n. 248 - Amici di Monte Mario

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Museo Astronomico e Copernicano di Roma Prove di riapertura Da sinistra Paolo Battinelli, Renato Zambrini, Patrizia Torlonia, Marinella Calisi e Emanuele Giallongo. Alle spalle il busto di Copernico. Il 26 ottobre scorso il Museo Astronomico e Copernicano di Villa Mellini ha accolto una visita guidata, offerta ai soci dell’Associazione “Amici di Monte Mario” e loro parenti ed amici, concordata con il Direttore dell’Osservatorio e con la curatrice del Museo. L’evento ricopre particolare importanza dopo i sette lunghi anni di chiusura, dovuta ai noti motivi legati all’insediamento dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) nella storica Villa Mellini. Il Museo avrebbe dovuto riaprire i battenti al pubblico in occasione del Giubileo del 2000, al termine dei lavori di ristrutturazione delle aree espositive. Cio non è avvenuto. Nel corso degli anni successivi l’Associazione “Amici di Monte Mario” ha condotto una battaglia civile alla quale hanno aderito Istituzioni, 8 Associazioni culturali, giornalisti, in particolare Gaspare Barbiellini Amidei, personalità del mondo politico e della scienza nonchè numerosi cittadini, mirata alla riapertura e alla fruibilità del Museo nella storica Villa Mellini. Una battaglia civile volta ad evitare il paventato trasferimento del Museo a Monte Porzio Catone, nella sede decentrata dell’Osservatorio. Una battaglia motivata anche dalla nascita del Museo a seguito di donazioni effettuate alla città di Roma da studiosi polacchi nel primo decennio di Roma Capitale. Nel corso degli anni successivi il Museo ha assunto una crescente, notevole importanza storico-scientifica per i suoi contenuti (oltre 800 reperti nonchè una Biblioteca ricca di testi antichi) ed ha costantemente richiamato visitatori di ogni età e cultura. OTTICA POLCHI SPECIALISTA IN OPTOMETRIA OCCHIALI DI PRESTIGIO MULTIFOCALI VARILUX SOLUZIONE PROBLEMI VISIVI - APPLICAZIONE LENTI A CONTATTO (i nostri locali sono strutturati anche per persone anziane o handicappate) È PREFERIBILE PRENDERE APPUNTAMENTO Roma - Via Teulada, 2 (angolo Piazzale Clodio, 61) Tel. 06-37516237 26 ottobre 2007. Appuntamento alle ore 15 al cancello di villa Mellini si riuniscono oltre 70 visitatori, ammessi ad ammirare lo splendido panorama di Roma dalle finestre della cinquecentesca Villa. Non si poteva fare a meno di riandare con la memoria ai pellegrini che, per secoli, al termine del loro viaggio lungo la via francigena giungevano alla meta, in vista dal culmine di Monte Mario. Ammessi nei locali che ospitano attualmente buona parte del Museo originario, i visitatori sono stati accompagnati dal direttore dell’Osservatorio prof. Giallongo, dalla curatrice del Museo dott.ssa Calisi e dall’astronomo dott. Battinelli Tra i visitatori anche alcuni bambini che hanno chiesto agli accompagnatori spiegazioni sui reperti del Museo, dimostrando grande interesse. Tra loro vi era forse un futuro astronomo? Nell’immediato futuro sarà possibile organizzare visite per le scuole, anche in vista di possibili progetti Una sala del Museo Astronomico. di ricerca svolti dagli studenti, come gia effettuato prima della chiusura del 2000. Il grande interesse di quanti hanno partecipato alla visita ha confermato che il Museo è nel cuore della popolazione di Monte Mario e non solo. La battaglia civile non potrà comunque considerarsi terminata se non con la riapertura permanente del Museo Astronomico e Copernicano di Roma. Renato Zambrini
La realizzazione dei parcheggi nel Municipio 19 Ordine del giorno del 15 novembre 2007: Municipio 19 Oggetto: realizzazione parcheggi previsti in relazione con l’attuazione del PUP nel Municipio 19 Premesso che: – in relazione con l’attuazione del PUP, è stata approvata dal Municipio 19 una delibera che individua i siti per la realizzazione di 17 parcheggi interrati sul territorio del Municipio; – i parcheggi previsti sono così localizzati: 5 a Balduina, 4 a Primavalle- Torrevecchia, 6 a Monte Mario e 2 a Palmarola; – la loro realizzazione permetterebbe di liberare la superficie stradale da circa 2000 automobili, riducendo i problemi legati alla sosta e liberando spazi aperti da destinare al miglioramento della qualità e della vivibilità dei quartieri; – alle preoccupazioni dei residenti e dei commercianti va data pronta risposta attraverso una informazione completa ed aprendo un sereno confronto che eviti posizioni pregiudiziali; considerato che: – è necessario che i lavori in tutti i parcheggi siano realizzati con la tecnica del “top-down” che permetterà, una volta scavato lo spazio in sotterranea, di ricoprire la superficie entro tre mesi rendendola di nuovo agibile alla popolazione; – oltre ai box, destinati ad uso privato, si realizzeranno parcheggi a rotazione, in numero non inferiore al trenta per cento del totale, alla cui libera fruizione potranno accedere anche i commercianti per metterli a disposizione della propria clientela; – i lavori saranno costantemente seguiti da una Commissione specifica composta da professori universitari e tecnici di alta professionalità indipendenti con poteri di controllo, di interdizione e di sospensione dei lavori qualora si rendesse necessario e che dentro tale commissione i cittadini potranno essere rappresentati da un tecnico di loro fiducia; – il Municipio ritiene imprescindibile che gli oneri concessori a compensa- Il 15 novembre il Consiglio del 19° Municipio ha votato a maggioranza un Ordine del giorno, che pubblichiamo in questa pagina, sulla questione dei quattro parcheggi sotterranei previsti alla Balduina ed a Belsito. Tale atto si pone in relazione con le reazioni di dissenso manifestatesi nel quartiere all’annuncio della realizzazione dei parcheggi, inclusi nel P.U.P. (Piano Urbano Parcheggi) e collocati in piazza Giovenale, largo Maccagno, piazza della Balduina e Piazzale Medaglie d’Oro (un quinto intervento del P.U.P. nella zona è previsto in piazza Monte Gaudio). Si sono tenute assemblee di protesta, il zione del disagio, siano utilizzati per la riqualificazione dei quartieri interessati alle opere; – i parcheggi dovranno essere realizzati in tempi diversi seguendo un preciso cronoprogramma per evitare ai quartieri i disagi dovuti alla contemporanea apertura di più cantieri di lavoro. Il Consiglio Municipale impegna il Presidente e la Giunta del XIX Municipio ad attivarsi per: 1) promuovere, attivando un rapporto diretto con i cittadini, un confronto volto a conoscere le caratteristiche dei progetti e suggerire eventuali modifiche, sciogliere ogni dubbio inerente la sicurezza delle opere, seguire l’andamento della loro realizzazione; 2) nominare, come da convenzione tra Comune e società costruttrici, la Commissione di Alta Vigilanza composta da professori e tecnici indipendenti con poteri di controllo, interdizione e sospensione dei lavori, a garanzia che i lavori vengano effettuati con tecniche di costruzione sicure e in tempi certi, e chiedere che a tale commissione partecipino due Consiglieri del Municipio (uno di Maggioranza e uno di Minoranza) ed un Rappresentante dei cittadini; 3) garantire che nei progetti finali sia prevista la realizzazione dei parcheggi con la tecnica del “top-down” che permette di limitare il disagio per i cittadini a tre mesi necessari alla tombatura; 4) accertare, che oltre ai box per i privati, sia prevista la realizzazione di parcheggi a rotazione in sotterranea per i cittadini in modo da tendere sempre più al cosiddetto “saldo 0” tra posti a rotazione tolti in superficie e posti realizzati in sotterranea; 5) far si, che i soldi per oneri concessori versati dai costruttori all’Amministrazione comunale, siano utilizzati per la riqualificazione dei quartieri interessati dal PUP; 6) cadenzare i lavori di realizzazione dei parcheggi, in tempi diversi, per ridurre i disagi dovuti all’apertura dei cantieri di lavoro. Agitazione per i parcheggi sotterranei 28 novembre c’è stata una serrata dei commercianti, si sono costituiti comitati, è nato un sito web (www.pericolopup.com). Si è schierato vivacemente anche un partito e qualcuno ha ricordato la promessa, anni addietro, dell’allora Assessore alla Mobilità di cancellare il parcheggio di piazzale delle Medaglie d’Oro. La materia, complessa, richiede una riflessione. Anzitutto, in una città che detiene un record forse mondiale di densità di autoveicoli (770 per 1000 abitanti, secondo recenti stime), i singoli devono rendersi conto dell’immane problema costituito dallo spazio necessario per la sosta ed il ricovero di una tal quantità di mezzi. Sia che le auto ferme occupino prevalentemente le strade, causando affannose ricerche del posto, intralci alla circolazione ed un generale impatto negativo sulla vivibilità urbana, sia che se ne voglia sistemare una gran parte sotto terra, introducendo fatalmente squarci nel tessuto urbano e consumando ingenti risorse economiche (a carico di chi, è per certi versi secondario), la loro eccessiva densità è un fattore negativo per le città. Infatti non genera soltanto inquinamento atmosferico (aspetto al quale si dà spesso esclusiva attenzione e che si spera di