Frammenti di un'amicizia senza confini - madonna della neve

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Sorella Maria a Mirabehn
Eremo, 30 ottobre 1933
Cara Mira,
mi è così dolce il ricordo di te quando ti ho conosciuta a Roma il 13 dicembre del ’31 a Villa
Morris.
Mi sembra di rivedere il tuo caro viso che esprime pace e fedeltà. Grazie di comunicarci
messaggi che ci aiutano a vivere in comunione con Bapu e con la sorte dell’India, così grave in
quest’ora. Possiate essere tutti guidati e sorretti dal raggio della luce vera!
È un riposo per il cuore saperti accanto a Bapu, dopo lunga separazione. Come è nobile e
indefettibile la tua amicizia verso questo coraggioso Pellegrino e Amatore della verità.
Ti prego salutarlo per noi, chiedendogli di aver cure di sé, per la sua terra, per i suoi fratelli,
per tutti quelli che l’amano e che hanno bisogno del suo amore, fra i quali le allodole di San
Francesco.
Forse farà piacere a lui di sapere che siamo fedelissime ogni venerdì dopo il tramonto a
cantare insieme l’inno > di Newman in comunione con lui e con voi.
Venerdì scorso ero a letto, e tutte le sorelle e un fratello sono venuti accanto al mio piccolo
giaciglio, per pregare e cantare insieme.
Il nuovo fratello che abbiamo accolto fra noi è svizzero, di Lausanne; ha 34 anni; è colto ed è
pittore; ha un cuore puro e profondo.
A Lausanne, alcuni anni fa, aveva conosciuto il Sadhu Sundar Singh. Ora fra noi impara a più
conoscere e venerare Bapu, Verrier e voi fedeli.
Trasmetti tutto a Bapu, ti prego.
Io voglio che egli ci senta presenti intorno a lui, pellegrine insieme a lui, verso la celestiale
dimostra (?) ( o dimora com’è intuibile dal contesto dell’intero periodo, probabilmente un errore
di battitura nel manoscritto) [ndt] 33
della Verità e pronte in defettibilmente a lavorare per la non
violenza fino all’estremo respiro. Amore a lui, a Kasturbai, a te, ai suoi più cari, all’India di dove
viene luce e fortezza.
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Collerisana, Spoleto, 13 dicembre 1933
Caro Bapu,
due anni fa, in questo giorno, io ero seduta a terra vicino a te e a Mirabehn, con Amata
(Miss Turton) e Immacolatella, mia piccola compagna, e Shamrao di Verrier.
Conservo tutto in cuore, e sento l’infrangibile legame che ci unisce.
Hai in Amata una grande amica la cui fedeltà a te è meravigliosa e commovente.
Hai in me una piccola amica con fermo cuore, che riceve molto dal tuo esempio.
Ogni venerdì, nell’ora della preghiera serale che chiamiamo il lucernarium, siamo in
maggiore comunione con te, con i tuoi, con l’India cara, con Verrier e Shamrao, e cantiamo l’inno
alla luce.
Abbiamo fra noi un fratello, un uomo dal cuore puro e profondo, ed egli pure si unisce con
passione al nostro canto.
Caro Bapu, si avvicina il Natale che è una festa deliziosa fra noi cristiani, e tocca l’Eterno. Io
chiedo a Gesù di venire verso di te insieme a Rama e a tutti i Grandi e agli innocenti, e d’illuminarti
la via.
Ogni sera immancabilmente, fra le cinque e le sei, io piccola ti vengo vicina e ti auguro la
33 [nota del trascrittore]