorata<br />
di oltre il 50 per cento fino a<br />
400 chilometri grazie anche alla cella<br />
parzialmente composta di materiale<br />
riciclato e al layout aerodinamico,<br />
lo rende particolarmente adatto alle<br />
consegne in ambito urbano senza<br />
escludere il fuori porta.<br />
“Nonostante il veicolo non sia ancora<br />
disponibile, sul mercato abbiamo<br />
già dei contratti firmati”, fa sapere<br />
Mouchel, “e questo è il riflesso di una<br />
necessità dei nostri clienti che hanno<br />
aspettato mesi se non anni. Parliamo<br />
di una quindicina di eDaily, che per<br />
Da sinistra, Valerio Vanacore, responsabile trazioni alternative Iveco mercato Italia,<br />
e Ronan Mouchel, direttore generale di Petit Forestier Italia<br />
un veicolo frigorifero completamente<br />
elettrico sembra un numero piccolo e<br />
invece è un buon segnale per il futuro”.<br />
Il farmaceutico, segmento<br />
molto interessante<br />
Le aziende della grande distribuzione<br />
organizzata, come anche della ristorazione,<br />
sono il target per eccellenza,<br />
non l’unico. “Sulla totalità delle targhe<br />
in circolazione il settore farmaceutico<br />
rappresenta una parte limitata, ma una<br />
parte interessante”, ribadisce il direttore<br />
generale di Petit Forestier Italia,<br />
“per le cui specifiche esigenze stiamo<br />
sviluppando un reparto dedicato all’interno<br />
del Gruppo. Ipotizziamo per il<br />
futuro una crescita importante”.<br />
Fino a questo momento le richieste di<br />
eDaily modello 42S14E, dotato di due<br />
pacchi batteria da 74 kWh e dell’esclusiva<br />
presa di forza ad alto voltaggio<br />
che consente di alimentare diret-<br />
tamente dalle batterie di trazione il<br />
gruppo frigorifero attraverso un semplice<br />
connettore, arrivano “da Roma,<br />
Bologna, Milano, Padova, Torino, quindi<br />
ci concentriamo sulle grandi città.<br />
Però, vista la versatilità di questo 35<br />
quintali classico ma con un’autonomia<br />
abbastanza importante, penso a<br />
un utilizzo anche extraurbano.<br />
Per esempio, ne abbiamo uno che girerà<br />
a Siena e nei dintorni, e Siena non<br />
è esattamente una metropoli”.<br />
Un accordo paneuropeo<br />
per 2.000 NLT di cabinati<br />
Iveco eDaily per il trasporto a temperatura<br />
controllata è oggetto di alcuni<br />
progetti pilota “su cui”, dice ancora<br />
Ronan Mouchel, “soprattutto i grandi<br />
gruppi dell’agroalimentare ripongono<br />
tanta speranza. Hanno bisogno di risultati<br />
concreti per decidere quanti<br />
ne potranno integrare nelle loro flot-<br />
Accesso prioritario al noleggio della flotta<br />
dei 2.000 eDaily 42S14E ai clienti specializzati<br />
nel trasoporto refrigerato che operano<br />
nell’Unione europea, in Gran Bretagna e Svizzera<br />
te”. Grazie al Memorandum of Understanding<br />
sottoscritto da Iveco<br />
e Petit Forestier per la fornitura di<br />
2.000 eDaily cabinati, ai clienti dello<br />
specialista del freddo che operano<br />
nel territorio dell’Unione europea, in<br />
Gran Bretagna e in Svizzera sarà offerto<br />
l’accesso prioritario per noleggiare<br />
l’eDaily. Composta inizialmente<br />
da 200 veicoli, la flotta raggiungerà<br />
un totale di 2.000 unità entro il 2026.<br />
Per l’intero ciclo di vita dell’eDaily, il<br />
cliente potrà contare su Petit Forestier<br />
e quindi su Iveco, il costruttorecon<br />
cui il gruppo francese ha sottoscritto<br />
una partnership “che dura da<br />
Ronan Mouchel<br />
Volta Zero, il veicolo elettrico di Volta Trucks refrigerato da Gruppo Petit Forestier<br />
più di cinquant’anni. Il nostro reparto<br />
Ricerca e Sviluppo”, sottolinea Mouchel,<br />
“lavora a stretto contatto con<br />
Iveco, e l’eDaily con cella frigorifera<br />
è il frutto di questa collaborazione.<br />
In una fase di transizione energetica<br />
come quella che stiamo vivendo<br />
e che investe anche il settore del<br />
freddo - fase molto interessante ma<br />
frenetica - le incertezze sono tante e<br />
riguardano principalmente le batterie<br />
e la manutenzione del veicolo. Per il<br />
cliente, sapere di potersi appoggiare<br />
a un fornitore che sa gestire qualunque<br />
tipo di problematica non è una<br />
cosa da poco”.<br />
Volta Zero, veicolo commerciale refrigerato a<br />
emissioni zero da 16 tonnellate<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 43
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 44<br />
Focalizzati<br />
sul futuro<br />
della tua azienda,<br />
guarda oltre<br />
i benefici fiscali<br />
Intervista a Stefano Brivio<br />
