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quotidiane, di espropriazioni subdole<br />

e continue, di gesti eroici e<br />

delitti inauditi, e di quel costante,<br />

incoercibile, formidabile accanimento<br />

terapeutico nei confronti<br />

del futuro. Euridice e le altre, sicuramente<br />

non tutte ma molte, le<br />

ragazze senza pari che abitano, e<br />

animano, la nostra vita e la nostra<br />

memoria. E che, compatibilmente<br />

con il mondo, riescono ad essere<br />

straordinariamente creative, e<br />

irresistibilmente simpatiche. Loro<br />

saranno rivissute da Lella Costa-<br />

Ore 20.45-Auditorium Centro<br />

Civico, piazzale Zotti, San Vito al<br />

Tagliamento, Pordenone-Info:<br />

www.ertfvg.it<br />

Scemo di guerra<br />

Con il cantastorie Ascanio<br />

Celestini<br />

pera dedicata alla memoria di<br />

quanti si trovarono a vivere, in<br />

Italia, in una giornata in cui i destini<br />

e le vite di milioni d’italiani<br />

si capovolsero completamente.<br />

Una ricetta ben riuscita. Buon<br />

affabulatore, erede della tradizione<br />

del teatro di Dario Fo e Marco<br />

Paolini, Celestini conquista con<br />

arte e semplicità la platea-Ore<br />

21.15-Teatro Miotto, Spilimbergo,<br />

Pordenone-Info:<br />

www.folkest.com<br />

Dal 19 al 21/11<br />

Arturo Brachetti<br />

Ciak, si gira!<br />

Stupisce, ammalia, regala tutta<br />

la magia del teatro Brachetti, ciak<br />

si gira, con l’inarrivabile Arturo<br />

che si muove in un grande cubo<br />

coperto di manifesti di cinema<br />

che ruota su se stesso e si apre<br />

ripetutamente per rivelarci sorprendenti<br />

evocazioni. In questo<br />

habitat che potrebbe anche rappresentare<br />

la scatola dei sogni,<br />

Brachetti ci abita con la fantasia<br />

di un enfant terrible e si inventa i<br />

famosi sketch che sono i suoi cavalli<br />

di battaglia da anni. Con una<br />

particolarità: lo show ripercorre<br />

alcuni momenti chiave della storia<br />

del cinema di cui fu pioniere,<br />

in Italia, il celebre trasformista<br />

Fregoli a cui Arturo dedica un suo<br />

personale tributo, per poi passare<br />

ai primi cortometraggi di Melies,<br />

alle ombre cinesi, per finire con<br />

un cavalcata attraverso i più<br />

grandi successi cinematografici<br />

di tutti tempi-Teatro Comunale<br />

Giuseppe Verdi, via Roma 3,<br />

Pordenone-Info: www.comunalegiuseppeverdi.it<br />

Lunedì 22<br />

Claudio Bisio<br />

Io quella volta lì avevo venti-<br />

cinque anni<br />

L’ultimo testo in prosa, mai rappresentato<br />

e in parte incompiuto,<br />

scritto da Giorgio Gaber e Sandro<br />

Luporini alla fine degli anni ’90. Il<br />

protagonista di questo monologo,<br />

perennemente venticinquenne,<br />

vive dagli anni ‘40 ad oggi e<br />

rievoca avvenimenti vissuti in<br />

prima persona nelle varie epoche.<br />

Scorre così, davanti ai nostri<br />

occhi, una storia a stazioni che si<br />

arresta al Duemila racconta una<br />

personale, dolorosa e sarcastica<br />

storia d’Italia, narrata da un Signor<br />

G qualunque, Claudio Bisio,<br />

accompagnato dal vivo dal pianista<br />

Carlo Boccadoro, in perenne,<br />

precario equilibrio tra speranza e<br />

disillusione-Ore 20.45-Teatro Comunale<br />

Giuseppe Verdi, via Roma<br />

3, Pordenone-Info: www.comunalegiuseppeverdi.it<br />

Sabato 27<br />

Odissee<br />

La Grecia come un grande<br />

Friuli<br />

La composizione drammaturgica<br />

e la messa in scena di Odissee<br />

parte dalle suggestioni offertemi<br />

dalla traduzione dal greco al friulano<br />

ad opera di Sandro Carrozzo<br />

e Pierluigi Visintin. Odissee si<br />

