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Quaderno OITAF n. 10/2023

04 Oitaf | Dal 2016 un impegno costante 06 Frigo’n’Motion | Il freddo che viaggia, il freddo che vince 10 Roma | Esordio al massimo nella capitale 12 ATP | Tante problematiche aperte sul refrigerato 20 Classificazione ATP | Ecco le cinque macro categorie 22 Lamberet | Accordo (anche) con Renault Truck 24 Schmitz Cargobull Italia | Agos, il dealer storico 28 Lecitrailer | L’Evolution dei frigoriferi 30 Lauri | Il trasformista 32 Plastoblok | La strada emiliana del saper fare 34 Euroengel | Un altro successo: Coldtainer 38 Daikin | Coprire l’intera catena del freddo 40 All Trucks | La via del freddo e delle flotte 42 Petit Forestier | Un Daily “lungo” per il noleggio 44 MGH | Il futuro oltre i benefici fiscali 46 Webfleet | A mente fredda 48 MAN | Con il “Fresh” semplifichiamo il business 50 Iveco | Energie alternative per il trasporto su gomma 52 Volkswagen VC | La semplicità al potere 54 Torello | Ricchezza chiama sicurezza

04 Oitaf | Dal 2016 un impegno costante
06 Frigo’n’Motion | Il freddo che viaggia, il freddo che vince 10 Roma | Esordio al massimo nella capitale
12 ATP | Tante problematiche aperte sul refrigerato
20 Classificazione ATP | Ecco le cinque macro categorie
22 Lamberet | Accordo (anche) con Renault Truck
24 Schmitz Cargobull Italia | Agos, il dealer storico
28 Lecitrailer | L’Evolution dei frigoriferi
30 Lauri | Il trasformista
32 Plastoblok | La strada emiliana del saper fare
34 Euroengel | Un altro successo: Coldtainer
38 Daikin | Coprire l’intera catena del freddo
40 All Trucks | La via del freddo e delle flotte
42 Petit Forestier | Un Daily “lungo” per il noleggio
44 MGH | Il futuro oltre i benefici fiscali
46 Webfleet | A mente fredda
48 MAN | Con il “Fresh” semplifichiamo il business
50 Iveco | Energie alternative per il trasporto su gomma
52 Volkswagen VC | La semplicità al potere
54 Torello | Ricchezza chiama sicurezza

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Q<strong>10</strong>/23<br />

SopraSottoZero<br />

Viaggio nelle eccellenze<br />

del trasporto refrigerato<br />

Osservatorio Interdisciplinare<br />

Trasporto Alimenti e Farmaci<br />

Supplemento al n. 874 | 11 novembre <strong>2023</strong> di Vie&Trasporti


EDITORIALE<br />

Dieci e lode<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 1<br />

Eccoci con il nostro annuale appuntamento<br />

con le eccellenze industriali<br />

nel trasporto refrigerato. Per festeggiare<br />

il numero tondo, questo è il decimo<br />

quaderno <strong>OITAF</strong>, abbiamo voluto<br />

dare una forte spinta caratteriale alla<br />

grafica e ai colori, un po’ stanchi di<br />

collegare il freddo al bianco e al blu<br />

che comunque restano i colori per<br />

definizione del freddo e del ghiaccio.<br />

Cosa è successo in questi dodici mesi?<br />

Tanto e poco. Tanto perché <strong>OITAF</strong> ha<br />

messo in cantiere nuove e ambiziose<br />

iniziative, soprattutto Frigo’n’Motion,<br />

che vi raccontiamo nelle prime pagine.<br />

Tanto perché è ormai assertiva la<br />

presenza dei veicoli elettrificati nella<br />

distribuzione urbana refrigerata, e<br />

siamo ormai arrivati alla classificazione<br />

per affinità del “monomotore” e<br />

del “doppio motore”. Poco perché<br />

vorremmo che il messaggio qualitativo<br />

del trasporto di alimenti e farmaci<br />

passasse di più.<br />

Non tutti sanno che le norme ATP<br />

sono nate per proteggere i prodotti<br />

dalla tossicità. Ciò vuol dire che se<br />

un bene trasportato perde le sue caratteristiche<br />

e qualità, poco importa.<br />

L’importante è che non sia tossico.<br />

Giusto, per carità, la salute deve prevalere<br />

su tutto. Ma in un Paese come il<br />

nostro che sulla qualità e raffinatezza<br />

delle materie prime e seconde in ambito<br />

alimentare traccia la linea dell’eccellenza<br />

è veramente poco. Classico<br />

esempio il vino. Il caldo lo devasta,<br />

eppure non esiste nessuna regola che<br />

ne suggerisce – o impone – un trasporto<br />

attenzionato. E a noi questa<br />

sembra una follia.<br />

Questo vuol dire che oltre all’ATP bisogna<br />

pensare a qualcosa di più, di<br />

nuovo, che garantisca la qualità del<br />

nostro prodotto e, ovviamente, la<br />

serietà dei nostri autotrasportatori.<br />

E in tal senso la battaglia di <strong>OITAF</strong> è<br />

soltanto all’inizio.


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 2<br />

SOMMARIO<br />

01 Oitaf | Dieci e lode<br />

04 Oitaf | Dal 2016 un impegno costante<br />

06 Frigo’n’Motion | Il freddo che viaggia, il freddo che vince<br />

<strong>10</strong> Roma | Esordio al massimo nella capitale<br />

12 ATP | Tante problematiche aperte sul refrigerato<br />

20 Classificazione ATP | Ecco le cinque macro categorie<br />

22 Lamberet | Accordo (anche) con Renault Truck<br />

24 Schmitz Cargobull Italia | Agos, il dealer storico<br />

28 Lecitrailer | L’Evolution dei frigoriferi<br />

30 Lauri | Il trasformista<br />

32 Plastoblok | La strada emiliana del saper fare<br />

34 Euroengel | Un altro successo: Coldtainer<br />

38 Daikin | Coprire l’intera catena del freddo<br />

40 All Trucks | La via del freddo e delle flotte<br />

42 Petit Forestier | Un Daily “lungo” per il noleggio<br />

44 MGH | Il futuro oltre i benefici fiscali<br />

46 Webfleet | A mente fredda<br />

48 MAN | Con il “Fresh” semplifichiamo il business<br />

50 Iveco | Energie alternative per il trasporto su gomma<br />

52 Volkswagen VC | La semplicità al potere<br />

54 Torello | Ricchezza chiama sicurezza<br />

Supplemento<br />

al n°874 Novembre <strong>2023</strong><br />

di Vie&Trasporti<br />

LO.NO/00516/02.2021CONV<br />

Reg.Tribunale di Milano n.6479<br />

del 6/2/1964<br />

Iscrizione al Registro Nazionale<br />

della Stampa n.1740 - vol.18<br />

foglio 313 - 21/11/1985 - ROC 32150<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi<br />

gguzzardi@fiaccola.it<br />

A cura di<br />

Enzo Rizzo<br />

Collaborazione di<br />

Tiziana Altieri<br />

Bruno Cortecci<br />

Progetto grafico<br />

Cinzia Bernardi | Graphimedia<br />

graphimedia.it<br />

Tipografia<br />

ColorShade<br />

Peschiera Borromeo, Milano<br />

Ufficio stampa e PR<br />

Easycom<br />

Celeste Di Sabato<br />

Tel. 02 58324398<br />

celeste.disabato@easycomonline.it<br />

easycom.it<br />

Via Sabotino, 19 - 20135 Milano<br />

Segreteria operativa<br />

Ornella Oldani<br />

segreteria@oitaf.com<br />

Segreteria organizzativa<br />

Giovanna Thorausch<br />

gthorausch@fiaccola.it<br />

direzione@fiaccola.it<br />

casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />

www.fiaccola.com<br />

Osservatorio Interdisciplinare<br />

Trasporto Alimenti e Farmaci<br />

www.oitaf.com<br />

A biometano per natura.<br />

Leader da sempre.<br />

DRIVE THE NEW WAY.<br />

La propensione al cambiamento, anche nel business, è la capacità di reagire<br />

<br />

sostenibile, offre oltre 25 anni di esperienza ed eccellenza nei motori<br />

<br />

2<br />

* Con BIO-LNG derivato da scarti zootecnici si negativizzano le emissioni di CO2.


Board<br />

Clara Ricozzi Presidente<br />

Lucia Saronni Presidente onorario<br />

Marco Comelli Resp. scientifico<br />

Giuseppe Guzzardi Direttore<br />

EvoLuTion<br />

Soluzioni innovative per il trasporto refrigerato<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 4<br />

Dal 2016<br />

un impegno<br />

costante<br />

<strong>OITAF</strong> è un polo consultivo e propositivo<br />

che approfondisce le tematiche<br />

connesse al trasporto del cibo, dei<br />

prodotti freschi e di quelli che hanno<br />

bisogno di una conservazione a temperatura<br />

controllata con l’obiettivo di<br />

garantire sicurezza e qualità lungo la<br />

supply chain, anche attraverso la definizione<br />

di protocolli condivisi per l’ATP.<br />

Tra i principali compiti di <strong>OITAF</strong> rimane<br />

la ricerca e la promozione nelle più<br />

alte sedi, comprese quelle accademiche,<br />

della qualità e professionalità,<br />

nonché dei principi di igiene assoluta<br />

da garantire al consumatore finale.<br />

La denominazione originale OITA è<br />

stata modificata nel 2021 in <strong>OITAF</strong>, per<br />

sottolineare l’attenzione al segmento<br />

“trasporto farmaco”, dapprima generata<br />

dall’opportunità di fornire indicazioni<br />

strategiche per il trasporto e la<br />

somministrazione dei vaccini anti-Covid-19.<br />

Tale denominazione rimane<br />

come parte integrale del nome, e ne<br />

rappresenta l’evoluzione.<br />

Obiettivo di <strong>OITAF</strong> è anche approfondire<br />

le tematiche del trasporto<br />

di specifici prodotti, valutando se il<br />

trasporto in regime ATP possa essere<br />

o meno auspicabile, studiando e<br />

promuovendo tecnologie che contribuiscano<br />

a preservare la qualità<br />

della merce trasportata in tutti i suoi<br />

aspetti. Continua la partecipazione<br />

agli eventi di settore, anche per<br />

assicurare ai partner la massima visibilità<br />

possibile.<br />

I Quaderni <strong>OITAF</strong> sono un importante<br />

strumento divulgativo e di analisi<br />

della catena del freddo.<br />

Leggi tutte le pubblicazioni<br />

Comitato Tecnico Scientifico<br />

Riccardo Accorsi Università Alma Mater<br />

Studiorum di Bologna<br />

Giuseppe Acquaro Terminali Italia<br />

Stefano Brivio MGH Systems Italia<br />

Gerardo Cardone Futura Servizi Logistici<br />

Giuliano Caselli Tecnea Italia;<br />

Gérald Cavalier Groupe Tecnea Cemafroid<br />

Vincenzo Cinelli MIT<br />

Bruno Cortecci Commissione Onu Unece -<br />

European Committee for Standardization<br />

Pasquale d’Anzi MIT<br />

Rodolfo de Dominicis DigITAlog;<br />

Giuseppina della Pepa Anita<br />

Fabio Di Giuseppe Volkswagen Commercial<br />

Vehicles<br />

Franco Fenoglio CdA Italferr<br />

Enrico Finocchi Albo Autotrasportatori<br />

Olga Landolfi TTS Italia<br />

Antonio Malvestio Freight Leaders Council<br />

Sandro Mantella Lamberet<br />

Riccardo Manzini Università Alma Mater<br />

Studiorum di Bologna<br />

Massimo Marciani Fit Consulting - Freight<br />

Leaders Council<br />

Fabrizio Ossani Federtrasporti<br />

Massimiliano Perri Iveco Mercato Italia<br />

Cristina Qirjaku MIT<br />

Alessandro Rade MAN Italia<br />

Umberto Torello DIF - Distribuzione Italiana<br />

Food, Transfrigoroute Italia e TN Torello<br />

Paolo Uggè Conftrasporto<br />

Fabrizia Vigo ANFIA<br />

Paolo Volta Pagiro<br />

Portale in acciaio Inox e luci di<br />

ingombro sequenziali 3 posizioni<br />

Fascia in gomma per rottura ponte<br />

termico e profilo battipallet saldato<br />

al pianale<br />

Scansiona questo codice QR<br />

per vedere il video di Evolution<br />

2.464 mm<br />

Pianale in alluminio, zoccolo in<br />

alluminio e rail fermacarico<br />

Tamponi verticali e tamponi orizzontali<br />

rinforzati con lamiera Inox<br />

Supporto connessioni Inox e piasta invito<br />

ralla XLarge rinforzata<br />

Rinforzo angolare anteriore<br />

Opzione UPAC P400 MuLTi x3<br />

e ganci nave per il trasporto intermodale<br />

strada ferrovia e strada mare<br />

C o de los Huertos, S/N. Apdo. <strong>10</strong>0<br />

50620 Casetas Zaragoza (España)<br />

+34 976 462 121 - www.lecitrailer.com


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 6<br />

Il freddo<br />

che viaggia<br />

Il freddo<br />

che vince<br />

Nel mondo il mercato<br />

dei veicoli refrigerati<br />

vale <strong>10</strong>,5 miliardi di dollari,<br />

ed è in piena espansione:<br />

raggiungerà i 15 miliardi<br />

nel 2025.<br />

A livello mondiale il settore<br />

del delivery è dominante<br />

tra tutti quelli che interessano<br />

la refrigerazione.<br />

Osservatorio Interdisciplinare<br />

Trasporto Alimenti e Farmaci<br />

presenta<br />

23 / 24<br />

Una delle cause di questo boom<br />

è la crescente urbanizzazione, e<br />

l’Italia ne è un esempio evidente.<br />

Nel nostro Paese il trasporto<br />

refrigerato è anche e sempre più<br />

deve essere garanzia di conservazione<br />

e protezione delle nostre<br />

eccellenze alimentari, che trovano<br />

nella provincia e nel territorio<br />

l’applicazione più forte e sentita,<br />

per poi riversarsi nella logica di<br />

efficientamento della consegna,<br />

dell’ultimo chilometro.<br />

Questo percorso, caro a <strong>OITAF</strong>,<br />

vale un tour in Italia alla scoperta<br />

delle esigenze di trasporto<br />

locali e nazionali, lanciando uno<br />

sguardo ai migliori professionisti,<br />

in grado di assicurare al consumatore<br />

finale la conservazione<br />

dell’eccellenza.<br />

Forte di queste convinzioni e in<br />

linea con la propria intensa attività<br />

di ricerca e comunicazione,<br />

<strong>OITAF</strong> ha creato un format itinerante,<br />

che ha l’obiettivo di raggiungere<br />

il maggior numero possibile<br />

di località italiane, specie<br />

quelle dove più forte è sentita<br />

la necessità di trasportare in sicurezza<br />

e qualità. Nella prossima<br />

pagina ecco il calendario provvisorio<br />

delle tappe, oltre a quella<br />

di Roma, già effettuata presso la<br />

sede di Romana Diesel.<br />

I programmi degli interventi e<br />

delle relazioni cambia sempre,<br />

ma tiene conto della specificità<br />

locale, nel trasporto o nella distribuzione.<br />

Alcuni eventi sono<br />

previsti all’interno di attività fieristiche,<br />

come Refrigera o Transpotec.<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 7