di Mgh Systems, gruppo italiano<br />
che si è ritagliato un ruolo<br />
di prim’ordine nel panorama europeo<br />
nei settori Internet of Things, data<br />
center, telecomunicazioni e security<br />
Che cos’è l’industria 5.0?<br />
Naturale evoluzione dell’industria<br />
4.0, è un nuovo paradigma che non<br />
si limita alla semplice automazione<br />
dei processi, ma enfatizza la collaborazione<br />
tra macchine e lavoratori,<br />
la personalizzazione su larga scala, la<br />
sostenibilità ambientale e l’adozione<br />
di tecnologie all’avanguardia per<br />
migliorare l’efficienza e la competitività<br />
delle aziende.<br />
All’interno del documento Industry 5.0:<br />
verso una industria europea sostenibile,<br />
human centric e resiliente, la Commissione<br />
dell’Unione Europea ha posto<br />
al centro i tre principi fondamentali di<br />
questa rivoluzione industriale:<br />
1. Approccio umano: si sottolinea<br />
l’importanza di utilizzare la tecnologia<br />
per adattare i processi produttivi<br />
alle esigenze dei lavoratori.<br />
Questo significa anche garantire<br />
che l’adozione delle nuove tecnologie<br />
che sono in grado di semplificano<br />
l’usabilità dei sistemi informativi e il<br />
lavoro del personale.<br />
2. Sostenibilità: si pone una notevole<br />
enfasi sull’adozione di<br />
pratiche legate all’economia<br />
circolare e sull’aumento dell’efficienza<br />
energetica. In particolare,<br />
l’attenzione si concentra<br />
su come l’industria possa contribuire<br />
in modo significativo alla<br />
riduzione degli sprechi e al consumo<br />
responsabile delle risorse.<br />
3. Resilienza: si fa riferimento alla<br />
necessità di migliorare la capacità<br />
dell’industria di resistere a<br />
periodi di crisi. Questo implica<br />
un rafforzamento delle infrastrutture<br />
industriali per garantire<br />
che possano sostenere le esigenze<br />
critiche in periodi difficili.<br />
Stefano Brivio<br />
Come farsi trovare pronti?<br />
In attesa di conoscere i dettagli delle<br />
misure, una cosa è ormai chiara: la<br />
scorsa estate, il Governo ha definito<br />
chiaramente la lista delle modifiche<br />
che intende apportare al Piano Nazionale<br />
di Ripresa e Resilienza, tra cui<br />
spiccano i 4 miliardi di euro destinati<br />
al Piano Transizione 5.0.<br />
Questa nuova revisione degli incentivi,<br />
volti a incoraggiare gli investimenti<br />
privati, va considerata come molto<br />
più di una semplice evoluzione del<br />
precedente piano 4.0, che spesso è<br />
stato interpretato dalle aziende come<br />
una ricerca miope dei soli benefici<br />
fiscali. In realtà, rappresenta un’opportunità<br />
straordinaria per migliorare<br />
la produttività delle aziende italiane.<br />
Oggi è il momento di guardare oltre i<br />
vantaggi finanziari e concentrarsi sulla<br />
creazione di un futuro più sosteni-<br />
bile, competitivo, efficiente e digitale<br />
per le nostre aziende.<br />
Siamo di fronte a un’opportunità che<br />
non possiamo lasciarci sfuggire. Offrirà<br />
incentivi per tutte le soluzioni<br />
il cui requisito tecnico minimo sarà<br />
equivalente a quello del precedente<br />
piano 4.0, oltre a un’attenzione particolare<br />
verso una o più delle seguenti<br />
caratteristiche:<br />
• riduzione del consumo dell’energia<br />
nei processi produttivi;<br />
• sostituzione dei combustibili fossili;<br />
• riduzione delle emissioni in atmosfera;<br />
• recupero di materie prime critiche;<br />
• circolarità dei processi produttivi<br />
attraverso un uso più efficiente<br />
delle risorse.<br />
Le aziende che adotteranno questo<br />
cambiamento in maniera profonda<br />
e non solo superficialmente, sperimenteranno<br />
una notevole ottimizzazione<br />
delle loro operazioni, una<br />
significativa riduzione dei costi e un<br />
impatto ambientale più sostenibile.<br />
Oggi è il momento di guardare oltre<br />
i vantaggi finanziari e concentrarsi<br />
sulla creazione di un futuro più sostenibile,<br />
competitivo, efficiente e digitale<br />
per le nostre aziende<br />
Infine, ma non per questo meno<br />
importante, si libereranno definitivamente<br />
dall’onere tedioso di compilare<br />
e gestire innumerevoli fogli Excel<br />
come punto centrale del loro lavoro<br />
quotidiano.<br />
Per contribuire<br />
a un dibattito apportando<br />
la propria esperienza<br />
su come migliorare la gestione<br />
delle flotte nella cold chain,<br />
scansionare il QR-Code<br />
per un confronto!<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 45