attenuare progressivamente) ma anche sottrazioni ed alterazioni dello spazio urbano, che degradano il rapporto delle persone con il loro habitat. Dunque è necessario innescare un processo di riduzione del numero di autoveicoli gravanti sulla città (anche se poco utilizzati) ma, in attesa che un significativo miglioramento del trasporto pubblico e la diffusione di una maggiore coscienza ambientale, rendano possibile tale processo, occorre fare qualcosa per liberare almeno le zone più critiche dalla marea di lamiere che le ricoprono. Non si può quindi dire di no aprioristicamente a qualsiasi iniziativa mirata a realizzare infrastrutture di parcheggio sotterranee (da accompagnare però con quanto d’altro si può fare, dal recupero all’uso di garage di volumi più o meno abusivamente destinati ad altre attività all’utilizzazione di aree residuali ed alla costruzione - dov’è ancora possibile - di parcheggi in elevazione). Non si può neanche, però, far cadere improvvisamente su chi abita od opera in una zona la decisione di realizzare un’infrastruttura che modifica l’ambiente e può generare preoccupazioni di vario genere. Un conto è scegliere di andare a vivere o lavorare in una zona Spesso il Passante viene interrotto per incidenti o manutenzione. Il 5 dicembre scorso l’Assessore ai Lavori pubblici D’Alessandro ha annunciato per il prossimo mese di gennaio l’inizio dei lavori per l’allargamento della via Trionfale tra piazza di Monte Gaudio e via Chiarugi. Si tratta del secondo stralcio del Passante a Nord-Ovest, un’opera che lo completa migliorando la fluidità della via Trionfale ai due lati del Passante e si articola in due tratte distinte, quella a Nord che consiste essenzialmente in un ridisegno della carreggiata, con la sistemazione dei marciapiedi e già compiutamente strutturata o dettagliatamente pianificata, un altro è vedersi cambiare, davanti casa o davanti il negozio, la realtà con la quale si convive da anni. È dunque una questione di comunicazione, di rassicurazione, di concertazione. Ben vengano quindi i propositi del Municipio, che sono comunque tardivi. In un percorso corretto e rispettoso della popolazione, la stessa scelta dei siti - in ambiti consolidati - dovrebbe essere sottoposta al confronto con gli interessati e la valutazione della fattibilità dovrebbe essere eseguita sulla base di progetti già sufficientemente sviluppati. Occorre allora non soltanto fissare procedure che escludano il minimo rischio statico di danni per gli edifici circostanti (ricordate quello che è successo sotto Monte Ciocci, per fortuna in un’area non edificata?) e far conoscere nei dettagli i progetti, ma sottoporli ad un costruttivo esame, senza pregiudizi, senza autoreferenzialità da una parte e senza concessioni alla sindrome “Nimby” dall’altra, per valutare con certezza gli aspetti funzionali (quanti posti perduti in superficie, quale aspettativa di attirare chi oggi effettua il parcheggio notturno su strada, quanti posti per la sosta a rotazione, con quale facilità di accesso ed a quale tariffa) e quelli ambientali (quali alterazioni paesaggistiche ed in particolare quale bilancio finale per le alberature, tenendo però conto che per certi alberi non c’è sostituzione che tenga, quanto spazio pedonale perduto o reso meno fruibile, quali cambiamenti nei percorsi pedonali, ecc.). E si dovrà essere pronti ad apportare tutte le modifiche necessarie per rendere ragionevolmente condivisibile il progetto o a cancellarlo se si riscontrassero fattori negativi gravi ed insuperabili. G.M. Via al raddoppio della Trionfale delle aree di sosta, e quella a Sud, dove si realizza un vero e proprio allargamento della sede, a spese di aree del Forte e del fronte opposto. Il costo dell’intervento è di 5 milioni di euro ed i lavori dureranno poco più di un anno. La tratta Sud è stata lungamente discussa per il timore che penalizzasse la vivibilità della zona di piazza di Monte Gaudio, ma è necessaria per dare continuità alla capacità di deflusso di via Trionfale (utile sempre ma specialmente in occasione delle frequenti interruzioni del Passante) e sicurezza alle manovre di ritorno e di svolta a sinistra; sulla tratta insistono infatti, tra l’altro, via degli Scolopi e il nuovo ingresso dell’Università Cattolica – Policlinico Gemelli. Ci si augura che l’Amministrazione comunale abbia apportato al progetto i miglioramenti richiesti per garantire la salvaguardia dell’ambiente urbano e per dare una valida sistemazione a Piazza di Monte Gaudio. Ne riferiremo nel prossimo numero. 9
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