29 | 09<br />

Roma<br />

23<br />

24<br />

7 | 11<br />

Bologna<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 8<br />

Il tour<br />

continua<br />

Catania<br />

Firenze<br />

Verona<br />

Napoli<br />

Milano<br />

Bari<br />

Caserta<br />

Cuneo<br />

Brescia


23<br />

24<br />

29 | 09<br />

Roma<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina <strong>10</strong><br />

Il tavolo dei relatori su un lato,<br />

la parata di veicoli Iveco tra i<br />

quali spicca l’Iveco eDaily con<br />

cella Urban su quello opposto,<br />

in mezzo i partecipanti al primo<br />

dei 12 incontri del tour Frigo’n’Motion<br />

che si tiene in Romana<br />

Diesel.<br />

“L’obiettivo”, esordisce il direttore<br />

<strong>OITAF</strong> e chairman Giuseppe Guzzardi,<br />

“è quello di dare valore alla<br />

qualità”. Qualità che passa anche<br />

da “una necessaria armonizzazione<br />

delle normative ambientali”,<br />

spiega il vicepresidente Truck&-<br />

Van Federauto Massimo Artusi.<br />

Chiarissimo è invece il secondo<br />

volume del Libro Bianco sui trasporti<br />

in regime di temperatura<br />

controllata realizzato da <strong>OITAF</strong>,<br />

che non nasconde le “criticità<br />

da affrontare nel corso del tour”,<br />

rimarca la presidente <strong>OITAF</strong> Clara<br />

Ricozzi mentre introduce nuove<br />

tematiche quali il “just in time”.<br />

Con le specificità alimentari del<br />

Lazio - 50mila imprese che valgono<br />

il 6% dell’Agrifood - gioca in<br />

casa il responsabile scientifico di<br />

Esordio al massimo<br />

nella capitale<br />

<strong>OITAF</strong> Marco Comelli, ricordando<br />

che “con 7.363 unità la regione è<br />

seconda solo alla Lombardia per<br />

flotta di LCV refrigerati”.<br />

Resta nel Lazio anche Massimo<br />

Marciani, presidente Freight Leaders<br />

Council: “C’è un problema<br />

endemico di sbilanciamento dei<br />

flussi, con un pesante squilibrio<br />

tra le merci in entrata e quelle in<br />

uscita. Occorre migliorare l’offerta<br />

cargo aereo ma anche il sistema<br />

portuale e quello ferroviario”.<br />

Al direttore Cemafroid-Tecnea<br />

Giuliano Caselli il compito di ricordare<br />

l’importanza dell’ATP,<br />

“strumento individuato da 53<br />

Paesi per stabilire standard uniformi<br />

da applicare al trasporto di<br />

merci sensibili alla temperatura”,<br />

mentre il rappresentante italiano<br />

nella commissione Onu Unece<br />

Bruno Cortecci annuncia che “sarà<br />

aggiornato in accordo con<br />

l’Agenda 2030”.<br />

Il mix biodiesel, biometano, elettrico,<br />

idrogeno è la risposta senza<br />

ideologismi alla domanda di<br />

sostenibilità di Iveco, “Iveco che<br />

resta fedele alla neutralità tecnologica”,<br />

ribadisce il responsabile<br />

trazioni alternative Iveco mercato<br />

Italia Valerio Vanacore; “dobbiamo<br />

ascoltare le aziende per<br />

aiutarle a scegliere la tecnologia<br />

che più si adatta al loro business”.<br />

Lo stesso approccio di Stefano<br />

Brivio, founder Wheeliot, che offre<br />

“soluzioni e consulenza per<br />

integrare i software di gestione<br />

flotta con i gestionali aziendali,<br />

sfruttando la digitalizzazione<br />

come vantaggio competitivo”.<br />

Dotato di batteria indipendente da <strong>10</strong> kWh che garantisce un’autonomia operativa fino a 8<br />

ore per trasporti fino a 0° C e di 5/6 ore per trasporti fino a -18° C.<br />

LAURI S.R.L.<br />

Sede operativa e Uffici: Via G. Di Capi 11/A, 46<strong>10</strong>0 MANTOVA<br />

Sede operativa 2: Via dell’Artigianato 15, 14034 Castello d’Annone ASTI<br />

Tel +39 0376 302276 Website: www.lauriweb.it


Refrigerato<br />

tante<br />

problematiche<br />

aperte<br />

gerazione (furgonatura e unità refrigerante),<br />

contribuisce alle emissioni e<br />

valutando strategie di miglioramento.<br />

Sulla base dei dati prepandemici riferiti<br />

al trasporto europeo di merci su<br />

strada nel 2019, stima un numero totale<br />

di 1.677.490 veicoli refrigerati per<br />

il trasporto a temperatura controllata<br />

di merci deperibili.<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 12<br />

Bruno Cortecci,<br />

rappresentante per l’Italia<br />

al WP11 dell’UNECE,<br />

traccia in queste pagine<br />

gli aspetti sui quali è lecito<br />

avere dubbi e incertezze,<br />

soprattutto considerando<br />

l’impatto ambientale<br />

e sociale di un settore<br />

in crescita esplosiva<br />

La flotta globale refrigerata nel 2021<br />

era composta da 3,4 milioni di veicoli<br />

e, sulla base delle ipotesi dell’IIR (International<br />

institute of refrigeration),<br />

le relative emissioni globali erano di<br />

circa 50 mt CO 2<br />

eq, che rappresentano<br />

quasi il 25% delle emissioni totali<br />

della catena del freddo.<br />

Sempre secondo IIR, il 70% degli alimenti<br />

destinati al consumo umano<br />

necessita di refrigerazione a un certo<br />

punto della sua filiera; una catena del<br />

freddo più ampia è un metodo riconosciuto<br />

per contribuire alla sfida di<br />

fornire un’alimentazione sufficiente e<br />

sicura alla popolazione in crescita.<br />

D’altro canto, la responsabilità dalle<br />

attuali attrezzature per la catena del<br />

freddo per gran parte delle emissionglobali,<br />

è stimata al 4% (comprese le<br />

emissioni derivanti dalla perdita di<br />

cibo e dagli sprechi legati alla mancanza<br />

di refrigerazione) dalla FAO,<br />

2022, mentre IIR, da una ricerca<br />

condotta nel 2021, calcola che una<br />

catena del freddo “migliorata”, vale a<br />

dire estesa e più performante, consentirebbe<br />

di ridurre del 50% le proprie<br />

emissioni. La refrigerazione nei<br />

trasporti è un anello basilare della<br />

catena del freddo fondamentale per<br />

l’integrità del prodotto.<br />

Per soddisfare gli obiettivi generali<br />

di sostenibilità della catena del freddo<br />

(UNEP, 2022) e in particolare la<br />

richiesta di un impatto ambientale<br />

neutro o positivo della catena alimentare,<br />

come richiesto dalla strategia<br />

europea Farm to Fork, è rilevante<br />

analizzare quanto ciascun componente<br />

delle apparecchiature di refri-<br />

Numero di veicoli<br />

refrigerati circolanti<br />

in Europa per zona<br />

climatica e categoria<br />

di veicolo<br />

LCVs<br />

MEDITERRANEA<br />

161.248<br />

TEMPERATA<br />

659.396<br />

FREDDA<br />

21.580<br />

TOTALE<br />

842.224<br />

MHCVs<br />

MEDITERRANEA<br />

243.300<br />

TEMPERATA<br />

569.005<br />

FREDDA<br />

22.961<br />

TOTALE<br />

853.266<br />

Furgonatura, gruppo refrigerante e addetti<br />

alla logistica sono le componenti dove intervenire<br />

per aumentare l’efficienza e ridurre i consumi,<br />

migliorando l’eco-compatibilità del settore<br />

Tipologie mezzi ATP e sottocategorie<br />

Classe Sigla Caratteristiche termiche<br />

W/m 2<br />

Isotermico Normale IN 0,4


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 14<br />

Frigoriferi<br />

Classe Sigla Caratteristiche<br />

arco di Ti °C<br />

Fondamentale aprire un nuovo “contenitore“<br />

nell’accordo ATP relativo alla “buone pratiche”<br />

per ridurre il carico complessivo<br />

e il consumo energetico dei camion refrigerati<br />

Per il frigorifero, si deve lavorare sul<br />

fluido refrigerante, sulla efficienza<br />

energetica del complesso, forza motrice+compressore,<br />

e sulle perdite di<br />

gas. Nei veicoli commerciali leggeri<br />

utilizziamo da oltre 70 anni l’inefficiente<br />

sistema compressore trascinato<br />

dal motore del veicolo, che<br />

oltre ad avere un circuito frigorifero<br />

molto lungo, è direttamente condizionato<br />

dal regime di giri del motore<br />

Trasmiss. Termica K<br />

W/m 2<br />

A Normale FNA 0 ≤ Ti ≤ 12 0,4 Prosegue a pagina 18<br />

Plastoblok Italiana srl - Strada Nuova Naviglio <strong>10</strong>/a 43122 Parma www.plastoblok.com


23<br />

24<br />

PARTECIPA<br />

scrivi a marketing@fiaccola.it<br />

PARTNER <strong>OITAF</strong><br />

Bari | Brescia | Caserta | Catania | Cuneo<br />

Firenze | Marcianise | Milano | Napoli | Verona<br />

TI ASPETTIAMO<br />

Resta aggiornato<br />

oitaf.com<br />

Frigo’n’Motion è il tour per l’Italia<br />

alla scoperta delle esigenze del mondo<br />

del trasporto a temperatura controllata.


Negativo -20<br />

Fresco +4<br />

21<strong>10</strong><br />

5019 00<br />

501<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 18<br />

Le perdite d’aria<br />

dalla cella sono<br />

una delle maggiori<br />

cause di<br />

inefficienza energetica<br />

Un passo fondamentale è rappresentato<br />

dall’apertura di un nuovo “contenitore“<br />

nell’accordo ATP relativo alla<br />

“buone pratiche” per ridurre il carico<br />

complessivo e il consumo energetico<br />

dei camion refrigerati, alcune delle<br />

quali hanno un impatto durante le<br />

operazioni (adeguamento dei setpoint<br />

in base al tipo di merce, rispetto dei limiti<br />

di carico, separazione dei carichi<br />

ATP da quelli DRY nello stesso vano,<br />

corretta manutenzione della furgonatura<br />

e dell’unità di refrigerazione,<br />

ecc.), altre si occupano direttamente<br />

del carico (preraffreddamento delle<br />

carrozzerie prima del carico), dello<br />

scarico e delle consegne (uso di barriere<br />

d’aria o strisce di plastica, spegnimento<br />

dell’unità di refrigerazione<br />

quando le porte sono aperte, ecc.).<br />

La quantificazione dei benefici è tuttavia<br />

impegnativa, poiché spesso implica<br />

effetti sovrapposti e deve considerare<br />

la qualità complessiva delle<br />

merci deperibili.<br />

Le migliori pratiche in materia di manutenzione<br />

e operazioni hanno molto<br />

a che fare con il personale coinvolto<br />

(driver, addetti al magazzino, addetti<br />

alla manutenzione) e il coinvolgimento<br />

degli autisti comprende aspetti non<br />

tecnologici, nonché barriere comportamentali<br />

e organizzative; pertanto, è<br />

necessario adottare misure adeguate<br />

per garantire la piena attuazione delle<br />

procedure di risparmio energetico.<br />

Stanno arrivando sul mercato soluzioni<br />

interessanti, diverse in base<br />

alla temperatura di esercizio e alle<br />

dimensioni dell’unità. Dispositivi refrigerati,<br />

come quelli criogenici,<br />

hanno un potenziale soprattutto abbinanti<br />

ai veicoli elettrici; consentono<br />

di evitare qualsiasi inquinamento<br />

localizzato e sono quindi adatti<br />

per la consegna dell’ultimo miglio.<br />

Apertura porte:<br />

sono la principale<br />

fonte di perdite<br />

termiche nei camion,<br />

in particolare durante<br />

le operazioni<br />

di consegna<br />

Studio ergonomico delle fasi di scarico<br />

Limitare l’apertura porte con l’esterno<br />

Distributore per l’Italia<br />

tref.ordini@it.aht.at<br />

https://it.aht.at/refrigerazione-da-trasporto/<br />

aht-cooling-systems-italy-srl


Cinque macro<br />

categorie<br />

Ecco la classificazione<br />

di massima per coefficiente K<br />

e arco di temperatura<br />

La normativa italiana identifica per alcune tipologie di trasporto<br />

(merce, fattore di forma, peso) le caratteristiche e le dotazioni<br />

minime per il cosiddetto “trasporto specifico”.<br />

Vuoi monitorare<br />

la temperatura<br />

durante il trasporto?<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 20<br />