A mente<br />
fredda<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 46<br />
Webfleet Cold Chain<br />
è la soluzione telematica<br />
per la gestione dei<br />
trasporti a temperatura<br />
controllata che riesce<br />
a semplificare il lavoro<br />
dei fleet manager grazie<br />
a semplicità, rapidità<br />
e affidabilità<br />
Secondo l’IIR (International Institute<br />
of Refrigeration) ammonta a circa<br />
1.661 milioni di tonnellate la quantità<br />
di cibo che ogni anno, in tutto il<br />
mondo, viene stoccata e trasportata<br />
utilizzando dei sistemi refrigeranti.<br />
Parliamo di una stima (secondo lo<br />
stesso ente) che si attesta sul 47%<br />
della produzione mondiale complessiva<br />
di alimenti.<br />
Potremmo fermarci qui per avere<br />
una prima fotografia dell’importanza<br />
della catena del freddo a livello globale,<br />
ma ci dimenticheremmo di un<br />
ampio range di merci che necessitano<br />
di viaggiare a una temperatura<br />
controllata, come i prodotti farmaceutici<br />
e i materiali tecnologicamente<br />
avanzati come i chip.<br />
Sono ancora vividi i momenti in cui,<br />
per trasportare i vaccini anti-Covid<br />
19, in Italia e nel mondo è stata vissuta<br />
una sfida assoluta, dovuta alla necessità<br />
di mantenere alla corretta<br />
temperatura le fiale (parecchi gradi<br />
sotto zero). Una fase critica epocale,<br />
in cui è emersa non solo agli occhi dei<br />
tecnici, ma anche all’attenzione della<br />
gente comune la difficoltà di gestire<br />
adeguatamente la catena del freddo.<br />
Per questo motivo, negli ultimi anni<br />
si sono ancor più affermate soluzioni<br />
come Webfleet Cold Chain, la<br />
risposta efficace di Webfleet a uno<br />
dei più complessi problemi della logistica<br />
mondiale.<br />
La catena del freddo<br />
in palmo di mano<br />
Webfleet Cold Chain sorprende per<br />
la semplicità e l’intuitività dell’esperienza<br />
di utilizzo. Attraverso un solo<br />
pannello di controllo, infatti, il fleet<br />
manager ha la possibilità di gestire<br />
e monitorare le temperature e lo<br />
stato di tutto il parco veicoli, includendo<br />
mezzi pesanti, trailer e<br />
furgoni. Il tutto anche attraverso<br />
l’utilizzo di device portatili come<br />
smartphone e tablet.<br />
I dati, rilevati in tempo reale, non riguardano<br />
solamente la temperatura<br />
ma consentono di sapere, per esempio,<br />
se i portelloni del rimorchio o<br />
del furgone siano aperti o chiusi e da<br />
quanto tempo. Oppure se il sistema<br />
di refrigerazione sia attivo o meno e<br />
se funzioni adeguatamente.<br />
I dati specifici di Webfleet Cold<br />
Chain vengono, poi, combinati con<br />
quelli relativi alla geolocalizzazione,<br />
alla salute del mezzo di trasporto e<br />
agli eventi di guida del mezzo, per<br />
ottenere un quadro complessivo realmente<br />
esaustivo e completo.<br />
Prevenire è meglio<br />
che pagare<br />
Inoltre, la modularità e l’interfacciabilità<br />
di Webfleet Cold Chain fanno<br />
sì che questa soluzione possa dialogare<br />
con una varietà di elementi tra<br />
cui celle frigorifere, sensori, piattaforme<br />
di terze parti, sempre mantenendo<br />
l’efficacia e l’efficienza che<br />
la contraddistinguono.<br />
La possibilità di utilizzare una sola<br />
piattaforma come Webfleet per<br />
l’intera gestione del trasporto rende<br />
quindi Webfleet Cold Chain un<br />
“must have», in grado non solo di<br />
risolvere i problemi che potrebbero<br />
venirsi a creare, ma addirittura<br />
Temperatura, stato del veicolo e altre informazioni per efficentare il trasporto refrigerato con Webfleet Cold Chain<br />
anticiparli, soprattutto se si tratta<br />
di un errore umano come una<br />
mancata chiusura di uno sportello<br />
o un’involontaria disattivazione del<br />
sistema di refrigerazione. In ogni<br />
caso, degli alert mettono immediatamente<br />
in guardia il fleet manager<br />
che potrà prontamente contattare<br />
il driver per risolvere le criticità.<br />
Tutto questo si traduce in un abbattimento<br />
verticale dei rischi di consegnare<br />
merce deteriorata, evento che non<br />
rappresenta solamente un problema<br />
dal punto di vista economico a causa<br />
dei probabili risarcimenti, ma anche<br />
per ciò che riguarda la reputazione del<br />
trasportatore e la fiducia dei clienti.<br />
Sicurezza e rispetto<br />
delle leggi<br />
Anche da un punto di vista legale, le<br />
società di trasporto e i loro manager<br />
possono confidare totalmente<br />