presenta come un mosaico che<br />

mette in relazione e intreccia diversi<br />

percorsi, diversi viaggi. Se<br />

Odisseo è l’uomo che si manifesta<br />

secondo le linee guida dell’eroe<br />

astuto, coraggioso e paziente che<br />

attraverso l’incontro di popoli,<br />

genti e terre vuole conoscere,<br />

dall’altro versante è anche colui<br />

che trova il senso della sua stessa<br />

identità attraverso legami fondamentali:<br />

la terra, la moglie e il<br />

figlio-Ore 20.45-Teatro Comunale,<br />

via Leonardo da Vinci 1, Zoppola,<br />

Pordenone-Info: www.ertfvg.it<br />

Martedì 30<br />

Tanti saluti<br />

Tanti Saluti vuole esplorare, attraverso<br />

una ricerca di stampo sociologico,<br />

il tema del morire ai nostri<br />

tempi. Abbiamo raccolto testimonianze<br />

e racconti dai principali<br />

protagonisti dell’evento: medici,<br />

infermieri, familiari e morenti.<br />

Abbiamo visitato i teatri del morire:<br />

ospizi, ospedali, hospice, case.<br />

Indagato le sue nuove declinazioni:<br />

cure palliative, accanimento<br />

terapeutico, protocolli di rianimazione,<br />

eutanasia. E abbiamo<br />

anche ascoltato chi è stato così vicino<br />

al punto della morte da non<br />

averne poi più alcun timore-Ore<br />

20.45-Teatro Verdi, via Umberto I,<br />

Maniago, Pordenone-Info:<br />

www.ertfvg.it<br />

Il vecchio e il cielo<br />

In Il vecchio e il cielo un vecchio<br />

preside al suo primo giorno di<br />

pensione vede sparire tutte le speranze<br />

di cambiamento intraviste<br />

e proiettate in questo giorno fatidico:<br />

la fine dell’impegno quotidiano,<br />

l’indipendenza economica<br />

e affettiva riconquistata. Tutto avviene<br />

improvvisamente in un crescendo<br />

di situazioni imprevedibili,<br />

comiche e dolorose, assurde<br />

e vere, in una girandola paradossale<br />

recante in sé una domanda<br />

dalle caratteristiche di una presa<br />

di coscienza: veramente tutto va<br />

sempre più giù? Veramente tutto<br />

si disfa, si spegne, si distrugge,<br />

sparisce? O è possibile che…?-Ore<br />

20.45-Auditorium Centro Civico,<br />

piazzale Zotti, San Vito al Tagliamento,<br />

Pordenone-Info:<br />

www.ertfvg.it<br />

Giovedì 2/12<br />

Nati in casa<br />

Nati in casa racconta la storia di<br />

una donna che fu levatrice in un<br />

paese di provincia di un Nordest<br />

ancora rurale. Storia tutta al<br />

femminile, dunque, storia di una<br />

dedizione costante e quasi sommessa<br />

al destino di una gente,<br />

che dura una vita e che non si risolve<br />

mai in un unico eroico gesto<br />

ma che rivoluziona il mondo dal<br />

di dentro, piano piano. Eventi<br />

straordinari di vita quotidiana. O<br />

eventi quotidiani di una vita straordinaria.<br />

Attraverso la memoria,<br />

un’analisi della maternità di<br />

oggigiorno: modi, tempi, luoghi,<br />

figure professionali e protagonisti<br />

reali-Ore 20.45-Teatro Pier Paolo<br />

Pasolini, via Piave 16, Casarsa<br />

della Delizia, Pordenone-Info:<br />

www.ertfvg.it<br />

2 e 3/12<br />

La Borto<br />

Di e con Saverio La Ruina<br />

Un talento fuori dal comune,<br />

quello di Saverio La Ruina, che<br />

torna con La Borto ad indossare il<br />

personaggio di una donna del suo<br />

Sud, raccontando un’altra storia<br />

di violazione e di saccheggio del<br />

corpo e dell’anima femminili<br />

sullo sfondo di un meridione inveterato.<br />

La protagonista racconta<br />

l’universo femminile di un paese<br />

del meridione. Schiacciata da<br />

una società costruita da uomini<br />

con regole che non le concedono<br />

appigli, e che ancora oggi nel<br />

