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Festa per Nomadelfia Un momento della festa che ha fatto seguito alla cerimonia <strong>di</strong> inaugurazione del “Centro <strong>di</strong> Spiritualità”, intitolato a Giovanni Paolo II, domenica 28 ottobre. Il centro si trova agli estremi confini <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>, a Roma, “cuore della spiritualità”. La giornata si era aperta con la Messa, officiata dall’ex segretario del Papa, il Car<strong>di</strong>nale Stanislao Dziwisz, Arcivescovo <strong>di</strong> Cracovia. In un pa<strong>di</strong>glione bianco costruito sul prato, gremito <strong>di</strong> gente, famiglie, tanti giovani e bambini, mamma Irene, la prima mamma <strong>di</strong> vocazione, nel rivolgere un saluto alle autorità presenti e a tutti coloro che sono vicini a Nomadelfia, ha detto che il Car<strong>di</strong>nale “ha fatto sue le nostre pene ma anche le nostre gioie”. Ha ricordato che Papa Giovanni Paolo II ha aiutato a realizzare il “Centro <strong>di</strong> spiritualità”, un miracolo dal principio alla fine. Ha ricordato poi Don Zeno, fondatore, promotore, anima <strong>di</strong> Nomadelfia, “un piccolo popolo che vive sulle orme <strong>di</strong> Cristo e che ha strappato alla desolazione, al carcere, alla malavita oltre 6000 figli”. Anche durante l’omelia è stato ricordato Don Zeno: “Il pensiero va a quel grande cuore <strong>di</strong> sacerdote. È giusto ricordarlo perché a Don Zeno dovete quello che siete e che volete essere”, ha concluso il Car<strong>di</strong>nale, rivolgendosi ai presenti. Il cammino <strong>di</strong> questo popolo si spiega anche con le parole <strong>di</strong> Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta: “Goccia a goccia – ha cantato il coro – nasce un fiume”. Santa Maria della Pietà: si chiarisce il futuro? Il 16 novembre scorso si è svolto, presso la Residenza <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong>, l’incontro pubblico per il “Question time” sul tema del futuro del Santa Maria della Pietà, organizzato dall’Associazione <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Monte</strong> <strong>Mario</strong> e guidato dal vice-presidente Carmelo Geraci, con lo scopo <strong>di</strong> favorire la trasparenza della informazione. Hanno partecipato come interlocutori il vice-rettore dell’Università della Sapienza prof. Roberto Palumbo e il presidente del Municipio 19 Fabio Lazzara, che hanno fornito importanti informazioni sullo stato <strong>di</strong> attuazione del protocollo <strong>di</strong> intesa per il Santa Maria della Pietà, dopo oltre 180 giorni dalla firma – il 18 aprile 2007 – da parte <strong>di</strong> Regione, Provincia, Comune, Municipio 19, ASL RME e Università della Sapienza; hanno inoltre risposto alle domande poste dal nostro giornale, illustrate brevemente dal consigliere dell’Associazione Giuliano Falcolini, nonché a quelle scaturite dal vivace <strong>di</strong>battito. In particolare il prof. Palumbo ha <strong>di</strong>chiarato che l’Università ha già redatto i progetti esecutivi <strong>di</strong> sua competenza ed è pronta ad affrontarne imme<strong>di</strong>atamente le spese non appena il maggiore ente decisionale, la Regione, determinerà la possibilità <strong>di</strong> agire. I programmi dettagliati, che sono pubblici perché rintracciabili via internet sul sito web dell’Università, sono stati esaurientemente illustrati: acquisizione della proprietà <strong>di</strong> 9 pa<strong>di</strong>glioni, 8 per le esigenze <strong>di</strong>dattiche (Scienze della formazione, Disegno industriale, Botanica) più un pa<strong>di</strong>glione per la mensa. Altri 4 pa<strong>di</strong>glioni saranno gestiti <strong>di</strong>rettamente dagli organi della Regione, con circa 240 posti per residenze universitarie. Tali posti però, ha precisato il prof. Palumbo, verranno attribuiti secondo una graduatoria valida per tutte le Università <strong>di</strong> Roma: quin<strong>di</strong> non potranno essere riservati agli studenti interessati alle attività <strong>di</strong>dattiche del Santa Maria della Pietà. Queste residenze, occupate per <strong>di</strong>eci mesi dagli studenti assegnatari, saranno a <strong>di</strong>sposizione nei mesi estivi per una “Summer school” <strong>di</strong> alto prestigio che attirerà a Roma stu<strong>di</strong>osi stranieri. Durante la sua relazione si è <strong>di</strong>ffusa la notizia che poche ore prima la Giunta regionale aveva deliberato sia la ven<strong>di</strong>ta all’Università dei 9 pa<strong>di</strong>glioni sia lo stanziamento dei fon<strong>di</strong> necessari per il cofinanziamento delle residenze universitarie in aggiunta ai contributi dell’Unione Europea. La notizia è stata poi confermata con la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> tutti i presenti. Il presidente Lazzara ha riferito sugli adempimenti del Municipio agli obblighi del protocollo <strong>di</strong> intesa, <strong>di</strong>fendendone la struttura, pur criticandone alcuni aspetti che attribuiscono alla ASL troppi spazi per l’assistenza sanitaria che a suo giu<strong>di</strong>zio andrebbe meglio <strong>di</strong>ffusa nel territorio. In partico- lare ha fatto notare che, nonostante gli ostacoli che si sovrappongono ed anche senza rispettare alla lettera le scadenze prefissate, il processo attuativo del protocollo <strong>di</strong> intesa è in pieno svolgimento ed è necessaria la collaborazione <strong>di</strong> tutti per portarlo a termine nel più breve tempo possibile. È seguita una interessante <strong>di</strong>scussione cui hanno partecipato singoli citta<strong>di</strong>ni e rappresentanti <strong>di</strong> associazioni del territorio, quali “Ex-lavanderia”, che ha particolarmente criticato la mancanza <strong>di</strong> una effettiva partecipazione, ricordando la proposta popolare <strong>di</strong> delibera comunale e la proposta <strong>di</strong> legge regionale mai <strong>di</strong>scusse dagli organi competenti. A tutti hanno ulteriormente risposto i due interlocutori presenti. Si è dovuta registrare con rammarico l’assenza <strong>di</strong> altri interlocutori impor- tanti, firmatari del protocollo <strong>di</strong> intesa, alcuni dei quali avevano assicurato fino all’ultimo momento la loro partecipazione. E l’incontro, comunque, non ha cancellato il nostro <strong>di</strong>spiacere per lo scarso peso dato alla partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni e la conseguente preoccupazione che alla fine possano risultare non ben sod<strong>di</strong>sfatte le fondamentali istanze più volte esposte su questo giornale. Troppe domande restano inevase e soprattutto manca il quadro completo, organico. Dopo il convegno, il Municipio 19 ha convocato per l’11 <strong>di</strong>cembre (mentre il nostro giornale è in stampa) un’assemblea pubblica, presso il pa<strong>di</strong>glione 26 del comprensorio. Ne daremo la cronaca nel prossimo numero, sperando che possa essere il momento della svolta nel processo partecipativo. G.F. Buone feste 7