in Webfleet Cold Chain, poiché la<br />
piattaforma Webfleet vanta una<br />
certificazione ISO/IEC 27001:2013<br />
per la sicurezza e la gestione dei<br />
dati. Informazioni che sono disponibili<br />
per il cliente fino a un anno dopo<br />
l’acquisizione e grazie alle quali è<br />
sempre dimostrabile l’aver effettuato<br />
dei trasporti nel totale rispetto<br />
delle normative vigenti.<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 47
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 48<br />
Man<br />
for fresh<br />
Semplifichiamo<br />
il business!<br />
È un piano d’azione quello<br />
che il costruttore tedesco ha<br />
intrapreso per rafforzare<br />
la propria presenza nel comparto<br />
del trasporto a temperatura<br />
controllata. A cui si sono aggiunti i<br />
roadshow con la presenza<br />
sul mercato con gli allestitori.<br />
Un successo, che nel 2024...<br />
La gamma Man, refrigerati ma non solo<br />
È stato lanciato circa un anno fa Man for fresh, il progetto<br />
che coinvolge tutta la rete del Leone con il quale la Casa<br />
tedesca punta a rafforzare la sua presenza nel comparto<br />
del trasporto a temperatura controllata. Man for fresh vede<br />
la stretta collaborazione tra i professionisti della Man Sales<br />
Academy e i più importanti allestitori del settore allo scopo<br />
di offrire a ciascun cliente il prodotto più adatto alle sue<br />
esigenze. Per capire come sta andando ne abbiamo parlato<br />
con Alessandro Rade, bodybuilder business development<br />
truck di Man Truck & Bus Italia.<br />
“Man for fresh“, spiega, “è un vero e proprio piano d’azione<br />
che punta a migliorare analisi e competenze all’interno<br />
di Man per offrire soluzioni personalizzate in uno dei più<br />
importanti comparti del trasporto su gomma, quello del<br />
trasporto a temperatura controllata, che riguarda non soltanto<br />
gli alimenti ma anche i farmaci.<br />
Alessandro Rade, bodybuilder business development truck<br />
di Man Truck & Bus Italia<br />
Nel 2024 Il progetto continua con i Trucks To Go,<br />
ossia i veicoli due e tre assi in pronta consegna<br />
realizzati con sei allestitori differenti<br />
Il nostro obiettivo“, continua, “è fornire<br />
un servizio preciso e strutturato<br />
e nel contempo crescere in questo<br />
settore fondamentale per l’economia<br />
del Paese. In questo momento stiamo<br />
portando avanti tutti i punti del<br />
nostro progetto: ci sono aspetti che<br />
impattano maggiormente al nostro interno,<br />
altri che riguardano i clienti finali<br />
o i partner che ci accompagnano<br />
in questa avventura”.<br />
Nel piano d’azione di Man for fresh<br />
ci sono i veicoli dimostrativi che la<br />
casa tedesca ha portato direttamente<br />
presso i clienti attraverso la sua<br />
rete di concessionarie e center. Dal<br />
Tgx al Tgl, passando per Tgs e Tgm<br />
per ogni applicazione. Sono state<br />
studiate le necessità delle aziende e<br />
sono stati creati veicoli per la distribuzione<br />
a corto e medio raggio con<br />
portate significative a disposizione<br />
per i test drive ed eventi locali.<br />
“Abbiamo attraversato l’Italia“, spiega<br />
Rade, “con otto tappe, che diventeranno<br />
dieci entro la fine dell’anno, e<br />
abbiamo avuto un feedback eccezionale.<br />
I clienti hanno voglia di toccare il<br />
prodotto, di testarlo. Abbiamo incontrato<br />
aziende di tutta la Penisola, da<br />
Nord a Sud e da Est a Ovest.<br />
Abbiamo avuto oltre 300 contatti e<br />
il 70 per cento ha effettuato un test<br />
drive. Concluderemo questa parte del<br />
piano d’azione a Vicenza a fine ottobre.<br />
Particolarmente vincente si è rivelata<br />
la scelta di andare sul mercato con i<br />
partner allestitori. Unire il know how ci<br />
ha consentito di creare dei veicoli giusti<br />
per le esigenze di questo mercato<br />
che punta al tailor made. Questo, poi,<br />
ha creato ‘cultura isotermica’ all’interno<br />
di Man: abbiamo migliorato le nostre<br />
competenze sul campo, gli skills,<br />
il know how, i nostri venditori si sono<br />
entusiasmati per questo settore che,<br />
lo ricordiamo, rappresenta un quarto<br />
del Pil nazionale e occupa oltre 4 milioni<br />
di lavoratori. Stiamo parlando di<br />
qualcosa di veramente strategico”.<br />
Avanti tutta<br />
In questo momento l’operazione continua.<br />
“Siamo molto soddisfatti del<br />
ritorno che stiamo avendo in termini<br />
di numeri“, sottolinea il bodybuilder<br />
business development truck di Man<br />
Truck & Bus Italia. “Siamo in linea con<br />