suo profondo stenta a cambiare,<br />

soprattutto negli atteggiamenti<br />

maschili, racconta il suo calvario<br />

in un sud arretrato e opprimente.<br />

E lo fa nei toni ironici, realistici e<br />

visionari insieme, propri di certe<br />

donne del sud-Ore 20.45-Teatro<br />

Comunale Giuseppe Verdi, via<br />

Roma 3, Pordenone-Info: www.<br />

comunalegiuseppeverdi.it<br />

Sabato 4/12<br />

La freccia azzurra<br />

Dal racconto natalizio di Gianni<br />

Rodari, nell’anno dedicato proprio<br />

al grande autore italiano,<br />

scomparso trent’anni fa ma<br />

tuttora vivo nella freschezza ancora<br />

attuale delle sue inimitabili<br />

storie-Ore 16-Teatro Zancanaro,<br />

viale Zancanaro, Sacile, Pordenone-Info:<br />

www.piccoloteatro-sacile.org<br />

Mai più soli<br />

Con Anna Finocchiaro. Accompagnata<br />

dall’attore e musicista<br />

Daniele Trambusti, la Finocchiaro<br />

racconta storie in cui i<br />

protagonisti si comportano come<br />

particelle impazzite, vittime della<br />

sproporzione tra una società<br />

dominata dai nuovi mezzi di comunicazione<br />

e la crescente solitudine<br />

dell’individuo. Al centro dei<br />

racconti surreali, vecchietti stralunati,<br />

vacanze tragicomiche in<br />

famiglia, un viaggio all’ Inferno<br />

in Eurostar, capodanni da dimenticare<br />

e tanto altro ancora. Il tutto<br />

affrontato in chiave umoristica<br />

e amara, caratteristica propria<br />

della scrittura dell’autore Stefano<br />

Benni-Ore 21.15-Teatro Miotto,<br />

Spilimbergo, Pordenone-Info:<br />

www.folkest.com<br />

arte<br />

Fino all’11/11<br />

Mario Alimede<br />

Mostra personale<br />

Non ha senso narrare soltanto<br />

per immagini un mondo ormai<br />

sconvolto in decomposizione<br />

per tanti terremoti. Molto meglio<br />

risulta tentare di raccogliere il<br />

sapore ineffabile dei bagliori di<br />

pordenone<br />

luce guizzanti dai frammenti.<br />

Esplosioni cromatiche dalle cose<br />

in frantumi ingombrano lo spazio<br />

si fan composizione diventano<br />

pittura-Da martedì a sabato dalle<br />

16 alle 19.30-Galleria La Roggia,<br />

viale Trieste 19, Pordenone-Info:<br />

www.laroggiapn.it<br />

Fino al 13/11<br />

Paesaggi rupestri<br />

della Moldavia<br />

Personale di Vasile Ostahi<br />

Autentico moldavo, non nasconde<br />

la sua appartenenza alla orgogliosa<br />

e schietta cultura contadina.<br />

Dal 1990 a tutt’oggi, espone<br />

le sue opere in mostre nazionali,<br />

pinacoteche, musei e nelle principali<br />

esposizioni pubbliche. Le sue<br />

opere sono presenti in collezioni<br />

pubbliche e private-Da lunedì a<br />

sabato dalle 8 alle 14 e dalle 18.30<br />

alle 21-Caffè Letterario al Convento,<br />

piazza della Motta, Pordenone-Info:<br />

0434.523365<br />

Fino al 14/11<br />

Bruno Aita<br />

Scenografie del possibile<br />

Operaio friulano di Buja, da<br />

sempre trasferisce nel suo lavoro<br />

d’artista le riflessioni sulla vita e<br />

su quello che la può ingabbiare.<br />

Laminati, tele, disegni di grandi<br />

dimensioni. Inquietanti perché<br />

obbligano a guardare in faccia, a<br />

fare un lavoro di introspezione e a<br />

prendere posizione. Sull’aria che<br />

respiriamo e su tutto quello che<br />

toglie spazio all’anima. È previsto<br />

un minilaboratorio didattico sabato<br />

11 settembre durante l’inaugurazione.<br />

Durante la mostra<br />

sono previste visite guidate per<br />

gruppi e laboratori per le scuole.<br />

Ingresso libero-Feriale dalle 16<br />

alle 19, festivo anche dalle 10.30<br />

LA PREFERITA è a Trieste in Viale 20 Settembre, 29<br />

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