Gli autoveicoli per trasporto specifico sono muniti di particolari<br />

carrozzerie che li rendono idonei a specifici impieghi i cui<br />

allestimenti sono indicati nell’articolo n. 203 regolamento di<br />

esecuzione al Codice della Strada il cui elenco, unitamente ad<br />

altri individuati dal DTNAGP (Dipartimento per i trasporti, la<br />

navigazione, gli affari generali ed il personale), è tassativo.<br />

La classificazione dei parametri prevede<br />

cinque categorie, all’interno delle<br />

quali esistono diverse sotto-categorie,<br />

che si distinguono per uno o entrambi<br />

di due parametri: l’arco di temperatura<br />

che sono in grado di mantenere e il<br />

coefficiente di trasmissione termica K.<br />

Isotermici | I<br />

Mezzi costruiti con carrozzerie isolanti,<br />

per i quali lo scambio di calore tra<br />

interno ed esterno della carrozzeria<br />

risulta limitato (non hanno dispositivi<br />

per il mantenimento della temperatura<br />

a parte l’isolamento passivo), tabella 1.<br />

Refrigeranti | R<br />

Mezzi di trasporto isotermici che utilizzando<br />

una sorgente di freddo diversa<br />

da un impianto frigorifero o da una<br />

unità di assorbimento (ghiaccio naturale<br />

con o senza sali, piastre eutettiche,<br />

ecc), sono in grado di abbassare e<br />

mantenere, con una temperatura media<br />

esterna di +30 °C, la temperatura<br />

all’interno della carrozzeria vuota fino<br />

a un valore Ti (tabella 2).<br />

Frigoriferi | F<br />

Mezzi di trasporto isotermici, muniti<br />

di un impianto di raffreddamento individuale<br />

o collettivo per più mezzi di<br />

trasporto (gruppo meccanico a compressione,<br />

impianto ad assorbimento,<br />

ecc.) che consenta, in presenza di<br />

una temperatura media esterna di<br />

+30 °C, di abbassare la temperatura<br />

all’interno della carrozzeria vuota e di<br />

mantenerla in seguito costantemente<br />

a un valore Ti (tabella 3).<br />

Caloriferi | C<br />

Mezzi di trasporto isotermici che permettono<br />

di elevare la temperatura<br />

all’interno della carrozzeria vuota e di<br />

mantenerla in seguito per almeno 12<br />

ore, senza aggiunta supplementare di<br />

calore, ad un livello praticamente costante<br />

non inferiore ai +12 °C (tabella 4).<br />

Frigoriferi e caloriferi | B<br />

Mezzi di trasporto isotermici o dotati<br />

di propria unità di refrigerazione o serviti<br />

congiuntamente ad altre unità di<br />

trasporto da un dispositivo (dotato di<br />

compressore meccanico o di un dispositivo<br />

di assorbimento). L’apparecchio<br />

deve essere in grado, con una temperatura<br />

esterna max di 30 °C, di abbassare<br />

quella interna e di mantenerla in<br />

modo continuo, oppure, in presenza di<br />

una temperatura esterna Te, di alzarla<br />

(tabella 5). L’utilità di questa tipologia<br />

è evidente in situazioni dove si trasportano<br />

alimenti freschi (come frutta<br />

e verdura) con temperature esterne<br />

molto rigide, che ne provocherebbero<br />

il rapidissimo degrado. La tipologia<br />

è stata introdotta con la revisione ATP<br />

del 2016 ed è stata recepita in Italia<br />

con la circolare 137/DIV3 DGMOT prot.<br />

n. 18911 del 02 agosto 2018. Gli attestati<br />

in circolazione si riferiscono al primo<br />

rilascio, con durata di sei anni.<br />

Per le tabelle<br />

delle sigle in funzione<br />

delle caratteristiche<br />

termiche rimandiamo<br />

all’articolo di pag 12.<br />

Scansiona<br />

il QRCode<br />

per leggere il<br />

quaderno<br />

SIM002<br />

BLACK SIM 002<br />

DETTAGLI VIOLAZIONI LOG<br />

SENSORE 1 15:49<br />

19.0 °C<br />

18.0 °C<br />

17.0 °C<br />

Nome<br />

Kinderzimmer<br />

Temperatura<br />

18.0 °C<br />

<br />

Allarme 1<br />

ID<br />

GENERIC 1<br />

Soglie (min/max)<br />

18.0 °C / -<br />

Compensazione<br />

5 min<br />

29. Dec 06:00 12:00<br />

SENSORI<br />

Per saperne di più:<br />

<br />

Let’s drive business. Further.


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 22<br />

Lamberet,<br />

accordo<br />

(anche)<br />

con Renault<br />

Truck<br />

Si chiama Refreeze<br />

il nuovo progetto<br />

degli allestimenti<br />

pensati per gli elettrici<br />

della Losanga<br />

Chi acquista spesso ha bisogno di trovare<br />

il veicolo in pronta consegna e,<br />

magari, che lo stesso sia spinto da un<br />

motore elettrico perché sono sempre<br />

più i committenti - e i centri città -<br />

che lo chiedono. Sono queste le considerazioni<br />

da cui sono partiti i vertici<br />

di Renault Trucks e Lamberet per lanciare<br />

Refreeze.<br />

Di cosa si tratta? I due costruttori<br />

francesi hanno individuato alcune tipologie<br />

di configurazione veicolo che<br />

rispondono alla maggior parte delle<br />

richieste degli operatori del settore<br />

del freddo e le hanno realizzate, accoppiando<br />

i telai della Losanga con<br />

i migliori allestimenti Lamberet. L’obiettivo<br />

è quello di raggiungere una<br />

quota nel segmento degli isotermici<br />

del 13% entro il 2026.<br />

I veicoli allestiti saranno proposti<br />

in pronta consegna per soddisfare<br />

qualsiasi esigenza just in time e sfruttare<br />

la stagionalità dei prodotti. Tre i<br />

modelli coinvolti in Refreeze: dal più<br />

piccolo Master, in versione E-Tech<br />

<strong>10</strong>0% elettrico, al medio D Wide, fino<br />

al big T High 6x2.<br />

Per Master è stata scelta la furgonatura<br />

Lamberet New Frigoline.<br />

La cella è in poliuretano espanso di<br />

81 mm, con inserti in alluminio ogni<br />

430 mm, fibra di vetro e poliestere<br />

e un rivestimento in gel coat. La robustezza<br />

è assicurata da uno spessore<br />

di 85 mm per le pareti laterali, le<br />

porte posteriori, il tetto e la testata<br />

anteriore. Lo spessore del pavimento,<br />

invece, è di 97 mm. Il tutto per<br />

ottenere un K termico pari a 0,33<br />

W/m2K. L’allestimento non consuma<br />

kWh dalle batterie di trazione: il frigorifero<br />

Carrier Pulsor (300 o 350)<br />

sfrutta due batterie MasterVolt collegate<br />

in serie per 12 kWh totali. La<br />

ricarica può avvenire con due spine<br />

Shuko collegate a prese a muro da<br />

220W, una per la batteria di trazione<br />

e una per la batteria del gruppo frigo.<br />

Master è proposto nelle versioni<br />

fugone, pianale e telaio cabinato con<br />

tre lunghezze e peso totale a terra<br />

da 3,1 a 3,5 tonnellate. A spingerlo è<br />

il motore elettrico da 57 kW in grado<br />

di erogare una coppia di 225 Nm e<br />

di raggiungere una velocità massima<br />

di <strong>10</strong>0 km/h. Ad alimentarlo è la batteria<br />

agli ioni di litio da 52 kWh, con<br />

garanzia da 8 anni o 160.000 km, che<br />

promette fino a 200 km di autonomia.<br />

Un veicolo che ben di adatta alle<br />

consegne in ambito urbano.<br />

Gli allestimenti per D Wide e T 480<br />

High 6x2, anche multitemperatura,<br />

incorporano tutto il codice genetico<br />

di Lamberet, a partire dal cuore in<br />

poliuretano, materiale che assicura la<br />

minor dispersione di freddo in assoluto<br />

e che permette, quindi, ai motori<br />

di refrigerare il vano con i più bassi<br />

consumi. Altre caratteristiche degli allestimenti<br />

sono la struttura rinforzata,<br />

le pareti laterali fino a 60 mm di spessore,<br />

le porte posteriori di 90 mm,<br />

la testata anteriore di 85 mm, il pavimento<br />

di 131 mm e il tetto fino a<br />

115 mm. Anche in questo caso sono<br />

previsti inserti in alluminio, l’utilizzo<br />

della fibra di vetro e il rivestimento in<br />

gel coat. Le protezioni sia all’interno<br />

del vano sia nella parte posteriore riducono<br />

il rischio di danni e, quindi, i<br />

costi di riparazione nonché i fermi in<br />

officina. Le lamelle interne, infine, evitano<br />

spostamenti involontari del carico<br />

e proteggono gli operatori.<br />

D Wide è invece disponibile con peso<br />

totale a terra di 18 (2 assi) o 26 tonnellate<br />

(3 assi), il primo con passo da<br />

5.800 mm, il secondo da 6.<strong>10</strong>0 mm,<br />

sempre con sospensione pneumatica<br />

integrale. Il propulsore è il DTI8<br />

da 235 kW (320 Cv) che sviluppa una<br />

coppia da 1.200 Nm.<br />

Infine, consigliato per il progetto Refreeze,<br />

il T 480 High 6×2 passo 6.000<br />

mm per allestimento da 23 pallet,<br />

sospensione pneumatica integrale,<br />

centralina allestitori e serbatoio<br />

gasolio a destra per poter inserire il<br />

gruppo frigo sotto telaio a sinistra.<br />

Il motore è il DE 13 da 360 kW (389<br />

Cv) che eroga 2.400 Nm di coppia<br />

(anche Turbocompaund per chi percorre<br />

parecchi chilometri).<br />

Poliuretano sempre.<br />

Il progetto Refreeze risponde alla domanda<br />

di veicoli chiavi in mano voluta dal costruttore<br />

francese per soddisfare la richiesta<br />

di trasporto refrigerato anche con veicoli bev<br />

Le immagini mostrano come l’esercizio tecnico<br />

di Lamberet abbia puntato sia sul Master<br />

da distribuzione sia su carri e semirimorchi,<br />

in questo caso agganciati ai T High Evolution<br />

D Wilde, Master e T 480 High 6x2 sono i Renault Trucks per il progetto Refreeze con Lamberet<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 23


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 24<br />

Agos,<br />

il dealer storico<br />

di Schmitz<br />

Cargobull<br />

Italia<br />

L’amministratore<br />

Agostino Recchia spiega<br />

la proficua collaborazione<br />

con la rinomata azienda<br />

tedesca di rimorchi<br />

Nata ufficialmente nel 1999 per iniziativa<br />

dell’attuale amministratore e socio<br />

unico Agostino Recchia, la Agos Servizi<br />

Rimorchi di Nervesa della Battaglia,<br />

in provincia di Treviso, è oggi uno<br />

dei dealer più strutturati di Schmitz<br />

Cargobull Italia nel nostro Paese.<br />

Schmitz ha dalla sua la carta vincente<br />

della telematica, dei contratti di servizio<br />

e delle estensioni di garanzia.<br />

Fattori che permettono agli operatori<br />

di accettare il cambiamento in tutta<br />

sicurezza, senza l’incognita di salti<br />

nel buio. Siamo stati fra i primi in Italia<br />

a ‘spingerli’ commercialmente, con<br />

successo, garantendo alla clientela la<br />

costante presenza dei nostri servizi<br />

di assistenza e di post-vendita. Si<br />

tratta, insomma, di creare fiducia nelle<br />

novità di prodotto di volta in volta<br />

introdotte dal costruttore tedesco.<br />

Tutti i semirimorchi isotermici Schmitz<br />

Cargobull, infatti, nascono con un<br />

hardware dedicato per l’esportazione<br />

e l’analisi di un elevato numero<br />

dati”, prosegue, “dalla temperatura<br />

all’interno della cassa isotermica fino<br />

all’usura delle pastiglie freno. Tutti<br />

i dati sono visibili direttamente dal<br />

portale della telematica TrailerConnect®,<br />

che offre quindi svariati vantaggi.<br />

Si ha una panoramica costante<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 25<br />

Che sia così lo dicono le cifre. Che parlano<br />

di 700-800 semirimorchi di nuova<br />

costruzione e usati movimentati ogni<br />

anno dai 25 addetti, fra tecnici d’officina,<br />

commerciali e amministrativi dell’impianto<br />

trevigiano di Nervesa della Battaglia,<br />

a fronte di un fatturato globale<br />

oscillante fra i 20 e i 25 milioni di euro.<br />

Il turnover è generato dalla vendita dei<br />

veicoli di prima immatricolazione o di<br />

seconda mano, dall’approntamento<br />

degli allestimenti, dagli interventi di<br />

assistenza e riparazione e dalla commercializzazione<br />

dei ricambi nell’area<br />

di riferimento della concessionaria,<br />

il Triveneto. Manager con una lunga<br />

esperienza nel settore automotive,<br />

prima come addetto alla vendita dei<br />

camion di Renault Veicoli Industriali,<br />

poi alla guida insieme ad altri due<br />

imprenditori in una società per la<br />

commercializzazione di semirimorchi<br />

multimarca, Agostino Recchia è approdato<br />

al brand Schmitz nel 1994.<br />

“In quell’anno”, spiega l’amministratore<br />

di Agos, “abbiamo importato in<br />

Italia, con un’altra compagine societaria<br />

i primi esemplari di semirimorchi<br />

del costruttore tedesco. Dopo alcuni<br />

anni, è nata la Agos Servizi Rimorchi<br />

di Nervesa della Battaglia. Che ha<br />

potuto contare, oltre che sull’offerta<br />

di prodotto, sul know-how di Schmitz<br />

Cargobull in termini di politiche di<br />

Agostino Recchia approda al brand Schmitz<br />

nel 1994 quando avviene l’importazione<br />

nel nostro Paese dei primi esemplari<br />

di semirimorchi del costruttore teutonico<br />

marketing, di organizzazione dell’officina<br />

e di distribuzione dei ricambi.<br />

All’epoca, la sede di Nervesa della<br />

Battaglia sembrava quasi sovra-<br />

dimensionata per la realtà italiana”,<br />

continua Recchia. “Ma il tempo ci ha<br />

dato ragione, premiando la lungimiranza<br />

di quella decisione iniziale”.<br />

Nella commercializzazione del nuovo<br />

nell’area di riferimento della Agos,<br />

Tutti i semirimorchi isotermici Schmitz<br />

Cargobull, nascono con un hardware dedicato<br />

per l’esportazione e l’analisi di un elevato numero<br />

dati, dalla temperatura all’interno della cassa<br />

isotermica all’usura delle pastiglie freno<br />

hanno maggiore importanza i centinati<br />

o i frigoriferi?<br />

“Storicamente, siamo cresciuti con<br />

i telonati ma, negli ultimi anni, siamo<br />

entrati prepotentemente nel settore<br />

degli isotermici”. Schmitz Cargobull<br />

ha recentemente introdotto<br />

un proprio gruppo frigo: come sono<br />

state accolte queste novità di prodotto<br />

dalle aziende di trasporto? “Non è<br />

stato facile, all’inizio, proporre l’unità<br />

refrigerante SCU a chi era abituato<br />

ad altri brand con una loro storicità<br />

sul mercato”, spiega Recchia. “Ma


metri quadri, dei quali 6mila coperti<br />

destinati, rispettivamente, al magazzino<br />

ricambi e agli uffici commerciali<br />

(circa 1.000 metri quadri) e<br />

all’officina e ai servizi amministrativi<br />

(5mila metri quadri in tutto). Per<br />

quanto riguarda l’ampliamento del<br />

portafoglio-clienti, ci siamo già fatti<br />

conoscere con i flottisti più strutturati<br />

gestendo con successo ordini<br />

rilevanti di 50-<strong>10</strong>0 unità, insieme a<br />

tutte le problematiche dell’assistenza.<br />

In futuro, contiamo di capitalizzare<br />

l’esperienza acquisita, proponendoci<br />

come partner affidabili per le specifiche<br />

esigenze di queste aziende”.<br />

Un’ultima domanda: quali sono i principali<br />

plus di Agos agli occhi della<br />

clientela? “Sicuramente la professionalità,<br />

un tema oggi molto sentito dagli<br />

operatori del trasporto nazionali.<br />

Poi“, conclude Agostino Recchia, “l’esperienza<br />

e la conoscenza del settore.<br />

Infine, ma non in ordine d’importanza,<br />

la serietà nel business”.<br />

Per il futuro, l’ampliamento,<br />

già in atto, dell’impianto<br />

di Nervesa della Battaglia e una<br />

maggiore focalizzazione del<br />

business sulle grandi flotte<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 26<br />

sulla posizione del trailer, il monitoraggio<br />

attivo delle temperature (che<br />

sono inoltre registrate ed archiviate<br />

fino a dodici mesi e certificate conformemente<br />

a DIN EN 12830), si ricevono<br />

informazioni immediate su<br />

usura e stato dei gruppi assali evitando<br />

breakdowns e riducono i fermi<br />

macchina, livello del gasolio, apertura/chiusura<br />

porte e molto altro.<br />

È possibile quindi seguire il trasporto<br />

S.KO COOL SMART<br />

LE TRE ZONE CLIMATICHE DELL’S.KO COOL EXECUTIVE<br />

Con la forza della professionalità<br />

di Agos Servizi Rimorchi<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 27<br />