le nostre aspettative in termini di quota<br />
negli isotermici, che è il terzo mercato<br />
fra gli allestiti. Un mercato, vorrei<br />
ricordare, che continua a crescere.<br />
Man for fresh ci ha dato la possibilità<br />
di avere maggiore visibilità in un settore<br />
merceologico strategico”.<br />
Una volta terminato il road show, a inizio<br />
2024, i veicoli dimostrativi saranno<br />
messi a disposizione dei concessionari<br />
che li potranno proporre per dei noleggi<br />
più lunghi ai clienti interessati a<br />
quei particolari allestimenti, come ad<br />
esempio il trasporto della carne appesa<br />
oppure quello del pesce. “Nel<br />
2024 Il progetto continua con i Trucks<br />
To Go, ossia i veicoli due e tre assi in<br />
pronta consegna”, prosegue. “Li abbiamo<br />
realizzati con sei allestitori diversi<br />
che sono stati scelti per competenza,<br />
territorialità, know-how e fasce<br />
di prezzo: Ifac, Isothermic, Lamberet,<br />
L’idealcar, Plastoblok e Royal Plastic.<br />
Ogni concessionario potrà programmare<br />
e avere un’offerta che si differenzierà<br />
in base alle esigenze territoriali:<br />
cambieranno passi, lunghezze,<br />
tipologia di allestimento. Anche MAN<br />
avrà una sua offerta ‘Trucks To Go’ che<br />
andrà a integrare quella dei dealer in<br />
modo da poter rispondere a qualsiasi<br />
richiesta dei clienti just in time. Si calcola<br />
che in questo segmento di mercato<br />
oltre il 30 per cento dei veicoli<br />
venga richiesto in pronta consegna.<br />
Un percentuale che forse oggi è ancora<br />
più elevata visto che solo i grandi<br />
operatori riescono a programmare la<br />
sostituzione dei mezzi. L’incertezza<br />
e i tassi di interesse elevati spesso<br />
spingono i più piccoli a sostituire solo<br />
quando il mezzo si rompe o ci sono<br />
necessità imminenti”.<br />
Avere veicoli in pronta consegna vuol<br />
dire programmare anche il lavoro degli<br />
allestitori. “La collaborazione con<br />
gli allestitori“, conclude Rade, “è uno<br />
dei punti di forza di questo progetto.<br />
Sapendo quando arrivano i veicoli, si<br />
possono preparare e programmare le<br />
celle, le sponde, i gruppi frigo, eccetera,<br />
e anche il collaudo diventa rapido.<br />
Di questi tempi fa la differenza”.<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 49
Energie<br />
alternative<br />
per il futuro<br />
del trasporto<br />
su gomma<br />
Iveco Heavy Duty Fcev<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 50<br />
Decarbonizzare i trasporti<br />
è la missione di Iveco,<br />
che punta all’azzeramento<br />
delle emissioni entro<br />
il 2040. Come dimostrano<br />
le sinergie green e questi<br />
modelli multienergetici<br />
Ci mette la faccia, pardon, il marchio,<br />
Iveco: la produzione e commercializzazzione<br />
dei propri veicoli elettrici<br />
pesanti a batteria ed elettrici pesanti a<br />
celle combustibili avviene infatti sotto<br />
il suo marchio. Questa precisazione è<br />
stato un atto dovuto dopo che Iveco<br />
Group ha acquisito l’azienda tedesca<br />
risultante dalla precedente joint venture<br />
Nikola Iveco Group.<br />
Un passo importante che conferma<br />
come la sostenibilità sia la priorità<br />
per un settore come quello dell’autotrasporto<br />
che Iveco persegue con<br />
approccio multienergetico: si va dal<br />
biometano all’elettrico a batteria<br />
per le mission a corto e medio raggio,<br />
fino all’elettrico a celle combustibili<br />
per la completa decarbonizzazione<br />
del trasporto a lunga distanza<br />
e per le mission più pesanti, senza<br />
trascurare l’efficienza dei consumi.<br />
Tradotto in mezzi su strada, ecco i<br />
modelli Heavy Duty (Hd) elettrici ed<br />
elettrici a celle a combustibile: l’assale<br />
elettrico è stato co-progettato e<br />
prodotto da FPT Industrial, consociata<br />
di Iveco e specializzata in sistemi<br />
di propulsione; le batterie arrivano da<br />
Proterra; tecnologia a celle a combustibile<br />
e componenti chiave sono made<br />
in Bosch. I veicoli elettrici sono stati<br />
sviluppati sulla base della piattaforma<br />
S-Way ridisegnata per poter supportare<br />
sia la tecnologia di propulsione a<br />
celle combustibili sia quella a batteria,<br />
grazie a un’architettura modulare.<br />
Iveco Heavy Duty Bev<br />
L’Iveco Hd Bev vanta un’autonomia<br />
massima di 500 km, con una capacità<br />
totale della batteria di 738 kWh (9<br />
pacchi) e una potenza di ricarica fino<br />
a 350 kW. Ciò consente di completare<br />
missioni di consegna hub-to-hub,<br />
