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Frammenti di un'amicizia senza confini - madonna della neve

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Noi sorelle seguiamo una <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> abnegazione, <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> silenzio, <strong>di</strong> preghiera.<br />

Sempre è silenzio nell’ora che precede il tramonto e la preghiera e dalle <strong>di</strong>eci <strong>di</strong> sera alle nove del<br />

mattino seguente. Ogni sera verso il tramonto, (fra le sette e le otto press’apoco nella stagione<br />

estiva) siamo riunite all’aperto sotto gli alberi, in vista del tramonto, e facciamo la nostra<br />

preghiera. Assistono anche gli ospiti. È un tempo <strong>di</strong> grande dolcezza e <strong>di</strong> pace, e ci sentiamo in<br />

comunione con tutti i cari lontani, con tutto il creato. Ascoltiamo la lettura <strong>di</strong> qualche breve tratto<br />

<strong>della</strong> Bibbia o <strong>di</strong> altra epesrienza religiosa. Cantiamo un salmo, un inno liturgico o una vecchia<br />

laude italiana. Nel colloquio fraterno ci <strong>di</strong>ciamo scambievolmente che cosa è stata per noi durante<br />

il giorno nutrimento celeste. E spesso anche durante questo tempo <strong>di</strong> preghiera, ci confessiamo<br />

scambievolmente le nostre mancanze, per il desiderio ardente che abbiamo <strong>di</strong> giungere alla<br />

trasparenza, ossia renderci chiare le une verso le altre, e <strong>di</strong>nanzi a tutti.<br />

Appena sarò ritornata all’Eremo (nei primi <strong>di</strong> agosto) immancabilmente ogni venerdì, nel<br />

tempo <strong>della</strong> nostra preghiera, fra le sette e le otto, canteremo che abbiamo<br />

tradotto in italiano, Miriam ed io, e imparato con amore, dopo aver letto la vostra lettera<br />

trasmessaci da Verrier. Voi potete assolutamente contare sulla nostra fedeltà. Mai mancheremo,<br />

con la grazia <strong>di</strong> Dio. E vi ringraziamo, perché è così dolce e corroborante sentirci unite a voi.<br />

Vorrei <strong>di</strong>rvi anche una parola sul nostro lavoro. Facciamo tutte le più umili faccende nella<br />

casa tenuta con rigorosa pulizia e or<strong>di</strong>ne. Facciamo il pane, con un senso del sacro. Coltiviamo<br />

l’orto e lavoriamo nel bosco. Filiamo e tessiamo la nostra tela, i nostri vestiti e oggetti che<br />

ven<strong>di</strong>amo. Cerchiamo <strong>di</strong> essere sempre pronte con amore al compito dell’ospitalità, e al servizio <strong>di</strong><br />

tutta la povera gente dei <strong>di</strong>ntorni, che viene per ricevere aiuto o me<strong>di</strong>cina o amicizia. E noi stesse<br />

riceviamo da questi poveri assai più <strong>di</strong> quanto possiamo loro dare.<br />

Mi pare <strong>di</strong> avervi detto press’a poco quel che desideravo voi sapeste <strong>di</strong> noi. Ancora una<br />

piccola cosa che per me ha un’importanza sacra: ogni giorno ognuna <strong>di</strong> noi deve fare una<br />

camminata lungo il monte nell’ora del silenzio che precede la preghiera.<br />

Quando sarà possibile vi manderò istantanee <strong>di</strong> ciascuna delle mie compagne perché voglio<br />

che voi ci conosciate.<br />

Si, io prendo il mio piccolo posto presso <strong>di</strong> voi, nella vostra amicizia, con umile risolutezza,<br />

perché ho imparato qualche cosa da voi, e vi sono grata, e mi sembra <strong>di</strong> essere pronta, insieme<br />

alle mie compagne, al dono <strong>della</strong> vostra fraternità.<br />

Nella preghiera penso a voi, ai vostri due compagni <strong>di</strong> prigionia, a Kasturbai, a Mirabehn, a<br />

tutti i vostri cari, all’In<strong>di</strong>a così amata e così provata. Voi pure gettate un pensiero, vi prego, sul<br />

vecchi Eremo italiano, sul piccolo gruppo delle sorelle, che sconfina oltre l’Italia, oltre il mare, oltre<br />

il mondo, volendo seguire la cara luce <strong>della</strong> verità eterna.<br />

Vi saluta con profondo rispetto e amore<br />

La vostra piccola sorella Maria.

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