Il portale TrailerConnect® tiene sempre<br />

sotto controllo lo stato del semitrailer<br />

e del carico, poi, nuove funzionalità come<br />

il Tour Track che consente ai trasportatori<br />

di condividere i dati del viaggio<br />

con i clienti finali solo se è necessario<br />

uno strumento che Schmitz Cargobull<br />

fornisce per la distribuzione<br />

dei dati semplice e sicura. Per proteggere<br />

i propri dati, nel caso vadano<br />

esportati a piattaforme terze, è possibile<br />

filtrare e di conseguenza inviare<br />

solamente lo stretto indispensabile“.<br />

in diretta“, tiene a precisare Recchia.<br />

“Attraverso il portale TrailerConnect®<br />

si tiene sempre sotto controllo<br />

lo stato del semitrailer e del<br />

carico. Dati, eventi, messaggi o informazioni”,<br />

prosegue. “Si possono<br />

creare report in formati PDF ed Excel.<br />

Nell’ultimo periodo sono state implementate<br />

nuove funzionalità come il<br />

Tour Track che consente ai trasportatori<br />

di condividere i dati del viaggio<br />

con i clienti finali solo se è necessario,<br />

e non permanente 24 ore su 24, 7 giorni<br />

su 7 e il Data Management Center,<br />

Progetti per il futuro? “Due su tutti:<br />

l’ampliamento, già in atto, dell’impianto<br />

di Nervesa della Battaglia e una<br />

maggiore focalizzazione del business<br />

sulle grandi flotte”, precisa Recchia.<br />

“A lavori terminati, la sede si estenderà<br />

su una superficie di circa 30mila<br />

S.KO COOL SMART EXECUTIVE PLUS


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 28<br />

L’Evolution<br />

dei frigoriferi<br />

Da Lecitrailer<br />

la nuova generazione<br />

di semirimorchi<br />

refrigerati che conferma<br />

la leadership di mercato<br />

del produttore spagnolo<br />

costantemente proiettato<br />

all’innovazione<br />

per offrire veicoli sempre<br />

più performanti, sicuri<br />

e redditizi<br />

Sono già trascorsi 12 anni da quando<br />

Lecitrailer ha presentato il suo primo<br />

frigorifero completo composto<br />

da telaio e carrozzeria. Fino ad allora,<br />

infatti, Lecitrailer era il principale<br />

produttore di telai per il trasporto<br />

refrigerato e collaborava con aziende<br />

terze che integravano il furgone.<br />

Durante questo lungo periodo, la ricerca,<br />

gli investimenti in RSI e la capacità<br />

di innovazione, sono stati costanti<br />

in questa famiglia di prodotti. E<br />

proprio queste migliorie continue che<br />

hanno portato al lancio di Evolution,<br />

un veicolo refrigerato aggiornato,<br />

moderno e più resistente rispetto alla<br />

versione 2020.<br />

I semirimorchi refrigerati Evolution<br />

Lecitrailer sono progettati per durare<br />

nel tempo: la gamma prodotto<br />

è molto ampia e prevede veicoli con<br />

doppio pianale, paratie e con pareti<br />

di spessore minore per trasporti più<br />

specifici come, per esempio, il trasporto<br />

fiori, oltre a semirimorchi dotati<br />

della certificazione Pharma.<br />

La gamma Evolution comprende anche<br />

semirimorchi refrigerati di piccole<br />

dimensioni come il modello<br />

CityTrailer, semirimorchi a 1 asse o 2<br />

assi particolarmente adatti alla distribuzione<br />

nelle aree urbane.<br />

Sul semirimorchio frigo Evolution si<br />

è lavorato con cura sulla struttura,<br />

rispetto ai modelli degli anni precedenti:<br />

le pareti laterali sono realizzate<br />

con poliestere ad alta densità e<br />

sono stati aggiunti rinforzi verticali in<br />

fibra di vetro. Anche il pianale è stato<br />

rinforzato, testato e certificato per<br />

resistere agli sforzi più impegnativi. I<br />

pannelli sono realizzati in fibra di vetro<br />

e sono in unico pezzo senza giunzioni:<br />

questa tecnologia limita le dispersioni<br />

migliorando la tenuta termica con<br />

conseguente riduzione del consumo di<br />

gasolio del gruppo frigo.<br />

La furgonatura in vetroresina facilita<br />

inoltre le riparazioni che si possono<br />

realizzare in tempi brevi limitando il<br />

fermo macchina in carrozzeria. Per<br />

aumentare la capacità di carico del<br />

frigorifero, è stata poi aumentata la<br />

larghezza interna tra zoccoli e pannelli<br />

senza ridurre i 65 mm dei pannelli<br />

laterali. Il nuovo portale posteriore è<br />

più stretto e rinforza l’unione con i<br />

pannelli laterali.<br />

Un altro modello prodotto da Lecitrailer<br />

è l’Evolution Distribution, il semirimorchio<br />

progettato con la parte<br />

posteriore molto rinforzata, sviluppato<br />

per resistere a un utilizzo intensivo<br />

nelle fasi di carico e scarico e adatto<br />

per i trasportatori che effettuano<br />

molta distribuzione.<br />

Grazie al lavoro congiunto e all’integrazione<br />

con i migliori fornitori europei,<br />

per la fabbricazione del frigorifero<br />

Evolution sono stati utilizzati i<br />

componenti e gli accessori più innovativi<br />

sul mercato.<br />

Da chi effettua molta<br />

distribuzione alla certificazione<br />

Pharma fino ai veicoli<br />

per il trasporto di euro-set<br />

modulari o adatti al trasporto<br />

intermodale UPAC<br />

Il marchio Lecitrailer va sempre<br />

oltre le soluzioni attuali<br />

Inoltre, come tutti i veicoli Lecitrailer,<br />

il telaio ha una garanzia di <strong>10</strong> anni<br />

contro la perforazione da corrosione<br />

in quanto è trattato con la Cataforesi<br />

KTL di Lecitrailer con uno spessore di<br />

50 micron oltre alla verniciatura superficiale.<br />

Va sottolineato che tutte queste migliorie<br />

sono state testate sul banco di<br />

affaticamento che Lecitrailer ha nel<br />

Semirimorchio Lecitrailer P400 Multi x3<br />

suo stabilimento di Casetas<br />

(Saragozza) e sono<br />

state realizzate senza aumentare<br />

il peso del veicolo,<br />

ottenendo un prodotto<br />

più resistente, sicuro e<br />

redditizio per gli autotrasportatori.<br />

La gamma prodotto di Lecitrailer prevede<br />

anche veicoli per il trasporto di<br />

euro-set modulari disponibili in diverse<br />

versioni: semirimorchio+link,<br />

semirimorchio+rimorchio e rigido+dolly+semirimorchio.<br />

Inoltre, sono<br />

disponibili treni stradali in diversi<br />

modelli di rimorchio dotati di assi<br />

centrali e girevoli. L’offerta di frigoriferi,<br />

invece, comprende anche i<br />

modelli P400 Multi x3, semirimorchi<br />

Evolution Distribution<br />

adatti al trasporto intermodale UPAC.<br />

Sulle strade europee circolano oltre<br />

<strong>10</strong>.000 frigoriferi Lecitrailer. Con il<br />

nuovo modello Evolution, il produttore<br />

spagnolo leader di mercato da<br />

oltre 20 anni continua la tradizione,<br />

rimanendo fedele a una filosofia che va<br />

oltre le soluzioni attuali, sempre attenta<br />

alle evoluzioni di prodotto in modo<br />

da offrire agli autotrasportatori veicoli<br />

sempre più performanti.<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 29<br />

Portale in acciaio inox e luci di ingombro sequenziali<br />

a 3 posizioni<br />

Rinforzo angolare anteriore<br />

Fascia in gomma per rottura ponte termico e profilo<br />

battipallet saldato al pianale<br />

Supporto connessioni inox e fermo anteriore di<br />

protezione extra large rinforzato orizzontale<br />

Tampone laterale verticale e tamponi coperti in lastra<br />

Pianale in alluminio, zoccolo in alluminio e rail<br />

fermacarico


Lauri<br />

il trasformista<br />

Da oltre 40 anni leader<br />

nella produzione di veicoli<br />

isotermici, il gruppo mantovano<br />

si occupa di tutti i servizi<br />

integrati in materia di<br />

refrigerazione, per garantire<br />

un servizio completo, sulla base<br />

di ogni esigenza del cliente<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 30<br />

