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teatro<br />
NTWK novembre<br />
6<br />
MUSICA<br />
Giovedì 4 novembre ore 20.45 / ‘900&oltre<br />
ENRICO BRONZI violoncello<br />
FILIPPO GAMBA pianoforte<br />
Schumann / Penderecki / Zimmermann<br />
Bartók / Beethoven<br />
Mercoledì 17 novembre ore 20.45<br />
QUARTETTO FAURÉ<br />
Beethoven / Mendelssohn-Bartholdy<br />
Schumann<br />
Giovedì 25 novembre ore 20.45 / ‘900&oltre<br />
CORO POLIFONICO DI RUDA<br />
FABIANA NORO direttore<br />
Kedrov / Schubert / Hauptmann / Rossini<br />
Saint-Saëns / Poulenc / Thompson / Britten<br />
Pärt / Bonato<br />
PROSA<br />
BIGLIETTI<br />
Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470,<br />
da lunedì a sabato, ore 17-19)<br />
Ticketpoint / Trieste<br />
Libreria Antonini / Gorizia<br />
ERT / Udine<br />
www.greenticket.it<br />
INFORMAZIONI<br />
0481 494 369<br />
teatro@comune.monfalcone.go.it<br />
www.teatromonfalcone.it<br />
NOVEMBRE<br />
Venerdì 12, sabato 13 novembre ore 20.45<br />
anche in contrAZIONI-nuovi percorsi scenici<br />
IL MISTERO BUFFO DI DARIO FO<br />
(PS: NELL’UMILE VERSIONE POP)<br />
di e con Paolo Rossi<br />
con la partecipazione straordinaria<br />
di Lucia Vasini<br />
Martedì 23, mercoledì 24 novembre<br />
ore 20.45<br />
OBLIVION SHOW<br />
regia di Gioele Dix<br />
con Graziana Borciani, Davide Calabrese,<br />
Francesca Folloni, Lorenzo Scuda,<br />
Fabio Vagnarelli<br />
Sabato 27 novembre ore 20.45<br />
contrAZIONI-nuovi percorsi scenici<br />
IL RAZZISMO È UNA BRUTTA STORIA<br />
di e con Ascanio Celestini<br />
A Monfalcone<br />
Al Comunale musica e teatro di ogni epoca<br />
La musica del Novecento, da camera e corale<br />
Il mese di novembre si apre nel segno<br />
di ‘900&oltre, la rassegna dedicata al<br />
repertorio moderno e contemporaneo,<br />
con un concerto del duo composto da<br />
Enrico Bronzi (violoncello) e Filippo<br />
Gamba (pianoforte): in programma<br />
pagine di Schumann, Beethoven, Penderecki<br />
e Zimmermann e le 8 Improvvisazioni<br />
su canti contadini ungheresi<br />
di Bartók, primo di una serie di incontri<br />
con la musica ungherese del Novecento e<br />
di oggi che ritroveremo in altri programmi<br />
della stagione.<br />
È quindi la volta del Quartetto<br />
Quartetto Fauré Fauré (quartetto con pianoforte), fra le<br />
più prestigiose formazioni cameristiche<br />
tedesche, con un’intensa attività concertistica in tutto il mondo e una ricca<br />
discografia, che propone al Comunale alcune pagine di Beethoven, Schumann<br />
e Mendelssohn-Bartholdy.<br />
Ancora nell’ambito di ‘900&oltre arriva al Comunale, forte di una lunga serie<br />
di successi internazionali, il Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro,<br />
con un programma assolutamente diversificato che va da Rossini e Schubert<br />
fino alla coralità novecentesca di Poulenc e Arvo Pärt.<br />
Teatro comico, musicale e d’impegno civile<br />
Teatro | Ufficio stampa<br />
Monfalcone | Teatro comunale<br />
a novembre | www.teatromonfalcone.it<br />
L’inaugurazione della stagione di prosa è affidata a Paolo Rossi, che torna<br />
nella sua città natale con Il Mistero Buffo di Dario Fo (PS: nell’umile versione<br />
pop), straordinaria riscrittura del capolavoro di Dario Fo, attualizzata nei<br />
contenuti ma dissacrante e irriverente quanto l’originale, che prevede anche la<br />
partecipazione straordinaria di Lucia Vasini.<br />
Assolutamente divertenti anche gli Oblivion, i cinque “cantattori” protagonisti<br />
di Oblivion Show che, diretti da Gioele Dix, trasformano circa un secolo<br />
di materiale musicale in uno scintillante palinsesto canoro, restituendoci tutta<br />
l’atmosfera del grande avanspettacolo italiano.<br />
Approda infine al Comuna- Paolo Rossi<br />
le Ascanio Celestini, ospite<br />
della rassegna contrAZIONI<br />
dedicata alla drammaturgia<br />
contemporanea e alla scena<br />
emergente; in Il razzismo è una<br />
brutta storia Celestini, testimonial<br />
dell’omonima campagna<br />
promossa da Arci e Feltrinelli,<br />
mette in scena l’indifferenza e<br />
l’odio razziale di una società<br />
troppo distratta dai vantaggi garantiti<br />
per riflettere sulla miseria<br />
che devasta i paesi meno ricchi.