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arte
NTWK novembre
16
La rassegna espositiva ricostruisce i legami che intercorsero
dagli anni ’30 alla fine degli anni ’50 dell’800, tra l’evoluzione
del sistema commerciale marittimo triestino da una parte e gli
studi e l’opera di Cavour dall’altra.
Un mostra dedicata al regista dell’unificazione nazionale
italiana, ad un uomo che è stato tra i più grandi statisti europei e
della storia unitaria italiana, come ha detto l’assessore Greco.
Trieste | Palazzo Gopcevich
Fino al 12 dicembre | www.retecivica.trieste.it
Nell’organizzare questa esposizione
in una delle sue principali sale espositive
il Comune di Trieste persegue l’intento di
restituire allo scrittore il giusto posto
nella storia della letteratura giuliana e
nazionale.
La mostra ripercorre la vita e l’opera
dello scrittore istriano, morto nel 1965,
attraverso l’ampio materiale del Fondo
Quarantotti Gambini nonché attraverso
oggetti e opere d’arte prestati da altri Istituti
e privati. Di Pier Antonio Quarantotti
Gambini sarà ricostruita l’intera biografia
dipanatasi in particolare tra l’Istria, il
luogo delle origini, Trieste, l’amata e odiata
città d’adozione, Venezia, residenza degli
ultimi vent’anni di vita.
Uno spazio particolare sarà riservato
ai rapporti che, a Trieste, Quarantotti
Gambini intrattenne con il vivace e
particolare ambiente culturale, soprattutto
(ma non solo) letterario, della città tra
la fine degli anni venti del Novecento e la
conclusione del secondo conflitto mondiale,
tra cui Umberto Saba, con cui lo scrittore
ebbe uno stretto rapporto letterario e
d’amicizia. Tre romanzi infatti ebbero
anche una trasposizione cinematografica:
i tre film faranno anche parte di un
calendario di eventi che affiancherà la
mostra lungo tutta la sua durata.
Mostre | La redazione
Trieste | Castello di San Giusto
Fino al 5 giugno | www.comune.trieste.it
Cavour & Trieste per l’Italia
Percorsi, politica e commerci nel Risorgimento
Cavour
L’onda del narratore
Per conoscere Pier Antonio Quarantotti Gambini
La mostra è pensata anche per le scuole, con un aperto
spirito didattico e divulgativo, e sarà accompagnata da un ciclo di
iniziative, con incontri e conferenze, che partiranno dal prossimo
5 novembre (guardate le date nel nostro giornale).
Il percorso espositivo inizia con la visita compiuta da
Cavour a Trieste nel 1836, per poi ripercorrere gli interessi
dimostrati dallo statista piemontese per la nostra città negli studi
degli anni ’50 e nell’attività politica parlamentare. Per seguire
l’evoluzione economica e commerciale di Trieste, infatti, Cavour si
interessò spesso a quanto stava accadendo nella città adriatica.
L’esposizione pone quindi l’accento sul rapporto esistito tra
Camillo Cavour e Trieste, quali protagonisti della modernizzazione
europea della prima metà dell’800. Affiancano i materiali
delle collezioni comunali dei Civici Musei di Storia ed Arte, del
Civico Museo del Mare, della Biblioteca Civica “Attilio Hortis”, del
Civico Museo Revoltella e dell’Archivio Generale, i documenti e
i libri concessi in prestito dall’Archivio di Stato di Trieste e dalla
Biblioteca Statale di Trieste.
Mappe della città, testi di statistica economico-commerciale
e sullo sviluppo delle ferrovie, opere di Cavour e libri
riguardanti il suo operato e la sua personalità, oggetti relativi alla
seconda sezione dal Lloyd Austriaco e alla Ferrovia meridionale, e
molto altro ancora, offrono al visitatore la possibilità di conoscere
alcuni aspetti meno noti del periodo del Risorgimento italiano.
Il percorso si conclude con una sezione dedicata alle atmosfere,
alle mode e alle inquietudini presenti a Trieste nella
prima metà dell’800 e che Cavour può aver conosciuto durante il
suo soggiorno nell’aprile del 1836.
Quarantotti Gambini