Sin dai primi anni 80 Lauri Srl è presente<br />

nel settore della trasformazione<br />

di autoveicoli da destinare a trasporti<br />

a temperatura controllata ed è oggi<br />

sinonimo di sicurezza, qualità e personalizzazione<br />

nell’ambito dei trasporti<br />

refrigerati.<br />

Nata dallo spirito imprenditoriale della<br />

famiglia Lauri, l’azienda ha saputo<br />

coniugare nel tempo grande capacità<br />

artigianale e costante sviluppo tecnologico<br />

facendo convivere in un unico<br />

Le coibentazioni isotermiche,<br />

realizzate con pannellature<br />

sagomate che seguono<br />

la linea interna del vano carico<br />

dell’autoveicolo, consentono<br />

la miglior cubatura interna<br />

ambiente esperienza ed innovazione.<br />

La maestria e la conoscenza dei materiali<br />

hanno permesso la realizzazione<br />

di allestimenti secondo alti livelli di<br />

personalizzazione con i migliori materiali<br />

reperibili sul mercato. La storia<br />

si rinnova e l’attenzione che viene<br />

rivolta al cliente rimane una costante<br />

in continuo sviluppo.<br />

Lauri srl è dislocata in tre unità produttive:<br />

due in Lombardia, nella provincia<br />

di Mantova, e una in Piemonte<br />

nella provincia di Asti.<br />

Il gruppo Lauri si occupa di tutti i<br />

servizi integrati in materia<br />

di refrigerazione,<br />

per garantire un servizio<br />

completo, sulla<br />

base di ogni esigenza<br />

del cliente.<br />

I furgoni Isotermici costituiscono<br />

la maggioranza<br />

degli allestimenti<br />

realizzati nelle officine<br />

Lauri, grazie alle molteplici personalizzazioni<br />

del prodotto. Sono i mezzi<br />

della piccola e media distribuzione<br />

che, per la loro flessibilità e mobilità,<br />

sono idonei a qualsiasi trasporto.<br />

Le coibentazioni sono realizzate con<br />

pannelli a elevato coefficiente di isolamento<br />

pur mantenendo un’ottima<br />

leggerezza. Fanno da corredo accessori<br />

e soluzioni di personalizzazione<br />

di prodotto e di trasporto, quali:<br />

porte, scaffalature, ganci, scompartimenti<br />

e mensole, per soddisfare<br />

qualsiasi esigenza del cliente.<br />

Le coibentazioni isotermiche per veicoli<br />

commerciali costituiscono il Dna<br />

del gruppo Lauri, tutte realizzate con<br />

pannellature sagomate ricalcando la<br />

linea interna del vano carico dell’autoveicolo.<br />

Questo permette la miglior<br />

cubatura interna realizzabile e l’assoluta<br />

assenza di sostegni che limiterebbero<br />

l’area interna.<br />

I pannelli isotermici sono prodotti<br />

direttamente e realizzati “a superficie<br />

finita”, che non necessitano di<br />

conseguenza di verniciatura. Il ri-<br />

Maxus E-Deliver 3 per trasporto alimentari freschi con Frigo Lamar<br />

sultato del procedimento di stampaggio<br />

adottato dal gruppo Lauri<br />

garantisce una superficie speculare<br />

e brillante. Le coibentazioni possono<br />

essere attrezzate e completate con<br />

l’applicazione di diversi accessori a<br />

seconda dell’impiego.<br />

Lauri Srl riesce così a garantire un<br />

servizio completo di personalizzazione<br />

di allestimenti isotermici. Ogni<br />

progetto viene eseguito sulle specifiche<br />

esigenze del cliente e secondo<br />

ogni tipo di trasporto. L’allestimento<br />

personalizzato è completato da una<br />

vasta gamma di articoli ed accessori.<br />

Qualità, durata e affidabilità degli<br />

allestimenti sono i pilastri dei valori<br />

che hanno consentito a Lauri di diventare<br />

un punto di riferimento nella<br />

refrigerazione mobile.<br />

Novità elettrizzanti<br />

Lauri è in grado di offrire soluzioni per<br />

tutte le tipologie di trasporto con veicoli<br />

elettrici:<br />

— Su veicoli elettrici di piccole dimensioni,<br />

sfruttando la batteria<br />

dei servizi del veicolo per l’alimentazione<br />

del gruppo frigorifero,<br />

allineando così l’investimento<br />

economico a quello di un veicolo<br />

con motore termico (normalmente<br />

per trasporti fino a 0 °C –<br />

classe Fnax);<br />

— Su veicoli elettrici con dimensioni<br />

più importanti, con una unità<br />

frigorifera completamente autonoma<br />

grazie a una batteria da 5 o<br />

<strong>10</strong> KW, in grado di garantire fino a<br />

8/<strong>10</strong> h di funzionamento e da un<br />

caricabatteria da 2KWh, per trasporti<br />

di prodotti freschi (Fnax) e<br />

fino a 6/8h per trasporti di prodotti<br />

surgelati (Frcx);<br />

— I gruppi frigoriferi Frigo Lamar<br />

sono prodotti da Lauri e possono<br />

vantare un prezzo aggressivo oltre<br />

a una elevatissima affidabilità.<br />

Maxus E-Deliver 3<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 31


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 32<br />

La strada<br />

emiliana del<br />

saper fare<br />

in oltre sessant’anni<br />

xdi attività, Plastoblok<br />

è diventato<br />

uno dei principali<br />

attori del settore<br />

della carrozzeria<br />

frigorifera<br />

in Europa<br />

Plastoblok fonda le sue radici tra le<br />

due guerre mondiali: è il 1929 quando<br />

Riccardo Barilla commissionò a<br />

Dario Bertolini e ai suoi fratelli la prima<br />

carrozzeria per trasportare la semola<br />

dalla ferrovia allo stabilimento.<br />

Terminata la formazione scolastica,<br />

Romano Bertolini entrò nell’azienda<br />

paterna ma la sua forte ricerca<br />

dell’innovazione lo spinse ad applicare<br />

la tecnologia della vetroresina<br />

alle carrozzerie per trasporti refrigerati.<br />

Nel 1962, insieme alla moglie<br />

Stefania, fonda la Plastoblok Italiana<br />

presso lo stabilimento ex Olea Fruges<br />

di Parma in via Lanfranco, iniziando<br />

così una produzione che tutt’ora conferma<br />

la bontà dell’intuizione iniziale.<br />

La forza dell’allestitore<br />

di Parma è quella di offrire<br />

una gamma completa<br />

che va dal veicolo commerciale<br />

per la distribuzione locale<br />

al semirimorchio gran-volume<br />

Fiat Lupetto degli anni 60 allestito per Barilla<br />

Il Gruppo dispone di un piano di investimenti<br />

a lungo termine che unisce<br />

innovazioni tecnologiche, sviluppo<br />

di nuovi prodotti e miglioramento<br />

del suo sito di produzione storicamente<br />

posizionato all’uscita di Parma<br />

dell’autostrada A1.<br />

Plastoblok continua oggi, nel solco<br />

della tradizione, a progettare, realizzare<br />

e commercializzare allestimenti<br />

innovativi che vengono impiegati<br />

quotidianamente per trasportare e<br />

distribuire innumerevoli prodotti, dal<br />

prosciutto DOP ai farmaci salvavita,<br />

dai gelati italiani al salmone scozzese.<br />

Tutti in perfetta temperatura.<br />

La capacità unica dell’azienda<br />

di Parma di offrire<br />

una gamma completa<br />

che va dal veicolo<br />

commerciale per la distribuzione<br />

locale al più<br />

grande semirimorchio<br />

gran-volume, è un valore aggiunto<br />

innegabile. Oggi l’interlocutore è un<br />

professionista del trasporto che cerca<br />

soluzioni razionali per massimizzare<br />

il profitto dal proprio veicolo. La<br />

profonda conoscenza dei veicoli, il<br />

rispetto degli impegni, i tempi di messa<br />

in servizio di ordini numericamente<br />

importanti, la flessibilità di produzione,<br />

la costanza qualitativa, fanno della<br />

Plastoblok un interlocutore privilegiato<br />

per tutti quelli che vogliono “fatti<br />

non parole”. È la strada emiliana del<br />

“saper fare” che concede poco alle<br />

mode momentanee, ma si concentra<br />

sull’essenziale.<br />

Il laboratorio di Ricerca & Sviluppo<br />

ha recentemente testato materiali<br />

innovativi come i pannelli V.I.P.<br />

(Vacum Insulation Panel) e l’aerogel<br />

di silice, applicati a vecoli immesi<br />

in circolazione. Le nostre pannellature<br />

più recenti si possono definire<br />

“hybride” grazie all’applicazione di<br />

diversi materiali isolanti per diverse<br />

esigenze costruttive. Insomma l’innovazione<br />

passa da Plastoblok.<br />

Dopo anni di sviluppo, è<br />

stato lanciato a fine 2022<br />

la nuova serie “mod.<br />

60LR” per motrice destinata<br />

alla distribuzione<br />

regionale e inter-regionale<br />

con particolari<br />

studiati e realizzati con il<br />

contributo della clientela<br />

più qualificata. Nuovi<br />

paracolpi posteriori, luci<br />

a led, frecce dinamiche,<br />

sono solo alcune delle<br />

innovazioni immediatamente<br />

riconoscibili,<br />

ma il prodotto si è innovato<br />

anche dove non<br />

si vede, ovvero all’interno<br />

della struttura.<br />

Grazie al fissaggio chimico-meccanico<br />

delle pareti al pianale, le attrezzature<br />

possono essere impiegate nei più<br />

gravosi sistemi di carico-scarico, senza<br />

cedimenti strutturali. Si può dire<br />

che il T.C.O. ha incontrato la G.D.O.<br />

Oggi Plastoblok è considerata leader<br />

di mercato anche nella produzione<br />

di furgonature frigorifere per veicoli<br />

3,5 ton, offrendo un prodotto, il<br />

“mod. 60L”, che è la sintesi di anni di<br />

sviluppo concretizzati da robustezza,<br />

leggerezza e tenuta termica. Non solo<br />

alimentari ma anche pharma e prodotti<br />

delicati come le opere d’arte,<br />

richiedono allestimenti razionali ed<br />

efficienti. Offrire il 15% in più di portata<br />

utile senza sacrificare la capacità<br />

di carico ha centrato l’obbiettivo. E gli<br />

ordini non mancano.<br />

Per quanto riguarda il contributo<br />

dell’allestitore di Parma alla ecosostenibilità,<br />

tutta la produzione su autotelai<br />

è attualmente classificata A.T.P. IR<br />

ovvero con isotermia rinforzata.<br />

Nel mondo moderno non ha più senso<br />

fornire prodotti ad alto consumo<br />

energetico. Sembra banale, ma utilizzare<br />

un veicolo con coeff K di 0,380<br />

anziché uno con coeff K di 0,68<br />

abbatte del 45% l’energia dissipata<br />

della cella.<br />

Preparandosi al futuro, anche se, citando<br />

il premio Nobel per la Fisica<br />

Niels Bohr: “Fare previsioni è molto<br />

difficile, specialmente se si tratta del<br />

futuro”, due sono oggi le direttrici<br />

principali del cambiamento: la “green<br />

economy” che richiede mezzi sempre<br />

più ecologici a basso impatto ambientale,<br />

con motori puliti e silenziosi;<br />

la velocità nei cambiamenti per cui<br />

si deve essere flessibili nel proporre<br />

soluzioni intelligenti a un mondo che<br />

richiede innovazioni a getto continuo.<br />

D’altra parte è come pilotare un’automobile<br />

da corsa, bisogna prendere<br />

decisioni veloci e adattarsi ai cambiamenti<br />

mano a mano che si presentano.<br />

A vantaggio di Plastoblok c’è un<br />

Furgonatore firgorifere per veicoli commerciali<br />

patrimonio di esperienza che la rende<br />

interlocutore privilegiato per tutti<br />

coloro che necessitano di migliorare<br />

la produttività e cercano prodotti “su<br />

misura”. Grazie alle sue competenze,<br />

ai suoi rapporti con il mondo della ricerca<br />

e allo stretto rapporto con i decisori<br />

politici europei, si può immaginare<br />

un decennio di crescita che avrà<br />

un forte impatto positivo sui consumi<br />

e sulla vita in generale.<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 33


EVOLUZIONE<br />

DELLA<br />

Scopri di più<br />

Un altro<br />

traguardo<br />

per<br />

Euroengel<br />

Il concept<br />

La mission di Euroengel tramite il<br />

marchio Coldtainer è quella di creare<br />

una serie di soluzioni flessibili che<br />

riescano a facilitare il lavoro degli<br />

operatori e di prodotti che costituiscano<br />

una vera alternativa al tradizionale<br />

furgone frigo.<br />

4.0<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 34<br />

L’azienda produttrice<br />

di Coldtainer<br />

celebra 30 anni<br />

nel campo del<br />

trasporto refrigerato<br />

Soluzione refrigerata per il trasporto gelati<br />

Euroengel, azienda bresciana specializzata<br />

nella produzione di frigoriferi<br />

per il trasporto a bordo di veicoli<br />

commerciali, arriva al traguardo dei<br />

primi 30 anni di attività.<br />

Fondata nel luglio del 1993 con una<br />

joint venture tra alcuni soci italiani<br />

e la società giapponese Sawafuji<br />

Electric, inizia nel tempo a sviluppare<br />

autonomamente diversi modelli di<br />

successo per l’after-market automotive<br />

e già nei primi anni 2000 si<br />

lancia in modo totalmente indipendente<br />

nella progettazione di frigoriferi<br />

portatili con la tecnologia dello<br />

stampaggio rotazionale, un procedimento<br />

che permette di creare pezzi<br />

unici senza giunture e di eliminare<br />

completamente i ponti termici che<br />

causano la dispersione del freddo.<br />

Con la produzione di modelli dalle<br />

dimensioni di volta in volta maggiori<br />

e con prestazioni e qualità pensate<br />

per il trasporto di alimenti ma anche<br />

per prodotti medicali, l’azienda dal<br />

2009 si focalizza prevalentemente<br />

Il know-how acquisito in questi decenni<br />

ha reso l’azienda uno dei più<br />

innovativi player sul mercato, anche<br />

grazie alla capacità di poter realizzare<br />

speciali progetti customizzati in<br />

base alle necessità del cliente.<br />

Con Coldtainer, concepito come<br />

un’unità facilmente movimentabile,<br />

il valore residuo del veicolo sul quale<br />

viene installato rimane inalterato<br />

perché non è necessaria alcuna trasformazione.<br />

Ma il più grande vantaggio è costituito<br />

dalla possibilità di alimentare<br />

i frigo da diverse fonti: a 12V tramite<br />

batteria del veicolo, tramite<br />

220V oppure nel caso delle versioni<br />

AuO tramite batteria ricaricabile dal<br />

funzionamento autonomo (ideale<br />

per i veicoli elettrici), fornendo così<br />

agli utenti numerose opzioni tra cui<br />

scegliere e la possibilità di mantenere<br />

attivo il frigorifero anche durante<br />

le soste tramite collegamento<br />

alla rete elettrica.<br />

Nuovi incentivi<br />

L'INDUSTRIA 5.0 È QUI<br />

TU SEI PRONTO?<br />

Basta infiniti fogli Excel da<br />

elaborare<br />

Integra tutti i software in<br />

un'unica piattaforma<br />

Frigo portatile per trasporto prodotti medicali<br />

sul mercato B2B.<br />

Fino ad arrivare al 2017, anno in cui<br />

viene lanciato il marchio Coldtainer<br />

per contraddistinguere la propria<br />

gamma prodotti. A oggi un brand<br />

affermato a livello globale e con una<br />

presenza in più di quaranta paesi.<br />

Adatti a ogni esigenza di gestione,<br />

degli spazi a bordo di veicoli commerciali,<br />

i frigo mobili Coldtainer<br />

inoltre garantiscono un perfetto<br />

isolamento termico e condizioni<br />

stabili di temperatura con il minor<br />

consumo energetico grazie alle loro<br />

caratteristiche strutturali.<br />

Stop ai problemi ricorrenti<br />

con veicoli e autisti<br />

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Daikin<br />

investe ancora in Italia<br />

e affida ad AHT la<br />

commercializzazione<br />

dei prodotti<br />

per la refrigerazione<br />

da trasporto<br />

Zanotti Z200e, uno dei prodotti della gamma elettrica<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 38<br />