un’ampia varietà di applicazioni regionali<br />
e anche missioni a lungo chilometraggio<br />
con opportunità di ricarica<br />
durante le necessarie soste. La configurazione<br />
Artic 4x2 sarà la prima a essere<br />
introdotta sul mercato europeo<br />
nell’ultimo trimestre del <strong>2023</strong>.<br />
L’Iveco Hd Fcev vanta un’autonomia<br />
maggiore, fino a 800 km. Grazie alla<br />
rapidità dei tempi di rifornimento, inferiori<br />
a 20 minuti, rappresenta la soluzione<br />
perfetta per le missioni a lunga<br />
percorrenza nei trasporti commerciali<br />
pesanti. Il veicolo è in grado di stoccare<br />
70 kg di energia utilizzabile a idrogeno<br />
a una pressione di 700 bar.<br />
A zero emissioni viaggia anche il trasporto<br />
leggero. Qui scende in campo<br />
un campione come l’eDaily che<br />
alimenta la catena del freddo perché,<br />
nelle sue varie performance, ha<br />
prestato motore, lamiere, elettroni<br />
e vano carico a Petit Forestier Italia,<br />
leader europeo nel noleggio e leasing<br />
di veicoli refrigerati. Il risultato si è visto<br />
all’ultimo Tuttofood a Fiera Rho a<br />
Milano: un eDaily cabinato allestito con<br />
box refrigerato da 12 m³ cella Urban by<br />
LeCapitaine, modello 42S14E, e motore<br />
sincrono con magneti permanenti a<br />
riluttanza assistita, potenza da 140 kW<br />
(190 cv) e coppia da 400 Nm. Il veicolo<br />
è dotato di due pacchi batteria da 74<br />
kWh e dell’esclusiva presa di forza ad<br />
alto voltaggio che consente di alimentare<br />
direttamente dalle batterie di trazione,<br />
attraverso un semplice connettore,<br />
il gruppo frigorifero.<br />
Ma eDaily è anche Gate, Green & Advanced<br />
Transport Ecosystem, nuova<br />
società di Iveco Group per sempificare<br />
il passaggio dei veicoli commericali<br />
all’elettrico, grazie alla sua formula payper-use<br />
di noleggio a lungo termine.<br />
Iveco S-Way Lng_biometano<br />
Il marchio italiano è saldamente in carreggiata<br />
sulla strada della transizione energetica<br />
del settore del freddo sia che si tratti di veicoli<br />
pesanti sia nel settore del trasporto leggero<br />
alto livello offerti da partner premium.<br />
Iveco eDaily<br />
GATE - Green & Advanced Transport Ecosystem<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 51
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 52<br />
La semplicità<br />
al potere<br />
Un veicolo che ha<br />
subito conquistato tutti,<br />
anche in versione cargo<br />
Al momento<br />
l’unico vero limite<br />
è l’alimentazione<br />
elettrica, che fatica<br />
anche tra gli LCV<br />
Eppure, in configurazione<br />
frigo sarebbe<br />
un’ottima soluzione<br />
L’Id.Buzz Cargo, lontano erede del Bulli<br />
che fu, c’è solo elettrico a batterie, ed<br />
è il primo van nato per l’elettromobilità.<br />
E si vede. Ripulito di tutto quanto serviva<br />
sui termici ma che qui è superfluo,<br />
è stato disegnato da un foglio bianco<br />
con in mente il suo antenato famoso,<br />
quel T1 schizzato sulla propria agenda<br />
dall’olandese Ben Pon nell’aprile del<br />
1947 (v’invitiamo a guardare il Fuori<br />
di Test dedicato al Transporter 6.1 su<br />
www.fuoriditest.com per comprendere<br />
meglio come andò la faccenda). Di<br />
certo l’Id.Buzz non passa inosservato.<br />
A ogni sosta o semaforo c’è sempre<br />
Niente diesel e niente tetto<br />
alto per il Volkswagen Id.Buzz<br />
che nasce sulla poliedrica<br />
piattaforma elettrica Meb:<br />
passo dai 2.764 a 2.989 mm ma<br />
presto si arriverà a 3.239 mm<br />
qualcuno che ne vuole sapere di più e<br />
che brama una prova dal vivo.<br />
Niente diesel dicevamo, perché<br />
Id.Buzz, anche nella versione Cargo<br />
(questa) nasce sulla piattaforma elettrica<br />
(e, si badi, non ‘elettrificata’) Meb,<br />
che Volkswagen propone sulle vetture<br />
della gamma Id e su altre del Gruppo,<br />
ad esempio le Skoda. Ma non solo. Una<br />
piattaforma versatile che consente di<br />
variare il passo pressoché a piacere,<br />
tanto che oggi va dai 2.764 millimetri<br />
dell’Id.3 ai 2.989 di questo Id.Buzz, in<br />
predicato di estendere l’interasse fino<br />
a quota 3.239 millimetri, per ricavare<br />
grandi volumi sui furgoni<br />
(d’alzare il tetto, però,<br />
non se ne parla per ora).<br />
Rispetto a un Volkswagen<br />
Transporter 6.1 perde<br />
o guadagna 200 chili<br />
di peso totale a terra, in<br />
base alla versione del T 6.1, ma perde<br />
sempre in portata: circa due quintali<br />
se paragoniamo il Buzz al T 6.1 da 2,8<br />
ton di massa complessiva, e ci riferiamo<br />
alla versione base senza componentistica<br />
frigo. Ma è così per tutti gli<br />
elettrici, che pagano lo scotto delle<br />
batterie, ancora molto - troppo - pesanti<br />
stante le tecnologie odierne.<br />
Splendido da guidare<br />
In compenso però ne guadagna la tenuta<br />
di strada, sia a vuoto sia a pieno<br />
carico, grazie appunto al peso concentrato<br />
nella parte bassa centrale.<br />
Niente scricchiolii di sorta, nonostante<br />
le plastiche dei rivestimenti interni<br />
non siano più quelle di una volta (c’è da<br />
ridurre la tara), e la visibilità dal posto<br />
guida è invidiabile. Poi c’è quell’accelerazione<br />
bruciante che t’incolla al sedile,<br />
grazie ai 3<strong>10</strong> Nm di coppia subito<br />
disponibili. Se hai il keyless, come nel<br />
nostro caso, sali e puoi anche evitare<br />
di premere il pulsante d’avvio a piantone:<br />
ruoti di uno scatto in avanti il comando<br />
sulla levetta destra che spunta<br />
dal piantone di sterzo e inserisci la ‘D’<br />
per cominciare a marciare, oppure dai<br />
un altro colpetto e ingrani la ‘B’ che<br />
porta al massimo la frenata rigenerativa.<br />
Quando ti fermi, metti in ‘N’, apri la<br />
porta e lui s’incarica sia del freno a<br />
mano sia di chiudere e spegnere tutto.<br />
Caricare alla velocità promessa è però<br />
una chimera, perché serve una sorta<br />
di congiunzione astrale: la carica della<br />
batteria dev’essere compresa tra il<br />
5 e l’80 per cento, le temperature sia<br />
dell’ambiente sia di esercizio devono<br />
essere di 23 gradi e la colonnina<br />
in corrente continua di potenza adeguata.<br />
Fatto sta che dei 170 chilowatt<br />
promessi, da un hypercharger a 300<br />
chilowatt non ne abbiamo portati a<br />
casa mai più di un’ottantina, nonostante<br />
i ripetuti tentativi in diverse condizioni.<br />
Sotto il profilo dei consumi, è il<br />
secondo migliore tra quelli fin qui provati<br />
di pari categoria, alle spalle del solo<br />
Renault Master, che però aveva dalla<br />
sua una scarsa cavalleria e il minus di<br />
un’autonomia reale decisamente insufficiente.<br />
Qui invece si tocca la distanza<br />
record di oltre 250 chilometri,<br />
comunque lontana da quella che appare<br />
sul display del veicolo: 516 in Eco<br />
mode, 511 in Comfort, 507 in Sport e<br />
511 in Individual. Per la prova optiamo<br />
per la Eco, con la marcia in ‘B’, ma appena<br />
accendiamo il riscaldamento 80<br />
chilometri di range si volatilizzano, riducendo<br />
i 516 promessi a 436.<br />
Dentro e fuori, come è fatto<br />
Dentro è semplice nel design, le superfici<br />
sono funzionali e facili da pulire.<br />
Un neo però c’è ed è la mancanza di<br />
retroilluminazione per i comandi tattili<br />
dell’aerazione e del volume infotainment<br />
ubicati sul davanzalino sotto lo<br />
schermo in console centrale, che di<br />
notte ti costringe a dover accendere<br />
una delle due plafoniere touch a doppio<br />
led. Comoda la vaschetta per lo<br />
smartphone con due prese Usb-C ricavata<br />
alla destra del piantone di sterzo.<br />
Fuori la linea è bella e diversa da tutte<br />
le altre viste fin qui, una sorta di<br />
‘studio’ divenuto realtà. Con solo luci<br />
perimetrali a led (il listello tra i fari più<br />
gli spot nelle maniglie si pagano però<br />
80€ extra) e, per la prima volta su un<br />
furgone, pneumatici differenziati tra<br />
anteriore e posteriore (più larghi).<br />
Dal punto di vista meccanico, in pratica<br />
l’Id.Buzz è uno skateboard sopra il quale<br />
piazzare una carrozzeria a piacere. È<br />
questo l’orientamento di chi costruisce<br />
veicoli elettrici partendo da un foglio<br />
bianco. Il motore/cambio App 3<strong>10</strong>,<br />
come la posizione parallela all’asse e i<br />
Nm di coppia, è sul posteriore, un trend<br />
dei veicoli a batteria di nuova concezione.<br />
La batteria con celle a sacchetto<br />
è sottoscocca nell’interasse e c’è la<br />
possibilità di restituire la corrente alla<br />
rete o a qualche device, utilizzando così<br />
il Buzz come un grosso powerbank.<br />
Semplice nel design<br />
dentro, non passa<br />
inosservato fuori<br />
e per la prima volta<br />
gommatura diversa<br />
tra anteriore<br />
e posteriore (più larga)<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 53
Logistica<br />
degli alimenti,<br />
ricchezza<br />
chiama sicurezza<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 54<br />
L’alimentare è la spina dorsale<br />
dell’economia italiana e se queste<br />