Efficienza e tecnologia giapponese,<br />

visione globale, cuore italiano: tutti i prodotti<br />

Daikin Transport Refrigeration e Zanotti<br />

sono Made in Italy<br />

Matteo Pastorino<br />

AHT Cooling Systems Italy - società<br />

del gruppo Daikin - già tra i principali<br />

player nella refrigerazione commerciale,<br />

è stata scelta come affiliata<br />

ufficiale per la commercializzazione<br />

dei prodotti e servizi della divisione<br />

Daikin Transport Refrigeration, che<br />

include anche l’intera gamma Zanotti.<br />

“Il gruppo Daikin ha acquisito l’azienda<br />

ed il marchio Zanotti nel 2016 con<br />

l’obiettivo strategico di entrare nella<br />

refrigerazione da trasporto e completare<br />

l’offerta nell’intera catena del<br />

freddo: dalla produzione industriale<br />

alla consegna dell’ultimo miglio” spiega<br />

Matteo Pastorino, Responsabile<br />

Vendite Italia per la refrigerazione da<br />

trasporto di AHT Cooling System Italy.<br />

Primo prodotto a marchio Daikin è<br />

l’Exigo l’unità per semirimorchio, di<br />

cui è iniziata la produzione di serie<br />

quest’anno. Con questa unità<br />

il gruppo ha scelto di “scendere in<br />

campo” da protagonista e proporsi<br />

come principale alternativa ai player<br />

di riferimento del mercato e, come<br />

da tradizione, punta a conquistare la<br />

leadership. Ricorda Pastorino: “Daikin<br />

quando entra in gioco, lo fa con determinazione<br />

e si distingue tra i leader,<br />

ci basti pensare alla climatizzazione<br />

e alle pompe di calore che tutti noi<br />

conosciamo o ai container marini refrigerati<br />

(n.d.r. Marine Reefer) dove<br />

oggi è il player numero 1”.<br />

Daikin Exigo rappresenta un importante<br />

investimento in risorse umane<br />

e tecnologiche, per distinguersi nel<br />

mercato di riferimento. Insieme a<br />

Daikin Exigo, connubio tra innovazione<br />

tecnologica, ricerca ed efficienza<br />

energetica, c’è la gamma Zanotti,<br />

che propone un ampio catalogo di<br />

prodotti conosciuti e consolidati,<br />

soprattutto nel mercato Italia e che<br />

rappresenta il brand italiano nel trasporto<br />

refrigerato.<br />

Daikin inoltre, in Italia ha mantenuto<br />

la produzione dei prodotti Zanotti<br />

nell’omonimo stabilimento di Pegognaga<br />

(MN) investendo ed aggiungendo<br />

anche la produzione del<br />

Daikin Exigo.<br />

Un motivo d’orgoglio che rappresenta<br />

l’esempio di un Gruppo multinazionale<br />

che crede e investe in Italia. Nella<br />

storica sede Zanotti oggi vengono<br />

fabbricate le apparecchiature destinate<br />

al mercato europeo e, anche,<br />

quelle con destinazione Canada, Stati<br />

Uniti ed altri paesi.<br />

Oggi il catalogo Daikin Transport Refrigeration<br />

dispone di opzioni e opportunità<br />

per qualsiasi veicolo. “Abbiamo<br />

parlato più volte di Exigo, prodotto<br />

a marchio Daikin per il semirimorchio,<br />

ma non va dimenticato che i prodotti<br />

Zanotti soddisfano le esigenze dalle<br />

motrici al piccolo furgone, agli invisibili,<br />

con una gamma dedicata agli<br />

elettrici”, precisa Pastorino.<br />

I prodotti storici Zanotti sono stati<br />

aggiornati, e lo sono con un piano di<br />

continuità, attuando la filosofia Kaizen<br />

– del miglioramento continuo -<br />

e quasi la totalità della gamma storica<br />

è stata implementata anche in versione<br />

elettrica.<br />

Un catalogo completo e che si presenta<br />

con servizi ampliati, attraverso<br />

cui stringere partnership strategiche<br />

con i grandi costruttori, noleggiatori<br />

e allestitori. Il piano commerciale<br />

oltre all’espansione, prevede soprattutto<br />

la valorizzazione della rete di<br />

assistenza tecnica post-vendita,<br />

costituita a livello nazionale ed estesa<br />

a livello europeo grazie a Daikin, e capace<br />

di rappresentare un vantaggio<br />

competitivo in termini di capillarità,<br />

estensione e soddisfazione cliente.<br />

AHT Italia, che proprio nel <strong>2023</strong> festeggia<br />

<strong>10</strong> anni, sceglie di applicare le<br />

best practice che le hanno permesso<br />

di consolidare la leadership nella<br />

refrigerazione commerciale anche al<br />

nuovo segmento della refrigerazione<br />

da trasporto, focalizzando nelle vendite<br />

e nell’assistenza post vendita la<br />

costante la relazione con gli stakeholder,<br />

e ponendosi come referente di<br />

Daikin Transport Refrigeration in Italia.<br />

marketing@it.aht.at<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 39


La via<br />

del freddo<br />

e delle<br />

flotte<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 40<br />

Alltrucks si dà<br />

al trasporto refrigerato<br />

dopo l’accordo con<br />

Daikin che porta con sé<br />

anche Zanotti. Per offrire<br />

un servizio sempre<br />

più completo e sempre<br />

più europeo, grazie<br />

anche al progetto Fleet<br />

È l’angelo custode degli autorasportatori:<br />

non a caso si chiama Alltrucks<br />

e questo network europeo di 700 officine<br />

per l’assistenza multimarca su<br />

camion e rimorchi che fornisce un<br />

servizio di manutenzione e riparazione<br />

multimarca 24 ore su 24 è a disposizione<br />

anche per il trasporto refrigerato.<br />

«L’accordo con Daikin risale all’inizio<br />

del <strong>2023</strong>, spiega Francisco Albarrán,<br />

responsabile Alltrucks di Spagna, Portogallo,<br />

Inghilterra, Paesi del Nord e<br />

Italia ad interim. “Noi diamo supporto<br />

ai prodotti Daikin e Zanotti sulla rete<br />

di Alltrucks, che è in Italia comprende<br />

oltre 90 officine.<br />

Si tratta di un accordo molto importante,<br />

prima di tutto perché porta<br />

un valore aggiunto alle nostre officine”,<br />

continua Albarrán, nel senso<br />

che possiamo aiutarle a capire<br />

meglio il prodotto frigo. Infatti,<br />

Daikin ci porta la conoscenza del<br />

mercato e del prodotto, e ad aprile<br />

di quest’anno abbiamo già avuto<br />

una serie di incontri di formazione<br />

con le prime officine che hanno<br />

voluto subito aderire al progetto.<br />

Vorremmo fare un secondo incontro”,<br />

spiega il responsabile Alltrucks<br />

Italia“, con altre officine che aderiscono<br />

al progetto, entro la fine dell’anno,<br />

per portare a un livello sempre più<br />

alto la formazione anche per quanto<br />

riguarda la parte di riparazione<br />

e manutenzione dei frigo oltre ad<br />

aumentare quelli che sono i servizi<br />

L’accordo con il gruppo<br />

giapponese porta un valore<br />

aggiunto alla nostra rete<br />

che si apre a un nuovo mercato<br />

e a nuovi prodotti, acquisendo<br />

ulteriori professionalità<br />

Francisco Albarrán<br />

che le nostre officine sono in grado<br />

di offrire a tutti i nostri clienti”.<br />

Albarrán guida attualmente Alltrucks<br />

Italia forte della sua esperienza europea:<br />

“Il mio compito è quello di<br />

fornire il supporto e la professionalità<br />

necessaria per completare il<br />

team così che potremo sviluppare Alltrucks<br />

Fleet, un progetto che mette in<br />

collegamento le nostre officine con i<br />

clienti finali, ovvero le aziende di trasporto.<br />

E che, dal punto di vista strategico,<br />

è molto importante”.<br />

Daikin, Zanotti, Alltrucks<br />

Fleet, sono molte le<br />

frecce all’arco della filiale<br />

italiana della società<br />

tedesca fondata<br />

nel 2013 da tre aziende<br />

leader nel settore dei<br />

veicoli industriali come<br />

Bosch, Knorr-Bremse<br />

Manutenzione su camion<br />

e ZF: “Così come la collaborazione<br />

con un partner forte e importante<br />

come Daikin”, spiega Albarrán”, porta<br />

valore aggiunto a livello di conoscenza<br />

dei prodotti nuovi per fornire<br />

assistenza anche sulla componente<br />

refrigerata, che riguarda non solo gli<br />

alimenti ma anche i farmaci, così il<br />

progetto Alltrucks Fleet può implementare<br />

il business fornendo ai trasportatori<br />

soccorso stradale e aiuto<br />

sulla manutenzione regolare dei mezzi.<br />

Ecco perché è molto importante svilupparlo<br />

in Italia così come nei Paesi<br />

del Nord. Quando ho iniziato a lavorare<br />

in Inghilterra, è emersa chiaramente la<br />

necessità che le aziende di trasporto<br />

del Sud dell’Europa (quindi della Spagna,<br />

del Portogallo, e qui in Italia non<br />

Officina Alltrucks<br />

è molto diversa) abbiano questo generedi<br />

copertura anche in Paesi come,<br />

per esempio, l’Inghilterra.<br />

E per le officine inglesi, è molto interessante<br />

anche a livello locale sviluppare<br />

una rete, poter portare questo<br />

servizio ai propri clienti, a livello locale,<br />

su un Paese insulare. E, magari, hanno<br />

anche qualche cliente che viene dall’estero<br />

e diventa interessante sviluppare<br />

il business a livello multimarchio”.<br />

Alltrucks Fleet è<br />

un progetto che mette<br />

in collegamento<br />

le nostre officine con<br />

i clienti finali, ovvero le<br />

aziende di trasporto.<br />

Strategicamente<br />

è molto importante<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 41


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 42<br />

Un Daily<br />

“lungo”<br />

per Petit<br />

Forestier<br />

Patto d’acciaio con<br />

Iveco per il noleggio<br />

dell’elettrico di Torino<br />

versione tutto freddo.<br />

Il leader del settore<br />

parla di una crescita<br />

esponenziale della<br />

domanda frigo-elettrico<br />

“Un Daily simile a un veicolo classico<br />

ma completamente elettrico”.<br />

Con queste parole Ronan Mouchel,<br />

direttore generale di Petit Forestier<br />

Italia, descrive l’Iveco eDaily con cella<br />

Urban dell’allestitore LeCapitaine<br />

esposto in Romana Diesel in occasione<br />

della prima tappa del tour Frigo’n’Motion.<br />

La sua autonomia, maggiorata<br />

di oltre il 50 per cento fino a<br />

400 chilometri grazie anche alla cella<br />

parzialmente composta di materiale<br />

riciclato e al layout aerodinamico,<br />

lo rende particolarmente adatto alle<br />

consegne in ambito urbano senza<br />

escludere il fuori porta.<br />

“Nonostante il veicolo non sia ancora<br />

disponibile, sul mercato abbiamo<br />

già dei contratti firmati”, fa sapere<br />

Mouchel, “e questo è il riflesso di una<br />

necessità dei nostri clienti che hanno<br />

aspettato mesi se non anni. Parliamo<br />

di una quindicina di eDaily, che per<br />

Da sinistra, Valerio Vanacore, responsabile trazioni alternative Iveco mercato Italia,<br />

e Ronan Mouchel, direttore generale di Petit Forestier Italia<br />

un veicolo frigorifero completamente<br />

elettrico sembra un numero piccolo e<br />

invece è un buon segnale per il futuro”.<br />

Il farmaceutico, segmento<br />

molto interessante<br />

Le aziende della grande distribuzione<br />

organizzata, come anche della ristorazione,<br />

sono il target per eccellenza,<br />

non l’unico. “Sulla totalità delle targhe<br />

in circolazione il settore farmaceutico<br />

rappresenta una parte limitata, ma una<br />

parte interessante”, ribadisce il direttore<br />

generale di Petit Forestier Italia,<br />

“per le cui specifiche esigenze stiamo<br />

sviluppando un reparto dedicato all’interno<br />

del Gruppo. Ipotizziamo per il<br />

futuro una crescita importante”.<br />

Fino a questo momento le richieste di<br />

eDaily modello 42S14E, dotato di due<br />

pacchi batteria da 74 kWh e dell’esclusiva<br />

presa di forza ad alto voltaggio<br />

che consente di alimentare diret-<br />

tamente dalle batterie di trazione il<br />

gruppo frigorifero attraverso un semplice<br />

connettore, arrivano “da Roma,<br />

Bologna, Milano, Padova, Torino, quindi<br />

ci concentriamo sulle grandi città.<br />

Però, vista la versatilità di questo 35<br />

quintali classico ma con un’autonomia<br />

abbastanza importante, penso a<br />

un utilizzo anche extraurbano.<br />

Per esempio, ne abbiamo uno che girerà<br />

a Siena e nei dintorni, e Siena non<br />

è esattamente una metropoli”.<br />

Un accordo paneuropeo<br />

per 2.000 NLT di cabinati<br />

Iveco eDaily per il trasporto a temperatura<br />

controllata è oggetto di alcuni<br />

progetti pilota “su cui”, dice ancora<br />

Ronan Mouchel, “soprattutto i grandi<br />

gruppi dell’agroalimentare ripongono<br />

tanta speranza. Hanno bisogno di risultati<br />

concreti per decidere quanti<br />

ne potranno integrare nelle loro flot-<br />

Accesso prioritario al noleggio della flotta<br />

dei 2.000 eDaily 42S14E ai clienti specializzati<br />

nel trasoporto refrigerato che operano<br />

nell’Unione europea, in Gran Bretagna e Svizzera<br />

te”. Grazie al Memorandum of Understanding<br />

sottoscritto da Iveco<br />

e Petit Forestier per la fornitura di<br />

2.000 eDaily cabinati, ai clienti dello<br />

specialista del freddo che operano<br />

nel territorio dell’Unione europea, in<br />

Gran Bretagna e in Svizzera sarà offerto<br />

l’accesso prioritario per noleggiare<br />

l’eDaily. Composta inizialmente<br />

da 200 veicoli, la flotta raggiungerà<br />

un totale di 2.000 unità entro il 2026.<br />

Per l’intero ciclo di vita dell’eDaily, il<br />

cliente potrà contare su Petit Forestier<br />

e quindi su Iveco, il costruttorecon<br />

cui il gruppo francese ha sottoscritto<br />

una partnership “che dura da<br />

Ronan Mouchel<br />

Volta Zero, il veicolo elettrico di Volta Trucks refrigerato da Gruppo Petit Forestier<br />

più di cinquant’anni. Il nostro reparto<br />

Ricerca e Sviluppo”, sottolinea Mouchel,<br />

“lavora a stretto contatto con<br />

Iveco, e l’eDaily con cella frigorifera<br />

è il frutto di questa collaborazione.<br />

In una fase di transizione energetica<br />

come quella che stiamo vivendo<br />

e che investe anche il settore del<br />

freddo - fase molto interessante ma<br />

frenetica - le incertezze sono tante e<br />

riguardano principalmente le batterie<br />

e la manutenzione del veicolo. Per il<br />

cliente, sapere di potersi appoggiare<br />

a un fornitore che sa gestire qualunque<br />

tipo di problematica non è una<br />

cosa da poco”.<br />

Volta Zero, veicolo commerciale refrigerato a<br />

emissioni zero da 16 tonnellate<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 43