merci non vengono trasportate<br />
correttamente si rischia<br />
che si deteriorino e che venga<br />
vanificato tutto il lavoro della filiera.<br />
Come spiega Umberto Torello<br />
esperto del settore<br />
L’ALIMENTARE<br />
IN ITALIA<br />
>4%<br />
% del PIL<br />
580 MLD<br />
fatturato 2022 in euro<br />
1,2 MLN<br />
n. di addetti<br />
1 ° MONDO<br />
per certificati DOP e IGP<br />
1 ° ITALIA<br />
per ricchezza generata<br />
I numeri che leggete qui a fianco sono<br />
di Coldiretti.<br />
Tuttavia il settore è afflitto da problemi<br />
di natura logistica.<br />
L’intera filiera dell’agroalimentare,<br />
dalla produzione agricola all’industria<br />
di trasformazione sino alla grande distribuzione,<br />
soffre una gestione spesso<br />
poco trasparente in alcune fasi.<br />
Come la scarsa visibilità che si manifesta<br />
con un vuoto di informazioni relativo<br />
allo stato delle merci in viaggio,<br />
problema che per i prodotti freschi<br />
come frutta, verdura, carne diventa<br />
uno dei principali nodi da sciogliere.<br />
Per ben tre motivi.<br />
Umberto Torello<br />
Umberto Torello, Amministratore<br />
Unico DIF Network / Presidente della<br />
Sezione di Specializzazione Trasporti<br />
Alimentari Anita e Transfrigoroute<br />
Italia, spiega che “una logistica<br />
alimentare inefficiente può comportare<br />
un aumento dei costi, ritardi<br />
nella produzione e soprattutto il deterioramento<br />
delle merci vanificando<br />
tutto il lavoro della filiera. Migliorare la<br />
sicurezza alimentare si può e si deve<br />
fare, è la missione che DIF ha preso in<br />
carico. Abbiamo intenzione, insieme<br />
ai preziosi affiliati, di aiutare le aziende<br />
alimentari a migliorare l’efficienza e<br />
servire meglio i loro clienti”.<br />
Ma le ambizioni di DIF Network non<br />
si fermano certo alla garanzia di tutela<br />
promessa al produttore. “DIF in<br />
quanto anello di congiunzione tra<br />
produttore e consumatore si prende<br />
la responsabilità di prelevare e consegnare<br />
un prodotto che rispetti le<br />
caratteristiche che il produttore ha<br />
voluto conferire al prodotto e la salute<br />
del consumatore. Senza sottovalutare<br />
il gusto”.<br />
Le parole di Umberto Torello trovano<br />
conferma nelle tre regole d’oro che si<br />
è posto DIF Network:<br />
SÌ alla temperatura controllata<br />
Per i generi alimentari soggetti ad alterazione<br />
delle caratteristiche organolettiche<br />
originarie e caratterizzanti,<br />
anche quando non previsto dall’ATP.<br />
DIF aderisce spontaneamente alle<br />
raccomandazioni per il trasporto e la<br />
conservazione degli alimenti termosensibili<br />
raccolte dal CTS di <strong>OITAF</strong> in<br />
un Documento Scientifico.<br />
NO alla promiscuità dei carichi<br />
Pratica frequente nella logistica dove<br />
si tende ad associare produzione alimentare<br />
e merce non-food con conseguente<br />
rischio di contaminazione.<br />
Nell’interesse del produttore e del<br />
consumatore i veicoli DIF trasportano<br />
esclusivamente generi alimentari<br />
che non vengono mai a contatto con<br />
merci di altra tipologia.<br />
Migliorare la sicurezza alimentare è la missione<br />
di DIF. Abbiamo intenzione, insieme ai preziosi<br />
affiliati, di aiutare le aziende alimentari<br />
a migliorare l’efficienza e servire meglio i loro clienti<br />
PIÙ trasparenza delle fasi logistiche<br />
Grazie alla tecnologia EDI (Electronic<br />
Data Interchange) tutte le informazioni<br />
prodotte nella catena logistica godono<br />
di massima visibilità e chiarezza<br />
informativa. DIF sostiene la necessità<br />
di rendere trasparenti tutti i passaggi<br />
della supply chain, informazioni cruciali<br />
per garantire sicurezza e genuinità<br />
del prodotto al consumatore.<br />
“Comprendere le esigenze del settore<br />
alimentare significa comprendere<br />
il valore che ha nell’economia. Non<br />
solo. Un’organizzazione di questo tipo<br />
lavora per una logistica rispettosa<br />
dell’ambiente e conforme alle normative”.<br />
Perché? È presto detto. DIF<br />
si ispira alla logistica collaborativa:<br />
condivide mezzi, piattaforme, tecnologia<br />
e 3 hub posizionati a Piacenza,<br />
Bologna e Caserta che rendono le<br />
operazioni di condivisione più fluide.<br />
<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 55
ISSN 0393-8077<br />
9 770393 807708<br />
0 0 8 7 3 ><br />
LA RIVISTA TECNICA<br />
SUL TRASPORTO MERCI<br />
Mensile - Anno XCIV <br />
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