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 44<br />

Focalizzati<br />

sul futuro<br />

della tua azienda,<br />

guarda oltre<br />

i benefici fiscali<br />

Intervista a Stefano Brivio<br />

di Mgh Systems, gruppo italiano<br />

che si è ritagliato un ruolo<br />

di prim’ordine nel panorama europeo<br />

nei settori Internet of Things, data<br />

center, telecomunicazioni e security<br />

Che cos’è l’industria 5.0?<br />

Naturale evoluzione dell’industria<br />

4.0, è un nuovo paradigma che non<br />

si limita alla semplice automazione<br />

dei processi, ma enfatizza la collaborazione<br />

tra macchine e lavoratori,<br />

la personalizzazione su larga scala, la<br />

sostenibilità ambientale e l’adozione<br />

di tecnologie all’avanguardia per<br />

migliorare l’efficienza e la competitività<br />

delle aziende.<br />

All’interno del documento Industry 5.0:<br />

verso una industria europea sostenibile,<br />

human centric e resiliente, la Commissione<br />

dell’Unione Europea ha posto<br />

al centro i tre principi fondamentali di<br />

questa rivoluzione industriale:<br />

1. Approccio umano: si sottolinea<br />

l’importanza di utilizzare la tecnologia<br />

per adattare i processi produttivi<br />

alle esigenze dei lavoratori.<br />

Questo significa anche garantire<br />

che l’adozione delle nuove tecnologie<br />

che sono in grado di semplificano<br />

l’usabilità dei sistemi informativi e il<br />

lavoro del personale.<br />

2. Sostenibilità: si pone una notevole<br />

enfasi sull’adozione di<br />

pratiche legate all’economia<br />

circolare e sull’aumento dell’efficienza<br />

energetica. In particolare,<br />

l’attenzione si concentra<br />

su come l’industria possa contribuire<br />

in modo significativo alla<br />

riduzione degli sprechi e al consumo<br />

responsabile delle risorse.<br />

3. Resilienza: si fa riferimento alla<br />

necessità di migliorare la capacità<br />

dell’industria di resistere a<br />

periodi di crisi. Questo implica<br />

un rafforzamento delle infrastrutture<br />

industriali per garantire<br />

che possano sostenere le esigenze<br />

critiche in periodi difficili.<br />

Stefano Brivio<br />

Come farsi trovare pronti?<br />

In attesa di conoscere i dettagli delle<br />

misure, una cosa è ormai chiara: la<br />

scorsa estate, il Governo ha definito<br />

chiaramente la lista delle modifiche<br />

che intende apportare al Piano Nazionale<br />

di Ripresa e Resilienza, tra cui<br />

spiccano i 4 miliardi di euro destinati<br />

al Piano Transizione 5.0.<br />

Questa nuova revisione degli incentivi,<br />

volti a incoraggiare gli investimenti<br />

privati, va considerata come molto<br />

più di una semplice evoluzione del<br />

precedente piano 4.0, che spesso è<br />

stato interpretato dalle aziende come<br />

una ricerca miope dei soli benefici<br />

fiscali. In realtà, rappresenta un’opportunità<br />

straordinaria per migliorare<br />

la produttività delle aziende italiane.<br />

Oggi è il momento di guardare oltre i<br />

vantaggi finanziari e concentrarsi sulla<br />

creazione di un futuro più sosteni-<br />

bile, competitivo, efficiente e digitale<br />

per le nostre aziende.<br />

Siamo di fronte a un’opportunità che<br />

non possiamo lasciarci sfuggire. Offrirà<br />

incentivi per tutte le soluzioni<br />

il cui requisito tecnico minimo sarà<br />

equivalente a quello del precedente<br />

piano 4.0, oltre a un’attenzione particolare<br />

verso una o più delle seguenti<br />

caratteristiche:<br />

• riduzione del consumo dell’energia<br />

nei processi produttivi;<br />

• sostituzione dei combustibili fossili;<br />

• riduzione delle emissioni in atmosfera;<br />

• recupero di materie prime critiche;<br />

• circolarità dei processi produttivi<br />

attraverso un uso più efficiente<br />

delle risorse.<br />

Le aziende che adotteranno questo<br />

cambiamento in maniera profonda<br />

e non solo superficialmente, sperimenteranno<br />

una notevole ottimizzazione<br />

delle loro operazioni, una<br />

significativa riduzione dei costi e un<br />

impatto ambientale più sostenibile.<br />

Oggi è il momento di guardare oltre<br />

i vantaggi finanziari e concentrarsi<br />

sulla creazione di un futuro più sostenibile,<br />

competitivo, efficiente e digitale<br />

per le nostre aziende<br />

Infine, ma non per questo meno<br />

importante, si libereranno definitivamente<br />

dall’onere tedioso di compilare<br />

e gestire innumerevoli fogli Excel<br />

come punto centrale del loro lavoro<br />

quotidiano.<br />

Per contribuire<br />

a un dibattito apportando<br />

la propria esperienza<br />

su come migliorare la gestione<br />

delle flotte nella cold chain,<br />

scansionare il QR-Code<br />

per un confronto!<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 45


A mente<br />

fredda<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 46<br />

Webfleet Cold Chain<br />

è la soluzione telematica<br />

per la gestione dei<br />

trasporti a temperatura<br />

controllata che riesce<br />

a semplificare il lavoro<br />

dei fleet manager grazie<br />

a semplicità, rapidità<br />

e affidabilità<br />

Secondo l’IIR (International Institute<br />

of Refrigeration) ammonta a circa<br />

1.661 milioni di tonnellate la quantità<br />

di cibo che ogni anno, in tutto il<br />

mondo, viene stoccata e trasportata<br />

utilizzando dei sistemi refrigeranti.<br />

Parliamo di una stima (secondo lo<br />

stesso ente) che si attesta sul 47%<br />

della produzione mondiale complessiva<br />

di alimenti.<br />

Potremmo fermarci qui per avere<br />

una prima fotografia dell’importanza<br />

della catena del freddo a livello globale,<br />

ma ci dimenticheremmo di un<br />

ampio range di merci che necessitano<br />

di viaggiare a una temperatura<br />

controllata, come i prodotti farmaceutici<br />

e i materiali tecnologicamente<br />

avanzati come i chip.<br />

Sono ancora vividi i momenti in cui,<br />

per trasportare i vaccini anti-Covid<br />

19, in Italia e nel mondo è stata vissuta<br />

una sfida assoluta, dovuta alla necessità<br />

di mantenere alla corretta<br />

temperatura le fiale (parecchi gradi<br />

sotto zero). Una fase critica epocale,<br />

in cui è emersa non solo agli occhi dei<br />

tecnici, ma anche all’attenzione della<br />

gente comune la difficoltà di gestire<br />

adeguatamente la catena del freddo.<br />

Per questo motivo, negli ultimi anni<br />

si sono ancor più affermate soluzioni<br />

come Webfleet Cold Chain, la<br />

risposta efficace di Webfleet a uno<br />

dei più complessi problemi della logistica<br />

mondiale.<br />

La catena del freddo<br />

in palmo di mano<br />

Webfleet Cold Chain sorprende per<br />

la semplicità e l’intuitività dell’esperienza<br />

di utilizzo. Attraverso un solo<br />

pannello di controllo, infatti, il fleet<br />

manager ha la possibilità di gestire<br />

e monitorare le temperature e lo<br />

stato di tutto il parco veicoli, includendo<br />

mezzi pesanti, trailer e<br />

furgoni. Il tutto anche attraverso<br />

l’utilizzo di device portatili come<br />

smartphone e tablet.<br />

I dati, rilevati in tempo reale, non riguardano<br />

solamente la temperatura<br />

ma consentono di sapere, per esempio,<br />

se i portelloni del rimorchio o<br />

del furgone siano aperti o chiusi e da<br />

quanto tempo. Oppure se il sistema<br />

di refrigerazione sia attivo o meno e<br />

se funzioni adeguatamente.<br />

I dati specifici di Webfleet Cold<br />

Chain vengono, poi, combinati con<br />

quelli relativi alla geolocalizzazione,<br />

alla salute del mezzo di trasporto e<br />

agli eventi di guida del mezzo, per<br />

ottenere un quadro complessivo realmente<br />

esaustivo e completo.<br />

Prevenire è meglio<br />

che pagare<br />

Inoltre, la modularità e l’interfacciabilità<br />

di Webfleet Cold Chain fanno<br />

sì che questa soluzione possa dialogare<br />

con una varietà di elementi tra<br />

cui celle frigorifere, sensori, piattaforme<br />

di terze parti, sempre mantenendo<br />

l’efficacia e l’efficienza che<br />

la contraddistinguono.<br />

La possibilità di utilizzare una sola<br />

piattaforma come Webfleet per<br />

l’intera gestione del trasporto rende<br />

quindi Webfleet Cold Chain un<br />

“must have», in grado non solo di<br />

risolvere i problemi che potrebbero<br />

venirsi a creare, ma addirittura<br />

Temperatura, stato del veicolo e altre informazioni per efficentare il trasporto refrigerato con Webfleet Cold Chain<br />

anticiparli, soprattutto se si tratta<br />

di un errore umano come una<br />

mancata chiusura di uno sportello<br />

o un’involontaria disattivazione del<br />

sistema di refrigerazione. In ogni<br />

caso, degli alert mettono immediatamente<br />

in guardia il fleet manager<br />

che potrà prontamente contattare<br />

il driver per risolvere le criticità.<br />

Tutto questo si traduce in un abbattimento<br />

verticale dei rischi di consegnare<br />

merce deteriorata, evento che non<br />

rappresenta solamente un problema<br />

dal punto di vista economico a causa<br />

dei probabili risarcimenti, ma anche<br />

per ciò che riguarda la reputazione del<br />

trasportatore e la fiducia dei clienti.<br />

Sicurezza e rispetto<br />

delle leggi<br />

Anche da un punto di vista legale, le<br />

società di trasporto e i loro manager<br />

possono confidare totalmente<br />

in Webfleet Cold Chain, poiché la<br />

piattaforma Webfleet vanta una<br />

certificazione ISO/IEC 27001:2013<br />

per la sicurezza e la gestione dei<br />

dati. Informazioni che sono disponibili<br />

per il cliente fino a un anno dopo<br />

l’acquisizione e grazie alle quali è<br />

sempre dimostrabile l’aver effettuato<br />

dei trasporti nel totale rispetto<br />

delle normative vigenti.<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 47


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 48<br />

Man<br />

for fresh<br />

Semplifichiamo<br />

il business!<br />

È un piano d’azione quello<br />

che il costruttore tedesco ha<br />

intrapreso per rafforzare<br />

la propria presenza nel comparto<br />

del trasporto a temperatura<br />

controllata. A cui si sono aggiunti i<br />

roadshow con la presenza<br />

sul mercato con gli allestitori.<br />

Un successo, che nel 2024...<br />

La gamma Man, refrigerati ma non solo<br />

È stato lanciato circa un anno fa Man for fresh, il progetto<br />

che coinvolge tutta la rete del Leone con il quale la Casa<br />

tedesca punta a rafforzare la sua presenza nel comparto<br />

del trasporto a temperatura controllata. Man for fresh vede<br />

la stretta collaborazione tra i professionisti della Man Sales<br />

Academy e i più importanti allestitori del settore allo scopo<br />

di offrire a ciascun cliente il prodotto più adatto alle sue<br />

esigenze. Per capire come sta andando ne abbiamo parlato<br />

con Alessandro Rade, bodybuilder business development<br />

truck di Man Truck & Bus Italia.<br />

“Man for fresh“, spiega, “è un vero e proprio piano d’azione<br />

che punta a migliorare analisi e competenze all’interno<br />

di Man per offrire soluzioni personalizzate in uno dei più<br />

importanti comparti del trasporto su gomma, quello del<br />

trasporto a temperatura controllata, che riguarda non soltanto<br />

gli alimenti ma anche i farmaci.<br />

Alessandro Rade, bodybuilder business development truck<br />

di Man Truck & Bus Italia<br />

Nel 2024 Il progetto continua con i Trucks To Go,<br />

ossia i veicoli due e tre assi in pronta consegna<br />

realizzati con sei allestitori differenti<br />

Il nostro obiettivo“, continua, “è fornire<br />

un servizio preciso e strutturato<br />

e nel contempo crescere in questo<br />

settore fondamentale per l’economia<br />

del Paese. In questo momento stiamo<br />

portando avanti tutti i punti del<br />

nostro progetto: ci sono aspetti che<br />

impattano maggiormente al nostro interno,<br />

altri che riguardano i clienti finali<br />

o i partner che ci accompagnano<br />

in questa avventura”.<br />

Nel piano d’azione di Man for fresh<br />

ci sono i veicoli dimostrativi che la<br />

casa tedesca ha portato direttamente<br />

presso i clienti attraverso la sua<br />

rete di concessionarie e center. Dal<br />

Tgx al Tgl, passando per Tgs e Tgm<br />

per ogni applicazione. Sono state<br />

studiate le necessità delle aziende e<br />

sono stati creati veicoli per la distribuzione<br />

a corto e medio raggio con<br />

portate significative a disposizione<br />

per i test drive ed eventi locali.<br />

“Abbiamo attraversato l’Italia“, spiega<br />

Rade, “con otto tappe, che diventeranno<br />

dieci entro la fine dell’anno, e<br />

abbiamo avuto un feedback eccezionale.<br />

I clienti hanno voglia di toccare il<br />

prodotto, di testarlo. Abbiamo incontrato<br />

aziende di tutta la Penisola, da<br />

Nord a Sud e da Est a Ovest.<br />

Abbiamo avuto oltre 300 contatti e<br />

il 70 per cento ha effettuato un test<br />

drive. Concluderemo questa parte del<br />

piano d’azione a Vicenza a fine ottobre.<br />

Particolarmente vincente si è rivelata<br />

la scelta di andare sul mercato con i<br />

partner allestitori. Unire il know how ci<br />

ha consentito di creare dei veicoli giusti<br />

per le esigenze di questo mercato<br />

che punta al tailor made. Questo, poi,<br />

ha creato ‘cultura isotermica’ all’interno<br />

di Man: abbiamo migliorato le nostre<br />

competenze sul campo, gli skills,<br />

il know how, i nostri venditori si sono<br />

entusiasmati per questo settore che,<br />

lo ricordiamo, rappresenta un quarto<br />

del Pil nazionale e occupa oltre 4 milioni<br />

di lavoratori. Stiamo parlando di<br />

qualcosa di veramente strategico”.<br />

Avanti tutta<br />

In questo momento l’operazione continua.<br />

“Siamo molto soddisfatti del<br />

ritorno che stiamo avendo in termini<br />

di numeri“, sottolinea il bodybuilder<br />

business development truck di Man<br />

Truck & Bus Italia. “Siamo in linea con<br />

le nostre aspettative in termini di quota<br />

negli isotermici, che è il terzo mercato<br />

fra gli allestiti. Un mercato, vorrei<br />

ricordare, che continua a crescere.<br />

Man for fresh ci ha dato la possibilità<br />

di avere maggiore visibilità in un settore<br />

merceologico strategico”.<br />

Una volta terminato il road show, a inizio<br />

2024, i veicoli dimostrativi saranno<br />

messi a disposizione dei concessionari<br />

che li potranno proporre per dei noleggi<br />

più lunghi ai clienti interessati a<br />

quei particolari allestimenti, come ad<br />

esempio il trasporto della carne appesa<br />

oppure quello del pesce. “Nel<br />

2024 Il progetto continua con i Trucks<br />

To Go, ossia i veicoli due e tre assi in<br />

pronta consegna”, prosegue. “Li abbiamo<br />

realizzati con sei allestitori diversi<br />

che sono stati scelti per competenza,<br />

territorialità, know-how e fasce<br />

di prezzo: Ifac, Isothermic, Lamberet,<br />

L’idealcar, Plastoblok e Royal Plastic.<br />

Ogni concessionario potrà programmare<br />

e avere un’offerta che si differenzierà<br />

in base alle esigenze territoriali:<br />

cambieranno passi, lunghezze,<br />

tipologia di allestimento. Anche MAN<br />

avrà una sua offerta ‘Trucks To Go’ che<br />

andrà a integrare quella dei dealer in<br />

modo da poter rispondere a qualsiasi<br />

richiesta dei clienti just in time. Si calcola<br />

che in questo segmento di mercato<br />

oltre il 30 per cento dei veicoli<br />

venga richiesto in pronta consegna.<br />

Un percentuale che forse oggi è ancora<br />

più elevata visto che solo i grandi<br />

operatori riescono a programmare la<br />

sostituzione dei mezzi. L’incertezza<br />

e i tassi di interesse elevati spesso<br />

spingono i più piccoli a sostituire solo<br />

quando il mezzo si rompe o ci sono<br />

necessità imminenti”.<br />

Avere veicoli in pronta consegna vuol<br />

dire programmare anche il lavoro degli<br />

allestitori. “La collaborazione con<br />

gli allestitori“, conclude Rade, “è uno<br />

dei punti di forza di questo progetto.<br />

Sapendo quando arrivano i veicoli, si<br />

possono preparare e programmare le<br />

celle, le sponde, i gruppi frigo, eccetera,<br />

e anche il collaudo diventa rapido.<br />

Di questi tempi fa la differenza”.<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 49


Energie<br />

alternative<br />

per il futuro<br />

del trasporto<br />

su gomma<br />

Iveco Heavy Duty Fcev<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 50<br />

Decarbonizzare i trasporti<br />

è la missione di Iveco,<br />

che punta all’azzeramento<br />

delle emissioni entro<br />

il 2040. Come dimostrano<br />

le sinergie green e questi<br />

modelli multienergetici<br />

Ci mette la faccia, pardon, il marchio,<br />

Iveco: la produzione e commercializzazzione<br />

dei propri veicoli elettrici<br />

pesanti a batteria ed elettrici pesanti a<br />

celle combustibili avviene infatti sotto<br />

il suo marchio. Questa precisazione è<br />

stato un atto dovuto dopo che Iveco<br />

Group ha acquisito l’azienda tedesca<br />

risultante dalla precedente joint venture<br />

Nikola Iveco Group.<br />

Un passo importante che conferma<br />

come la sostenibilità sia la priorità<br />

per un settore come quello dell’autotrasporto<br />

che Iveco persegue con<br />

approccio multienergetico: si va dal<br />

biometano all’elettrico a batteria<br />

per le mission a corto e medio raggio,<br />

fino all’elettrico a celle combustibili<br />

per la completa decarbonizzazione<br />

del trasporto a lunga distanza<br />

e per le mission più pesanti, senza<br />

trascurare l’efficienza dei consumi.<br />

Tradotto in mezzi su strada, ecco i<br />

modelli Heavy Duty (Hd) elettrici ed<br />

elettrici a celle a combustibile: l’assale<br />

elettrico è stato co-progettato e<br />

prodotto da FPT Industrial, consociata<br />

di Iveco e specializzata in sistemi<br />

di propulsione; le batterie arrivano da<br />

Proterra; tecnologia a celle a combustibile<br />

e componenti chiave sono made<br />

in Bosch. I veicoli elettrici sono stati<br />

sviluppati sulla base della piattaforma<br />

S-Way ridisegnata per poter supportare<br />

sia la tecnologia di propulsione a<br />

celle combustibili sia quella a batteria,<br />

grazie a un’architettura modulare.<br />

Iveco Heavy Duty Bev<br />

L’Iveco Hd Bev vanta un’autonomia<br />

massima di 500 km, con una capacità<br />

totale della batteria di 738 kWh (9<br />

pacchi) e una potenza di ricarica fino<br />

a 350 kW. Ciò consente di completare<br />

missioni di consegna hub-to-hub,<br />

un’ampia varietà di applicazioni regionali<br />

e anche missioni a lungo chilometraggio<br />

con opportunità di ricarica<br />

durante le necessarie soste. La configurazione<br />

Artic 4x2 sarà la prima a essere<br />

introdotta sul mercato europeo<br />

nell’ultimo trimestre del <strong>2023</strong>.<br />

L’Iveco Hd Fcev vanta un’autonomia<br />

maggiore, fino a 800 km. Grazie alla<br />

rapidità dei tempi di rifornimento, inferiori<br />

a 20 minuti, rappresenta la soluzione<br />

perfetta per le missioni a lunga<br />

percorrenza nei trasporti commerciali<br />

pesanti. Il veicolo è in grado di stoccare<br />

70 kg di energia utilizzabile a idrogeno<br />

a una pressione di 700 bar.<br />

A zero emissioni viaggia anche il trasporto<br />

leggero. Qui scende in campo<br />

un campione come l’eDaily che<br />

alimenta la catena del freddo perché,<br />

nelle sue varie performance, ha<br />

prestato motore, lamiere, elettroni<br />

e vano carico a Petit Forestier Italia,<br />

leader europeo nel noleggio e leasing<br />

di veicoli refrigerati. Il risultato si è visto<br />

all’ultimo Tuttofood a Fiera Rho a<br />

Milano: un eDaily cabinato allestito con<br />

box refrigerato da 12 m³ cella Urban by<br />

LeCapitaine, modello 42S14E, e motore<br />

sincrono con magneti permanenti a<br />

riluttanza assistita, potenza da 140 kW<br />

(190 cv) e coppia da 400 Nm. Il veicolo<br />

è dotato di due pacchi batteria da 74<br />

kWh e dell’esclusiva presa di forza ad<br />

alto voltaggio che consente di alimentare<br />

direttamente dalle batterie di trazione,<br />

attraverso un semplice connettore,<br />

il gruppo frigorifero.<br />

Ma eDaily è anche Gate, Green & Advanced<br />

Transport Ecosystem, nuova<br />

società di Iveco Group per sempificare<br />

il passaggio dei veicoli commericali<br />

all’elettrico, grazie alla sua formula payper-use<br />

di noleggio a lungo termine.<br />

Iveco S-Way Lng_biometano<br />

Il marchio italiano è saldamente in carreggiata<br />

sulla strada della transizione energetica<br />

del settore del freddo sia che si tratti di veicoli<br />

pesanti sia nel settore del trasporto leggero<br />

alto livello offerti da partner premium.<br />

Iveco eDaily<br />

GATE - Green & Advanced Transport Ecosystem<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 51


<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 52<br />

La semplicità<br />

al potere<br />

Un veicolo che ha<br />

subito conquistato tutti,<br />

anche in versione cargo<br />

Al momento<br />

l’unico vero limite<br />

è l’alimentazione<br />

elettrica, che fatica<br />

anche tra gli LCV<br />

Eppure, in configurazione<br />

frigo sarebbe<br />

un’ottima soluzione<br />

L’Id.Buzz Cargo, lontano erede del Bulli<br />

che fu, c’è solo elettrico a batterie, ed<br />

è il primo van nato per l’elettromobilità.<br />

E si vede. Ripulito di tutto quanto serviva<br />

sui termici ma che qui è superfluo,<br />

è stato disegnato da un foglio bianco<br />

con in mente il suo antenato famoso,<br />

quel T1 schizzato sulla propria agenda<br />

dall’olandese Ben Pon nell’aprile del<br />

1947 (v’invitiamo a guardare il Fuori<br />

di Test dedicato al Transporter 6.1 su<br />

www.fuoriditest.com per comprendere<br />

meglio come andò la faccenda). Di<br />

certo l’Id.Buzz non passa inosservato.<br />

A ogni sosta o semaforo c’è sempre<br />

Niente diesel e niente tetto<br />

alto per il Volkswagen Id.Buzz<br />

che nasce sulla poliedrica<br />

piattaforma elettrica Meb:<br />

passo dai 2.764 a 2.989 mm ma<br />

presto si arriverà a 3.239 mm<br />

qualcuno che ne vuole sapere di più e<br />

che brama una prova dal vivo.<br />

Niente diesel dicevamo, perché<br />

Id.Buzz, anche nella versione Cargo<br />

(questa) nasce sulla piattaforma elettrica<br />

(e, si badi, non ‘elettrificata’) Meb,<br />

che Volkswagen propone sulle vetture<br />

della gamma Id e su altre del Gruppo,<br />

ad esempio le Skoda. Ma non solo. Una<br />

piattaforma versatile che consente di<br />

variare il passo pressoché a piacere,<br />

tanto che oggi va dai 2.764 millimetri<br />

dell’Id.3 ai 2.989 di questo Id.Buzz, in<br />

predicato di estendere l’interasse fino<br />

a quota 3.239 millimetri, per ricavare<br />

grandi volumi sui furgoni<br />

(d’alzare il tetto, però,<br />

non se ne parla per ora).<br />

Rispetto a un Volkswagen<br />

Transporter 6.1 perde<br />

o guadagna 200 chili<br />

di peso totale a terra, in<br />

base alla versione del T 6.1, ma perde<br />

sempre in portata: circa due quintali<br />

se paragoniamo il Buzz al T 6.1 da 2,8<br />

ton di massa complessiva, e ci riferiamo<br />

alla versione base senza componentistica<br />

frigo. Ma è così per tutti gli<br />

elettrici, che pagano lo scotto delle<br />

batterie, ancora molto - troppo - pesanti<br />

stante le tecnologie odierne.<br />

Splendido da guidare<br />

In compenso però ne guadagna la tenuta<br />

di strada, sia a vuoto sia a pieno<br />

carico, grazie appunto al peso concentrato<br />

nella parte bassa centrale.<br />

Niente scricchiolii di sorta, nonostante<br />

le plastiche dei rivestimenti interni<br />

non siano più quelle di una volta (c’è da<br />

ridurre la tara), e la visibilità dal posto<br />

guida è invidiabile. Poi c’è quell’accelerazione<br />

bruciante che t’incolla al sedile,<br />

grazie ai 3<strong>10</strong> Nm di coppia subito<br />

disponibili. Se hai il keyless, come nel<br />

nostro caso, sali e puoi anche evitare<br />

di premere il pulsante d’avvio a piantone:<br />

ruoti di uno scatto in avanti il comando<br />

sulla levetta destra che spunta<br />

dal piantone di sterzo e inserisci la ‘D’<br />

per cominciare a marciare, oppure dai<br />

un altro colpetto e ingrani la ‘B’ che<br />

porta al massimo la frenata rigenerativa.<br />

Quando ti fermi, metti in ‘N’, apri la<br />

porta e lui s’incarica sia del freno a<br />

mano sia di chiudere e spegnere tutto.<br />

Caricare alla velocità promessa è però<br />

una chimera, perché serve una sorta<br />

di congiunzione astrale: la carica della<br />

batteria dev’essere compresa tra il<br />

5 e l’80 per cento, le temperature sia<br />

dell’ambiente sia di esercizio devono<br />

essere di 23 gradi e la colonnina<br />

in corrente continua di potenza adeguata.<br />

Fatto sta che dei 170 chilowatt<br />

promessi, da un hypercharger a 300<br />

chilowatt non ne abbiamo portati a<br />

casa mai più di un’ottantina, nonostante<br />

i ripetuti tentativi in diverse condizioni.<br />

Sotto il profilo dei consumi, è il<br />

secondo migliore tra quelli fin qui provati<br />

di pari categoria, alle spalle del solo<br />

Renault Master, che però aveva dalla<br />

sua una scarsa cavalleria e il minus di<br />

un’autonomia reale decisamente insufficiente.<br />

Qui invece si tocca la distanza<br />

record di oltre 250 chilometri,<br />

comunque lontana da quella che appare<br />

sul display del veicolo: 516 in Eco<br />

mode, 511 in Comfort, 507 in Sport e<br />

511 in Individual. Per la prova optiamo<br />

per la Eco, con la marcia in ‘B’, ma appena<br />

accendiamo il riscaldamento 80<br />

chilometri di range si volatilizzano, riducendo<br />

i 516 promessi a 436.<br />

Dentro e fuori, come è fatto<br />

Dentro è semplice nel design, le superfici<br />

sono funzionali e facili da pulire.<br />

Un neo però c’è ed è la mancanza di<br />

retroilluminazione per i comandi tattili<br />

dell’aerazione e del volume infotainment<br />

ubicati sul davanzalino sotto lo<br />

schermo in console centrale, che di<br />

notte ti costringe a dover accendere<br />

una delle due plafoniere touch a doppio<br />

led. Comoda la vaschetta per lo<br />

smartphone con due prese Usb-C ricavata<br />

alla destra del piantone di sterzo.<br />

Fuori la linea è bella e diversa da tutte<br />

le altre viste fin qui, una sorta di<br />

‘studio’ divenuto realtà. Con solo luci<br />

perimetrali a led (il listello tra i fari più<br />

gli spot nelle maniglie si pagano però<br />

80€ extra) e, per la prima volta su un<br />

furgone, pneumatici differenziati tra<br />

anteriore e posteriore (più larghi).<br />

Dal punto di vista meccanico, in pratica<br />

l’Id.Buzz è uno skateboard sopra il quale<br />

piazzare una carrozzeria a piacere. È<br />

questo l’orientamento di chi costruisce<br />

veicoli elettrici partendo da un foglio<br />

bianco. Il motore/cambio App 3<strong>10</strong>,<br />

come la posizione parallela all’asse e i<br />

Nm di coppia, è sul posteriore, un trend<br />

dei veicoli a batteria di nuova concezione.<br />

La batteria con celle a sacchetto<br />

è sottoscocca nell’interasse e c’è la<br />

possibilità di restituire la corrente alla<br />

rete o a qualche device, utilizzando così<br />

il Buzz come un grosso powerbank.<br />

Semplice nel design<br />

dentro, non passa<br />

inosservato fuori<br />

e per la prima volta<br />

gommatura diversa<br />

tra anteriore<br />

e posteriore (più larga)<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 53


Logistica<br />

degli alimenti,<br />

ricchezza<br />

chiama sicurezza<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 54<br />

L’alimentare è la spina dorsale<br />

dell’economia italiana e se queste<br />

merci non vengono trasportate<br />

correttamente si rischia<br />

che si deteriorino e che venga<br />

vanificato tutto il lavoro della filiera.<br />

Come spiega Umberto Torello<br />

esperto del settore<br />

L’ALIMENTARE<br />

IN ITALIA<br />

>4%<br />

% del PIL<br />

580 MLD<br />

fatturato 2022 in euro<br />

1,2 MLN<br />

n. di addetti<br />

1 ° MONDO<br />

per certificati DOP e IGP<br />

1 ° ITALIA<br />

per ricchezza generata<br />

I numeri che leggete qui a fianco sono<br />

di Coldiretti.<br />

Tuttavia il settore è afflitto da problemi<br />

di natura logistica.<br />

L’intera filiera dell’agroalimentare,<br />

dalla produzione agricola all’industria<br />

di trasformazione sino alla grande distribuzione,<br />

soffre una gestione spesso<br />

poco trasparente in alcune fasi.<br />

Come la scarsa visibilità che si manifesta<br />

con un vuoto di informazioni relativo<br />

allo stato delle merci in viaggio,<br />

problema che per i prodotti freschi<br />

come frutta, verdura, carne diventa<br />

uno dei principali nodi da sciogliere.<br />

Per ben tre motivi.<br />

Umberto Torello<br />

Umberto Torello, Amministratore<br />

Unico DIF Network / Presidente della<br />

Sezione di Specializzazione Trasporti<br />

Alimentari Anita e Transfrigoroute<br />

Italia, spiega che “una logistica<br />

alimentare inefficiente può comportare<br />

un aumento dei costi, ritardi<br />

nella produzione e soprattutto il deterioramento<br />

delle merci vanificando<br />

tutto il lavoro della filiera. Migliorare la<br />

sicurezza alimentare si può e si deve<br />

fare, è la missione che DIF ha preso in<br />

carico. Abbiamo intenzione, insieme<br />

ai preziosi affiliati, di aiutare le aziende<br />

alimentari a migliorare l’efficienza e<br />

servire meglio i loro clienti”.<br />

Ma le ambizioni di DIF Network non<br />

si fermano certo alla garanzia di tutela<br />

promessa al produttore. “DIF in<br />

quanto anello di congiunzione tra<br />

produttore e consumatore si prende<br />

la responsabilità di prelevare e consegnare<br />

un prodotto che rispetti le<br />

caratteristiche che il produttore ha<br />

voluto conferire al prodotto e la salute<br />

del consumatore. Senza sottovalutare<br />

il gusto”.<br />

Le parole di Umberto Torello trovano<br />

conferma nelle tre regole d’oro che si<br />

è posto DIF Network:<br />

SÌ alla temperatura controllata<br />

Per i generi alimentari soggetti ad alterazione<br />

delle caratteristiche organolettiche<br />

originarie e caratterizzanti,<br />

anche quando non previsto dall’ATP.<br />

DIF aderisce spontaneamente alle<br />

raccomandazioni per il trasporto e la<br />

conservazione degli alimenti termosensibili<br />

raccolte dal CTS di <strong>OITAF</strong> in<br />

un Documento Scientifico.<br />

NO alla promiscuità dei carichi<br />

Pratica frequente nella logistica dove<br />

si tende ad associare produzione alimentare<br />

e merce non-food con conseguente<br />

rischio di contaminazione.<br />

Nell’interesse del produttore e del<br />

consumatore i veicoli DIF trasportano<br />

esclusivamente generi alimentari<br />

che non vengono mai a contatto con<br />

merci di altra tipologia.<br />

Migliorare la sicurezza alimentare è la missione<br />

di DIF. Abbiamo intenzione, insieme ai preziosi<br />

affiliati, di aiutare le aziende alimentari<br />

a migliorare l’efficienza e servire meglio i loro clienti<br />

PIÙ trasparenza delle fasi logistiche<br />

Grazie alla tecnologia EDI (Electronic<br />

Data Interchange) tutte le informazioni<br />

prodotte nella catena logistica godono<br />

di massima visibilità e chiarezza<br />

informativa. DIF sostiene la necessità<br />

di rendere trasparenti tutti i passaggi<br />

della supply chain, informazioni cruciali<br />

per garantire sicurezza e genuinità<br />

del prodotto al consumatore.<br />

“Comprendere le esigenze del settore<br />

alimentare significa comprendere<br />

il valore che ha nell’economia. Non<br />

solo. Un’organizzazione di questo tipo<br />

lavora per una logistica rispettosa<br />

dell’ambiente e conforme alle normative”.<br />

Perché? È presto detto. DIF<br />

si ispira alla logistica collaborativa:<br />

condivide mezzi, piattaforme, tecnologia<br />

e 3 hub posizionati a Piacenza,<br />

Bologna e Caserta che rendono le<br />

operazioni di condivisione più fluide.<br />

<strong>OITAF</strong> | Q<strong>10</strong> — Sopra Sotto Zero | pagina 55


ISSN 0393-8077<br />

9 770393 807708<br />

0 0 8 7 3 ><br />

LA RIVISTA TECNICA<br />

SUL TRASPORTO MERCI<br />

Mensile - Anno XCIV <br />

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